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LE POLITICHE D'INTERNAZIONALIZZAZIONE IN ITALIA E IN GERMANIA COME STRUMENTO AZIENDALE CONTRO LA CRISI ECONOMICO-FINANZIARIA. IL CASO WOLKSWAGEN.

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4° capitolo:

Discussione

4.1

Confronto della crisi attuale Economica fra l’Italia, la

Spagna e la Germania

Nel primo capitolo abbiamo analizzato, con l’aiuto degli studi di; Prof. Barucci, Prof. Smolny, Prof. Krugman e altri importanti economisti, un’analisi complessiva su cosa è successo a livello mondiale da quando si è scatenata la crisi economica attuale. Si sono analizzate le possibile cause di tutto il male che comporta l’attuale crisi economica finanziaria, essendo fra le principali cause le seguenti:

• La cattiva normativa in ambito finanziario. (Prof Krugman)

• L'elevatissimo numero di investimenti creati dalle banche nel sistema finanziario. (fra cui troviamo i famosi crediti suprime)

• Lo squilibrio d´informazione. (Prof. Hogman)

• Lo squilibrio interno del modello Americano di crescita basato sul debito. (Prof Barucci)

• L’eccessivo risparmio in costi di produzione, da parte delle aziende che hanno spostato gran parte delle loro produzione in paesi emergenti. (Prof. Barucci)

• L’insufficiente dinamica economica di domanda interna nei paesi maturi. (Prof. Barucci e Prof. Krugman)

• Le cattive politiche di credito da parte delle banche americane. (Federal Reserve)

• La mancanza di un buon criterio di valutazione (il quale consideri gli aspetti imprenditoriali) da parte delle banche su come classificare un buono e un cattivo debitore. (Maria Nowak)

Queste considerazioni hanno portato il responsabile dell’Instituto di Ricerca della Università di Ulma; il “Prof Smolny” ad affermare che ci vuole un esame a livello macroeconomico dei paesi di cui si vuole effettuare lo studio in correlazione con la crisi economico finanziaria, per capire meglio cosa sta succedendo nei diversi paesi.

Nel paragrafo 2 del primo capitolo abbiamo anche analizzato in che modo la crisi ha mosso tutto il settore aziendale; i punti più rilevanti sono stati i seguenti:

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2

• Prof. Krugman afferma che una causa del problema della crisi aziendale è la insufficiente domanda interna, soprattutto in tempi di recessione. Tuttavia, nonostante la buono analisi del premio Nobel, notiamo grazie allo studio di Eurostat che questa possibile causa non è del tutto congruente in paesi come l’Italia, dato che il tasso di risparmio e continuamente in discesa al pari del tasso del potere di acquisto. Uno scenario del tutto contrario a quello che si vive in Germania laddove il tasso di risparmio non è in continuo aumento ma comunque è superiore a quello italiano e francese.

• Prof. Krugman afferma che l’attuale crisi è del tutto diversa da quella del 1930, perciò consiglia di non continuare a mettere in circolazione più liquidità (in qualità di BONDS di stato) dato che questo non genera nessun aiuto all'economia in crisi. Gli esperti dell’Instituto di Ricerca dell'università di Ulma (in Germania), considerano questa seconda ipotesi una soluzione non del tutto valida, ritenendo tale meccanismo necessario solo nell'ipotesi che se ci fosse una maggiore emergenza a livello europeo. • Prof. Krugman afferma che è completamente sbagliato continuare con la

riduzione della spesa pubblica. Infatti il premio nobel, sostiene che come capitò in America prima della seconda guerra mondiale, era indispensabile che il governo stabilisse più investimenti per aiutare a far circolare in modo più veloce l’economia e creare cosi più lavoro a favore dei giovani e i disoccupati. Sulla base di questa affermazione, gli esperti confermano che ci vogliono oltre che investimenti, anche buone riforme (come la “agenda 2010”) che riescano a rianimare l’economia Europea.

• Prof Smolny afferma l’importanza di non trascurare ciò che è la crisi imprenditoriale dentro l’ambito aziendale e l’importanza di un immagine aziendale favorevole.

