ASMA Prof. Marco Confalonieri Prof.ssa Barbara Ruaro S.C. Pneumologia

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ASMA

Prof. Marco Confalonieri Prof.ssa Barbara Ruaro

S.C. Pneumologia

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OSTRUZIONE BRONCHIALE

BRONCHITE CRONICA

ENFISEMA

ASMA BRONCHIALE

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.

Asma

L’asma è una malattia infiammatoria dei bronchi

L’elemento che caratterizza l’attacco d’asma è la difficoltà di passaggio dell’aria attraverso i bronchi

In particolare nella fase di ESPIRAZIONE

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• L’asma bronchiale è una malattia cronica delle vie aeree.

• Infiammazione della parete bronchiale causata prevalentemente da mastociti, eosinofili e linfociti

• Ostruzione al flusso aereo diffusa, variabile e reversibile

• Iperreattività bronchiale

• Remodelling

• Declino della funzione respiratoria

• Clinica: dispnea, respiro sibilante, tosse, senso di costrizione toracica

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Definizione di asma

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1 5

.

L’infiammazione è responsabili della cosiddetta

“ iperreattività” dei bronchi che sta alla base della particolare capacità dei bronchi di reagire

esageratamente, restringendosi, a stimoli che

generalmente

verrebbero ben tollerati

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• L’asma colpisce circa 300 milioni di persone al mondo ed è pertanto una delle patologie più diffuse

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Epidemiologia dell’asma

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Fattori di rischio di asma

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Fattori individuali Maggiori

Predisposizione genetica

Atopia

Iperreattività bronchiale

Minori

Sesso

Etnia

Obesità

Fattori ambientali Maggiori

Allergeni

Sensibilizzanti professionali

Fumo di tabacco

Inquinamento atmosferico

Infezioni delle vie respiratorie

Minori

Fattori socio-economici

Dimensioni del nucleo familiare

Abitudini alimentari e farmaci

Stile di vita prevalente in ambienti interni

Stress e fattori psico-sociali

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FENOTIPO CLINICO

Intermittente/Persistente Brittle

Steroid-resistant Near fatal

Exacerbation prone Esordio tardivo

Ostruzione fissa

EZIOLOGIA Allergeni

Professionale Aspirina

Esercizio Infettiva Vasculite Aspergillosi

FENOTIPO BIOLOGICO Neutrofila Eosinofila Mista

Pauci-granulocitica

IgE-MEDIATA Inalanti

Occupazionale Aspergillosi

NON IgE-MEDIATA Occupazionale Virale

Intrinseca Esercizio PATOGENESI

ISOLATA Inalanti

Occupazionale Esercizio

Aspirina

EPIFENOMENO Vasculiti

Aspergillosi PRESENTAZIONE

Asma: numerosi fenotipi

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Infiammazione

Muscolo liscio

TONO 1. Contrazione 2. Rilasciamento

STRUTTURA 1. Proliferazione 2. Ipertrofia

3. Trasformazione

SECREZIONE 1. Mediatori

2. Citochine 3. Chemochine 4. Fattori di crescita

Interazioni infiammazione muscolo liscio bronchiale

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QUANDO SOSPETTARE L’ASMA?

Episodi di:

respiro sibilante dispnea

tosse stizzosa ad accessi risvegli notturni per dispnea

Specialmente se con stagionalità, associata rinite,

comparsa in corso di virosi (flu-like), scatenati da

stimoli aspecifici (aria fredda, sforzo fisico, irritanti)

Sintomatologia variabile nel tempo

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I sintomi del restringimento durante un attacco d’ASMA sono essenzialmente:

- “mancanza d’aria” o respiro corto

-Tosse (talora con “solletico” alla gola)

- Difficoltà a far uscire il catarro o il MUCO che si forma nei bronchi

-Respiro sibilante o fischiante - Sensazione di torace “compresso” e non espandibile con facilità

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Diagnosi differenziale del respiro sibilante:

BPCO: età, persistenza dei sintomi nel tempo, tosse produttiva, storia di fumo, poco reversibile.

Dispnea parossistica cardiaca: segni e sintomi di insufficienza cardiaca

Ostruzione delle grosse vie (corpo estraneo, compressione estrinseca).

