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IL MOVIMENTO 5 STELLE: ANALISI DI UN FENOMENO FRA PARTECIPAZIONE NON ISTITUZIONALIZZATA, PROTESTA E CONFLITTO CON I MEDIA

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Academic year: 2021

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IL MOVIMENTO 5 STELLE: ANALISI DI UN FENOMENO FRA PARTECIPAZIONE NON ISTITUZIONALIZZATA, PROTESTA E CONFLITTO CON I MEDIA

ABSTRACT

L’oggetto di studio della tesi sviluppata è il Movimento 5 Stelle, un soggetto in grado di assumere, nell’arco di un decennio, un importante ruolo a livello istituzionale, pur rifiutando etichette politiche e alleanze con altri schieramenti. Nato nel solco dei movimenti sociali e dei gruppi di pressione sorti fra gli anni Sessanta e Settanta, e delle loro trasformazioni recenti, dovute soprattutto alla diffusione di Internet quale mezzo di comunicazione e di trasmissione delle informazioni, il Movimento 5 Stelle ha saputo convogliare la sfiducia e il distacco di buona parte dell’elettorato italiano dal sistema politico, giudicato “alieno” rispetto alle reali esigenze dei cittadini. L’aggregazione spontanea costruita nel tempo nell’agorà virtuale ha trovato uno spazio fisico nei meet-up, luoghi di ritrovo, di discussione e deliberazione, dislocati in tutto il territorio, nonché vere e proprie fonti di collegamento tra il livello orizzontale del Movimento, ossia gli attivisti a livello locale, e quello verticale, costituto dalla leadership a livello nazionale. Il presente lavoro è partito da due diverse prospettive, utili ad una prima comprensione del successo ottenuto dal Movimento: si è anzitutto affrontato il tema della partecipazione politica, e della sua crisi sempre più manifesta, dovuta ad una virata dei partiti politici verso modelli di tipo “professionale-elettorale”, improntati alla ricerca del consenso basato sulla personalizzazione e la spettacolarizzazione dei contenuti più che sull’ideologia. Il Movimento ha raccolto la necessità di partecipazione attiva della gente, ottenendo consensi da parte di quella fetta di elettorato che non si occupava più di politica non per disinteresse ma per disaffezione, riportandola al centro del processo decisionale. In secondo luogo, è stata presa in esame la forte interconnessione tra soggetti politici e mass media nella costruzione della comunicazione e dell’informazione politica: in seguito alla mediatizzazione della politica, i media stabiliscono il formato del messaggio politico: impongono a leader e partiti di adeguare i contenuti al loro linguaggio, e al contempo offrono all’elettorato informazioni filtrate ad hoc, stabilite secondo l’ordine di importanza attribuito alle varie issues. Tutto questo, e l’atteggiamento “partigiano” di alcuni organi di informazione, ha portato alcuni a ricercare fonti alternative di informazione, rappresentate, negli ultimi anni, principalmente da Internet, dove la comunicazione non è filtrata. Proprio iniziando a seguire il blog di Beppe Grillo, molti hanno deciso di aderire al Movimento 5 Stelle, potendo fruire di informazioni meno manipolabili e, sul versante partecipativo, potendo fornire feed-back immediati alle notizie ricevute, commentando, ri-postando, o persino votando online. Da questi due punti di partenza si è sviluppata l’analisi del Movimento 5 Stelle, prima attraverso un breve excursus generale teso ad esaminarne le peculiarità principali (composizione socio-demografica dell’elettorato, punti del programma, l’escalation compiuta a livello elettorale), e nei capitoli successivi costruita attraverso un lavoro di ricerca sul campo, con la raccolta di articoli estrapolati da “La Repubblica” e “Il Corriere della Sera” aventi ad oggetto il M5S, fra il 2007 e il 2014, e con i risultati di 9 interviste condotte tra gli attivisti di due diversi meet-up, a Carrara ed Alessandria, allo scopo di fornire una prospettiva “endogena” del Movimento rispetto a varie tematiche, valutando anche eventuali “conflitti” esistenti tra le due prospettive prese in esame, quella dei media e quella degli attivisti.

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