Considerando tutti gli studi e i dati scritti fin’ora, in questo primo capitolo si e’ analizzato l’ambiente in cui si sviluppano attualmente le aziende: “Un ambiente che e’ stato colpito dalla crisi economica attuale”. Infatti ,attraverso il dialogo diretto con esperti, sia della Germania che esperti esterni, si sono riconosciute le principali cause, e come ben afferma il Prof Smolny, ci vuole, oltre ad un'analisi generica anche una specifica, che in effetti si e’ fatta su ogni contesto per avere una idea più chiara sulla realtà aziendale nei diversi paesi. Per questa analisi si e’ scelto oltre al contesto nazionale, l’analisi della Spagna (paese che prima della crisi ha avuto una buona performance a livello macroeconomico) e della Germania (paese che prima della crisi vedeva rianimare la sua economia grazie a diverse riforme elaborate a causa della cattiva performance economica che attraversava il paese già dal 1998).

Il seguente grafico ci mostra il collegamento dei principali fattori evidenziati nel nostro primo capitolo, laddove si elencano i principali aspetti e caratteristiche che si sono sviluppati nella crisi attuale:

(3)

Organizzazioni

Figura ?: Ambiente in cui operano le aziende:”Analisi della crisi economica finanziaria” Fonte: Da nostra elaborazione

In seguito abbiamo poi analizzato la realtà nel tedesco. Un confronto collettivo sono pressi macroeconomici analizzati

• PIL; questo indicatore per quanto riguarda la Spagna ha dimostrato un buon andamento fin

quell’anno, la Spagna

con un andamento prospero. Q Crisi manageriale Analisi di 3 contesti: 3 Organizzazioni

Ambiente in cui operano le aziende:”Analisi della crisi economica finanziaria” Fonte: Da nostra elaborazione

In seguito abbiamo poi analizzato la realtà nel contesto italiano,

Un confronto collettivo sono pressi in considerazione i diversi parametri analizzati nel primo capitolo:

questo indicatore per quanto riguarda la Spagna ha dimostrato un buon andamento fino prima dall’inizio della crisi.

anno, la Spagna aveva una economia a differenza della Germa con un andamento prospero. Quest’ultimo paese nominato

Economia Crisi Finanziaria

Crisi in ambito aziendale

Passi per fronteggiare una possibile crisi interna:

- L´anticipazione - Rapidità nelle risposte - Comitato in caso di crisi (creazione di un piano prototipo di crisi) - Trasparenza e veracità - Attitudine positiva - Migliorare la comunicazione - Valutare i risultati - Ringraziare il buon sforzo Possibile cause:

- Domanda insufficiente sul mercato. - Riduzione della spesa pubblica ( buone riforme sul settore)

Tuttavia si deve considerare ogni singolo contesto.

Ambiente in cui operano le aziende:”Analisi della crisi economica finanziaria”

italiano, spagnolo ed in considerazione i diversi parametri

questo indicatore per quanto riguarda la Spagna ha dimostrato un o prima dall’inizio della crisi. Infatti, prima di a differenza della Germania nominato, attraversava un Possibili cause: - Crediti Suprime - Mancanza di un’adeguata regolamentazione (Basiela2) - Lo squilibrio d´informazione Conseguenze:

Perdita di fiducia nel sistema:

- Riduzione del PIL - Maggior tasso di disoccupazione - Minor investimenti - Rialzo delle tasse

Possibile cause:

Domanda insufficiente sul mercato.

Riduzione della spesa pubblica (necessita di buone riforme sul settore)

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periodo di ricostruzione economia (dal 2003 si iniziarono a mettere in funzionamento le famose riforme della Agenda 2010)

Figura ?: Tasso di crescita del PIL, confronto fra l’Italia, la Spagna e la Germania fonte: Medialab

Tanto è vero che nonostante le battute sulla Germania tale come “l’economia malata dell’Europa”` per le basse performances tedesche degli anni 90, questa nazione,intrapresi un percorso di sviluppo grazie alle politiche dell’agenda 2010 e anche alla sua continuità, poiché dopo il governo di Schröder, la nuova cancelliera Merkel, decise di continuare la strada intrapresa a causa della sua importanza e buona funzionalità nell’economia tedesca.

