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NEL COMUNE DI TREMOSINE - PROVINCIA DI BRESCIA

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(1)

F A U S T O F E L L I N i n g e g n e r e Via Zane 1 - 35032 Arquà Petrarca (Pd) Telefono e fax 0429 74793 – cell 336 457802 Indirizzo e-mail fausto.fellin@studiofellin.it

RELAZIONE TECNICA E SCHEMA DEI QUADRI ELETTRICI RELATIVI ALLʼIMPIANTO ELETTRICO PER IL PROGETTO DI AMPLIAMENTO DELLO STABILIMENTO DELLA DITTA ALPE DEL GARDA s.c.a., SITO NEL COMUNE DI TREMOSINE - PROVINCIA DI BRESCIA

Arquà Petrarca, 16 gennaio 2019 Il Progettista

Ing. Fausto Fellin

(2)

P a g . 1

RELAZIONE TECNICA AL PROGETTO ESECUTIVO CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI DELLE OPERE

1) D E S C R IZ IO N E E D E F IN IZ IO N E D E L L E C A R A T T E R IS T IC H E D E G L I IM P IA N T I 1.1 P R E M E S S A

La presente relazione è stata predisposta ai sensi delle seguenti disposizioni:

• Legge n. 248 del 2 dicem bre 2005, art. 11–quaterdecies, com m a 13, lettera a) recante riordino delle disposizioni in m ateria di attività di installazione degli im pianti all’interno degli edifici;

• D ecreto n. 37 del 22 gennaio 2008, “R egolam ento concernente l’a ttuazione dell’art.

11- quaterdecies com m a 13, lettera a) della Legge n. 248 del 2 dicem bre 2005;

• G uida C E I 0-2, “G uida per la definizione della docum entazione di progetto degli im pianti elettrici”;

• G uida C E I 64-14, “G uida alle verifiche degli im pianti elettrici utilizzatori”.

H a principalm ente lo scopo di definire:

• le principali caratteristiche dell’im pianto;

• il quadro delle esigenze da soddisfare;

• le specifiche dotazioni degli im pianti;

• i criteri di scelta delle soluzioni im piantistiche degli im pianti ele ttrici e speciali, ai fini della funzionalità e della sicurezza.

1.2 O G G E T T O E D E S C R IZ IO N E S O M M A R IA D E L L ’IN T E R V E N T O

L’intervento ha per oggetto la realizzazione degli im pianti elettrici da realizzarsi nell’am pliam ento dello stabilim ento della ditta A LP E D E L G A R D A S .C .A ., sito nel C om une di Trem osine (B S ) in via P rovinciale n° 1, adibito a produzione, asciugatura e stagionatura form aggi. S ono presenti anche alcune attività collaterali a quella produttiva quali, ad esem pio, un agriturism o (già esistente) e un agricam peggio (di nuova realizzazione). La fornitura di energia sarà in M .T. 15 kV - 50 H z, sistem a TN -S . La potenza im pegnata sarà di circa 450-500 kW . V errà installato un trasform atore trifase in resina da 630 kV A (V cc=6% ) e la corrente di corto circuito trifase ai m orsetti del secondario del trasform atore sarà di 14,9 kA .

I locali oggetto dell’intervento sono distribuiti s u un piano interrato e un piano fuori terra c o l l e g a t i i n d i p e n d e n t e m e n t e d a d u e v a n i s c a l a e u n a p i a t t a f o r m a m o n t a c a r i c h i . A l p i a n o i n t e r r a t o s o n o p r e s e n t i l a z o n a s t a g i o n a t u r a d e l g r a n a ( c h e s i s v i l u p p a a t u t t a a l t e z z a ) e l a z o n a s a l i n e ; a l p i a n o t e r r a v i è l a z o n a c a s e i f i c i o v e r a e p r o p r i a .

G li im pianti cui si riferisce la presente relazione sono quelli per la distribuzione ed utilizzazione dell’energia elettrica all’interno dell’edificio.

1.3 C L A S S IF IC A Z IO N E E D E F IN IZ IO N E D E G L I IM P IA N T I 1.3.1 T ip o lo g ie d eg li im p ian ti

C on riferim ento alla Legge n. 248 del 2 dicem bre 2005, negli am bienti oggetto d’intervento sono previste le seguenti tipologie di im pianti di cui all’art. 1, com m a 2, lettera a):

! im pianti di produzione, di trasform azione, di trasporto, di distribuzione e di utilizzazione dell’energia elettrica, im pianti di protezione contro le scariche atm osferiche, nonché gli im pianti per l’autom azione di porte, cancelli e barriere a partire dal punto di consegna dell’energia elettrica fornita dall’ente distributore.

1.3.2 D estin azio n e d ’u so

La destinazione d’uso dell’edificio in oggetto è la seguente:

! im m obile destinato ad attività produttiva.

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P a g . 2 1.3.3 A m b ien ti n o n so g g etti a N o rm a C E I sp ecifica

G li im pianti oggetto del presente intervento sono soggetti alla norm a generale per gli im pianti elettrici utilizzatori a tensione non superiore a 1000V in c.a., N orm a C E I 64 -8 - parti da 1 a 6.

1.3.4 A m b ien ti so g g etti a N o rm a C E I sp ecifica

La Legge n. 248 del 2 dicem bre 2005 e il D ecreto 22 gennaio 2008, definiscono gli am bienti richiam ati, in m odo som m ario, al punto 1.2 del precedente titolo, in “A m bienti non soggetti a N orm a C E I specifica”. Tali am bienti sono soggetti alla norm a generale per gli im pianti elettrici utilizzatori a tensione non superiore a 1000V in c.a., N orm a C E I 64-8 - parti da 1 a 6.

1.3.5 D efin izio n e d ell’in terv en to

P er quanto riguarda la definizione del tipo di intervento sugli im pianti, suddivisibili in:

! nuova installazione;

! trasform azione;

! am pliam ento;

si può considerare l’intervento appartenente alla prim a categoria: nuova installazione.

1.3.6 O b b lig o d ella p ro g ettazio n e

P er l’intervento in oggetto c’è l’obbligo d ella redazione del progetto da parte di un professionista iscritto al relativo albo professionale in virtù dei seguenti punti:

! con riferim ento al D ecreto n. 37 del 22 gennaio 2008 , art. 5, com m a 2, lettera c):

im pianti di cui all’art. 1, com m a 2, lettera a), relativi ad im m obili adibiti ad attività produttive, al com m ercio, al terziario e ad altri usi, quando le utenze sono alim entate a tensione superiore a 1000 V , inclusa la parte in bassa tensione, o quando le utenze sono alim entate in bassa tensione aventi potenza im pegnata superiore a 6 kW o qualora la superficie superi i 200 m q.

