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Lo sviluppo del piano

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Academic year: 2021

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PIANO MIRATO DI PREVENZIONE

S.P.I.S.A.L.

DELLA PROVINCIA DI TREVISO

Lo sviluppo del Piano

dott. Roberto Agnesi

Fruibilità di questo convegno per aggiornamento RSPP

CONDIZIONI:

• Partecipazione per tutta la durata dell’evento (9.00-13.00)

• Firma in ingresso

• Compilazione completa e LEGGIBILE (!) del modulo domanda fornito all’ingresso

• Firma in uscita (disgiunta da quella in ingresso) e consegna del modulo compilato

• Attendere l’invio con e-mail dell’attestato in formato PDF In caso contrario solo attestato di presenza

Accordo Stato Regioni 07/07/2016; aggiornamento RSPP - ASPP:

• Metà dei crediti possono essere conseguiti frequentando convegni

• Non c’è limite di partecipanti (per i convegni)

• Non c’è necessità di superamento prova finale

• Necessità di conservazione del registro dell’evento per 10 anni da parte dell’organizzatore

• Vale reciprocamente anche per aggiornamento Coordinatori per la Sicurezza in fase di Progettazione e Realizzazione dell’opera (modificato allegato XIV del DLgs 81/08).

(2)

Qualche riferimento utile…. In attesa del nuovo sito (www.ulss.tv.it)

LINK UTILI

(3)

3

SITI TEMATICI

Il sito tematico SPISAL

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IL CONTESTO INFORTUNISTICO

2013

2014

2015

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5 Rapporto INAIL Accertati positivi in occasione di lavoro senza mezzi di trasporto = 33 nel 2015

Infortuni mortali in Veneto

(esclusi in itinere e stradali in occasione di lavoro)

39 44 37 53 52 46 61 36 42 53 53 29 48 35 33 16 31 32 47 30 38 49 44 25 40 26 23 15 24 26 0 10 20 30 40 50 60 70 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016(T1)

VENETO - Numero casi mortali per fonte informativa

Numero casi mortali PREO Veneto non stradali e itinere, inclusi NON INAIL TUTTI I SETTORI Numero casi Mortali INAIL non stradali e Itinere SOLO 'INDUSTRIA E SERVIZI' Numero casi Mortali INAIL non stradali e Itinere

(6)

0 20 40 60 80 01 Agrindustria e pesca 02 Estrazioni minerali 03 Industria Alimentare 04 Industria Tessile 05 Industria Conciaria 06 Industria Legno 07 Industria Carta 08 Industria Chimica e Petrolio 09 Industria Gomma 10 Ind. Trasf. Non metalliferi 11 Industria Metalli 12 Metalmeccanica 13 Industria Elettrica 14 Altre industrie 15 Elettricità Gas Acqua 16 Costruzioni 17 Commercio 18 Trasporti 19 Sanita’ 20 Servizi 21 Agricoltura 22 Conto Stato 23 Attività Marittime 99 Comparto non determinabile

2013 2014 2015 2016

Casi mortali in Veneto

•Anziani, •coltivatori diretti, •Trattore •NON INAIL 0,0% 1,6% 4,3% 7,4% 22,9%25,5% 12,2% 25,5% 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% < 1 8 d a 1 8 a 2 5 d a 2 6 a 3 0 d a 3 1 a 4 0 d a 4 1 a 5 0 d a 5 1 a 6 0 d a 6 1 a 6 5 > 6 5 Classi di Età

Modalità accadimento infortuni mortali (Veneto 2013-2016)

Totali forma (2013-2016)

Ribaltamento trattore o muletto o bob-cat (di cui 33 trattore agricolo) 42 Caduta dall'alto o in profondità (di cui 14 scala portatile) 39 Sciacciato da parti di macchine o di automezzi (di cui 12 macchine agricole) 31 Altro (di cui 6 esplosioni/scoppi) 29 Colpito da materiale (di cui 6 tronchi d'albero) 28 Schiacciato/colpito da automezzo in movimento 12

Folgorazione 5

Incendio 2

188 TOTALE

(7)

7 Provincia ULSS 2013 2014 2015 2016 2013 Totale Prov 2014 Totale Prov 2015 Totale Prov 2016 Totale Prov Σ 1 3 3 4 1 2 4 1 1 3 3 1 2 2 4 1 2 1 5 1 1 4 6 6 3 5 6 6 7 3 1 3 8 1 4 1 2 9 4 6 3 1 10 2 3 1 1 12 1 1 3 2 13 5 1 1 14 3 15 2 2 2 8 16 3 1 2 17 2 1 1 18 2 3 7 1 19 1 5 20 4 3 6 5 21 1 22 2 6 4 TOTALE 37 53 52 46 188 3 5 5 14 Belluno Treviso Padova Rovigo 11 29 24 8 4 8 7 11 9 5 10 5 4 7 Venezia 4 15 3 7 7 Vicenza 4 3 Verona 24 19 1 7 9 20 41 4 8 31

