Testi
• P. COLINVAUX – ECOLOGIA - EDises
• R. E. RICKLEFS - L' economia della natura E. Zanichelli
• ODUM – ECOLOGIA un ponte tra scienza e
società – PICCIN
Haeckel (1866)
La scienza comprensiva della relazione dell’organismo con l’ambiente
Charles Elton (1927)
Scienza che si occupa della sociologia ed economia degli animali
Krebs (1972)
Lo studio scientifico delle interazioni che determinano la distribuzione e l’abbondanza degli organismi
(dove, in che numero e perché)
Hutchinson (1970)
La scienza dell’universo
Un formidabile esercizio del pensiero per spiegare come funziona
Il mondo
Condizioni essenziali per la vita sulla terra
Radiazione solare Temperatura
Atmosfera
Magnetosfera
Elementi chimici disponibili
Acqua
Campo magnetico terrestre
Schermo protettivo contro il vento solare (plasma: gas ionizzato formato da protoni elettroni e particelle alfa) Il campo magnetico terrestre fa da scudo alla superficie della Terra dalle particelle cariche del vento solare. È compresso dal lato del giorno (ovvero del Sole) a causa della forza delle particelle in avvicinamento, mentre è esteso dal lato della notte.
Radiazione solare
Fonte energetica derivante da radiazioni di varie lunghezza d'onda ed intensità
Condizioni essenziali per la vita sulla terra Atmosfera
Carbonio gassoso, successivamente ossigeno, protezione contro meteoriti (ozonosfera)
Elementi chimici disponibili
Basi chimiche per la costruzione della materia vivente
Idrogeno Elio
Ossigeno Carbonio Ferro Azoto Silicio Magnesio Zolfo
Acqua
Composto essenziale per il metabolismo
Concetto di “abitabilità planetaria”
Condizioni di temperatura tali da mantenerel’acqua allo stato liquido
Componente primario dei fluidi biologici
Presente nelle cellule di procarioti ed eucarioti Solvente di tutte le biomolecole
Partecipazione attiva alle reazioni biochimiche Reagente principale della fotosintesi
Prodotto finale del metabolismo
Metabolismo
: uso di diverse forme di energia per il funzionamento e la produzione di componenti biologici funzionali e strutturali.Crescita
: mantenimento di un tasso di anabolismo più alto del catabolismo, sfruttando energia e materiali per la biosintesiRiproduzione
: produzione di nuovi esseri capaci a loro volta di autoreplicarsiOmeostasi
: regolazione dell'ambiente interno al fine di mantenerlo costante anche a fronte di cambiamenti dell'ambiente esterno.Interazione con l'ambiente
: risposta appropriata agli stimoli provenienti dall'esternoAdattamento
: applicato lungo le generazioni costituisce il fondamento dell‘evoluzione.Kilimanjaro 1993
Emissione gas climalteranti
Kilimanjaro 2003
deforestazione
Perturbazioni sul ciclo dell’acqua
Eccessivo sforzo di pesca
Riduzione della complessità
Gestione errata del patrimonio naturale
inquinamento
Gas ozon-killer
bioinvasioni
Livelli di organizzazione gerarchica
• Atomo
• Molecola
• Macromolecola
• Cellula
• Tessuto
• Organo
Livelli di organizzazione gerarchica
• Individuo
• Popolazione
• Comunità
• Ecositemi
• Biomi
• Biosfera
Ecologia
I PRINCIPALI BIOMI
Ecosistema
Componenti biotici + componenti abiotici
Popolazioni autotrofe Comunità o biocenosi autotrofe Popolazioni etrotrofe
Ecosistemi regionali o subcontinentali
Comunità o biocenosi eterotrofe
Bioma
COMUNITA’
INTEGRAZIONE DI POPOLAZIONI CARATTERIZZATE DA PROCESSI RELAZIONALI
FONTE DI ENERGIA PRIMARIA: IL SOLE
ENERGIA INTEGRATIVA: LA CHEMIOSINTESI
Equilibrio Stazionario
Equilibrio che si automantiene
Ecosfera Biosfera
massimo sistema
ecologico in equilibrio
stazionario
Ecosistema
Unità funzionale di base che include tutti gli organismi che vivono in una determinate area
(comunità biotica) interagenti con l’ambiente fisico
L’energia in entrata porta ad una ben definita
struttura biotica e ad una ciclizzazione dei materiali
tra viventi e non viventi
Componenti fondamentali di un ecosistema
Comunità
Flusso di energia Cicli dei materiali
L’ECOSISTEMA completo deve comprendere ambienti limitrofi di entrata e di uscita.
