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Atti del Consiglio provinciale del Principato Citeriore : sessioni straordinarie e ordinaria del 1878

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Academic year: 2021

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(1)UNIVERSITÀ DEGLI ! S A L E R N ( FO N D O CUOM.

(2)

(3) ATTI DEL. DEL. P m N G X P A T O GXTKRXORE #Ì.'. del 1878. SA LERN O PREMUTO STAB. TIPOGRAFICO MIGLIACCIO.

(4) CENTRO DI SERVÌZIO 0! ATENEO. FLR LE BfSL'OTECHE FONOO DUOMO. v>k66 N. IN G R E S S O.

(5) ELENCO DEI. M P M E i m il m & t e u ® p r o v i r c m l e. P er. i. M a n d am enti. di. CIRCONDARIO. DI S A L E R N O. S a l e r n o ....................... V ietri su l M are . M aiori . . . .. . .. A m alfi - P ositan o .. .. Cava dei T ir r e n i.. .. 1 21 3 4 5 6 7. 9 10 N o c e r a ....................... 11 12 Pagani . . . . . 13 14 A n g r i............................. 15 Gastei S. G iorgio. . 1 6 17 M ercato S. S everin o 18 B aron issi . . . . 1 9 S. C ipriano. . . . 2 0 \ M ontecorvino . . . 21 22 S a rn o . . . . . . 2 3. P E T R O S IN I Cav. NICOLA. F E R R A R A Cav. GENNARO L U C IA N I Com m . MATTEO P IZ Z IC A R A Cav. FR A N C ESC O C O N F O R T I F R A N C ESC O T R ARA - GEN OIN O Cav. G IU S E P P E F R U S C IO N E L U IG I 8 R O S S I Avv. D O M EN ICO CONTALDO A N D R EA G U E R R IT O R E Cav. L U IG I PADOVANO N otar DOM ENICO TRAM ONTANO GIOVANNI F IE N G A A N N IBA LE CAJAZZO C omm .FR A N C ESC O S A V ERIO CALV A N ESE Cav. FRANCESCO D ’ O R S I Cav. G ERA RD O D E FALCO NICOLA M A R I Cav. AGOSTINO F E L I C E Bar. FO RT U N A T O B U D E T T A Cav. PASQUALE C R E S C E N Z I Prof. ANDREA RU O TO LO Avv. ANTONIO.

(6) C IRCON DARIO C A M P A G N A DI CIRCONDARIO DI SALA CONSILINA CIRCONDARIO DI VALLO DELLA LUCANIA. I Campagna . . ! E boli . . . . Ì Contursi . . . L aviano . . * . B uccino . . . . Capaccio . . . . P o stig lio n e . . . R occadaspide . . \ S. A ngelo F asan ella. Sala C onsilina . . P ad ula. . . . . P o l l a ....................... Caggiano . . . . T egiano . . . . M ontesano sulla M arcellana . Sanza . ■ . . . V ibon ati . . . .. 2 4 P A S T O R E GENN A RO A L IN A N TE 2 5 G E N O V E S E GIOVANNI 2 6 D E M A R T IN I Cav. F E R D IN A N D O 2 7 D ’ U R S O Cav. A N TONIO 2 8 BONAVOGLIA C L E M E N T E 2 9 B E L L E L L I A C H IL L E 3 0 B O T T IG L IE R I B arone GIO V A N N I 31 S A L E R N O Cav. L U IG I 3 2 M O R R O N E GU G LIELM O. 33 34 35 36 37. D E L V E C C H IO Cav. V IN C E N Z O SANTELM O F R A N C E S C O P A R I S I PA SQ U A LE OLIVA D uca A L ES S A N D R O M A RO NE Cav. P IE T R O. 38 39 40. SA B A T IN I F R A N C E S C O CAMPOLONGO GIOVANNI D I GIACOMO CARLO. 1 V allo della L ucania 41 ALA RIO C om m . F R A N C ESC O P o llic a . . . . . 4 2 M ATTEO dei B aroni M A ZZIO TTI C astellabate . . . 4 3 G U G L IE L M IN I B arone A N D R E A Gioi. . . . . . 4 4 GALZERANO D O M EN ICO . 4 5 M A ZZEI Cav. F E R D IN A N D O Ì L aurino . . . T o r r e o r s a ia . . . 4 6 D E CARO B arone G IU S T IN O 4 7 MANDINA GIROLAMO 4 8 B E L L O T T I Cav. G I U S E P P E 4 9 G A L IE T T I F E D E R I C O 5 0 V E R R O N E L U IG I P isciotta . . . . C am erota. . . . L aurito . . . . T orchiara . . ..

(7) CARICHE DEL. m. w. m. Presidente Vice-Presidente Segretario Vice-Segretario. m. — — — —. m. ALA RIO Com m . Avv. FR A N C E S C O D E CARO Barone G IU S T IN O G U G L IE L M IN I Avv. Barone A N D R EA CAMPOLONGO B arone GIOVANNI. D eputati P ro v in cia li B E L L O T T I Ing. Cav. G IU S E P P E P E T R O S I N I Cav. NICOLA T R A R A - G E N O IN O Cav. G IU S E P P E P IZ Z IC A R A Cav. F R A N C E S C O B U D E T T A Cav. N otar PASQUALE D E CARO B arone G IU STIN O M A R I Cav. AGOSTINO M ATTEO dei Baroni MAZZIOTTI D eputati supplenti G EN O V ESE GIOVANNI CONTALDO ANDREA.

(8) •. ■. 1. '. ■. . r'. Ì8. * .. -. '. .. '. . . .. *X '.

(9) del 1878.

(10)

(11) Consiglio Provinciale DEL. Sessione Straordinaria. PROCESSO VERBALE della Seduta del 21 Gennaio Ì878. P resid en za del C onsigliere d ’ età Cav. P e tr o sin i Ai term ini dell’ art. 165 alinea 2 .° della Legge C om unale e P ro v in ­ ciale 2 0 m arzo 1 8 6 5 , si è riunito il Consiglio Provinciale in sessione straord in aria in seguito del Decreto Prefettizio del 5 gennaio andante, per d eliberare sugli oggetti seguenti: \ . ° Provvedim enti sul personale d ell’ Ufficio am m inistrativo in coerenza del deliberato preso n ell’ u ltim a sessione ordinaria. 21.0 Sussidio chiesto dal C om une di V ibonati p e r la costruzione di un pubblico fonte. 3 .° Passaggio alla Provincia del tronco stradale dal ponte di Oliveto al T uppo di Laviano. 4 .° Pagam ento reclamato dalla Casa Santa dell’ A nnunziata di Napoli p e r i proietti della Provincia allevati in quello Stabilim ento. 5 .° Sussidio chiesto dal C om une di Olevano p er la strada obbligatoria Battipaglia - M onticelli..

(12) 6 .° Com unicazione della D eputazione Provinciale in ordine all’ Uffizio Tecnico. 7 .° Com unicazione della D eputazione stessa di provvedim enti presi di u rgenza. 8 .° Istanza Fiocca. P rocedutosi all’ appello nom inale, h an n o risposto i seguenti consiglieri: 1. P e tr o sin i Cav. N icola 2. Padovano D om en ico 3. Di Giacom o Carlo. 4. D e F alco N icola 5. M arone Cav. P ietr o. N on essendo legale il n u m ero degli intervenuti p er po ter regolarm ente deliberare, la sessione è rim an d ata al giorno 2 3 di questo stesso m ese in seconda convocazione, come trovasi stabilito nel Decreto m edesim o. Del che si è redatto il presente verbale.. Il Presidente d' età. Il Segretario d' età. P etro sin i. Padovano.

(13) 2 .°. PROCESSO VERBALE della seduta del 2 3 Gennaio 1878. P resid en za del V ice P resid en te B ar. D e Caro Si è riunito il Consiglio in seguito di seconda convocazione nella so ­ lita sala delle sue adunanze. Fatto l’ appello nom inale, hanno risposto i seguenti Consiglieri: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14.. B ello tti Cav. G iuseppe B udetta Cav. P asqu ale B onavoglia C lem ente Calvanese Cav. F rancesco C am polongo Avv. G iovanni Contaldo A ndrea D e Caro B ar. G iustino D el V ecch io Cav. V incenzo D e M artini F erdin ando D ’ Urso Cav. A n ton io D i G iacom o Carlo F errara Cav. G ennaro F ien ga A n n ib aie F ru scio n e Luigi. 15. G enovese Giovanni 16. G u errito re Cav. Luigi 17. G uglielm ini Avv. B ar. A ndrea 18. M ari Cav. A gostino 19. M arone Cav. P ietro 2 0 . F a sto re - A lin a n te G ennaro 21. P e tr o sin i Cav. N icola 22. P izzicara Cav. F rancesco 23. R ossi Avv. D om enico 24. R uotolo Avv. A nton io 2 5 . S alern o Cav. Luigi 2 6 . T rara G en oin oCav.G iuseppe 27. M azziotti M atteo. Riconosciuto il n u m ero legale degli intervenuti , il R .° Commessario C om m . Senise dichiara aperta in nom e del R e la presente sessione strao r ­ d inaria. L ’ ordine del giorno segna come affari a trattarsi : 1 .° Provvedim enti sul personale dell’ Ufficio am m inistrativo in coerenza del deliberato preso n e ll’ ultim a sessione ord in aria. 2 .° Sussidio chiesto dal C om u ne di Yibonati p er la costruzione di u n pubblico fonte. 3 .° Passaggio alla Provincia del tronco stradale dal ponte di Oliveto al T uppo di Laviano. 4 .° Pagam ento reclamato dalla Casa Santa dell’ Annunziata di Napoli p e r i proietti della Provincia allevati in quello Stabilim ento..

