G. NICOLINI
- F. MATTIVI
- G. VERSINI
USO DI GLICOSIDASI
ESOGEN,E
IN MOSIII E VINI
ED ATTIVITA ENZIMATI'GHE
COLLATERALI
Estratto da:
"Rivista di Viticoltura e di Enologia" Anno XLVII - N. 1/ 1994
Uso di glicosidasi
esogene in mosti e vini ed attività
enzimati-che collaterali
tJse of exogenous
gtycosidases
in musts
and wines
and enzymic
side
activities
G. Nicolini, F. Mattivi, G. Versini
lstituto Agrario di S. Michele aiA - Via E. Mach, 1 - 38010 S. Michele a/A - Trento - ltalia (ricevuto il 07.01.94, accettato il 27.01.94)
Riassunto
Gli effetti
dell'uso,
in mosti
e vini bianchi
e rossi,
di sei preparazioni
enzimatiche
spe-rimentali
e commerciali
di dichiarata
attività
pectolitica
e glicosidasica
sono
stati
saggiati
relativamente
alla presenza
di attivita
collaterali
a carico
del corredo
polifenolico'
Sono
state
rrscontrate
rilevanti
attivita
esterasiche
nei confronti
degli
esteri
cinnamici
con
libe-razione
dei corrispondenti
acidi in forma libera
in quantità
elevata
(fino
a 60 mg/L) ed
inusuale.
euando i trattamenti
enzimatici
sono stati effettuati
sui vini rossi,
in diversi
casi si
sono registrate
perdite
selettive
di antociani
in forma
libera
con riduzione
anche
notevo-le dell'intensità
colorante
ed evoluzione
della
tinta
verso
valort
numericamente
piu
eleva-ti, tipici
di vini meno giovani,
Lo stesso
comportamento
non si e notato
nei pochi casi
in cui itrattamenti
sonó
stati
effettuati
sui mosti.
Le antocianine
p-cumarate
sono risultate
essere
substrato
dell'attività
collaterale
esterasica
con formazione
di acido p-cumarico
libero.
La presenza
di un composto
incognito
incolore
a scheletro
flavonoide
di
degra-dazione
delle
antocianine
potrebbe
aiutare
a spiegare
gli incrementi
dei dati dei
flavo-noidi non antocianici
talvolta
osservati.
Summary
Six experimental
and commercial
enzymic
preparations
with pectolytic
and glycosidic
actrvities
were used in red and white musts
or wines,
The effects
on the polyphenolic
content
of wines
were investigated.
Some consequences
of esterase
side activities
on
cinnamic
esters
were found,
The content
of the free cinnamic
acids actually
increased,
often remarkably
up to unusual
values
(up to 60 mg/L)'
When
enzymes
were used
in red wines - but not in red musts
- marked
and
selec-tive losses
of free anthocyanins
were found in several
cases,
with great decreasing
in
colour
intensity
and corresponding
increase
of hue towards
higher
values
as for longer
aged wines.
Àn effective
esterase
side activity
on p-coumarate
anthocyanins
causing
thé formation
of free p-coumaric
acid was demonstrated
by performing
the reaction
on
a pure
fraction
of anthocyanins
in a model
wine
solution.
A new colourless
flavonoid
com-pound,
whose
structure
is not yet ascertained,
appears
as a consequence
of the
antho-cyanins
degradation.
Parole
chiave:
vino,
enzimi,
glicosidasi,
antociani,
derivati
cinnamici.
Key words: wine, enzymes, gtycosidase, anthocyanins,
cinnamic derivatives'
Introduzione
L'evoluzione
avvenuta
negli
ultimi
anni nel campo
della
biotecnologia
delle
prepa-razioni
enzimatiche
sta concrelizzandosi
in sempre
maggiori
possibilita
di pratica
appli-cazione
anche nel settore
enologico.
In particolare
un grande
interesse
esiste
attualmente
attorno
allapossibilita
tecnica
di liberare
per via enzimatica
i composti
aromatici
dai loro
precursori
glicosidati
al fine di esaltare
le caratteristiche
olfattive
dei vini [Grossman
et
al., 1987;
Grossman
et Rapp,
.1988;
Cordonnier
et al., 1989;
Gunata
et al., 1989;
Canal
Llauberes,
1990;
Grossmann
et al., 1990;
Gunata
et al., 1990;
Abbott
et al,, 1991
;
Bayo-nove et al., 1992;
Nicolini
et al,,
'1993a1,
caratteristiche
che ne costituiscono
indiscutibit-mente uno dei più importanti
aspetti
della qualità.
Meno enfalizzale
sono invece
le informazioni
relative
alle
conseguenze
delle
possi-bili attivita
collaterali
che tali preparazioni
enzimatiche
possono
presentare,
attività
lega-te al livello
di purificazione
ed alla
specificità
di substrato
dei singoli
enzimi
presenti
nelle
formulazioni
soerimentali
o commerciali.
Nel presente
lavoro
si riportano
alcune
evidenze
dell'esistenza
delle suddette
af
tivita collaterali,
con particolare
attenzione
alle conseguenze
sul corredo
antociani-co e sul antociani-complesso
dei derivati
idrossicinnamici.
Gli effetti
sul corredo
terpenico
e
quelli sul profilo sensoriale
sono già stati oggetto di una specifica
nota [Nicolini
et
a l , , 1
9 9 3 b ] .
Materiali e metodi
Nel corso
del quadriennio
1990-1993
presso
la Cantina
di Microvinificazione
dell'l-stituto
Agrario
di S. Michele
a/4, sono state
condotte
diverse
esperienze
di utilizzo
di
preparazioni
enzimatiche
ad attivita
dichiarata
pectolitica
e glicosidasica,
sia
sperimen-tali che commerciali.
Tali preparazioni
sono state
utilizzate
su masse
omogenee
(150 L)
di mosti
bianchi
chiarificati
oppure
rossi
pigiadiraspati;
in altri
casi iltrattamento
enzimati-co è stato
effettuato
su minori
quantità
di vino filtrato
sterile,
sempre
contro
un testimone
non trattato
(T). I trattamenti
sui mosti,
sia bianchi
che rossi,
sono stati
effettuati
concomi-tantemente
all'inoculo
dei lieviti
selezionati;
quelli
con la formulazione
enzimatica
siglata
P92 sono
stati
invece
eseguiti
al travaso
di fine
fermentazione
su vini di produzione
indu-striale.