1.3.7 V erifica d ella p ro b ab ilità d i fu lm in azio n e 1.3.7.1 P rem essa

La verifica viene effettuata secondo la procedura della norm a C E I E N 62305 (C E I 81-10) 1.3.7.2 V erifica

V edere allegata procedura di calcolo, da cui risulta che l’edificio è autoprotetto e quindi non richiede LP S e S P D .

1.4 P R IN C IP A L I N O R M E E L E G G I D I R IF E R IM E N T O

! N orm e C E I 64 -8/1-6: “Im pianti elettrici utilizzatori a tensione nom inale non superiori a 1000 volt in corrente alternata e a 1.500 volt in corrente continua.”

! G uida C E I 64-12: ”G uida per l’esecuzione dell’im pianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario.”

! G uida C E I 64-14: “G uida alle verifiche degli im pianti elettrici utilizzatori.”

! G uida C E I 64-50: “E dilizia residenziale: G uida per l’integrazione nell’edificio degli im pianti elettrici utilizzatori, ausiliari e telefonici.”

! N orm e C E I 11 -25: “C alcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti trifasi a corrente alternata.”

! N orm e C E I 11-28: ”G uida d'applicazione per il calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti radiali e bassa tensione.”

! N orm e C E I 17 -5: ”A pparecchi a bassa tensione. P arte 2: Interruttori autom atici.”

! N orm e C E I 17 -13: “A pparecchiature assiem ate di protezione e di m anovra per bassa tensione – P arti 1,2,3,4.”

! N orm e C E I 23 -3: “Interruttori autom atici per la protezione dalle sovracorrenti per im pianti dom estici e sim ilari.”

! N orm e C E I 23 -51: “ P rescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni per uso dom estico e sim ilare.”

! N orm e C E I 20 -40: “R accom andazioni per la posa dei cavi per energia con tensione nom inale fino a 1kV .”

! N orm e C E I 81 -10: “P rotezione delle strutture contro i fulm ini.”

! N orm e C E I 81 -30: “V alori del num ero N g di fulm ini a terra per anno e per chilom etro quadrato.”

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P a g . 3

! Tabelle C E I-U N E L 35024/1 e C E I-U N E L 35024/2 riportanti le portate dei cavi in ram e isolati con m ateriale elastom erico, term oplastico e m inerale.

La norm ativa C E I disciplina, oltre che l’installazione dell’im pianto, anche i suoi com ponenti. P er essi sono state considerate anche altre norm e tra le quali, a titolo di esem pio:

! C T 20, (cavi elettrici);

! C T 21, (accum ulatori);

! C T 23, (apparecchiature di bassa tensione, quali interruttori autom atic i, prese a spina, tubi e canali protettivi, apparecchi di com ando, com m utatori, connettori, interruttori differenziali);

! C T 32, (fusibili);

! C T 34, (apparecchi di illum inazione e lam pade);

! C T 59/61, (apparecchi utilizzatori);

! C T 70, (involucri di protezione );

! ecc.

! D .Lgs. 09 aprile 2008 n°81 “Testo unico in m ateria di salute e sicurezza su lavoro” recante “A ttuazione dell’art. 1 della Legge 03/08/2007 n°127 in m ateria di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”;

! D .P .R . 26 m aggio 1959 n. 68 9 e successive m odifiche ed integrazioni:

“D eterm inazione delle aziende e lavorazioni soggette, ai fini della prevenzione degli incendi, al controllo del C om ando del C orpo dei vigili del fuoco”, con particolare riferim ento al D .M . 16-02-1982;

! Legge 1 m arzo 1968 n°186: “D isposizioni concernenti la produzione di m ateriali, apparecchiature, m acchinari, installazioni ed im pianti elettrici ed elettronici.”

! Legge 18 ottobre 1977 n°791: “A ttuazione della direttiva C E E n. 73/23 relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il m ateriale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni lim iti di tensione”.

! D .L. 25 novem bre 1996 n°626 e m odificazioni: “A ttuazione della direttiva C E E n.

93/68 relativa al m ateriale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni lim iti di tensione.

! Legge 2 dicem bre 2005 n°248, art. 11 -quaterdecies, com m a 13, lettera a) recante riordino delle disposizioni in m ateria di attività di installazione degli im pianti all’interno degli edifici

! D ecreto 22 gennaio 2008 n°37: “ R egolam ento concernente l’attuazione dell’articolo 11-quaterdecies, com m a 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicem bre 2005”.

2) IM P IA N T O E L E T T R IC O

2.1 D A T I C A R A T T E R IS T IC I D E L P R O G E T T O

La consistenza dell’im pianto, oltre ai principali com ponenti che lo costituiscono, è evidenziata negli elaborati di progetto. I lim iti ed i confini dello stesso sono individuati secondo quanto di seguito riportato:

a) lato rete: punto di consegna dell’energia in M T, in corrispondenza dei m orsetti a valle del contatore di energia elettrica;

b) lato utenze: poli delle prese, m orsetti in ingresso dei quadri di m acchina e degli apparecchi elettrici in genere.

! Le cadute di tensione tra il punto di origine dell’im pianto ed i singoli utilizzatori, dovranno rientrare nel lim ite, sia per i circuiti luce sia per la forza m otrice, del 4% .

! C arichi, coefficienti di contem poraneità e di utilizzazione: nel dim ensionam ento dell’im pianto si è cercato di non caricare eccessivam ente le linee term inali.

In relazione ai coefficienti di contem poraneità, a parte alcune eccezioni dovute alla particolarità dei singoli carichi, ci si è attenuti principalm ente ai seguenti:

- 1 per i circuiti di illum inazione;

- per i circuiti prese si è utilizzata la seguente relazione:

K c = K c + ( 1 - K c ) / n

dove n è il num ero delle prese e K c , valore tabulato, dipende dal tipo di locale e dal tipo di circuito.

(5)

P a g . 4 2.2 M O D A L IT À D I C A L C O L O

S ono stati effettuati dei calcoli di progetto riguardanti princi palm ente il dim ensionam ento delle linee di distribuzione principali, secondarie e term inali, e la scelta dei corrispondenti dispositivi di protezione da installare nei quadri elettrici. Le m etodologie di calcolo utilizzate sono quelle appresso riportate.

