• Non ci sono risultati.

GRE EEC R 2 7 I T P

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "GRE EEC R 2 7 I T P"

Copied!
18
0
0

Testo completo

(1)

TITLE: AVAILABLE LANGUAGE:

IT

IMPIANTO FOTOVOLTAICO TERMINI IMERESE 1683 kWp

RS05REL0007A0_Piano di dismissione dell’impianto e ripristino dello stato dei luoghi

File: RS05REL0007A0.pdf

00

19/05/2020 PRIMA EMISSIONE G.A. E.S. L.S.

REV. DATE DESCRIPTION PREPARED VERIFIED APPROVED

ENEL VALIDATION

Centers of competence PE

COLLABORATORS VERIFIED BY VALIDATED BY

PROJECT / PLANT

Termini Imerese FV (13700)

ENEL CODE

GROUP FUNCION TYPE ISSUER COUNTRY TEC PLANT SYSTEM PROGRESSIVE REVISION

CLASSIFICATION: COMPANY UTILIZATION SCOPE

This document is property of Enel Produzione S.p.a. It is strictly forbidden to reproduce this document, in whole or in part, and to provide to others any related information without the previous written consent by Enel Produzione Spa.

Il Tecnico

Ing. Leonardo Sblendido

GRE EEC R 2 7 I T P 1 3 7 0 0 0 0 0 1 2 0 0

ENEL-PRO-10/06/2020-0008927

(2)

INDICE

1.

 

PREMESSA ... 3

 

2.

 

DESCRIZIONE GENERALE DELL’IMPIANTO ... 3

 

3.

 

STATO INIZIALE DEI LUOGHI ... 4

 

4.

 

ANALISI DELLE OPERAZIONI DI DISMISSIONE DELL’IMPIANTO ... 6

 

4.1.

 

Rimozione dei pannelli fotovoltaici ... 7

 

4.2.

 

Rimozione delle strutture di sostegno dei moduli ... 7

 

4.3.

 

Rimozione dei basamenti in c.a. ... 7

 

4.4.

 

Riutilizzo e/o rimozione dei cavidotti ... 7

 

4.5.

 

Rimozione delle cabine elettriche ... 8

 

4.6.

 

Rimozione degli impianti tecnologici (illuminazione, videosorveglianza) ... 8

 

4.7.

 

Rimozione delle recinzioni perimetrali ... 8

 

4.8.

 

Rimozione della rete di terra ... 8

 

4.9.

 

Ripristino dell'area di impianto allo stato ante-operam ... 9

 

4.10.

 

Trasporto dei materiali ai centri di recupero e/o riciclaggio ... 9

 

5.

 

RIPRISTINO DELLE AREE DI CANTIERE TEMPORANEE ... 10

 

6.

 

RIPRISTINO DEL REGOLARE DEFLUSSO DELLE ACQUE METEORICHE ... 10

 

7.

 

SISTEMAZIONI A VERDE E RIPRISTINO DEI PIAZZALI ... 10

 

8.

 

CRONOPROGRAMMA E NUMERO DI ADDETTI PREVISTO ... 11

 

9.

 

COSTI DI DISMISSIONE E RIPRISTINO DELLO STATO DEI LUOGHI ... 12

 

(3)

1. PREMESSA

La presente relazione illustra il Piano di dismissione dell’impianto e ripristino dei luoghi, relativamente all’ impianto fotovoltaico di “Termini Imerese” ubicato all’interno della Centrale Termoelettrica “Ettore Majorana” nel territorio comunale di Termini Imerese in provincia di Palermo, con potenza nominale di 1683 kWp.

Il presente Piano descrive tutte le attività necessarie al ripristino dello stato dei luoghi dell’area dell’impianto fotovoltaico, ad una situazione antecedente la realizzazione degli interventi previsti in progetto ai sensi dei punti 13.1.a), 13.1.b)iii e 13.1.iv dell’Allegato al Decreto 10 settembre 2010.

2. DESCRIZIONE GENERALE DELL’IMPIANTO

L’impianto in progetto di potenza complessiva pari a 1683 kWp verrà realizzato per mezzo di strutture fisse in acciaio, ancorate su zavorre in cemento armato, a supporto di moduli fotovoltaici bifacciali e comprensivo delle opere di connessione.

Allo stato attuale l’area esterna è prossima alla centrale ed in parte risulta delimitata da recinzione, mentre l’area interna è priva di recinzione.

Figura 1: in rosso aree destinate all'impianto fotovoltaico Le due aree in oggetto hanno le seguenti coordinate (UTM WGS84):

Area Longitudine Latitudine Altitudine

Interna 389904.00 m 4203076.00 m 10 m slm

Esterna 390565.00 m 4203089.00 m 10 m slm

(4)

Si riporta a seguire la futura configurazione dell’impianto in progetto:

Figura 2: Layout di impianto fotovoltaico Termini Imerese FV

Il progetto prevede, l’installazione di:

 n. 3960 moduli fotovoltaici bifacciali tipo Longi Solar LR4-72HDB di potenza 425W su strutture fisse in acciaio adatte a sostenere n.2x30 o 2x15 moduli, ancorate in zavorre in cemento armato fuori terra;

 cabinati;

 cavidotti interrati per il collegamento con n.2 conversion unit SUNWAY STATION 500 1500V e n.2 conversion unit SUNWAY STATION 300 1500V 640 LS;

 n.1 cabina MT utente;

 n.1 cabina SCADA; n.1 Cabina MT distributore;

 cavidotti MT di interconnessione tra CU e cabina utente;

 cavidotto MT di connessione a cabina di E-distribuzione esistente;

 rete di terra in corda di rame nudo;

 opere accessorie per il collegamento dei moduli e per il collegamento alla rete di terra.