Quindi, considerando il buon svolgimento funzionale di dette riforme, si considera che in una realtà come quella italiana e anche come quella spagnola, in tempi di crisi come oggi ci vorrebbero riforme come quelle tedesche. Infatti, queste riforme hanno portato a una serie di sacrifici, ma nonostante tutto hanno rianimato l’economia tedesca, soddisfacendo cosi lo obiettivo principale che era quello di dare la stabilità economica al paese.

• La bilancia dei pagamenti, è un altro fattore molto importante di ognuna delle 3 realtà. Nel grafico si mostrano i dati per saldi finanziari dei bilanci pubblici dei paesi studiati:

Spagna Italia Germania

2011 -9,4 -3,8 -0,8

2012 -10,6 -3 0.2

2013 -6,5 -3,3 0.2

2014 -5,9 -3 0.4

Tabella ?: bilanci di pagamenti: confronto fra quello tedesco, spagnolo ed italiano Fonte: Nostra elaborazione con dati Eurostat

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Figura ?: Confronto grafico del bilancio dei pagamenti Fonte: Nostra propria elaborazione con i dati di Eurostat

Da ciò si può evidenziare la buona situazione a livello di bilancio in Germania nonostante l’alto debito pubblico. Nel caso dell'Italia si evidenziano delle cifre che non pareggiano a livello economico come la Spagna. Infatti, a causa di questi squilibri la commissione europea ha fatto un richiamo per un maggior uso di riforme strutturali sia per l’Italia che per la Spagna.

• Il mercato del lavoro: La situazione del mercato del lavoro, secondo le stime di Eurostat per i giovani disoccupati in Germania nel terzo trimestre del 2013 sono del 7,8%. Invece sia l’Italia e la Spagna sono inevitabilmente caratterizzate da marcate cifre più alte. Infatti la Spagna ha raggiunto anche nel terzo trimestre del 2013 la cifra di 56,5% di disoccupati giovani mentre l´Italia non si allontana nelle cifre, dato che si è stimato un 38,9 registrato nel secondo trimestre dello stesso anno. Invero, i dati spiegano, che la buona performance del mercato del lavoro giovanile in Germania è legata alle politiche della famosa agenda 2010 laddove si sono formati anche i famosi minijob (cioe i lavori part-time) che sono uno strumento alternativo per chi ancora non ha trovato un lavoro stabile.

Di seguito si elencano le più importanti caratteristiche che rappresentano questi 3 paesi, considerando i dati del primo capitolo:

Spagna Italia Germania

Eccessivi crediti da parte delle principali banche

90% PMI Uso dell´Agenda 2010:

Cattiva regolamentazione bancaria

Elevato debito pubblico - Agevolazioni fiscali per le imprese.

- Flessibilità per le aziende -Riduzione della burocrazia -Maggior formazione -Riforma del lavoro. -Riforma fiscale

- Maggior investimenti pubblici

- Maggior investimenti nella industria, R&S e

l´innovazione Determinanti della crisi:

-Cattive politiche fiscali -Cattiva politica creditizia -Mancanza di trasparenza -L´inversione immobiliare - Cattivo funzionamento del mercato del lavoro

-Riduzione delle spese pubbliche

-Offerta lavorale poco qualificata

Caratteristiche:

Predominanza della figura imprenditoriale

Il turismo è risorsa potenziale Made in Italy

Bassa domanda interna Rialzo delle imposte Emissione di titolo di debito Riduzione delle spese pubbliche, la maggior parte vanno alle assicurazioni.

Tabella ?: Caratteristiche in tempo di crisi in Spagna, Italia e Germania Fonte: Da nostra elaborazione con dati del capitolo 1

-15 -10 -5 0

Spagna Italia Germania

2011 2012 2013

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Considerando questi tre paesi, è ovvio, (come e’ stato scritto nel primo capitolo) che la Germania grazie alle sue riforme ha potuto risanare la sua economia dopo l´inizio della crisi, a differenza della Spagna, laddove si sono formulate prima della crisi cattive politiche di governo che hanno fatto scatenare le conseguenze negative in tale paese. Infine troviamo L'Italia in mezzo alle due, la quale non ha saputo stabilire delle politiche preventive come la Germania ma nemeno ha elaborato politiche troppo sfavorevoli prima della crisi economica come feci la Spagna.

