Rapporto portanza fratto domanda di azione ultima; rapporto massima
freccia tollerata in servizio e freccia prodotta dall’azione di esercizio: non
descrivono la sicurezza completamente
Progettazione fail-safe.
SLU ed SLE: condizioni necessarie ma non sufficienti: eventi accidentali.
Sovradimensionamento: non dà ridon- danza e robustezza e non influenza
(non garantisce) la condizione fail-safe.
Rapporto portanza fratto domanda di azione ultima; rapporto massima
freccia tollerata in servizio e freccia prodotta dall’azione di esercizio: non
descrivono la sicurezza completamente
Progettazione fail-safe.
SLU ed SLE: condizioni necessarie ma non sufficienti: eventi accidentali.
Sovradimensionamento: non dà ridon- danza e robustezza e non influenza
(non garantisce) la condizione fail-safe.
rottura protetta
Rapporto portanza fratto domanda di azione ultima; rapporto massima
freccia tollerata in servizio e freccia prodotta dall’azione di esercizio: non
descrivono la sicurezza completamente
Progettazione fail-safe.
SLU ed SLE: condizioni necessarie ma non sufficienti: eventi accidentali.
Sovradimensionamento: non dà ridon- danza e robustezza e non influenza
(non garantisce) la condizione fail-safe.
rottura protetta
Sistema in crisi parziale: portanza per azioni diverse da quelle che hanno provocato la crisi parziale. Crisi controllata (crollo
accompagnato).
Ridondanza iperstaticita (vetro:
assenza di meccanismi cinematici).
Assenza di plasticità; incapacità di adattamento (nessuna
inelasticità o deformabilità).
Rottura accidentale e crollo che non coinvolgano persone o cose.
Rottura accidentale: non spontanea ma per azioni di natura diversa dai carichi di progetto Imprevedibili nelle verifiche.
Portanza per una frazione dei carichi di progetto dopo una rottura accidentale.
Sovradimensionamento ridondanza (e può non rientrare nella robustezza)
Sovradimensionamento: non incide sullo SLC Caratterizza il progetto del vetro
Azioni impulsive, abrasioni anomale, punzonamenti, incisioni, impatti,
shock termici, carichi concentrati, inclusioni di solfuro di nichel.
Azioni che, trasformate in carichi equivalenti, sono di livello inferiore ai carichi di progetto (allo SLU).
Azioni che, in una giacitura (poche), producono max > carichi di progetto.
Tali azioni producono concentrate in qualsiasi tipo strutturale, di
livello indipendente dalla struttura.
Nel vetro strutturale, però, le concentrate rimangono locali.
Elevate locali: la punta è
pressoché indipendente da schema statico,
stratificazione e dimensioni.
Altri tipi strutturali
▪ La portanza non è dettata da max.
▪ max non implica né riduzioni di portanza né manutenzioni
straordinarie (danni marginali).
▪ La durabilità risente al più indiret- tamente e relativamente di max. Vetro strutturale
▪ La portanza è dettata da max.
▪ max può provocare riduzioni di
portanza e implicare manutenzioni straordinarie (danni rilevanti).
Domanda (ente sollecitante): max.
Resistenza (ente resistente):
KIC e ci con apice sulla max. Vetro strutturale:
domanda e capacità
Il confronto tra ente sollecitante ed ente resistente è solo locale.
La fessurazione riduce drasticamente la portanza e un po’ la rigidezza.
Le azioni cosiddette ‘fortuite’ non sono fortuite; gli eventi provocati sono quindi inevitabili e prevedibili.
Inevitabili: occorre gestire le crisi che tali eventi probabilmente
provocheranno.
Prevedibili: occorre tenere conto delle condizioni determinate da tali eventi e dell’evoluzioni.
SLC; ma specifico al vetro strutturale: rotture accidentali
Gestione rotture accidentali
Azione allo SLC: non può
essere maggiore che allo SLU.
Diminuzione della sicurezza:
riduzione della portanza (SLU) e della rigidezza (SLE).
SLC: manutenzioni straordinarie
Capacità (portanza e rigidezza) residua funzione della crisi e del
piano di manutenzione: SLC
Comportamento post-rottura: curva forza- spostamento decrescente gradualmente dal picco di portanza sino alla rottura completa.
Post: crisi di portanza di uno o più elementi implica una manutenzione straordinaria.