3. STATO INIZIALE DEI LUOGHI

Allo stato attuale l’area esterna è in parte perimetrata da una recinzione in rete metallica e quasi completamente asfaltata. All’interno dell’area si prevede in progetto, oltre alle opere sopra descritte la rimozione di parte della recinzione esistente interna all’area e dello strato di asfalto esistente solo ove necessario.

L’area interna, situata all’interno dell’area di Centrale, è prevalentemente in ghiaia (ad Ovest) e alcune porzioni risultano in parte asfaltate (Est), inoltre tale area non è recintata. In progetto si prevede, oltre alle opere sopra descritte, la rimozione dello strato di asfalto, solo ove necessario e la realizzazione

(5)

di una recinzione perimetrale.

Figura 3: Area esterna. Piazzale asfaltato con torre faro da rimuovere

Figura 4: Area interna. Piazzale in ghiaia

(6)

Figura 5: Area interna. piazzale asfaltato e in ghiaia

4. ANALISI DELLE OPERAZIONI DI DISMISSIONE DELL’IMPIANTO

Il piano di dismissione prevede, al termine della vita utile dell'impianto (pari a circa 25 anni), la dismissione delle opere e la messa in ripristino dei terreni, procedendo con lo smontaggio delle componenti per massimizzare il recupero dei materiali da reimmettere nel circuito delle materie secondarie e riportando le aree interessate allo stato ante-operam.

In particolare, il piano si articolerà nelle seguenti macro-lavorazioni che verranno descritte dettagliatamente nei successivi paragrafi.:

1. rimozione dei pannelli fotovoltaici;

2. rimozione delle strutture di sostegno dei moduli;

3. rimozione dei basamenti delle strutture di sostegno 4. riutilizzo e/o rimozione dei cavidotti;

5. rimozione delle cabine elettriche;

6. rimozione degli impianti tecnologici (videosorveglianza ed illuminazione);

7. rimozione della rete di terra;

8. ripristino dell'area di impianto allo stato ante-operam;

9. trasporto dei materiali ai centri di recupero e/o riciclaggio.

Si premette che tutte le operazioni di seguito descritte per la dismissione dell’impianto di “Termini Imerese”, e le annesse opere provvisionali (parapetti, andatoie, ponteggi mobili, trabattelli, ecc.), i sistemi di imbracatura, ritenuti opportuni e/o necessari, ai fini della sicurezza e tutti i dispositivi di protezione individuali (guanti isolanti, occhiali protettivi, calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo, cordino e cintura di sicurezza, ecc.) previsti dalla normativa vigente al momento delle lavorazioni, saranno definiti da parte del Coordinatore per la Sicurezza designato allo scopo e descritti nel Piano di Sicurezza e

(7)

Coordinamento, predisposto nell’ambito del cantiere.

4.1. Rimozione dei pannelli fotovoltaici

La dismissione dei moduli fotovoltaici verrà condotta secondo le seguenti fasi:

- messa fuori servizio dell’impianto mediante sezionamento della rete elettrica e spegnimento dei dispositivi di interruzione;

- scollegamento dei moduli fotovoltaici mediante;

- scollegamento di tutti i cavi (sia lato CC che lato CA);

- apertura dei sistemi di fissaggio dei pannelli captanti alle strutture di sostegno;

- sollevamento dei moduli fotovoltaici mediante movimentazione manuale e/o utilizzo di idonei mezzi meccanici, quali, ad esempio, autocarro con gru.

- accatastamento temporaneo dei moduli in area dedicata (interna al cantiere), in attesa del ritiro da parte di ditte specializzate nel trasporto e nello smaltimento presso un idoneo centro, in modo da procedere con:

 il recupero del vetro protettivo del pannello;

 il recupero integrale della cella di silicio o del solo wafer;

 l'invio a discarica delle modeste quantità di polimero utilizzate come rivestimento della cella.

Saranno inoltre previsti sistemi di protezione dagli agenti atmosferici dei moduli accatastati, in attesa di ritiro da parte delle ditte specializzate allo smaltimento ed al recupero, quali ad esempio il ricoprimento con teli plastici opportunamente ancorati a terra con zavorre.

4.2. Rimozione delle strutture di sostegno dei moduli

Le strutture di sostegno dei moduli che andranno dismesse saranno costituite da elementi in acciaio zincato e/o alluminio facilmente rimovibili, ancorate al basamento in c.a. mediante tirafondi.

In particolare, la procedura prevista consta delle seguenti fasi lavorative:

- smontaggio degli elementi di sostegno dei moduli fotovoltaici;

- smontaggio dei tubolari che costituiscono la struttura di sostegno;

- separazione della viteria in inox;

- accatastamento temporaneo delle componenti dismesse in area dedicata del cantiere, in attesa del ritiro da parte di ditte specializzate per il trasporto ed il conseguente smaltimento e/o recupero.

4.3. Rimozione dei basamenti in c.a.

I basamenti, necessari per l’ancoraggio delle strutture di supporto dei moduli fotovoltaici saranno costituiti da cemento armato.