Sentiero vitale di entrata dell’energia e dei materiali.
Mezzo di esportazione di materiali ed energia.
Modello di ecosistema
(Pattern,1978)
AMBIENTE Altre
fonti AMBIENTE
materiali ed
sole sistema energia
trasformati DI ENTRATA
Materiali ed organismi
AE + S + AU = ecosistema
DI USCITA
Struttura dell’ecosistema
Strato superiore autotrofo (autonutriente)
fascia verde o fotosintetica; fissazione dell’energia luminosa sottoforma di legame chimico tra sostanze inorganiche
semplici per combinarle in sostanze organiche complesse
Strato inferiore eterotrofo (che si nutre di altri)
Utilizzazione, trasformazione, decomposizione della materia
Radiazione solare
Strato autotrofo
Eterotrofi consumatori
Eterotrofi decompositori
parte del prodotto fotosintetico fresco viene utilizzato dai consumatori il resto raggiunge il suolo o il sedimento dove diventa parte di un ben definito sistema eterotrofo
Componenti di un ecosistema
SOSTANZE INORGANICHE COMPOSTI ORGANICI
ARIA, ACQUA, SUBSTRATO PRODUTTORI
MACROCONSUMATORI (I, II,III ordine) MICROCONSUMATORI
DECOMPOSITORI
Produzione globale
Ogni anno sulla terra vengono prodotte approssimativamente
170.000.000.000 t
di sostanza organica per fotosintesi
Una quantità di poco inferiore di sostanza
organica viene ossidata a CO
2e H
2O
Fotosintesi
la rottura dei legami H-O dell’acqua, la liberazione di ossigeno
la riduzione della CO
2a carboidrati
Respirazione
i carboidrati vengono ossidati a CO
2e i legami H-O sono ristabiliti.
I cicli del carbonio, dell’ossigeno e
dell’idrogeno sono interconnessi dalla
fotosintesi e dalla respirazione
• Il processo di fotosintesi clorofilliana permette di trasferire il carbonio dalla sua forma ossidata, l'anidride carbonica CO , presente
nell'atmosfera, alla sua forma ridotta (carboidrati), presente nei tessuti delle piante
• le piante costituiscono in peso più del 99% della materia vivente sulla nostra terra.
• Le molecole biologiche, essenzialmente costituite da C, H, N, O, P e S, sono caratterizzate da legami relativamente deboli, o, come si dice, ridotti, cioè ricchi di elettroni.
• Secondo le leggi della termodinamica le reazioni chimiche procedono spontaneamente verso situazioni di minore energia libera, caratterizzate da forti legami chimici e da massimo disordine.
•La materia vivente si mantiene perennemente in uno stato di NON
EQUILIBRIO in quanto le molecole degli organismi viventi continuano ad esistere in presenza di un forte agente ossidante come l'ossigeno
atmosferico che tende ad acquisire elettroni.
•L'evoluzione verso una situazione di equilibrio termodinamico comporterebbe la formazione di CO2 , H2O e NO3 .
•In effetti questo è proprio quello che succede quando gli organismi muoiono.
•Le piante, per mantenersi vive, devono continuamente processare l'energia che viene dal sole per rimanere in una situazione di non
equilibrio termodinamico caratterizzato da strutture altamente ordinate tenute insieme da deboli legami chimici.
il bilancio soprattutto in certe ere geologiche è rimasto a favore della produzione fotosintetica
questo spiegherebbe l’elevata concentrazione di ossigeno sul pianeta
l’eccesso della produzione fotosintetica a partire dal Cambriano (1.600.000.000 anni fa) è stata trasformata in depositi fossili senza essere respirata o decomposta
l’uomo sbilancia i processi respiratori di GAIA
attraverso l’uso dei combustibili fossili
Fotosintesi
CO
2+ 2H
2O
FOTONI
(CH
2O) + H
2O + 0
2Processo ANABOLICO più diffuso sulla terra
Organismi fotosintetici
BATTERI
ALGHE UNICELLULARI
ALGHE PLURICELLULARI
CORALLI COSTRUTTORI ( simbiosi alga-celenterato ) LICHENI
MUSCHI
PIANTE SUPERIORI:
➢TIPO C
3➢TIPO C
4➢TIPO CAM
BATTERI
CYANOBACTERIA
Comprende organismi procarioti (batteri) fotosintetici con clorofilla a.
Anabaena lemmermannii (L. di Garda). 200X Microcystis aeruginosa (L. di Garda). 100X
ALGHE UNICELLULARI
CORALLI COSTRUTTORI
( simbiosi alga-celenterato )
LICHENI
BRIOFITE
I primi organismi apparsi sulla terra erano probabilmente fotosintetici;
quasi 3,5 miliardi di anni fa inizia la rimozione del carbonio dall’atmosfera.
