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Manuale di Progettazione, Installazione e Manutenzione

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Academic year: 2022

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(1)

Manuale

di Progettazione, Installazione

e Manutenzione

(2)

Benvenuti

nella tecnologia IMPRESIND

IMPRESIND collabora da più di 30 anni con le imprese industriali

offrendo nel tempo soluzioni sempre più avanzate per il risparmio energetico:

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TUBI RADIANTI:

Riscaldamento ad irraggiamento

NASTRI RADIANTI:

Riscaldamento ad irraggiamento

MISCELATORI D’ARIA

Miscelazione e de-stratificazione dell’aria

RAFFRESCATORI

Raffrescamento evaporativo adiabatico

L’energia è come le scorte:

per abbattere i costi

non bisogna averla a magazzino.

Il caldo e il freddo. Risparmiare si può!

(3)

Il progetto ELITURBO

Il progetto “ELITURBO” è relativo ad un elettroventilatore capace di realizzare la costante miscelazione dell’aria contenuta in un ambiente di ampie dimensioni, allo scopo di uniformare la temperatura e l’umidità sia in orizzontale che in verticale e soprattutto nel tempo.

La necessità di realizzare un miscelatore d’aria nasce dall’esigenza di eliminare il fenomeno della stratificazione di calore e di umidità negli ambienti di grande volumetria. E’ noto che il calore tende a salire verso l’alto e a sfuggire attraverso il tetto, le finestre e le pareti determinando due gravi problemi: difficoltà a riscaldare adeguatamente la zona a livello uomo e spreco energetico.

L’umidità, invece, stratifica verso il basso ed appesantisce la condizione lavorativa ed abitativa, specialmente durante alcune stagioni dell’anno, determinando problemi diversi nei vari ambienti:

• condensa e ossidazione

• deperimento delle strutture, attrezzature....

• malessere ambientale

Per realizzare una corretta miscelazione dell’aria, è stata studiata una speciale girante di tipo eli-centrifugo, che sfrutta un sistema fluidodinamico assolutamente innovativo: il metodo “convergente-divergente”, oggetto di importante brevetto internazionale.

La miscelazione dell’aria ambiente attiva il costante mescolamento degli strati dell’aria alle diverse quote equilibrandoli in termini di variabili fisiche (temperatura, umidità, pressione): la miscelazione avviene senza soluzione di continuità.

La girante eli-centrifuga miscela in continuo gli strati d’aria nel modo illustrato in figura: si proietti la figura nello spazio per comprenderne meglio il funzionamento.

Sistema

“convergente – divergente”

(4)

INDICE

IL RISCALDAMENTO AD ARIA CALDA

La stratificazione dell'aria calda e le dispersioni termiche ... 4

Gli impianti di riscaldamento ad aria ... 8

La distribuzione dell’aria calda ... 9

ELITURBO: LA MISCELAZIONE DELL'ARIA Il miscelatore d'aria ELITURBO: prevenire la stratificazione. ... 10

Come miscelare l’aria ELITURBO... 11

L’IMPIANTO ELITURBO: PROGETTAZIONE, INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE L'impianto ELITURBO: ... 15

L’impianto ELITURBO: progettazione e dimensionamento. ... 16

L'impianto ELITURBO: l'impianto pilota. ... 20

L'impianto ELITURBO: valutazioni energetiche. ... 21

Come installare l’impianto ELITURBO ... 22

Gestione e manutenzione dell’impianto ELITURBO ... 24

Il caldo e il freddo. Risparmiare si può!

(5)

IL RISCALDAMENTO AD ARIA CALDA

La stratificazione dell'aria calda e le dispersioni termiche

Il riscaldamento degli ambienti industriali e commerciali viene spesso realizzato con aria calda.

Il calore immesso in ambiente per mezzo degli apparecchi di riscaldamento si distribuisce nello spazio con moti convettivi dell’aria che producono, negli ambienti di piccola dimensione, una accettabile uniformità di temperatura; non è così nei grandi volumi industriali, all’interno dei quali il calore stratifica verso il soffitto.

L’aria calda sale inesorabilmente verso l’alto per differenza di densità con l’aria fredda e si accumula sotto il soffitto dove però non c’è necessità di riscaldamento: è più caldo in alto che in basso, con ben 10/15 gradi di differenza, a volte più.

Le dispersioni termiche attraverso le strutture edilizie ed i consumi di energia per il riscaldamento ne sono molto influenzati, soprattutto se la copertura manca di adeguato isolamento termico a perfetta tenuta, come accade per i capannoni di non recente costruzione.

La temperatura interna a livello uomo è normalmente regolata da termostati, mentre al di sopra di questa zona, salendo verso il soffitto, si registrano notevoli aumenti di temperatura in funzione di varie cause e parametri;

tra questi figura la capacità e l’efficienza nella distribuzione dell’aria degli apparecchi da riscaldamento in rapporto alle dimensioni ed all’altezza del locale.

Molto rilevanti sono anche le dispersioni termiche proprie del fabbricato in rapporto a quelle teoriche calcolate senza stratificazione.

L’aumento della temperatura interna vicino al soffitto è anche legato alle diverse temperature esterne nelle diverse stagioni: esso è nullo in assenza di riscaldamento, mentre è massimo nelle condizioni climatiche esterne più rigide invernali.

