E se nessuno mi becca?
Etica per ragazzi
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Bruce Weinstein
liberamente tratto dal libro di
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L’etica, ovvero l’arte di far la cosa giusta
Che cosa dobbiamo fare?
Perché lo dobbiamo fare?
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Cicerone
(storico e politico dell’antica Roma) coniò la parola
«moralis», radice
dell’italiano morale,
per tradurre la parola
greca «ethikos» da cui
deriva etica.
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idea centrale dell’etica:
ogni volta che diciamo o facciamo qualcosa, dobbiamo pensare
all’ effetto che le
nostre azioni possono avere sugli altri (ma
anche su noi stessi
medesimi).
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l’etica cerca il giusto equilibrio tra
aiutare il prossimo e
avere cura di se stessi:
prodigarci troppo per gli altri ci potrebbe
prosciugare, ma
pensare troppo a noi
stessi è… da egoisti!
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Quasi tutti i gruppi
organizzati di persone hanno un codice etico, una lista di regole e
principi che costituiscono le linee guida per un
comportamento adeguato
all’interno del gruppo.
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I medici, gli avvocati, gli insegnanti, i
giornalisti… sono alcuni dei
professionisti che si sono dati un
codice deontologico .
Vari codici deontologici
«Di’ la verità»
«Mantieni le promesse»
«Non rivelare i segreti»
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Codice al contrario
Molte esperienze invece ci
testimoniano che troppe persone
vivono con codici
“al contrario”:
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contrario 1
1) Mantieni le promesse, a meno che non ti capiti qualcosa di meglio.
2) Di’ sempre la verità, a meno che una bugia non risulti più
opportuna.
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contrario 2
3) Non far del male a
nessuno, tranne quando è necessario per ottenere quel che ti serve.
4) Scegli la strada più semplice.
5) Tieni i dubbi per te e non alzare polveroni.
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contrario 3
6) Sfoga la tua rabbia ogni volta che ti va.
7) Non chiedere scusa, non mostrare comprensione, non essere indulgente, perché
sono tutti segni di debolezza.
8) Non rivelare mai un
segreto, a meno che tu non
abbia a guadagnarci qualcosa.
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contrario 4
9) Usa i tuoi soldi e le tue conoscenze per fare strada nella vita o per evitare una punizione.
10) In qualsiasi situazione domandati: «Qual è il
comportamento dal quale trarrei maggiori benefici?»
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contrario 5
Pochi di noi vivrebbero bene e a lungo, se tutti seguissero questo CODICE DI
COMPORTAMENTO AL CONTRARIO.
Immagina: se i bulli a scuola potessero fare quello che
vogliono, tutti vivrebbero nella paura delle loro
violenze…
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Immagina: se i tuoi genitori ti dicessero
bugie ogni volta che ne hanno voglia, non
potresti più avere fiducia in loro né
credere a quello che
dicono…
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Immagina: se i tuoi
insegnanti ti dessero i
voti in base ai regali che
ricevono, invece che per
i tuoi risultati scolastici,
qualcuno, imbrogliando,
potrebbe sembrare più
bravo di te.
infatti…
Nell’immediato, alcuni possono trarre
beneficio dal prendere scorciatoie per evitare dilemmi etici, ma alla lunga ci perdiamo tutti.
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Vivere rispettando le regole dell’etica
non è solo la cosa
giusta da fare, ma è
anche l’unica maniera per vivere bene.
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Miti da sfatare
ovvero: falsità!
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Mito n: 1
Se è legale è giusto, se è illegale è sbagliato
Nel 1955, a Montgomery, nell’Alabama, ROSA
PARKS, una donna di
colore, infranse la legge, rifiutandosi di cedere il suo posto sull’autobus ad un uomo bianco.
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Commise un atto illegale, ma fece la cosa giusta,
perché una società degno di questo nome non ha
una legge che indica come devono essere assegnati i posti del trasporto pubblico in base alla razza (o al
genere, alla religione o ad altre caratteristiche
dell’aspetto o dello stile di una persona).
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Certo le leggi sono importanti per
mantenere la pace e
prevenire il caos, ma non possono essere l’unica
base sulla quale
determinare che cosa dobbiamo o non
dobbiamo fare.
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Per ogni legge ci dobbiamo
domandare: «È giusta?
È equa? È legittima».
Le buone leggi hanno il loro fondamento
nell’etica.
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Non solo abbiamo il diritto di non
obbedire alle leggi ingiuste, ma si
potrebbe addirittura
sostenere che abbiamo il dovere di
disobbedire
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(in questo caso
dobbiamo essere
pronti ad accettare le conseguenze della
nostra
disobbedienza, cosa che, nel caso di Rosa Parks, significò
andare in prigione).
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Mito n: 2
Lo fanno tutti,
quindi deve essere giusto
Immagina di essere a una festa, una sera, e di entrare in una
stanza nella quale tutti stanno facendo uso di droghe;
ascoltano buona musica,
ridono e sembrano divertirsi molto.
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Qualcuno ti invita ad
unirti al gruppo. Se sei tentato di accettare
l’invito, magari è perché dentro di te pensi: «Bé,
se lo fanno tutti non può essere così sbagliato».
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Ma il fatto che
un’attività costituisca una pratica comune o
molto in voga, non è una buona ragione per farla.
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Mito n: 3
Se mi fa stare bene vuol dire che è giusto
Alcuni dicono che non ci sono cose giuste o
sbagliate, è solo questione di opinioni: se una cosa ti fa stare bene, quella cosa è giusta per te.
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Ma questo non può
essere vero. Immagina come reagiresti se la tua ragazza o il tuo ragazzo ti tradisse con qualcun
altro e ti dicesse
semplicemente: «Sentivo che era la cosa giusta per me».
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Oppure se, dopo che hai fatto 9 esercizi giusti su 10 in verifica di matematica, il prof ti desse 6-,
perché gli “andava”.
In entrambi i casi saresti stato vittima di un’ingiustizia.
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È sempre possibile, in
ogni situazione, stabilire quale sia la cosa giusta
da fare, applicando standard etici
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standard etici che non cambiano a seconda di come ci si sente sul
momento,
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o di che cosa è più comodo fare o di una delle altre
scuse che la gente
normalmente accampa per giustificare il proprio
comportamento.
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