E ’ stata effettuata la valutazione del rischio per presenza di gas e/o polveri che m iscelati con l’aria possono creare una m iscela esplosiva e si è trovato che tale rischio non sussiste. Q uesta valutazione dovrà essere riportata sul docum ento relativo alla sicurezza.

2.2.1 D im en sio n am en to cav i

Il dim ensionam ento dei cavi è tale da garantire la protezione della conduttura dalle correnti di sovraccarico.

In base alla norm a C E I 64-8/4 il dispositivo di protezione deve essere coordinato con la conduttura in m odo tale che siano soddisfatte le seguenti condizioni:

a) Ib ! In ! Iz b) If ! 1.45 Iz

P er soddisfare alla condizione a) è necessario dim ensionare il cavo in base alla corrente nom inale della protezione a m onte.

D alla corrente Ib è scelta la corrente nom ina le della protezione a m onte (valori norm alizzati) e con questa si procede alla scelta della sezione.

La scelta è fatta in base alla tabella che riporta la corrente am m issibile Iz in funzione del tipo di isolam ento del cavo che si vuole utilizzare, del tipo di posa e del num ero di conduttori attivi; la portata che il cavo dovrà avere sarà pertanto:

Iz m inim a = In/k

dove il coefficiente k di declassam ento tiene conto delle condizioni di posa (num ero di circuiti vicini, diversa tem peratura am biente, ecc.) ed anche di eventuali paralleli. La sezione è scelta in m odo che la sua portata (m oltiplicata per il coefficiente k) sia im m ediatam ente superiore a quella calcolata tram ite la corrente nom inale (Iz m inim a) . G li eventuali paralleli sono calcolati, nell'ipotesi che essi abbiano tutti la stessa sezione, lunghezza, posa, etc., considerando la portata m inim a com e risultante della som m a delle singole portate (declassate dal num ero di paralleli nel coefficiente di declassam ento per prossim ità).

La condizione b), in linea teorica, non necessita di verifica giacché gli interruttori che rispondono alla norm a C E I 23-3 hanno un rapporto tra corrente convenzionale di funzionam ento If, e corrente nom inale In, m inore di 1.45 e costante per tutte le tarature inferiori a 125A . P er le apparecchiature industriali, invece, le norm e C E I 17 -5 e IE C 947 stabiliscono che tale rapporto può variare in base alla corrente nom inale m a deve com unque rim anere m inore o uguale a 1.45. N e deriva che in base a queste norm ative la condizione b) sarà sem pre soddisfatta.

Le condutture dim ensionate con questo criterio risultano pertanto protette contro le sovracorrenti.

D alla sezione del cavo di fase deriva il calcolo dell'I"t del cavo o m assim a en ergia specifica am m essa dal cavo com e:

I"t ! K"S"

La costante K è data dalla norm a C E I 64-8/4, in funzione del m ateriale conduttore e del m ateriale isolante.

2.2.2 C ad u te d i ten sio n e

Le cadute di tensione sono valutate in base alle tabelle U N E L.

In accordo con queste tabelle la caduta di tensione di un singolo ram o vale:

cd t(Ib ) = kc d t" Ib " (L c / 1 0 0 0 " V n ) " [ Rc a v o" co s # + Xc a v o" sen # ] " 100 [ % ] dove:

kcdt= 2 per sistem i m onofase kcdt= 1,73 per sistem i trifase.

I param etri R cavo e X cavo sono ricavati dalle tabelle U N E L in funzione del tipo di cavo (unipolare/m ultipolare) e in base alla sezione dei conduttori; i valori della R cavo e della X cavo (riferita a 50 H z) sono espressi in ohm /km .

La caduta di tensione da m onte a valle (totale) di un'utenza è determ inata tram ite la som m a delle cadute di tensione, assolute di un solo conduttore, dei ram i a m onte all'utenza in esam e, da questa è successivam ente determ inata la caduta di tensione

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P a g . 5

percentuale riferendola al sistem a (trifase o m onofase) e alla tensione nom inale della utenza in esam e.

2.2.3 D im en sio n am en to co n d u tto ri d i n eu tro

La norm a C E I 64-8 prevede che la sezione del conduttore di neutro, nel caso di circuiti polifase, possa avere una sezione inferiore a quella dei conduttori di fase se sono soddisfatte le seguenti condizioni:

- il conduttore di fase abbia una sezione m aggiore di 16 m m ";

- la m assim a corrente che può percorrere il conduttore di neutro non sia superiore alla portata dello stesso;

- la sezione del conduttore di neutro sia alm eno uguale a 16 m m " se conduttore in ram e e 25 m m " se conduttore in allum inio.

Il criterio consiste nel calcolare la sezione secondo il seguente schem a:

- S n = S f se S f < 16 m m ";

- S n = 16 m m " se 16 ! S f ! 35;

- S n = S f / 2 se S f > 35 m m ".

P er i circuiti m onofase, oppure polifase con sezione del conduttore di fase m inore di 16 m m ", se il conduttore è in ram e, e 25 m m ", se il conduttore è in allum inio, il conduttore di neutro deve avere la stessa sezione del conduttore di fase.

2.2.4 D im en sio n am en to co n d u tto ri d i p ro tezio n e

La norm a C E I 64-8 prevede due m etodi di dim ensionam ento dei conduttori di protezione:

- determ inazione in relazione alla sezione di fase;

- determ inazione tram ite calcolo.

Il prim o criterio consiste nel calcolare la sezione secondo il seguente schem a:

- S pe = S f se S f < 16m m ";

- S pe = 16 m m " se 16 ! S f ! 35;

- S pe = S f / 2 se S f > 35 m m ".

Il secondo criterio consiste nel determ inarne il valore tram ite l'integrale di Joule.

2.2.5 C alco lo d ei g u asti

Il calcolo dei guasti è fatto in m odo da determ inare le correnti di cortocircuito m assim e e m inim e rispettivam ente subito a valle della protezione (inizio linea) e a valle dell'utenza (fine della linea).

Le condizioni in cui sono determ inate sono:

- guasto trifase (sim m etrico);

- guasto fase terra (dissim m etrico).