Ciò determina :
l’iniezione dell’ossigeno e la creazione di un pianeta ossidato
La protezione dell’ambiente terrestre con la fascia di ozono
La stabilizzazione della temperatura attraverso i gas serra
Il processo di trasformazione dell’atmosfera
probabilmente è durato fino a 300-400 milioni di anni fa
C
3MASSIMO TASSO FOTOSINTETICO PER UNITA’ DI SUPERFICIE;
MASSIMA EFFICIENZA IN CONDIZIONE DI LUCE E TEMP MODERATE;
400-1000 g DI ACQUA PER PRODURRE 1 g DI MATERIA SECCA.
C
4ADATTATE AD ELEVATE INTENSITA’ DI LUCE E DI TEMPERATURA;
<400 g DI ACQUA PER 1 g DI MATERIA SECCA.
CAM
ADATTATE AI CLIMI ARIDI (RISERVE DI ACQUA E ACIDO CRASSULCEO);
METABOLISMO INTERMITTENTE;
FIORITURA RAPIDA.
Confronto della risposta fotosintetica di piante C
3e C
4all’incremento dell’intensità di luce e temperatura
Piante C4
Piante C3
1 % 50 % 100 %
Intensità luminosa
0° 20° 40°
Temperatura (gradi °C )
Tasso di efficienza fotosintetica
sole
250
200
150
100 50
10 20 30 x 104
25
20
15
10
5
0 10 20 30
0 40 x 10
Intensità luce incidente (erg/sec/cm2,400-700m)
Diffusione della luce attraverso gli strati fogliari
Un albero è una struttura di foglie sovrapposte in strati discontinui attraverso i quali la luce fluisce per aumentare la fotosintesi.
La massima area fogliare è esposta a basse
intensità di luce dove la fotosintesi è più efficiente.
alberi esposti in piena luce dovrebbero avere foglie piccole e disposte in strati e non generare ombra totale al di sotto della chioma; la superficie fogliare sarà più ampia della superficie occupata dalla chioma.
pianta adattata all’ombra dovrebbero avere
foglie larghe e disposte in strati singoli con ombra totale al di sotto di queste; la superficie fogliare sarà simile a quella della chioma.
nelle specie erbacee le foglie inclinate
favoriscono l’esposizione ortogonale alla luce di
bassa intensità e la riflessione della luce a forte
intensità.
Intensità moderate di luce
Massimo assorbimento della CO
2Dissipazione del calore
Struttura monostrato Struttura multistrato
Diversi tipi di
sistemi fogliari
Alternative alla fotosintesi
• Chemiosintesi
• Processi di recupero energetico derivanti dalla
rottura di legami chimici
Vulcano di Bransfield (Antartide)
Ecosistemi della fumarole sottomarine “black smokers”
http://it.wikipedia.org/wiki/Fumarola_nera
CONCETTO DI PRODUTTIVITA’
• Produttività primaria = velocità con la quale l’energia solare o chimica viene trasformata in sostanza organica dagli organismi produttori
• P lorda = fotosintesi + respirazione
• P netta = materia organica prodotta al netto della respirazione
• Produzione netta della comunità
• Produttività secondaria
Produttività sulle terre emerse
Produttività primaria negli oceani
L’ecosistema marino produce circa la metà dell’ecosistema terestre pur avendo una biomassa quasi 500 volte più piccola
115 t
x10
955 t
x10
9Biomassa terrestre 1837 t x10
9Biomassa
marina
3.9 t x10
9Respirazione (catabolismo)
Qualunque ossidazione biologica che produce energia
RESPIRAZIONE AEROBICA L’ossigeno gassoso è accettore di elettroni(ossidante)
PIANTE E ANIMALI
•Inverso della fotosintesi
•La sostanza organica ritorna CO2, H20, con cessione di energia ed emissione di prodotti metabolici che possono essere ancora fonte di energia
RESPIRAZIONE ANAEROBICA Una molecola organica è accettore di elettroni
BATTERI, LIEVITI, MUFFE
•Processi generalmente lenti
•Tendenzialmente hanno un basso consumo di energia e portano ad un elevato accumulo di by-products (metano, idrogeno, solforato, etanolo) che possono essere immediatamente utilizzati dagli aerobici
Catene (reti) alimentari e livelli trofici
Serie di trasferimenti di energia alimentare dagli
autotrofi ad una serie di organismi che consumano e sono a loro volta consumati
Funzione Livello trofico Alimentazione Produttori
