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Introduzione alla Gografia 1 Media  doc

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Academic year: 2021

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TERRA E UOMO

Geografia è una parola che deriva dal greco e significa “descrizione della Terra”.

La Terra è un pianeta che ruota attorno a una stella: il Sole. Una stella è un grande corpo celeste di forma sferica formato di gas caldissimi, che brilla a causa del grande calore prodotto dalle reazioni fisiche e chimiche che si verificano al suo interno.

La Terra appartiene al sistema solare insieme ad altri pianeti. Il pianeta è un corpo celeste che ruota intorno ad una stella; non brilla di luce propria ma di luce riflessa. Il pianeta più vicino al Sole è Mercurio; seguono, in ordine di distanza, Venere, la Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno.

Anche il sistema solare non è isolato nell’universo. Nel suo insieme ruota anch’esso al centro della nostra galassia: la Via Lattea. La galassia è un immenso sistema formato da miliardi di corpi celesti. La Terra, gli altri pianeti ed il Sole compiono un giro completo intorno al centro della galassia in 260 milioni di anni.

Fino a poco tempo fa gli scienziati pensavano che la Via Lattea costituisse l’intero Universo. Oggi, invece, si sa che esso è formato da decine di miliardi di galassie.

Prima che l’Universo nascesse, tutta la sua materia era probabilmente pressata in un unico punto. Il tempo e lo spazio non esistevano e la temperatura aveva un valore infinito. Ad un certo punto, fra i 13 e i 15 miliardi di anni fa, avvenne una specie di grande esplosione (Big Bang) e la materia che compone l’Universo cominciò ad espandersi in tutte le direzioni. Da allora è iniziato un processo che ha portato, sul pianeta Terra, alla comparsa della vita e dell’uomo.

10 miliardi di anni fa è comparsa la Via Lattea 5 miliardi di anni fa ha avuto origine il sistema solare

4 miliardi di anni fa, nella acque degli oceani, nascono i primi esseri viventi 375 milioni di anni fa compaiono i primi animali terrestri, gli anfibi

2 milioni di anni fa compaiono i primi uomini 200 mila anni fa compare l’Homo sapiens

UNA SCIENZA COMPLESSA

La Geografia è una disciplina molto ampia; vi sono, infatti, diverse specializzazioni:

Geografia fisica: studia gli aspetti naturali della superficie terrestre e spiega come sono fatti i suoi elementi principali ( montagne, pianure, fiumi. Laghi, coste, mari ) e come cambiano nel tempo. Geografia umana: studia la quantità, i cambiamenti e gli spostamenti dei diversi gruppi umani, ma anche i loro insediamenti e le loro caratteristiche linguistiche, religiose e culturali.

Geografia politica: analizza i confini degli Stati, le loro forme di governo, la loro strutturazione. Geografia economica: si occupa della disponibilità di risorse naturali (terre coltivabili, miniere, fonti di energia); della distribuzione delle attività umane ( coltivazioni, industrie, commerci); delle infrastrutture ( strade, ferrovie, porti).

TERRITORIO E PAESAGGIO

Non si può considerare l’uomo separato dal proprio ambiente e dalla Terra. Quindi, la Geografia, non è soltanto una descrizione della Terra ma, più precisamente, una scienza che studia, descrive, e raffigura la superficie della Terra nelle sue relazioni con l’uomo.

PAESAGGI NATURALI E UMANIZZATI: Uno dei modi in cui l’uomo si trova in relazione con la Terra è rappresentato dal paesaggio. Esso è quella parte di territorio che osserviamo da un determinato punto. Esistono diversi tipi di paesaggio e la prima distinzione da fare è quella tra paesaggio naturale e paesaggio umanizzato.

I paesaggi naturali sono quelli che non sono stati modificati dal lavoro dell’uomo (montagne, colline, fiumi, mari, laghi, coste, pianure,) ; i paesaggi umanizzati (antropici) sono stati, invece, trasformati dal lavoro dell’uomo ( strade, mezzi di comunicazione, città, industrie). Quando le trasformazioni sono grandi, si dice che il paesaggio è diventato artificiale.