Per le varietà
rosse
la fase di macerazione
delle
vinacce
è durata
7 giorni,
alla
fine
dei quali il vino fiore e stato
unito
al vino ottenuto
dalla pressatura
soffice
delle
vinacce
stesse,
Si sono ulilizzati
i dosaggi
consigliati
a seconda
dei casi dai rivenditori
o dai
produt-tori delle
formulazioni
enzimatiche,
le quali
verranno
da qui in avanti
riportate
con la
se-guente
segnatura:
R : formulazione
pectolitica
commerciale,
1990;
C : formulazione
oectolitico-cellulasica
commerciale.
-1990:
P : formulazione
sperimentale
polverulenta,
1991;
L : formulazione
sperimentale
liquida,
1991
;
P92 : formulazione
sperimentale
polverulenla,
1992;
P93 : formulazione
pectolitico-Elicosidasica
commerciale
polverulenta,
1993,
I composti
polifenolici
sono stati
analizzati
secondo
le metodiche
messe
a punto
dalla
scuola
di Asti [Di Stefano
et Guidoni,
1989;
Di Stefano
et al., 1989]
secondo
le modalità
riportate
in Mattivi
et al.,
[1991],
Gli indici
di Glories
[1984]
sono
stati
valutati
con le
modi-fiche
apportate
da Di Stefano
e Cravero
[1989].
I derivati
idrossicinnamici
sono
stati
lizzati per H,P.L.C, dopo iniezione diretta e rilevazione UV (diode array) a 320nm, appli-c a n d o i m e t o d i s t r u m e n t a l i g i a r i p o r t a t i i n N i c o l i n i e t a l . [.1991], G l i a c i d i id r o s s i c i n n a m i c i in forma esterificata sono stati espressi in riferimento ai corrispondenti acidi liberi.
Intensità colorante e tonalita dei vini rossi sono state misurate secondo il metodo u s u a l e r i p o r t a t o n e l l a G . U . C E E L 2 7 2 d e l 3 o t t o b r e 1 9 9 0 . ll d o s a g g i o d e l l e s i n g o l e a n t o -c i a n i n e li b e r e è s t a t o -c o n d o t t o in H , P . L . C . p e r i n i e z i o n e d i r e t t a , q u a n t i f i c a n d o l e c o m e malvidina-3- monoglucoside e con le condizioni strumentali gia riportate [Castia et al,,
1 e e 2 l ,
Per verificare l'effetto della formulazione P93 sulle antocianine e stato condotto un trattamento (7 giorni, 20o C, 109/hL) anche su una soluzione sintetica ottenuta nel se-guente modo: da un estratto metanolico degli antociani delle bucce di uva della varietà Merlot - tramite il passaggio su cartuccia Sep-Pak C 1B nelle condizioni specificate da Piergiovanni et Volonterio [1980] - e stata ottenuta una frazione ricca di antociani este-rificati e priva degli acidi cinnamici. L'estratto così purificato e stato portato a secco ed ulilizzalo per ottenere una soluzione simil-vino a 10 gradi alcoolici, 5 g/L di acido tartari-c o , p H 3 , 6 e d a n t o tartari-c i a n i 1 4 7 . 9 m g / L .
Risultati e discussione
Variazioni a carico del colore deÌ vini bianchi
Su 14 partite omogenee di mosti o di vini appartenenti a 7 differenti varieta a bacca bianca sono stati effettuati i diversi trattamenti enzimatici riportati in fig. 1. Nelle tesi enzi-m a t e e enzi-m e r g e u n a l e g g e r a t e n d e n z a a l l ' i n c r e m e n t o d e l l ' i n d i c e d e i p o l i f e n o l i t o t a l i e d e l -l'assorbanzaa420nm rispetto alle vinificazioni testimone. Nei casi deitrattamenti sui mosti defecati staticamente a freddo senza I'ausilio di chiarificanti - ed anche per i trattamenti con la formulazione P92 a fine fermentazione - si puo ipolizzare che I'attivita enzimati-ca possa essersi espletata sul particellato feccioso piu fine, mentre appare abbastanza difficile trovare giustificazioni soddisfacenti per gli incrementi misurati per alcuni dei trat-tamenti effettuati sui vini filtrati,
Gli incrementi dell'intensità colorante freouentemente riscontrati parrebbero confer-m a r e le p e r p l e s s i t a p a r z i a l m e n t e g i a e s p r e s s e [ N i c o l i n i e t a l . , 1 9 9 3 a ] s u p o s s i b i l i i m b r u -nimenti i quali, a nostro avviso, potrebbero essere collegati a fenomeni di autossidazio-ne di alcuautossidazio-ne frazioni fenoliche posteriormente al trattamento enzimatico, Non sono per altro da escludersi a priori anche imbrunimenti di origine ossidasica come risultato di attivita collaterali del trattamento stesso. Le variazioni misurate sono comunoue abba-stanza limitate e - almeno in buona parte dei casi - di relativa rilevanza tecnologica; alla luce dei dati disponibili la formulazione L sembrerebbe comunque determinare i mag-g i o r i in c r e m e n t i ,
Variazioni a carico del colore dei vini rossi (a) Trattamenti sui mosti
Itrattamenti effettuati su mosti rossi in presenza delle vinacce (tab. 1) hanno fatto registrare incrementi del 22-560/o per le diverse frazioni polifenoliche in Moscato rosa. Andamenti non altrettanto chiari sono emersi per Teroldego, nel quale comunque si so-no riscontrati aumenti del '1 4-240/o rispettivamente per i parametri polifenolitotali e proan-tocianidine a basso peso molecolare; una tendenza ad un leggero incremento sembra emergere anche per il contenuto antocianico.
4 7
(ú
o t o J o E C\,l o) o N o $ o o o @ o O x ( \ t c o o c \ l s f $; i i ; i i ; t i ; i i
b I b i
ú ó é = = = 8 8 8 t' r ' f r {[ t f
f F F 2 2 2 c É c r t r o o o o3g
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nn
Fig. 1 : Polifenoli totali ed assorbanza a 420nm (1Omm) nei vini bianchi; enzimaggio sui mosti (.) o sui vini. Fig, 1 : Total polyphenols and adsorbances at 420nm (11mm) in white wines; enzymes used in musts (.)
or in wtnes.