In particolare, la procedura prevista consta delle seguenti fasi lavorative:

- Demolizione mediante mezzi e/o a mano dei basamenti in c.a.;

- accatastamento temporaneo delle componenti dismesse in area dedicata del cantiere, in attesa del ritiro da parte di ditte specializzate per il trasporto ed il conseguente smaltimento.

4.4. Riutilizzo e/o rimozione dei cavidotti

La dismissione dei cavi elettrici di collegamento e connessione dell'impianto avverrà secondo le seguenti fasi lavorative:

- sfilaggio dei cavi presenti nei corrugati in PVC mediante argano tiracavi idraulico. I conduttori

(8)

così recuperati verranno sottoposti a prove di tensione e di tenuta elettrica per verificarne la possibilità di riutilizzo per scopi analoghi in altri impianti o l'invio a smaltimento mediante conferimento a ditte specializzate;

- scavo a sezione obbligata e rimozione delle componenti legate alla cavetteria (corrugati in PVC, pozzetti prefabbricati, tombini in acciaio…);

- riempimento degli scavi con il materiale di risulta, con ripristino del terreno allo stato ante- operam;

- trasporto e conferimento a ditte specializzate del materiale dismesso per il recupero e lo smaltimento ai sensi della normativa vigente in materia.

4.5. Rimozione delle cabine elettriche

I manufatti prefabbricati che costituiscono le cabine di sottocampo e di consegna verranno dismesse prevedendo:

- lo smontaggio di tutte le componenti elettriche e meccaniche (quadri, sezionatori, inverter, ecc) eventualmente presenti all'interno dei locali;

- scavo a sezione aperta intorno ai manufatti, smantellamento e rimozione delle strutture prefabbricate, demolizione e rimozione con l'ausilio di mezzi meccanici delle relative fondazioni;

- il rinterro con ripristino allo stato ante-operam delle aree di sedime delle strutture fondali;

- lo smistamento dei materiali di risulta ed il loro conferimento a ditte specializzate per il recupero o lo smaltimento in discariche autorizzate.

4.6. Rimozione degli impianti tecnologici (illuminazione, videosorveglianza)

La dismissione degli impianti tecnologici (illuminazione e videosorveglianza) avverrà secondo le seguenti fasi lavorative:

- messa fuori servizio degli impianti attraverso il sezionamento dell'alimentazione elettrica;

- smontaggio di tutte le componenti esterne degli impianti (lampade, telecamere, pali metallici di sostegno, quadri elettrici, centraline ecc.);

- dismissione dei cavi elettrici di cablaggio (mediante sfilaggio, scavo a sezione obbligata per la rimozione di corrugati e pozzetti prefabbricati);

- trasporto e conferimento a ditte specializzate dei materiali di risulta per il loro eventuale recupero.

4.7. Rimozione delle recinzioni perimetrali

Per il ripristino dello stato dei luoghi dell’area in esame sarà necessario rimuovere le recinzioni perimetrali relative alle opere di ampliamento con le seguenti modalità:

- Rimozione delle recinzioni in grigliato elettrosaldato mediante movimentazione manuale e/o utilizzo di idonei mezzi meccanici.

- scavo a sezione obbligata, demolizione e rimozione delle fondazioni in c.a.;

- il rinterro con ripristino allo stato ante-operam delle aree di sedime delle strutture fondali;

- lo smistamento della recinzione in acciaio e dei materiali di risulta, ed il loro conferimento a ditte specializzate per il recupero o lo smaltimento in discariche autorizzate.

4.8. Rimozione della rete di terra

Per il ripristino dello stato ante-operam dell’area d’impianto è necessario rimuovere la rete di terra del parco fotovoltaico. Le fasi lavorative sono:

(9)

- Scavo a sezione obbligata per rimozione della rete di terra;

- Rinterro con ripristino allo stato ante-operam delle aree di sedime delle strutture fondali;

- lo smistamento dei materiali di risulta e della rete di terra, ed il loro conferimento a ditte specializzate per il recupero o lo smaltimento in discariche autorizzate.

4.9. Ripristino dell'area di impianto allo stato ante-operam

Il materiale da utilizzare per i rinterri a seguito dello smontaggio/demolizione dei vari manufatti dovrà necessariamente provenire da ditte specializzate e conformi alla normativa o dagli stessi terreni scavati dal sito in dismissione e conformi a quanto definito dalla normativa vigente al momento del ripristino.

Una volta completate tutte le operazioni di demolizione e rinterro, tutto il materiale temporaneamente accatastato verrà rimosso e trasportato da ditte qualificate.

L'area di dismissione dell'impianto sarà bonificata da ogni elemento estraneo a quello della sua originale destinazione, con una accurata riqualificazione del terreno per garantire la restituzione di tutte le caratteristiche fisiche e chimiche originarie.

Non si prevedono, inoltre, per gli interventi preliminari di sistemazione dell'area l'esecuzione di opere di contenimento quali terrapieni e/o muretti di sostegno da preservare o smantellare nella fase di dismissione.

Non saranno altresì alterate la naturale pendenza del terreno e l’assetto idrogeologico dei suoli, in modo da non produrre modifiche al regolare deflusso delle acque meteoriche.

L’eventuale ripristino dei terreni, avverrà secondo quanto descritto nel capitolo Sistemazione a verde.

