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Indagine sulla composizione in anioni inorganici di mosti e vini

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(1)

2/3

I

(2)

Anno LV - N. 2-3 lssN 0370-7865

RIVISTA

DI VITICOL|URA

E DI ENOLOGIA

Trimestrale Scientifico a cura dell'lstituto S p e r i m e n t a l e p e r l a V i t i c o l t u r a e d e l l ' l s t i t u t o S p e r i m e n t a l e p e r l ' E n o l o g i a Direzione scientifica A. Calo R. Di Stefano Comitato scientifico A. Amati M, Bertuccioli R. Bessis M. Borgo A. Carbonneau M, Castino A, Costacurta V. Cotea C. Delfini E. Egger M . F e u i l l a t M. Fregoni A , G a n d i n i A, Garcia De Lujan F. lacono C. Intrieri C . S . L i u n i C, Lorenzoni F. Mattivi C,P. Meredith C . M i c o n i A. Quacquarelli E. Refatti K. Schaller A. Scienza M . U b i g l i G. Versini C. Zambonelli Direzione Editoriale G. Cappelleri Direzione e Amministrazione Via XXV|ll Aprile, 26 3 1 0 1 5 C O N E G L I A N O [ n 4 Redazione : F . Giacomazzi Tel. 0438.456711 - Fax 0438.64779

(3)

Indagine sulla composizione in anioni inorganici di mosti e vini

Survey of the inorganic anion composition of grape juices and wines

G. Nicolini*, R. Larcher, M. Fiorini'

U.O. Enologia e Chimica Agraria,lstituto Agrario, v. Mach, 1 - 38010 S. Michele all'Adige (43), ltalia

'Corso diStudiSuperiori in Viticoltura e Enologia, v. Mach, 1 - 38010 S. Michele all'Adige

ffrento), ltalia

*Autore cui inviare eventuali comunicazioni

(ricevuto t 18.02.02, accettato il 04.03.02)

Riassunto

ll contenuto di alcuni anioni inorganici in 621 vini a DOC e IGT esportati dal

Trentino - Alto Adige e stato quantificato per cromatografia ionica. Per i cloruri

(espressi come NaCl) la media e stata di 27.7 + 20.8 mg/L, con minimo di 3.8

mg/L e massimo di .1 52 mg/L; per i solfati (espressi come K'SO4) la media e

risulta-ta essere di 492 + 162 mg/L, conminimo 176 mg/L e massimo 1003 mg/L,

men-tre per i fosfati (espressi come POo- ) la media e stata di 361 t 1 38 mg/L, con

mini-mo 1 16 mg/L e massimini-mo 1 1 .10 mg/L. Tutti i valori erano negli intervalli considerati

come normali in letteratura. Mediamente, i vini rossi avevano circa il doppio di

clo-ruri dei bianchi, tl 49% in più di solfati ed il 43% in più di fosfati. Cloclo-ruri e solfati

sono risultati significativamente inferiori nei vini Pinot grigio e Chardonnay

altoatesi-ni rispetto a quelli trentini.

Sono stati analizzali anche 325 mosti ottenuti in condizioni di pressatura

stan-dardizzale da uve mature di 10 varieta bianche ed 1 1 rosse raccolte in 233 vigneti

a DOC del Trentino, ltenori medi registrati per imosti (cloruri: media 19.9 t 9,1

mg/L, min.4.1 mg/L, max 55.8 mg/L; fosfati: media 257 + 93 mg/L, min.42mg/L,

max 598 mg/L; solfati: media 242 + 67 mg/L, min, 92 mg/L, max 547 mg/L) sono

più bassi di quelli osservati per i vini. L'anno e risultato essere una forte fonte di

variazione, il 2000 si caratterizzava per i cloruri più elevati, mentre il 1999 si

diffe-renziava per i valori limitati dei fosfati, Misurati su 170 campioni di mosti, i nitrati

avevano contenuti medi di 3,61 + 3.16 mg/L e massimo 16.4 mg/L.

Su mosti di 395 uve Chardonnay e Merlot, raccolte a successivi gradi di

matu-razione in 83 appezzamenti nell'arco di 3 anni, si sono osservate correlazioni

signi-ficative per gli anioni rispetto al 'Brix. Tali correlazioni erano coerenti in ciascuna

varieta e per le diverse annate, con pendenze negative per icloruri e positive per

fosfatie solfati.

Summary

Sulphate, chloride and phosphate contents were measured by ionic

chromato-graphy in 621 DOC and IGT wines exported from Trentino-Alto Adige. Chloride (as

NaCl) averaged 27.7 + 2O.B mg/L, with minimum and maximum values of 3.8 mg/L

and 1 52 mg/L, respectively. Sulphate (as KrSO.) averaged 492 + 162 mg/L, with

minirnum and maximum values of 176 mg/L and .1003 mg/L, respectively.