(14) P a rtec ip a z io n e della m o rte del Be V itto rio E m a n u e le , ed onoranze ale alla sua m em oria.. 5 .° Sussidio chiesto dal C om une di Olevano p er la strada obbligatoria Battipaglia - M onticelli. 6 .° Com unicazione della Deputazione Provinciale in ordine all’ Uffizio Tecnico. 7 .° Com unicazione della Deputazione stessa di provvedim enti presi di urgenza. 8.° Istanza Fiocca. Il Presidente prim ieram ente scusa 1’ assenza p er causa di m alattia dei Consiglieri d’ Orsi e Terrone, indi fa il seguente discorso : « La nota e grave sciagura domestica, che ha colpito il nostro P r e ­ sidente al cui dolore v’ invito ad associarvi , lo ha im pedito oggi di p r e ­ siedere il Consiglio — Assumo io d u n q u e il doloroso compito di parlarvi, im p re p arato , di altra più grave sventura piom bata , com e u n fulm ine, su di noi e dell’ Italia intera, la m o rte di Vittorio E m a n u ele I I . Non vi tesserò la storia della sua vita, perchè dessa è scolpita n e l cuore di tutti gli Italiani. Nei suoi tre n t’ anni di r e g n o , che furono u n a grande epopea, p e r ­ corse u n a carriera avventurosa, e, ricom ponendo le m em b ra sparse d ’ Ita ­ lia, la costituì in d ip e n d e n te , libera e grande. F u soldato valoroso ed in ­ trep id o. Lo dicono Goito, Palestro e S am m artin o. Indirizzò la politica del suo regno all’ estero con ta n t’ arte e sagacia da farlo rispettato e tem uto. I principi reali stran ieri, gl’ inviati straord in arii, che han seguito il fere ­ tro del gran R e, le manifestazioni di lutto di tu tta q u an ta E u ro p a lo af ­ ferm ano. Ma se Vittorio E m a n u ele fu grande p e r c i ò , lo fu assai dippiù p e r il rispetto che ebbe alle istituzioni liberali. Q uando la reazione do m i ­ nava regina in E u r o p a , Egli seppe ten er vivo nel P iem o nte il fuoco sacro delle libere istituzioni ; ed im parò ai regnanti , che si p uò essere R e e reg nare, am ato e rispettato con esse. Ma forse la sua m orte sarà p er l’ Italia la fine della sua grandezza? N o , o Signori — U m berto I. sarà il degno successore di suo p ad re. Sarà il custode della grandezza e della p ro sp erità dell’ Italia. Ve lo ha detto egli stesso nel proclam a direttovi salendo al trono; lo ha ripetuto ai vostri r a p p r e s e n t a n t i , affermando che ambiva solo m erita re questa lode : « Egli fu degno del P a d re ». E d affinchè il nostro Consiglio non sia secondo a nessuno nelle m a ­ nifestazioni di lutto per la sv entura sofferta, e di devozione al nuovo Re, in nom e del vostro presidente e m i o , v’ invito a votare p er acclamazione il seguente ordine del giorno : « Il Consiglio delibera: 4.° L ’ erezione di u n m o n um en to alla m em oria del R e Vittorio E m a ­ nuele I I . nella città di Salerno, ed all’ effetto fin da ora vota la s o m ­ m a di L . 3 0 , 0 0 0 , ed invita i C om uni ed i privati a concorrere a q u e ­ s t’ opera di doveroso patriottism o. %.° Rassegnare u n indirizzo di circostanza al Re U m b erto I . — Alario — De Caro. ».

(15) Il R .° Commessario piglia a sua volta la parola e dice, che nei giorni scorsi , solenni per 1’ Italia , la Provincia di Salerno ha fatto onore alle sue tradizioni gloriose e patriottiche. E gli h a visto con commozione rinnovare il plebiscito di sentito am ore e fede pei destini affidati alla Reai Casa di Savoia. La D eputazione, interprete dei s e n tim e n ti, delle aspirazioni , dei voti del paese , h a creduto inviare u n suo telegram m a di condoglianza al G o ­ verno p er 1’ infausta perdita dell’ Augusto M onarca Vittorio E m a n u ele I I , e di omaggio nell’ un tem po al suo successore U m berto I. Oltre a ciò, la stessa Deputazione deliberava 1’ invio di u n a r a p p re ­ sentanza della Provincia alle esequie del defunto Re. Deliberava p u re di concorrere, con la m età della spesa occorrente, ai funerali che saran fatti in questa Città. E d ora si associa alla proposta della Presidenza del C on ­ siglio p e r la erezione del m on um en to in Salerno, Il R.° Commessario conchiude che egli compie 1’ ufficio di esprim ere la riconoscenza ed i ringraziam enti del Re U m berto I ., per la pruova di patriottism o dim ostrata da questa Provincia. Il Presidente m ette a partito per divisione il precitato ordine del giorno da lui proposto, ed il Consiglio con separate votazioni lo approva ad unan im ità. Mette poscia a p artito che sia fatto plauso a q u a n t’ ha praticato la Deputazione provinciale, lo che viene m edesim am ente approvato dal C on ­ siglio. Si apre in seguito la discussione sugli affari segnati all’ ordine del giorno. Il Consiglio si chiude in comitato segreto , nel quale dopo udita la relazione fatta dalla Deputazione Provinciale p er organo del D eputato Bndetta, adotta i seguenti provvedim enti: 1.° Colloca al ritiro gl’ im piegati Rocco Francesco e de Vicariis G iu ­ stino con dritto alla pensione , da liquidarsi sullo stipendio, che sarebbe loro spettato in prom ozione se fossero restati in ufficio, cioè al prim o so ­ p ra an nu e lire 2 0 0 0 , ed al secondo sopra an n u e lire 1 5 0 0 , con ispiega che la maggior som m a risultante dalla relativa liquidazione s’ intende ac ­ cordata ai m edesim i, a titolo di grazia, sui fondi provinciali. 2 .° Istituisce u n servizio di E conom ato, da affidarsi ad un impiegato dell’ Ufficio, con 1’ assegno annuo di lire] 2 0 0 , e con le attribuzioni che sa ran n o determ inate dalla D eputazione provinciale. 3 .° N om ina a Segretarii, con lo stipendio di pianta in annue li ­ re 2 3 0 0 , i signori Quinto E n rico e Giannone Francesco. 4 .° Stabilisce covrire i due posti di Sottosegretario, con l’ annuo sti ­. pendio di lire 2 0 0 0 , m ediante concorso per titoli ed esame scritto. All’ u o ­. po nom ina u n a Com m essione esam inatrice composta del Prefetto P re sid e n ­. te , dei Consiglieri provinciali Alario Com . Francesco e Calvanese Cav. Francesco, nonché di un Consigliere di P refettu ra e di un professore del Liceo da nom inarsi dal Prefetto.. i. P rovvedim enti nel p e r ­ sonale d ell ’ Uffizio A m ­ m inistrativo della P ro ­ vincia..

(16) 6. Com unicazione della D eputazione p rovinciale in o rdine all 'Ufficio T e c ­ nico. 2.. Sussidio chiesto dai Com une di V ib o n ati per la costruzione di un fonte,. 3. Passaggio a lla P ro v in ­ cia d el tronco stradale d al ponte di O liveto al T u p p o d i L aviano.. Delega alla D eputazione la nom ina dei detti due Sottosegretarii, in base al rapp o rto della C om m essione esam inatrice, dando facoltà alla D eputazio ­ ne stessa di form are il p ro g ram m a , e di stabilire il term ine, en tro cui possa concorrersi pel conseguim ento dei posti anzidetti. 5 .° N om ina a Sottosegretario aggiunto, con lo stipendio di pianta in lire 1 5 0 0 , il signor Mas L uigi. 6 .° N om ina ad applicati, con lo stipendio di pianta in lire 1 1 0 0 p e r ciascuno, i signori de M artino Michele e Pesce Gaetano. Q uest’ ultim o in luogo del sig. E n rico Granozio volontariam ente di ­ m esso p e r avere assunto servizio governativo. 7 .° Affida il servizio di E conom ato al Segretario sig. Q uinto E rrico, a cui sarà corrisposto 1’ annuo com penso di lire 2 0 0 , a titolo di assegno personale. 8 .° Delibera che gl’ im piegati dell’ Ufficio A m m inistrativo provinciale debbano rim an ere occupati al servizio della Provincia, senza poter accettare o esercitare alcu n ’ altra occupazione o im pieg o. 9.° Infine, sulla proposta della D e p u ta z io n e , dichiara di rim an ere inteso h e lo straord in ario sig. Nocerino M ariano sia destinato provvisoriam ente all’ Ufficio del Provveditorato agli stu dii, salvo a tenerlo p resente alla p r i ­ m a vacanza, per collocarlo definitivam ente in p ian ta. E sau rita così la trattazione dell’ affare segnato al N .° \ dell’ ordine del giorno , il Consiglio delibera di tratta re con p r e c e d e n z a , benanche in comitato segreto, 1’ altro affare segnato al N.° 6 .° dell’ ordine del giorno stesso, cioè: Il Consiglio udita la relazione fatta dallo stesso D eputato Budetta , invita la D eputazione a p resentare il suo rap p o rto completo in u n a ses ­ sione straord in aria sul rio rd in am ento dell’ Ufficio Tecnico. I n seduta pubblica il Consiglio prosegue alla trattazione dei r im a ­ nenti affari, che seguono : Bellotti riferisce , che il C om une di Y ibonati , capoluogo di m a n d a ­ m ento in C ircondario di Sala Consilina , difetta nel suo abitato di acqua potabile; epperò da parecchi cittadini facevasi istanza al Prefetto della P r o ­ vincia, affinchè dal Consiglio provinciale fosse accordato un qualche sussi ­ dio p er so pperire a sì incessante bisogno. Prosegue dicendo , che la istanza è avvalorata da deliberazione della locale Giunta Municipale , con la quale deliberazione si fanno p u r voti pel sussidio suddetto, avuto riguardo alle poche risorse di q u e ll’ azienda. Il relatore conchiude, proponendo il rigetto della istanza , trattandosi di u n ’ opera m eram en te C om unale. Il Consiglio adotta ad unanim ità la pro p o sta , essendosi astenuto il Cons. Di Giacomo. Trara Gemino riferisce, riassum endo i preceden ti in ordine all’ affare. R icorda principalm ente che all’ invito da parte del Governo, p erchè la Provincia si avesse presa la consegna della strada di cui si tratta, si rispose negativam ente, in considerazione che la rettifica della Nazionale tra il ponte.