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PAESAGGI NATURALI :

La montagna: è un innalzamento del terreno che supera i 600 metri di altitudine, cioè di altezza sul livello del mare.

Le parti di una montagna sono: la vetta; le sottocime; il versante; il passo; Il valico; il piede. La vetta di una montagna è il suo punto più alto. A volte, la vetta, viene chiamata anche cima. Può accadere che una montagna abbia, oltre alla cima, anche altre prominenze che non hanno l'altezza sufficiente per essere considerate vette. Si parla, in questi casi, di vette secondarie o sottocime. Il versante di una montagna è un lato, una faccia o un fianco della montagna. Il passo è il punto più basso tra due montagne vicine che permette di passare da un versante all'altro di un gruppo di montagne. Invece, si chiama valico un passo situato a notevole altitudine di non facile passaggio. Il piede di una montagna è il punto in cui una montagna finisce e inizia la valle. La valle è una zona pianeggiante compresa tra due montagne.

Nelle zone più alte delle montagne è possibile trovare dei ghiacciai: essi sono formati da una massa di neve che, a causa del freddo, diventa ghiaccio. Tante montagne, una vicina all'altra, in successione formano una catena montuosa.

Le montagne possono avere: origine tettonica, cioè create dal movimento delle zolle terrestri, dette anche placche, che scontrandosi hanno provocato il sollevamento della terra; origine vulcanica, cioè formate in seguito alla spaccatura delle zolle terrestri dalla quale è fuoriuscito il magma, che solidificandosi ha creato le montagne

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Lentamente, nel corso degli anni, l'aspetto delle montagne cambia in seguito all'azione di alcuni elementi naturali

La collina è un modesto innalzamento del terreno che non supera i 600 metri di altitudine.

Le colline, a seconda del modo in cui si sono formate, si differenziano in: colline strutturali; colline moreniche; colline vulcaniche; colline tettoniche.

Le colline strutturali sono vecchie montagne che, nel corso di milioni di anni, sono state arrotondate dall'azione degli agenti atmosferici e dell'acqua. Le colline moreniche si sono formate milioni e milioni di anni fa quando i ghiacciai si sono ritirati. Essi hanno lasciato delle grandi quantità di detriti di rocce, di sassi e ghiaia detti morene. Le colline vulcanichesono dei vulcani spenti. Essi sono stati modellati dall'erosione. Le colline tettoniche si sono formate in seguito al sollevamento dei fondali marini.

La pianura è una vasta estensione di terreno pianeggiante, cioè un terreno orizzontale o solamente un poco inclinato. Essa è situata a livello del mare o al massimo si trova fino a 300 metri sul livello del mare. Le pianure, a seconda del modo in cui si sono formate, si differenziano in: pianure alluvionali; pianure vulcaniche; pianure di sollevamento; pianure tettoniche. Le pianure alluvionali sono state formate grazie all'opera dei fiumi. Essi, scendendo dalle montagne hanno, nel corso dei millenni, trasportato a valle dei detriti, cioè ciottoli, terriccio, ghiaia e sabbia. Le pianure vulcaniche sono state formate grazie all'opera dei vulcani. La lava e le ceneri proveniente dai vulcani in eruzione si sono depositati in alcune conche già esistenti, andando a colmarle e dando origine ad una pianura. Le pianure vulcaniche, grazie al tipo di terreno di cui sono costituite, sono particolarmente fertili. Le pianure da sollevamento si sono formate grazie all'opera dei fondali marini. Essi, milioni di anni fa, si sono sollevati dando origine a delle pianure. Le pianure tettoniche si sono formate in seguito allo sprofondamento del terreno, cioè in seguito all'abbassarsi del terreno dovuto ai movimenti della Terra.

Il mare è una grande distesa d'acqua salata in continuo movimento.

