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Carta d identità elettronica: dove si trova il numero?

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Carta d’identità elettronica: dove si trova il numero?

Autore: Carlos Arija Garcia | 14/08/2021

Nel nuovo documento che sta sostituendo quello cartaceo ci sono diverse novità e non riguardano solo le dimensioni e la grafica. Ecco cosa riporta e a che serve.

Eravamo abituati a guardare il numero della carta d’identità sulla prima delle quattro paginette della versione cartacea. Non c’era possibilità di sbagliare: sotto

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la scritta «Carta d’identità» collocata in centro, c’era il numero stampato, bello visibile (per la verità c’è ancora, perché il documento è ancora valido e in circolazione). Tutto è cambiato, e si è rimpicciolito, con la nuova carta d’identità elettronica: dove si trova il numero? Guardando la parte frontale del documento elettronico, infatti, ci sono delle cifre in due punti diversi: in alto a destra e in basso a destra. Quale delle due indica il numero della carta d’identità? E che cosa rappresenta l’altra?

Vediamo di seguito non solo dove si trova il numero sulla carta d’identità elettronica ma anche tutto quello che riporta questa tesserina plastificata che già sta sostituendo la vecchia versione cartacea e che consente di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione.

Carta d’identità elettronica: che cos’è?

La si potrebbe chiamare «carta d’identità 2.0». La versione elettronica del documento di identità per eccellenza sta, piano piano, sostituendo la versione cartacea e consente di effettuare alcune operazioni su Internet inimmaginabili fino a ieri.

La CIE, o carta d’identità elettronica, appunto, ha le dimensioni di una carta di credito o della nuova patente di guida ed è costituita da:

un supporto di materiale plastico in policarbonato, su cui sono stampati a laser la foto e i dati del titolare, protetti con elementi e tecniche di anticontraffazione, come ologrammi e inchiostri speciali;

un microchip contactless.

Il microchip contiene:

i dati personali, la foto e le impronte del titolare, protetti da meccanismi che ne prevengono la contraffazione e la lettura impropria;

le informazioni per consentire l’autenticazione in Rete a servizi erogati via Internet da pubbliche amministrazioni e imprese;

ulteriori dati per la fruizione di servizi a valore aggiunto, in Italia e in Europa.

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Carta d’identità elettronica: cosa c’è sul lato anteriore?

Partendo dall’alto, da sinistra verso destra, la parte anteriore della carta d’identità elettronica contiene:

il simbolo ICAO, che indica la presenza di un microchip contactless conforme alla normativa internazionale di riferimento per i documenti di viaggio elettronici;

la dicitura «Repubblica italiana – Ministero dell’Interno – Carta d’identità/Identity card»;

il numero della carta d’identità elettronica, formato da due lettere, cinque cifre ed altre due lettere (ad esempio CA00000AA);

il Comune che rilascia il documento;

i dati anagrafici del titolare: cognome, nome, luogo e data di nascita, sesso;

l’altezza;

la cittadinanza;

le date di emissione e di scadenza;

la firma;

la dicitura sulla validità o meno per l’espatrio;

il Card access number, ovvero il codice numerico utilizzato dalle autorità di controllo per la lettura dei dati memorizzati nel microchip.

Di conseguenza, chi cerca il numero della propria carta d’identità elettronica deve guardare sulla parte anteriore del documento, in alto a destra.

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Carta d’identità elettronica: cosa c’è sul lato posteriore?

Girando la carta d’identità elettronica sulla parte posteriore, e sempre partendo dall’alto a sinistra, troviamo:

cognome e nome del padre e della madre del titolare o di chi ne fa le veci: questa è una novità rispetto alla carta d’identità cartacea in cui non c’era questo dato, a differenza dei documenti equivalenti in altri Paesi;

il codice fiscale in formato alfanumerico (anche questa è una novità);

l’indirizzo di residenza;

il codice fiscale in formato codice a barre, leggibile mediante uno scanner ottico;

un codice a lettura ottica che permette di leggere, decodificare e verificare in automatico le informazioni contenute nel documento.

Tutti questi dati sono contenuti anche nel microchip.

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Carta d’identità elettronica: a che serve?

La carta d’identità elettronica, come quella cartacea, resta uno dei principali documenti di identificazione del cittadino, così come la patente o qualsiasi altro documento ufficiale che riporti una fotografia del titolare (ad esempio, il passaporto).

Tuttavia, con questa nuova versione, è possibile accedere all’area autenticata dei siti dell’amministrazione fiscale, nell’ambito del sistema di autenticazione «Entra con Cie».

Il cittadino, fatta l’autenticazione con la carta d’identità elettronica sul portale dell’amministrazione pubblica competente, può fare online, ad esempio, la registrazione di un atto pubblico o di un contratto di locazione, richiedere il codice fiscale e il duplicato della tessera sanitaria, inviare una dichiarazione di successione, comunicare l’Iban per avere un rimborso o consultare il proprio cassetto fiscale.

Inoltre, attraverso i servizi della Riscossione (agenziariscossione.gov.it e la App Equiclick) si entra in un vero e proprio sportello virtuale per svolgere in autonomia la maggior parte delle operazioni che si richiedono comunemente negli uffici:

presentare richieste di rateizzazione ottenendo automaticamente il relativo piano di pagamento, controllare la presenza di cartelle, avvisi e lo stato dei

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pagamenti e chiedere di sospendere la riscossione nei casi previsti dalla legge.

I contribuenti hanno anche la possibilità di recuperare la comunicazione e i bollettini della rottamazione delle cartelle, di attivare il servizio di alert per ricevere i promemoria delle scadenze o di pagare.

La carta d’identità elettronica consente, infine, previa autorizzazione del diretto interessato, di operare per conto di un’impresa, di un professionista o di un ente non commerciale. Gli intermediari abilitati ai servizi Entratel potranno utilizzare la Cie per accedere anche a Equipro, la sezione del sito di Agenzia delle Entrate Riscossione dedicata ai professionisti per gestire le posizioni dei propri clienti.

Note

Autore immagini: Ministero dell'Interno.

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