(6)

Tabella 1 - RISCALDAMENTO AD ARIA CALDA (CONVEZIONE): ANDAMENTO DELLA TEMPERATURA INTERNA IN PRESENZA DI STRATIFICAZIONE, IN RELAZIONE ALLA TEMPERATURA ESTERNA

Considerando il valore della componente “C” proporzionale alla differenza tra la temperatura interna e quella esterna (

t °C), l’aumento delle dispersioni delle pareti e del soffitto, comparativamente a quelle calcolate senza stratificazione, è indicato graficamente nella seguente tabella:

Tabella 2 - EFFETTI DELLA STRATIFICAZIONE DELL'ARIA AMBIENTE SULLE DISPERSIONI TERMICHE DELLE PARETI DEGLI EDIFICI INDUSTRIALI IN FUNZIONE DEL VALORE DELLA COMPONENTE "C"

(7)

La letteratura specializzata e le innumerevoli stratigrafie eseguite segnalano gradienti di temperatura dovuti alla stratificazione pari a 1÷2 gradi per ogni metro di altezza dell’ambiente; facciamoci un’idea sui danni causati dalla stratificazione misurando il valore di “C” durante i diversi mesi invernali: valori di 15 gradi sono sovente rilevati nelle industrie

Come le dispersioni dalle pareti, anche le dispersioni per ventilazione vengono influenzate dagli effetti della stratificazione: al crescere del valore della temperatura a soffitto aumentano la fuga d’aria dalle fessure e l’energia spesa per il suo reintegro, dovendola portare dal valore della temperatura esterna a quello della temperatura interna desiderata.

L’aumento delle dispersioni per ventilazione assume valori del 5% per ogni grado di differenza tra la temperatura a pavimento e quella a soffitto.

Stratigrafia termica in ambienti riscaldati

ESEMPIO: Capannone industriale di non recente costruzione

Tabella 3 – Dati di progetto

• PERIMETRO 2 X (100+30) = 260 m

• SUPERFICIE 3.000 m2

• ALTEZZA MEDIA 8,00 m (Max 10,00 m)

• VOLUME 24.000 m3

• TASSO RINNOVO ARIA 2

• TEMPERATURA ESTERNA MINIMA - 5 °C

• TEMPERATURA AMBIENTE + 16 °C

• TEMPEMPERATURA MEDIA STAGIONALE + 4,8 °C

• TEMPERATURA RILEVATA A SOFFITTO + 26 °C

• POTENZA INSTALLATA 565 kW

(8)

Tabella 4 – CALCOLO DELLE DISPERSIONI TERMICHE TEORICHE

K

W/m

2

°C

S m

2

KS W/°C

∆ t°

°C

DISPERSIONE W

PARETI 1 2.080 2.080 21 43.680

PAVIMENTO 0,4 3.000 1.200 21 25.200

TETTO* 1,8 (4.000) 7.200 21 (151.200)

SUP VETRATE 2,5 800 2.000 21 42.000

COPERTURA 1,5 3.200 4.800 21 100.800

211.680 Qs

VENTILAZIONE 2 x 0,3 24.000 14.400 21 302.400 Qv

TOTALE DISPERSIONI 514.080 Q

*(Superfici vetrate + copertura)

Le dispersioni così calcolate sono teoriche in quanto si è supposto che la temperatura ambiente sia uniforme in ogni punto del locale, cioè in assenza di stratificazione. In realtà si rileva un aumento della temperatura a soffitto di 10°C, quindi le reali dispersioni sono in funzione delle relative differenze di temperatura ∆ t (°C) presenti realmente alle diverse altezze.

Tabella 5

TETTO

t = +26 - (-5) = +31 °C PARETI

t = [(26+16):2] - (-5) = +26 °C ARIA

t = 26 - (-5) = +31 °C

Tabella 6 – CALCOLO DELLE DISPERSIONI IN PRESENZA DI STRATIFICAZIONE

KS

W/°C

∆ t

°C

DISPERSIONE W

PARETI 2.080 26 54.080

PAVIMENTO 1.200 21 25.200

TETTO* 7.200 (31) 223.000

SUP VETRATE 2.000 31 62.000

COPERTURA 4.800 31 148.800

290.080 (+38%) Qs

VENTILAZIONE 2 x 14.400 31 446.400 (+48%) Qv

TOTALE DISPERSIONI REALI 736.480 (+43%) Q

*(Superfici vetrate + copertura)

Dai calcoli eseguiti risulta che le dispersioni dello stabile in esame, per effetto della stratificazione rilevata, aumentano del 43% rispetto alle dispersioni teoriche.

Come ben si può intuire la stratificazione dell’aria calda può procurare danni molto gravi all’economia di una azienda.

Così pure per l'aria di rinnovo: la quasi totalità dell'aria persa è quella residente nella parte alta del capannone dove abbiamo un ∆

t

di 31 °C.

(9)

Gli impianti di riscaldamento ad aria

Il riscaldamento ad aria calda è costituito da due fasi successive:

1) la produzione dell’aria calda negli aerotermi o nei generatori per scambio rispettivamente con fluido termico o con gas bruciati.

2) la distribuzione dell’aria calda nell’ambiente con soffiaggio a lancio diretto o attraverso canalizzazioni.

L’aria da riscaldare è aspirata dalla parte bassa dell’ambiente (generatori a basamento) o ad una altezza di 2,5 / 3 mt. (aerotermi e generatori pensili a parete); a volte è prevista la miscelazione con l’aria esterna.

L’innalzamento della temperatura dell’aria prodotta da questi apparecchi è normalmente compreso tra i 25° C e i 50 °C; più frequentemente è di 30 °C circa, che corrisponde ad una portata d’aria di 100 m3/h circa per ogni kW di potenza termica utile.