I movimenti del mare sono le onde, le maree e le correnti marine. Anche gli oceani sono delle grandi distese di acqua salata. Tuttavia i mari hanno dei confini più precisi rispetto agli oceani e delle dimensioni minori rispetto a questi ultimi. Gli oceani separano i continenti. Mari ed oceani coprono, complessivamente, il 70% della superficie terrestre. Le principali caratteristiche del mare sono: l'acqua del mare è salata. l'acqua del mare si riscalda lentamente e si raffredda altrettanto lentamente. Il mare, in inverno, spande il calore e addolcisce il freddo dei territori circostanti. D'estate il mare è più freddo delle terre costiere e quindi ne riduce il caldo.

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La costa segna il confine tra il mare e la terra. La costa può essere bassa o alta, diritta o frastagliata.

La costa bassa è una costa pianeggiante formata da una spiaggia di sabbia o ciottoli. La costa alta è una costa rocciosa che scende a picco sul mare. La costa dritta è una costa priva di sporgenze ed insenature. La costa frastagliata è una costa ricca di sporgenze ed insenature. Le sporgenze della costa nel mare possono essere chiamate: promontori; punte; lingue. I promontori sono delle sporgenze montuose della costa nel mare. Le punte sono dei piccoli promontori. La lingua è una piccola sporgenza della costa, bassa e sabbiosa. Le insenature della costa nel mare possono essere chiamate: baie; golfi; rade. Le baie sono piccole insenature lungo la costa. Esse sono larghe al centro e strette all'imboccatura. Se l'insenatura è più ampia e profonda essa si chiama golfo. Si chiama rada una insenatura riparata della costa, in genere di dimensioni non troppo estese.

Un lago è una distesa di acqua raccolta in una conca chiusa o in un avvallamento del terreno. L'acqua dei laghi è quasi sempre acqua dolce. Tuttavia esistono delle eccezioni: i laghi costieri sono sempre laghi di acqua salata, ma ve ne sono anche altri come alcuni laghi dell'Asia centrale.

I laghi possono essere alimentati: da fiumi; da sorgenti; da ghiacciai.

Quando il lago è alimentato da un fiume, questo prende il nome di immissario. Il livello del lago rimane in genere abbastanza costante nel tempo, poiché l'acqua che vi affluisce in parte evapora, in parte penetra nel suolo e in parte esce dal lago grazie ad un altro corso d'acqua detto emissario. Possiamo distinguere i laghi, in base alla loro origine, in: laghi di origine glaciale; laghi di origine vulcanica; laghi di origine tettonica; laghi costieri; laghi artificiali.

I laghi di origine glaciale sono laghi formati dall'azione di ghiacciai che muovendosi hanno scavato delle conche le quali si sono riempite di acqua. I laghi glaciali sono molto profondi, spesso hanno grandi dimensioni e sono circondati da colline formate da detriti trascinati a valle dagli stessi ghiacciai. I laghi di origine vulcanica sono laghi formati dall'acqua piovana che ha riempito i crateri di antichi vulcani ormai spenti. I laghi vulcanici hanno, in genere, una forma tondeggiante e piuttosto regolare. I laghi di origine tettonica occupano delle grandi spaccature della crosta terrestre che sono state causate dal suo abbassamento Si chiamano laghi costieri quei laghi che sono separati dal mare da una sottile striscia di sabbia. Essa è il frutto di materiale trasportato dall'acqua del mare che nel tempo si è depositato in modo da isolare dal mare uno specchio d'acqua. Per questa ragione i laghi costieri sono laghi di acqua salata. I laghi artificiali sono laghi creati dall'uomo sbarrando il corso di un fiume con la costruzione di una diga. In questo modo si crea un accumulo di acqua dovuto alle piogge e allo scorrere di fiumi e torrenti. I laghi artificiali sono detti anche laghi di sbarramento. Spesso i laghi artificiali sono stati costruiti dall'uomo per consentire la produzione di energia elettrica.

Il fiume è un corso d'acqua perenne. Esso nasce dalla montagna e non cessa di scorrere.

