• Non ci sono risultati.

Guarda Introduzione

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Guarda Introduzione"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

5

Introduzione

P.I.P.P.I. acronimo che sta per Programma di Intervento Per Prevenire l’Isti-tuzionalizzazione, si ispira alla resilienza di Pippi Calzelunghe, come metafora della forza dei bambini nell’affrontare le situazioni avverse della vita. Esso na-sce da una collaborazione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nel 2011 ed è, ad oggi, la più ampia sperimentazione realizzata in Italia nel campo delle politiche familiari.

Finalità di questo numero monografico è la descrizione di alcuni elementi che permettono di considerare P.I.P.P.I. come programma che genera inno-vazione sociale oggi in Italia.

Il cammino percorso dal programma negli anni 2011-2019 ha preso avvio, infatti, dall’urgenza di individuare risposte efficaci alla questione relativa a quale ricerca sia in grado di produrre risultati effettivamente trasferibili nelle pratiche e di come le pratiche possano effettivamente beneficiare dei progressi della ricerca.

L’ipotesi che percorre trasversalmente gli articoli di questa monografia è che le teorie e le metodiche relative all’innovazione sociale possano venire in aiuto per colmare la distanza fra ricerca e azione.

II Programma, nello specifico, propone un’azione di sistema che ambisce a coinvolgere nel progetto di cura di ogni famiglia tutti i livelli dell’ecosistema in cui crescono i bambini.

La monografia è dunque costituita da sette articoli che propongono ognuno una lettura di un elemento specifico in cui P.I.P.P.I. si declina come innovazione sociale, con riferimento a uno o più specifici livelli dell’ecologia sociale in cui crescono i bambini.

Nel primo articolo, Paola Milani descrive P.I.P.P.I. come programma che promuove l’innovazione sociale nel sistema di welfare per i bambini e le fa-miglie oggi in Italia e traccia una cornice di riferimento in cui si collocano i successivi 6 articoli.

Nel secondo articolo, Paola Milani, Francesca Santello, Andrea Petrella, Sara Colombini e Marco Ius propongono una sintesi dei risultati ottenuti nelle quattro implementazione finora concluse. Questa sintesi delinea i

pro-Paola Milani, Sara Serbati

© Pensa MultiMedia Editore srl ISSN 2035-844X (on line) - DOI: 10.7346/SE-012019-01

(2)

cessi di intervento che conducono agli esiti nel lavoro con l’insieme delle famiglie, nei contesti dove l’intervento viene realizzato: il livello micro, meso, eso e macro dell’intervento si intrecciano nella descrizone dei diversi output e outcome.

L’articolo di Sara Serbati, che illustra una best practice sulla partecipazione delle famiglie e dei bambini nei percorsi di accompagnamento realizzati in P.I.P.P.I., intende mostrare l’altro lato della medaglia per quanto riguarda i risultati del programma: dalla riflessione precedente, di natura prevalente-mente quantitativa, Sara Serbati conduce il discorso sul micro di una pratica partecipativa, per descrivere qualitativamente i processi che permettono il cambiamento e quindi la costruzione degli esiti.

Ombretta Zanon si porta al livello esosistemico in cui si muove il pro-gramma. Descrivendo infatti la complessa struttura di formazione dei diversi professionisti prevista dal programma, ne rivela le ragioni teoriche e soprat-tutto la funzione attribuita alla formazione quale anello di congiunzione che alimenta il circolo ermeneutico tra teoria e prassi e che contribuisce al rag-giungimento dei risultati descritti negli articoli di cui sopra.

Il fatto che nel programma la valutazione sia considerata un “irrinuncia-bile” e siano regolarmente documentati input, output e outcome, ha permesso il loro utilizzo nel processo inter-istituzionale, avvenuto negli anni 2016-17, che ha condotto alla redazione delle Linee di Indirizzo Nazionali sull’Intervento

con Bambini e Famiglie in situazione di vulnerabilità, un esempio di softlaw che

sta dando modo alle Regioni di legiferare in materia. L’impatto di P.I.P.P.I. su questa nuova policy è descritto nell’articolo dedicato a ciò di Paola Milani, Sara Serbati e Ombretta Zanon. L’impatto di P.I.P.P.I. a livello di singolo am-bito territoriale, e quindi in un livello micro e meso di relazioni, è descritto da Marco Ius nel resoconto di un’esperienza in cui i professionisti locali hanno saputo generare resilienza per le famiglie partecipanti al programma, dinamizzando l’ecologia sociale tra casa, servizi, scuola e comunità.

Il tema della sostenibilità di P.I.P.P.I. nel tempo è infine affrontato da Diego Di Masi, Sara Serbati, Chiara Sità che descrivono l’innovazione sociale a livello meso e esosistemico negli ambiti con maggiore esperienza di ge-stione del programma. Tale innovazione si sta realizzando attraverso pratiche di co-ricerca fra operatori e ricercatori, grazie alla costruzione di una strut-tura laboratoriale, denominata LabT, che consente al singolo AT di capitaliz-zare le competenze acquisite nelle prime implementazioni e soprattutto di mantenere attivi al proprio interno i meccanismi che generano innovazione sociale, andando oltre la stessa sperimentazione di P.I.P.P.I.

6

Riferimenti

Documenti correlati

Gracco, in qualità di tribuno della plebe, che si impegna a favore di della concessione dello status di Latini agli alleati italici e della cittadinanza

LIFE BLUE LAKES - AZIONE B.2 PROTOCOLLO DI MONITORAGGIO: LAGO DI BRACCIANO. # FASE

Si aprì tuttavia, sotto questo profilo, una complessa riflessione giuridica, in quanto le stipulationes contratte prima o durante il matrimonio (D. 23,4,1), o,

Proprio per questa impossibilità molti clienti preferiscono provare i capi nei punti vendita tradizionali ed eventualmente acquistare tramite la rete il capo provato

Sulla base delle richiamate disposizioni e delle indicazioni fornite dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT) con

La Direzione Generale per le politiche del personale, l'innovazione, il bilancio e la logistica nell'anno 2011 ha realizzato, in linea con quanto previsto dal

Il Decreto del Presidente della Repubblica del 27 marzo 1992, esattamente 25 anni fa, istituisce con l'articolo 1 il livello assistenziale di emergenza sanitaria,

Migliorare l'efficacia dei processi decisionali e di governance relativi al tema delle microplastiche e ingaggiare i principali attori economici e sociali nei laghi italiani e