4.10. Trasporto dei materiali ai centri di recupero e/o riciclaggio

Per il trasporto dei materiali ai centri di recupero e/o riciclaggio saranno applicate tutte le norme vigenti al momento della dismissione. Il trasporto sarà affidato a ditte specializzate, in possesso di tutti i requisiti di legge per espletare l’incarico.

Il numero di mezzi e di trasporti verso i centri di recupero e/o di riciclaggio saranno ridotti al minimo, attraverso un’attenta pianificazione logistica delle operazioni e la scelta dei mezzi più idonei, in modo da minimizzare l'impatto prodotto da tali operazioni sull'ambiente.

I materiali derivanti dalle attività di dismissione dell'impianto sono essenzialmente:

- apparecchiature elettriche ed elettroniche quali: inverter, quadri elettrici, trasformatori, contatori di energia e sistemi di monitoraggio, elementi di videosorveglianza e moduli fotovoltaici;

- strutture prefabbricate in cemento armato;

- cemento armato dei basamenti delle strutture fuori terra;

- strutture di sostegno dei pannelli fotovoltaici: bulloni e viti in acciaio, profili di alluminio e di acciaio zincato;

- cavi elettrici e pozzetti prefabbricati in c.a.;

- tubazioni corrugate in PVC per il passaggio dei cavi elettrici;

Fatte salve le eventuali future modifiche normative attualmente non prevedibili in materia di smaltimento di rifiuti, è ragionevole ad oggi sintetizzare in forma tabellare le descrizioni dei rifiuti generati dalla dismissione dell’impianto allo studio, come da seguente tabella:

(10)

Codice CER Descrizione

16.02. Rifiuti provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche 17.01.01

Cemento (derivante dalla demolizione dei prefabbricati che alloggiano le apparecchiature elettriche, dalle loro platee di fondazione, dai basamenti della recinzione e dai basamenti delle strutture di sostegno dei moduli fotovoltaici)

17.02.03 Plastica (derivante dalla dismissione delle tubazioni previste per il passaggio dei cavi elettrici)

17.04.02 Alluminio (derivante dalla rimozione degli elementi di sostegno dei moduli fotovoltaici)

17.04.05

Ferro, acciaio (derivante dalla dismissione delle strutture di sostegno dei pannelli fotovoltaici, dalle fondazioni e dalle recinzioni)

17.04.01 Rame

17.04.11 Cavi

17.05.04 Terra e rocce

20.01.36 Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso (inverter, quadri elettrici, trasformatori e moduli fotovoltaici)

5. RIPRISTINO DELLE AREE DI CANTIERE TEMPORANEE

Per evitare il costipamento dei terreni ed il ricorso, quindi, a particolari accorgimenti e/o lavorazioni per la rimessa in pristino dei terreni, le operazioni di smantellamento e dismissione verranno effettuate ricorrendo all'utilizzo di mezzi d'opera gommati.

Il deposito provvisorio dei materiali di risulta e di quelli necessari alle lavorazioni avverrà in aree idonee interne all’impianto (dando preferenza alle porzioni di impianto già ricomprese nella viabilità di servizio).

Al termine delle attività di dismissione anche tali aree verranno ripristinate allo stato ante-operam, in conformità a quanto previsto nei paragrafi precedenti.

6. RIPRISTINO DEL REGOLARE DEFLUSSO DELLE ACQUE METEORICHE

Le attività di scavo causeranno una naturale variazione dell’orografia del terreno e quindi una modifica del flusso delle acque meteoriche.

Per ovviare a questo problema sarà necessario, durante la fase di rinterro, sistemazione a verde e ripristino dei piazzali, ricreare le pendenze precedenti alla dismissione e di evitare l'interrimento dei fossi di scolo delle acque meteoriche e di dilavamento superficiale esistenti, avendo anche cura di non creare cumuli di terreno che risultino, in qualche misura, di ostacolo al naturale deflusso.

7. SISTEMAZIONI A VERDE E RIPRISTINO DEI PIAZZALI

Terminate le operazioni di dismissione delle componenti di impianto, segue la messa in pristino delle aree. Tali lavorazioni prevedono la realizzazione di piazzali asfaltati, sistemazione a verde e ripiantumazione alberi ove presenti ante-operam.

Dalla documentazione fotografica di sopralluogo (risalente a ottobre 2019) e dall’analisi delle ortofoto satellitari le aree destinate all’impianto fotovoltaico risultano in parte asfaltate, in parte a verde e in parte con copertura in ghiaietto.

Dalla consultazione del Piano regolatore generale, approvato con Il Decreto dell'Assessore regionale Territorio e Ambiente n.76/DRU del 23.02.2001, le aree oggetto di intervento sono classificate come zona D1 – sviluppo industriale soggetta a piani di settore. Dalle NTA allegate al PRG, si evince che tali zone

(11)

sono disciplinate dalle specifiche norme di attuazione allegate al Piano Regolatore per l'Area di Sviluppo Industriale approvato con D.A. N° 776 del 23.05.1985.

Entrambi gli strumenti urbanistici, nelle relative norme tecniche di attuazione, non prevedono elementi ostativi al ripristino delle aree occupate dall’impianto fotovoltaico alla situazione ante-operam.