Le parti di un fiume sono: la sorgente; il letto; gli argini; la foce. La sorgente di un fiume è il luogo dove il fiume nasce. Il letto del fiume è il canale del terreno nel quale il fiume scorre. Il letto del fiume è detto anche alveo e può essere naturale o artificiale. Gli argini sono le pareti del letto di un fiume. La foce del fiume è il punto in cui esso sbocca nel mare. La foce può essere a delta, semplice o ad estuario.

PAESAGGI UMANIZZATI (ANTROPICI)

La città è uno spazio geografico interamente costruito dall’uomo. La città è formata da abitazioni molto vicine fra loro. Lo spazio occupato dalla città è detto spazio urbano. Lo spazio urbano della città è diviso in quartieri, cioè in zone, dove le persone abitano e lavorano. Il centro storico è la parte più antica della città. Qui si trovano le costruzioni più antiche, che di solito si affacciano su vie piccole e strette. La periferia è la parte della città più lontana dal centro. La periferia è caratterizzata da quartieri con alti palazzi e grandi centri commerciali.

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L’ORIENTAMENTO

Quando ci troviamo in un ambiente nuovo, ma anche quando siamo in luoghi conosciuti, abbiamo sempre bisogno di alcuni punti di riferimento per poterci spostare senza molte difficoltà. Per orientarsi (cioè trovare la giusta strada) nei loro spostamenti, gli antichi cacciatori, marinai, mercanti, viandanti e pellegrini potevano disporre di alcuni punti di riferimento occasionali: un monte, un bosco, un fiume, un isolotto, una roccia caratteristica, un albero particolare…tutti segnali utili per non smarrirsi.

Anche noi oggi ci comportiamo allo stesso modo. Se ci troviamo all’aperto possiamo trovare dei validi punti di riferimento in un laghetto, in un sentiero, ecc… Se invece siamo in città, un punto di riferimento può essere un’insegna, un cartello stradale, una piazza…

Ma come facciamo se ci troviamo nel deserto o nel bel mezzo dell’oceano? Ci dobbiamo orientare con i punti cardinali, punti cioè che servono da “cardine”, fondamentali per l’orientamento. I punti cardinali da prendere come riferimento sono 4:

EST oORIENTE oLEVANTE

OVEST oOCCIDENTE oPONENTE

NORD oSETTENTRIONE oMEZZANOTTE

SUD oMERIDIONE oMEZZOGIORNO

Essi corrispondono alla posizione che il Sole assume durante la giornata( Est = Oriente = orientamento). L’Est, infatti, indica la direzione del punto in cui il Sole sorge al mattino; l’Ovest la direzione del punto in cui alla sera esso tramonta; il Sud la direzione dalla quale provengono i raggi solari; il Nord la direzione opposta. Se non possiamo vedere il Sole, perché il cielo è coperto da nuvole o ci troviamo in un bosco, esiste un metodo semplice per orientarsi: basta guardare i tronchi degli alberi e ci accorgeremo che di solito essi hanno una parte verdastra e la parte opposta più chiara. Allora possiamo senz’altro dire che la parte verdastra indica il Nord; infatti è coperta da muschio perché è umida, non essendo raggiunta dai raggi del Sole. La parte opposta, quindi, indicherà il Sud, alla nostra destra avremo l’Est e alla nostra sinistra l’Ovest.

Di notte, se il cielo è stellato, possiamo individuare il Nord con la stella polare, che si trova in direzione del polo nord. Per individuarla dobbiamo prima cercare la costellazione denominata Carro dell’Orsa Maggiore e, poi, quella vicina del Carro dell’Orsa Minora, composto da 7 stelle. L’ultima stella del timone del carro è la stella polare.

I punti cardinali vengono rappresentati sulla rosa dei venti, sulla quale sono inseriti anche i punti cardinali intermedi: N S N S S N O E TRAMON TANA TRAMON TANA TRAMON TANA TRAMON TANA TRAMON TANA TRAMON TANA TRAMON TANA TRAMON TANA

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