(4)

sphate (as POI) averaged 361 t 138 mg/L, with minimum and maximum of 1.16

mg/L and 1 .1 1O mg/L, respectively. All values were within the range considered as

normal in literature. Compared to white wines, reds had mean content of chloride

roughly twice, 49o/o more sulphate and 43%o more phosphate. Pinot gris and

Char-donnay wines from Alto Adige, compared to those from Trentino, had significantly

lower amounts of chloride and sulphate'

Juices (n=325) achieved by direct pressing from ripe grapes of 1O white and 1 1

red varieties harvested in 233 vineyards for DOC wines were analysed too. The

mean levels measured in juices (chloride: mean 19.9 t 9,1 mg/L, min' 4'.1 mg/L,

max.55,B mg/L; phosphate: mean 257 + 93 mg/L, min' 42 mg/L, max.598 mg/L;

sulphate: mean 242 + 67 mg/L, min. 92 mg/L, max, 547 mg/L) were lower than

those recorded in wines, Vintage year was an important source of variance; 2O0O

had higher chloride, while '1999 had lowest phosphate. Nitrate measured at

ripe-ness in 1ZO juice samples averaged 3.61 + 3.16 mg/L, with maximum 16.4 mg/L'

Computed on juices of 395 Chardonnay and Merlot grapes harvested at

increa-sing ripeness in 83 vineyards in 3 years, significant correlations versus 'Brix were

observed for chloride, negative, and phosphate and sulphate, positive'

Parole chiave: solfati, cloruri, fosfati, nitrati, uva, maturazione, vino

Key words: sulphate, chloride, phosphate, nitrate, grape, ripeness, wine

lntroduzione

La fonte principale di solfati nei mosti e nei vini è sicuramente rappresentata dal

terreno da cui sono direttamente assorbiti [Currle et al., 1983], Ough e Amerine

[1gBB], riassumendo precedenti lavori di diversi autori relativi a vini di 15 different,

paesi, riportano concentrazioni di solfati, espressi come solfato di potassio, variabili

da 70 mg/L a 4.39 g/L. Flak e Schaber [1989] hanno trovato nei vini austriaci valor

estremi oscillanti da ca. 2OO mg/L a ca, 13OO mg/L, ma con le concentrazioni piu

frequenti sui 5OO-BOO mg/L e con tenori più elevati per i vini a maggiore grado di

maturazione. Leske et al,, [1997], indagando mosti australiani, hanno osservato

valori medi di 260 mg/L, con marcate differenze Ira le zone di origine delle uve, con

medie varianti Ira 157 mg/L e 393 mg/L e massimo a 1197 mg/L. Lemperle e Lay

[l ggg], riportando un lavo ro di Zee et al. t1 9B3l relativo ad un'indagine su vini da 7

differenti paesi, indicano valori di solfati espressi come SOÍ- variabili da 30 a2200

mg/L, con livelli riferiti a produzioni tedesche tra i 160 ed i 400 mg/L. Incrementi di

solfati possono derivare dalle aggiunte di attivatori di fermentazione sotto forma di

solfato ammonico o da un'antica pratica di acidificazione, la Eessatura, oggi

Gon-sentita solo per la produzione dello Jerez [De Rosa, 1987], Altrì incrementi

signifi-cativi di solfati possono derivare dall'ossidazione dell'anidride solforosa, plÙ

consi-stente nelle botti di legno [Ribereau-Gayon et al,, 1988], o da agglumte itlegall di

acido solforico.

I tenori di fosfati dei vini, senza alcuna relazione tra il livello dei prirmi e la qualità

dei secondi, variano solitamente tra i 50 ed i 900 mg/L (come FO;) [Ough e

(5)

rine, lgBB], con concentrazioni più basse nei bianchi rispetto ai rossi [Ough e

Ame-rine, lgBB; Zee et al., 19831. Garoglio tl9B0l riporta per iprimt concentrazioni di

O.OZ-O.S g/L e per ivini rossi di 0,15-1 g/L, Flak e Schaber [1989] non hanno

tro-vato in vini austriaci differenze significative né in relazione alla tipologia di terreno

delle diverse zone di produzione, ne in relazione al tipo di portinnesto utilizzalo' La

dislocazione nelle diverse parti dell'acino ha invece un ruolo significativo ed un

diverso oeso nel condizionare il tenore finale di fosfati nei vini, Infatti, la polpa, che

rappresenîa ca, I'85% del peso della bacca, contribuisce al contenuto totale dei

fosfati per ca. I 62Vo, mentre i vinaccioli, che costituiscono solamente il 2.5% in

peso, contribuiscono per oltre tl 20% fWucherpfennig e Chen Hsueh-err, 1983]'

Oltre al terreno, fonte principale, e relative concimazioni, altra fonte dei fosfati sono

gli attivanti di fermentazione, ad es, fosfato biammonico, Eccessi di fosfato sono

àll'origine di uno degli intorbidamenti classici dell'enologia, la casse fosfato-ferrica.

Còme gia visto per i solfati, anche il livello naturale dei cloruri nei vini è

dipen-dente dalla zona di origine delle uve, Problemi sorti nell'ambito di transazioni

com-merciali relative a vini prodotti in zone costiere o dove l'irrigazione e effettuata con

acoue salmastre o da particolari aree extra-europee hanno costretto in anni anche

relativamente recenti a discutere in ambito OIV fsalaha-Moutsopoulou e

Voudouri-Tsoukala, lggll circa ilimiti definiti dalle regolamentazioni internazionali e oggi

fis-sati per l'ltalia dall'art, 23 del D.P.R. 162/1965, Tale limite è di 0,5 g/L di cloruri

esoresst come cloruro di sodio, fatta eccezione per il vino marsala,i vini liquorosi e

le mistelle per i quali il limite e elevato ad 1 g/L. Solitamente i livelli naturali di cloruro

di sodio nei vini oscillano, in areali europei, îrai20 mg/Led i200 mg/L; tuttavia, in

zone siccitose ad es. della Spagna [Ough e Amerine, .1988] o nelle isole della

Gre-cia, magari anche in relazione a fasi di appassimento [Salaha-Moutsopoulou e

Voudouri-Tsoukala, I 9911 o in aree viticole dell'Australia [Leske et al., 1 997] si

pos-sono osservare livelli decisamente piu elevati, anche di 1800 mg/L circa. Secondo

