Global justice
Da giustizia a giustizia globale (pp. 66-81)
• Anni ’60: crisi del positivismo logico e rinascita della teoria politica normativa
• 1971: pubblicazione di A Theory of Justice di John Rawls
• Cresce l’interesse per le questioni pratiche: razzismo, fame nel mondo, ingiustizie
• Paradigma filosofico di sfondo: diritto naturale, utilitarismo, kantismo
• Doyle 1986: gli Stati liberal-democratici non combattono guerre tra loro
• Riferimento a Kant, Una pace perpetua, 1795
• Ritorno della filosofia kantiana in RI
• Debolezza di quest’approccio: etica (applicata) alla base del discorso – moralismo
• Rawls: successore anomalo di Kant
1) Non esiste una comunità globale dei cittadini del mondo. Due posizioni originarie
• Kantiani cosmopolitici e diritto naturale sono accomunati dall’idea che la base della comunità globale sia costituita da individui (cittadini del mondo)
Rawls
• TJ e PL: come è possibile una società liberale?
• The Law of Peoples: “come una società mondiale di popoli liberi possa essere possibile”.
• Struttura di base inesistente a livello globale
• Il diritto dei popoli può surrogare l’assenza di una struttura di base globale • 5 tipi di società a) Popoli liberali b) Popoli decenti c) Stati fuorilegge d) Burdened societies e) Assolutismo benevolente
Diritto dei popoli come espansione del contratto sociale
L’obiettivo di Rawls è quello di delineare un modello astratto di politica estera per i popoli liberali (e decenti)
• Perché popoli e non Stati?
• Comunanza di cultura, storia, linguaggio, natura morale
• Posizione originaria e 8 principi di giustizia internazionale (p. 73)
• Anche le società gerarchiche (popoli decenti) possono rientrare nella Società dei popoli purché rinuncino all’aggressività e rispettino i DU • Popoli decenti e rispetto della auto-determinazione dei popoli
• DU come vincolo alla sovranità
• Teoria non-ideale: guerra e assistenza alle nazioni sfavorite
• Giustizia distributiva e The Law of Peoples – obiezione di Pogge (doppio standard)
• Centralità della struttura di base e difficoltà di estendere il paradigma della giustizia di Rawls all’arena globale
• The Law of Peoples: giustizia distributiva e tolleranza interculturale
• Liberali cosmopoliti post-rawlsiani: Beitz e Pogge • Beitz: redistribuzione delle risorse naturali e
interdipendenza internazionale
• Pogge: Rawls è un nazionalista esplicativo. Per R. la giustizia internazionale procede inside-out. Pogge privilegia la dimensione globale
• S. Freeman: impossibilità della giustizia globale perché la giustizia distributiva presuppone istituzioni politiche
cooperative che legiferano, e queste non esistono a livello globale