Legenda:
Varietà/Varieties: CH = Chardonnay, TRAM : Traminer aromatico/Gewurztraminer, NOS = Nosiola,
RIES = Riesling renanolRhine Riesling, GARG: Garganega, S.B. : Sauvignon blanc, PROS: Prosecco, M.R. : Moscato rosaifrose Muscat (varietà rossa/red variety), TER: Teroldego (varietà rossalred varie-ty), LFF = Lambrusco a foglia frastagliata (varietà rossa/red variety).
TrattamentilTreatmenfs: T:testimoneltest wine, P:enzima in polvere formulazione sperimentale
199111991 experimental powder enzyme, L:enzima liquido formulazione sperimentale 1991 11991 ex-perimental liquid enzyme, P92: enzima in polvere formulazione sperimenlale 199211992 experimental powder enzyme, P93:enzima pectolitico-glicosidasico commerciale 1993/7993 commercial powder pectolitic-glycosidase, Q : pectolitico-cellulosolitico commerciale 1990/ 1990 commercial pectinase-cellulase,
R: pectolitico commerciale 199011990 commercial pectolytic enzyme.
Polifenof i/Phenolics (mg/L): ANT.LIB. = antociani liberi, malv. lfree anthocyanins; ANT.TOT. : antocian totali, malv. ltotal anthocyanins; ANT.ACIL. : antociani acetilati, malv.lanthocyanins (acetic esfer$; ANT
PCUM.:antociani p-cumarati, malv.lanthocyanins(p-coumaricesters); PF.TOT.=polifenolitotali, (+)callto-tal polyphenols; PROANTOC. : proantocianidine totali, cian.itotal proanthocyanidins; VANILL. = proanto-cianidine reattive alla vanillina, (+) cat.lproanthocyanidins react. vanillin', FLAV.NON ANTOC.:flavonoid. non antocianici (+) cat.
Caratteristiche cromalichelColour characterlstics: LC.: Intensità colorantelcolour intensity, o.d.
420 + 520 + 620 nm, 10 mm; TINTA=hue, o.d.420 nml520 nm; dALo/o:contributo 0/o alla do 520
nm dato dagli antociani liberi/o/o of o.d. 520 nm related to free anthocyanins; dTAo/o: idem dagli antocia-ni decolorabili da SOzlidem to anthocyanins decolorable by SOz; df Afo/o= idem dagli antociani non de-colorabili daSOzlidem to anthocyanins undecolorable by SO2.
h q ; t q C F ; l : J F J J J
" i n
= i = F F F F
g F F - F
È E E È " i c i c i E c i c i c io ) o o ) o o o )+ + + + + +
É . E E E d E F F FTabella 1 : Polifenoli e caratteristiche del colore nei vini rossi '198'1 ; enzimaggio sui mosti (Legenda: vedi f i s . 1 ) .
Table 1: Phenolics and colour characteristics in the 1991 red wines; enzymes used in the musts (Le-genda: see fig. 1).
V I N O PF. TOT. VANILL.
mg/L + cat. mg/L + cat
ANT. TOT. ANT, LIB.
mg/L malv. mgil malv,
t . c .
TINTA M . R . - T M . R . - P M . R . - L 1 370 1 7 1 1 1725 760 1 086 1 1 8 5 246 279 300 121 1 3 1 1 2 7 5 . 1 9 0 . 7 3 2 7 . 0 0 0 . 7 0 3 7,35 0.689 T E R , . T TER.-P TER.-L 1296 ' 1 3 6 1 14V3 574 672 709 846 7 4 5 907 452 442 498 9 . 9 0 0 . 5 8 9 9 . 3 4 0 . 6 1 3 1 1 . 6 8 0 . 5 9 7(b) Trattamenti
sui vini
I trattamenti
effettuati
su 6 diverse
masse
di vino di differente
età e di tre varieta
(tab.
2) hanno
fatto invece
registrare
variazioni
nel contenuto
polifenolico
di verso
diametral-mente
opposto
a quello
dei trattamenti
sui mosti.
ll dato che emerge
su tutti,
anche
per
la pratica
rilevanza
che riveste,
è quello degli antociani
che hanno mostrato
pesanti
va-riazioni
negative
imputabili
principalmente
alle rilevanti
perdite
(fino
al 900/o)
delle
forme
libere.
Al di là di tali
variazioni
a carico
degli
antociani,
comunque,
il quadro
polifenolico
non sembra
modificato
né in modo marcato
né univoco
tra le diverse
tesi.
Tabella 2: Corredo polifenolico (mg/L) dei vini rossi; enzimaggio sui vini ed analisi dopo due mesi da trattamento (Legenda: vedi fig, 1t x2: doppia dose; o = analisi dopo un anno dal trattamento enzimatico)
Table 2: Potyphenotic content (mg/L) of the red wines; enzymic treatments in the wines and analyses two months later. (Legenda: seefig. 1;x2:double dose; o:analysis one year late).
V I N O wine A N T . L I B . ANT. TOT. P F . TOT. P R O ANTOC. V A N I L L . M . R . . T M . R , - L M . R . - L x 2 60 43 26 1 6 6 149 1 3 0 1226 1201 1209 1 1 7 4 1 1 9 2 1197 444 419 432 T E R 1 . - T T E R 1 . - L T E R r . - L x 2 483 231 1 7 6 226 ,t1 20 1 1 1 7 1 1 3 4 1137 1 1 7 4 1232 1267 366 416 433 L F F 1 . - T L F F ] . - L L F F I . - L x 2 120 49 ' 1 6 210 1 1 3 78 660 669 660 660 573 567 182 1 8 0 1 9 5 LFF2,-T LFF2.-L LFFz.-L x2 1 8 9 50 48 769 742 7tr,A e e a 202 164 1467 1424 1376 ' 1 1 9 1 '1 168 1197 L F F 3 . - T o L F F 3 . - P o L F F g . - L o L F F 3 . - R o 598 489 416 364 4 1 zó 23 1 4 140 6 1 6 1 43 424 356 2 7 1 281 1 1 3 1 2 7 1 0 0 84 T E R 2 , - T o T E R z . - L o 1 8 1 1.47 429 4 1 5 1221 1 200 1296 '1 196 437444
Le variazioni più rilevanti a livello delle frazioni tanniche, espresse attraverso la mi-sura delle proantocianidine totali, si sono registrate in uno dei vini della varietà Lambru-sco a foglia frastagliata (LFF3). In tale vino - carallerizzato tra l'altro dal quadro polife-nolico quantitativamente più povero tra quelli presenti in tab, 2 - ci sono state riduzioni anche det 34-360/0, com'è nel caso rispettivamente della tesi trattata con la formulazione c o m m e r c i a l e R e d i n q u e l l o d e l l a fo r m u l a z i o n e s p e r i m e n t a l e L .