Wurzinger et al. [1992], vini austriaci genuini da tavola, ossia ottenuti da uve a

rela-tivamente basso grado di maturazione, presentano tenori di cloruri inferiori ai 50

mg/L, mentre per vini "mit Praedikat", ossia derivati da uve ad un maggior grado di màturazione rispetto ai vini da tavola, gli stessi autori si aspettano di trovare livelli d

cloruri oiù elevati ma comunque non superiori ai 60 mg/L, Essi hanno pero

osser-vato la tendenza a livelli di cloruri più elevati in vini della "burgenlàndischen Seewin-kels", in relazione alla natura salina dei terreni e della falda freatica, Savino et al.

[l gg4] hanno osservato che l'uso di acque salmastre per l'irrigazione puo

determi-nare addirittura I'apparente contraddizione di vini che, prodotti nell'entroterra,

evi-denziano una maggior presenza di cloruri rispetto a quelli provenienti da zone

costiere, Oltre che in relazione alle maggiori pressioni di esercizio durante la

pres-satura o alle fasi di macerazione come nel caso dei vini rossi

lSalaha-Moutsopou-lou e Voudouri-Tsoukala, 199'1], incrementi di cloruri possono essere determinati

anche da interventi acidificanti fraudolenti con acido cloridrico, o da aggiunte di

sale per aumentare l'estratto secco e la percezione di sapidità, o per accelerare la

chrarificazione dopo il collaggio, o in relazione a trattamenti con resine a scambio

ionico.

Rispetto alle indaginiîinalizzate alla carallerizzazione fine (es. polrfenoli, aromi),

alla tracciabilità dell'origrne (es. microelementi, isotopi) o alla salubrità/tossicita del

A 1 + l

(6)

prodotto (es. polifenoli, metalli pesanti, tossine), gli studi sulla composizione in anioni inorganici - cloruri, solfati, fosfati e nitrati - sono oggi meno frequenti, Tutta-via, I'assenza di informazioni aggiornate circa i tenori di questi anioni in vini di

origi-ne o commercializzati dal Trentino Alto Adige, ma anche circa i livelli di tali

compo-sti nelle uve alla raccolta e nel corso della loro maturazione giustificano I'indagine

condotta attraverso il presente lavoro.

Materiali e metodi

Campioni di vini commerciali

Sono stati analizzali 621 campionl di vino commercializzali con destinazione

extra-europea da aziende della Regione Trentino-Alto Adige. La Tab. 1 riporta la

distribuzione dei campioni tra vini a DOC delle due Province, Trento e Bolzano, o

sotto il nome di lndicazioni Geografiche Tipiche che insistono, benche non

esclusi-vamente, sul territorio regionale,

Campioni di uve "tecnologicamente mature"

Da una banca dati di ca. 1200 campioni di uve - raccolte con frequ enza diversa

nell'arco dell'ultimo mese di maturazione nelle vendemmie .1999, 2OOO e 2OO'1

sono stati selezionati 325 campioni di uve "tecnologicamente mature", Queste

afferivano a 233 vigneti a DOC della provincia di Trento ed appartenevano,

rappre-sentando a grandi linee nella distribuzione campionaria la produzione trentina, a 1O

v a r i e t a b i a n c h e ( C h a r d o n n a y , n u m e r o c a m p i o n i = 6 8 ; M a n z o n i b i a n c o , n = 3 , M o s c a t o g i a l l o , n = 1 ; M u e l l e r - T h u r g o u , f l = 1 4 ; N o s i o l à , f i = 2 1 ; P i n o t b i a n c o , n = 2 i

Pinot grigio, n-29i Riesling renano, n=3; Sauvignon blanc, n=S; Traminer

aromati-c o n = 3 ) e d 1 1 r o s s e (C a b e r n e t s . , n = 3 3 ; C a b e r n e t f r a n c , fi = 1 ; E n a n t i o , n = - l B ;

Lagrein, fl=15; Merlot , n-44i Marzemino, fl='.|6; pinot nero, rì= j -l ; Rebo, n-4i

Schiava, n-14; Syrah, n=4; Teroldego, n='16). Sono state considerate

"tecnologi-camente mature" le uve campionate in pieno campo nell'intervallo dei sette giorni

antecedenti la raccolta realmente effettuata dall'azienda nei cui appezzamenti è

stato realizzalo il campionamento. Per le uve Chardonnay e Teroldego si e

consi-derata anche la raccolta effettuata rispettivamente come base-spumante e oer la

produzione di vino novello.

Tab. 1: Distribuzione dei campioni di vino riparliti per origine territoriale e per denominazione.

(Legenda: .=varie DOC altoatesine; --=yspie DOC trentjne; ...=lndicazione Geografìca Tipica)

Tab. 1: Distribution of the wine samples according to their origin and denomination.

