Di Napoli, Valagussa – Prospettive GEOGRAFICHE
GERMANIA
Superficie (in migliaia di km2) 357 Popolazione (in milioni di abitanti) 82
Densità (abitanti/km2) 230
Forma di governo Repubblica federale
Capitale Berlino
Lingua (ufficiale) Tedesco
Religione cristiana
Speranza di vita (maschi/femmine) 76/82
PIL/abitante (in $ USA) 44.660
La Germania è uno Stato dell’Europa centrale. La catena alpina chiude il Paese a sud e l’altitudine digrada progressivamente verso le pianure settentrionali che terminano con le basse coste sul Mare del Nord (a ovest) e sul Mar Baltico (a est). Il 30% del territorio è ancora ricoperto da foreste, in gran parte protette e adibite a parco o a riserva naturale. L’idrografia interna è molto ricca e costituita da grandi fiumi (Reno, Danubio, Weser, Elba, Oder) collegati da canali, e da un discreto numero di laghi. Il clima è continentale, lievemente mitigato lungo le coste.
La regione è stata abitata fin dalla preistoria da popolazioni nomadi, che i Romani chiamavano Germani. Dopo le migrazioni barbariche, si distinsero i Sassoni e i Franchi, che formarono grandi regni e (dal 1200)
conquistarono anche territori più a est, fondando numerose città. La riforma protestante, nel XVI secolo, contrappose i protestanti (che abitavano soprattutto le regioni settentrionali) ai cattolici (delle regioni
meridionali), causando numerose guerre, che si conclusero solo con la pace di Westfalia del 1648, al termine della Guerra dei Trent’anni. Nel XVIII secolo la Prussia affermò il proprio predominio, costituendo il fulcro della Germania che si unì nel 1871 sotto l’imperatore Guglielmo I. La volontà d’imporsi militarmente e politicamente sul resto dell’Europa spinse il Paese nelle due guerre mondiali, tra le quali (nel 1934) si instaurò il regime nazista di Adolf Hitler. Lo Stato fu diviso dopo la sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale, quando la sua parte occidentale venne occupata da francesi, inglesi e statunitensi, quella orientale dall’armata sovietica. Nel 1949 nacquero, così, la Repubblica Federale Tedesca a Ovest e la Repubblica Democratica Tedesca a Est. Questa separazione sembrava necessaria ai vincitori della guerra per limitare il potere politico ed economico dei tedeschi, responsabili dello scoppio del secondo conflitto mondiale. Berlino, capitale della parte controllata dall’URSS, venne divisa in due settori, uno dei quali di pertinenza della Repubblica Federale, anche se totalmente circondato dal territorio della Germania dell’Est. Lo Stato formatosi a Ovest, grazie agli aiuti degli USA, ebbe una ripresa economica così veloce da spingere molti tedeschi dell’Est a tentare di raggiungere il vicino occidentale. Per evitare questa fuoriuscita il governo della Repubblica Democratica chiuse le frontiere e nel 1961 fece costruire il famoso Muro di Berlino che divenne il simbolo della contrapposizione tra il capitalismo occidentale e il socialismo sovietico. Per quarant’anni i tedeschi sono stati separati, mentre molti di loro
sognavano di tornare a vivere in un unico Paese. La riunificazione della Germania avvenne il 3 ottobre 1989. Il 9 novembre vennero ufficialmente aperte le frontiere e il 22 dicembre la popolazione di Berlino scese in piazza per festeggiare e per abbattere il muro; ne risparmiò solo alcuni tratti che oggi restano a testimoniare le sofferenze di un popolo diviso. La capitale fu per un anno Bonn, poi tornò ad essere Berlino come prima della Seconda Guerra Mondiale.
Con più di 80 milioni di abitanti, la Germania è uno degli Stati più popolati d’Europa. I tedeschi si concentrano nelle città, dove sorgono i principali insediamenti industriali. L’omogeneità etnica è limitata dalla forte
immigrazione, soprattutto dall’Europa orientale e balcanica e dalla Turchia.
L’economia si basa sulla produzione industriale che fa del Paese una delle maggiori potenze economiche del mondo. Importanti sono i settori metallurgico, siderurgico, chimico e meccanico (in particolare quello automobilistico). Oggi, però, non è ancora terminato il processo di rinnovamento delle strutture economiche delle regioni orientali: enormi industrie sono state smantellate, perché inefficienti e poco competitive sul
mercato, eliminando così molti posti di lavoro e alzando il tasso di disoccupazione che è ancora di poco inferiore al 10%. Le grandi potenzialità industriali e commerciali delle zone occidentali dovrebbero, però, garantire il recupero delle funzioni economiche delle aree un tempo a regime comunista. L’agricoltura è meccanizzata e produttiva, ma non riesce a soddisfare le esigenze di una popolazione con un alto tenore di vita. Il settore terziario (ben collegato all’industria) è molto sviluppato e il turismo può contare su buone strutture ricettive.
Bibliografia
• Beda Romano, Germania, questa sconosciuta, Longanesi, Milano, 2006
Di Napoli, Valagussa – Prospettive GEOGRAFICHE
• Destro A., I paesi di lingua tedesca. Storia, cultura, società, Il Mulino, Bologna, 2004
• Loda Mirella, Germania: nuove geografie, Carocci, Roma, 2006
• Paolino Marco, La Germania dopo la riunificazione, Sette Città, Viterbo, 2007
• Tschabuschnig Luisa, Germania. Nel cuore della Mitteleuropa, White Star, Vercelli, 2008
• Vertone Saverio, Il ritorno della Germania. Dove va la nuova superpotenza europea, Rizzoli, Milano, 1992
Filmografia
• Becker Wolfgang (regia di), Good Bye Lenin!, Germania, 2003
• Hirschbiegel Oliver (regia di), La caduta Gli ultimi giorni di Hitler, Germania, 2004
• Tykwer Tom (regia di), Lola corre, Germania, 1998
Siti interessanti
• www.viaggio-in-germania.de/
• germanynews.ilcannocchiale.it/
• it.wikipedia.org/wiki/Germania