Aspetti che sono stati evidenziati nel primo capitolo rispetto a questi 3 paesi sono i seguenti:

• La Germania è uno dei maggior paesi con PMI mentre l´Italia è il terzo in Europa.

• La Germania ha un maggior debito pubblico rispetto alla Italia e alla Spagna. Tuttavia questo paese grazie alle sue buone politiche finanziarie riesce a ristabilire in positivo la bilancia di pagamenti.

• La spesa pubblica italiana copre per di più la voce prestazioni sociale (che sono in correlazione alle pensioni) a differenza della Germania laddove, invece, si investi di più nella ricerca e nello sviluppo a favore del settore industriale dato che tale settore viene considerato come il motore principale che fa girare attualmente la economia globale.

• La domanda interna in Italia è calata in modo considerevole, questo è un fattore da segnalare dato che è un punto negativo nell´attuale oscuro panorama economico, mentre la Germania è più stabile su questo parametro nonostante gli indici si siano abbassati; comunque il governo tedesco sta iniziando a cercare nuove alternative per migliorare detto aspetto economico.

Considerando questi fattori non ci resta che confermare la cattiva politica sia da parte dell´Italia che da parte della Spagna, che paragonate alle politiche tedesche (soprattutto quelle che riguardano l’agenda 2010) hanno fatto sviluppare detta economia a livello industriale ed a livello economico nazionale, portando in questo modo risultati positivi in gran parte degli indicatori economici.

Nella parte finale dell’analisi del capitolo 1, si sono considerate le prospettive economiche (per questo anno e per il 2015) secondo la Commissione Europea per questi 3 paesi, si può fare il seguente confronto:

Spagna Italia Germania

La domanda interna rimarrà uguale La domanda interna rimarrà uguale La domanda interna rimarrà uguale

Ci sarà una moderata crescita delle esportazioni

Ci sarà una moderata crescita delle esportazioni

Ci sarà una moderata crescita delle esportazioni Nel 2015 si prevede una

crescita del PIL

Nel 2014/2015 si prevede una crescita del PIL

Nel 2014/2015 si prevede una crescita del PIL

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7 Nessun segno di stabilita

nel mercato immobiliare

Aumento dei salari Recupero del tasso di

disoccupazione per il 2015

Recupero del tasso di disoccupazione per il 2015 Il tasso di disoccupazione continuerà migliorando In sintesi: si prevede un legger miglioramento In sintesi: si prevede un legger miglioramento In sintesi: si prevede un legger miglioramento Richiamo a maggior interventi Richiamo a maggiori interventi. Si prevede un miglioramento nella produzione.

Tabella ?: Prospettive economiche della Germania, Italia e Spagna fonte: Da nostra elaborazione con dati della Comissione Europea

Valutando questi dati, notiamo che le previsioni da parte della Commissione Europea sono positive. Infatti considerando l'esperienza e i diversi studi da parte di questa organizzazione, non ci resta che aspettare che la situazione a livello economico sia migliore nei prossimi anni, e che le prospettive della Commissione diventino realtà. Intanto continuando con la nostra analisi, dopo di aver analizzato l’ambiente in cui operano attualmente le aziende, è proprio nel secondo capitolo che se è iniziato a far un’analisi diretta della situazione in ambito aziendale. Considerando che la situazione economica in Spagna è sfavorevole e che presenta una previsione non del tutto positiva ma solo caratterizzata da un leggero recupero, nel capitolo 2 si sono confrontate solo 2 realtà a livello aziendale, quella “Italiana” e quella “Tedesca”. Di seguito si elencano gli aspetti più importanti del studio svolto nel capitolo 2:

• I dati di Cerved e di Istat confermano il fallimento di diverse aziende in Italia. In detta analisi si dimostra, che ci sono due problemi fondamentali che affrontano le aziende: l´aumento d´imposte e l´uso di finanziamenti illegali con usurai, (i quali approfittano dell’attuale crisi e la mancanza di un aiuto diretto su diverse aziende, offrendo tassi d’interessi alti). Tutti i dati elenacati, rappresentano il lato negativo delle aziende italiane, che in confronto delle aziende tedesche, si trovano con maggior aiuti; in verità le cifre sui tassi di interesse nei diversi paesi europei, elencati nel capitolo 2 dimostrano che l´Italia al pari della Spagna hanno i tassi di interesse sui prestiti più alti sia a livello di PMI che di grandi imprese, al contrario di quanto accade con i tassi d´interesse nei prestiti in Germania. Quindi considerando queste problematiche si è svolto un analisi dei punti di eccellenza di Italia cioè un analisi su “Il made in Italy”:

• Considerando i punti di forza a livello aziendale, troviamo il “Made in Italy” che è composto da quattro settori ovvero 4A: Alimentarie-vini, Abbigliamento.-moda, Arredo-casa, Automazione-meccanica. Facendo un richiamo all´analisi delle cause della crisi economica si sono visti 2 periodi specifici, in cui la attuale crisi si è suddivisa: il primo a causa delle basse esportazioni e il secondo invece (quello di ora) per la bassa domanda interna. Tuttavia attualmente si sono rialzate significativamente le esportazioni, soprattutto da parte delle 4A, nei cui interno,il settore che offre maggior numero di esportazioni è l´automazione, la meccanica, e la plastica gomma, sorpassando per lungo agli altri settori del Made in Italy.

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• Considerando i dati del Made in Italy e l´importanza che ha l´internazionalizzazione nelle 4A si sono individuati nel capitolo 2 le nozioni base di tutto quello che implica l´internazionalizzazione, attraverso l´ elenco (mostrato sotto) delle regole da seguire per un buon processo di internazionalizzazione fatte dall´Istituto di commercio estero e pubblicate nel sole 24 ore:

Figura ?: Regole per le imprese che vogliono internazionalizarsi dell’Istituto di Commercio estero Fonte: Da nostra elaborazione con dati del capitolo 2

• Dopo l'analisi di ogni singola regola si è iniziato a indagare gli aspetti più importanti cioè il tipo di strategia e il mercato di sbocco delle aziende italiane. Riguardo questo ultimo aspetto, grazie allo studio del gruppo Edison, si è potuto elencare i paesi emergenti con cui si effettuano il maggior numero di exportazioni dall´Italia. Inoltre i dati riportati nel capitolo 2 elencano varie organizzazioni che contribuiscono con le loro politiche di internazionalizzazione: una delle principali è Confindustria, la quale offre vari servizi per le aziende che vogliono intraprendere questo difficile percorso, assicurando nei suoi diversi Sportelli “Contraffazione”, le informazioni sulle principali norme tecniche, le certificazioni, le autorizzazioni e altri aspetti. In verità, come afferma Confindustria si avvicina una opportunità unica per le imprese italiane, le quali devono cogliere appieno l´opportunità dell’Expo 2015 che se realizzerà a Milano • nel prossimo anno. Nella seguente figura in forma schematizzata vengono

elencati i punti piu importanti esaminati fino ora: Business Plan Obiettivi Selezione dei mercati Strategia Competitiva Assetto Organizzativo Differenze culturali Sistemi di pagamento Documentazione e tassazione PMI Logistica

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Figura ?: L’importanza dell’internazionalizzazione Fonte: Da nostra elaborazione con dati del capitolo 2

Italia Situazione attuale Germania Problematiche a livello aziendale

Ambiente esterno Crisi economica Finanziaria (Capitolo 1)

I dati Cerved e Istat confermano il fallimento di diverse aziende a causa:

• Bassa domanda interna • Uso di finanzimenti illegali (dati AdnKronos) • Aumento d’imposte(dati CGIA MESTRE) • Tassi di interesse piu bassi che quelli italiani • Miglior politica creditizia e aiuto da parte del governo • Domanda interna equilibrata • Variazioni repentine

nello scenario sociale e macro-economico • Aumento del costo

delle risorse • Globalizzazione die mercati e delle forniture • Rapido cambiamento tecnologico

• Cambiamento del mix mercati/prodotti/tecnol ogie

• Maggior competitivita • Crisi di produttivita • Elevati costi del lavoro

Uso di Politiche di internazionalizzazione

Regole per le aziende che vogliono internazionalizzarsi(Istituto per il commercio estero): 1. Avere un piano conciso(Business Plan)

2. Gli abiettivi devono essere definiti in base alle risorse 3. Attenzione con la selezione dei mercati (Germania, TREC) 4. Formazione accurata della strategia competitiva

5. L’assetto organizzativi interno deve esssere efficiente 6. Analisi delle differenze culturali e normative

7. Conoscere i nuovi sistemi di pagamento 8. Analisi infrastrutturale dei trasporti

9. Buona gestione della documentazione prodotta 10. PMI nel settore

Progettazione della struttura+ attrativita, + competitivita.

