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Insegnare le lingue ad alunni con disturbi specifici di apprendimento

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Academic year: 2021

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Introduzione

Lo scopo di questa tesi è quello di dare uno sguardo al delicato e complicato tema dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA). In modo particolare, durante il nostro studio, analizzeremo i diversi aspetti. Rivolgeremo la nostra attenzione dal punto di vista degli studenti, che presentano questi tipi di disturbi, e da quello degli insegnanti. Questi ultimi sempre più spesso incontrano ragazzi che presentano tali problematiche per cui è fondamentale che gli stessi adottino alcune strategie di intervento per aiutarli. Nello specifico, ci focalizzeremo sugli approcci più idonei.

Negli ultimi anni questo tema è stato oggetto di attenzione da parte dei governi e dell’opinione pubblica. L’interesse per il tema dei DSA ha fatto sì che molti politici, studiosi e ricercatori si impegnassero per migliorare e cambiare il nostro sistema di istruzione. Il Prof. Michele Daloiso, insegnante di Lingua Inglese dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, da anni si occupa di ricerca e formazione didattica. Coordina il Masterclass “Lingue Straniere e Dislessia” e un gruppo di ricerca sull’insegnamento delle lingue ad allievi con bisogni speciali. Inoltre, è consulente dell’Associazione Italiana Dislessia. Il Professore Daloiso, con i suoi studi, ci ha aiutato a capire meglio questo tema, sempre più attuale nel contesto scolastico.

Nel primo capitolo del nostro studio descriveremo l’iter legislativo italiano sui DSA, per capire come funziona, in generale, il nostro sistema scolastico e le singole unità operative (le scuole, gli istituti, ecc..). Nella nostra società diventa imprescindibile rendere il sistema scolastico efficiente nel suo funzionamento. Valuteremo, quindi, le principali leggi italiane, che si sono susseguite negli ultimi cinquant’anni, le quali hanno migliorato il nostro sistema scolastico. Il

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miglioramento è avvenuto anche grazie all’intervento dell’Europa, che ci ha accompagnati e ci ha permesso di rimanere al passo coi tempi su questo grande tema. Infine, oltre a spiegare nel dettaglio la prospettiva italiana ed europea in campo educativo, analizzeremo la terminologia dei DSA, partendo da quella più lontana a quella più vicina a noi in termini cronologici. Poi, grazie ai progressi scientifici, capiremo meglio la dislessia.

Nel secondo capitolo ci occuperemo del processo di insegnamento e apprendimento della lingua materna e delle lingue straniere. In questa parte metteremo a fuoco le tecniche, i metodi e gli approcci più efficaci per un apprendimento linguistico adeguato. Nello specifico analizzeremo non solo i vari stili che un docente deve adottare per insegnare al meglio le lingue, ma anche gli stili che l’apprendente deve far propri per far sì che avvenga acquisizione. Descriveremo, infine, alcuni strumenti metodologici più idonei per il processo apprenditivo in classe.

Nel terzo capitolo focalizzeremo la nostra attenzione sugli studenti con DSA, cercando di capire i loro disagi e le reali problematiche che incontrano in classe e nei compiti a casa. Valuteremo, nel dettaglio, quali strumenti dispensativi e compensativi debbano essere utilizzati per colmare il divario che si crea in classe tra loro e gli altri studenti che non presentano disturbi, riportando alcuni esempi concreti di materiale didattico accessibile e cercando di far comprendere all’opinione pubblica che anche gli alunni con DSA hanno il diritto di sentirsi uguali a tutti gli altri.

Infine, nel quarto capitolo, analizzeremo il punto di vista dei Docenti. Si cercherà di comprendere quali difficoltà incontrano nell’insegnamento della loro materia e se realmente nelle scuole vengono seguite le indicazioni ministeriali sui DSA. Attraverso interviste, tenteremo di comprendere il loro parere circa le modalità di intervento che adottano in classe. L’esperienza che riporteremo direttamente dall’interno della scuola, ci permetterà di rendere “reale” ciò che abbiamo riportato in teoria nei primi capitoli. In questo capitolo, inoltre, riporteremo anche l’esperienza diretta delle famiglie attraverso la consultazione di blog e di piattaforme virtuali specifiche nelle quali i suddetti nuclei familiari sono iscritti per raccontare i loro vissuti nel campo della scuola.

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In questa tesi, come abbiamo già segnalato, vi sono alcune ricerche condotte dal Prof. Michele Daloiso e dal suo gruppo di ricerca DEAL. I trattati mi hanno permesso la stesura di questo lavoro. Grazie alla lettura delle relazioni, ho capito che non devono esistere pregiudizi sulle capacità di apprendimento da parte di studenti che presentano questi disturbi, anzi i ragazzi con DSA, ancora più sensibili e spesso con un quoziente intellettivo più elevato, imparano prima rispetto agli altri studenti.

Questa tesi ha lo scopo di riflettere sulla scuola, sui docenti, sugli studenti e sulle famiglie, che, interagendo e comunicando tra loro, possono rendere la scuola una comunità, dove tutti collaborano per rendere il sistema migliore, ma soprattutto possono garantire il successo scolastico dei loro ragazzi.

Dal momento in cui i ragazzi non vengono ritenuti “oggetti da valutare”, ma “persone da capire” e “persone uniche nelle loro specificità”, il nostro sistema scolastico può ritenersi evoluto nel vero senso del termine. Ha, ormai, acquisito piena consapevolezza del proprio ruolo sociale.

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