Broncostruzione riflessa nella TEP Bronchiolite virale (nel bambino)

S. di Churg-Strauss: esordio con rinite o poliposi, eosinofilia spiccata, infiltrati polmonari, p-ANCA

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Diagnosi di asma

• Anamnesi ed insieme dei sintomi

• Esame obiettivo

• Prove di funzionalità respiratoria – Spirometria

– Test di reversibilità

– Test di provocazione bronchiale aspecifico

• Indagini per identificare i fattori di rischio

• Altre indagini

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Test di reversibilità

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• Somministrare salbutamolo per via inalatoria in 4 dosi successive da 100 mcg via MDI con spaziatore; ripetere la spirometria dopo 15 minuti. Un aumento di FEV1 e FVC >12% e > 200 ml rispetto al basale costituisce una risposta positiva. * E’

necessario sospendere i broncodilatatori prima del test (a breve durata per > 4 ore e lunga durata >12 ore) a meno che si voglia valutare un effetto additivo. Con altri farmaci variano le dosi e il tempo di attesa della risposta

• Il test è poco sensibile perché molti soggetti con asma

non presentano reversibilità, particolarmente quelli già in trattamento

Diagnosi di asma nell’adulto:

Test di reversibilità

ERS / ATS Task Force. ERJ 2005

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0 20 40 60 80 100 120

10 100 1000

dose MCh

%riduzione VEMS

PD20 =120

Iperreattività bronchiale aspecifica:

eccessiva ostruzione delle vie aeree per stimoli di varia natura Si misura con il test alla metacolina

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INTERPRETAZIONE

La negatività del test alla MCh esclude l’asma con una probabilità > 95%

La sua positività conferma l’asma solo se in presenza di anamnesi e clinica positive.

Infatti il test può essere positivo anche in:

- BPCO

- Postumi infezione virale o batterica

- Malattie inifammatorie croniche intestinali - Esposizione a irritanti

- Soggetti sani (5-10%)

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Peak Flow Meter

Monitoraggio domiciliare del PEF in particolare per i pazienti con scarsa percezione dei sintomi.

Riportare in un diario le misurazioni quotidiane

• Valuta la gravità e identifica i peggioramenti

• Può guidare l’uso di un sistema a zone per l’autogestione dell’asma

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• Peggioramento dei sintomi per

assunzione di ASA

• Rinosinusite cronica e poliposi

nasale

• Insorgenza nell’adulto

• Scarsa risposta a steroidi inalatori

• Aumentati cys-LTs nelle urine

• Efficacia degli antileukotrieni

Asma da aspirina

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Asma da sforzo

 La prevalenza di broncospasmo da esercizio fisico (BEF) negli asmatici varia dal 14 al 93%.

 La prevalenza di BEF negli atleti è circa il 40% in rapporto anche al tipo di sport praticato.

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1 21

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Diagnosi di EIB

GOLD STANDARD

Test da sforzo “in campo”

alternativamente...

Test da sforzo in laboratorio

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Risposta al test da sforzo

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Test di laboratorio utili nella diagnosi di asma

Skin test

 IgE totali (PRIST)

 IgE specifiche (RAST)

 Conta degli eosinofili nel sangue

 Conta degli eosinofili e dei neutrofili nell’espettorato

 Altri markers

… ma tutto è correlato alla CLINICA…

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Classificazione della gravità Classificazione della gravità

CLASSIFY SEVERITY

Clinical Features Before Treatment Symptoms

Symptoms NocturnalNocturnal Symptoms

Symptoms FEVFEV1 1 or PEFor PEF STEP 4

STEP 4 Severe Severe Persistent Persistent

STEP 3 STEP 3 Moderate Moderate Persistent Persistent

STEP 2 STEP 2 Mild Mild Persistent Persistent

STEP 1 STEP 1 Intermittent Intermittent

Continuous Continuous

Limited physical Limited physical activity

activity Daily Daily

Attacks affect activity Attacks affect activity

> 1 time a week

> 1 time a week but < 1 time a day but < 1 time a day

< 1 time a week

< 1 time a week Asymptomatic Asymptomatic and normal PEF and normal PEF between attacks between attacks