L'attività enzimatica si e esplicata piuttosto rapidamente sia nel caso di vini enzimati d o p o u n a n n o d a l l ' i m b o t t i g l i a m e n t o ( M R , T E R 1 , L F F I ) - o s s i a in u n c o n t e s t o p o l i f e n o l i -co gia ragionevolmente stabilizzato - che nel caso di vini giovani (LFFr) se si pensa c h e g i à d o p o c i r c a u n a d e c i n a d i g i o r n i a 1 5 o C e r a n o b e n p e r c e p i b i l i a l l ' o c c h i o l e d i f f e -renze di intensità colorante e le precipitazioni colorate indotte dai trattamenti, I vini siglati LFFg e TER2 - a differenza degli altri che sono stati analizzali a due mesi dal trattamento enzimatico - sono stati oggetto di analisi 12 mesi dopo il trattamento. Essi non sembra-no evidenziare comportamenti diversi ed ulteriori evoluzioni rispetto a quelli già segnalati.
ll calo dei contenuti antocianici si e ripercosso in modo conseguente sulle caratteri-s t i c h e c r o m a t i c h e d e i v i n i r o s s i (t a b . 3 ) . C o n l ' e c c e z i o n e d e l T e r o l d e g o T E R 2 , I ' i n t e n s i t à c o l o r a n t e d e i v i n i e n z i m a t i h a s u b i t o d e l l e d i m i n u z i o n i a n c h e m o l t o c o n s i s t e n t i e t a l i d a portare, nel caso del Lambrusco LFFg, a valori quasi da vino rosato, La tonalita si e spo-stata di conseg uenza verso valori numericamente più elevati - corrispondenti a
colora-Tabella 3: Caratteristiche cromatiche ed indici di Glories dei vini rossi; enzimaggio sui vini ed analisi do-po due mesi dal trattamento (Legenda: vedi fig. 1: x2: doppiadosei o: analisi dopo un anno dal trattamento enzimatico).
Tab. 3: Colour characteristics and Glories' indexes in the red wines; enzymic treatments in the wines and analyses two months later (Legenda: as in fig. 1; x2 = double dose; o : analysis one year late).
V I N O wine
d . o . l . C . T I N T A d A L 5 2 0 n m * * * h u e
dTA dTAT dAL o/o dTA o/o dTAT o/o
M . R . - T M . R . - L M . R . - L x 2 2 , 3 1 4 . 7 2 0 . 8 5 3 0 . 2 3 2 : 5 4 . 4 7 0 , 8 8 8 0 . 1 3 2.05 4.36 0.932 0.07 0 . 8 4 1 0 . 0 5 3 . 6 3 6 . 4 0.95 6.2 49.6 44.2 0 . 8 7 3 . 4 5 4 . 0 4 2 . 6 | . z + 1 . O 7 1 . 1 1 T E R 1 . - T T E R 1 . - L T E R I . - L x 2 4 . 4 5 8 . 8 9 0 . 7 3 9 0 . 8 4 2 . 0 1 3 . 3 0 7 . 0 3 0 . 8 4 8 0 . 0 7 1 . 7 2 3 . 0 4 6 . 6 4 0 . 8 9 5 0 . 0 4 1 . 5 5 1 .6 0 1 8 . 9 4 5 . 2 3 5 . 9 1 . 5 1 2 . 1 5 2 . 1 4 5 . 8 1 . 4 4 1 . 4 5 1 . 1 4 7 . 5 L F F r , - T L F F 1 . - L L F F r . - L x 2 2 j 2 4 . 1 8 0 . 8 1 1 0 . 4 5 1 .4 4 3 . 2 0 1 .0 4 2 0 . 1 3 1 .1 9 2 . 8 2 1 .1 7 6 0 . 0 4 1.05 0.62 21.1 49.7 29.2 0 . 7 3 0 . 5 8 9 . 0 . 5 1 . 0 4 0 . 0 0 . 5 8 0 . 5 7 3 . 6 4 8 . 9 4 7 . 5 L F F 2 . - T L F F 2 , - L LFFz.-L x2 3 . 3 2 6 . 4 0 0 . 7 7 0 0 . 6 1 2 . 4 1 5 . 3 0 1 . 0 0 4 0 . 1 1 2 . 0 9 4 . 7 7 1 . 0 8 1 0 . 1 1 1 . 9 9 0 . 7 2 1 8 . 3 6 0 . 0 2 1 . 7 1 . 5 9 0 . 7 1 4 . 7 6 6 . 0 2 9 . 3 1 . 2 4 0 . 6 9 5 . 5 6 1 . 7 3 2 . 8 L F F 3 . - T o I F F ^ - P O I E t r I O L - r | 3 . - L L F F 3 . - R o 2 . 5 5 5 . 1 2 0 . 7 6 1 . 8 1 0 . 8 4 1 . 9 2 0 , 5 9 1 . 4 8 0 . 7 7 6 0 . 1 5 1 ,3 5 1 1 7 1 0 . 0 6 0 . 3 0 1 . 0 6 0 0 . 0 8 0 . 4 0 1 . 2 3 3 0 . 0 4 0 . 2 4 5.9 52.9 41.2 8.3 39.1 52.6 9 , 9 4 7 . 2 4 2 . 9 7.3 40.7 52,0 0 . 4 0 0 . 3 6 0 . 3 1 T E R 2 . - T o T F R " - I O 4 . 3 6 9 . 8 5 5.00 10.22 0 . 7 6 4 0 5 8 2 . 1 3 0 . 7 8 0 0 . 4 7 2 . 4 1 1 . 6 5 1 3 . 3 4 8 9 3 7 . 8 2 . 1 2 9 . 3 4 8 . 3 4 2 . 4
zioni meno vivaci e più tendenti al mattone rispetto ai vini testimone - così come acca-de normalmente per il colore dei vini a stadio evolutivo più avanzato,
ll calo degli antociani liberi ha fatto sì che il colore rosso residuo, misurato a 520nm, abbia un aumentato apporto percentuale delle frazioni antocianiche combinate con i tan-nini (dTAo/0, dTATo/o), similmente a quanto avviene nel corso dell'invecchiamento, Gli indici di Glories, espressione dello stato di combinazione del colore, in alcuni casi hanno evidenziato perdite concomitanti anche di parte delle frazioni antocianiche combinate (dTA, dTAT), specialmente in LFF3.