Prov. TV mostra dati in coerenza con la sua dimensione produttiva

CASI MORTALI [compresi NON INAIL]

IN OCCASIONE DI LAVORO (NON STRADALI) (esclusi IN ITINERE, SPORTIVI, COLF, STUDENTI)

Gli indicatori della provincia di Treviso (tutti gli infortuni riconosciuti)

Tasso di incidenza standardizzato media 2009-2013

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… allora va tutto bene ??

… NO !

A prescindere dai casi mortali che non sono adatti per monitorare il livello di sicurezza, aumenta la percentuale di

infortuni gravi (in tutto il Veneto) !

2015 NON definitivo

Le amputazioni

CONSTATAZIONI ALLA BASE DEL PIANO MIRATO in provincia di TREVISO:

• prima dell’avvio del piano … ogni anno c’erano costantemente circa 80 infortuni con amputazioni dell’arto superiore (di dita, parti di dita, mano, braccio, anche uno mortale per successivo dissanguamento); almeno metà sono avvenuti a causa di

macchine o parti di macchine e attrezzature. Anche infortuni

per sciacciamento di tutto il corpo o di parti vitali (testa). • La maggior parte delle sanzioni in caso di ispezione (senza infortunio) riguarda la mancanza di sicurezza di macchine (Anche quelle con marcatura CE). Manomissione dei sistemi di sicurezza (ripari, interblocchi etc.)

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9 Sicurezza e competitività per nazione (.. sfatare un mito ! ) Mortali ITALIA … se si bada alla sicurezza non si lavora … !!

Il problema della percezione del rischio … (muoiono anche datori di lavoro e loro familiari)

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Si parte da lontano …

Precedenti progetti e piani regionali di comparto (manualistica pubblicata in collaborazione con Enti Bilaterali)

Coordinamento provinciale TV con il coinvolgimento della Provincia

Sistemi di Gestione della Sicurezza UNI INAIL – Lavoro Sicuro

Convergenza di intenti … dal punto di vista SPISAL

In passato irregolarità in 1 su 3 controlli fino ad alcuni anni fa; più recentemente 1 controllo con irregolarità su 4 eseguiti ciò pone un quesito su efficacia e

efficienza della vigilanza ?

Cambia il contesto epidemiologico e il livello tecnologico nelle aziende Cambia la tipologia di infortunio (…. ma in modo non uniforme)

Alleanze con i soggetti interessati:

•Associazioni dei datori di lavoro: Industrie artigianato

•Associazioni sindacali

•Organismi paritetici

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Due aspetti

L’intervento di vigilanza (programmazione e attuazione soltanto SPISAL)

La fase di “preparazione” delle aziende prima del controllo (tutti sono avvisati su cosa e come viene controllato ma nessuno viene preavvertito dell’ispezione).

La fase di assistenza post intervento in caso di necessità di intervenire sulla sicurezza

ANCHE IN COLLABORAZIONE CON PARTI INTERESSATE

Le difficoltà .. Per le aziende

COMPLESSITA’ intrinseca nelle questioni di sicurezza

Norme che richiedono interpretazione tecnico

discrezionale (… e quindi difformità di comportamenti

fra intra e inter servizi)

In caso di violazione, le norme penali e sulla

depenalizzazione non facilitano l’interlocuzione fra «vigilante e vigilato» quando il controllo è già in atto.

(12)

L’attività di controllo

ATTIVITA’ 2015 ULSS 7 ULSS 8 ULSS 9 PROV TV

Aziende controllate 593 701 1.128 2.422

Cantieri controllati 168 241 438 847

% controlli irregolari (media regionale = 24,1)

19% 42% 35%

Gli SPISAL hanno il mandato istituzionale di effettuare controlli nelle aziende per verificare il rispetto delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. L’evidenza di molti infortuni gravi alle mani (nella provincia di TV circa 80 infortuni all’anno con amputazioni parziali o totali di falangi o di dita prima dell’avvio di questa iniziativa) ha indotto la scelta di intervenire in tutto il settore manifatturiero sulla sicurezza delle macchine nell’ambito degli obiettivi, ma con metodologia nuova, «a monte del controllo». Collaborazione ail fini dell’assistenza e della promozione !!