2.2.6 C alco lo d elle co rren ti m assim e d i c ortocircuito Il calcolo è eseguito nelle seguenti condizioni:

a) la tensione nom inale deve essere m oltiplicata per il fattore di tensione pari a 1;

b) l'im pedenza di guasto m inim a è calcolata alla tem peratura di 20 °C . 2.2.7 C alco lo d elle co rren ti m in im e di cortocircuito

Le correnti di cortocircuito m inim e sono calcolate com e descritto nella norm a C E I 11-25, pertanto tenendo conto che:

! la tensione nom inale deve essere m oltiplicata per il fattore di tensione di 0.95 (norm a C E I 11-25);

! la resistenza diretta e quella om opolare dei cavi è determ inata alla tem peratura am m issibile dagli stessi alla fine del cortocircuito.

La tem peratura alla quale sono calcolate le resistenze sono date dalla norm a C E I 64-8/4 in cui sono indicate le tem perature m assim e am m esse in servizio ordinario secondo il tipo d’isolam ento di cavo, precisam ente:

- isolam ento in P V C : Tm ax= 70°C - isolam ento in G : Tm ax= 85°C - isolam ento in G 5/G 7: Tm ax= 90°C 2.2.8 S celta d elle p ro tezio n i

La scelta delle protezioni è effettuata verificando le caratteristiche elettriche nom inali delle condutture e di guasto, in particolare le grandezze che sono verificate sono:

! corrente nom inale, tram ite la quale si è dim ensionata la conduttura;

! num ero dei poli;

! tipo di protezione;

! tensione d’im piego, pari alla tensione nom inale dell'utenza;

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P a g . 6

! potere di interruzione, il cui valore dovrà essere superiore alla m assim a corrente di guasto a m onte dall'utenza Ikm m ax;

! taratura della corrente di intervento m agnetico, il cui valore m assim o per garantire la protezione contro i contatti indiretti (in assenza di differenziale) deve essere m inore della m inim a corrente di guasto a fine della utenza (Im ag m ax).

2.2.9 V erifica d i selettiv ità

La selettività tra protezioni è verificata tram ite la sovrapposizione delle curve di intervento di tipo m agnetoterm ico.

D alla sovrapposizione sono disponibili:

- la corrente di intervento in corrispondenza ai m assim i tem pi di interruzione previsti dalla C E I 64-8. F ornendo alcune case costruttrici una fascia di intervento delim itata da una caratteristica lim ite superiore e una caratteristica lim ite inferiore, il tem po di intervento è dato in corrispondenza alla caratteristica lim ite inferiore. Tali dati sono forniti per la protezione a m onte e per quella a valle;

- tem po di intervento in corrispondenza della m inim a corrente di guasto alla fine dell'utenza a valle, m inim o per la protezione a m onte (determ inato sulla caratteristica lim ite inferiore) e m assim o per la protezione a valle (determ inato sulla caratteristica lim ite superiore);

- valore del rapporto tra le correnti di intervento m agnetico delle protezioni;

- valore della corrente al lim ite di selettività, ossia il valore della corrente in corrispondenza all'intersezione tra la caratteristica lim ite superiore della protezione a valle e la caratteristica lim ite inferiore della protezione a m onte (C E I 23-3);

- selettività: è indicata se la caratteristica della protezione a m onte sta com pletam ente sopra la caratteristica della protezione a valle (totale) o solo parzialm ente (parziale a sovraccarico se l'intersezione tra le curve si ha nel tratto term ico);

- selettività cronom etrica: con essa è indicata la differenza tra i tem pi di intervento delle pro-tezioni in corrispondenza delle correnti di cortocircuito.

U tili ai fini della determ inazione della selettività tra le protezioni sono anche le tabelle di selettività m esse a disposizione dalle case costruttrici. T ali tabelle, ricavate per via sperim entale, forniscono i valori della corrente per il quale si ha la selettività tra il dispositivo a m onte e quello a valle.

2.3 S T R U T T U R A D E L L ’IM P IA N T O E L E T T R IC O

L’architettura dell’im pianto è strutturata su una distribuzione orizzontale a m ezzo cavi posti entro canali in vetroresina (nella parte produttiva) e canali e/o tubazioni corrugate in P V C incassate a parete.

S ono presenti anche i seguenti quadrI elettrici destinati ad alim entare le varie zone dello stabilim ento:

- Q B T: quadro elettrico di bassa tensione di cabina;

- Q E G : quadro elettrico generale (piano terra dello stabilim ento);

- Q -P int: quadro elettrico piano interrato e stagionatura grana ; - Q -C A M P : quadro utenze agricam peggio.

S i è cercato di rispondere alle seguenti principali esigenze:

! suddivisione in m odo diffuso e razionale dell’im pianto;

! realizzazione di un idoneo sezionam ento dei vari circuiti e delle singole derivazioni;

! garanzia di protezione dalle sovraccorrenti e dai contatti indiretti dei circuiti e delle derivazioni (ad esem pio: apparecchi di illum inazione, F .M ., ecc.).

2.4 F O N T I D I E N E R G IA 2.4.1 A lim entazione norm ale

L’alim entazione norm ale degli im pianti è effettuata in m edia tensione con apposita fornitura trifase 15 kV - 50 H z (sistem a T N -S ) da parte dell’E nte erogatore di energia elettrica.

2.4.2 A lim en tazio n e d i em erg en za

E ’ prevista un’alim entazione di em ergenza (da gruppo elettrogeno) per utenze privilegiate.

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P a g . 7 2.4.3 A lim en tazio n e d i sicu rezza

C irca l’illum inazione di sicurezza, è previsto l’utilizzo di apparecchi autonom i aventi autonom ia di un'ora.

2.4.4 A lim en tazio n e in co n tin u ità

N on è prevista un’alim entazione in continuità assoluta per utenze preferenziali.

2.5 Q U A D R I E L E T T R IC I

V erranno installati i seguenti quadri elettrici:

- Q B T: quadro elettrico di bassa tensione di cabina;

- Q E G : quadro elettrico generale (piano terra dello stabilim ento);

- Q -P int: quadro elettrico piano interrato e stagionatura grana;

- Q -C A M P : quadro utenze agricam peggio.

A ll’interno di tali quadri verranno poste tutte le appare cchiature di protezione delle linee di distribuzione ai principali utilizzatori ed im pianti.

2.5.1 C aratteristich e co stru ttiv e d ei q u ad ri elettrici co n stru ttu ra m etallica.

I quadri elettrici devono essere costituiti da elem enti strutturali totalm ente prefabbricati, oppure in esecuzione m onoblocco, in grado di consentire la realizzazione di carpenterie ad arm adio aventi dim ensioni reali esterne com e indicato nelle tavole allegate.