Portanza residua: da garantire per un certo tempo (individuare il danno e ripararlo).
Rottura accidentale “sicura” (elemento/
componente): non coinvolgere persone e cose.
Post-rottura:
prestazione richiesta
Progettazione in linea con la CNR-DT 210/2013
+ trasparenza:
criteri e metodi
Vetro fail-safe trasparente
Il vetro nelle costruzioni è sicuro solo se è fail-safe.
Il vetro è trasparente solo se
lo spessore è limitato.
Condizioni fail-safe
Tre condizioni sufficienti (non-necessarie) per
avere un vetro fail-safe.
I condizione fail-safe:
Ridondanza di stratificazione
Fratture: inevitabili nel vetro Difetti (cricche endogene); fessure (uso).
Due tipi di fratture:
1- Produzione e trasformazione:
iniziali.
2- Messa in opera e uso:
indotte.
Fratture iniziali: Formazione
Fratture indotte: Impulsi, abrasioni, punzonamenti, impatti, shock
termici, carichi concentrati, inclusioni di solfuro di nichel.
Non coperte dai carichi di progetto (g, – cp non inducono fratture).
Una faccia superficiale non ne è necessariamente soggetta.
Fratture indotte
1- Messa in opera a regola d’arte;
uso regolare e normale
Non riducono fg;d
2- Eventi singolari ma inevitabili
Abbattono drasticamente fg;d e riducono più o meno la rigidezza.
Fratture iniziali:
resistenza e rigidezza elevate e prevedibili.
Fratture indotte:
resistenza moderata/margi- nale; rigidezza decurtata.
Entrambe non-quantificabili (per la lastra fratturata).
Dominano le fratture indotte
da eventi indipendenti dalla
destinazione d’uso e dal sito.
I condizione fail-safe
Trascurare le lastre soggette ad azioni di contatto (carichi antropici e ambientali),
nello SLU (e SLE).
Non interessa il valore delle
azioni; solo la tipologia e le
superfici di applicazione.
I condizione fail-safe
Trascurare le lastre soggette ad azioni di contatto (carichi antropici e ambientali),
nello SLU (e SLE).
Non interessa il valore delle azioni; solo la tipologia e le superfici di applicazione.
Sacrificial ply
Lastra (lastre) sacrificale(i)
La portanza del sistema
(e la rigidezza) non dipende (dipendono) dalle fessure
indotte.
Schermo
II condizione fail-safe:
Rottura non pericolosa La rottura può causare la
fuoriuscita di pezzi di vetro.
Se le schegge sono grandi e/o affilate, possono ferire persone o danneggiare cose.
II condizione fail-safe
Trattenere in posizione quasi tutti i pezzi rotti, con la sola eventuale eccezione di
particelle stondate: al più
pochi frammenti piccoli e
non-affilati fuoriescono.
III condizione fail-safe:
post-rottura adeguata
Lastra di vetro: curva forza- spostamento di post-picco
fortemente decrescente, con rottura fragile e repentina
Spostamenti ultimi piccoli;
elevata energia cinetica.
III condizione fail-safe Decrescere dal picco con pendenza moderata e
graduale sino alla rottura.
Deformata ultima: grande
Portanza residua: alta
Energia cinetica: modesta
Progettazione fail-safe:
sintesi prestazioni Nel vetro, la rottura accidentale non deve
coinvolgere persone o cose e la rottura per crisi di
portanza non deve essere
fragile (e/o esplosiva).
Sistemi di vetro fail-safe
Vetro monolitico: non soddisfa le tre condizioni (nessuna).
Vetro stratificato: il solo
sistema che permette di avere lastre esenti da contatti.
Progettato per garantire le tre condizioni compiutamente.
Sistemi di vetro fail-safe
Vetro monolitico: non soddisfa le tre condizioni (nessuna).
Vetro stratificato: il solo
sistema che permette di avere lastre esenti da contatti.
Progettato per garantire le tre condizioni compiutamente.
Ha la potenzialità di verificare la I condizione fail-safe.
Può garantire anche la II e la
III condizione fail-safe.
I condizione fail-safe Ridondanza di sezione LG necessario.
Sufficiente adeguati tipi
di vetro e stratificazione.
II condizione fail-safe
Nel LG, quasi tutto il vetro rotto è confinato o attaccato all’intercalare: pone le basi.