Consumatori I Consumatori II Consumatori III Consumatori IV
Primo Secondo
Terzo Quarto
Quinto
Vegetali
Erbivori
Carnivori
Carnivori
Carnivori
Catene alimentari di pascolo
Vegetali Erbivori Carnivori
Catene alimentari di detrito
Materia organica morta
Microrganismi,
detritivori Predatori
Erbivori Predatori
Catena
Luce
solare Piante
alimentare di pascolo
Catena
alimentare di detrito
Consumatori di detrito
Predatori
Le catene alimentari di tipo diverso non
possono essere rigidamente separate e si parla pertanto di:
RETI ALIMENTARI
Prima legge
L’energia né si crea né si distrugge,ma si trasforma da una forma all’altra
Seconda legge
Nessun processo che coinvolge un trasferimento di energia avverrà senza il degrado dell’energia da
una forma concentrata ad una forma dispersa (entropia)
Nessuna trasformazione può avere
efficienza del 100%
Efficienza nelle trasformazioni kcal/m 2 /anno
10.000.000
Sole
1.000.000
Autotrofi
20.000
C1
2000
C2
200C3
20Calore
Ad ogni passaggio della rete trofica si ha una perdita di energia potenziale
Più lunga è la catena (maggiore è il numero di passaggi) maggiore sarà la perdita di energia potenziale e minore la produttività netta della comunità
Modelli pluricanalizzati delle catene alimentari Pascolo:
✓Catena alimentare a granivori
✓Catena alimentare a polline
✓Catena alimentare a linfa
✓Catena alimentare a POM/DOM
Decomposizione
Risultante di processi abiotici
AZIONE EROSIVA DELL’ACQUA VENTO GELO-DISGELO
FUOCO
e biotici (preponderanti)
Azione concatenata
•Demolitori (parti consistenti di tessuto)
•Trituratori (frazioni minori)
•Microsaprofagi (particelle o singole molecole)
Aggregati di
PROTEINE ZUCCHERI LIPIDI
HUMUS
SOSTANZE UMICHE
MINERALIZZAZIONE
Nutrienti
anellidi
Sostanza organica actinomycetes insetti
acari pseudoscorpioni
coleotteri
Insetti mites
funghi miriapodi
protozoa platelminti
ditteri
molluschi
nematodi
b a tt e ri chilopodi
crostacei
carabidi
collemboli
carabidi
Organismi della
rete del detrito
Decomposizione della lettiera di una foresta in funzione del contenuto in lignina e delle condizioni climatiche
80
60 AET = evapotraspirazione
40 20 0
25 50
Concentrazione di lignina (%)
Tassoannualedidecomposizione(%)
Il suolo rappresenta la porzione dell’ecosistema terrestre dove si relizzano i processi della decomposizione
A - orizzonti eluviali o di lisciviazione
B – orizzonti illuviali o di deposito
C – substrato pedogenico minerale
DECOMPOSIZIONE IN AMBIENTE ACQUATICO
• il particolato organico che precipita verso il fondo viene in
grandissima parte degradato nella colonna d'acqua medesima e anzi negli strati superficiali.
• La ragione di questo fatto è che la colonna d'acqua ospita
importanti popolazioni di batteri che mineralizzano il particolato organico, rilasciando anidride carbonica e nutrienti.
• la produzione dei batteri nella colonna d'acqua è circa il doppio della produzione dello zooplankton e che circa il 40% della
produzione primaria netta va a rimpiazzare biomassa che è consumata dai batteri.
• circa il 95% del carbonio presente nel particolato organico viene degradato entro una profondità di 3000 m e solo piccole
quantità raggiungono il fondo degli oceani.
• Il processo di decomposizione continua comunque anche nel sedimento di mari e laghi, favorito dalla presenza di una fauna di fondo specializzata nell'utilizzo del detrito .
FUNZIONI CONTROLLATE DALLA DEGRADAZIONE DELLA SOSTANZA ORGANICA
FONTE ENERGETICA DELLA CATENA ALIMENTARE DI DETRITO ( comunità saprofaghe)
CICLIZZAZIONE DEI NUTRIENTI (mineralizzazione della sostanza organica)
FORMAZIONE E MANTENIMENTO DEL SUBSTRATO VITALE (suolo e sedimento)
PRODUZIONE DI ORMONI AMBIENTALI INIBITORI-STIMOLATORI-REGOLATORI (antibiotici, vitamine, amminoacidi, molecole complesse allelopatiche)
CHELAZIONE E COMPLESSAZIONE DEGLI IONI METALLICI( produzione delle sostanze umiche)