D eve essere possibile l’affiancam ento orizzontale degli arm adi e la trasform azione del grado di protezione da IP 30 a IP 55 con il solo ausilio di elem enti com e profili, guarnizioni, porte in lam iera con cristallo tem perato secondo U N I 7142, appositam ente ideati dallo stesso costruttore del sistem a. Le porte per la chiusura frontale devono essere com plete di serratura e lo spazio tra il vetro e i pannelli frontali, necessario per le leve degli organi di com ando, non deve essere inferiore a 23 m m per i quadri con profondità 215 m m e non deve essere inferiore a 41 m m per le altre profondità. P er casi particolari deve com unque essere possibile disporre di porte speciali con spazio utile fra vetro e pannelli frontali di 80 m m .

G li involucri con profondità di 215 m m devono avere i fianchi chiusi ed essere in grado di alloggiare interruttori m odulari con In fino a 160A , m entre quelli con profondità m aggiore devono avere i fianchi aperti per consentire l’affiancam ento orizzontale ed essere adatti a contenere interruttori scatolati con In fino a 630A . Il sistem a deve com prendere oltre a pannelli di chiusura laterale con e senza griglie di aerazione, anche elem enti strutturali prefabbricati che consentano la realizzazione di appositi vani per le sbarre.

P er le profondità m aggiori di 215 m m gli zoccoli alla base della struttura arm adio devono essere di tipo ispezionabile e gli elem enti strutturali prefabbricati devono consentire la realizzazione di appositi vani per la risalita sbarre.

G li involucri e gli elem enti di copertura com e i pannelli laterali e frontali, com prese le porte, devono essere in lam iera di acciaio A luzink con spessore 1,5 m m verniciata con polveri epossipoliestere di colore R A L 7035. G li accessori di fissaggio e supporto degli apparecchi alle strutture devono essere in acciaio zincato e passivato. D eve essere garantita l’equipotenzialità degli elem enti strutturali del sistem a m ediante il sem plice contatto a pressione degli stessi; le strutture portanti devono essere predisposte per l’inserim ento di sistem i di cablaggio rapido testati e garantiti dallo stesso costruttore del sistem a.

Tutte le apparecchiature elettriche devono poter essere installate all’interno de gli arm adi con l’ausilio di supporti e pannelli predisposti, fissati alla struttura con guide a C a passo m odulare fisso di 200 m m o con passo variabile di 50 m m , oppure con squadrette a forchetta a passo m odulare di 25 e 50 m m , in grado di sem plificare l’assem blaggio delle carpenterie, agevolare l’esecuzione delle connessioni e consentire lo sfruttam ento ottim ale dello spazio.

Il sistem a deve com prendere anche una vasta gam m a di pannelli interni di spessore 1,2 m m , in lam iera piena o con forature predispos te, di tipo fisso o a cerniera, con o senza serrature unificate, studiati per la copertura, il fissaggio e il supporto di apparecchiature elettriche di tipo m odulare D IN o scatolato in versione fissa.

Tutti i com ponenti del sistem a devono essere idonei all a realizzazione di quadri elettrici in ottem peranza alle prescrizioni della N orm a E N 60439 -1 (C E I 17-13/1) per i quadri A S e A N S e alla N orm a E N 60439-3 (C E I 17-13/3) per i quadri A S D .

(9)

P a g . 8

2.5.2 S istem a d i cab lag g io rap id o p er i q u ad ri elettrici co n stru ttu ra m etallica.

P er il collegam ento elettrico delle apparecchiature m odulari e scatolate all’interno di arm adi e quadri con struttura m etallica, devono essere previsti sistem i di cablaggio rapido caratterizzati da com pleta affidabilità e sem plicità di im piego.

Tutti i sistem i utilizzati devono essere installabili nei quadri senza aggiustam enti in corso d’opera ed essere perfettam ente coordinati e com plem entari tra loro oltre che garantiti da un unico costruttore.

D eve essere possibile disporre di svariati sis tem i di cablaggio rapido, quali per esem pio:

a) sistem a di barre per la distribuzione principale fra interruttori generali e gruppi di derivati;

b) sistem a m odulare a quattro barre orizzontali, isolato IP 20, com pleto di basi ad innesto rapido e pannelli per l’installazione di apparecchiature fino a 24 o 36 m oduli D IN e con In fino a 250 A ;

c) sistem a di alim entazione a quattro barre (3P +N ), isolato IP 20, di facile innesto su profilato D IN 35 e com pleto di m oduli a polarità diverse per la connessione plug-in, o in cavo, di apparecchiature a 12, 16, 24 e 36 m oduli D IN ;

e) pettini di cablaggio per correnti fino a 100A con innesto a scatto su profilato D IN 35, isolati IP 20, provvisti di term inali plug -in per la connessione diretta di apparecchiature a 12, 18, 24, 36 m oduli D IN .

I sistem i di cablaggio rapido devono soddisfare le prescrizioni contenute nella N orm a E N 60439 -1 (C E I 17-13/1) per la realizzazione di quadri e arm adi elettrici a regola

d’arte.

2.5.3. C aratteristich e co stru ttiv e d ei q u ad ri elettrici co n stru ttu ra in p o liestere o in altro m ateriale p lastico .

I quadri elettrici devono essere costituiti da strutture m onoblocco in poliestere o in altro m ateriale plastico, in grado di consentire la realizzazione di carpenterie aventi varie dim ensioni esterne, dotate di porta con serratura a chiave, e grado di protezione non inferiore ad IP 40. Il sistem a deve com prendere m ontanti fissabili a profondità regolabile in m odo che si possano installare sia guide E N 50022 (guide D IN ) per apparecchi m odulari, sia piastre di fondo di diversi tipi adatte al fissaggio di com ponenti non m odulari. L’intelaiatura così ottenuta è di tipo inseribile anche a quadro m ontato per facilitare il cablaggio e la m anutenzione o l’am pliam ento. S u una stessa intelaiatura deve essere possibile m ontare sia guide E N 50022 che piastre di fondo per potere ottenere anche quadri m isti di com ando, distribuzione, protezione, segnalazione, autom azione e m isure.

Tutti i com ponenti del sistem a devono essere idonei alla realizzazione di quad ri elettrici in ottem peranza alle prescrizioni delle N orm e C E I 23 -51, E N 60439-1 (C E I 17-13/1) e E N 60439-3 (C E I 17-13/3) in funzione della tipologia del quadro e della com ponentistica installata.