Le fasi di sviluppo già attuate:

Gli SPISAL hanno prodotto materiale tecnico a supporto dell’autovalutazione da parte delle aziende. NON cambiano le modalità con cui viene fatto il controllo ma esplicitato cosa e come si controlla (TRASPARENZA non burocratica) già in TUTTE le aziende. (pubblicato nel sito INTERNET). Il contenuto dei materiali è stato discusso con gli esperti delle parti coinvolte per raggiungere il massimo livello possibile di condivisione (prima del controllo) sull’applicazione della normativa specifica. Effettuazione di incontri per la presentazione del materiale alle aziende.

La pubblicazione nel sito INTERNET (in collaborazione con il coordinamento provinciale).

Costituzione di un tavolo tecnico per la valutazione delle criticità evidenziate dalle aziende in fase di esecuzione degli interventi di messa a norma e la condivisione di soluzioni adottate.

Pubblicazione delle soluzioni approvate nel sito INTERNET Promozione dell’adozione dei sistemi di gestione della sicurezza.

(13)

13 ATTIVITA’ IN CORSO

Nel secondo semestre 2016 inizio dei controlli SPISAL in 80 aziende che possono essere di due livelli:

I Livello dedicato principalmente alla verifica tecnica sulle attrezzature II Livello (per le aziende che hanno adottato volontariamente SGS e ne

hanno fatto richiesta) dedicato a verificare l’efficace attuazione del sistema con la metodica dell’audit. Ha lo scopo di cercare di garantire il mantenimento nel tempo del livello di sicurezza già raggiunto.

Interessa tutte le aziende …

Nel 2017 saranno completati i controlli sulle prime 80 aziende e sarà ripresa la campagna informativa per estendere l’intervento a tutte le aziende della provincia, con l’intento di raggiungere mediante l’azione di

informazione e promozione tutte quelle operanti nel territorio provinciale.

Saranno selezionate altre 100 aziende (di cui almeno 80 saranno controllate) per promuovere l’adozione dei sistemi di gestione della sicurezza (con eventuale AUDIT a richiesta)

(14)

P rim a v alu ta zi o n i …. A n o ve m b re 2 01 6 (s ia m o c u rio si! ) ai P S d ell a e x U L S S 9 g p rim a d ei co n tro lli 0 1 2 3 4 5 6 7 8 2012-03 2012-04 2012-05 2012-06 2012-07 2012-08 2012-09 2012-10 2012-11 2012-12 2013-01 2013-02 2013-03 2013-04 2013-05 2013-06 2013-07 2013-08 2013-09 2013-10 2013-11 2013-12 2014-01 2014-02 2014-03 2014-04 2014-05 2014-06 2014-07 2014-08 2014-09 2014-10 2014-11 2014-12 2015-01 2015-02 2015-03 2015-04 2015-05 2015-06 2015-07 2015-08 2015-09 2015-10 2015-11 2015-12 2016-01 2016-02 2016-03 2016-04 2016-05 2016-06 2016-07 2016-08 2016-09 "a m p u ta zio n e " i n D ia g n o si 2014-03 2014-04 2014-05 2014-06 2014-07 2014-08 2014-09 2014-10 2014-11 2014-12 2015-01 2015-02 2015-03 2015-04 2015-05 2015-06 2015-07 2015-08 2015-09 2015-10 2015-11 2015-12 2016-01 2016-02 2016-03 2016-04 2016-05 2016-06 2016-07 2016-08 2016-09 2016-10 p rim i c e rt ifi ca ti u n p o ’ d i o tti m is m o p er i r is u lta ti ? ! . 2015-07 2015-08 2015-09 2015-10 2015-11 2015-12 2016-01 2016-02 2016-03 2016-04 2016-05 2016-06 2016-07 2016-08 2016-09 2016-10 U LS S 9 -R a p p o rt o a m p u ta zio n i/ in fo rt u n i t o ta li n e i p rim i c e rt ifi ca ti

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15

Per ridurre gli infortuni mortali bisogna ridurre la base delle piramide:

SITUAZIONI A RISCHIO

Ruolo del Caso

Conseguenze degli infortuni gravi per le aziende

Oltre al danno arrecato al lavoratore:

Perdita di produzione (assenza dell’infortunato, sequestro o divieto d’uso della macchina, etc)

Spese legali per procedimento penale Aumento premio INAIL

Rivalsa INAIL

Eventuale condanna penale per lesioni personali Risarcimento in sede civile (assicurazione ?)