L ' i n s i e m e d e g l i in d e s i d e r a t i e f f e t t i c o l l a t e r a l i s u l q u a d r o p o l i f e n o l i c o q u i evidenziati c i i n d u c o n o a g u a r d a r e c o n o c c h i o critico all'impiego d e g l i a t t u a l i p r e p a r a t i e n z i m a t i c i quando il trattamento sia effettuato a livello di vini rossi.
Variazioni a carico dei derivati cinnamici (a) Trattamenti sui mosti
L'attivita enzimatica si e manifestata con importanti incrementi degli acidi in forma libera (fig. 2) - in particolare caffeico e p-cumarico - che spesso sopravanzano le for-1OO"/"
I estent/""ter forms ffi tterRt/fr"e forms
Fig. 2: Ripartizione percentuale dei derivati cinnamici nei vini; trattamento enzimatico sui mosti (Legen-da: vedi fig. 1 ; ESTERI : ac. caftarico + ac. cutaricoglucoside + ac. cutarico + 2-S-glutationil- cafta-rico (G.R.P.)+ ac. fertarico; LIBERI : ac. caffeico + ac. p-cumarico + ac,ferulico).
Fig 2: Percentage of ester forms and free acids on the total cinnamic derivatives of wines; enzymic treat-ment in musts (Legenda: see fig. 1 ; Ester forms: caftaric ac. + glucoside coutaric ac. + coutaric ac.+2-S-glutathionylcaftaric ac. (G.R.P.)+fertaric ac.; free forms:caffeic ac.+p-coumaric ac. +ferulic ac.).
! 1 j
! + j
! + j
h + ì
r + t
t * , -
r + +
É É É
o o o
o ( r o
H E ' H
2 9 9
H H H
= = ;
F F I . .
me esterificate. I contenuti assoluti (fig, 3) rilevati dopo il trattamento enzimatico in Rie-sling renano (60.95 mg/L) ed in Moscato rosa (42.15 mg/L) sono decisamente più ele-vati dei valori solitamente riportati in bibliografia [Castino et Di Stefano, 1976; Gomez-C o r d o v e s e t G i l , 1 9 8 4 ; Gomez-C h e y n i e r e t a l . , 1 9 8 6 ; D i S t e f a n o e t G a r c i a - M o r u n o , 1 9 8 6 ; S o -m e r s e t a l . , 1 9 8 7 ; N i c o l i n i e t a l . , ' 1 9 9 1 1 .
Nel caso specifico delle due preparazioni enzimatiche difigg. 2-31'enzima P ha mo-strato un'attività esterasica su caftarico e p-cutarico piu marcata che su fertarico, arri-v a n d o a d i d r o l i z z a r e - per il 50o/o n e i r o s s i e q u a s i c o m p l e t a m e n t e n e i b i a n c h i - i d u e esteri tartarici. L'enzima L sembrerebbe avere minor attività esterasica, ma maggiore g l i c o s i d a s i c a , r i s p e t t o a P [Nicolini e t a l , , 1 9 9 3 a ] .
Queste attivita idrolitiche collaterali - per altro già evidenziate fin dal 1976 da Casti-no e Di StefaCasti-no [op,cit.] in formulazioni pectolitiche commerciali - possono comportare importanti, e per lo più non positive, conseguenze chimico-sensoriali, Gli acidi p-cumarico e ferulico liberi costituiscono infatti substrato per la produzione di fenoli volatili da parte d e i l i e v i t i [ A l b a g n a c , 1 9 7 5 ; D u b o u r d i e u e t a l . , 1 9 8 9 ; C h a t o n n e t e t a l . , 1 9 9 2 ; G r a n d o e t al., 1 9931 - con risultati sensorialmente positivi solo limitataménte a specifici vini [Versi-n i , 1 9 8 5 ; A u r i c h e t a l , , 1 9 8 7 1 - m e [Versi-n t r e I' a c i d o c a f f e i c o p u o determinare u n a m a g g i o r e s u s c e t t i b i l i t à a l l ' i m b r u n i m e n t o a u t o - o s s i d a t i v o d u r a n t e l' i n v e c c h i a m e n t o [ C i l l i e r s e t S i n -g l e t o n , 1 9 9 0 ; C i l l i e r s e t S i n g l e t o n , 1 9 9 1 1 .
Contenuto di acidi cinnamici liberi (mg/L) nei vini; trattamento enzimatico sui mosti (Legenda: vedi fig. "1).
Content of free cinnamic acids (mg/L) in wines; enzymic treatment in musts (Legenda: see fig. 1).
, 5 0
E o(ú
E + o
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C)J z v
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1 0
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t + _ , _ - Ì + ì
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z z z
F f L J F È Jl t l l t l ÍÍ. cE E I . - F F F t d ' < . ' ' v . v . ' ' v , v .(b) Trattamenti
sui vini
Gli incrementi
dei singoli
acidi
liberi
nel caso
deltrattamento
dei vini
(fig.
4) non
con-traddicono
in linea
generale
quanto
gia rilevato
per i trattamenti
sui mosti.
Tuttavia
nei
vini delle
varietà
bianche
Garganega
e Prosecco
l'attivita
delle
formulazioni
enzimatiche
provate
si è manifestata
in modo molto
più limitato.