Frequent Frequent

> 1 time week

> 1 time week

> 2 times a month

> 2 times a month

2 times a month2 times a month

2 times a month2 times a month

60% predicted60% predicted Variability > 30%

Variability > 30%

60 - 80% predicted 60 - 80% predicted Variability > 30%

Variability > 30%

80% predicted80% predicted Variability 20 - 30%

Variability 20 - 30%

80% predicted80% predicted Variability < 20%

Variability < 20%

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CSI = corticosteroidi inalatori; LABA = long-acting β2-agonisti; LR = a lento rilascio

* i pazienti con asma e rinite rispondono bene agli anti-leucotrieni

** nei pazienti allergici ad allergeni perenni e con livelli di IgE totali sieriche compresi tra 30 e 700 U/ml

*** la combinazione Budesonide/Formoterolo al bisogno può essere usata nell’ambito della strategia SMART

APPROCCIO PROGRESSIVO ALLA TERAPIA DELL’ASMA NELL’ADULTO

Controllo ambientale, Immunoterapia specifica, Trattamento delle comorbilità Programma personalizzato di educazione

β2-agonisti a rapida azione al bisogno ***

aggiungere 1 o più:

Anti-

leucotrieni Anti-IgE (omalizuma b) **

Teofilline-LR CS orali aggiungere

1 o più:

Anti-

leucotrieni Teofilline- LR

CSI a bassa dose + anti-

leucotrieni

*

CSI a dose medio-alta Anti-

leucotrieni

*

Cromoni Altre

opzioni (in ordine decresce nte di efficacia) Opzione principal e

CSI a alta dose + LABA

CSI a media dose +

LABA CSI a

bassa dose + LABA CSI a

bassa dose β2-agonisti a

breve azione al bisogno

STEP 5 STEP 4

STEP 3 STEP 2

STEP 1

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Obiettivi del trattamento

Nessun (o minimi) sintomo/i cronico/i

Nessuna (o al massimo rare) riacutizzazione/i

Nessuna visita d’emergenza o ricovero per l’asma

Nessuno (o minimo) bisogno di uso addizionale di ß2-agonisti per il sollievo dei sintomi

Nessuna limitazione nelle attività della vita quotidiana, compreso l’esercizio fisico

Variazione giornaliera del PEF minore del 20%

Funzione polmonare normale (o al meglio del possibile)

Nessuno (o minimi) effetto/i collaterale/i dei farmaci

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Farmaci per il controllo dell’asma

Glucocorticosteroidi inalatori

ICS + ß2-agonisti a lunga durata d’azione

Antagonisti recettoriali dei leucotrieni

In sottogruppi

Anti-IgE (omalizumab)

Glucocorticosteroidi orali

Metilxantine a lento rilascio

Cromoni

Terapia farmacologica

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Farmaci per il sollievo dei sintomi

ß2-agonisti inalatori a rapida azione

Glucocorticosteroidi sistemici

Anticolinergici

L’uso dei beta2-agonisti long acting non associati ai corticosteroidi

inalatori è controindicato per il rischio di gravi riacutizzazioni *

* (FDA annoncement on LABAS, 18 feb 2010 e raccomandazione AIFA 2011)

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29

ASMA

La contrazione della muscolatura liscia bronchiale può essere stimolata da:

• LEUCOTRIENI

liberati insieme

all’istamina dai mastociti nelle reazioni allergiche

• NERVO VAGO

mediante il rilascio di acetilcolina e la stimolazione dei recettori

muscarinici posti sulla muscolatura liscia bronchiale

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30

FARMACI

BRONCODILATATORI

•SIMPATICOMIMETICI ß-ADRENERGICI

•ANTICOLINERGICI

• METILXANTINE

•INIBITORI DEL RILASCIO DEI MEDIATORI MASTOCITARI

• ANTIINFIAMMATORI STEROIDEI

• ANTAGONISTI DEI RECETTORI DEI

LEUCOTRIENI

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31

Agonisti ß

2

-adrenergici

Sono i farmaci più largamente prescritti. Rilassano la

muscolatura liscia bronchiale attivando l’adenilato ciclasi.

