Ai miei genitori
A mia sorella Letizia
A mia nonna Iole
A Roberto
Desidero ringraziare innanzi tutto il Professor Roberto Mirandola, senza il cui aiuto e la cui guida non sarei riuscita a portare a termine questo lavoro. La mia riconoscenza va anche all’Ing. Filippi, per la disponibilità e la gentilezza, all’Ing. Francesco Spagna, la cui ironia mi ha accolta subito come benvenuta, all’Ing. Antonio Gaggero, paladino di Teamcenter, al Dott. Guido Zanone, all’Ing. Aicardi, alla Dott.ssa Grazia Albert e a tutti quelli del “gruppo mensa”, che mi hanno fatta sentire una di loro dal primo istante.
Un ringraziamento particolare all’Ing. Paola Farina, per la fiducia in me rinnovata giorno dopo giorno, per la generosità e la tenacia costanti con cui mi ha sempre sostenuta, per questi mesi intensi ed istruttivi al suo fianco.
Ringrazio tutti gli amici che mi hanno supportata (e sopportata) durante questi anni universitari, in particolare: Antonella, amica ed indimenticabile collega di studio, Valeria, lontana ma vicinissima, Alice, compagna di banco e di risate; Valentina e Fabio, senza i quali questi ultimi anni sarebbero stati ancora bui, Paola e Francesco, per avermi dato rifugio e viveri a tutte le ore, Valeria e Matteo, per tutte le focacce che mi hanno preparato, Agnese e Alessandro, per avermi mostrato come si bara davvero a Munchkin; Ada, Milena, Carlo, Elisa e Silvia, i miei coinquilini preferiti; Andrea, Gianluca e Stefano, progettisti nel bar di Ingegneria.
Ringrazio i miei genitori, mia sorella Letizia e mia nonna Iole, per l’aiuto, l’affetto e l’incoraggiamento che mi hanno donato giorno dopo giorno. Tutta la mia gratitudine va infine a Roberto, che mi è stato vicino in ogni istante, con irriducibile pazienza e profonda comprensione, condividendo con me ogni passo per giungere a questo importante traguardo.