Va fatto
rilevare
comunque
che i vini
testimone
delle
varietà
in questione
si caratterizzavano
per i più bassi
contenuti
(-3-6
mg/L)
di derivati
cinnamici
totali
tra quelli
di tutti i vini analizzali
nel presente
lavoro,
Nel caso
delTraminer
(fig.4),
anch'esso
su contenuti
piuttosto
bassi,
si puo osservare
come gia
il vino testimone
avesse
una quota
di acidi in forma libera
superiore
al530/o
e che valori
elevati
di tali frazioni
(450/o)
si erano registrati
anche nel Traminer
testimone
di fig. 5. Tali
percentuali
sono ancor maggiori
di quelle
già elevate
(38-320/o)
riportate
da Grando
et
al. [1993]
sempre
per la stessa
varieta.
Valori
elevati
e non usuali
di acidi liberi
in termini
percentuali
(43o/o),
su valori
assoluti
delle
forme
libere
di 16,5 mg/L, erano
stati
registrati
anche per la vinificazione
testimone
di uno dei due Chardonnay
di fig, 2.
Praticamente
nulla
e risultata
invece
l'attività
dell'enzimaL
a carico
dei derivati
cin-namici
nel caso del vino rosso
della
varietà
Teroldego
(fig,
), Tale enzima,Ira
i due
pro-vati a livello
di mosto
(figg,
2-3),
aveva
già mostrato
una minor
attivita
sia - seppur
in
modo limitato
- su una differente
massa
della
stessa
varietà
Teroldego
sia - in modo
piu evidente - nel caso del Moscato rosa.
Fig. 4: Ripartizione percentuale deiderivaticinnamici, suddivisitraforme libere ed esterificate (mg/L C.A.E.), e contenuto dei singoli acidi liberi (mg/L) nei vini; trattamento enzimatico sui vini. (Legenda: vedi f i s s . 1 - 2 ) .
Fig. 4: Percentage of ester forms and free acids on the total cinnamic derivatives of wines (as mg/L C.A.E) and content of the single free acids (mg/L) in the wines; enzymic treatment in wines. (Legenda: see figg. 1-2). @ o ) E (o o @ o o ò s
r r + t +
t q
t + i
t ì
r i
h q +
t l
t i
g o o ú o o c r i c r i É i d i t r i c d d 4 > = a a c r ' c r3$ 3E 33 "';,i aa ;; ÉÉÉ FE HH
TRAM-T T R A M - P e 2 - 1 9 / n l T R A M - P e 2 - 3 g / n l T R A M - P e 2 - 5 9 / h L R I E S - T R I E S - P e 2 - 1 9 / h L R I E S - P e 2 - 3 g / n l R I E S - P e 2 - 5 g / h t
60
40
20
Fig. 5: Ripartizione percentuale dei derivati cinnamici, suddivisi tra forme libere ed esterificate (mgil C.A.E.), e contenuto dei singoli acidi liberi (mg/L) nei vini; trattamento enzimatico a dosaggio crescente sui vini (Legenda: vedi figg. '1-2).
Fig. 5: Percentage of ester forms and free acids on the total cinnamic derivatives of wines (as mg/L C.A.E) and content of the single f ree acids (mg/L) in the wines; increasing doses of the enzymic prepara-tion in wines (Legenda: see figg. 1-2).
I trattamenti effettuati sui vini con la formulazione enzimatica P92 a diversi dosaggi (fig. 5) indicano chiaramente che gia la dose minima prevista ha esplicato - a carico delle forme esterificate dei derivati cinnamici ed in ambedue i vini monovarietali - circa il 900/o della attività idrolitica ottenibile con la massima dose prevista di enzima.
Su bstrati dell' attivita esterasica
Nel 1993 si è ulilizzata una formulazione pectolitico-glicosidasica commerciale (P93) su quattro vini rossi delle varieta Teroldego e Lambrusco a foglia frastagliata al fine di c o n f e r m a r e i r i s u l t a t i o t t e n u t i i n p r e c e d e n z a e p e r s e g u i r e , t r a m i t e H , P , L . C . , i c o m p o s t i f e n o l i c i m o n o m e r i c i p r i n c i p a l i ( a n t o c i a n i n e e d a c i d i c i n n a m i c i ) . I r i s u l t a t i , r i p o r t a t i i n t a b . 4, confermano il generale abbattimento di tutte le forme antocianiche libere e la libera-zione degli acidi cinnamici dai loro corrispondenti esteri tartarici. Più in dettaglio, si os-serva la scomparsa totale delle antocianine p-cumarate, contro un minore benehé fortis-s i m o c a l o d e l l e a n t o c i a n i n e a c e t i l a t e e l i b e r e .