(17) di Oliveto ed il T uppo di Laviano era stata suggerita p er avere un risp ar ­ mio su ll’ annuo costoso m antenim ento, e non p er artistica convenienza. O l ­ tre a che , attraversando la strada stessa u n a delle catene principali degli A ppennini, ai sensi dell’ art. 10 della legge sulle opere pubbliche classi ­ ficata u n a volta nazionale, non poteva cam biar d ’ indole e divenir provin ­ ciale. Però il Governo ha insistito p er la consegna anzidetta , deducendo che , a seguito dell’ a p e rtu ra della strada nazionale di rettifica , quella sum m entovala deve cancellarsi dalle nazionali. Il relatore s’ intrattiene a descrivere la percorrenza e lo stato cattivo della viabilità in quistione, nonché a svolgere argom enti tendenti a dim o ­ s tr a r e , come essa non sia di verun interesse p ro v in ciale, m a d ’ interesse esclusivo dei C om uni di Valva, Colliano, Laviano, S. Menna e Castel nuovo di Conza. Conchiude che però allo stato delle cose non può farsi a m eno di aderire alla istanza del Governo, perchè passi alla Provincia la strada s u d ­ detta che sarà devoluta ai C om uni interessati, e di conseguenza ritenuta consortile. D' Urso sostiene che debba affatto escludersi la idea che possa essere abbandonata la viabililà in discorso , o che possano i C om uni obbligarsi al m antenim ento di essa. Trattasi di strada antichissim a, che com unica con molte province, e che è d ’ interesse generale , segnatam ente poi dei Com uni dal relatore indicati , C om uni sulla cui m eschina condizione di finanza non può farsi assegnam ento di poter far gravitare la spesa del m antenim ento di 2 7 e * più chilom etri di strada. Soggiunge in fine che a lui sem bra esagerata la descrizione fatta dal relato re sul cattivo stato della strada, m entre è a sua conoscenza di non essere la m edesim a franosa, come tra 1’ altro ha riferito il relatore suddetto, e che sulla della viabilità trovansi eseguite im p ortan ti opere d ’ arte ed altre sono in corso di esecuzione. Trara Gemino replica, spiegando che q u an t’ egli ha riferito sulle con ­ dizioni della strada si desum e da relazione dell’ Ufficio Tecnico. R ipete che la strada nell’ attualità deve dichiararsi consortile, epperò insiste sulle sue conclusioni. Guglielmini appoggia le deduzioni del preopinante Cons. d’ Urso. E gli dice di essere stato sem pre fautore della giustizia distributiva , ed oggi non potrebbe non volere quello, che altra volta ha sostenuto per le traverse del Cilento. F a notare di avere ocularm ente osservata 1’ im p o r ­ tanza della strada, ond’ è convinto che non debba la m edesim a essere ab ­ bandonata ; e poiché i C om uni , che potrebbero forse esser chiam ati in consorzio pel m antenim ento di detta strada, non sono in condizioni di so ­ stenere la spesa, giustizia esige che provveda p er tale m antenim ento 1’ A m ­ m inistrazione p ro v in ciale, avuto rig uard o benanche che le strade obbliga ­ torie dei cennati C om uni sboccando tu tte sulla viabilità di cui si tratta , resterebb ero, con 1’ abbandono di questa, prive di utilità veruna..

(18) C redito preteso d a lla Casa S anta d e ll ’ A n n u n ­ ziata di N apoli.. C hiusa la discussione, il P residen te m e tte a partito la pro p osta della D eputazione, che il Consiglio approva con voti 16 contro 5 . Sul N.° 4 .° d ell’ O rdine del giorno riferisce il D eputato Cav. Piz ­ zicava. Egli annunzia, che trattasi di affare gravissimo, del pagam ento cioè di lire 1 4 9 , 6 3 3 . 3 5 pretese dalla Casa Santa dell’ A nnunziata di N a p o li, p e r m antenim ento di parecchi proietti nati in diversi C om uni di questa Provincia, ed accolti in quell’ Ospizio d u ran te il decennio, dal 1.° gennaio 1 8 6 6 al 31 dicem bre 1 8 7 5 . Il Relatore ricorda sul proposito al Consiglio , come nelle antiche Provincie N apoletane il servizio degli E sposti venne assestato p rim a col Decreto Reale del 3 0 aprile 1 8 1 1 , e poi coll’ altro del 21 settem bre 1 8 2 6 . Questi Decreti colle corrispondenti i s tr u z io n i, aventi forza di Legge e tuttavia in vigore nelle nostre Provincie, prescrivono che in ogni Co ­ m u n e vi sia u n locale, p e r accogliere i trovatelli, abitato da u n a pia R i ­ cevitrice e provvisto di u n a R u o t a , nella quale si possa con facilità in ­ tro d u rre u n fanciullo senza pericolo di esser visti. I fanciulli im m essi cosi nella R u o ta debbono essere accettati in qualunque modo e da qua­ lunque luogo vi siano pervenuti: a cu ra del Municipio vengono battez ­ zati ed iscritti nello Stato Civile e poscia consegnati ad u n a b a lia , alla quale si dà u n a m ercede di an nu e lire 6 2 sino all’ età di anni 8 per gli u om in i, e sino a quella di anni 10 p er le donne. Queste prescrizioni non ebbero bisogno di essere attuate nel C o ­ m u n e di N ap o li, in q uanto che ivi nella Casa dell’A n n u n z i a t a , m a n ­ ten u ta con p rop ri fondi, esisteva già u n a R u o t a , la quale col fatto assun ­ se allora gli obblighi im posti a tutti gli altri C o m u n i. La spesa pel m an ten im en to del locale e della R u o ta e pel salario della Ricevitrice era ed è tuttavia a carico dei pro prii Com uni ; quella della m ercede alle balie sino al 1861 è stata, nella circoscrizione di cia ­ scuna Provincia , a carico tanto delle A m m inistrazioni C om unali, quanto del così detto fondo comune delle Provincie N apoletane. P o sterio rm ente sino a tutto il 1 8 6 5 è rim asta a peso del solo fondo c o m u n e ; e fi­ nalm ente colla legge generale A m m inistrativa del Regno d ’ Italia del 2 0 marzo 1 8 6 5 fu dal 1.° gennaio 1 8 6 6 provvisoriam ente im posta alle P r o ­ vincie ed a’ C om uni. Con questa legge però n u li’ altro fu innovato su ll’ antico sistem a, secondo il quale ogni R uo ta riceve e m antiene tutti gli E sposti, che vi si in troducono, senza indagare il luogo della loro origine: sistem a osservalo anche dall’ A nnunziata di Napoli. Con qual dritto d u n q u e si può stabilire che dal 1.° gennaio 1 8 6 6 la R u o ta di Napoli e quindi p u re le altre R u o te del Regno dovessero fare u n a distinzione, quasi im p o s s ib ile , dei Proietti p ro p rii e quelli di altri C om uni o di altre Provincie, e do m an dare il rim borso della spesa di m antenim ento? A ciò si aggiunga , che, se la R u o ta dell’ A nnunziala, come R u ota.

(19) del C om une di Napoli , era obbligata a ricevere ogni sorta di E sposti, 10 era ancora per la sua speciale istituzione; im perocché si ritiene general ­ m ente , che essa venne fondata non a benefizio soltanto del C om une o della Provincia di Napoli, m a di tutte le Provincie del Napoletano. Questa opinione, contradetta dall’ A m m inistrazione di quel Pio luogo, è conferm ata dal fatto che non si è voluto mai esibire l’ antico S tatuto, 11 che dim ostra che in esso deve m ancare la dichiarazione che a quel godim ento è chiam ata esclusivamente la Provincia di Napoli; e quindi che il dritto delle altre Provincie vi si deve se non esplicitam ente almeno im plicitam ente com prendere. Ma , a togliere ogni dubbio, viene I’ operato della stessa A m m inistra ­ zione dell’ A n n u n ziata, la quale ha sentita la necessità di com pilare u n nuovo Statuto organico, entrato in vigore precisam ente dopo il decennio pel quale dom anda il rim borso, cioè nel 1.° gennaio 1 8 7 6 . Con tale n o ­ vello Statuto essa ha limitato il dritto su qu ell’ Ospizio alla sola P ro ­ vincia di Napoli ; e m ercè l’ abolizione della R u o ta, scrutinando 1’ origine di ciascun Proietto, h a respinto tutti quelli delle altre Provincie. Conchiudendo il R e la to r e , a nom e della Deputazione , propone, che il Consiglio rigetti la dim anda di rim borso di lire 1 4 9 ,6 3 3 ,3 5 fatta dall’ A nnunziata di Napoli per E sposti ivi accolti fino al 31 dicem bre 1 8 7 5 , e faccia invece salvi i suoi dritti su quella I stitu z io n e , stati di sconosciuti dagli A m m inistratori di essa fin dal 1.° gennaio 1 8 7 6; e ciò anche in conform ità delle riserve contenute nel Decreto Reale del 2 7 giugno 1 8 7 5 , col quale veniva approvato il nuovo Statuto Organico. Il Regio Commissario dichiara che egli, non essendosi associato alla pro po sta della D e p u ta z io n e , crede necessario accennarne so m m ariam ente i motivi. Dice, che il servizio degli E sposti è a carico della Provincia col con ­ corso dei C om uni, conseguentem ente che lo Stabilimento dell’ A m m inistra ­ zione se avesse 1’ obbligo di accogliere tutti i projetti, anche estranei alla Provincia di N a p o l i , non potrebbe trovarsi ad osservare quando lo Stabi ­ lim ento m edesimo p e r insufficienza di mezzi richiede il concorso nella spesa relativa di m anten im ento. Ritenuto invece , che non abbia lo Stabilim ento suddetto 1’ obbligo di cui s o p r a , sta il fatto, che nel m edesimo si trovano ricoverati projetti di questa Provincia, la quale non potrebbe esimersi dal sostenerne il m an ­ tenim ento. Ruololo appoggia la pro po sta del relatore. Egli dice che, per co nd u r ­ re la quistione ai suoi veri term in i , bisogna p artire dal fatto che egli crede non possa m ettersi in dubbio di essere stato lo Stabilim ento della A nnunziata istituito nello interesse generale di tutte le province dei napo ­ letano. E se così è, non può il medesim o nè rifiutarsi di accogliere i pro ­ ietti di questa p ro v in c ia , nè pretendere rim borso di spesa pel loro m a n ­ tenim ento , salvo che non venisse trasform ato dalla sua prim itiva istitu ­ zione, la qual cosa avverandosi ben vero, non potrebbe avere efficacia nep -.

