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Type Mismatch: Variabili, errori e progettazione grafica

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Academic year: 2021

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Kerem Türkyilmaz

Relatore - Andreas Gysin

Type Mismatch

Variabili, errori e progettazione grafica

4.

3.

5. 6.

1. 2.

1. Tipografia espressiva

È un software realizzato in Processing che permette di generare poster tipografici. 4. Maze

Variante stilistica del sistema di celle Maze utilizzato per creare una serie di griglie.

2. Slit Scan

Effetto di distorsione ottenuto digitalmente, il programma è stato scritto in Processing. 5. Tavola font

Parte del codice sorgente scritto in Basil.js per generare una griglia di caselle di testo.

3. Bassa risoluzione

È uno strumento di visualizzazione 3D che si adatta in base alla densità dei pixels. 6. Timeline

Tavola che permette di vedere in modo completo tutti i fotogrammi di un video.

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Abstract

La programmazione non è solo una tecnologia, e non è solo uno strumento informatico, ma può anche essere un modo di immaginare, un modo di vivere la propria creatività. È dal mondo delle idee che prendono forma i contenuti del mondo reale. Il mio progetto di tesi si concentra inizialmente sulle fondamentali tappe stori-che stori-che hanno portato alla nascita e all’impiego della programmazione come strumento di sviluppo e produ-zione e secondariamente come mezzo di espressione. In questa riflessione si inserisce il mio progetto di tesi: Type Mismatch non ha come intento quello di giun-gere ad un risultato assoluto e definitivo, ma vuole piuttosto dimostrare quali nuove strade e possibili strumenti esistono per realizzare artefatti di comu-nicazione visiva. Questo percorso vuole dunque mo-strare una metodologia di progettazione alternativa a quella tradizionale e fornire ai comunicatori visivi, tramite la condivisione della ricerca e soprattutto del codice, una serie di spunti teorici e pratici.

Ricerca storica

All’inizio di questo percorso ho svolto una ricerca storica sui quattro settori che a mio parere hanno influenzato maggiormente, fino ad oggi, il lavoro del comunicatore visivo. I settori analizzati sono stati: Desktop Publishing, Computer grafica, Evoluzione tecnologica e Storia dell’arte cinetica e programmata. Grazie a questa ricerca ho potuto apprendere di quali nuovi strumenti dispone il comunicatore visivo e come la programmazione pos-sa essere un mezzo di espressione oltre che a uno stru-mento di sviluppo e di produzione.

Ricerca applicata

Ho svolto inoltre una ricerca sul design computazio-nale, ovvero, ho indagato un approccio scientifico uti-lizzato di solito in fase di progettazione per la risolu-zione di problemi attraverso l’impiego dei linguaggi di programmazione e delle nuove tecnologie. Rispetto all’approccio tradizionale, dove il designer si basa sulla propria esperienza e intuizione, l’approccio computa-zionale prevede la risoluzione di un problema mediante la strutturazione di regole ben precise. In questo modo ho potuto apprendere una metodologia alternativa di progettazione che mi è servita infine per progettare e realizzare i vari esperimenti che ho compiuto all’inter-no di questo percorso.

Esperimenti

In questo percorso ho deciso di basarmi principalmente sulle problematiche che ho riscontato nel settore della comunicazione visiva durante il mio percorso formati-vo. Credo vivamente che riaffrontare le proprie debo-lezze o problematiche dopo qualche anno e con una metodologia diversa possa essere interessane al fine di capire se c’è stata una progressione. I vari esperi-menti che ho realizzato cercano di indagare più settori, in questo modo ho cercato di dimostrare quali sono i vantaggi di questa nuova metodologia.

Conclusioni

Ritengo che oggi disponiamo di tutte le risorse neces-sarie per imparare ad utilizzare la tecnologia in manie-ra attiva e al massimo della sua potenza. Sta a noi in-fatti sfruttare queste possibilità nel migliore dei modi al fine di portare il nostro settore ad un livello succes-sivo, dove l’uomo e la macchina collaborano in modo attivo al fine di migliorare il flusso di lavoro. Credo che una maggiore sinergia tra l’informatica e la grafica po-trebbe pertanto cambiare il modo in cui concepiamo, progettiamo e realizziamo artefatti visivi.

Siamo abituati a progettare alla vecchia maniera, utilizzando la tecnologia a

no-stra disposizione in maniera limitata e non sfruttandone cosi l’intero potenziale.

Con il costante avanzamento tecnologico e la creazione di ambienti di sviluppo

semplificati il lavoro del comunicatore visivo negli ultimi anni sta cambiando. Le

nuove tecnologie ci permettono di esplorare nuovi limiti che prima d’ora non

era-no raggiungibili.

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