L’aria calda così prodotta deve poi essere distribuita in modo uniforme nell’ambiente: questa operazione costituisce incontestabilmente la maggiore difficoltà del riscaldamento per convezione perché, come si è visto, l’aria più calda tende a salire verso il soffitto provocando gli sprechi energetici già dimostrati.

Questo fenomeno inoltre impedisce di soddisfare il comfort necessario nella zona a livello uomo.

Inoltre spesso è difficile ottenere l’uniformità di temperatura anche in senso orizzontale a causa dell’impossibilità di posizionare gli apparecchi dove sarebbe più opportuno. Questa situazione causa ovvi disagi sia alle persone presenti che si lamentano delle diverse temperature nelle varie zone, sia alle lavorazioni che potrebbero invece aver bisogno della uniformità termica nello spazio e nel tempo.

(10)

La distribuzione dell’aria calda

Per risolvere i problemi visti nel capitolo precedente è necessario poter realizzare una costante miscelazione dell’aria calda prodotta, con quella meno calda dell’ambiente per ottenere l’uniformità delle temperature e delle pressioni in gioco nel locale e per ridurre al minimo la stratificazione e le dispersioni di calore.

Una tale operazione non è certamente facile, in quanto, muovendo l’aria “in qualche modo” si possono causare effetti collaterali, quali ad esempio la creazione di correnti indirizzate sulle persone che possono percepire una sgradevole e nociva sensazione di freddo.

In ogni caso, bisogna innanzitutto aumentare il ricircolo dei volumi d’aria nel locale portandoli ad almeno cinque volte il volume dell’ambiente.

Una soluzione è quella di installare degli apparecchi da riscaldamento che abbiano portate d’aria complessive pari a cinque volte il volume dell’ambiente.

ESEMPIO Capannone industriale

Tabella 7

Per ricircolare cinque volte il volume sono necessari 60.000 m3/h d’aria.

Un generatore d’aria calda di serie disponibile in commercio che sviluppi una potenza termica utile di 465 kW, produce circa 35.000 m3/h d’aria: per avere i 60.000 m3 necessari bisognerebbe installare due generatori da 400 kW ciascuno che producono 30.000 m3/h d’aria.

In questo modo però avremmo 335 KW di potenza in più ed un più elevato costo d’investimento; inoltre non avremmo risolto il problema della distribuzione uniforme dell’aria in tutto l’ambiente, come dimostrato nel capitolo precedente.

E’ evidente che questa non è la soluzione del problema!

Nel capitolo successivo viene illustrato il sistema ELITURBO, che distribuisce e miscela l'aria ambiente in modo uniforme.

Il caldo e il freddo. Risparmiare si può!

SUPERFICIE 1.500 m2

ALTEZZA 8 m

VOLUME 12.000 m3

FABBISOGNO TERMICO 465 kW

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ELITURBO:

LA MISCELAZIONE DELL'ARIA

Prevenire la stratificazione

con il miscelatore d’aria ELITURBO

Il miscelatore d’aria ELITURBO ha la funzione di ricircolare l’aria ambiente in modo globale e continuo per impedire la formazione di strati d’aria a diversa temperatura e umidità.

L’ELITURBO aggiunge i suoi ricircoli d’aria a quelli degli apparecchi da riscaldamento per miscelare l’aria calda da essi prodotta con quella dell’ambiente al fine di inibire la formazione di stratificazione e realizzare l’equilibrio termico di tutto il volume interessato.

Si tratta quindi di un sistema preventivo e non correttivo, quale è invece quello dei destratificatori tradizionali a pale elicoidali, che trasferiscono semplicemente le masse d’aria calda dal soffitto al pavimento.

Questi ultimi generano evidentemente delle correnti d’aria verticali indirizzate verso il basso che infastidiscono le persone e opprimono la zona a livello

uomo.

La speciale girante elicentrifuga dell'ELITURBO, invece, sfruttando l'esclusivo sistema fluidodinamico

"convergente-divergente" genera la globale miscelazione dell'aria senza produrre correnti preferenziali e moleste: la sua azione è continua e garantisce la costanza di condizione microclimatica nel tempo.

Al contrario, i destratificatori elicoidali devono essere termostatati per evitare che, dopo aver scaricato la massa d’aria calda al pavimento, venga proiettata una massa d'aria fredda.

Il funzionamento quindi è caratterizzato da un’azione intermittente, in modo che dopo ogni “scarico di calore”

l’apparecchio si fermi per attendere che l’aria calda torni a salire, per poi trasferirla nuovamente in basso.

È evidente che questo tipo di funzionamento genera un’alternanza di condizione a livello uomo poco gradita, alle volte anche nociva alla salute.

Anche il recupero del calore risulta discontinuo ed incompleto.

Infine la proiezione dell’aria in senso verticale non genera la distribuzione uniforme in senso orizzontale e lascia quindi irrisolto il problema della differenza di comfort nelle diverse zone del locale.

(12)

Come miscelare l’aria con ELITURBO

A - La miscelazione verticale Con riferimento alle figure:

• L’aria viene aspirata dalla parte inferiore (aria meno calda) e contemporaneamente dalla parte superiore (aria più calda), miscelata all’interno della girante ed espulsa in senso radiale attraverso la batteria di deflettori circolari: sistema “convergente-divergente”.

• L’aria viene espulsa a bassa velocità; i ricircoli sono garantiti dalle due depressioni create al di sotto e al di sopra del miscelatore dall’azione di aspirazione.

• Il funzionamento genera la continua miscelazione degli strati d’aria che scambiano tra loro i valori di temperatura, umidità e pressione, mettendoli in equilibrio.

