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Un cambio di Direttore per Bibelot

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Academic year: 2021

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Un

cambio di Direttore per Bibelot

Anna Maria Tammaro

Cara Presidente della Sezione AIB Toscana e cari lettori,

Mi dimetto con la presente lettera dalla carica di direttore di Bibelot, notiziario delle biblioteche in Toscana. E’ stato un vero piacere per me collaborare con voi care colleghe del CER di AIB Toscana e vi ringrazio per la dedizione personale che mettete ogni giorno nel portare avanti il vostro mandato, pur tra tante difficoltà ed ostacoli. Ringrazio profondamente tutti voi lettori ed autori di Bibelot, che avete sempre sostenuto il notiziario. E’ stato bello vivere insieme a voi questa esperienza editoriale, ma dopo sette anni di Direzione è arrivato il tempo giusto per passare il testimone e per dare il benvenuto al nuovo Direttore Grazia Asta. Il nuovo Direttore, che ha realizzato una carriera così piena di successi come responsabile delle Biblioteche fiorentine, saprà portare molto avanti Bibelot con la sua passione professionale e la sua eccezionale determinazione.

Ho preso la Direzione di “Bibelot” esattamente nel dicembre 2011. Per me è stato abbastanza facile definire la struttura e l’ambito di attività di “Bibelot”, proseguendo l’ottimo lavoro dei Direttori che mi avevano preceduto, ed ho cercato di portare avanti il notiziario proponendomi il raggiungimento di due obiettivi: mantenere la periodicità quadrimestrale del notiziario e stimolare la partecipazione attiva del maggior numero di bibliotecari toscani.

Il primo obiettivo è stato raggiunto usando al meglio la tecnologia digitale, che ha consentito di rendere più veloce il ciclo editoriale nel flusso di lavoro interattivo gestito dalla piattaforma OJS delle riviste AIB. Di Benedetto nel 2007 aveva annunciato non senza polemiche di chiudere l’edizione cartacea di “Bibelot” per passare ad un “fascicolo periodico” in PDF scaricabile da Internet, modalità usata fino al 2011. C’è stata poi una fase di transizione dal 2012 in cui “Bibelot” in linea è stato convertito in un file HTML nel sito di AIB Toscana. Dal 2015 Bibelot è in linea nella piattaforma OJS ed open access delle riviste AIB. Sono contenta di poter dire che

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siamo riusciti in questi sette anni a garantire la periodicità quadrimestrale di “Bibelot”, che è stata mantenuta regolarmente.

Per l’obiettivo di coinvolgere tutti i soci a partecipare ed a far conoscere le loro buone pratiche e riflessioni professionali alla comunità, all’inizio abbiamo avviato una Call for paper che è stato aperta per il primo numero del 2012. Ma non è stato necessario ripetere la Call per ogni fascicolo. Si è avviato un processo attivo di partecipazione da parte di tanti bibliotecari, è bastato far capire che Bibelot aveva bisogno della partecipazione attiva dei bibliotecari ed il flusso dei contributi non si è mai fermato, anzi alcuni bibliotecari hanno aperto nuove rubriche di cui sono diventati responsabili. Inoltre, tutti hanno potuto dire la propria opinione anche critica, usando il Forum, una rubrica aperta a tutti. Il risultato migliore a mio parere che si è realizzato in questi sette anni è stato quindi quello di poter coinvolgere una gran parte dei bibliotecari toscani nel realizzare il notiziario, con il numero degli articoli che è raddoppiato con una media di 20 contributi l’anno. Soprattutto nella rubrica “Profili della Nuova Generazione” si è cercato di offrire uno spazio per i più giovani, che si affacciano alla professione ed hanno così potuto farsi conoscere con le loro aspettative, competenze e speranze.

“Bibelot” ha una lunga storia all’interno della Sezione Toscana di AIB ed è sempre stato non solo un canale di comunicazione importante per l'Associazione, ma anche uno strumento di aggiornamento professionale. Ha accompagnato dal 1995 i bibliotecari che in questi più di venti anni hanno affrontato molti difficili cambiamenti ed ha contribuito a rafforzare un senso di appartenenza ed una forte identità professionale.

Adesso, lasciando il timone a Grazia Asta, voglio tornare ad usare la metafora dei precedenti Direttori - Di Benedetto e Sardelli - e raffigurare “Bibelot” come un battello che riprende a navigare, con un nuovo equipaggio, per continuare a seguire la sua rotta che è quella di trasmettere ai bibliotecari una moderna "cultura del servizio". Non è più una “noce” nel mare del Web come diceva Di Benedetto, ma ora è una “barca a vela” una rivista elettronica stabilizzata, che usa il vento dell’accesso aperto come il modo più efficace per comunicare e informare i bibliotecari, per aiutarli in questo periodo di grandi cambiamenti nei loro sforzi di trasformare e migliorare i servizi.

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