Made in Italy:

1) Alimentari-vini; 2) Abbigliamento-moda,

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• L´analisi nel capitolo 2 dimostra che il settore per eccellenza in Italia è l´industria; inoltre i dati dimostrano che le maggiori strategie utilizzate su un campione di 45.000 imprese è il miglioramento del prodotto e il contenimento di prezzi. Tuttavia il documento d’Istat afferma che le imprese che hanno intrapreso altre strategie come il ricorso a fornitori esteri o l´ampliamento della fornitura dei servizi commerciali hanno ottenuto maggior vantaggi competitivi.

• Considerando tutti i settori, consapevoli di definire un chiaro esempio aziendale, si è considerata l´analisi del settore automobilistico come target di analisi, dato che questo settore è un buon esempio per dimostrare una buona politica di internazionalizzazione può essere anche studiata e pianificata in altri settori. Inoltre considerando che si è fatta una ricerca specifica nell’Istituto di Politica Economica a Ulma in Germania, si è scelto questo settore data la sua importanza secondo gli esperti di detto Istituto e dato che il caso aziendale è stato elaborato sulla analisi di una delle migliori aziende automobilistica tedesca la Volkswagen ovvero VW. • L´analisi dell´internazionalizzazione del settore automobilistico, ha

dimostrato che esso viene innanzitutto correlato con diversi partner non solo del settore ma anche al di fuori dello stesso. Infatti si è dimostrato che questo settore è uno dei più importanti per la sua correlazione con le politiche di un paese a livello sia economico che tecnologico ed ambientale. Inoltre diversi studi si orientano solo a questo settore che si caratterizza per il suo alto investimento in Ricerca e sviluppo e in innovazione. In quest’Analisi si è considerato il modello di Porter (1985), per spiegare in una forma introduttiva1 la situazione del settore in ambito generico per poi passare all´analisi nel contesto tedesco.

• Per quanto riguarda l’analisi del settore delle autovetture in Germania, come linea introduttiva si sono elencati, gli aspetti positivi che ha l'economia tedesca, considerando soprattutto gli aspetti favorevoli in ambito aziendale. Infatti, si è evidenziato il grande flusso di PIL in confronto dell´UE e dell’Europa; inoltre si è evidenziato anche un aumento del reddito e una crescita salariale. Da un altro lato si e’ visto che l´industria come nel caso dell´Italia si dimostra un pilastro importante del economia. Infatti i dati hanno dato prova, che ci sono diversi investimenti sia da parte del governo tedesco che da parte della aziende nella R&S(Ricerca e sviluppo); orientata a nuove innovazioni ed a nuove tecnologie.

• Continuando con l´analisi del contesto tedesco si sono elencati i settori che appartengono al made in Germany(ovvero la chimica, le tecnologie

(1) Si è fatto un analisi introduttivo dato che lo studio si concentrerà nell´analisi soprattutto del modello aziendale VW che viene esplicato con maggior analisi nel capitolo 3.

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ambientali, le tecnologie del futuro, la elettrotecnica, la logistica e il settore degli Autoveicoli). Tanto è vero che confrontando questi settori(quelli del made in Germany) con quelli del made in Italy uno dei più simili è proprio il settore delle autovetture, ciò che si conferma una volta in più l´importanza dell´analisi di detto settore. Appunto, considerando le regole dell´Istituto di Commercio Estero, (elencate prima) si è iniziato a fare un’analisi del settore, scoprendo, cosi le diverse performance, gli obiettivi, i mercati di sbocco, le strategie competitive del settore, le differenze culturali. La figura seguente mostra gli aspetti più importanti di detta analisi:

Figura ?: Regole per l’internazionalizzazione nel settore automobilistico tedesco Fonte: Da nostra elaborazione con dati del capitolo 2