• I moti convettivi ascensionali vengono a questo punto quasi completamente annullati; il mantenimento in equilibrio delle variabili fisiche dell’aria impedisce la formazione di strati sovrapposti a diverse temperature e avvicina la curva delle pressioni all’asse Y delle “altezze” perché riduce i valori positivi della pressione a soffitto e quelli negativi della pressione a pavimento.

B - La miscelazione orizzontale Con riferimento alle figure:

i miscelatori ELITURBO vengono prodotti con versi di rotazione differenti (orario

e antiorario) e devono essere installati a “scacchiera” in modo che ciascuno ruoti con verso contrario a tutti gli altri vicini.

• L'aria espulsa dagli ELITURBO aventi verso di rotazione orario incontra l’aria espulsa da quelli aventi verso di rotazione antiorario e con essa si accompagna nella stessa direzione.

• Le masse d’aria così movimentate si scambiano i valori di temperatura e umidità mettendoli in equilibrio tra loro.

(13)

• Viene attivato il trasferimento orizzontale dell’aria con moti convettivi regolari senza soluzione di continuità, che genera la globale miscelazione e uniformità delle variabili fisiche dell’aria in tutto l’ambiente.

I vantaggi di ELITURBO

La globale miscelazione dell’aria all’interno di un ambiente di grande volumetria produce i seguenti risultati:

per la stagione invernale

• riduzione del gradiente termico tra pavimento e soffitto

• riduzione del fabbisogno termico (delle dispersioni di calore)

• innalzamento della temperatura a livello uomo

• uniformità di temperatura nelle diverse zone dell’ambiente

• considerevole miglioramento delle condizioni abitative

• sfruttamento del calore prodotto da macchine e lavorazioni

• risparmio energetico per la stagione estiva

• ventilazione globale e uniforme nell’ambiente

• attivazione dello scambio e rinnovo con aria esterna

• ossigenazione e ‘’lavaggio’’ dell’ambiente

• riduzione della concentrazione di fumi e odori

• riduzione del grado percentuale di umidità relativa in ambiente .

L’abbattimento del gradiente termico riduce le dispersioni del fabbricato ed il suo fabbisogno termico; la conseguenza è la riduzione del consumo di combustibile per il riscaldamento.

Le innumerevoli installazioni effettuate in ambienti di diversa tipologia hanno determinato riduzioni medie accertate della spesa per riscaldamento nell’ordine del 20%, a volte anche del 30%.

Se i miscelatori avessero uguale verso di rotazione, il movimento dell'aria all'interno

dell'ambiente potrebbe assumere un andamento unidirezionale e quindi non favorire la

distribuzione uniforme delle condizioni climatiche.

(14)

Ciò è tanto più importante quanto più si considera che in molti casi, gli impianti di riscaldamento esistenti risultano sotto-dimensionati per motivi inerenti i costi; si riscontra spesso che in diversi ambienti ricreativi pubblici (piscine, palestre, ecc.) la temperatura ad altezza d’uomo non raggiunge i gradi previsti dalla legge o comunque necessari al realizzarsi di una buona condizione abitativa; al contrario si verifica un livello termico eccessivo a soffitto.

La corretta miscelazione dell’aria, riequilibrando i livelli termici alle diverse quote, innalza la temperatura al piano di calpestio, consentendo così anche agli impianti di riscaldamento parzialmente sotto-dimensionati di soddisfare ugualmente il comfort richiesto.

Valutazioni economiche

Ricordando che la miscelazione dell’aria dell’ambiente riduce le dispersioni termiche, si può affermare che l’utilizzo di miscelatori ELITURBO, oltre ad aiutare gli impianti vecchi e mal dimensionati, consente nel caso di nuovi impianti di installare minori potenze termiche, con valori più vicini a quelli delle dispersioni teoriche che a quelli delle dispersioni reali.

Il vantaggio economico è evidente; a questo va aggiunto il risparmio del consumo di combustibile ed i risparmi sui costi di gestione e manutenzione dell’impianto che si conserverà meglio e più a lungo, non essendo soggetto a funzionamento continuo e sempre a pieno regime.

Bisogna considerare inoltre che il costo di un impianto ELITURBO è tale da

poter essere ammortizzato con il risparmio sulla spesa per l’acquisto di combustibile di due stagioni invernali;

in più, i risparmi effettuati nelle stagioni successive andranno a tutto beneficio della gestione economica dell’azienda.

Anche il miglioramento delle condizioni abitative può tradursi in un vantaggio economico:

• un più elevato grado di temperatura a livello uomo e l’uniformità nelle varie zone generano una condizione lavorativa più accettabile.

• la ventilazione uniforme durante la stagione estiva “alleggerisce” il microclima a vantaggio degli operatori e delle lavorazioni.

• la riduzione del grado percentuale di umidità relativa può migliorare la buona conservazione di attrezzature, macchine, materiali e delle strutture edilizie del fabbricato.

Dove si applica ELITURBO

I notevoli vantaggi economici e salutistici e la semplicità di installazione consentono di proporre l’impianto ELITURBO in diversi contesti ambientali, tra i quali le strutture industriali, sportive, agricole, culturali.

L’Industria

Nei capannoni industriali, commerciali, magazzini, depositi, laboratori, l’impianto ELITURBO migliora il rendimento dell’impianto di riscaldamento, migliora il comfort ambientale e produce risparmio energetico.

Nella miscelazione dell’aria viene coinvolto e sfruttato anche il calore prodotto da macchine e processi produttivi, mentre, durante la stagione estiva la ventilazione globale e lo scambio con l’aria esterna aiutano lo smaltimento di fumi, odori, umidità.

