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Schema di riferimento delle domande rivolte al Diversity Manager di Telecom Italia:
A. Processo:
1. Come si è innescato il processo interno e come si è strutturato in seguito? partito dall’alto/dal basso/processo proattivo
ruolo commissione pari opportunità rapporto con la strategia organizzativa
2. Collocazione dei progetti di DM nell’ambito della funzione Sviluppo e Comunicazione/People caring: da cosa deriva questa scelta?
3. Partendo da una valorizzazione delle donne in azienda, come è stato scelto quel tipo di segmentazione/perché quelle differenze?
4. Ci si è posti la questione dell’intersezionalità?
B. Percorsi e Azioni:
1. Quali sono i percorsi sperimentati, quelli in atto e quelli in progetto rispetto alle pratiche di DM?
2. Quali le azioni collaterali?
3. Quando nasce TIM Factory e come è stata organizzata la Tim Diversity Week: Il team ha organizzato eventi principali?
Cosa è stato chiesto ai dipendenti e come è stato chiesto? Come sono stati contattati i partecipanti ai workshop? Informazione mirata? Libera partecipazione di tutti? Che tipo di informazione è stata data ai dirigenti? C. Valutazione della performance:
1. Verifiche dei risultati: come vengono svolte?
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3. Come questi risultati sono influenzati a livello individuale da livello
culturale/istruzione, posizione in azienda, esperienze lavorative, team di appartenenza? 4. Cosa è cambiato a livello simbolico e comunicativo?
D. La figura del Diversity Manager:
1. Quali condizioni hanno portato alla nomina di un Diversity Manager?
2. A chi risponde il Diversity Manager in Telecom? Quale team ha a disposizione? 3. Quale è secondo Lei il profilo ideale di un Diversity Manager?
4. Quale è il ruolo che Lei ricopriva precedentemente?
E. Valore aziendale/sociale:
1. Qual è il “valore” creato in impresa e quello che si sta tentando di creare?
2. Le persone portatrici di differenze “non prese in considerazione” dalle categorie come vengono valorizzate?
3. Accendere i riflettori sulle differenze ha portato ad un miglioramento del clima lavorativo? E se si (come auspicabile), perché?
4. Rapporto tra pratiche organizzative e integrazione sociale: si può parlare di coorporate citizenship per Telecom?