Business Plan Espansione in diverse aere strategie al passar degli anni Obiettivi Legata alla strategia, che si focalizza sulla qualità. Selezione dei mercati: Principale mercato Europa : GB(17%), Italia(5%) Francia(7%) Rest Europe (27%) Strategia Competitiva: Maggior R&S ed innovazione attraverso l´uso di nuove tecnologie nel settore tale come auto ibride, biocarburanti, sviluppo del flusso refrigerante e della cella a

combustione, uso della tec. AdBlue, SilverDAT, Carit. Inoltre il settore cerca di obbedire il regol. REACH ed offrire più sicurezza sul lavoro

Assetto Organizzativo:

Uso del ISO/TS 16949; Sul Quality Management Differenze culturali: Soprattutto nella direzione manageriale Sistemi di pagamento: Ce ne sono diversi tipi di finanziamenti dalle aziende Documentazione e tassazione: dazi doganali tassazione sull´energia Logistica: Un ramo molto rilevante PMI: Diversi partner nel settore

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Dopo di quest’analisi si è riconsiderato il modello di Porter(1985), e dato che già sono state spiegate le 5 forze nel settore, si sono spiegate invece come tale forze vengono confrontate nel settore automobilistico tedesco. Infatti attraverso eventi, fiere, conferenze e altre attività, vengono mostrate le ultime innovazioni nonché le nuove prospettive a livello strategico di ogni competitor e anche i futuri traguardi di ognuno di questi.

Considerando l´analisi del settore automobilistico tedesco, si è passati poi ad analizzare il caso aziendale del gruppo Volkswagen. Di seguito si elencheranno gli aspetti più importanti considerati in questo gruppo, tenendo presente le regole dell´Istituto per il Commercio Estero:

Origini; il gruppo aziendale VW, fu creato con lo scopo di creare un´auto compatta, economica, semplice e robusta, facile da costruire in grande serie ed economicamente accessibile.

• Business Plan; si riassume nel grafico fatto dal Pries, nel quale si spiega che il gruppo ai suoi inizi utilizzò una strategia orientata alla distribuzione per poi passare a un orientamento sulla produzione. Attualmente il gruppo è diventato di natura transnazionale. Infatti dalla sua conversione del gruppo in azienda transnazionale, le priorità delle attività estere sono state divise in quattro regioni: “America, Africa, Asia, Europa(escludendo la Germania)”. Inoltre una politica fondamentale che utilizzo e utilizza il gruppo fu ed è la allocazione di impianti strategici in alcuni paesi, che coinvolgevano e coinvolgono soprattutto la riduzione dei costi di produzione. Ulteriormente ai suoi inizi si utilizzò una strategia competitiva orientata al prezzo per poi passare a una strategia di differenziazione che si orienta soprattutto alla miglior qualità del prodotto. Adesso il gruppo è caratterizzato da diversi brand ognuno dei quali ha il suo proprio assetto manageriale. In aggiunta, il gruppo si classifica nel seguente modo, riprendendo una figura del capitolo 3:

Figura ?: Classificazione del business plan dell’azienda VW Fonte: Da nostra elaborazione con dati del capitolo 3

• Obiettivo del settore: Questo, come ben si è specificato nel capitolo 3, è orientato sulla qualità, la “costumer satisfaction” e l’uso di nuove

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tecnologie a favore della protezione dell´ambiente. In se l’obiettivo si correla direttamente con l´ambiziosa strategia 2018 del settore.

• Selezione dei mercati: Come già si è scritto nel capitolo terzo il principale paese singolo con migliori vendite del gruppo è il mercato Cinese. Invece per quanto riguardano i principali mercati della VW, troviamo in primis l´Europa(senza la Germania), seguita dalla Germania, poi l’America del Nord insieme alla Sud America e infine l’Asia. La struttura dell’analisi di mercato si correla anche con l´ambiziosa strategia 2018 del settore. Un'ultima osservazione viene collegata alla regolamentazione in ogni singolo mercato, all’influenza demografica, all´influenza tecnologica e all´influenza socioculturale.

