1.3.1.2.0 - Imprenditori, gestori e responsabili di piccole imprese nell’industria in senso stretto
Gli Imprenditori, gestori e responsabili di piccole imprese sono a capo di piccole imprese di cui definiscono, pianificano, implementano e gestiscono le politiche e le strategie di produzione e ne valutano i risultati; negoziano con i fornitori e i clienti, programmano e controllano l'uso efficiente delle risorse; reclutano personale e definiscono i processi di innovazione organizzativa e produttiva. Non sono direttamente impegnati nel processo materiale di produzione. Le professioni classificate in questa unità esercitano le attività descritte in imprese o organizzazioni che operano nei settori economici dell'estrazione dei minerali, dell'industria manifatturiera e della produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua.
Evoluzione del ruolo professionale nel settore Tessile-Abbigliamento-Calzature
Nel medio termine l’imprenditore, gestore e responsabile di piccola impresa nell’industria in senso stretto nel settore Tessile-Abbigliamento-Calzature dovrà aumentare la propria capacità di agire in dimensioni internazionali (commerciali e progettuali) operando dove possibile in collegamento con network di imprese e partecipando a progetti condivisi da reti di soggetti (aziende, enti di ricerca, distribuzione).L’imprenditore, alla luce dei cambiamenti imposti dalla competitività internazionale, dovrà valutare ed adottare adeguate strategie di marketing (regole commerciali internazionali, certificazione e brand di prodotto, rapporti con la distribuzione, apertura di propri punti vendita) e di differenziazione produttiva (valore aggiunto della propria produzione). Dovrà inoltre dialogare con soggetti di altri settori sia per collaborare alla realizzazione di nuovi prodotti (ad esempio nel caso dei tessili ad uso tecnico) sia per acquisire idee e informazioni utili a rendere più innovativa e competitiva la propria produzione.
La capacità di attribuire contenuti immateriali (valenze simboliche-culturali) alle proposte produttive dell’azienda e di comunicarle adeguatamente, assume, in uno scenario ad alta densità di messaggi, una particolare rilevanza. L’imprenditore, gestore e responsabile di piccola impresa nell’industria in senso stretto dovrà inoltre saper utilizzare le restrizioni imposte dal sistema legislativo in termini ambientali e sociali come opportunità di competitività (valore eco etico della propria produzione) e come stimolo a contenere costi economici ed ambientali (risparmio energetico, abbattimento emissioni).
Compiti innovati
definire modalità organizzative dell'impresa;
gestire e/o analizzare le risorse economiche;
controllare costantemente e migliorare la qualità del processo o del prodotto;
fornire direttive su come eseguire il lavoro o sulle caratteristiche del prodotto finale;
organizzare o gestire azioni di marketing;
definire e mettere in atto strategie per la promozione del prodotto;
pianificare gli investimenti e le strategie aziendali;
assicurarsi che nella programmazione logistica vengano adottati criteri di razionalizzazione e di riduzione di sprechi ed emissioni;
implementare l'informatizzazione dell'azienda;
ricercare nuovi clienti;
aggiornarsi sulla normativa vigente;
analizzare ed individuare anticipatamente le esigenze del cliente;
controllare o gestire la corretta applicazione delle norme sulla sicurezza;
utilizzare al meglio le opportunità offerte dall’it per rendere più efficiente la produzione e migliorare il grado di visibilità e dialogo dell’azienda con i propri collaboratori e il target di mercato;
tenersi aggiornato relativamente a nuovi materiali e nuove soluzioni tecniche/operative.
Compiti nuovi
operare in rete con altre imprese in una logica di sinergia strategica e di economia di scopo;
individuare modalità di differenziazione qualitativa della propria linea di produzione (innovazione estetica e funzionale);
valutare le possibilità di estendere i contesti applicativi della propria linea di produzione anche entrando in mercati diversi da quello usuale;
acquisire i principi di sostenibilità ambientale e sociale e la conseguente razionalizzazione delle risorse come elementi strategici e di competitività;
individuare e sperimentare modalità organizzative (formative e motivazionali) in grado di garantire efficienza produttiva e partecipazione attiva dei collaboratori;
dialogare e collaborare con strutture del terziario avanzato e della ricerca;
cercare ed acquisire stimoli per definire nuovi prodotti e nuove modalità operative.
A fronte delle innovazioni e delle novità che si prevede saranno introdotte nell’esercizio della professione, l’intero sistema di competenze subirà dei cambiamenti. In particolare sono 14 le competenze individuate come caratterizzanti il settore Tessile-Abbigliamento-Calzature nel medio periodo. Queste potranno rivelarsi molto importanti, mediamente importanti, scarsamente importanti o non influenti rispetto all’esercizio del ruolo professionale. Lo schema che segue riepiloga in forma sinottica il quadro delle 14 competenze per il settore indicando la rilevanza o meno, per ognuna di esse, per l’unità professionale degli Imprenditori, gestori e responsabili di piccole imprese nell’industria in senso stretto.
A
A
A
A A
A A
A
A A
A
A
A molto importante
A B mediamente importante
C scarsamente impo rtante X non influente rispetto al ruolo Essere in grado di integrare valori estetici, culturali e simbolici anche nei prodotti
a destinazione tecnica.
Essere in grado di interagire e relazionarsi maggiormente con il cliente e il consumatore, anche attraverso le tecniche w eb based
Essere in grado di parlare e comunicare ef f icacemente in una o più lingue straniere e svolgere attività all’estero.
