LA PREVENZIONEDEGLI INFORTUNI
Premessa
Non tutti sanno che molti incidenti avvengono nel luogo più sicuro che possiamo immaginare: la nostra casa.
Nelle nostre abitazioni, infatti, avvengono ogni anno circa 30.000 incidenti gravi di cui oltre 7000 mortali, in pratica ogni giorno muoiono 19 persone per incidenti domestici.
Gli infortuni domestici si verificano per numerosi motivi, ma i principali sono rappresentati dalle 1) cadute, seguite dai 2) tagli e dalle 3) ustioni.
1) Le cadute. Il luogo più pericoloso per le cadute è sicuramente il bagno, dove è possibile che il pavi-mento rimanga bagnato e quindi aumenti il rischio di scivolare e magari battere la testa nei sanitari [fig. 1]. Il pavimento del bagno deve essere quindi pulito ma soprattutto asciutto ed è bene porre tappetini antiscivolo sul fondo della vasca o della doccia.
Anche nel resto della casa è comunque facile cadere, soprattutto dove ci sono tappeti e scalini: i primi non dovrebbero avere ondulazioni o bordi ripiegati, mentre i secondi dovrebbero essere sempre provvi-sti del corrimano.
Attenzione poi quando usiamo uno sgabello o una scala; data l’alta frequenza di cadute con gravi conseguenze, in queste occasioni è sem-pre meglio non essere da soli.
Le cadute sono sempre pericolose poiché possono provocare contusioni, lussazioni, frat-ture o anche traumi vertebrali o cerebrali; in questi ultimi casi è facilissimo peggiorare le co-se e quindi ricordiamo di non dare niente da bere al l’in for tu na to e di chiamare il 118 che ci fornirà l’assistenza necessaria.
2) I tagli. Per evitare tagli più o meno gravi ri-cordiamo sempre di:
non affettare mai il pane poggiandolo sul petto, o comunque con la lama rivolta ver-so di noi, ma utilizzare sempre una superficie stabile;
evitare di utilizzare bicchieri scheggiati che potrebbero rompersi all’improvviso;
maneggiare sempre i coltelli con precauzio-ne, specialmente quando si lavano o si asciu-gano.
LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI
I tagli possono recidere le vene o le arterie; in quest’ultimo caso occorre chiamare il 118 e bloccare con ogni mezzo la fuoriuscita del sangue [fig. 2].
3) Le ustioni. Le ustioni sono bruciature della pelle che possono essere causate da fuoco, elettricità, liquidi bollenti, vapore o acidi. Esistono quin-di numerosi moquin-di per ustionarsi e ricorquin-diamo pertanto quin-di:
non usare l’asciugacapelli con le mani, il corpo o i piedi bagnati; non lasciare niente (presine, stracci ecc.) vicino ai fornelli accesi; staccare il cavo dell’antenna del televisore durante i temporali;
non tenere le lampade (specialmente se alogene) vicino a tende o a ma-teriali infiammabili;
non usare materiale elettrico (radio, stufette o altro) durante il bagno perché anche il vapore può pro-vocare un corto circuito.
Un modo purtroppo assai diffuso per procurarsi gravi ustioni (e anche di provocare incendi) è quello di accendere il caminetto o il barbecue con l’alcool: specialmente se spruzzato sulla brace, il fuoco può accendersi violentemente, tornare indietro fino al contenitore e provocare una violenta vampata.
Gli incendi
Fig. 2
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LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI
A scuolaNegli edifici di case e scuole è possibile che si sviluppi un incendio e, in questo caso, dobbiamo sapere come comportarci per metterci in salvo.
Tutte le scuole devono avere il “piano di esodo” che consiste in una procedura per uscire ordinata-mente dall’edificio in casi di emergenza. Tutti (studenti e personale della scuola) devono conoscere e saper applicare il piano di esodo e, per questo motivo, le scuole effettuano delle prove di evacuazione nel corso dell’anno scolastico; dobbiamo prendere con serietà queste prove, perché un giorno saperle applicare potrebbe salvarci la vita [fig. 3].