(Legenda: "=several DOCs from Alto Adige; -.=several DOCs from Trentino; *..=table wines defined with severat "tndi-cazione Geog rafi ca Ti pic a" )

DOC-A- DOC-T*" t\f, |

Somma / Sum Bianchi/ White wines (g)

Rossi / Red wines

248 1 2 7

104

63 438

26 .183

totale / total 301 231 89 621

(7)

Campioni di uve in maturazione

L'evoluzione degli anioni nel corso della malurazione è stata studiata su 395

campioni di uve Chardonnay e Merlot, varietà per le quali si disponeva del maggior

numero di campioni e di appezzamenti distribuiti, in modo rappresentativo del

terri-torio, nei tre anni di indagine. Sono stati scelti appezzamenti nei i quali fossero stati

effettuati almeno 3 campionamenti successivi, per un totale di 52 appezzamenti di

Chardonnay (1999=20,2OOO=18, 2OO1=14) e 31 appezzamenti di Merlot (1999=9,

2000=8, 2OO1 -1 4).

Preparazione dei campioni di uva.

Ogni campione, costituito da .10 grappoli di uva sana, è stato pesato e

succes-sivamente pressato con pressa ad acqua a2.5 bar (mod .: Para Press - Paul

Arau-ner G,m.b.H., WÒrthstraBe 34/36, D-97306 Kitzingen/Main).

Metodiche analitiche

ll 'Brix è stato misurato con rifrattometro RFMB1, BS Precision Instruments

(Bellingham & Stanley Ltd., Tunbridge Wells, Kent TN 2 3EY), sui mosti

grossolana-mente illimpiditi su cotone. Solfati (mg/L, espressi come K'SO+), cloruri (mg/L,

come NaCl), fosfati (mg/L, come PO*---) e nitrati (mg/L NOs-) sono stati misurati su

mosti e vini filtrati a0.22 mm in conduttimetria soppressa con cromatografo ionico

Dionex DX-120 (Dionex Corporation, Sunnyvale, California 94OBB) controllato dal

Software Peaknet 5,-1 ed equipaggiato con colonna analitica PAX-100,

pre-colon-na AG '10 Dionex ed autocampionatore AS 40. L'eluente era una soluzione Na

car-bonato/Na bicarbonalo (7 .3/3.7 mM).

La ripetibilità (r) della metodica, valutata secondo quanto proposto dalla

Sotto-commissione OIV d'Unificazione dei Metodi d'Analisi e di Valutazione dei Vini per la

validazione di una metodica analitica, e stata calcolata secondo la formula "r = 2'B Sr", dove "Sr" è lo scafto tipo della ripetibilita ricavato con la formula seguente,

s'=(+7^-')'

in cui "q" è il numero dei campioni analizzati in doppio e "Wi" le differenze assolute

tra i campioni analizzali in doppio.

El abo razion i stati sti che

Elaborazioni statistiche e grafici sono stati realizzali con le procedure del

pac-chetto software STATISTICN'per Windows, v. 5,1 ,1997 (StatSoft, Inc', Tulsa,

oK, usA).

Nei box plot, detto H l'intevallo tra il 25' ed il 75" percentile, sono definiti

"out-lier" quei campioni per i quali i contenuti di un dato elemento sono al di sotto del

25" percentile o al di sopra del 75' percentile di 1.5 volte il valore di H.

Analoga-mente, sono definiti "estremi" i campioni rispetto a 3 volte il valore di H.

Riv. Vitic. Enol., N. 2/3'2002

A A Î U

(8)

Risultati e discussione

Ri petibilita della metodica analitica

E' stata misurata analizzando in doppio il contenuto di 37 vini e 27 mosti

natu-rali, Esprime la differenza minima tra due misure affinché queste possano essere

considerate diverse con una probabilita del 95o/o. La ripetibilita per i mosti e stata

d i :

. 1,66 e 4.20 mg/L per i cloruri, in un range di concenlrazione rispettivamente

di 4+1 2 e 12+25 mg/L,

o 14.9 e 28.9 mg/L per i fosfati, nei range di 150+250 e 250+4OO mg/L,

o 12.9 e 22.7 mg/L per i solfati, nei range di 7O+160 e 160+250 mg/L.

I valori di ripetibilita per ivini sono stati di:

o 1.84 e .1 .93 mg/L per i cloruri, nei range di 12+20 e 20+60 mg/L

rispettiva-mente,

t 5.71e 5.96 mg/L per ifosfati, nei range di 200+300 e 300+550 mg/L,

.20.5 e25.5 mg/L per i solfati, nei range di2BO+42O e 420+650 mg/L,

Vini commerciali

Si riportano in Fig. 1 gli istogrammi di frequenza dei contenuti di anioni

inorgani-ci espressi per la totalita dei campioni, Le classi di frequenza più rappresentate,

ciascuna costituente più del 20a/o della popolazione campionaria, sono quelle da

1 0 , 1 a 2 0 m g / L e d a 2 O . 1 a 3 0 m g / L p e r ic l o r u r i , q u e l l e d a 3 0 1 a 4 0 0 m g / L e d a

4O1 a 500 mg/L per i solfati e quelle da 201 a 300 mg/L e da 301 a 40O mg/L per i

fosfati, Gli anioni inorganici hanno mostrato tra loro correlazioni altamente

significa-tive e di segno positivo (cloruri vs, solfati: r= 0,535; cloruri vs. fosfati: r- O.272; sol-fati vs, fossol-fati: r= 0.381),