Essere in grado di comprendere culture, gusti e stili di consumo dei consumatori presenti in mercati emergenti ed extra-europei. Essere in grado di reinterpretare i segnali culturali del made in Italy, in funzione di nuovi mercati e contesti d’uso
1.3.1.2.0 – Imprenditori, gestori e responsabili di piccole imprese nell’industria in senso stretto
Essere in grado di rilevare le linee di sviluppo e le dinamiche dei mercati internazionali (in particolare di quelli emergenti), le consuetudini e le norme commerciali vigenti in questi mercati, i gusti dei consumatori, le caratteristiche della concorrenza.
Essere in grado di applicare le tecniche di controllo qualitativo di processi, materiali e prodotti e di certif icazione di qualità, in una logica integrata di f iliera
Essere in grado di considerare nuovi parametri (sostenibilità economica e ambientale, localizzazione geograf ica) nei processi di scelta e di valutazione delle reti di subfornitura più adatte agli obiettivi aziendali.
A Essere in grado di def inire modalità organizzative e processi relativi ai modelli di business emergenti e ai nuovi trend di mercato
Essere in grado di aggiornarsi costantemente sulla evoluzione dei materiali che la ricerca rende disponibili, sulle loro caratteristiche, sui trattamenti a cui gli stessi sono sottoposti e sulla loro rispondenza alle esigenze della produzione
Essere in grado di considerare, in termini di controllo, programmazione e valutazione, le questioni riguardanti il tema della sostenibilità
Essere in grado di utilizzare nuove tecnologie per le f asi di progettazione e produzione
Essere in grado di utilizzare nuove tecnologie per lo scambio di informazioni e dati nell’ambito delle f asi di produzione, commercializzazione, distribuzione e logistica
Essere in grado di aggiornarsi costantemente in merito alla legislazione e ai regolamenti che riguardano i temi certif icazione, etichettatura, condizioni licenziatarie, strategie anticontraf fazione, sicurezza e internazionalizzazione.
Essere in grado di ideare e applicare nuove strategie di marketing e formule distributive.
C O M P E T E N Z
E
Tendenze del cambiamento rispetto alla rappresentazione attuale della Unità Professionale
1
1 Ci si riferisce agli esiti della prima edizione della indagine campionaria sulle professioni condotta da Isfol e Istat terminata nel 2007. I risultati sono disponibili sul sito http://professionioccupazione.isfol.it. Dei 10 descrittori utilizzati per indagare la struttura professionale, nell’ambito della anticipazione dei fabbisogni professionali sono stati selezionati come benchmark gli esiti rilevati rispetto a Conoscenze e Skill in quanto aree sensibili per gli interventi di formazione. Nel quadro dell’ indagine le conoscenze - sono insiemi strutturati di informazioni, principi, pratiche e teorie necessari al corretto svolgimento della professione. Si acquisiscono attraverso percorsi formali (istruzione, formazione e addestramento professionale) e/o con l'esperienza; le skills - sono insiemi di procedure e processi cognitivi generali che determinano la capacità di eseguire bene i compiti connessi con la professione. Si tratta, in particolare, di processi appresi con il tempo e che consentono di trasferire efficacemente nel lavoro le conoscenze acquisite
L’importanza – è un valore percentuale risultante dalle valutazioni degli intervistati facenti parte della specifica UP, rispetto ad una scala valoriale su 5 livelli, da Non importante ad Assolutamente importante
La complessità – è un valore percentuale risultante dalle valutazioni degli intervistati facenti parte della specifica UP, rispetto ad una scala valoriale su 7 livelli con ancoraggi esemplificativi del livello di complessità crescente ed esemplificative delle conoscenze o skills che l’UP deve possedere
CONOSCENZE
importanza 2007 trend 2015 complessità 2007 trend 2015
Produzione e processo 85 15 71 29
Amministrazione e gestione di impresa 81 19 76 24
Commercializzazione e vendita 72 28 71 29
Servizi ai clienti e alle persone 68 32 64 36
Gestione del personale e delle risorse umane 68 32 62 38
Lingua italiana 62 38 59 41
Lingua straniera 56 44 51 49
Economia e contabilità 54 46 58 42
Lavoro d'ufficio 53 -13 62 -17
Matematica 44 56 53 47
SKILLS
importanza 2007 trend 2015 complessità 2007 trend 2015
Valutare e decidere 85 15 75 25
Gestire risorse finanziarie 81 19 74 26
Risolvere problemi complessi 76 24 68 32
Parlare 74 26 70 30
Gestire risorse umane 74 26 68 32
Analisi delle fasi operative 73 27 71 29
Selezionare strumenti 73 27 72 28
Risolvere problemi 73 27 64 36
Gestire il tempo 73 27 67 33
Ascoltare attivamente 72 28 68 32
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Legenda Crescita Stabilità Declino
Indicazioni per il sistema dell’education
I cambiamenti previsti nel medio termine nell’ambito del settore Tessile-Abbigliamento-Calzature suggeriscono di aggiornare alcune conoscenze degli Imprenditori, gestori e responsabili di piccole imprese nell’industria in senso stretto. Il sistema formativo, in generale, dovrebbe favorire l’apprendimento di contenuti riguardanti principi e tecniche di marketing internazionale e di analisi dei mercati, sociologia e antropologia del consumo (specialmente con riferimento ai mercati emergenti), marketing aziendale, economia e gestione delle imprese, strategie di organizzazione di nuove formule distributive (showroom, franchising, outlet, punti vendita monomarca), strategie e tecniche di comunicazione. Il sistema dell’education dovrà inoltre considerare l’importanza di aggiornare gli Imprenditori su temi di particolare attualità come la sostenibilità (salute e sicurezza, risparmio energetico e fonti rinnovabili, tecniche di valutazione di impatto ambientale, procedure per le certificazioni eco-etiche) e i prodotti tessili ad uso tecnico. Sarà inoltre sempre più importante, per questa figura, essere in grado di parlare e comunicare efficacemente in una o più lingue straniere per svolgere attività anche all’estero.