(20) Sussidio chiesto dal C om une d i Olevano p e r la strada obbligatoriaB at tipaglia — M onticelli.. 7. C om unicazione d e lla D eputazione di d e lib e ra ti presi di urgenza.. 8. Istanza F iocca. p u re sulle attuali pretensioni, poiché le disposizioni di trasform azione non potrebb ero avere effetto retroattivo. Nessun altro avendo chiesto di p arlare, il P resid en te m ette a partito la proposta del relatore, che viene dal Consiglio approvata ad u n an im ità. Petrosini riferisce, che p er la strada da Battipaglia a Monticelli non com ­ peterebbe al Municipio di Olevano alcun sussidio come strada obbligatoria, poiché essa fu deliberata e furono iniziati i lavori in econom ia fin dal 1 8 6 2 , p rim a cioè della pubblicazione della legge sulle strade obbligatorie. Che dato p u r per esatto ciò, che dice il M unicipio, di essere detta strada di carattere obbligatorio , p u re essendosi completati i lavori di co ­ struzione in aprile 1 8 7 3 e collaudati nel 2 6 detto mese ed anno, non può ricorrersi ad invocare nessuna deliberazione del Consiglio, che abbia p r o ­ messo di sussidiare 1’ opera, nè alla deliberazione di m assim a per sussidio a tu tte le strade obbligatorie , essendosi quella presa in settem bre detto an no , cioè cinque mesi dopo che la strada era term inata e collaudata. La Deputazione p er tali ragioni si ritenne incom petente ad accogliere la dom anda per sussidio fatta dal Municipio di Olevano per la strada an zidetta. Però in considerazione dell’ attività spiegata dal Municipio stesso nella costruzione dell’ opera e dei gravi sagrifìcii, ai quali si è sob barcato , propone al Consiglio che gli sia accordato in linea m eram ente eccezionale u n sussidio di sole lire 5 0 0 0 . Messa a partito la proposta del relatore , viene dal Consiglio a p p r o ­ vata ad unanim ità. Trara Genoino riferisce che la D eputazione devenne in via di u rg e n ­ za alla nom ina del Cav. Petrosini Nicola a m em bro del Consiglio di A m ­ m inistrazione dell’ Orfanotrofio P rin cip e U m berto, in rimpiazzo del dim is ­ sionario sig. Avv. Aquaro Federico, e dei signori Cav. Francesco Pizzi ­ cara, N otar Pasquale Cav. Budetta, C om m end. Alario Avv. Francesco e Cav. Calvanese Francesco a com ponenti del Consiglio provinciale sco ­ lastico. Il ( 'onsiglio prend e atto della ricevuta com unicazione. Bellotti fa la seguente relazione: « Si presentò u n a dim anda dal sig. P asquale Sasso, nella qualità di « p rocu ratore della eredità del fu Cav. Giustino Fiocca , dalla quale ri « levasi che avendo il defunto Cav. Fiocca costruita la grandiosa opera « del Ponte del Diavolo sul fiume Seie, fin d ’ allora concepì 1’ idea di u ti « lizzare quelle acque a vantaggio dell’ irrigazione di quella sterm inata p ia « n u ra , cosicché m ise mano al lavoro, e, com piuti in breve tem po gli studi « di campagna e di tavolino nel 15 dicem bre 1 8 7 5 , presentava al Prefetto « della Provincia regolare dim anda di concessione accompagnata dall’ ela« borato progetto con 2 8 alligati. M entre duravano le pratiche sulla d a « tagli iniziativa, il Cav. Fiocca diè fine ai suoi giorni in quel modo m i « serevole che tutti sanno, e non potendosi nè dalla famiglia, nè dai cre « ditori p o rtare ad espletam ento il grandioso elaborato p r o g e tto , il quale « offre un mezzo da im m egliare la condizione agricola ed industriale della.

(21) « P ro v in c ia , il reclam ante nella su indicata qualità offre alla Provincia <* l’ intero progetto, chiedendo per compenso almeno quel tanto di spesato « occorso p er ottenere un risultato scientifico artistico, ed economico, non <i m inore di lire 3 0 0 0 0 . Facendo notare che la vicina Provincia di T erra « di Lavoro, p er avere un progetto d ’ irrigazione p er le acque del V oltur « no d ’ im portanza assai m inore, ha speso di già lire 4 5 0 0 0 , ed ottenuto « dal R . Governo la concessione di poter derivare le acque del V olturno. « Inteso 1’ Ufficio Tecnico sul m erito del progetto, e sul richiesto com « penso, ritenne commendevole, e di grande vantaggio alla P rovincia 1’ o « pera progetlala, e non esagerata la pretesa di lire 3 0 ,0 0 0 . « Dagli antecedenti rilevasi che, per iniziativa del Prefetto di allora « C. Basile, vennero fatte prelim inari pratiche p er la costituzione di a p « posito consorzio, col progetto di riu n ire le acque d e’ due fiumi Seie e « Tusciano, principiandone la derivazione dal ponte Seie sulla Nazionale « delle Calabrie, e così rendere irrigue le sottoposte p ian u re , e che nel « settem bre del detto anno convocata 1’ assemblea de’ principali u tenti, la « stessa, aderendo in m assim a alla proposta, riserbavasi di provvedere ap « pena ottenuto il piano di massima , ed il particolareggiato dell’ opera « relativa. Mancando però i fondi p er poter affrontare gli studi prelim i « nari ed i progetti d ’ arte , con efficaci raccom andazioni se ne fece dal « Prefetto richiesta al Reai Governo , che a n n u en d o dichiarava non esser « alieno dall’ accordare un sussidio per gli studi occorrenti. Interessato « 1’ Ufficio Tecnico Governativo ad indicare la spesa approssim ativa pei « detti studi, si faceva regolare proposta al Consiglio provinciale, affinchè « avesse da sua parte concorso in u n ’ opera , che, condotta a term ine in « pochi anni, potea dare alla Provincia u n a nuova e straordinaria risorsa, « ed u n esteso increm ento n e’ prodotti agricoli. « 11 Consiglio Provinciale a 24 agosto 1 8 7 4 in sessione o rdinaria deli « berava: plaudirsi alla iniziativa di un sistema d ’ irrigazione colle acque « del Seie; m andava alla Deputazione di non trasandare alcun mezzo p er « sostenere la sudetta iniziativa n e ’ limiti della sua competenza e della « legge, ed in fine si riserbava di decidere se e come conveniva alla Provincia « di concorrere negli studi, e nella esecuzione della fu tu ra opera, quando e « dagli interessati od anche da privati venisse proposto un qualun qu e prin « cipio di esecuzione concernente così gli studi come le opere relative. « Dal notam enlo di tutti gli Alligati, di cui è detto comporsi il progetto « complessivo per la irrigazione del Bacino Seie, sem brerebbe non essersi nul « la omesso, per ottenere un progetto completo con piani pianim etrici, ed « idrografici — Sezioni longitudinali e trasversali — Disegni delle opere — « Estim i di terreni da occupare — Movimento di terra — Opere d ’ arte « e lavori diversi — Colla stim a de’ lavori tutti, ed una dettagliata rela « zione, sarebbe de ritenersi u n lavoro, che, onorando 1’ autore, può colla sua « attuazione arrecare im m ensi vantaggi alla parte più fertile della P r o « vincia. « Coll’ elaborato artistico progetto s’ intende rend ere irrigabile l ’ in -.

(22) « « « « « « « « « « « «. tero Agro Picentino , ed u n a porzione del Lucano , avvalendosi p rin c i p alm ente delle acque fertilizzanti del Seie, e sussidiariam ente di quelle del Tusciano, e delle sorgive S. Giovanni — Colle acque del Tusciano sarebbero irrigate le te rre più alte della contrada p er 1’ estensione di ettari 3 2 0 9 , 2 5 . Con quelle del Seie , nel Picentino la contrada Ira pro sta, S. M a ttia , S. L u c ia , P o rta di F e r r o , S e r r e te llo , Aversana , F a s a n o i a , O rto g ra n d e , T averna Nova, l Ciofìi, S. Vito ed altre con trade p er fino al fiume ed al m are — N ell’ agro L ucano p u r sarebbe irrigata 1’ intera parte bassa dalla contrada Barizzo a P e s t o , m en tre la parte alta potrà diventare irrig u a colle acque del Calore. E con ciò 1’ intera estensione delle terre da irrigarsi colle acque del Seie e del Tusciano, nel P icentino e nel L ucano, di ettari 1 4 1 4 3 , 7 2 5 0 . « P resentandosi u n ’ eccezionale circostanza per V acquisto di un p ro « getto, che si asserisce fortem ente elaborato e dettagliatam ente studiato, « p ria di provvedere su la offerta, bisogna che se ne ordini la esibizione. E p p e ró pro po ne non potersi allo stato adottar provvedim ento, se p r i ­ m a n o n sarà esibito 1’ elaborato progetto. Il P residente m ette a partito la proposta del relatore, la quale viene dal Consiglio approvata ad un an im ità. E sa u rita cosi la trattazione degli affari, che h an formato oggetto della presente strao rdinaria sessione , il Consiglio m an d a alla Deputazione la lettu ra ed approvazione del relativo verbale. Il Commessario R .° in nom e del Re dichiara chiusa la presente s e s ­ sione straord in aria. Dopo di che il Presidente ha levata la seduta alle ore 5 p. m . Il C oìis . Segretario A . G uglielm ini.

(23) Tornata del 31 gennaio 1878. LA D E P U T A Z IO N E P R O V IN C IA L E Vista la deliberazione del Consiglio Provinciale, che dem anda alla De ­. putazione 1’ approvazione del presente verbale; U dita la lettu ra del verbale m edesimo fatta dal Cons. Segretario si ­. gnor B arone Guglielmini; LO A PPR O V A La Deputazione Provinciale B udetta P e tr o sin i T rara G enoino M ari B ello tti D e Caro. Il Prefetto Presidente S enise.