Alcune semplici statistiche di distribuzione sono riportate in Tab, 2, computate

sia per la totalita dei campioni che per categorie di colore dei vini o di

denominazio-ne. I valori relativi alla totalita dei campioni regionali analizzali per i cloruri sono del

tutto comparabili con quelli riportati in bibliografia per vini centro-europei,

media-mente più elevati rispetto a vini rossi piemontesi e molto al di sotto delle

concentra-zioni riportate per vini spagnoli, australiani o di particolari aree greche o di zone

cal-do-aride del centro e sud America e [Kotakis e Kotakis, 1972; Ough e Amerine,

1 9 8 8 ; U b i g l i e t a l . , 1 9 9 1 ; W u r z i n g e r e t a l . , 1 9 9 2 ; K a u f m a n n , 1 9 9 6 1 . I t e n o r i d e i fosfati sono in intervalli di tipicita per il vino, con concentrazioni medie che si

collo-cano nella fascia medio-alta dei valori riportati da Ough e Amerine [1988] e

compa-rabili a quanto riportato da Flak e Schaber [1989] per vini austriaci. Analogamente,

anche i solfati dei vini regionali sono nei range di normalità, Si conferma (Fig. 2)

come tra vini bianchi e vini rossi le differenze di composizione per tuiti e tre i

para-metri analitici, valutate attraverso il test HSD (Honest Significant Difference) di

Tuc-key per N diseguali, siano statisticamente altamente significative (p<0,0000), con i

livelli dei rossi più elevati rispetto a quelli dei bianchi fGaroglio, 19BO; Ough e

Ameri-ne, .1988; Salaha-Moutsopoulou e Voudouri-Tsoukala, 199.1], quest'ultima

catego-ria comprendendo anche i vini spumanti, La composizione dei vini spumanti, tutti

(9)

afferenti alla DOC Trento e come tali essenzialmente a base Chardonnay, è enu-cleata dai dati delle tabelle precedenti e riportata in Tab. 3. I dati relativi ai vtni

Tren-to DOC sostanzialmente non differiscono nella loro composizione dal quadro degli

altri vini bianchi. Tuttavia, limitando il confronto con i vini Chardonnay tranquilli del

Trentino, gli spumanti Trento DOC presentavano un tenore medio di cloruri più

basso (22.1 mg/L) rispetto a quello dei vini tranquilli (31.4 mg/L), coerentemente

con le più soffici lavorazioni che le uve destinate a base spumante ricevono e con

lalocalizzazione preferenziale dei cloruri nelle bucce'

Tab. 2: Statistiche di distribuzione del contenuto in anioni inorganici ripartite per tipologia di colore

e di origine o denominazione deivini (S = compresi anche ivini spumanti)'

Tab. 2: Distribution sfafisfics of the inorganic anion content according to the colour and the origin of the wines (S = sparkling wines included)'

Media

mean

N' 3lî ,Í,3!n,,, Y;!:;î ,J,uJ!** Min Max

CLORURI / Chloride (mg/L)

Bianchi I WhÌte vvtnes (S) 21.5

Rossi/ Red wines 42.8

438 15.7 183 23.6 3.8 152 8 . 1 1 4 6 1 1 . 5 2 7 . 3 1 8 . 9 3 9 . 1 2 5 . 1 52 DOC-A DOC-T IGT 2 1 . 5 3 0 1 1 7 . 1 35.6 231 23.4 28.2 89 17.9 1 0 . 8 2 0 . 0 1 8 . 3 1 8 , 3 29.4 23.8 2 5 . 1 45,7 34.3 152 146 1 1 5 3 . 8 6 . 0 6 , 7 Tu|ti / All 27.7 621 20,8 1 4 . 7 22.4 35.4 3 , 8 t 3 z SOLFATI I Sulphate (mg/L)

Bianchi I White wtnes (S) 430

Rossi/ Red wines 641

438 i 8 3 a A R 522 120 t c . 1 420 643 502 748 176 855 317 1003 DOC DOC IGT 353 429 430 414 538 524 494 657 o t z -A T 435 301 132 547 231 166 546 89 178 176 1003 176 984 1 9 6 9 9 1 TUII| I All 492 621 t o z 3 7 7 462 590 176 1003 FOSFATI / Phosphate (mg/L)

Bianchi lWhite unnes ($) 321

Rossi/ Red wines 460

425 125 1 7 0 1 1 7 253 402 297 444 345 501 1 1 6 1 1 1 0 180 1021 DOC-A DOC-T IGT 353 296 131 3 7 8 2 1 3 1 5 1 342 86 121 1 1 6 1 1 1 0 144 1021 149 744 276 265 244 322 345 323 408 452 423 ruIIi I All 361 595 1 3 8 270 327 426 1 1 6 1 1 1 0

Tab. 3: Composizione anionica divini spumantiTrento DOC.

Tab. 3: Anion composition of Trento DOC sparkling wines'

vini spumanti DOC-T Media

sparkling wines mean N O M i n

s/d. 25th florz narnanlila u v v , l . r v t v v I t . t I v Mediana / median 7sth percentile Max CLORURI lChloride (nglL) 22J SOLFATI lSulphate (mg/L) 526 FOSFATI I Phosphate (nglL)278 23 19.7 23 61 21 92 1 0 9 494 232 19.4 522 254 2 6 . 7 577 291 7 .B 1 0 6 413 630 1 6 9 5 7 2

(10)

! Y 7 t È I c x É " " x È È # > > K ò i > o ú i H I o o * _q o È < z I ! ó F < z I CD o .S È - -P \=-co -o c CU -Q) =_ Q) I .s È Q) I ò =-Q) $

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* x * @ " " #

'

, .*-

*"'4.#

(11)

A causa della distribuzione notevolmente diversa tra bianchi e rossi all'interno

dei vini a DOC delle due Province (Tab. "1), non si e ritenuto ragionevole valutare

eventuali differenze di origine territoriale ulilizzando la totalita dei vini disponibili.