Azione breve (2-3 ore): albuterolo, terbutalina, fenoterolo.

Azione lunga (fino 15 ore): salmeterolo, aformoterolo, bambuterolo.

Sono ottimi antagonisti funzionali della broncocostrizione causata da numerosi stimoli. Somministrati per via inalatoria danno solo modesti effetti sistemici indesiderati (tachicardia, aritmie, ipotensione, nausea, vomito).

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32

Anticolinergici

Sono antagonisti del recettore muscarinico e impediscono all’acetilcolina di stimolare i recettori sulla muscolatura liscia bronchiale.

Non prevengono tutti i tipi di broncospasmo, ma sono

particolarmente efficaci contro quello causato da sostanze irritanti.

Vengono usati: ipratropio bromuro (via inalatoria), ossitropio bromuro (via inalatoria) e atropina

(somministrazione sistemica).

Dopo somministrazione per via inalatoria l’assorbimento sistemico è scarso. Effeti indesiderati: aumento della

viscosità delle secrezioni bronchiali e riduzione dell’espettorazione.

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33

Xantine

Largamente usate nella terapia dell’asma a partire dalla fine del 1800. In clinica si usano principalmente

TEOFILLINA e AMINOFILLINA.

Hanno breve emivita, ma è possibile somministrare preparazioni a rilascio lento che mantengono

concentrazioni plasmatiche efficaci anche per 16-18 ore.

Finestra terapeutica stretta: a concentrazioni doppie di quelle terapeutiche si presentano nausea, aritmie

cardiache e convulsioni. Si pensa che la

broncodilatazione si ottenga mediante inibizione delle fosfodiesterasi.

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Metilxantine

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35

Metilxantine: proprietà farmacologiche

1. MUSCOLO LISCIO: azione rilasciante

2. SISTEMA NERVOSO CENTRALE: potente azione stimolante. Riducono il senso di sonnolenza e di

fatica. A dosi elevate causano nervosismo, ansietà, insonnia. Stimolano il centro del respiro e possono indurre nausea e vomito.

3. RENE: promuovono la diuresi (in particolare la teofillina)

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Inibitori del rilascio dei mediatori mastocitari

Inibiscono la liberazione dei mediatori contenuti nei mastociti e rallentano l’attività di altre cellule

infiammatorie.

Vengono utilizzati per la profilassi degli attacchi di asma.

Il sodio cromolin (cromoglicato sodico) e il sodio

nedocromil sono attivi per inalazione. Il chetotifene è attivo per via orale.

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37

Antiinfiammatori steroidei

Sono i farmaci antiinfiammatori più utilizzati per la terapia del processo infiammatorio cronico alla base dell’asma. Inibiscono l’infiltrazione delle cellule

infiammatorie e la loro capacità di sintetizzare e liberare i mediatori infiammatori (prostaglandine, leucotrieni).

Vengono usati per la profilassi mediante inalazione:

beclometasone, budesonide, fluticasone.

Nell’asma bronchiale grave vengono usati per via orale: prednisone, metilprednisolone e prednisolone.

L’uso per via orale può causare gravi effetti indesiderati sistemici.

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Antagonisti dei recettori dei leucotrieni

Sono farmaci innovativi ancora in fase di valutazione per l’utilità effettiva nella terapia dell’asma.

Attualmente son in commercio montelucast e zafirlucast.

Altri farmaci agiscono come inibitori della sintesi dei leucotrieni, come zeileuton.

In complesso sembrano avere un effetto relativamente modesto.

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Omalizumab (Xolair)

E’ un anticorpo monoclonale umanizzato anti-IgE.

Trattamento degli adulti e degli adolescenti (12

anni in su) con asma persistente, grave o

moderata, che hanno dato una reazione positiva ai

test cutanei o in vitro agli allergeni aerei periannali

e la cui sintomatologia non è controllata in modo

adeguato da corticosteroidi per via inalatoria. Si è

visto che, in questi pazienti, omalizumab

diminuisce l'incidenza dell'esacerbazione

dell'asma.