(24) Consiglio Provinciale DI. SALERNO Sessione straordinaria i.°. PROCESSO VERBALE della sedata del 2 7 Maggio 1878. P resid en za del P resid en te C om m . A lario Ài term ini degli articoli 4 6 5 e 1 6 7 della legge com unale e provinciale il Consiglio Provinciale è stato convocato in sessione strao rd inaria in se ­ guito di decreto prefettizio del 1 0 Maggio detto anno p e r deliberare sui seguenti affari : 1 .° Com unicazione di deliberazioni prese di urgenza dalla D eputazio ­ ne P rovinciale; 2 .° Com unicazione delle nom ine fatte pel com pletam ento del perso nale nell’ Ufficio Am m inistrativo ; 3 .° R iform a dell’ Ufficio Tecnico Provinciale, con relativa proposta del Regolam ento organico, e nom ina del perso n ale; 4.° D om anda del Municipio di Sala Consilina p er la cessione di un pezzo di suolo provinciale presso la strada detta della Grancia; 5 .° Classifica stradale e provvedim enti p er la costruzione della strada Àscea - Pisciotta ; 6.° Comunicazioni e provvedimenti in o rdine all’ appalto e costruzio ­ ne della strada provinciale C uccaro - S apri 2.° tratto ; 7 .° Istanza del già Segretario Signor Nicola N ola; 8 .° Regolamento della Biblioteca provinciale, e nom ina del personale addetto alla m ed esim a;.

(25) 9.® Indennità alla Com m essione Conservatrice dei M onum enti della Provincia ; 1 0.° Nuovo Regolam ento p er i trovatelli della Provincia. Il Consiglio si è riunito alle 12 m . nella solita sala delle sue riunioni. P rocedutosi dal Segretario all’ appello nom inale hanno risposto i se ­ g uenti Consiglieri: 1. A lario C om m . F ran cesco 2. B ello tti Cav. Giuseppe 3. B o ttig lieri Barone Giovanni 4 . B udetta Cav. P asquale 5. B onavoglia C lem ente 6. C alvanese Cav. F ran cesco 7. Cam polongo G iovanni 8. C onforti F rancesco 9. Gontaldo A ndrea 10. C rescenzi Prof. A ndrea 11. D e Caro Barone G iustino 12. D e Falco N icola 13. D el V ecchio V incenzo 14. D e M artini Cav. F erdin ando 15. D ’ Urso Cav. A nton io 16. Di G iacom o Carlo 17. F erra ra Cav. G ennaro 18. F ien ga A nnibaie 19. F ru scion e Luigi 2 0. G alzerano D om en ico. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28* 2 9. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39.. G enovese Giovanni G u erritore Cav. Luigi G uglielm ini Barone A ndrea L uciani Com m . M atteo M andina G irolam o Mari Cav, A gostino M arone Cav. P ietro M azzei Cav. Ferdinando Oliva Duca A lessand ro Padovano D om enico P a sto re G ennaro A linante P e tr o sin i Cav. N icola P izzicara Cav. F rancesco R ossi D om enico R uotolo A ntonio S alern o Cav. Luigi Trara - G enoinoCav.G iuseppe V e rr o n e Luigi M azziotti M atteo. Il Consiglio trovandosi in n u m ero legale per d e lib e r a re , il R. C om ­ m issario Com m . Senise Prefetto della provincia dichiara aperta in nom e del R e la presente sessione straord in aria. Il Segretario legge una lettera del signor Prefetto , con la quale , stante questa riu nio ne straord in aria del Consiglio , il m edesimo m ette a disposizione dei Consiglieri il suo appartam ento , invitandoli a passare la serata in sua com pagnia , ed aggiungendo che gli farebbero con ciò cosa gratissim a. Il P residente , facendosi interpetre dei sentim enti dell’ intero C onsi ­ glio, ringrazia il Prefetto del gentile invito , e prega i Consiglieri di vo ­ lervi rispondere con cortesia, intervenendo alla riunione. Lo stesso segretario legge u n a petizione della vedova signora Raffaela Carfagni, con la quale, stante la im m atu ra p erdita del m arito Cav. A nto tonino D ’A m ora D irettore dell’ Ufficio tecnico provinciale, e le ingenti spese che questa m orte le ha cagionate, prega il Consiglio a volerle continuare il pagam ento dello stipendio fissato in bilancio almeno per questo anno..

(26) Il Presidente, consultato il Consiglio, dispone che la istanza suddetta sia m andata alla Deputazione p er le sue proposte nella prossim a sessione o rdinaria. Il segretario legge inoltre u n a dom anda del signor De Sanctis Alberto, tendente ad occupare un posto nell’ Ufficio Tecnico provinciale. L a detta istanza è passata al R elatore della D eputazione, che in q u e ­ sta to rn ata dovrà riferire ap pu nto sulla riform a dell’ organico dell’ annotato Uffizio. Infine vien com unicata u n a istanza del signor Nicola Nola, la quale egualm ente è passata al R elatore, che deve riferire sulla m edesim a nella presente sessione. Si passa q uind i alla discussione degli affari segnati all’ ordine del giorno. ic*•. j di de_ Il Relatore Budetta inform a il Consiglio che la D eputazione p ro v in iiherazionTapTese di uri ciale nella seduta del 7 m arzo ultim o nom inò a com ponenti la Com m is genza dalia Deputazione sione di sorveglianza p er 1’ Asse Ecclesiastico i signori De Leo avvocalo Provinciale. A ndrea e Sica avvocato G erardo , in sostituzione del dim issionario signor R uotolo avvocato Antonio, e del defunto Monica avvocato Antonio. C he la D eputazione stessa, stante la insufficienza del fondo stanziato in bilancio p er spese di stam pa , deliberò di aum en tarlo , previo storno di corrispondente som m a dal titolo 1.° Categoria 9 .° articolo 8.° del B i ­ lancio stesso. Che infine d ’ accordo col rapp resentante la eredità giacente del defunto Cav. Giustino Fiocca , ed avuto il p arere dell’ Ufficio Tecnico provinciale, devenne alla liquidazione delle som m e spettanti alla eredità m edesim a pei lavori di costruzione dei ram i d’ accesso al ponte Seie , e p e r lo effetto pagò al detto rap presentante lire dodicimila a saldo di tutto il debito della provincia e con 1’ espressa dichiarazione che , dopo ciò , 1’ eredità Fiocca non avrebbe avuto diritto a p reten d ere altro dalla Provincia m edesim a. Il Consiglio, intesa la relazione, p ren d e atto dei provvedim enti adot ­ tati come sopra. Si passa poi alla discussione della seconda parte dell’ ordine del gioì no. Il R elatore Budetta ricorda che il Consiglio nella seduta del 2 3 gen anno nom inava u n a. . Com m issione con, l’TTPr. incarico, di esami ^liom um oazione ^d e .1lle naio corrente . . nom ine fa tte pei com pie - nare i concorrenti a due posti di vicesegretario dell Umcio A m m inistra 'amento dei personale ^ v 0 } delegando alla D eputazione la nom ina dei d ue detti vicesegratarii , n el) n c io m m im stia k a s e a ] ra p p 0rto della cennata Com m issione esam inatrice. In coerenza di questo deliberato la D eputazione scelse i due, che ot ­ tennero negli esami m aggior n u m ero di voti; m a, avendo il p rim o r i n u n ­ ziato, furono nom inati il secondo ed il terzo; cioè il signor Giardino av ­ vocato Federico ed il signor Giannattasio E n rico . N essuno avendo chiesta la p a r o l a , l ’ operato della Deputazione s ’ in ­ tende approvato. P assa in seguito il Consiglio a discutere 1’ affare, di cui al N.° 3 .° del1’ ordine del giorno, cioè:.

(27) De Caro, relatore della Deputazione, fa la seguente relazione: S ignori colleghi. R iform a d e ll ’ Ufficio tecnico P ro v in c ia le, con relativa proposta del R e ­ golam ento O rganico , e nom ina del personale.. O ra più che mai abbiam o inteso la necessità di presentarvi un p r o ­ getto di riform a nel servizio tecnico della P rov in cia. Spinti dall’ im pegno , che ne assum em m o, e dall' invilo fattoci da voi stessi nell’ ultim a straordinaria sessione del 2 3 gennaio p. p ., noi ci sia ­ m o indotti a prom uovere u n a novella riunione del Consiglio , nel p r in ­ cipale scopo di trattare questo grave argo m en to, la cui im portanza è , a nostro credere, ancor più aum entata dalle attuali condizioni am m inistrative. I lavori appena iniziati di com pletam ento della rete stradale , il re ­ cente passaggio alla Provincia di strade una volta nazionali per effetto delle operazioni di classifica, il non lontano sopraggiungere delle strade di serie, il consecutivo increm ento nell’ onere già grave abbastanza delle m an u ten ­ zioni stradali, il naturale e logico intento di fare che i benefici effetti del riorganizzam ento d ell’ Ufficio A m m inistrativo trovassero altresì un riscontro in q u est’ altro im portantissim o ram o di servizio, ed infine la perdita, che testé avemmo a d eplorare dell’ illustre ingegnere Cav. Antonino D ’ Am ora, D irettore del nostro Ufficio Tecnico: tutto questo ha contribuito a ritenere 1’ o p p o rtu nità di u n a p ronta e com pleta riform a. E noi infatti, accingendoci a studiarne 1’ attuazione , ci prefìggemmo di provvedere a due principali e su prem i bisogni: In prim o luogo, sopperire al difetto di un Regolamento, che ad esem ­ pio delle altre prov’incie del Regno stabilisca u n sistema fisso e costante di am m inistrazione nel servizio tecnico provinciale. In secondo luogo, riform are la pianta organica del personale, p er gui ­ sa da renderla più adatta e corrispondente alle cresciute esigenze del servizio stesso. La sintesi di questi due concetti costituisce il tema del lavoro , che abbiam o 1’ onore di presentarvi sotto le forme di un Regolamento orga­ nico. E p er fare che lo stesso sia p er tra d u rre in atto il pensiero della riform a in tutta la sua integrità , ci è parso conveniente chiuderlo con u n ’ appendice di disposizioni transitorie intese allo scopo di applicare il nuovo organico alla difficile e scottante quistione del personale. Senza discendere ad u n a m in uta disamina di questo lavoro, vi espor ­ rem o così per som m i capi le idee principali, che ne inform ano la essenza. P relim in arm ente teniam o a dichiararvi che esso, m assim e nella parte che riflette 1’ organism o dell’ Ufficio e la posizione individuale di ciascuno dei suoi com ponenti in quanto ad attribuzioni e doveri, non è che u n a riproduzione quasi fedele del Regolamento approvato col Reale Decreto del 13 dicem bre 1 8 6 3 — È questa per v o i , signori colleghi, u n a circo ­ stanza degna di rim arco negli apprezzam enti, che andrete a fare del no ­ stro p ro getto ; giacché m en tre conferisce al medesimo u na origine incon ­ testabilm ente autorevole, in pari tem po vi esprim e una legittima esplica -.