2.5.5 Q u ad ro d i m ed ia ten sio n e (Q M T )

Il quadro in oggetto è com posto da 1 unità per una lunghezza totale di 875 m m .

N orm e di riferim ento : C E I E N 62271 -200;

C E I E N 62271 -100;

C E I E N 62271 -1;

C E I E N 62271 -102;

C E I E N 62271 -103;

C E I E N 62271 -105;

C E I E N 62271 -206;

C E I E N 62271-304;

C E I E N 60255;

C E I E N 61869 -2;

C E I E N 61869 -3;

C E I E N 60044 -4;

C E I 0 -16

Q uadro conform e alle norm e sism iche IE E E 693, C E I E N 60068-3-3

(10)

P a g . 9 C aratteristiche E lettriche P rincipali:

Quadro AT7 :

Tensione nominale kV 24

Tensione nominale di tenuta a frequenza industriale 50Hz / 1min valore efficace kV 50

Tensione nominale di tenuta a impulso atmosferico 1,2 / 50 microS valore di picco kV 125

Tensione di esercizio kV 15

Frequenza nominale Hz 50 / 60

N° fasi 3

Corrente nominale delle sbarre principali A 630

Corrente nominale max delle derivazioni A 630

Corrente nominale ammissibile di breve durata kA 12,5

Corrente nominale di picco kA 31,5

Potere di interruzione degli interruttori alla tensione nominale kA 12,5

Durata nominale del corto circuito s 1

Tensione nominale degli ausiliari V

Larghezza mm 875

Altezza mm 1875

Profondità mm 1220

2.6 D IS T R IB U Z IO N E P R IN C IP A L E , S E C O N D A R IA E T E R M IN A L E 2.6.1 D efin izio n i

A i fini della seguente descrizione s’intende per:

- “distribuzione principale” - l’insiem e dei cavi che trasportano l’energia dal quadro arrivo E N E L al quadro elettrico generale di edificio e da questo ai quadri di zona, nonché le vie cavo che li contengono e li proteggono m eccanicam ente;

- “distribuzione secondaria” - l’insiem e dei cavi che trasportano l’energia dal quadro di zona ai quadri locali e, qualora questi non siano previsti, l’insiem e dei cavi che trasportano l’energia dal quadro di zona alle cassette principali dei locali, nonché le vie cavo che li contengono e li proteggono m eccanicam ente;

- “distribuzione term inale” - l’insiem e dei cavi che trasportano l’energia dai quadri locali o, qualora questi non siano previsti, dalle cassette principali dei locali agli utilizzatori.

2.6.2 D istrib u zio n e p rin cip ale È realizzata m ediante:

• lin e e in c a v o u n ip o la r e e m u lt ip o la r e d e l t ip o F G 16 R 16 e FG 16 O R 16 , i s o l a to i n gom m a E P R , non propagante l'incendio e la fiam m a, con guaina di m escola isolante con elevate caratteristiche elettriche, m eccaniche e term iche per tensioni nom inali 600/1000 V ed una tem peratura di esercizio m assim a di 90°C , posate entro apposite vie cavo;

• lin e e in c a v o u n ip o la r e d e l t ip o FS 1 7 - 450/ 750V , i s ol at o i n P V C , n o n p r o p a g a n te l'incendio e la fiam m a, per tensioni nom inali 450/750 V ad una tem peratura m assim a di esercizio di 70°C , e/o in cavo unipolare del tipo FG 16R 16 e/o m ultipolare del tipo FG 16O R 16, isolato in gom m a E P R , non propagante l'incendio e la fiam m a, con guaina di m escola isolante con elevate caratteristiche elettriche, m eccaniche e term iche per tensioni nom inali 600/1000 V ed una tem peratura di esercizio m assim a di 90°C , posate entro apposite vie cavo.

2.6.3 D istrib u zio n e seco n d aria È realizzata m ediante:

• lin e e in c a v o u n ip o la r e e m u lt ip o la r e d e l t ip o F G 1 6 R 1 6 e F G 1 6 O R 1 6 , is o la t o in gom m a E P R , non propagante l'incendio e la fiam m a, con guaina di m escola isolante con elevate caratteristiche elettriche, m eccaniche e term iche per tensioni nom inali 600/1000 V ed una tem peratura di esercizio m assim a di 90°C , posate entro apposite vie cavo;

• lin e e in c a v o u n ip o la r e d e l t ip o F S 1 7 - 450/ 750V , i s ol at o i n P V C , non pr opagant e l'incen dio e la fiam m a, per tensioni nom inali 450/750 V ad una tem peratura

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P a g . 1 0

m assim a di esercizio di 70°C , e/o in cavo unipolare del tipo FG 16R 16 e/o m ultipolare del tipo F G 16O R 16, isolato in gom m a E P R , non propagante l'incendio e la fiam m a, con guaina di m escola isolante con elevate caratteristiche elettriche, m eccaniche e term iche per tensioni nom inali 600/1000 V ed una tem peratura di esercizio m assim a di 90°C , posate entro apposite vie cavo.

2.6.4 D istrib u zio n e term in ale È realizzata m ediante:

• lin e e in c a v o u n i pol ar e e m ul t i pol ar e del t i po F G 16R 16 e F G 16O R 16, i s ol at o i n gom m a E P R , non propagante l'incendio e la fiam m a, con guaina di m escola isolante con elevate caratteristiche elettriche, m eccaniche e term iche per tensioni nom inali 600/1000 V ed una tem peratura di esercizio m assim a di 90°C , posate entro apposite vie cavo;

• lin e e in c a v o u n ip o la r e d e l t ip o F S 1 7 - 450/ 750V , i s ol at o i n P V C , non pr opagant e l'incendio e la fiam m a, per tensioni nom inali 450/750 V ad una tem peratura m assim a di esercizio di 70°C , e/o in cav o unipolare del tipo F G 16R 16 e/o m ultipolare del tipo F G 16O R 16, isolato in gom m a E P R , non propagante l'incendio e la fiam m a, con guaina di m escola isolante con elevate caratteristiche elettriche, m eccaniche e term iche per tensioni nom inali 600/1000 V ed una tem peratura di esercizio m assim a di 90°C , posate entro apposite vie cavo.

2.7 IM P IA N T I D I E N E R G IA

G li im pianti di energia sono principalm ente quelli per la distribuzione della forza m otrice ai singoli utilizzatori o alle prese, e per l’im pianto di illum inazione dei vari locali, con origine dai corrispondenti quadri.

