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VALERIA RATTAZZI - FERRUCCIO TÀMMARO, Allegro vivo multimediale, 3 voll., Torino, Il capitello, 2011

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Academic year: 2021

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(1)Musica Docta. Rivista digitale di Pedagogia e Didattica della musica, pp. 123-124. VALERIA RATTAZZI - FERRUCCIO TÀMMARO, Allegro vivo multimediale, 3 voll., Torino, Il capitello, 2011 (con un DVD). L’edizione ripensa un best seller della manualistica musicale scolastica, che incontrò vasta fortuna nelle precedenti uscite, distribuite tra il 1986 e il 1998. Questa volta non appare l’ormai vetusto sottotitolo «corso di educazione musicale», anche in ragione dell’innovativo percorso misto cartaceo-digitale, che l’editore sottolinea essere conforme alla normativa ministeriale. L’opera, che offre la possibilità di ascolti puntuali (anche su mezzo audiovisivo), si articola in tre parti: un testo guida per l’insegnante e due volumi – un volume A riferito fondamentalmente all’ascolto musicale e un volume B sulle pertinenze di grammatica e produzione, con antologia repertoriale, che ripercorre le intramontabili divisioni di canti popolari, socio-patriottici, d’arte, inni nazionali e via dicendo. La diremmo una disposizione tradizionale, ammodernata e rivista nei trasversali prolungamenti multimediali ai quali ogni volume si dispone, che guidano l’alunno ai passi dell’apprendimento in un percorso provvisto di continui aggiornamenti web. A quest’altezza si può effettivamente apprezzare quella dinamica interazione tra i diversi elementi del percorso didattico rimarcata dagli autori nell’introduzione. Sfogliando le pagine, spunta l’uso accattivante e appropriato del rapporto testo/musica/immagini, con approfondimenti da inseguire attraverso una lettura critico-partecipativa di finestre, tabelle, foglietti e post-it: tutti strumenti che nella versione cartacea giocano con l’alunno nell’invitarlo a valutare e ad apprezzare gli elementi degni di attenzione, entro una virtuale bacheca d’apprendimento musicale tra ascolto e produzione. Il tutto elaborato con coerente continuità rispetto ai contenuti del DVD «multimediale digitale interattivo». Tra aspetti acustici e lessicologici, fughe nella cinematografia, spartiti, scene d’opera, strumenti; tra natura, arte, ritratti e vignette, le illustrazioni paiono un caleidoscopico album che danza con le finestre di approfondimento, esemplificative e a quiz, che si presentano tenuamente pluricolori in base a distinzioni tematiche. In sostanza: un corredo applicativo di quanto il testo principale descrive, sorretto da indicazioni rubricali di rimando a quell’ascolto o a quell’altra interazione online. L’articolazione piuttosto rigida delle edizioni di Allegro vivo disseminatesi nelle scuole fino alle porte del secolo XXI pare dunque evolvere verso nuovi orizzonti, con innovazioni chiare già dal solo confronto con i limiti precedenti: sia rispetto all’architrave generale, poiché si trattava allora di manuale «rigidamente strutturato alla vecchia maniera, con argomenti separati e non collegati fra loro, ma [che pur] include temi nuovi, come è quello della musica che ascoltano i ragazzi sia in qualità di repertorio da fare che da ascoltare», sia sul piano storico-estetico di contestualizzazione degli ascolti, dal momento che «la storia della musica viene proposta come cronologia piuttosto che come storia vera e propria, e non collegata a eventi socioculturali» (M. C. Jorquera Jaramillo, Edu-. http://musicadocta.cib.unibo.it ISSN 2039-9715 © 2014 CIB - Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.

(2) 124. Mauro Casadei Turroni Monti. cazione musicale in Italia tra tradizione e innovazione, «Revista de la Lista Electrónica Europea de Música en la Educación», II, 1998, p. 5). A onor del vero, va detto che, pur se in maniera così semplificata, all’epoca della prima pubblicazione quel manuale aveva costituito per la musica a scuola un punto di cambiamento: «La rilevanza data alla Storia della musica (diversamente da quanto avveniva in testi d’ispirazione antropologica o semiotica) rappresentò per molti insegnanti, più abituati per formazione ad un’impostazione storicista, una sponda sicura su cui appoggiarsi» (S. Facci, Musiche e culture nell’editoria didattica in Italia, http://old.cini.it/it/pubblication/page/89). Tra le novità della revisione 2011 si va dalla quasi scontata cura per un percorso sulla musica pop-leggera che coinvolge le star odierne, all’attenzione mirata per il melodramma, voce didattica principale della “complessità linguistica” musicale, cui è dedicato un segmento del DVD che presenta l’allestimento del rossiniano Barbiere di Siviglia a cura dell’Orchestra sinfonica nazionale della Rai. Interessante il percorso graduale del volume B nelle abilità laboratoriali, ottenuto attraverso un doppio livello tra teoria e approccio strumentale (flauto, chitarra e tastiera), che dalla pratica monodica con appoggio accordale avanza fino alla “complicata” polifonia vocale e alle esecuzioni pluristrumentali per organico orffiano. L’elenco delle musiche da ascoltare relative alle categorie repertoriali sopraddette è assai più puntuale rispetto alle edizioni precedenti del manuale, che pur già allora si segnalavano per l’aggiornata dotazione delle musicassette. Notiamo infine con favore l’adozione dell’ultimo Allegro vivo tra i libri di testo di molte nostre scuole secondarie di I grado per l’a.s. 2013-14. Talora, però, i docenti assegnano alle classi il solo volume A, quasi non si sapesse che la polivalenza del concetto di ‘musica’ coniuga caratteristiche ed occorrenze ripartite tra gli àmbiti della conoscenza e della produzione (cfr., tra gli altri, G. La Face Bianconi, Didattica dell’ascolto e didattica laboratoriale, «Riforma e Didattica tra Formazione e Ricerca», XI/2, 2007, pp. 15-21). MAURO CASADEI TURRONI MONTI Reggio Emilia. Musica Docta, IV, 2014 ISSN 2039-9715.

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