Viceversa, la distribuzione campionaria inter-provinciale dei vini Pinot grigio e

Char-donnay, tra i bianchi, e Merlot tra i rossi, numericamente ben rappresentata e più

bilanciata, è sembrata più adatta ad interpretazioni di tipo territoriale. Mentre

nes-suna differenza significativa e emersa per alcun parametro analitico dei Merlot, i

valori medi dei cloruri e dei solfati sia negli Chardonnay da soli, come soli vini

tran-quilli o nell'insieme con i vini spumanti, che nei Pinot grigio sono risultati significati-vamente oiù elevati nei vini trentini che in quelli altoatesini. Per l'insieme dei due vini bianchi varietali, di cui si riportano in Fig, 3 e Fig. 4 le distribuzioni delle classi fre-quenza per cloruri e solfati, le differenze tra provincie sono risultate altamente signi-ficative (p<0.0000"1) perambedue gli anioni. lvalori medi dei vini altoatesini erano

18,6 mg/L e 403 mg/L, mentre quelli trentini erano 26.8 mg/L e 480 mg/L,

rispetti-vamente oer cloruri e solfati.

Uve a maturazione tecnologica

I contenuti medi delle componenti anioniche inorganiche registrati per i mosti

ffab. 4) sono risultati decisamente più bassi di quelli osservati per i vini, anche

limi-tando il confronto ai soli vini bianchi che, per modalità di produzione, più si

avvici-navano alla tipologia di prodotto analizzala in laboratorio. Le rese in mosto

sicura-mente più basse che si sono ottenute nel caso delle pressature di laboratorio

(media 63,9 %) rispetto a quelle di prassi nelle cantine possono contribuire a

spie-gare almeno in parte le differenze osservate.

Le classi di frequenza più rappresentate nei mosti sono state quella lra i 201

mg/L ed i 300 mg/L sia per i fosfati (39.2o/o) che per i solfati (55.4%). Nell'intervallo

dai 20.1 mg/L ai 400 mg/L si collocano il 65.1% dei campioni per quanto riguarda i

fosfati ed il 69,7% dei campioni per quanto riguarda i solfati. Nello stesso intervallo,

nel caso dei vini si collocavano t 64.2% dei fosfati ed il 30j% dei solfati. Per i

clo-ruri le classi di frequenza più rappresentate sono quelle tra i '10 mg/L ed i 30 mg/L,

che cumulativamente rappresentano tl 76% dei campioni a fronte di un 54o/o nel

caso dei vini. Tra i contenuti dei tre anioni inorganici sono emerse correlazioni signi-ficative (p<0,01) solamente tra fosfati e cloruri, con segno positivo (r = 0.178).

Cloruri e fosfati hanno mostrato (Fig. 5) differenze altamente significative al test d i T u c k e y (p < 0 . 0 0 0 0 ) n e l l e t r e a n n a t e d i v e n d e m m i a , d i v e r s a m e n t e d a q u a n t o osservato per i solfati (p<0.087), con i valori piu elevati nel 2000 per i cloruri e più limitati nel .1999 per i fosfati,

Limitatamente a soli 170 mosti da uve mature delle vendemmie '1999 e 2OO0 è

Tab. 4: Composizione dei mosti delle uve a maturazione, annate 1999, 2000 e 2OO1 .

Tab. 4: Composition of the juices of ripe grapes of the vintages 1999, 2000 e 2001 .

M e d i a N t o mean

Sfd. 25th Mediana 75th

Dev. percentile / median percenttle M i n Max

"BR|X 20.03 325 CLORURI/Chlortde (mg/L) 19.9 321 FOSFATI/Phosphate (mg/L) 257 309 SOLFATI/Sulphate (mg/L) 242 321 1 , 8 8 9 . 1 93 67 18.82 13.4 1 9 0 t 9 8 2 0 , 1 4 1 9 , 0 260 236 21.40 15.06 24.50 2 4 . 5 4 . 1 5 5 . 8 326 42 598 278 92 547 47

(12)

Alto-Adige (n=167) 80 60 t b 4 0 a a o 1 2 0 O I v///'-z - 1 0 1 0 3 0 5 0 7 0 9 0 1 1 0 - 1 0 20 40 60 80 100 120 0 Cloruri (mg/L) 1 0 3 0 5 0 7 0 9 0 1 1 0 20 40 60 80 100 120 Cloruri (mg/L)

Fig.3 - lstogrammi di frequenzadei tenori di cloruri (mg/L) in vini bianchi (Chardonnay tranquilli e

base spumante, e Pinot grigio) dell'Alto-Adige (media = 18.6 mg/L) e del Trentino (26.8

mg/L).

Fig, 3 - Frequency histograms in the chloride content (mg/L) of white wines (Pinot gris, and still and sparkling Chardonnay) from Alto Adige (mean = 18.6 mg/L) compared to Trentino (26,8 ms/L).

stato possibile quantificare anche i tenori dei nitrati. Questi hanno fatto registrare

tenori dai livelli di tracce fino ad un massimo di 16.4 mg/L, ll 50% dei campioni si

c o l l o c a v a t r a i 3 , 3 m g / L e d i 4 . 9 m g / L , c o n m e d i a n a a 3 , 5 m g / L . lv a l o r i r e g i s t r a t i

nei mosti sono nei range riportati da Rapp [1989] e notevolmente piu bassi di quelli

riportati per altri prodotti vegetali al commercio [Cerutti, 1999].