I com ponenti previsti hanno le caratteristiche idonee alle m odalità di posa e sono adatti a resistere alle sollecitazioni m eccaniche, term iche o dovute all’um idità o alla corrosione prevedibili nel funzionam ento norm ale.

E ssi sono conform i alle relative N orm e C E I.

2.7.1 C aratteristich e g en erali e co n sisten za d eg li im p ian ti d i fo rza m o trice.

G li im pianti sono in prim o luogo costituiti dai circuiti dorsali e term inali per l’alim entazione delle prese di tipo C E E per la zona produttiva , di tipo civile per gli uffici, i servizi, ecc. il tutto com e evidenziato nelle planim etrie allegate.

2.7.2 C aratteristich e g en erali e co n sisten za d eg li im p ian ti d i illu m in azio n e

G li im pianti sono costituiti dai circuiti dorsali e term inali per l’alim entazione degli apparecchi illum inanti presenti nei vari am bienti, dai circuiti di com ando e dagli apparecchi di illum inazione.

G li apparecchi sono in num ero sufficiente a garantire i livelli m inim i di illum inam ento e di uniform ità previsti dalla norm a U N I E N 12464.

3) S IC U R E Z Z A E L E T T R IC A 3.1 IM P IA N T O D I T E R R A

L’edificio è già dotato di un im pianto disperdente di terra . N e sarà verificata l’efficienza ed eventualm ente verrà integrato per renderlo conform e alle nuove esigenze. A ttorno alla cabina M T /B T verrà realizzato un anello disperdente perim etrale integrato da n° 4 dispersori di terra verticali, in acciaio zincato, sezione a croce 50x50x5 m m , lunghezza 2 m etri. Il valore della resistenza globale di terra dovrà ris ultare coordinato con le correnti di intervento dei dispositivi differenziali.

3.2 S IC U R E Z Z A E L E T T R IC A P E R G U A S T O A T E R R A : “P ro tezio n e d ai co n tatti indiretti”

Il sistem a di distribuzione è del tipo TN-S , quindi tutte le m asse dell'im pianto sono collegate al punto di m essa a terra del sistem a di alim entazione m ediante conduttori di protezione che devono essere m essi a terra in corrispondenza o in prossim ità del trasform atore di alim entazione.

Il punto di m essa a terra del sistem a di alim entazione è generalm ente il punto neutro.

Le caratteristiche dei dispositivi di protezione e le im pedenze dei circuiti sono tali che, se si presenta un guasto di im pedenza trascurabile in qualsiasi parte dell'im pianto tra un conduttore di fase ed un conduttore di protezione o una m assa, l'interruzione autom atica

(12)

P a g . 1 1

dell'alim entazione avviene, com e richiesto dalla norm a C E I 64-8, entro il tem po specificato, soddisfacendo la seguente condizione:

Zs ! Ia ! U0 dove:

Zs è l’im pedenza dell’anello di guasto che com prende la sorgente, il conduttore attivo fino al punto di guasto ed il conduttore di protezione tra il punto di guasto e la sorgente;

Ia è la corrente che provoca l'interruzione autom atica del dispositivo di protezione entro 5 s se il circuito è di distribuzione, entro 0,4 s se U 0 è pari a 230 V ed entro 0,2 s se U 0 è pari a 400 V nei circuiti term inali. S e si usa un interruttore differenziale Ia è la corrente differenziale nom inale Idn;

U 0 è la tensione nom inale in c.a., valore efficace tra fase e terra.

A l fine di rispettare la relazione sopra descritta è riconosciuto l'utilizzo dei seguenti dispositivi di protezione:

- dispositivi di protezione contro le sovracorrenti;

- dispositivi di protezione a corrente differenziale.

Tutti i circuiti term inali sono protetti con interruttore differenziale con corrente differenziale nom inale pari a 30m A .

4) V E R IFIC H E E D IC H IA R A ZIO N E D I C O N FO R M IT A ’

P rim a della consegna e della m essa in servizio dell’im pianto elettrico, saranno eseguite le verifiche iniziali per accertare che l’im pianto sia conform e alla regola dell’arte e quindi alla rispondenza alle norm e stesse.

Le verifiche devono essere eseguite secondo le indicazioni contenute nella norm a C E I 64-8/6 e 64-8/7 e si suddividono in:

! esam e a vista;

! prove.

L’esam e a vista ha lo scopo di accertare che l’im pianto elettrico sia realizzato correttam ente senza l’effettuazione di prove strum entali.

Le prove da eseguire saranno le seguenti:

! prove di polarità;

! continuità dei conduttori di protezione e dei conduttori equipotenziali principali e supplem entari;

! resistenza di isolam ento dell’im pianto elettrico;

! prova di funzionam ento interruttori differenziali;

! prove di funzionam ento degli apparecchi di illum inazione e di sicurezza;

! m isura della resistenza di terra.

A l term ine dei lavori l’installatore dovrà rilasciare la dichiarazione di conform ità com e richiesto dal D ecreto n°37 del 22 gennaio 2008 all’art. 7 e tale dichiarazione dovrà essere redatta utilizzando esclusivam ente il m odello previsto dal D ecreto n°37 del 22 gennaio 2008 (allegato I - art. 7), e dovrà essere com pleta degli allegati obbligatori.

N O TA B E N E : L’im pianto dovrà sem pre essere tenuto in perfetto stato di co n serv azio n e e d o v rà essere effettu ata u n a m an u ten zio n e p erio d ica d ello stesso . L’im pianto dovrà inoltre essere verificato periodicam ente, in conform ità a quanto previsto dal D .P .R . 462/2001.

A rquà P etrarca , 16 gennaio 2019.

Il progettista Ing. Fausto Fellin

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QMT

n. 1 16/01/19 cliente:

oggetto:

data:

foglio:

ditta Alpe del Garda s.c.a. Tremosine (Bs) schema elettrico quadro QMT (quadro di media tensione))

F NFELLI ingegnere

AUSTO E' vietata la riproduzione o trasmissione a terzi del presente disegno senza la ns. autorizzazione

Via Zane 1 35032 Arq Petrarca (Pd) Telefono +39336457802 e-mail: info@studiofellin.it

TAVOLA

IMPIANTO A MONTE

TEN. ES. [kV] FREQ. [Hz]

Icc PRES. SUL QUADRO [kA]

CORRENTE NOM. DEL QUADRO [A]

ESERCIZIO DEL NEUTRO

CLASSIFICAZIONE ARCO INTERNO TENSIONE NOMINALE

COR. DI BREVE DURATA IP

CARATTERISTICHE QUADRO

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

INTERRUTTORI

QUADRO

CEI EN 62271-100

CEI EN 62271-200

IP2XC 12,5

24

COMPENSATO 12,5 630A

15 50

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QMT

16/01/19

n. 2 oggetto:

cliente:

schema elettrico quadro QMT (quadro di media tensione)) ditta Alpe del Garda s.c.a. Tremosine (Bs)

foglio:

data: TAVOLA

F NFELLI ingegnere

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QMT

15 50 12,5 COMPENSATO SM6 24 630 12,5 ECLUSO CELLA - AT7 -12,51 2XC 230c.a.