(28) z i o n e , che in pratica trovam m o assolatam ente necessaria, di u n principio già rite n u to p er lo innanzi dalla D eputazione Provinciale nell’ articolo 6 3 del suo Regolam ento interno. Ciò posto, o Signori, com prenderete che, poggiato su queste basi, il proposto piano di riform a, non è che u n ’ applicazione la più possibilm ente severa dei concetti organici governativi ai bisogni speciali della nostra A m ­ m inistrazione. La esegesi di questa applicazione si riassum e nei seguenti principali criterii. 4 .° P ianta organica — P onendo a calcolo le cresciute am m inistrative esigenze , cui accennam m o pocanzi, abbiam o stim ato , oltre il D irettore , stabilire nella pianta del nostro Uffìzio q u attro posti d ’ ingegneri di se ­ zione, non che quello di un ingegnere aiutante , con classi e stipendii pareggiati agli Uffiziali del Governo. Ma forse vi è chi potrebbe giudicare in questo lieve au m en to di p e r ­ sonale, e più di tutto nel pareggiam ento degli stipendi, u n a m isu ra quasi eccedente ai bisogni effettivi della Provincia , ed anche poco o p p o rtu n a e conveniente alle condizioni della sua finanza. Tali difficoltà spariscono p e r chi m etta attentam ente in com parazione le passate con le attuali e fu tu re esigenze del servizio. Anche a prescindere dalla giusta aspettativa di veder m igliorate , con e s s o , le nostre condizioni am m inistrative , nel senso dei veri p rincipii e c o n o m ic i, ed anche a prescindere dalle tante considerazioni pratiche in ­ torno agli inconvenienti, che derivano dall’ attuale insufficienza del p e r s o ­ nale , b asterà accennare soltanto ai bisogni del servizio di m anutenzione stradale. Le strade m an ten u te dalla P rovincia , che nel 1 8 6 6 m isuravano chilom etri 2 3 0 , oggi ascendono a chilom etri 4 2 2 : e tra p o c o , com pletata la rete p ro v in ciale, ascenderanno a chilom etri 5 1 0 , i .quali con l’ avve ­ n ire poco lontano delle strade di serie diventeranno 6 7 4 ! Ora, se vi è tra voi chi potesse p er avventura lusingarsi che la so r ­ veglianza tecnica sulle opere e m anutenzioni di strade sia oggi tale da la ­ sciar nulla a desiderare, potrà poi mai credere che quello stesso n u m ero di personale , che nel 1 8 6 6 provvedeva e sopraintendeva ad u n a viabilità di appena 2 3 0 chilom etri, e che ora provvede e sopraintende ad u n a via ­ bilità di 4 2 2 chilom etri , possa dom ani nello stesso m odo provvedere e sop rainten dere ad u n a viabilità di chilom etri 6 7 4 ? D ’ altronde, o Signori , bisogna p u r confessarlo. L a nostra Provincia com parativam ente alle altre del Regno, è fra quelle, che meno spendono pel loro Ufficio tecnico : m a non perciò può vantarsi di avere m in ori opere a com piere, e strade meglio m antenu te. 2 .° S orv eg l ia n ti S t r a d a l i — La loro istituzione, affatto nuova p er la n o ­ stra Provincia, costituisce u n ’ appendice direm m o quasi eventuale dell’organi ­ co. Essi, cioè, le cui attribuzioni sono con la m assim a chiarezza indicate negli articoli 7 ed 8 del progetto, che abbiam o 1’ onore di presen tarvi, esisterebbero per quanto e sino a che i bisogni del servizio li richiederann o ..

(29) Rispondendo bene al c o n c e tto , cui è stata ispirata questa istituzione ( attecchita già in altre provincie ) potrebbe offrire enorm i vantaggi alla Am m inistrazione, e quindi im m enso corrispettivo alla spesa , cui per essi si va incontro. Quando però la pruova fallisse , 1’ A m m inistrazione re ste ­ rebbe libera di licenziarli. 3 .° D is p o siz io n i d i s c ip l in a r i — Occorse altra volta, o Signori, discute ­ re in mezzo a voi, se fosse o p u r no strettam ente legale costituire m ateria di R egolam ento un sistem a am m inistrativo di pen alità, m entre come sag ­ giam ente fu osservato, p er gli im piegati sottoposti come ogni altro citta ­ dino all’ azione della legge , 1’ A m m inistrazione trova nella stessa i mezzi adatti a garentire i suoi dritti contro la loro irregolare condotta , con la sospensione o rimozione dall’ ufficio. Noi però, o S i g n o r i , p u r convenendo nella indiscutibile verità di si ­ mile teoria , abbiam o creduto utile e più di tutto opportuno stabilire nel progetto u n a breve serie di m isure disciplinari , senza con ciò assum ere la pretensiosa quanto ridicola idea di creare un Codice speciale di pene. L ’ impiegato innanzi alla legge ha i suoi speciali doveri, oltre la cui d e ­ limitazione s ’ incontra nella sanzione penale. Ma ciò non toglie ad u n a pubblica A m m inistrazione il poter , con un metodo p rop rio , regolare e circoscrivere la sfera di questi doveri p er quanto meglio convenga ai suoi interessi , e p er quanto non osti ai principii ed all’ azione stessa della legge. Com e ad essa sta scentificamente in rapp o rto il Regolamento , che è u n a sua esplicazione , così la disciplina sta in riscontro nella identica proporzione col dovere. E n tra m b i hanno la loro sanzione: con la differenza che p er questo vi è la sanzione generale e necessaria del Codice di pena, p er quella invece può esservi u n a sanzione speciale e facoltativa , che è oggetto precisam ente dello Statuto disciplinare. D ’ altronde la vostra Deputazione , mossa dal concetto di una rifo r ­ m a, che d ’ ordinario quanto più ardita tanto m aggiorm ente riesce efficace, se da u na parte h a creduto positivamente vantaggiare le condizioni degli Uf fiziali tecnici con uno stipendio anche troppo generoso , d all’ altra le è p arso giusto e naturale p retendere da essi u n a stretta e rigorosa osser ­ vanza di certi criterii m orali, senza cui dell’ attuale riorganizzam ento non resterebbe che la sola novità della form a. Noi confidiamo che le virtù del p ersonale rendano frustranea 1’ odiosità delle previsioni; ma p u re devenen ­ dovi nel nostro progetto non abbiam o fatto, che attingerne 1’ esempio nei tanti Organici delle altre provincie del Regno. Ciò per lo meno accenne ­ rebbe che alle volte in m ateria am m inistrativa la esperienza e la pratica veggono al di là della teoria e della dottrina. Il D eputato De Caro, chiude la fatta relazione, completando le p ro ­ poste della D ep utazio ne, in ordine alle disposizioni transitorie del so pra ­ scritto schem a di regolam ento rigu ardanti 1’ applicazione al personale della pianta organica proposta. E gli dice che la Deputazione provinciale è di avviso che l’ ingegnere Di ­ rettore sia nom inato direttam ente dal Consiglio provinciale. Che il signor.

(30) L erro Gennaro sia chiamato ad occupare il poslo di ingegnere di 2.% ed il signor P alm ieri B erardino quello di ingegnere di 3 a. Che in luogo dell’ ingegnere aiutan te , il signor Pizone Vincenzo sia nom inato ingegnere aggiunto, con 1’ assegno personale di lire 4 0 0 sull’ a n ­ nuo stipendio stabilito in organico p e r 1’ aiutante. Che il signor Rebeck P asquale resti al posto di impiegato d* ordine, anche con 1’ assegno personale di lire 4 0 0 sul relativo an nu o stipendio stabilito in Organico. Che alla nom ina dell’ altro ingegnere di 3 a classe si proceda nel più breve tem po possibile, m ediante concorso p e r titoli da aver luogo p er cura di apposita Comm issione. Che infine il posto di ingegnere di 1 a classe con lo stipendio di li ­ re 3 2 0 0 resti vuoto , esclusivamente p e r far balenare innanzi agli in ­ gegneri com ponenti 1’ Ufficio Tecnico un avvenire m igliore , avvenire che sapranno certam ente m eritarsi, raddoppiando di zelo nell’ adem pim ento del p ro prio dovere. T erm in a il relatore, proponendo a nom e della Deputazione che la Com m issione esam inatrice, di cui sopra ha fatto parola, m ista di personale tecnico ed am m inistrativo, sia com posta di 5 m em bri prescelti dal P r e s i ­ dente della D eputazione provinciale. Che il pro gram m a di concorso sia redatto e pubblicato a cu ra della D eputazione , alla quale resti devoluta la proclam azione della nom ina , in base a rapporto di detta Com m issione. Che la D eputazione provvegga anche nel term ine, e nei modi che le se m b reran n o più convenienti, alla nom ina dei sorveglianti stradali, osser ­ vate le norm e prescritte nell’ art. 8 del proposto schem a di regolam ento organico. Che finalmente non più tardi di 6 mesi , dalla novella costituzione dell’ Ufficio, e p rop riam ente dall’ epoca della nuova nom ina dell’ ingegnere di 3 a sia proposto dall’ Ingegnere D irettore, ed approvato dalla Deputazio ­ ne un regolam ento inteso a stabilire le norm e p er 1’ andam ento del servigio intern o dell' Ufficio m edesim o. T erm in ata la relazione, il P residente m anifesta la opinione che quanto rig u ard a la pianta organica possa venir trattato in seduta p ub blica, salvo a provvedere pel personale corrispondente in seduta segreta. Il relatore De Caro po rla invece contrario p arere , sostenendo la con ­ venienza che tu tta la discussione tanto sulla pianta che sul personale se ­ g ua in comitato segreto, non essendo possibile discutere l ’ organico senza ten er parola del personale attualm ente com ponente 1’ Ufficio tecnico. Essendosi il Consiglio associato all’ idea del relatore , il p residente o rdina che vengano chiuse agli estranei le p orte dell’ aula consiliare. In di è aperta la discussione generale, nella quale pigliano la parola vari Consiglieri, fra cui p rim ieram en te il Consigliere Mazzei che si p r o n u n ­ zia contrario alla proposta della D eputazione, ritenendo la proposta m edesi ­ m a eccedente i bisogni dell’Am m inistrazione; m en tre per lui è fuori dubbio.