Esempio di procedura di evacuazione
Al suono dell’allarme (tre suoni prolungati della campanella) tutti dovranno: interrompere immediatamente ogni attività;
mantenere la calma, l’ordine e l’unità della classe durante e dopo l’uscita dall’istituto; non precipitarsi disordinatamente all’esterno;
lasciare ogni oggetto personale non necessario (libri, cartella ecc.)
prepararsi a uscire in fila tenendo la mano sulla spalla del compagno senza fare confusione o urlare. La fila sarà aperta dallo studente designato come “apri fila” e chiusa dallo studente “chiudi fila”;
dirigersi in modo sollecito verso l’uscita stabilita senza sostare o spingere i compagni;
non usare gli ascensori ma unicamente le scale;
raggiungere le aree di raccolta e non abbandonare il punto di sicurezza;
gli alunni con difficoltà motorie saranno accompagnati dallo studente designato e presi in consegna dall’insegnante di sostegno o dal personale non docente preventivamente incaricato;
gli studenti che si trovano fuori dalla propria aula (bagni, scale, corridoi ecc.) devono uscire dall’uscita di sicurezza più vicina e aggregarsi a una qualsiasi classe che utilizzi tale uscita;
gli insegnanti, col registro di classe, in testa alla scolaresca seguono il percorso di uscita assegnato alla classe, curando che gli studenti si mantengano compatti, in fila indiana, tenendosi per mano, inter-venendo con tempestività là dove si determinino situazioni critiche o si manifestino situazioni di panico;
arrivati in luogo sicuro, gli insegnanti procederanno a effettuare l’appello e alla compilazione del rap-porto di evacuazione che andrà subito trasmesso al Nucleo operativo;
nessuno deve abbandonare il punto di sicurezza esterno raggiun-to fino al suono di cessato allarme (un suono prolungato della campanella).
In casa
Se un incendio si sviluppa in casa, dobbiamo innanzitutto ricordare che il numero telefonico di emer-genza da chiamare in caso di incendio è il 115; ai vigili del fuoco dobbiamo saper dire chiaramente la situazione e il luogo esatto dell’incendio.
Aspettando i pompieri, chiudiamo la luce, il gas e usciamo di casa, bloccando tutte le porte e le finestre che incontriamo. Non dobbiamo assolutamente usare l’ascensore e, se il fumo è molto intenso,
LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI
mo un fazzoletto o un altro indumento bagnato davanti a bocca e naso. Se le uscite di casa sono bloccate, cerchiamo di stare calmi e aspettiamo i soccorsi cercando di non fare cose sbagliate. Quindi:
non aprire finestre, giacché potrebbe crearsi un flusso d’aria capace di risucchiare le fiamme; non aprire porte se pensiamo che dietro di esse ci possa essere il fuoco;
non gettarsi dall’alto.
È opportuno invece coprirsi con panni bagnati.
I terremoti
In molte zone d’Italia si possono verificare dei terremoti; nella maggior parte dei casi questi sono di lieve entità, ma a volte possono provocare molti danni alle abitazioni e vittime fra le persone.
Alcune semplici regole possono comunque salvarci la vita, anche se in tali occasioni è facile perdere la calma e fare cose sbagliate. Se sentiamo una scossa di terremoto dobbiamo ricordarci di: 1) cercare un riparo, 2) non precipitarsi fuori, 3) chiudere gli interruttori e 4) uscire alla fine della scossa.
Cerchiamo un riparo sotto il banco, un tavolo o accanto a un muro portante, evitando di stare in mez-zo alla stanza. Non usciamo fuori perché potremmo essere colpiti da tegole e altri oggetti. Non usare né scale né ascensore che potrebbero facilmente crollare. Alla fine della scossa:
chiudiamo gli interruttori di luce e gas che potrebbero provocare incendi;
usciamo dall’edificio assicurandoci di avere le scarpe, perché potremmo trovare a terra vetri rotti, e raggiungiamo uno spazio aperto lontano da edifici e linee elettriche .
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RIPASSO
Rispondi alle seguenti domande
1. Quante persone muoiono ogni anno in Italia a causa di incidenti in casa?
... ... ... 2. Quali sono gli infortuni più frequenti?
... ... ... 3. Cosa occorre fare per prevenire le cadute?
... ... ... 4. Cosa occorre fare per prevenire i tagli?
... ... ... 5. Cosa occorre fare per prevenire le ustioni?
... ... ... 6. Cosa fare in caso di incendio a scuola?
... ... ... 7. Cosa fare in caso di incendio in casa?
... ... ... 8. Cosa fare in caso di terremoto?
... ... ...
Alla fine del percorso didattico l’alunno dovrà
– Sapere come avvengono gli infortuni e i modi per prevenirli.
LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI
MAPPA CONCETTUALE
LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI
A scuola A casa
INCENDI
30.000 all’anno 7000 mortiINCIDENTI IN CASA
Cercare un riparo Non precipitarsi fuori Chiudere luce e gasUscire in uno spazio aperto
TERREMOTI
Cadute Tagli Ustioni