Evoluzione nel corso della maturazione

Misurando il tenore degli anioni nel corso della maturazione delle uve negli oltre

cento appezzamenti controllati si è osservato che la loro evoluzione, spesso anche

molto coerente e con andamenti chiari all'interno di un singolo appezzamento,

poteva invece essere piuttosto diversa Lra appezzamenti (Fig. 6). Di tali

compoda-menti proloabilmente esistono ragionevoli giustificazioni che tuttavia, in assenza di

informazioni agronomiche dettagliate su aspetti quali ad esempio concimazioni,

irri-gazioni di soccorso o piovosita localizzala, peso della bacca ecc., non possono in

questa sede essere discusse. Nella logica di trovare un possibile trend generale si

sono percio selezionate, nell'ampia base dati disponibile, le due varieta per le quali

era maggiore il numero dei campioni raccolti ed il numero degli appezzamenti

dis-tribuiti sul territorio nei tre anni di indagine, tenendo conto solo degli appezzamenti

per i quali si disponeva di almeno 3 campionamenti successivi, Sulla base dei

risul-tanti 395 campioni relativi a 83 appezzamenti sono state ricercate delle correlazioni

tra gli anioni ed il 'Brix, ulilizzalo come indicatore dell'evolvere della maturazione,

Le correlazioni col oBrix sono risultate statisticamente significative per i solfati (p<

0.025) ed altamente significative (p<0,000) per fosfati e cloruri, con pendenza

(13)

50 40 O I w?4/'4,-'-1///'"/''z//' q'-'v/////v''a -/' "'' V--i 100 200 300 400 500 600 700 800 100 200 300 400 500 600 700 800 150 250 350 450 550 650 750 850 Solfati (mg/L) 150 250 350 450 550 650 750 850 Solfati (mg/L)

Fig.4 - lstogrammi di frequenzadei tenori di solfati (mg/L) in vini bianchi (Chardonnay tranquilli e

base spumante, e Pinot grigio) dell'Alto-Adige (media = 403 mg/L) e del Trentino (480

mg/L).

Fig. 4 - Frequency histograms in the sulphate content (mg/L) of white wines (Pinot gris, and still and sparkling Chardonnay) from Alto Adige (mean = 403 mg/L) compared to Trentino

(aBO mg/L),

negativa della retta di regressione nel caso dei cloruri (Fig. 7). Quando significative,

le correlazioni rispetto al 'Brix sono risultate coerenti in termini di pendenza delle

rette di regressione sia nei campioni delle due varieta prese singolarmente, sia nelle

singole annate indagate. Tali andamenti fanno quindi pensare - almeno ragionando

in termini "enologici" e quindi tenendo conto solamente della frazione liquida piu

facilmente estraibile dalla bacca con le condizioni di pressatura ulilizzata nella

pre-parativa del campione - che nel corso delle ultime fasi della malurazione si possa

andare incontro a diminuzioni dei contenuti di cloruri, con netta prevalenza dei

fenomeni di diluizione rispetto a quelli di accumulo, ed aumenti di fosfati e solfati.

L'evoluzione dei fosfati, da noi registrata come risultante dei fenomeni di accumulo

e di diluizione legati all'accrescimento della bacca, è risultata complessivamente in

leggera crescita, coerentemente con i marcati fenomeni di accumulo, espressi per

bacca, osservati da Hrazdina et al, [1 9Ba] e da Schaller e Loehnert [.1992],

rispetti-vamente nel corso della maturazione di una varieta ibrida e di diverse varietà

tede-sche. Limitatamente al dato dei solfati ed alla luce delle modalita di preparazione

del campione non si puo escludere totalmente un qualche grado di interferenza dei

trattamenti con poltiglia bordolese, cosa che non consente una interpretazione

esclusivannente "fisiologica" del dato stesso dei solfati. . 3 0

a

o

g z o

2

. F,.*ti*l

, | (n=107) | : : 1 0

(14)

60

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-: | '

=----r__

Q- 40 t') tr = 3 0 É

A 2 0

o

J ( ) 10 50 700 600 500 1999 (n=83) b 2 0 0 1 (n = 1 0 9 ) c 2000 (n=129) a 1 0 0 0 600 500 400 300 200 1 0 0 0 1 9 9 9 (n = 8 3 ) n . s . 2 0 0 1 (n = 1 0 9 ) n . s . 2 0 0 0 ( n = 1 2 9 ) n . s .

Fig. 5 - Contenuto di anioni inorganici in mosti da uve a maturazione. In ascissa: anno

divendern-mia, numerosità del campione e risuìtati dell'Honest Significant Difference test diTuckey

per N diseguali. Annate carallerizzate da diversa lettera minuscola sono significativamente

diverse (p<0.0000), fl.s, = differenza non significativa.