(31) che d u ran te la lunga assenza dell’ ora defunto diretto re d ’ A m ora i lavori dell’ Ufficio procedettero regolarm ente, e furono con molta solerzia soste ­ n u ti dal personale attualm ente in carica. Ed anzi aggiunge di aver avuto egli personalm ente occasione di constatare u n a continuata assistenza da parte degli attuali com ponenti l’ Ufficio Tecnico tanto sui lavori di co struzio ne, che p e r verifiche periodiche, onde accertare Io stato di m anutenzione delle strade. P arla lungam ente per sostenere la inaccettabilità della proposta rifor ­ m a dal punto di vista finanziario, avuto anche riguardo alla n iu n a istanza da parte degli attuali ingegneri provinciali p er aum ento di stipendio. Opina che al caso basterebbe 1’ accrescimento soltanto di un ingegnere di 3 a classe con l ’ annuo stipendio di lire 1800. Com batte poi vivamente la proposta istituzione dei sorveglianti stradali, come quella, che non solo non p orterebbe alcun vantaggio, m a sarebbe anzi di sicuro nocum ento all’ andam ento del servizio , m en tre invece con m ag ­ giore utilità e con risparm io di spesa , potrebbe un tale incarico affidarsi ai guardaboschi , all’ epoca però in cui si troverà espletata l’ intera rete di strade provinciali. Anche il Consigliere Calvanese parla contro il progetto della D ep u ­ tazione, trovando en orm e la differenza della spesa in confronto di quanto attualm ente costa il m antenim ento dell’ Ufficio Tecnico. Am m ette 1’ aum ento proposto dalla D eputazione agli stipendi del p e r ­ sonale destinato all’ Ufficio suddetto, m a lo vorrebbe pel D irettore ridotto a sole lire quattrom ila. Dice non esser necessario la istituzione dei sorveglianti che pel solo periodo delle costruzioni stradali, benvero però che i m edesimi dovrebbero per lo m eno essere geom etri. Padovano trib u ta lodi alla Deputazione per la sollecitudine messa nel p resentare la proposta di riform a, sulla quale fa delle osservazioni in li ­ nea di em endam enti, allo scopo di rid u rre gli stipendi progettati, incom in ­ ciando dal D irettore. Anche egli si pronunzia contrario alla istituzione dei sorveglianti, che trova non utili, nè necessari. Il Consigliere Bonavoglia si associa interam ente alla opinione del preopinante Consigliere Padovano. P arlano in favore del progetto i Consiglieri Gakerano ed altri. In sostegno della proposta prende infine la parola il Commissario del R e. Dice di aver sem pre am m irato nel Consiglio u n a decisa p rem u ra p er lo sviluppo della viabilità, mezzo efficacissimo di civiltà e di progresso. È per ciò appunto che egli non esita a dichiarare che 1’ Uffizio tec ­. nico non funziona nè può funzionar bene nel modo e nelle proporzioni come ora è organizzato, talm entecchè la Deputazione provinciale si è fatta im p o rre dalle esigenze del servizio e dalla aspettazione generale, nel for -. m olare il progetto di riform a, del quale ora si discute..

(32) A ssicu ra, dim ostrandolo con varii e dettagliati argom enti, che la p r o ­ poste della D eputazione si traducono in serie eco n o m ie, delle quali egli si protesta prop ug n ato re, m en tre d ’ altra parte rialzando il prestigio dell’ Uf ­ ficio Tecnico, lo m ettono all’ altezza della su a im portante m issione. Difende da ultim o la proposta della istituzione dei sorveglianti, appog ­ giandola a ragioni di necessità e convenienza p er la custodia e polizia delle strade, nonché p er la esatta esecuzione dei con tratti, della legge e del regolam ento stradale. Dopo altri sviluppi dati dal Consigliere Bellotti e dal relatore De Caro a rafforzare sem prepiù le ragioni favorevoli alla proposta della D eputazione, il P residente dichiara chiusa la discussione generale ; ed invita il Consi ­ glio di passare a quella dei singoli articoli dello S chem a di R egolam ento organico, (a) È approvato ad u n an im ità 1’ art. 1 ,° P rim a di passarsi alla votazione dell’ art. 2 .° i Consiglieri Calvanese e Mazzei presentano i seguenti em endam enti : « 1 . ° E m en dam en to all’ art. 2 . ° — Si accetta tu tto ,tra n n e dalle p a ­ « role di una squadra di 5 sorveglianti sino alla fine. « 2.° Sopprim ersi gli art. 7 ed 8 . « Art. 15 modificarsi così: « Ai com ponenti dell’ Ufficio Tecnico sono assegnati i seguenti annui « stipendii. « All’ Ingegnere D iretto re lire 4 0 0 0 ,0 0 — Il resto come sta. Calvanese Mazzei Il presidente m ette a p artito gli em endam enti suddetti, che il Consi ­ glio respinge con voti 2 3 contro 1 5 . Messo quindi ai voti l’ articolo 2 del progetto presentato dalla D e ­ putazione , vien dal Consiglio approvato con voti 2 5 contro 1 0 . E g u alm en te sono approvati a grande m aggioranza e senza discussio ­ ne, gli articoli 2 , 3 , 4 fino al 14 inclusivo. S u ll’ art. 15° — L ettera A, i Consiglieri Calvanese e Mazzei p r o p o n ­ gono che lo stipendio pel D irettore sia ridotto a lire 4 0 0 0 , accettando in tu tto il resto la pianta progettata. Anche in ordine alla pianta suddetta il Consigliere Padovano presenta invece la seguente controproposta:. (a) V eggasi A l l i g a t o A ..

(33) PIÀ N TA ORGANICA D E L L ’ U F F IC IO T ECN IC O 1. D i r e t t o r e .............................. 1. Ingegnere di 1 a . . . . 1. 2.. id. id.. L.. di 2a . . . * di 3 a a L. 2000. 1. A iutante . 1 . Im piegato d ’ ordine Totale. 4 2 0 0 ,0 0 3 0 0 0 .0 0 2 4 0 0 .0 0 4 0 0 0 .0 0 1 8 0 0 .0 0 1 6 0 0 ,0 0. L. 1 7 0 0 0 ,0 0. S O P P R E S S IO N E D E I Y IG IL A T O R I Capitolo 2 .° — N orm e p er la nom ina del personale dell’ ufficio. Disposizioni transitorie — Provvedere allo stato del personale attuale. Padovano De Caro, a nome della Deputazione dichiara di star fermo al progetto p resentato, aggiungendo che se in altra provincia vi sono stipendi m inori v’ è colà il vantaggio dell’ aum ento qu inq uen nale. Il P residen te m ette a partito l’ art. 15 — Lettera A del progetto, che viene ^approvato con voti 2 9 contro 9 . È poi approvata con voti 3 3 contro 5 la lettera B di detto articolo, e con voti 3 5 contro 3 le lettere C e D del medesimo. Le lettere E ed F dello stesso articolo sono approvate alla unanim ità; e contro d ue voti soltanto ne è approvata infine la lettera G. Dopo essersi dibattuta alquanto la questione sulla convenienza o meno di procedere p er via di concorso alla nom ina del D irettore, il Consiglio con voti 2 6 contro 12 adotta la proposta della Deputazione di devenirsi ■all’ assegnazione di tale posto p er nom ina diretta — ; e con altra votazione (2 7 contro 1 1 ) si è dal Consiglio, a proposta del Consigliere Mazziotti, risoluto di procedere alla nom ina stessa im m ediatam ente. A dim anda del Consigliere Ferrara vien data lettu ra delle diverse p e ­ tizioni pervenute al Consiglio di aspiranti a posti d’ ingegnere nell’ Ufficio Tecnico Provinciale. Ciò eseguito, il Presidente invita i signori Consiglieri a procedere alla nom ina del D irettore m ediante schede segrete. F atta la votazione, il Presidente con l’assistenza degli scrutatori signori Pastore e Del Vecchio n u m era le cartelle rinvenute nell’ urna, che all’ uopo si è fatta girare p er la Sala del Consiglio, e constata il seguente risultato :.

(34) V o t a n t i ................................... M a g g i o r a n z a ....................... Zecca A l e s s a n d r o ....................... D ’ U rso P a o l o ....................... Rosalba Camillo . . . . Siniscalchi Vincenzo . . . Bianchi .................................... .. .. N.°. . . . .. » » » ». » » » ». 36 19 20 4 4 3 4. Riconosciuto che il signor Zecca h a ripo rtato la m aggioranza assoluta dei voti, il P residen te ne fa la proclam azione, con che il signor Alessan ­. dro Zecca resta nom inato D irettore dell’ Ufficio Tecnico Provinciale. Stante 1’ ora tarda, il Consiglio si riserva di provvedere nella seduta di dom ani alle altre n o m in e relative all’ Ufficio suddetto. La seduta è levata alle ore 6 p. m . Il Presidente A lario Il Consigliere anziano. Il Segretario. F errara. G uglielm ini.

(35) Consiglio Provinciale DEL. Sessione Straordinaria. 2 .°. PROCESSO VERBALE della seduta del 2 8 Maggio 1818. P resid en za del P resid en te Com m . A lario. L ’ anno 1 8 7 8 il giorno 2 8 Maggio alle ore 1 2 m e rid ia n e , nella sala del Consiglio Provinciale di Salerno si è riu n ito il Consiglio, e , fatto dal S egretario l’ appello nom inale, h anno risposto i seguenti C onsiglieri:.