TSR

T N

R S

TRASFORMATORE 5006 RESINAT-Cast 15/400 CLASSE: E2 - C2 - F1

TH110

TH110

MN CSH160

1C02NC2NA50 51 50N 51N

MX I1= 165AI2= 166AI3= 164A T.A. Lpct 130

AC AC A

Toro

id

e Pe r

50N/51N

CSH160 19219,22050Interratiunipolare

TLP1303

0,1700,3820,056000,43190

SEPAM 20 S20

Interruttore SF112,5 63012,5630GeneraleDispositivo Un (kV)In (A)FUSIBILE 50/51.0 - I> (Curva DT o EIT) 67N - Io> <- (Direzionale di Terra) 67N - Io> <- (Direzionale di Terra) TRASFORMATORE UTENZA GENERICA NOTE

DI PROTEZIONE REGOLAZIONI RELE'

SOGLIA 27 (Minima Tensione) T.A. (Riduttori di Corrente) T.V. (Riduttori di Tensione)

TOROIDE (Prot. Omopolare) CAVO (Modalità di posa secondo CEI 11.27 )

50N/51N.1 - Io> 50N/51N.2 - Io>> SOGLIA

50/51.2 - I>>>

TIPO 50/51.1 - I>> L. (m) Ib (A)Rapporto Trasf.TipoUcc (%)Iz (A) S (kVA)

IsolamentoSn (kVA)Ib (A)

t (s)Iso (A) PosaPrest.

Prest.

t (s)Campo(¡|¡) SezioneSiglaClasseTipo Tipo

Rapporto

Vs (%)Vso (V) Tipo

Campo(¡|¡)t (s)t (s)t (s)t (s)t (s)t (s) Vso (V)Iso (A)Iso (A)Iso (A)Is (A)Is (A)Is (A)Modello

CEI- EN 62271 - 200

CORRENTE DI BREVE DURATA TENUTA ALL'ARCO INTERNO

VALORE DI Icc. PRESUNTA PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO

DATI QUADRO DESCRIZIONE DEL CIRCUITO ISOLATO IN SF6 ISOLATO IN SF6INTERRUTTORE

SEZIONATORE

TENSIONE AUSILIARIAGRADO DI PROTEZIONE

CORRENTE NOMINALETENSIONE NOMINALEQUADRO PROTETTO TIPO

TENSIONE DI ESERCIZIO FREQUENZA ESERCIZIO DEL NEUTRO

DATI IMPIANTO

IMPIANTO A MONTE Icc (kA)Ik (kA/1s) In (A) Tipo

In (A)

(kA/1s)

(kV) IP (V)(kA)x(A) (s)

(kA)(Hz)(kV)

SIGLA SCOMPARTO DENOMINAZIONE DEL QUADRO

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QMT

16/01/19

n. 3 cliente:

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TAVOLA F NFELLI ingegnere

AUSTO E' vietata la riproduzione o trasmissione a terzi del presente disegno senza la ns. autorizzazione

Via Zane 1 35032 Arq Petrarca (Pd) Telefono +39336457802 e-mail: info@studiofellin.it

QMT

NOTA: - COM'X510 CON DONGLE ZIGBEE PER RICEZIONE FINO A N. 21 SENSORI TH110 INSTALLATE SULLE TERMINAZIONI CAVI DEL QUADRO MT E SUI TRAFO - PER LE SCHERMATURE METALLICHE DI UN QUADRO MT IL RICEVITORE WIRELESS ZIGBEE PUO' RICEVERE IL SEGNALE DI N.5 UNITA' FUNZIONALI DA 750mm O N.7 UNITA' FUNZIONALI DA 375mm

RICEZIONE SENSORI TH110 SENSORI SULLA CONNESSIONE CAVO MT AUTOALIMENTATI DIRETTAMENTE DALLA MT DONGLE ZIGBEE (RICEZIONE SENSORI TH110)

Da UPS Cabina; Allarmi autonomia, guasto batterie, elettronica, Baypass (esempio)

Ethernet TCP/IP I6 (INGRESSO n°6)

I5 (INGRESSO n°5)

I4 (INGRESSO n°4)

I3 (INGRESSO n°3)

I2 (INGRESSO n°2)

S D m ic r o

U S BSlot micro SDUSB U S B INGRESSI ANALOGICI UTILIZZABILI 4-20mA o 0-10V (Esempi ed Opzioni) SONDA DI RILEVAMENTO UMIDITA' AMBIENTE cod. SHO100AI2 (INGRESSO n°2) 4-20 mA

AI1 (INGRESSO n°1) 4-20 mA

SONDA DI TEMPERATURA AMBIENTE -50+50 °C cod. STO300 ALTRI ALLARMI O STATI ON/OFF A DISPOSIZIONE

ALTRI ALLARMI O STATI ON/OFF A DISPOSIZIONE

ALTRI ALLARMI O STATI ON/OFF A DISPOSIZIONE

MONITORAGGIO ACCESSO AL LOCALE CABINA

STATO DI FUNZIONAMENTO DELLA VENTILAZIONE LOCALE/TRAFO

I1 (INGRESSO n°1)SONDA ALLAGAMENTO ON/OFF CAVEDI/VASCA FONDAZIONE

INGRESSI DIGITALI UTILIZZABILI (Esempi ed Opzioni)

STI 1P+N ETHERNET DIGITAL IMPUTSANALOG IMPUTS

RS485 Com'X 510 0V12VDC I1 I2 I3 I4 I5 I6AI1 OV 24VDC AI2 0V 24VDC

2 1 RS485

POWER

RJ45D1+DO-0V- 24V DC POWER

+ 2 1 PoE N

-TH1.

0 V+24 V MODBUS RS485RX+ RX-RX+

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