Responsabilità amministrativa art. 30 (efficacia esimente dei SGS) … ma la maggior efficacia esimente è NON AVERE INFORTUNI !

Esistono già molti studi sui costi …(vedi per es. Unindustria + UniPD)

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PIANO MIRATO A COSA ?

OBIETTIVI:

Sicurezza delle macchine e delle attrezzature in generale (trasversale per i diversi comparti)

Per questo interessa il settore manifatturiero

NON esaurisce tutti i target della prevenzione SPISAL, nel 5% delle aziende da controllare (529 per ULSS 7, 610 per ULSS 8, 996 per ULSS 9)

ci sono anche:

Edilizia

Altri settori produttivi o rischi particolari (ambienti confinati, rischio chimico e cancerogeno, etc)

Perché siete qui ?

Il piano non si caratterizza soltanto per l’obiettivo ma anche per il metodo. Parte dalla constatazione di parziale efficacia della sola vigilanza (ricerca finalizzata Min. Salute 2009) SERVE sinergia con la prevenzione all’interno dell’azienda.

Le aziende più strutturate sono quelle con cui è più facile avviare in la collaborazione che culmina con il secondo livello; per questo hanno il privilegio di sapere “prima” di essere candiate al controllo (in realtà le aziende sono “tutte” candidate al controllo).

Si colloca nell’alveo dei piani di prevenzione di comparto già sviluppati in regione ma con alcune differenze di metodo (non solo indicazioni iniziali consistenti in

(17)

17 Come si sviluppa il piano

Selezione delle aziende: Appartenenza al settore manifatturiero

Andamento infortunistico (tassi di incidenza) o eventi sentinella (che pur non essendo gravi, indicano la presenza di fattori di rischio)

Piano di controllo differenziato

> 30 addetti: invito ad un primo incontro e avvio fase di assistenza e promozione dello

sviluppo di sistemi di gestione della sicurezza (controlli programmati nel secondo semestre del 2017).

Altre aziende verranno controllate come di consueto in base ai piani di attività e agli

obiettivi regionali; riceveranno comunque assistenza a richiesta (anche nell’ambito delle collaborazioni con gli organismi paritetici) e informazioni sulle modalità con cui vengono svolti i controlli sulle macchine e sulle attrezzature.

Come si sviluppa il piano

Si prevedono due livelli di sviluppo:

Il primo livello corrisponde al conseguimento della piena conformità alla norma in tema di sicurezza delle macchine. QUESTA VERIFICA

SARA’ COMUNQUE ESEGUITA DALLO SPISAL, in ogni azienda

controllata. Il controllo sarà un normale controllo di vigilanza su tutti gli aspetti della sicurezza con un approfondimento sulle macchine. … non dimentichiamo il resto !!

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Come si sviluppa il piano

Il secondo livello prevede un’adesione volontaria

da parte delle aziende entro il primo semestre 2017

Questo secondo livello è il nostro vero scopo perché dovrebbe segnare un salto di qualità all’interno dell’azienda nel cercare di garantire il mantenimento delle condizioni di sicurezza.

MOLTE aziende questo salto lo hanno già fatto e sarà un’occasione per mettersi alla prova; per le altre potrebbe essere l’inizio di un percorso …

Quali azioni di assistenza per le aziende Materiali per autovalutazione: sono e saranno

distribuiti nel sito internet dello SPISAL della ULSS. Si tratta di check list (documenti da conservare in azienda, macchine e DPI) che andranno ad integrare i materiali già presenti nel sito sia nella pagina dedicata alla trasparenza sia nella pagina dedicata

all’assistenza (schede tecniche).

Nella parte dedicata ai materiali regionali segnaliamo il documento sul rischio chimico e cancerogeno con annessa check list.

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19 Quali azioni di assistenza per le aziende

Tavolo tecnico per la condivisione delle soluzioni: nasce dalla

impossibilità per lo SPISAL di svolgere azioni che si possano configurare come consulenza. Pertanto il tavolo, superando il limite la genericità insita nelle azioni di assistenza, valuterà,

CONDIVIDERA’ e diffonderà proposte di soluzioni tecniche che

consentano di raggiungere i livelli di sicurezza necessari, senza essere di ostacolo alla produzione, grazie al ruolo degli organismi paritetici che con le aziende e i loro consulenti possono avere un contatto diretto.

[comunque anche il tavolo non ha risorse per una vera e propria consulenza capillare]

Quali azioni di assistenza per le aziende SPORTELLO INFORMATIVO:

Già attivo, anche con risposte condivise dai tre

SPISAL a quesiti pervenuti e pubblica nelle FAQ per il loro interesse.

