ANALISIPRELIMINAREDELGENECHECODIFICAL'ACILCOA:
pt
octt-ct-tcERol-o
ACILIRANSFERASI (DGAT 1 )NELLA
SPECIE BUFALINAD. Gallo,
L.
Colimoro, A. Pauciullo, E. Iengo,A'
Mancusi, G' CosenzaDipartimento
di
scienze Zootecniche ed Ispezione degli Alimenti, sez' T.M.
Bettini, Università degli Studi di Napoli "FedericoII", Portici,Italia
Introduzione:
L Acil
CoA: diacilglicerol aciltransferasi (DGAT) è un enzima micro-somiale che svolge un ruolo centrale nel metabolismo deiglicolipidi
a liveìlo cellula-ree
catalizzal'ultimo step nella sintesi del triacilglicerolo utilizzando come substratoil
diacilglicerolo (DAG) egli
acil CoA detl'acido grasso. Nella specie bovinail
gene chelo
codifica(DGAI1)
mappa sul cromosoma 14, nella regione che comprendeil
QTL del grasso del latte (Winteret
al.2OO2). L'obiettivo della ricerca è quello disttt-dìare
la
ìariabilità
geneticaal
locus
DGATI
nella
speciebufalina
allevata ini
Sampania.Materiali
eMetodi:
I1 DNA genomico è stato estratto dai leucociti ottenuti da cam-pionidi
sanguedi
3 bufale allevate nella provinciadi
Caserla e che producono iatte con diverse caratteristiche quali-quantitative. L'amplificazione del geneDGAIl
bufa-lino è
stata realizzata pet mezzodi
PCR utilizzando primer disegnati sull'omologa sequenza bovina(EMBL n'AJ318490).I
prodottidi
amplificazione sono stati purifi-cati e sequenziali.Risuttati
e Discussione:L'intero
geneDGAIl
di
bufala è stato amplificato per un totaledi
-8300 nt ed è stato sequenziatoil
tratto diDNA
che va dal 4o esoneal
12" introne per un totaledi
1576 nt. I1 geneDGATl
presenta un'architettura estremamen-te frazionata essendo costituito dal7
esoni e 16 introni e si caratterizza per una mag-giore percentuale di G/C rispetto al contenuto di A/T (68,26Vo vs 3l ,747o).Ilconfron-to
delle Sequenze bufatine ottenute nonha
messoin
evidenza nessuna differenza nucleotidica alivello
esonico,mentre sono state individuate due mutazioni alivello
intronico: una trasversione CG al 69" nt del 7o introne, responsabile della scomparsadi
un
sito
di
restrizione dell'endonucleasiDdeI,
ed
una
transizione C:T realizzatesi al 14o ntdell'8'
introne che determina la creazione di un sitoL
di restrizione dell'enzima MspI. Entrambe le mutazioni si sono realizzate nelf indivi-duo chesi
caratterizza per una maggiore presenzadi
grasso nel latte.Le
sequenze bufaline a tutt'oggi disponibili mostrano un'omologia con le corrispondenti sequenze bovine depositatein
Banca Datipari
a-95,17o. Tale differenza è dovuta,oltre che asingole soitituzioni/delezioni nucìeotidiche realizzatesi sia a livello intronico che eso-nico,ad una inserzione nel bufalo cli
l8
bp (TCGGCCCGGGCGGGAAGG) trail
4'
edil
5'nt
del 10' introne.Conclusioni: I marcatori genetici fino ad ora eviclenziati nel bufalo possono essere uti-lizzatiper interpretare le affinità o cliversità tra Ìe specie e per la messa a punto di