O s s e r v a n d o i l b i l a n c i o d e g l i a c i d i c i n n a m i c i s i v e d e c h e p a r a l l e l a m e n t e a l l a s c o m -parsa degli esteri tartarici si manifesta la formazione delle forme libere; nel caso
dell'aci-1 0 0
%80
20
25
m g / L
I y. EsrERl/ester
forms ffi z LterRl/free
forms E cnrrelco/caffeic
N cutunRtCo/coumaric
ffi rrnullCo/ferulic
O O -{ -i O O O O o o O r o ( o o C \ i o c ) o o O O O O q q O O O O q q o o @ o o o $ $ $ l q S f'* lr) cY) -f @ o ) o ( o (o c\l i c J _c (D ()) J 9 o z 2 a 6 j j
o o
a c/) C\l - CY) a ? q f r r o I . - O O f q q r o o f-- (o @ q q q CD CD CY) cD cr) r \ t r ' : q q r s s f , N r C D t O o f . - N c . . i r i c o c\t c\l @ r ( O q n q cY) cD cr) @ o o f ' * O O o ) o o r @ ( o o t o q q C D O r r N C \ l co s \i-' . q ' . r O r N r o l l ) N o ) ( o ( o s- cY) cf) r N C \ I r r r l =\
u) v) q t o = v v s É . É . t TII LU LU F F F c D o ( o c \ l q q r O ró
q q q r O O ro ro cY) (o t-o o) c o o ) o ) t r ) r o l f ) ' : q q L O O ) O c\I CY) cD cY) cf) I A (o c"j c\i o S r o q q ' : N Cy) rO C\I C\I to (o cr) \ u ? 0 ? ( O r r c\I a ^ $ o o O s { - @ =q o? -: cD @ f.t O -o ) N c ! @ r f'r r - c o d cY) to cY) J J !€ ò
a e ) a l Y t O r O O O Í . 8 Í . LU LU LU F F F 5 5Riv. Vitic. Enol., N. 1 - 1994
t o @ ( o q q o q r O O $ O O f q q r O O N O ) O ó a ^ N c \ I c \ I - - r lf) f'* O) q o q o q N r @ r -n \ a ? N r C r ) r r ( r ) S C Y ) q q q r S $ o ) o o ) o ? \ c . l CD (O sf r N @ C O -f q q c \ t ( o ( o s r r (o cD cf) \ a ì q N r O co tr.- \l q q ' . r C\l CY) <{- (\l r J =
\
v) U) v) d ì . Y t O r @ o o LL LL LL LL LL LL J - J J t $ r - F - r O -c D ( o s ' . q \ N r r c \ t o o q q q r o o f'* O) O o @ $ $ - c . j r - r o o f . -q -q R l c\l L(-) to O f'* CY) . t c ( t N r N f - ( o @ $ CY) f'-O - ( r i $ r C \ I N -\ q q CY) N LO $ l r O o i N -ro c\l r r ( O t O o) cD (o r C ! N r r r J J _ c\
a v ) l r . Y t O r s s v LL LL LL U- LL LL J J J o E a ) UJ fI) m È f 9 *< s
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-t'6 --\ * o * Y ' - Q u ) € , ( D S o c F . e ' a $ p . o o = \ . a 9 F gó z 6
C ) o o -+ \ f . i A ( d . $ F F *do caffeico la resa è sempre inferiore al 10Oo/o mentre, al contrario, la form azione di aci-d o p - c u m a r i c o l i b e r o s u p e r a n e t t a m e n t e q u e l l a o t t e n i b i l e d a l l ' i d r o l i s i d e i p r e c u r s o r i t a r t a -r i c i , m e t t e n d o i n l u c e la s u a f o r m a z i o n e a n c h e p e r i d r o l i s i d e l l e a n t o c i a n i n e p - c u m a r a t e , L ' e c c e s s o d i a c i d o p - c u m a r i c o f o r m a t o e m a g g i o r e a n c h e d i q u e l l o ri c a v a b i l e d a l l e a n -tocianine monomere p-cumarate presenti nel vino, facendo quindi supporre che esso venga liberato anche dai pigmenti antocianici a maggior peso molecolare, a loro volta substrati dell'attivita esterasica. In vini derivanti da uve povere di antocianine p-cumarate
- come nel caso del Lambrusco a foglia frastagliata - tale fatto e secondario, mentre in varietà come il Teroldego le antocianine possono essere una fonte primaria di acido p-cumarico. La degradazione delle antocianine p-cumarate è stata confermata nella ri-petizione del trattamento enzimatico effettuata sulla soluzione sintetica descritta nei ma-t e r i a l i e m e t o d i (f i g . 6 ) , I n q u e s t a s o l u z i o n e l a r i m o z i o n e d e l l e a n t o c i a n i n e è a n c o r a p i u marcata che rispetto ai vini. La resa in acido p-cumarico (tab, 4) e pari a circa un terzo della quantita di antocianine p-cumarate.
4 3 f tr E :l (f E 4 3 ? a T A
a
t a 1 5 T l m e ( m i n . )Fig. 6: Analisi degli antociani liberi (sinistra) e degli acidi idrossicinnamici (destra) in una soluzione sinteti-ca simil-vino prima (test) e dopo (enz) enzimaggio (Legenda: '1 : delfinidina-3- monoglucoside, 2 = cianidina-3-monoglucoside; 3: petunidina-3-monoglucoside; 4 = peonidina-3-monoglucoside; 5 : m a l v i d i n a - 3 - m o n o g l u c o s i d e ; 6 , 7 , 8 , 9 , 1 O : 1 , 2 , 3 , 4 , S - a c i l a t i ; 1 1 , 1 3 , 1 4 , 1 5 = 1 , 2 , 3 , 4 + S - p - c u m a r a t i , 12=antociano incognito; a:prodotto di degradazione incognito; b:acido p-cumarico).
Fig 6: Chromatographic separations of free anthocyanins (left) and hydroxycinnamic acids (right) of a sinthetic solution before (test) and after (enz) treatment with enzyme P93 (Legenda: 1 :delphinidine-3 -monoglucoside; 2 - cyanidine-S-monoglucoside; 3: petunidine-3-monoglucoside; 4: peonidine-S-m o n o g l u c o s i d e ; 5 : peonidine-S-m a l v i d i n e - 3 - peonidine-S-m o n o g l u c o s i d e ; 6 , 7 , 8 , 9 , 1 0 : 1 ,2 , 3 , 4 , 5 - a c e t i c e s t e r ;
11,13,14,15:1,2,3,4+5-p-coumaric ester; 12:unknown anthocyanin; a:reaction product, unk-nown; b : p-coumaric acid).
Sui cromatogrammi relativi alla separazione degli antociani nei vini e nella soluzione sintetica, quest'ultimo riportato in fig. 6, dopo trattamento enzimatico non è stata riscon-trata la presenza di prodotti di degradazione delle antocianine, in particolare non vi sono t r a c c e d i a g l i c o n i . A l c o n t r a r i o , n e l c r o m a t o g r a m m a d e g l i a c i d i c i n n a m i c i d e l l a s o l u z i o n e sintetica compare anche un picco incognito che e probabilmente un composto interme-dio, quantitativamente importante, di degradazione delle antocianine. Esso presenta (fig. 7) uno spettro UV con massimo di assorbanza intorno a2B9 nm ed una assorbanza mi-n o r e a 3 2 0 mi-n m , u mi-n p r o f i l o s p e t t r a l e a n a l o g o a q u e l l o d e i d i i d r o f l a v o n o l i , d e i f l a v a n o n i e dei diidrocalconi e polarita elevata, vicina a quella dell'acido ferulil{artarico. Questo com-posto non era presente nei corrispondenti cromatogrammi dei vini rossi enzimati, per i q u a l i e r a i n t e r c o r s o u n p e r i o d o p i u l u n g o tr a I ' e n z i m a g g i o e l ' a n a l i s i , L a f o r m a z i o n e e I'ulteriore evoluzione di composti con queste caratteristiche, appartenenti alla famiglia dei flavonoidi non antocianici, potrebbe spiegare gli andamenti contrapposti dei para-metri antocianici in calo e del dato dei flavonoidi non antocianici in crescita (tab. 4) e merita ulteriori approfondimenti.