Fig. S - Content of chloride (uppe), phosphate (middle) and sulphate (lower) in iuices of r[pe gra-pes. On the x-axis: vintage year, number of samp/es and statistica/ resl.dfs {-/-uckey's fest

for unequat N). Years with different letter differ signifrcantly (p<O.O0OO,),'n.s. = {ÌQt

signifr-cant difference. 400 300 200 J (t) E

tr

LL @ o LL 1 9 9 9 ( n = 7 1 ) b 2001 (n='109) a 2000 (n=129) a J o) E

tr

lr J o U)

I

. r . T I

i

lt--" I r-=--l

__[ _1_ _]_

(15)

Civezzano 1999 n 1 5 0 125 1 0 0 t c 50 2 5 0 1 0 0 23t08t99 X 30/08/99 06/09/99 l3109/99 Telve 2000 0 300 Z J U 200 1 5 0 1 0 0 50 0 400 300 X...--...*___x

oTtoatao 16/08/00 2ltoatoo 28/0E/00

"- ' S. Michele 2001 '-"-"."

O . B X I C L O R U R I FOSFATI XSOLFATI

14tO8tO1 22to8t01 29tO8tO1 04tO9tO1 11tO9tO1 18/09/01

Fig. 6 - Esempi di evoluzione della composizione dei mosti nel corso delle ultime fasi della

matura-zione di uve Chardonnay in diversi appezzamenti e annate.

Fig. 6 - Examples of the compositional changes of the juices during the last month of ripeness of Chardonnay grapes grown in different vineyards and vintage years.

o () x (D F(u = a o o o TL 'it (g 6 U) 200 o o o IL 1 0 0

(16)

90 C L O R U R I = 50.639 - 1.610' "BX Correlazione: r =-.5062 6 1 0 1 4 1 8 2 2 . B X FOSFATI = 116.92 + 6.4518 * "BX Correlazione: r =.33247 70 J o) 9 5 0 É.

? 3 0

o

d 1 0

- 1 0 -ur Regressione confid. 95% 26 500 400 6 1 0 1 4 1 8 2 2 .BX S O L F A T I = 1 8 8 . 6 1 + 1 . 7 8 1 4 * " B X Correlazione: r =.11258 -\ Regressione confid. 95% 1 0 1 4 " B X \- Regressione confid. 95%

Fig.7 - Rette di regressione di anioni inorganici e oBrix di 395 mosti Chardonnay e Merlot delle

vendemmie 1999, 2000 e 2OO1 raccolti a successivi gradi di maturazione in 83 diversi

appezzamenti.

Fig. 7 - Begression lines of inorganic anions and "Brix in 395 Chardonnay and Merlot juices from

grapes harvested at increasing ripeness degrees from 83 different vineyards during the vintages 1999, 2000 and 2001. J

.B eoo

F Í 2oo U)

I 1 o o

500 450 ^ 400 J È, 350

€ soo

f, zso

5 2oo

8 1 s o

1 0 0 50 26

(17)

Conclusioni

ll lavoro presentato si configura come indagine conoscitiva, dal taglio

essenzial-mente enologico e non fisiologico o agronomico, dei tenori di solfati, cloruri e

fosfa-ti nei vini esportafosfa-ti con diverse Denominazioni di Origine Controllata o Indic azione

Geografica Tipica dal Trentino Alto-Adige e nei mosti trentini a maturazione.

Ope-rando su base pluriennale e con campionamenti numericamente importanti, il

lavo-ro ha consentito di aggiornare il quadro compositivo in anioni inorganici

garanten-do la rappresentativita rispetto al territorio. Relativamente ai vini, tutti i valori

osser-vati, sia per i fosfati che per cloruri e solfati, sono apparsi nei range riporlati come

normali in letteratura, Differenze altamente significative sono emerse tra vini bianchr

e rossi per tutti e tre gli anioni, con i livelli nei rossi più elevati rispetto a quelli nei bianchi, in cio confermando precedenti lavori di letteratura, Differenze legate

all'ori-gine territoriale sono emerse per quanto riguarda la concentrazione di cloruri e

sol-fati nei vini Pinot grigio e Chardonnay, con livelli significativamente inferiori nei vini

altoatesini rispetto ai trentini. La riattribuzione dei campioni alla zona di origine

mediante l'analisi discriminante era comunque solo parziale, nell'ordine del 7O%,

I tenori medi registrati per i mosti sono risultati decisamente più bassi di quell

osservati per i vini. L'annata, come solitamente anche per gli altri parametri

com-positivi dei mosti, è risultata essere una forte fonte di variazione, ma nello specifico

del lavoro non ci si è spinti a ricercare le motivazioni agronomiche di tale

comporta-mento. Queste potrebbero essere ricercate, almeno in parte, nell'andamento della

piovosita stagionale, anche se non va dimenticato che sul territorio regionale e

consentital'irrigazione di soccorso, pratica cui gli agricoltori regionali fanno ricorso

con una certa freouenza.

Per tutti e tre gli anioni sono emerse correlazioni statisticamente significative - di segno positivo per fosfati e solfati, e negativo per i cloruri - con il 'Brix utilizzalo

come indice dell'evoluzione della maturazione delle uve nell'arco del mese

antece-dente la maturazione tecnologica.

Ringraziamenti

ll lavoro e stato effettuato nell'ambito del Progetto PAT-CNR "Analisi e ricerche per il sistema agroindustriale", sottoprogetto "Carallerizzazione dei prodotti meta-bolici e biosintetici nella vite per l'orrimizzazione della qualità".

Si ringraziano per la collaborazione i tecnici del segmento Enologia dell'UO

ENCA dell'lstituto Agrario di S, Michele all'Adige ed i laureandi Angelo Olivari e

Chiara Beretta del DISTAM dell'Universita di Milano.

(18)

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