(15)

Lo Sport e il tempo libero

All’interno di piscine, campi da tennis, palestre, bocciodromi, palazzetti sportivi,

l’impianto ELITURBO soddisfa la necessità di ridurre le enormi dispersioni di calore caratteristiche dei vasti ambienti di questo settore.

Per esempio, nel caso delle piscine coperte, l’impianto di riscaldamento lavora ad elevato carico per fornire l’alto grado di temperatura necessario (25-26°C); normalmente lavora 24 ore al giorno per otto mesi all’anno richiedendo quindi una grande quantità di combustibile e frequenti interventi di manutenzione.

La riduzione della temperatura negli strati alti dell’aria rende più agibili le tribune e le balconate, mentre la miscelazione globale riduce le concentrazioni di umidità e di vapori di cloro al livello della vasca.

La ventilazione uniforme inoltre contiene i fenomeni di condensa ed appannamento delle vetrate e delle strutture nell’ambiente.

Tutti questi vantaggi si ottengono anche all’interno di strutture tensostatiche (es. campi da tennis), dove spesso risulta difficile mantenere un livello termico ottimale e contenere le abbondanti formazioni di condensa.

Arte e cultura

Le opere d’arte sono spesso sottoposte a brusche variazioni di microclima ed a shock termici fortemente dannosi per la loro conservazione.

La miscelazione dell’aria ambiente continua e costante nel tempo è di grande aiuto in queste situazioni per mantenere in condizioni microclimatiche uniformi i preziosi beni artistici.

In modo particolare il miscelatore ELITURBO è utile per contenere i fenomeni di condensa e umidità sui dipinti, gli affreschi e gli stucchi alle pareti e sui soffitti di chiese e cattedrali, altrimenti soggetti a degrado.

Naturalmente in questi vasti ambienti è indispensabile riuscire a distribuire in modo uniforme il calore, sia per ragioni di comfort, sia e soprattutto per ragioni di risparmio energetico.

Agricoltura

Le serre, in vetro o in fibra plastica, come è noto sono soggette ad elevate dispersioni termiche che impediscono il raggiungimento e la corretta distribuzione delle temperature necessarie alle colture.

Il miscelatore ELITURBO, come sappiamo, è in grado di risolvere il problema, producendo in questo caso importanti benefici alle colture e quindi all’attività dell’azienda.

In queste applicazioni è molto utile garantire l’uniformità anche dell’umidità, per impedire i comuni fenomeni di condensa e sgocciolamento che danneggiano le colture; particolarmente significativa e vantaggiosa è la lieve e costante ventilazione che attiva la respirazione e la traspirazione delle piante, preservandole da alcune frequenti e specifiche malattie.

Zootecnia

Distribuire l’umidità e far evacuare il più possibile i gas, i vapori e gli odori che ristagnano nelle stalle è il compito cui è chiamato ad assolvere il miscelatore ELITURBO.

Nonostante le grandi aperture di cui sono dotate le stalle, sia d’inverno che d’estate è molto difficile ridurre le concentrazioni dei gas e delle condense acide prodotte dai rifiuti organici degli animali: la condizione lavorativa è assai pesante e gli animali si ammalano alle vie respiratorie respirando quest’aria avvelenata.

Laddove poi sono necessari impianti di riscaldamento (allevamenti di suini, pollame, aree di svezzamento, ecc.) il miscelatore ELITURBO contribuisce al solito risparmio energetico.

(16)

L’IMPIANTO ELITURBO:

PROGETTAZIONE, INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE

L'impianto ELITURBO: caratteristiche e funzionalità

L’impianto ELITURBO va ad aggiungersi agli altri impianti esistenti nei capannoni senza interferire con le apparecchiature che li compongono.

L’impianto infatti viene installato al colmo dell’ambiente, comandato da apposito quadro elettrico, con o senza regolatore di velocità, ad integrazione dell’impianto di riscaldamento

Il movimento dell’aria prodotto dai miscelatori ELITURBO è inferiore a 0,1 m/s nel rispetto delle norme di igiene ambientale.

Il flusso d’aria prodotto, orizzontale anziché verticale, non investe le persone e le strutture nell’ambiente e non provoca movimento di polveri o altre entità leggere.

Il consumo di energia elettrica di un miscelatore d’aria ELITURBO è di 0,25 kW/h.

L’utilizzo di un impianto ELITURBO consente di mantenere temperatura e umidità uniformi e costanti in verticale, orizzontale e nel tempo, eliminando quei problemi di disagio abitativo caratteristici delle grandi volumetrie, innalzando inoltre la temperatura a livello uomo di 2-3 gradi centigradi durante la stagione invernale.

Il risultato è la sostanziale riduzione delle dispersioni termiche con il conseguente contenimento del consumo di combustibile.

È importante ricordare anche che la riduzione dei consumi di combustibile implica la riduzione dell’immissione di inquinanti dovuti alla combustione, nell’atmosfera.

Il caldo e il freddo. Risparmiare si può!

L’impianto ELITURBO non necessita di manutenzione ed i suoi componenti non sono soggetti ad usura (fatta eccezione per il motore elettrico che comunque è costruito per funzionamento continuo e deve essere protetto a monte da un salvamotore).

(17)

L'impianto ELITURBO:

progettazione e dimensionamento.

Quando in un ambiente di grande volumetria si verificano i problemi microclimatici finora elencati e si ha la volontà di porvi rimedio, occorre progettare un impianto ELITURBO e verificare la sua convenienza energetica ed economica.