Considerato che la dismissione dovrà avvenire a fine esercizio dell’impianto (tempo stimato circa 25 anni), il ripristino dell’area di intervento potrà avvenire secondo indicazioni della proprietà del terreno e/o in accordo agli enti locali coinvolti e secondo le leggi nazionali vigenti al momento della dismissione

8. CRONOPROGRAMMA E NUMERO DI ADDETTI PREVISTO

Per l'esecuzione delle operazioni di dismissione e ripristino sopra indicate si ipotizza l'impiego di circa 13 addetti suddivisi presumibilmente in n. 4 squadre costituite da 3 operai specializzati, guidate da un direttore di cantiere. I mezzi necessari per l'esecuzione degli interventi saranno escavatori e camion, mentre sulla base del cronoprogramma riportato di seguito, il tempo stimato per la dismissione risulta di circa 7 settimane.

Di seguito viene riportato il cronoprogramma delle attività di dismissione dell’impianto di Serre Persano.

Fase Descrizione Settimana

1 2 3 4 5 6 7 1 Rimozione dei pannelli fotovoltaici

2 Rimozione delle strutture di sostegno dei moduli 3 Rimozione dei basamenti in c.a.

4 Riutilizzo e/o rimozione dei cavidotti 5 Rimozione delle cabine elettriche 6 Rimozione degli impianti tecnologici 7 Rimozione delle recinzioni perimetrali 8 Rimozione della rete di terra

9 Ripristino dell'area di impianto allo stato ante-operam

10 Trasporto dei materiali ai centri di recupero e/o riciclaggio

(12)

9. COSTI DI DISMISSIONE E RIPRISTINO DELLO STATO DEI LUOGHI

Num.Ord.

TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantità I M P O R T I

unitario TOTALE

LAVORI A MISURA

Demolizione (SpCat 1)

1 / 1 NP 03

Rimozione di modulo fotovoltaico: Dimensioni: 2131x1062x10 mm. Peso:

29 Kg. Nel prezzo è compresa la manodopera composta da un operaio specializzato di 3° livello, un operaio specializzato di 4° livello, gli oneri di trasporto, di carico e scarico e tiro in alto del materiale e quant'altro per dare l'opera finita a perfetta regola d'arte.

Rimozione Moduli fotovoltaici 3´960,00

SOMMANO cad 3´960,00 11,83 46´846,80

2 / 2 21.01.14

Rimozione di opere in ferro, quali ringhiere, grate, cancelli, ecc., compresi l'accatastamento del materiale utilizzabile ed il carico del materiale di risulta sul cassone di raccolta, esclusi il trasporto a rifiuto ed eventuali opere di ripristino connesse.

Rimozione recinzione *(lung.=396,5+805) 3´604,50

A detrarre il valore della cessione dei materiali recuperabili

*(lung.=396,5+805) -3´604,50

Sommano positivi m² 3´604,50 Sommano negativi m² -3´604,50

SOMMANO m² 0,00 7,89 0,00

3 / 3 NP 02

Demolizione parziale o totale da eseguirsi con qualsiasi mezzo, escluso le mine, di manufatti in muratura di qualsiasi genere e forma, qualunque sia la tenacità e la specie, compresi i calcestruzzi semplici o armati, anche con l'uso continuo di punta di acciaio, comprese tutte le cautele occorrenti, il tiro in alto, il carico sul mezzo di trasporto del materiale di risulta ed il trasporto a rilevato o a rinterro nell'ambito del cantiere, compreso il ritorno a vuoto.

Demolizione plinti fondazione recinzione *(par.ug.=198+403) 37,86 Demolizione zavorre strutture supporto moduli 2x30 1´695,69 Demolizione zavorre strutture supporto moduli 2x15 380,85 Demolizione magrone zavorre strutture supporto moduli 2x30 604,23 Demolizione magrone zavorre strutture supporto moduli 2x15 136,52

Demolizione fondazione conversion unit 21,96

Demolizione magrone fondazione cabina distributore 2,12

Demolizione magrone fondazione cabina SCADA 1,95

Demolizione magrone fondazione cabina utente 2,68

(13)

Num.Ord.

TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantità I M P O R T I

unitario TOTALE

Demolizione magrone fondazione Conversion unit 6,97

Demolizione massetto area cabine 38,20

SOMMANO m³ 2´929,03 17,95 52´576,09

4 / 4 21.01.15

Rimozione di opere in ferro quali travi, mensole e simili, compresi l'accatastamento del materiale utilizzabile ed il carico del materiale di risulta sul cassone di raccolta, esclusi il trasporto a rifiuto ed eventuali opere di ripristino connesse.

Rimozione strutture supporto moduli fotovoltaici 2x30 24´459,00 Rimozione strutture supporto moduli fotovoltaici 2x15 107´994,0 0

Rimozione passerelle *(H/peso=3090,000+2990) 6´080,00

A detrarre il valore della cessione dei materiali recuperabili

*(H/peso=24459+107994+3090+2990)