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40

AGONISTI -ADRENERGICI (fenilefrina) ANTIISTAMINICI H1 (inferiore 12 ore:

mepiramina, clorfeniramina; superiore 12 ore:

cetirizina, astemizolo, terfenadina)

CORTICOSTEROIDI (beclometasone, budesonide, fluticasone)

CROMOGLICATO (sodio cromoglicato)

RINITE

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Educazione terapeutica domiciliare

Obiettivo:

RIDURRE AL MINIMO la

possibilità di nuovi attacchi

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.

La stanza deve essere silenziosa e priva di sostanze irritanti per la respirazione (fiori, fumo, profumi,

odori di detersivi ecc.).

Evitare correnti d’aria

Procurarsi un cuscino antiallergico

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1 43

mantenere .

un’ADEGUATA NUTRIZIONE,

Somministrare pasti piccoli e frequenti e ricchi di proteine e di calorie:

( legumi, frutta, focacce, gelatine, marmellate,

frutta secca, ecc.)

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Informare e educare sulle .

Informare e educare sulle tecniche per facilitare tecniche per facilitare

l’espettorazione l’espettorazione

Far capire l’importanza di Far capire l’importanza di

evitare infezioni

evitare infezioni

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1 45

Istruire su sintomi che richiedono l’intervento del medico:

- Un improvviso attacco acuto durante la notte,

- Scarso sollievo nonostante l’uso di

broncodilatatori spray (teofillina)

- Infezioni respiratorie

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.

Il paziente ha un ruolo fondamentale nel controllo dell’asma e nella gestione della sua malattia.

Egli può contribuire ad evitare le cause dell’asma attraverso:

- l’attuazione di essenziali norme igieniche di prevenzione

- Il monitoraggio della malattia

- La prevenzione dei sintomi e la cura con i farmaci

- L’uso corretto di prodotti per l’inalazione

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Le misure igieniche e ambientali di prevenzione

• Un discorso particolare merita la prevenzione dell'allergia da acari della polvere importante causa di RINITE e ASMA ALLERGICO

• Evitare l’esposizione agli acari è difficile masi può senz’altro limitarne la diffusione

• La camera deve essere arredata in modo semplice, indispensabile, a superfici lisce

• Eliminare tutti gli oggetti che possono trattenere

polvere (peluche, tappeti, tendaggi, moquette,

imbottiture)

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• Se il paziente è un bambino preferire

giocattoli facili da pulire (di legno, gomma o metallo)

• Eventuali giocattoli di pezza devono

essere regolarmente lavati in acqua calda.

• Il paziente non deve sostare in locali

mentre vengono fatte le pulizie e usare sempre un aspirapolvere dotato di filtri efficaci

• E’ utile avvolgere i materassi e cuscini con fodere di materiale non poroso

(antiacari) che si trovano in commercio

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• Mantenere il tasso di umidità al di sotto del 40- 50%.

• Può essere controindicato l’umidificatore mentre può essere indicato l’uso del condizionatore d’aria

• I pazienti allergici alle muffe dovrebbero evirare si soggiornare in ambienti umidi o in aree dove le muffe si sviluppano abbondantemente (zone in ombra, mucchi di foglie ecc.) e ricordarsi di

arieggiare bene le stanze chiuse da molto tempo

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.

La pulizia deve essere scrupolosa.

In qualsiasi casa dove viva un soggetto asmatico sono poi da evitare gli irritanti respiratori,

quali

• il fumo di sigaretta,

• i detergenti per la casa dall'odore acre e intenso,

• i cosmetici profumati,

• le vernici fresche.

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Importante

Sono le misure di profilassi in soggetti allergici ai pollini.

La conoscenza dei calendari pollinici

permette infatti di evitare il soggiorno nelle zone più a rischio e nei momenti di

massima pollinazione

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.

La prevenzione

è una parte molto importante nella cura dell'asma e

delle sue manifestazioni .

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.

Per quanto riguarda l'attività fisica lo sport maggiormente indicato per

l'asmatico è il nuoto

In ogni caso, se si sceglie un altro tipo di sport, è buona regola, prima di iniziare l'attività,

effettuare la premedicazione

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