La progettazione consiste, in sintesi, nella:

a) scelta del modello di miscelatore

b) determinazione del numero di miscelatori da installare c) determinazione del loro posizionamento

d) definizione dell’impianto elettrico di alimentazione

I modelli di ELITURBO disponibili sono 5:

• ELITURBO serie E.L.C. : Mod. 2000 e Mod. 2002

Le differenze tra loro sono determinate dalla versione della girante (numero di pale), dalle portate d’aria, dalle prevalenze in aspirazione, dal raggio di azione e zona di influenza.

Degli stessi modelli esistono la versione Monofase e quella Trifase e quella monofase regolabile con Inverter.

Sono inoltre disponibili diversi tipi di alimentazione elettrica in ingresso Tabella 8 – Caratteristiche tecniche dei miscelatori d’aria ELITURBO

ELITURBO serie E.L.C.

Erp 2009/125

Reg. UE 206/2012

2000

MONOFASE

2000

TRIFASE

2002

MONOFASE

2002

TRIFASE

2002

MONOFASE INVERTER

Ventilaore tipo Agitatore d’aria da soffitto

Dati tecnici

Potenza assorbita P W 220 220 310 310 220

Tensione di Alimentazione V 230 400 230 400 200-240

Frequinza di Alimentazione Hz 50 50 50 50 50/60

Corrente assorbita (max) A 1.3 0.8 1.5 0.9 1.5

N° fasi - 1 3 1 3 1

Grado protezione Motore Girante versione

Aria movimentata totale * Giri Motore

Portata aria F

IP N° pale

m3/h n/min m3/min

55 2 7.500

700 82

55 4 10.000

700 110

55 4 10.000

700 110

Valori di esercizio SV (m3/min)/W 0,37 0,35 0,35

Consumo elettrico (stand by) Velocità aria media

Potenza sonora

Psc C LwA

W m/s db(A)

N.A.

0.64 62.5

N.A.

0.86 64.1

N.A.

0.86 64.1 Dimensioni

Diametro Ø mm 680 680 680

Altezza h mm 570 570 590

Peso Kg 16 18 20

Finitura Esterna Vernice polveri epossidiche Rif. Norme di Misura IEC60879 – EN ISP 1680

* aria trattata + aria indotta

(18)

Tabella 9 - Altri modelli ELITURBO disponibili per mercati diversi da Comunità Europea

ELITURBO serie E.L.C.

2002

UL MONOFASE

120V 60Hz

2002

T MONOFASE 220-240V 50/60Hz

Tipo ventilaore Agitatore d’aria da soffitto

Dati tecnici

Potenza assorbita P W 310 310

Tensione di Alimentazione V 120 220-240

Frequinza di Alimentazione Hz 60 50/60

Corrente assorbita (max) A 5.0 2.2

N° fasi - 1 1

Grado protezione Motore Girante versione

Aria movimentata totale*

Giri Motore

Portata aria F

IP N° pale

m3/h n/min m3/min

55 4 10000

700 82

55 4 10000

700 110 Valori di esercizio SV (m3/min)/W

Consumo elettrico (stand by) Velocità aria media

Potenza sonora

Psc C LwA

W m/s db(A)

N.A.

0.86 64.1

N.A.

0.86 64.1.

Dimensioni

Diametro Ø mm 680 680

Altezza h mm 570 570

Peso Kg 18 18

Finitura Esterna Zincato nero Vernice polveri

epossidiche

Rif. Norme di Misura UL 507 EN ISP 1680 IEC60879

(19)

a) scelta del modello di miscelatore

La scelta viene influenzata dall’altezza dell’ambiente e dall’altezza di installazione, come indicato nella tabella.

Es: • altezza capannone 8 m.

• altezza installazione 6 m.

(modello serie E.L.C. 2000)

Questo modello ricircola 7500 m3/h d’aria, con raggio d’azione di 7 m e area di influenza 200 m2.

Immaginiamo che la zona di intervento si possa configurare come un cilindro verticale con base a terra di 200 m2 e altezza di 8 m.

Il volume geometrico di questa zona è pari a 1600 m2; possiamo rilevare che i 7500 m3/h ricircolati dal miscelatore sono pari a circa cinque volte il volume interessato.

La stessa cosa risulta, per casi diversi utilizzando l’altro modello della serie.

Altezza d’Installazione Superficie di influenza

Grafico per la scelta del Miscelatore

(20)

b) determinazione del numero di miscelatori da installare

Una volta scelto il modello e verificata la sua capacità di ricircolo rispetto al volume globale, è sufficiente dividere l’area totale del locale per l’area d’influenza del miscelatore:

Esempio: • superficie capannone: 1200 m2

• area d’influenza del miscelatore E.L.C. 2000: 200 m2

= Numero di miscelatori da installare: 6 Il calcolo vale per tutti i modelli.

c) determinazione del loro posizionamento

La disposizione dei miscelatori deve tener conto delle caratteristiche geometriche del locale e delle sue eventuali irregolarità, ma soprattutto deve rispettare i raggi d’azione ed i sensi di rotazione.

Raggio d’azione dei Miscelatori ELITURBO

Esempio: • larghezza capannone: 14 m

• lunghezza capannone: 40 m

• altezza massima: 8 m

• n.ro miscelatori: 3

• modello: E.L.C. 2000

La disposizione viene determinata sapendo che il raggio d’azione massimo del modello 2000 è pari a 7 m.

È indispensabile ricordare di posizionare i miscelatori “a scacchiera” per attivare la miscelazione e la distribuzione orizzontale.

(21)

L'impianto ELITURBO: l'impianto pilota.

Esempio di progettazione di un impianto ELITURBO per la miscelazione dell’aria ambiente in un capannone industriale.

