• Non ci sono risultati.

Le tombe "a cupa" in Italia e nel Mediterraneo. Tipologia architettonica, committenza e rituale.

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Le tombe "a cupa" in Italia e nel Mediterraneo. Tipologia architettonica, committenza e rituale."

Copied!
3
0
0

Testo completo

(1)

I

INTRODUZIONE

e numerose attestazioni della tipologia funeraria delle tombe “a cupa”/ cupae/cupulae nella Penisola Italiana ed in diverse province romane (in particolare quelle africane) hanno suscitato, da diversi decenni, l’interesse di storici ed archeologi, che hanno tentato di individuarne l’origine geografica ed architettonica.

Il presente lavoro, proposto dal Prof. Paoletti su espressa richiesta campanilistica della sua autrice per le testimonianze rivenute nella necropoli in Piazza Duomo a Tropea, si propone di offrire un quadro cronologico, topografico e tipologico complessivo delle cupae finora rinvenute e rese note. Le poche pubblicazioni, che fino al momento della realizzazione di questa tesi propongono uno studio d'insieme delle teorie e delle caratteristiche strutturali, risentono eccessivamente dell’esiguità di particolari.

Malgrado ciò, spunti interessanti sono venuti dagli articoli pubblicati da Grete Stefani1, Lidiano Bacchielli2 e Giulia Baratta3: tali studiosi, rispettivamente tra la seconda metà degli anni ’80 del XX secolo ed il 2006 si sono occupati, per finalità ed interessi diversi, dei vari aspetti legati principalmente alla presenza delle cupae in Italia meridionale e nelle isole, ed alle teorie fino ad oggi elaborate e proposte.

Nonostante la cospicua quantità di siti interessati dalla presenza di tali segnacoli, è necessario sottolineare le difficoltà emerse, per chi scrive, nel reperire le pubblicazioni ad esse relative (molto spesso possedute da poche biblioteche sparse sul territorio nazionale ed ottenute con estrema lentezza) e nel desumere i dati ad esse riguardanti; quest’ultimo aspetto scaturisce dalla piuttosto frequente mancanza di una terminologia archeologica corretta e dall’uso di espressioni troppo spesso equivoche e non appropriate. Ciò ha comportato l’esigenza di individuare una chiave linguistica interpretativa al fine di decifrare (espressione non spropositata per le pubblicazioni datate agli anni finali del XIX - inizi del XX secolo, deficitarie di conoscenze e competenze archeologiche corrette e di strumenti lessicali scientificamente adeguati) le notizie riportate, spesso sommarie, e non sempre corredate da un sufficiente apparato fotografico.

1 STEFANI 1986.

2 BACCHIELLI 1990.

(2)

II Come ben specificato nel titolo della tesi, una grande attenzione è stata dedicata all’Italia; la vasta diffusione delle tombe a cupa nell’Africa settentrionale (le romane Africa Proconsularis, Numidia, Mauritania Caesariensis e Mauritania Tingitana) costituirebbe già da sola un abbondante materiale per una tesi specialistica. Pertanto, non essendo possibile analizzare queste aree in modo dettagliato, le testimonianze africane, quelle della Province iberiche (Hispania Baetica, Hispania Tarraconensis, Lusitania) e le poche attestazioni presenti in Gallia Belgica, Dacia, Moesia e Pannonia, sono state esaminate complessivamente, con lo scopo di dedurre le componenti architettoniche e socio-rituali, non rinunciando, laddove possibile, ad una corretta collocazione topografica.

La presente tesi è articolata nelle seguenti sezioni: - Parte Prima, nella quale saranno esposte:

alcune riflessioni sulla terminologia adottata;

le considerazioni generali sulla tipologia funeraria esaminata;

un’analisi delle teorie proposte, nel corso dei decenni, sull’origine architettonica delle cupae e sugli ipotetici percorsi di diffusione.

- Parte Seconda, dedicata all’analisi delle attestazioni nelle seguenti aree geografiche:

Penisola Italiana (da N a S: Roma; Ostia; Albano Laziale; Pozzuoli; attestazioni sparse in Campania, Puglia, Basilicata; Strongoli; Tropea);

Provincia Sicilia (da E ad O: Messina; Kaukana; Agrigento; Catania, Lipari, Pozzallo); Provincia Sardinia (da N a S: Santa Teresa di Gallura; Porto Torres; Cornus; attestazioni monolitiche nella Sardegna centro-meridionale; Tharros; Villa speciosa; Cagliari; Bitia);

Province africane (analisi complessiva; Pupput); Province iberiche (analisi complessiva);

Gallia Belgica, Dacia, Moesia e Pannonia (analisi complessiva).

- Parte Terza, riservata alle considerazioni delle componenti architettoniche, sociali

(relative alla condizione economico-sociale della committenza legata alla cupae), rituali/simboliche (al fine di comprendere le scelte connesse con le pratiche e i riti funerari

(3)

III e di individuare probabili peculiarità simboliche) constatate nell’analisi dettagliata delle aree esaminate (laddove le pubblicazioni ad esse relative lo hanno consentito).

A tale sezione seguiranno le conclusioni finali.

Tutto il lavoro è corredato da un accurato ed abbondante apparato fotografico fuori testo, finalizzato alla visione autoptica delle varianti architettoniche locali individuate.

Riferimenti

Documenti correlati

To the authors’ knowledge, this is the first report of suspected poisoning by prolonged pokeweed exposure in a pony due to voluntary consumption.. It should be noted that the

Di fondamentale importanza è stata altresì la consultazione dell'archivio del Centro di documentazione rischi e danni da lavoro (Crd), ente istituito all’interno del patronato della

Open Access This article is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License, which permits use, sharing, adaptation, distribution and reproduction in any

- che con determinazione n.197/2014, l’Azienda ha affidato alla ditta AD Multimedia Srl l’incarico di assi- stenza e manutenzione biennale delle reti ad alta e bassa tensione

El estudio de la edad de fallecimiento de los epitafios vadinienses de- muestra que dos terceras partes murieron entre los 20 y 30 años, lo que no se considera como la edad habitual

Come si è visto la competenza nella lingua spagnola doveva essere assai diffusa e, quando non faceva parte dell’eredità familiare, come nel caso della primogenita di

Tras este repaso por la vida de Gosvinta se descubre que, en realidad, lo único que podemos afirmar, con cierto grado de certeza, es que sería de origen noble, que tuvo al menos

EpaC onlus si rivolge a tutte le forze politiche per consentire un rapido accesso alle nuove terapie innovative a tutti i pazienti con epatite C.. Le proposte dell’Associazione