Sufficiente: Schegge che
eventualmente fuoriescono
piccole e stondate
III condizione fail-safe
LG confina la frattura nello
strato, limita la propagazione nello strato, cuce (confina) lo strato rotto: pone le basi.
Sufficiente: rottura graduale, con elevati spostamenti e
poca energia cinetica.
Progetto del LG:
▪ Numero di strati (sacrificali)
▪ Tipi di vetro
▪ Tipi di intercalare
▪ Spessori intercalari
▪ Spessori dei vetri
Il PoliVinilButirrale (PVB) è l’intercalare più comune.
Da qualche anno, tuttavia, altri tipi di intercalare sono stati immessi nel mercato.
Copolimero di Etilene- VinilAcetato (EVA).
Polietilene ad alta densità (HDPE) e a bassa densità (LDPE)
Polimeri IonoPlastici (IP) Policarbonato (poliuretano termoplastico)
PVB
EVA (meccanicamente analogo al PVB)
IP (SentryGlas - SG
®)
10 anni
G = 0.07 N/mm
210 anni
Curve semi-sperimentali di due PVB.
Gli andamenti possono essere
modellati con la serie di Maxwell (materiali visco-elastici).
PVB 10 anni; ambiente interno G = 0.09 (0.07) ÷ 0.20 N/mm2
IP (SG) vs. PVB
PVB 1 giorno, T = 20°
E = 2.2 N/mm2
(PVB) (SG) = 0.45 0.50
PVB 10 anni T E = 0.17 N/mm2 Il PVB risente moltissimo sia della temperatura sia della durata del carico. Gli IP risentono molto di
quella, moderatamente di questa.
Per temperature alte e lunghe durate del carico, il modulo
elastico a taglio degli IP può essere più di due ordini di
grandezza maggiore di quello del PVB (per temperature o durate inferiori, di più).
Questi recenti sviluppi hanno suddiviso la famiglia degli
intercalari termoplastici in due classi:
1- interstrati soffici, come il PVB;
2- relativamente rigidi, come gli IP.
Tipo di intercalare: condiziona rigidezza e portanza
SLE + SLU; anche SLC IP: notevole rigidezza;
portanza post-picco, anche
con tutte e due le lastre rotte (anche in temperato; in parte le norme la riconoscono).
Spessore fogli PVB:
0.38 mm
Impilati: 1-4 (0.38, 0.76, 1.14, 1.52 mm; 2.28 mm).
Spessore fogli IP: gli stessi e altri. Tipicamente: 0.89, 1.52, 1.78, 2.28, 3.04 mm.
Anche 2.29, 3.05 mm).
Elemento mono- o bi- dimensionale
Caricato nel-piano:
monolitico.
Caricato ortogonalmente
al piano: a sandwich.
Prove a flessione su tre punti di elementi in LG
Portanza flessionale: nel-
piano (controventi).
LG caricato nel-piano Carico ripartito tra gli strati portanti.
Ciascuno strato di vetro
porta l’aliquota di azione
applicata in condizione di
lastra monolitica.
Prove a compressione
su elementi in LG
Prove a compressione su elementi in LG
Portanza assiale: nel-piano.