- 138´533,0 0

Sommano positivi kg 138´533,0 0 Sommano negativi kg - 138´533,0 0

SOMMANO kg 0,00 0,48 0,00

5 / 5 01.03.02

Demolizione vuoto per pieno di fabbricati o residui di fabbricati, in ambito extraurbano, la cui superficie laterale libera o accessibile ai mezzi meccanici risulti superiore al 50% dell'intera superficie laterale, da eseguirsi a mano o con l'ausilio di martello demolitore, escluso le mine, e compresi i seguenti oneri: trasporto a rifiuto con qualsiasi mezzo dei materiali di risulta alle pubbliche discariche del Comune in cui si eseguono i lavori o alla discarica del comprensorio di cui fa parte il Comune medesimo per distanze non superiori a 5 km, compreso inoltre, l'onere di demolire con ogni cautela a piccoli tratti le strutture collegate o a ridosso dei fabbricati o parti di fabbricati da non demolire, riparazioni di danni arrecati a terzi, interruzione e ripristino di condutture pubbliche e private. (La misurazione del volume vuoto per pieno sarà fatta computando le superfici dei vari piani e moltiplicando dette superfici per le altezze dei vari piani da solaio a solaio; per l'ultimo piano demolito sarà preso come limite superiore di altezza il piano di calpestio del solaio di copertura, o dell'imposta del piano di gronda del tetto; per il piano più basso si farà riferimento alla quota inferiore di demolizione, intesa fino all’estradosso della fondazione). L’adozione di tutti gli accorgimenti atti a tutelare l'incolumità degli operai e dei passanti, segnalazioni diurne e notturne, opere di recinzione provvisoria, ponti di servizio interni ed esterni, anche con stuoie, lamiere, ripari, dovranno computarsi con gli oneri della sicurezza. Escluso l'eventuale onere di accesso alla discarica, da compensarsi a parte. - per ogni m³ vuoto per pieno

Demolizione cabina SCADA 39,90

Demolizione Cabina utente 60,90

Demolizione Cabina Distributore 49,00

SOMMANO m³ 149,80 11,70 1´752,66

(14)

Num.Ord.

TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantità I M P O R T I

unitario TOTALE

6 / 6 01.01.05.00 1

Scavo a sezione obbligata, per qualsiasi finalità, per lavori da eseguirsi in ambito extraurbano, eseguito con mezzo meccanico fino alla profondità di 2,00 m dal piano di sbancamento o, in mancanza di questo dall'orlo medio del cavo, eseguito a sezione uniforme, a gradoni, anche in presenza di acqua con tirante non superiore a 20 cm, alberi e ceppaie di dimensioni inferiori a quelle delle voci 1.6.1 e 1.6.2, escluse le armature di qualsiasi tipo anche a cassa chiusa, occorrenti per le pareti, compresi il paleggio, il sollevamento, il carico, il trasporto delle materie nell’ambito del cantiere fino alla distanza di 1000 m o l'accatastamento delle materie riutilizzabili lungo il bordo del cavo, gli aggottamenti, la regolarizzazione delle pareti e del fondo eseguita con qualsiasi mezzo, compreso l'onere per il prelievo dei campioni (da effettuarsi in contraddittorio tra la D.L. e l'Impresa), il confezionamento dei cubetti questo da compensarsi a parte con il relativo prezzo (capitolo 20), da sottoporre alle prove di schiacciamento ed ogni altro onere per dare l'opera completa a perfetta regola d'arte. Sono esclusi gli accertamenti e le verifiche tecniche obbligatorie previsti dal C.S.A. in terreni costituiti da limi, argille, sabbie, ghiaie, detriti e alluvioni anche contenenti elementi lapidei di qualsiasi resistenza e di volume non superiore a 0,5 m³, sabbie e ghiaie anche debolmente cementate e rocce lapidee fessurate, di qualsiasi resistenza con superfici di discontinuità poste a distanza media l'una dall'altra fino a 30 cm attaccabili da idoneo mezzo di escavazione di adeguata potenza non inferiore ai 45 kW

Scavo per rimozione maglia di terra e cavidotti 1´414,10

SOMMANO m³ 1´414,10 4,99 7´056,36

7 / 7 NP 04

Rimozione corda di rame nudo della maglia di terra compresi accessori di sostegno e fissaggio

Rimozione corda di rame nudo 6´000,00

A detrarre il valore della cessione dei materiali recuperabili -6´000,00

Sommano positivi m 6´000,00 Sommano negativi m -6´000,00

SOMMANO m 0,00 7,73 0,00

8 / 8 NP 05

Rimozione di cavi e cavidotti da scavi, compresa la manodopera.

(lung.=304+80+33+106+178+11,5+1080) 1´792,50

SOMMANO m 1´792,50 5,87 10´521,98

9 / 9 01.02.04

Compenso per rinterro o ricolmo degli scavi di cui agli artt. 1.1.5, 1.1.6, 1.1.7 e 1.1.8 con materiali idonei provenienti dagli scavi, accatastati al bordo del cavo, compresi spianamenti, costipazione a strati non superiori a 30 cm, bagnatura e necessari ricarichi ed i movimenti dei materiali per quanto sopra, sia con mezzi meccanici che manuali - per ogni m³ di

(15)

Num.Ord.

TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantità I M P O R T I

unitario TOTALE materiale costipato

Vedi voce n° 6 [m³ 1 414.10] 1´414,10

SOMMANO m³ 1´414,10 3,87 5´472,57

10 / 10 NP 06

Rimozione di videocamere di sorveglianza

8,00

SOMMANO cad 8,00 13,83 110,64

11 / 11 NP 07

Rimozione di cabina prefabbricata

Rimozione Conversion unit 4,00

SOMMANO cad 4,00 400,00 1´600,00

Ripristino (SpCat 2)

12 / 12 06.01.05.00 1

Conglomerato bituminoso del tipo chiuso per strato di collegamento (binder), di pavimentazioni stradali in ambito extraurbano (strade di categoria A, B, C, D e F extraurbana del CdS), in ambito urbano (strade di categoria E e F urbana del CdS), confezionata caldo in centrale con bitume puro (del tipo 50/70 o 70/100 con IP compreso tra -1,2 e + 1,2) e aggregato lapideo proveniente dalla frantumazione di rocce di qualsiasi natura petrografica, purché rispondente ai requisiti di accettazione riportati nella tabella 5 traffico tipo M e P (extraurbana) e nella tabella 5 traffico tipo M (urbana), della norma C.N.R. B.U. n.° 139/1992. La granulometria dell'aggregato lapideo deve rientrare nel fuso granulometrico per strati di collegamento previsto dal "Catalogo delle Pavimentazioni Stradali" CNR 1993. La percentuale di bitume sarà compresa all'incirca tra il 4 - 5,5 %. In ogni caso il dosaggio in bitume e l'assortimento granulometrico ottimali devono essere determinati mediante metodo Marshall. Nel corso dello studio Marshall la miscela ottimale dovrà presentare le seguenti caratteristiche: stabilità non inferiore a 1000 kg, rigidezza non inferiore a 300 kg/mm e vuoti residui sui campioni compresi tra 3 e 7 %. Il prezzo di applicazione prevede la preparazione della superficie di stesa, la predisposizione dei giunti di strisciata e lo spandimento di mano di ancoraggio con emulsione bituminosa cationica a rapida rottura (con dosaggio di bitume residuo pari a 0,35-0,40 kg/m²), la stesa del conglomerato mediante vibrofinitrice, le cui dimensioni minime permettano interventi in strade di larghezza non inferiore a 3 m, ed il costipamento dello stesso con rullo tandem vibrante, fino a dare lo strato finito a perfetta regola d'arte, privo di sgranamenti e difetti visivi dovuti a segregazione degli inerti, ben regolare (scostamenti della superficie rispetto al regolo di 4 m inferiori a 1,0 cm in qualsiasi direzione). La densità in opera dovrà risultare non inferiore al 98% di quella determinata nello studio Marshall. per strade in ambito extraurbano - per ogni m² e per ogni cm di spessore

2´038,90

(16)

Num.Ord.

TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantità I M P O R T I

unitario TOTALE

SOMMANO m²/cm 2´038,90 1,71 3´486,52

13 / 13 06.01.06.00 1

Conglomerato bituminoso chiuso per strato di usura di pavimentazioni stradali in ambito extraurbano (strade di categoria A, B, C, D e F extraurbana del CdS), in ambito urbano (strade di categoria E e F urbana del CdS), confezionato a caldo in centrale con bitume puro (del tipo 50/70 o 70/100 con IP compreso tra -1,2 e + 1,2) e aggregato lapideo proveniente dalla frantumazione di rocce di qualsiasi natura petrografica, purché rispondente ai requisiti di accettazione riportati nella tabella 6 traffico tipo M e P (extraurbana) e nella tabella 6 traffico tipo L (urbana), della norma C.N.R. B.U. n.° 139/1992. La granulometria dell'aggregato lapideo deve rientrare nel fuso granulometrico per strati di usura previsto dal "Catalogo delle Pavimentazioni Stradali" CNR 1993. La percentuale di bitume sarà compresa all'incirca tra il 5,5 - 6 %. In ogni caso il dosaggio in bitume e l'assortimento granulometrico ottimali devono essere determinati mediante metodo Marshall. Nel caso di studio Marshall la miscela ottimale dovrà presentare, le seguenti caratteristiche: stabilità non inferiore a 1000 kg, rigidezza non inferiore a 300 kg/mm e vuoti residui sui campioni compresi tra 3 e 6 %. Il prezzo di applicazione prevede la preparazione della superficie di stesa, la predisposizione dei giunti di strisciata e lo spandimento di mano di ancoraggio con emulsione bituminosa cationica a rapida rottura (dosaggio di bitume residuo pari a 0,30-0,35 kg/m²), la stesa del conglomerato mediante vibrofinitrice, le cui dimensioni minime permettano interventi in strade di larghezza non inferiore a 3 m, ed il costipamento dello stesso con rullo tandem vibrante, fino a dare lo strato finito a perfetta regola d'arte, privo di sgranamenti e difetti visivi dovuti a segregazione degli inerti, ben regolare (scostamenti della superficie rispetto al regolo di 4 m inferiori a 1,0 cm in qualsiasi direzione per le strade extraurbane) (scostamenti della superficie rispetto al regolo di 4 m inferiori a 0,5 cm in qualsiasi direzione per le strade urbane). La densità in opera dovrà risultare non inferiore al 97% di quella determinata nello studio Marshall. per strade in ambito extraurbano - per ogni m² e per ogni cm di spessore

1´631,12

SOMMANO m²/cm 1´631,12 2,19 3´572,15

14 / 14 G.02.03

Trasporto a piè d'opera dal vivaio più vicino di piantine in fitocella o in vaso quadro.

5,00

SOMMANO cad 5,00 0,16 0,80

15 / 15 G.02.01.01

Acquisto piantine di essenze arboree di conifere e/o latifoglie, escluso il trasporto in cantiere. - piantina a radice nuda di anni 1

Reimpianto di alberi rimossi 5,00

SOMMANO cad 5,00 1,46 7,30

16 / 16 Fornitura e posa in opera in blocco di fondazione già predisposto e compensato a parte di palo tronco conico a stelo curvato, ricavato mediante

(17)

Num.Ord.

TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantità I M P O R T I

unitario TOTALE 18.02.01.00

1

procedimento di laminazione a caldo, da tubo in acciaio S275JR UNI EN 10025 saldati, E.R.W. UNI 7091/92; il processo di laminazione a caldo deve essere del tipo automatico a controllo elettronico ad una temperatura di circa 700 °C, con saldatura longitudinale interna di IIa classe (DM 17/01/2018) a completa penetrazione, senza saldature esterne, compreso protezione del palo contro la corrosione mediante zincatura a caldo rispondente alle prove di cui alla norma CEI 7.6; in opera compresi foratura asola per passaggio cavi, asola per morsetteria, morsettiera in classe II o I a scelta della D.L., applicazione di sigillatura, guaina termorestringente per la protezione anticorrosiva del palo nella zona di incastro nella fondazione per un'altezza non inferiore a 45 cm di cui 20 cm fuori terra, dado di messa a terra ed ogni altro onere e magistero per dare l'opera completa a perfetta regola d'arte. b = sbraccio in m; misurato in proiezione orizzontale. h = altezza fonte luminosa in m Sm = spessore minimo del palo in mm D = diametro alla base in mm D = 127 mm; Sm = 3,6 mm; h = 7,00 m; b = 1,75 m

5,00

SOMMANO cad 5,00 623,58 3´117,90

17 / 17 18.03.03.00 3

Fornitura e posa in opera su palo o mensola già predisposti, di armatura stradale con sorgente LED con corpo in pressofusione in lega di alluminio, schermo in vetro piano temperato di spessore minimo 4 mm e lenti in PMMA ad alta trasparenza. Il sistema ottico dovrà essere di tipo modulare con sorgente LED con temperatura di colore 3000K o 4000K e indice di resa cromatica > 70, con ottica di tipologia stradale, o ciclopedonale e di categoria di intensità luminosa minima G3. Il sistema di dissipazione del gruppo ottico dovrà essere certificato con aspettativa di vita >50.000 (Ta25°C L80B20 - TM21). L’efficienza dell’apparecchio nel suo complesso (flusso netto in uscita/potenza assorbita dall’armatura) non dovrà essere inferiore a 115 lm/W per gli apparecchi a 4000K e 105lm/W per quelli a 3000K. L’armatura dovrà avere grado di protezione IP66 e IK08 ed essere idonea per il montaggio su testa palo o su mensola e permettere la possibilità di inclinazione con step +-5°.

L’apparecchio dovrà avere classe di isolamento II con fattore di potenza minimo 0,9 a pieno carico, con piastra di cablaggio rimovibile in campo e alimentatore elettronico; dovrà inoltre essere dotato di protezione sovratensioni integrata con SPD di tipo 2/tipo 3. Il driver di controllo potrà essere di tipo fisso non dimmerabile, con dimmerazione automatica (mezzanotte virtuale) o con sistema 0-10V o DALI. L’apparecchio dovrà essere garantito dal produttore per almeno 5 anni. Sono inclusi gli oneri per l’allaccio, compreso i conduttori elettrici fino alla morsettiera del palo o alla cassetta di derivazione, del montaggio a qualsiasi altezza ed ogni altro onere e magistero. L’efficienza minima richiesta deve essere riferita all’intero apparecchio, e non alla sola sorgente luminosa e il flusso luminoso considerato dovrà essere quello netto all’esterno del proiettore.

apparecchio con flusso luminoso minimo 7.000 lumen

5,00

SOMMANO cad 5,00 542,90 2´714,50

Parziale LAVORI A MISURA euro 138´836,27

T O T A L E euro 138´836,27

(18)

Il Tecnico

Ing. Leonardo Sblendido

Riferimenti

Documenti correlati

Egli ha l’obbligo di erogare una formazione specifica su tutti i rischi presenti nella propria azienda, In questo corso verranno tratti in particolare alla Rimozione

- Spinta longitudinale del ponte con avanzamento di 15 m - Rimozione dei carrelli fissi sull'avambecco del ponte - Posizionamento dei carrelli sul binaro di approdo. - Sollevamento

Il biofiltro per il trattamento degli inquinanti aero- dispersi consiste in un letto di materiale biologicamen- te attivo attraverso cui viene forzatamente ventilata l’aria

In entrambi gli studi, il tempo per il primo svuotamento dopo la rimozione di un CU era significativamente più corto nei pazienti ai quali era stato rimosso un CU

La scoperta degli opposti tipi di atteggiamento (e più tardi la scoperta dei tipi opposti di funzione) doveva essere una pietra miliare della psicologia di Jung che lo avrebbe

Sono sempre molto noiosi, ed anche francamente antipa- tici, i discorsi di «scuola», che tendano a presentare un autore come migliore dell'altro, e quindi a proporre come più vera

Nell'ambito dell'analisi abbiamo modo di conoscere sia le vette più nobili che le bassezze della natura umana, e non occorre arrivare a degli agiti così mostruosi come quelli di

Il Coordinamento della Giunta centrale per gli studi storici e delle Società degli storici (Cusgr, Sis, Sisem, Sisi, Sismed, Sissco) ha appreso oggi con grande sconcerto delle