(36) 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16.. 1. Seguito d e lla discus ­ sione Sull ’O rganico del 1’ Ufficio T ecn ico , di c u i a l nurn. 3 del o rdine del giorno generale.. A lario C om m . F ran cesco 17. 18. B ello tti Cav. G iuseppe B o ttig lieri B arone G iovanni 19. 20. B udetta Cav. P asq u ale E onavoglia C lem ente 21. Calvanese Cav. F ran cesco 22. Conforti F ran cesco 23. Contaldo A ndrea 24. 25. C rescenzi P rof. A ndrea 26. D e Caro B arone G iustino D el V ecchio Cav. V in cen zo 27. D e M artini Cav. F erdin ando 28. D ’ Urso Cav. A n ton io 29. Di G iacom o Carlo 30. F errara Cav. G ennaro 31. F ru scion e Luigi. G alzerano D om en ico G enovese G iovanni L uciani C om m . M atteo M andina G irolam o Fvlari Cav. A gostino M arone Cav. P ietr o M azzei Cav. F erdinando Oliva Duca A lessan d ro P a sto re G ennaro A lin a n te P e tr o sin i Cav. N icola R ossi D om enico R u otolo A nton io S a lern o Cav. L uigi T rara G enoino C av.G iuseppe V e rr o n e Luigi. Assiste all’ adunanza il R . C om m issario C om m end ato re Senne, P r e ­ fetto della Provincia. Trovandosi il Consiglio in n u m e ro legale p e r deliberare , si apre la discussione sugli affari segnati all’ ordine del g io rn o . De Caro , a com pim ento della su a proposta, in nom e della D e p u ta ­ zione, som m ette all'ap p ro v az io n e del Consiglio i seguenti articoli del C a p o 5 °, Disposizioni transitorie , del R eg o lam en to organico dell’ Ufficio Tecnico Provinciale. « A rt. 1 8 . — L’ ingegnere di sezione di 1* classe si no m in erà anche <i dal Consiglio Provinciale, entro il term ine non m in ore di u n anno dal « 1’ approvazione di questo Regolam ento. « Art. 1 9 . — Del personale p resentem ente addetto al servizio tecnico « della Provincia il signor L erro G ennaro sarà chiamato ad occupare il « posto d ’ ingegnere di 2.® c la s se , il signor P alm ieri B erardino quello « d ’ ingegnere di 3 . a « In luogo dell’ ingegnere aiutante il signor Vincenzo Pizone è no « m inato ingegnere aggiunto, con 1’ assegno di lire 4 0 0 su lo stipendio « annuale stabilito in organico p er 1’ In gegnere aiutante. « Il signor P asq uale R ebek resterà al posto d ’ impiegato d ’ ordine , « anche col m aggior assegno personale di lire 4 0 0 su ll’ ann uo stipendio « stabilito in organico « Art. 2 0 . — Si procederà alla nom ina dell’ altro ingegnere di 3 a « classe nel più breve term ine possibile, m ediante concorso p e r titoli da « aver luogo p e r cura di apposita Com m issione. « La Com m issione, m ista di personale tecnico ed am m inistrativo, si.

(37) « co m po rrà di cinque com ponenti prescelti dal P residente della D epu ta ­ le zione Provinciale. « Il p ro gram m a di concorso sarà redatto e pubblicato a cura della « Deputazione Provinciale, a cui resta devoluta la proclam azione della no « m ina in base al rapporto di detta Commissione. « A rt. 2 1 . — Provvederà la Deputazione stessa , anche nel m in o r « term ine possibile e nei m odi, che le sem b rerann o più convenienti, alla « nom ina dei sorveglianti stradali, osservate le norm e prescritte nel p re « cedente art. 8.° « Art. 2 2 . — Non più tardi di sei mesi dalla novella costituzione « dell' Ufficio e p rop riam en te dalla nuova nom ina d ell’ ingegnere di 3 a « sarà proposto dall’ Ingegnere D irettore ed approvato dalla Deputazione « un Regolam ento inteso a stabilire le n o rm e p er 1’ andam ento del servi « zio interno dell’ Ufficio ». A perta la discussione, il Consigliere Trara Gemino chiesta la parola sull’ articolo 2 0 , ed ottenutala , espone al Consiglio come tra le dom ande degli aspiranti al posto d ’ Ingegnere di 3 a classe , siavi quella del signor Antonio Joele ingegnere nell’ Ufficio tecnico della Provincia di Benevento fin dall’ anno 1 8 6 8 . Ricorda i precedenti del m edesim o, che cioè egli sin dal 1 8 6 5 nello im piantarsi 1’ Ufficio tecnico in questa Provincia venne prescelto al posto d ’ Ingegnere nel m ed esim o , e che poi non potette ve ­ nirvi collocato, p er essersi dovuti a preferenza chiam are gl’ Ingegneri ap p arte ­ nenti ai disciolti Uffici governativi; che da quell’ epoca prim a come applicalo, e poi come ingegnere effettivo dal 1 8 6 8 egli andò a servire nell’ Ufficio tec ­ nico della Provincia di Benevento, ove ha data ottim a pruova della sua capacità — che nel 1 8 7 3 avendo rip etu te le sue istanze, il Consiglio P r o ­ vinciale dichiarò non trovar luogo a deliberare p er deficienza di posti , raccom andandolo alla D eputazione in caso di rimpiazzo , quale delibera ­ zione a proposta del Consigliere provinciale relatore della Commissione sulle petizioni fu dal Consiglio approvata ad u n an im ità. Parla dei titoli del Joele presentati a corredo della sua dom anda nuovam ente avvanzata fin dal 1 8 7 5 , e delle informazioni prese e ricevute pochi giorni innanzi dalla Provincia di Benevento. Conchiude perchè in vista di tali precedenti il Consiglio faccia dritto alla dom anda del signor J o e l e , parendogli che costui, se non ha acquistalo un diritto legale, i o abbia almeno m orale, ed il Consiglio per le qualità del richiedente farebbe ottim a decisione, proce ­ dendo alla di lui nom ina diretta e prescindendo dalla n orm a stabilita del con ­ corso. Dichiara in ultim o che la su a proposta è fatta anche a nom e della D eputazione. 11 Commissario Regio dichiarando di non intendere per nulla vinco ­ lare il Consiglio nella libertà delle sue determ inazioni, ma solo per onor del vero espone le pratiche da lui usate verso il Prefetto di Benevento, dopo che ebbe visto che la Deputazione si mostrava disposta a pren d ere in considerazione le dom ande del signor Joele, e legge le ottime inform a ­ zioni ricevute da quella P refettura..

(38) Bonavoglia si oppone alla nom ina senza concorso, p e r non creare p r e ­. cedenti, e p e r non adottare u n tem p eram en to che sarebbe in contradizione colla n o rm a già stabilita nel Regolam ento. In contrario il Consigliere Pastore osserva che il concorso è u n mezzo p e r conseguire il fine nella m ancanza di personale, non quan do si hanno già gli individui adatti: che più dei titoli scientifici si richiedono titoli m orali, e non vede perciò inconvenienza di sorta nella nom ina del signor A ntonio Joele al posto di che trattasi. Trara Genoino rip ren d e la parola p er m aggiorm ente sostenere la su a p roposta. £ rip o rtan d osi alla deliberazione del 1 8 7 3 , ed alle prove d a te dal signor Joele per 13 anni senza spesa di questa Provincia nell’ Ufficio tecnico di Benevento, spiega essere stato negl’ intendim enti della D eputazione di p ro p o rre p rim a la nom ina diretta in person a del signor Joele p er 1’ im p e ­ gno m orale che il Consiglio tiene verso del m edesim o, e, laddove questa non fosse accettata, di procedersi per via di concorso colle n orm e deliberate nel Regolam ento sottomesso all’ approvazione del Consiglio. Replica in contrario il Consiglier Crescenzi. Il pubblico è corrivo fa ­ cilm ente alla c e n s u ra ; e, se la stessa non deve im po rne al Consiglio, oc ­ corre però in qualche modo ten ern e conto. T rattandosi di più dim ande av vanzate da diversi aspiranti, tutte più o m eno corredate di titoli, p u re ac ­ cettando la dichiarazione dell’ onorevole Trara che 1’ uno abbia requisiti speciali da essere agli altri preferito, vorrebbe alm eno che la Deputazione esam inati i titoli e le dom ande facesse esplicita proposta di preferenza , p e r cosi tranq uillare le p ro prie coscienze, se non p er evitare la pubblica censura. Ferrara, associandosi al Consigliere Crescenzi, trova necessario che il Consiglio in precedenza deliberi se l’ Ing egnere di 3 a classe debbasi n o m i ­ n are per concorso ovvero p er nom ina diretta. P ro p u g n a il concorso, e non trova alcun im pegno m orale nelle precedenti deliberazioni del Consiglio , p erchè quella del 1 8 6 5 venne d istru tta dal fatto del G o v ern o , e l’ altra del 1 8 7 3 fu motivata da che precedentem ente fin dal 1871 trovavasi atti ­ vata u n a riform a dell’ Ufficio tecnico, e sarebbe stata anche essa distru tta da altre deliberazioni posteriori. Se non si volesse il concorso, sarebbe p er lo m eno della convenienza leggere e discutere tutte le dom ande ed i titoli presentati dai diversi c o n ­ correnti, elevandosi il Consiglio a giurì per tale esam e e discussione. Il Comm. Regio, a nom e della D eputazione, dichiara che la m edesim a non fa della nom ina del signor Joele quistione essenziale , m a che stabi ­ lito in m assim a il concorso fu deliberato di raccom andare esso signor Joele al Consiglio, cui è dem andato esclusivam ente di tenersi o m eno li gato dalle precedenti deliberazioni. De Caro relatore , a maggior chiarim ento dei concetti della D ep u ta ­ zione, dice che la stessa avrebbe potuto situ are il signor Antonio Joele al posto vacante , m a non lo fece , e credette rim ettersene al Consiglio per.

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