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(1)

Scuola di Ingegneria Industriale – Politecnico di Milano Ingegneria Aerospaziale, Energetica e Meccanica Fondamenti di Fisica Sperimentale I + B a. a. 2012/2013

Proff. L. Spinelli e A. Farina

Nota: Si invitano gli studenti a motivare e commentare adeguatamente ogni formula usata negli esercizi. Nei problemi a carattere numerico è obbligo dare prima la soluzione in forma letterale, sostituendo i valori numerici soltanto alla fine.

II Appello – 17 settembre 2013

Problema 1

Un corpo di massa m1 è appeso tramite una fune e una carrucola

ideali a un corpo di massa m2 = 5m1 appoggiato su un piano

orizzontale scabro con coefficiente di attrito statico µS = 0.4,

come in figura. La distanza del corpo di massa m1 dalla

carrucola è pari a L.

Si determini l’ampiezza massima θMAX con la quale il corpo di

massa m1 può oscillare senza far muovere il corpo di massa m2.

Problema 2

Si enunci e dimostri il teorema di Carnot.

Problema 3

Si considerino i materiali conduttori.

a) Si dia la definizione di condotture in equilibrio elettrostatico e se ne riportino, giustificandole, le principali proprietà.

b) Si chiariscano brevemente i concetti di induzione elettrostatica e di schermo elettrostatico, fornendo qualche esempio.

Problema 4

Si considerino due fili rettilinei indefiniti, elettricamente isolati tra loro, che giacciono nel piano (x,y) (vedi figura), percorsi da una corrente pari ad I e I/3 dirette come in figura.

Si calcoli il campo B (modulo, direzione e verso) in tutti i punti del piano (x,y) e si individuino i punti dove tale campo è nullo.

I/3

I

x

y

(2)

Secondo appello del 17/09/13

Esercizio 1

Applichiamo la seconda legge della Dinamica a entrambi i corpi. Riferendosi alla Fig. 1 si ha per la massa m1:

     m1gcos θ − T = −m1 v2 L −m1gsin θ = m1aT

da cui si ottiene che la tensione della fune `e pari a: T(θ) = m1gcos θ + m1 v2(θ) L (1)

T

m

1

g

m

1

m

2

T

m

2

g

N

F

A uT uN x y

Figura 1: Es 1. Diagramma delle forze.

(3)

Per la massa m2 si ha:            T = FA N = m2g FA≤ µsm2g

Dalla (1) si osserva che si ha il massimo della tensione per θ = 0 dove la velocit`a di m1 risulta massima. Calcoliamo quindi, utilizzando la conservazione dell’energia meccanica, la velocit`a della massa m1 nella posizione θ = 0.

(L − L cos θ0)m1g = 1 2m1v 2 M =⇒ v 2 M = 2L(1 − cos θ0)g (2) dove θ0 `e la posizione iniziale e vM `e la velocit`a massima (in θ = 0). Utilizzando la (1) e la (2) si ottiene:

TM = m1g[1 + 2 (1 − cos θ0)] Imponiamo quindi la condizione di attrito statico:

TM ≤ µsm2g =⇒ 3 − 2 cos θ0 ≤5µs =⇒ cosθ0 ≥ 1 2 =⇒ θ0 ≤60 ◦

Esercizio 2

Vedi teoria.

Esercizio 3

Vedi teoria.

Esercizio 4

Si utilizza il principio di sovrapposizione degli effetti e la legge di Biot-Savart per il campo magnetico generato da un filo sottile indefinito.

         B1 = µ0I 2πyuz B2 = µ0I 6πxuz =⇒ B = µ0I 2π % 1 y + 1 3x & uz

Annullando il campo magnetico totale B si ottiene l’equazione del luogo dei punti richiesto: % 1 y + 1 3x & = 0 =⇒ y= −3x, (x, y) %= (0, 0)

Figura

Figura 1: Es 1. Diagramma delle forze.

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