Dimensioni del fabbricato:

• lunghezza: 100 m

• larghezza: 30 m

• superficie: 3.000 m2

• altezza max.: 10 m

• altezza media.: 8 m

• altezza installazione: 7,5 m

• volume fabbricato: 24000 m3

Con riferimento all’altezza di installazione, il grafico a pagina 19 indica di scegliere il modello ELC 2002, per un’area di influenza di circa 250 m2.

Calcolo del numero di miscelatori da installare

La formula: Superficie totale / Area di influenza di ogni miscelatore = N.ro miscelatori Superficie totale 3.000 m2 / Area di influenza 250 m2 = n. 12 miscelatori

Disposizione dei miscelatori

La verifica della disposizione uniforme dei miscelatori nell’ambiente segnala che l’interasse fra ognuno di loro sarebbe pari a 15 m, con un raggio d’azione pari a 7,5 m.

Risultano quindi rispettate le caratteristiche funzionali degli apparecchi.

Inoltre, moltiplicando il volume d’aria trattato da ogni ELITURBO per il numero di miscelatori (10.000 m3/h x 12 = 120.000 m3/h)

si rileva che il volume d’aria ricircolato ogni ora è pari a circa 5 volte il volume dell’ambiente (120.000 m3 / 24.000 m3 = 5)

(22)

L'impianto ELITURBO: valutazioni energetiche.

I rilievi termici effettuati nel fabbricato in oggetto al capitolo 1, pagina 5, hanno indicato la presenza di stratificazione d’aria calda nella seguente misura:

• Temperatura al pavimento: 16 °C

• Temperatura al soffitto: 26 °C

• Temperatura media alle pareti: 21 °C [(26+16):2]

Il calcolo delle dispersioni ‘reali’ in presenza di stratificazione eseguito a pagina 8 tabella 6 valuta in 736 kW il totale dell’energia dispersa; confrontando con le dispersioni teoriche in assenza di stratificazione che sono pari a 514 kW, si rileva un sovra onere energetico orario di 222 kW, il 43% in più.

Considerando un funzionamento giornaliero di 10 ore, per 135 giorni lavorativi a stagione, ad una temperatura media stagionale di 4,8° C, il sovra onere stagionale è pari a circa 159.076 kWh.

Nei capitoli precedenti è stato dimostrato che per contenere il fenomeno della stratificazione di calore occorre aumentare i ricircoli d’aria orari nell’ambiente e ridurre le differenze di temperatura tra il pavimento ed il soffitto.

La miscelazione dell’aria generata dal miscelatore ELITURBO assolve a questo compito; le statistiche dei dati rilevati su migliaia di impianti di riscaldamento equipaggiati con un impianto ELITURBO, segnalano un abbattimento del gradiente termico del 40-50%.

Questo valore, riportato nei calcoli delle dispersioni termiche, riduce il valore delle stesse del 40-50% circa.

Tornando al nostro impianto pilota possiamo dire che, con l’installazione dell’impianto ELITURBO che abbiamo progettato, il sovra onere energetico stagionale si riduce almeno del 40%: 159.076 kWh/40% = 63.630 kWh (minor sovra onere = energia risparmiata).

Se si considera l’utilizzo di gas metano, il risparmio economico stagionale si aggira intorno ai 4.000 EURO.

(23)

Come installare ELITURBO

Ogni ELITURBO viene collaudato prima dell’imballaggio.

Questa apparecchiatura è equipaggiata di ventola equilibrata.

È necessario movimentare l’apparecchiatura con la massima attenzione evitando di interferire con la ventola ed accertarsi che l’installazione avvenga nel rispetto di un perfetto piano orizzontale.

La garanzia sull’apparecchiatura non comprende la sostituzione della ventola manomessa.

Si consiglia di afferrare l’apparecchiatura solo tramite i supporti superiori evitando di sollecitare i deflettori circolari intermedi.

Rispettare attentamente le istruzioni di montaggio e collegamento elettrico descritte.

L’installazione di un impianto ELITURBO è molto simile a quella di un impianto di illuminazione: si tratta infatti di appendere i miscelatori a soffitto e allacciarli con un impianto di alimentazione elettrica.

Quindi, si avranno due fasi successive:

a) installazione e disposizione b) alimentazione elettrica

a) Installazione e disposizione

I miscelatori d’aria ELITURBO vengono forniti con sensi di rotazione diversi; una freccia verde o rossa, applicata sull’apparecchio e sull’imballo, indica il senso di rotazione “orario” o “antiorario”.

All’atto dell’installazione è necessario rispettare il posizionamento globale a scacchiera (vedi figure) in modo che due apparecchi adiacenti abbiano sempre senso di rotazione contrario.

La scelta del senso di rotazione del primo apparecchio è indifferente purché si proceda con alternanza all’installazione degli altri, così come è ininfluente che l’ultimo risulti orario o antiorario.

Per quanto riguarda l’installazione, si consiglia di appendere i miscelatori al soffitto o ad una trave, ad una distanza minima da essi pari almeno al 15% dell’intera altezza dell’ambiente, comunque non inferiore ad un metro.

Esempi

• altezza soffitto: 6 m = quota di sospensione: 5 m

• altezza soffitto : 8 m = quota di sospensione: 6,5 - 7,0 m

• altezza soffitto: 10 m = quota di sospensione: 8,0 - 8,5 m

• altezza soffitto: 14 m = quota di sospensione: 11 - 12 m

(24)

L’ancoraggio può essere fatto con catenelle d’acciaio o cavetti d’acciaio (si consigliano le catenelle, per la rapidità di installazione):

1) i punti di ancoraggio devono essere a distanza sufficiente a contrastare il momento torcente iniziale (vedi figura).