Anche in vista dell’ipotesi di unificazione delle ULSS, e comunque nell’ambito del comitato provinciale di coordinamento, sarà ampliata la fase di condivisione. Assistenza per l’interpretazione delle check list fornite

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Quali azioni di assistenza per le aziende

Disponibilità per ulteriori incontri con le aziende, con i consulenti, con gli ordini professionali interessati, su temi specifici di diffuso interesse che abbiano ricadute sulla sicurezza delle macchine.

Cosa prevede il controllo (I livello)

Accesso in azienda (SENZA comunicazione del giorno in cui il controllo sarà effettuato).

Verifica documentazione (vedi sito Internet per documentazione che tutte le aziende devono avere e per quella che viene SEMPRE richiesta indipendentemente da quanto emerge nel sopralluogo) – Esattamente come succede ora !

Verifica condizioni generali ambienti di lavoro (igiene dei locali, aerazione, impianti di aspirazione localizzata, antincedio … etc) Verifica delle MACCHINE con i criteri minimi della CHECK LIST fornita.

E … attenzione alle modalità con cui viene assicurata la vigilanza interna del datore di lavoro sul rispetto delle norme di

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21 L’adesione VOLONTARIA al

secondo livello

Deve essere formulata prima della fine del primo semestre 2017 mediante il modello di richiesta disponibile nel sito internet.

Verificare che i requisiti della CHECK LIST (e gli altri di cui sopra) sono tutti soddisfatti su tutte le macchine;

Si richiede quindi l’impegno a sviluppare (anche senza formalizzazione, validazione o certificazione) almeno due procedure che possano essere il “germe” di un sistema di gestione della sicurezza.

Quali procedure ?

Per coerenza con l’obiettivo generale si richiedono almeno due procedure:

Manutenzione delle macchine con particolare

riferimento al mantenimento dei requisiti di sicurezza nel tempo, alle operazioni di manutenzione, pulizia e alla gestione delle anomalie di funzionamento che possano comportare rischi diversi da quelli della normale produzione.

Gestione degli infortuni (opzionale incidenti)

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Quali vantaggi per l’azienda

Avviare un processo di sicurezza “sostanziale” (non siamo interessati agli aspetti “burocratici” dei sistemi di gestione, ci interessa l’efficace attuazione !!) con il vantaggio di ridurre le possibilità di infortunio e (forse) di migliorare la produzione perché le scelte di sicurezza sono decise dall’interno e non “imposte”

dall’esterno (con possibilità di validazione delle soluzioni attraverso il tavolo tecnico).

Il controllo consisterà in un AUDIT delle procedure volontariamente adottate invece che in vigilanza ordinaria eventuale

disposizione per art. 302 bis (SALVO VIOLAZIONI !!)

L’audit verrà considerato come attività di vigilanza “completo” già eseguito sull’azienda …

L’audit

Sarà svolto da personale SPISAL appositamente formato in data CONCORDATA con l’azienda

Sarà focalizzato sul livello di sicurezza conseguito piuttosto che sulla “formalizzazione” del sistema

NON sarà rilasciata nessuna certificazione, validazione, attestazione o altro perché questo non è il nostro scopo

… l’obiettivo comune è solo quello di aumentare la sicurezza ed una occasione per COOPERARE da punti di vista diversi per lo stesso

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23 ULTERIORE ASSISTENZA

Per le aziende che aderiscono al livello II saranno disponibili gli stessi strumenti di assistenza già indicati, estendendoli a eventuali dubbi interpretativi sulle soluzioni procedurali proposte.

Per la gestione degli infortuni, possibilità di fruire del software Informo per le aziende e del relativo corso di formazione erogato da INAIL Ricerca nell’ambito di

un’azione centrale del piano nazionale prevenzione. Tale supporto viene fornito grazia alla collaborazione tra ULSS e INAIL mediante l’adesione dello SPISAL al progetto.

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Prime risposte del tavolo tecnico

Domanda: "Non sono in grado di far eseguire le verifiche periodiche

sulle attrezzature poiché non sono in possesso della documentazione necessaria o non ho effettuato la comunicazione dei messa in servizio;

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25

… segue

Bobinatrice

Domanda:Un'azienda ha riscontrato la presenza di rulli rotanti contrapposti (di cui uno solo motorizzato) non protetti in una macchina ante-CE (estrusione e avvolgimento di film plastico) e propone di installare fotocellule o tappeto sensibile che determinare l'allontanamento dei rulli per evitare il trascinamento in caso di

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… il problema

(27)

27

… segue

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