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10. Cecilia Magni, Costruire il proprio libro di testo

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Academic year: 2021

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Costruire il proprio libro di testo

Cecilia Magni

Insegno da molti anni matematica e fisica al Liceo scientifico “B. Varchi” di Montevarchie (AR) e classico e fin dall’inizio del mio insegnamento sono stata interessata alla didattica della matematica: nel mio lavoro quotidiano in classe ho sempre cercato di capire quale poteva essere il metodo più efficace per presentare agli studenti un dato argomento e soprattutto in quale modo stimolare interesse e curiosità verso questa disciplina.

In questo breve articolo vorrei concentrarmi sulla scelta e sull’uso del libro di testo perché sono convinta che il libro di testo condizioni fortemente la didattica di un docente ed il suo modo di lavorare in classe almeno per quanto riguarda la matematica.

Già dopo pochi anni di insegnamento spesso non mi sembrava che nel libro di testo la spiegazione di un dato argomento fosse la migliore o la più efficace: cominciai ad impostare le lezioni in modo personale e molti dei miei studenti “prendevano appunti” per avere una sintesi che rendesse loro più agevole uno studio successivo.

Per permettere loro di partecipare alla lezione senza l’impegno di dover scrivere quello che dicevo cominciai a riscrivere io, prima in forma manoscritta e poi digitale grazie all’aiuto di alcuni colleghi, le spiegazioni fatte durante le lezioni: sono nati così gli “ Appunti di matematica” sia per i Licei ad indirizzo scientifico che per quelli ad indirizzo umanistico che sono consultabili e scaricabili gratuitamente sul sito matematicainrete.it.

Se la motivazione iniziale per la stesura di questi Appunti è stata quella di dare ai miei studenti un testo di riferimento in cui ritrovare la parte “teorica”, ben presto, dal momento che nel mio libro di testo gli esercizi mi sembravano troppi, inutilmente complicati e ripetitivi, iniziai ad inserire anche gli esercizi ed i problemi collegati alla teoria.

Nella maggior parte dei libri di testo si trovano decine e decine di pagine di esercizi molto simili e con calcoli di difficoltà crescente ma io invece sono sempre stata convinta che non è necessario far svolgere agli studenti esercizi

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troppo complicati da un punto di vista tecnico quanto semmai proporre “problemi” significativi perché lo sforzo dello studente non deve essere tutto concentrato nello sviluppo del calcolo ma piuttosto nel capire e nell’impostare il procedimento risolutivo.

Per me la matematica è essenzialmente attività di risoluzione di problemi sia interni alla matematica che “applicati alla realtà”, come hanno evidenziato personalità di grande competenza e sensibilità didattica quali Emma Castelnuovo e Giovanni Prodi.

Ho quindi cercato di realizzare un testo in cui la parte teorica, spiegata con un linguaggio semplice ma non per questo impreciso, e quella degli esercizi fossero integrate in modo equilibrato: volevo che dalla stessa impostazione del testo si capisse che fare matematica non vuol dire “fare calcoli complicati” applicando formule imparate a memoria ma mettere alla prova intelligenza e creatività per dimostrare proprietà generali e cercare metodi e procedure per risolvere problemi.

Il costo degli Appunti è stato per i miei studenti solo quello delle fotocopie e quindi circa un terzo rispetto al costo di un testo tradizionale: mi è sempre apparso sbagliato che in Italia si richiedano alle famiglie cifre considerevoli per l’acquisto dei libri di testo della scuola secondaria superiore mentre in molti paesi i testi sono praticamente gratuiti perché i docenti utilizzano dispense o materiale scaricato dalla rete.

La speranza è che questo lavoro possa costituire una “base” utilizzabile anche da altri insegnanti per “costruire” il proprio libro di testo: nella digitalizzazione i vari argomenti sono stati trascritti facendo attenzione a concludere l’argomento o il problema in una sola pagina, quasi fosse una scheda di lavoro, così che un docente possa facilmente scaricare le parti che lo interessano, combinarle e aggiungere materiale proprio.

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Il libro di testo secondo me dovrebbe essere un “testo personale in divenire” che, oltre ad avere così un costo più accessibile per gli studenti che dovrebbero solo fotocopiarlo, avrebbe il vantaggio di poter essere adattato, modificato e ampliato ogni anno, in relazione all’esperienza effettuata dal docente nelle classi e quindi seguire e riflettere la sua crescita professionale.

Appunti di matematica 2 Appunti di matematica 4 Licei ad indirizzo umanistico Licei ad indirizzo scientifico

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