2) la lunghezza dei dispositivi di sostegno deve essere tale da lasciare almeno un metro di distanza dal punto di ancoraggio al motore dell'ELITURBO.

3) i dispositivi di sostegno devono “portare” un peso dieci volte superiore a quello dell’apparecchio distribuito sui quattro punti di attacco (50 kg. di portata ogni punto) 4) ogni miscelatore non deve essere installato ad una

distanza inferiore a 2,5 m da terra.

È bene assicurarsi che l’installazione del miscelatore avvenga nel rispetto di un perfetto piano orizzontale.

b. Alimentazione elettrica

L’impianto di alimentazione elettrica deve essere conforme alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica.

L’impianto può prevedere un quadro elettrico di comando dal quale partono le linee di alimentazione di ogni miscelatore; ogni miscelatore deve comunque essere protetto da un dispositivo di separazione dalla rete, con una distanza di apertura dei contatti di almeno 3mm. (interruttore onnipolare).

Ogni utenza deve essere dotata di linea preferenziale protetta da salvamotore e dimensionata in funzione della corrente nominale assorbita dalla macchina. Per il dimensionamento fare riferimento ai dati di targa di Tabella 8.

Quando il quadro elettrico è dotato di regolazione della velocità, vedere le istruzioni all’interno del quadro stesso.

(25)

Gestione e manutenzione dell’impianto ELITURBO

L'impianto ELITURBO viene installato con l'obiettivo di impedire la stratificazione dell'aria calda prodotta dall'impianto di riscaldamento.

Occorre controllare e gestire il funzionamento dell'impianto attenendosi alle seguenti prescrizioni:

1) Avviare l'impianto 15/30 minuti prima dell'impianto di riscaldamento

2) Spegnere l'impianto 30 minuti più tardi dell'impianto di riscaldamento (dato il basso consumo elettrico, si consiglia di non spegnerlo mai nei mesi rigidi, per ridurre gli sbalzi di condizione ambientale tra giorno e notte). Eventualmente anticipare lo spegnimento dell'impianto di riscaldamento.

3) Non applicare mai un termostato ai miscelatori d'aria ELITURBO. L'impianto ELITURBO deve funzionare con continuità per impedire all'aria calda di salire verso il soffitto.

4) Per la migliore gestione dell'impianto e per il conseguimento del risparmio energetico occorre che l'impianto di riscaldamento sia dotato di termostato ambiente posizionato ad 1,5 m di altezza.

Durante la stagione estiva l'impianto può dare grandi benefici all'ambiente realizzando una gradevole ventilazione e riducendo il grado percentuale di umidità relativa. In questo caso il funzionamento e la gestione sono lasciati alle sensazioni e necessità soggettive dell'utente.

La manutenzione dell'impianto ELITURBO consiste in poche e semplici operazioni, da eseguire una volta all'anno.

1) Verifica dell'impianto elettrico di alimentazione: assorbimenti, dispersioni, sicurezze ecc.

2) Verifica della buona tenuta dei dispositivi di sospensione dei miscelatori ELITURBO.

3) Verifica della stabilità e bilanciatura dei miscelatori ELITURBO (non si devono accertare vibrazioni troppo evidenti).

4) Verifica della pulizia delle pale della girante (in ambienti particolarmente polverosi o umidi possono formarsi delle incrostazioni che appesantiscono la girante obbligando il motore a sforzi eccessivi).

5) Pulizia generale dei miscelatori ELITURBO.

(26)

ELITURBO

Caratteristiche tecniche

ELITURBO serie E.L.C

.

Erp 2009/125 Reg. UE 206/2012

2000 MONOFASE

2000 TRIFASE

2002 MONOFASE

2002 TRIFASE

2002 MONOFASE

INVERTER

2002 MONOFASE

220-240V 50/60Hz

2002 UL MONOFASE

120V 60Hz

Tipo ventilaore Agitatore d’aria da soffitto

Dati tecnici

Potenza assorbita P W 220 220 310 310 220 310 310

Tensione di Alimentazione V 230 400 230 400 200-240 220-240 120

Frequinza di Alimentazione Hz 50 50 50 50 50/60 50/60 60

Corrente assorbita (max) A 1.3 0.8 1.5 0.9 1.5 2.2 5.0

N° fasi - 1 3 1 3 1 1 1

Grado protezione Motore Girante versione Aria movimentata totale * Giri Motore

Portata aria F

IP N° pale

m3/h n/min m3/min

55 2 7.500

700 82

55 4 10.000

700 110

55 4 10.000

700 110

55 4 10000

700 110

55 4 10000

700 82

Valori di esercizio SV (m3/min)/W 0,37 0,35 0,35

Consumo elettrico (stand by) Velocità aria media

Potenza sonora

Psc C LwA

W m/s db(A)

N.A.

0.64 62.5

N.A.

0.86 64.1

N.A.

0.86 64.1

N.A.

0.86 64.1.

N.A.

0.86 64.1

Dimensioni

Diametro Ø mm 680 680 680 680 680

Altezza h mm 570 570 590 570 570

Peso Kg 16 18 20 18 18

Finitura Esterna Vernice polveri epossidiche Zincato nero

Rif. Norme di Misura IEC60879 – EN ISP 1680 UL 507

* aria trattata + aria indotta

Nome del Fabbricante IMPRESIND SRL

Indirizzo del Fabbricante Via Primo Maggio 24

20064 Gorgonzola (Milano) ITALIA

Tel. +39 02 9574 1932 Fax +39 02 9574 0637

Email impresind@impresind.it Website www.impresind.it

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