• Strategia competitiva; questa si riassume con i dati della seguente figura:

Figura ?: strategia del gruppo VW

Fonte: Da nostra elaborzione con dati del capitolo 3

• Assetto organizzativo; i principali attori dell’assetto organizzativo del gruppo VW sono: gli azionisti, il consiglio di amministrazione e l’organo di vigilanza. La struttura principale del gruppo e’ la seguente:

Figura ? assetto organizzativo del gruppo VW Fonte: Da nostra elaborazione con dati del capitolo 3

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Un ulteriore aspetto importante dell’asseto organizzativo, viene rappresento dal sistema di remunerazione, che viene spiegato nella seguente figura:

Figura ?: Sistema di remunerazione del gruppo VW Fonte: Da nostra elaborazione con dati del capitolo 3

• Analisi delle differenze culturali; Questa analisi viene rappresentata dai seguenti aspetti:

Figura ?: Fattori culturali considerati dalla VW Fonte: Da nostra elaborazione con dati del capitolo 3

• Sistemi finanziari della VW: questo aspetto viene rappresentato delle successive caratteristiche nelle seguente figure:

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Figura ?: networks e principali prodotti della VW Finance Service Fonte: Da nostra elaborazione con dati del capitolo 3

Figura ?: Finance Service del gruppo VW in Italia Fonte: Da nostra elaborazione con dati del capitolo 3

• Analisi dei trasporti; nel caso del gruppo VW, si è considerata un’analisi a livello logistico. Infatti, la VW collega sia la produzione che i diversi controlli con i sistema logistico(il quale al suo interno offre diversi servizi), laddove viene utilizzato un efficiente sistema di Just In Time. Gli aspetti più importanti di tali analisi sono:

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Figura ?: Collegamento produzione, logistica, controllo della VW Fonte: Da nostra elaborazione.

• Documentazione e tassazione: Viene considerata una vera analisi dei dazi doganali laddove gioca un ruolo fondamentale il VDA(Verband der Automobilindustrie) ovvero l’Associazione dell'industria automobilistica tedesca, dato che è responsabile di stabilire migliori normative con gli altri paesi. Un altro aspetto da non trascurare in questo settore, è la tassazione energetica. In verità su questa tassazione diverse aziende del settore (includendo la VW) stanno cercando di stabilire migliori condizioni soprattutto per le macchine che non inquinano, come il caso delle macchine elettriche, per poter ridurre detti contributi.

• PMI (ovvero piccole medie imprese) nel settore: Il ruolo delle piccole medie imprese nel settore automobilistico e in questo caso per la VW group è molto importante. Come si è affermato nel secondo capitolo, questo gioca un ruolo importante per le imprese del settore a livello di contributo ma anche d’innovazione. Per quanto riguardano le PMI che collaborano con la VW, grazie al dialogo diretto eseguito con alcuni lavoratori della fabbrica in Germania, si conferma che le aziende di dimensione media con maggior collaborazione con la VW sono: EDAG, Bertrandt, Italdesign e IAV fra altre. Invece le piccole aziende che contribuiscono con la produzione del gruppo sono: Farmingtons, Visteon, B&W, Hannes, PSW fra altre.

Logistica: la quale fornisce un collegamento funzionale tra l´approvvigionamento, la produzione e le vendite. Cosi l´analisi degli ordini dei clienti è controllata nelle fabbriche laddove i concetti logistici e processi di approvvigionamento e controllo continui, (compresi i sistemi di informazione associati) sono sviluppati su base interdisciplinare.

Controllo il quale assume una varietà di funzioni informative, consultive e di supporto alle decisioni. L'attenzione si concentra sulla definizione di schemi di destinazione finanziarie come i costi dei prodotti insieme alla posizione, la produttività, il fatturato, il profitti e gli investimenti. Le attività in questo settore comprendono, in particolare la realizzazione del bilancio e la gestione operativa della produzione, delle decisioni in materia di nuovi impianti di produzione e a sua volta la loro ottimizzazione basate su costi, qualità e affidabilità delle consegne. Produzione: Che si concentra nella pianificazione, e preparazione delle prossimo autovetture da produrre. Attraverso un analisi dei processi, si sviluppano metodi orientati al futuro a livello tecnologico in ogni processo, considerando anche gli interessi fondamentali del gruppo e dei partner stranieri.

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