2 8 9 1 B 1 6 L 4 L 2 :l G
É
I B A E A 4 A ? 4\l
2 2 5 A 3 A A 3 5 A 4 A A N a v e I c n q t h ( n m )Fig. 7: Spettro ultravioletto del composto "a" di fig. 6. Fig. 7: UV-spectrum of the compound "a" of fig. 6.
Conclusioni
La casistica
di esperienze
qui riportate
ha evidenziato
che alcune
delle
preparazioni
enzimatiche
pectolitico-glicosidasiche
commerciali
e sperimentali
ulilizzale
sono in
gra-do di modificare
diversi
parametri
legati
al corredo
polifenolico
dei vini,
ln conseguenza
dei trattamenti
enzimatici
effettuati
sui mosti
o vini bianchi
si e
regi-strata
una tendenza,
non del tutto
spiegabile,
all'incremento
dell'intensità
colorante
e
del-l'indice
dei polifenoli
totali;
tuttavia
le variazionisono
apparse,
nella
maggioranza
dei
ca-si, di limitata
rilevanza
tecnologica.
Di ben maggior
rilevanza
invece
le variazioni
indotte
nel corredo
polifenolico
dei
vi-ni rossi
nei quali i diversi
trattamenti
enzimatici,
qualora
eseguiti
sui vini, hanno
determi-nato
perdite
anche
consistenti
principalmente
a carico
delle
frazioni
antocianiche
libere.
E' stata
evidenziata
la degradazione
delle
antocianine
p-cumarate
con liberazione
di acido
p-cumarico.
L'esistenza
di possibili
differenze
varietali
nella
reattivita
ai trattamenti
enzi-matici
e stata
messa
in relazione
al contenuto
di antociani
p-cumarati.
La presenza
di
un composto
incognito
derivato
dalla degradazione
delle
antocianine
- con spettro
UV
comune
ai compostiflavonoidi
aventi
un ossigeno
chetonico
in posizione
4 e con gli
ato-mi di carbonio
in posizione
2 e 3 saturi - potrebbe
aiutare
a spiegare
gli incrementi
dei flavonoidi
non antocianici
registrati
in alcuni
casi.
I trattamenti
sui mosti
in presenza
delle vinacce,
a differenza
di quanto
osservato
per i trattamenti
sui vini, si sono tradotti
in variazioni
positive
del contenuto
antocianico
e polifenolico,
almeno
alla luce dei limitati
casi analizzati.
A riguardo
si puo formulare
l'ipotesi
che la dichiarata
attivita
pectolitica
degli
enzimi
ulilizzali
- esplicandosi
sulle
vi-nacce nel favorire
I'estrazione
dei pigmenti
colorati
- sia stata in grado di
controbilan-ciare
o sopravanzare
le perdite
che contemporaneamente
o successivamente
erano
in-dotte
da altre
attivita
enzimatiche
collaterali;
altra
ipotesi
e che I'attivita
a carico
degli
an-tociani
sia in qualche
modo irreversibilmente
inibita
a livello
di mosto.
Variazioni
conseguenti
ai trattamenti
enzimatici
si sono registrate
anche
a carico
der
derivati
cinnamici
con incrementi
degli
acidi
in forma
libera,
p-cumarico
e caffeico
in
par-ticolare.
In diversi
casi gli acidi cinnamici
liberi
sono arrivati
a rappresentare
oltre il 50
o/o
e fino al900/o
dei cinnamici
totali,
facendo
registrare
valori
complessivi
anche
supe-riori ai 60 mg/L. Gli incrementi,
in particolare,
dell'acido
caffeico
libero
fanno sorgere
alcune
perplessità
relativamente
a possibilifenomeni
di imbrunimento
accentuato
nelcorso
dell'invecchiamento,
legati
alle
trasformazioni
auto-ossidative
cui tale composto
va
facil-mente
incontro,
L'incremento
delle
frazioni
libere
degli
altri
derivati
cinnamici
- che in
fermentazione
possono
essere
substrato
di decarbossilazione
a fenoli
volatili
*
suggeri-sce I'uso
in tale
fase
della
vinificazione
o nel corso
delle
rifermentazioni
di lieviti
a
caratte-re Pof(-), ossia
incapaci
di decarbossilare
gli acidi cinnamici
succitati
[Meaden
et
Tay-lor, 19911,
per quei mosti
bianchi
o vini base
spumante
che fossero
stati
trattati
con
enzi-mi ad elevata
attivita
collaterale
esterasica,
Un'accurata
scelta
del ceppo di lievito
ed
una precisa
gestione
dei mosti-lievito
d'avviamento
permettono
infatti
di limitare
o
co-munque
gestire
[Dubourdieu
et al,, 1989;
Chatonnet
et al,
, 1992;
Dugelay
et al., 1992;
Grando
et al,, 1993]
laformazione
deifenoli
volatili,
consentendo
contemporaneamente
il manifestarsi
di quelle
interessanti
potenzialita
che gli enzimi
glicosidasici
hanno
mo-strato
di possedere
a livello
di liberazione
di sostanze
volatili
di rilevanza
sensoriale
[Ni-colini
et al., 1 993b1.
L'inibizione
esercitata
dalle
frazioni
polifenoliche
poco polimerizzate
dei mosti
rossi
sulla
cinnamato-decarbossilasi
dei lieviti
[Dubourdieu
et al,,
'1989]
- con
conseguente
insignificante
produzione
di vinil-
fenoli - consente,
nella
fermentazione
in rosso,
un uso non problematico
delle
formulazioni
enzimatiche
glicosidasiche
indagate.
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