Portanza elemento snello:
fuori-dal-piano
x
y z
B upper layer
lower interface L
2(h+)
h
h
0’
z’’
z’
00’’
2
lower layer
interlayer upper
interface
x
y z
B upper layer
lower interface L
2(h+)
h
h
0’
z’’
z’
00’’
2
lower layer
interlayer upper
interface
Piastra composta: due strati esterni
relativamente rigidi e un interstrato soffice:
piastra tri-stratificata (sandwich)
Modelli per il LG:
Semi-empirici
Numerici (EF)
Analitici
Vetro
Vetro
Intercalare
K I
> 4I
0W
> 2W
0M
Vetro
Vetro
Intercalare K 0 K
K 0 I
0= 2I
sW
0= 2W
sM
Vetro
Vetro
Intercalare
M
K 0
M
AM
BN
N
iM
z
z’’
z’
0’
0
0’’
middle plane of the upper layer
middle plane of the lower layer
middle plane
x
lower surface of the upper layer: upper interface
upper surface of the lower layer: lower interface
i = – 0.1741 ‰
i = – 1.6367 N/mm2
22.5 22.5 85 85
max = 0.3298 ‰
max = 3.1004 N/mm2
= 0.1741 ‰
= 1.6367 N/mm2
= – 0.3298 ‰
= – 3.1004 N/mm2
X = L/2 y = B/2 X = L/2 y = B/2
Cross-section at the center of the sandwich plate
L = 6750 mm; B = 6750 mm; h = 85 mm; 2 = 45 mm;
E = 9400 N/mm2; = 0.23; Gt = 4.50 N/mm2; p = 8.60 kN/m2 . Maximum: wMax = 20.0 mm tum = tvm = 0.090 N/mm2
Maximum deflection: wMax = 11.9 mm
tum = tvm = 0.082 N/mm2
z
z’’
z’
0’
0
0’’
middle plane of the upper layer
middle plane of the lower layer
middle
plane x
lower surface of the upper layer: upper interface
upper surface of the lower layer: lower interface
i = – 0.0834 ‰
i = – 0.6256 N/mm2
12.5 12.5 55 55
max = 0.3064 ‰
max = 2.2981 N/mm2
= 0.0834 ‰
= 0.6256 N/mm2
= – 0.3064 ‰
= – 2.2981 N/mm2
X = L/2; y = B/2 X = L/2; y = B/2
L = 4750 mm; B = 4750 mm; h = 55 mm; 2 = 25 mm;
E = 7500 N/mm2; = 0.22; Gt = 6.50 N/mm2; p = 6.00 kN/m2.
Shadowed areas:
tensile strains and stresses.
Geometric
measures in mm.
Passaggio dal LG (generico)
al
LG fail safe
e trasparente
I condizione fail-safe DEF lastra sacrificale: È considerata interamente rotta, indipendentemente dal suo stato.
Lastra sacrificale: 1- La portanza e, nel caso, la rigidezza non ne dipendono
(ridondanza di sezione). 2- Neutralizza le fessure indotte. 3- Può fratturarsi in
servizio e rimanere in servizio fratturata.
Le lastre di vetro che ricevono i carichi variabili (di contatto) sono assunte
come sacrificali allo SLU e allo SLE.
Willis Tower
(Sears Tower) Terrazza vetrata
Willis Tower
(Sears Tower) Terrazza vetrata
La lastra sacrificale può rimanere in
servizio finché man- tiene la trasparen- za, la capacità di schermare e il suo stato non allarma).
Il vetro sacrificale deve
tollerare carichi concentrati, urti, incisioni, abrasioni:
elevate trazioni sollecitanti
Vetro temperato.
Il numero di stratificazioni incide drasticamente sui
costi; lo spessore totale che scaturisce dalla suddi- visione in strati detta la
trasparenza (traslucenza).
Il numero di stratificazioni incide drasticamente sui
costi; lo spessore totale che scaturisce dalla suddi- visione in strati detta la
trasparenza (traslucenza).
Elementi mono- e bi-
dimensionali caricati
ortogonalmente o nel-
piano dell’intercalare.
La pratica tende a un sistema portante bi-
stratificato e (al più)
uno strato sacrificale.
Elementi mono- e bi- dimensionali caricati ortogonalmente al
piano dell’intercalare
interstrato vetro indurito
o ricotto
interstrato
strato di vetro sacrificale:
temperato
vetro temperato interstrato
strato di vetro superiore
strato di vetro centrale strato di vetro inferiore
p
interstrato
Tri-laminato (3 lastre di vetro e 2 intercalari).
Lastra che riceve i carichi variabili: sacrificale.
Sistema portante
I carichi che possono indurre fratture agiscono su una sola faccia esterna del sistema.
Carichi variabili agenti sui due facce: possono essere necessarie due lastre
sacrificali.
Carichi variabili: antropici,
ambientali (incluso il vento:
pulviscolo).
interstrato qualsiasi tipo
di vetro
interstrato
vetro
temperato interstrato
strato di vetro sacrificale sistema portante
sistema portante
p
p
strato di vetro sacrificale
vetro indurito o ricotto
vetro temperato
interstrato qualsiasi tipo
di vetro
interstrato
vetro
temperato interstrato
strato di vetro sacrificale sistema portante
sistema portante
p
p
strato di vetro sacrificale
vetro indurito o ricotto
vetro temperato
Carichi variabili agenti su entrambe le facce esterne: quadri-laminato (4 lastre di vetro e 3 intercalari). Lastre esterne: sacrificali.
Carico nel-piano dell’intercalare:
gli strati sacrificali non
ricevono/ripartiscono le azioni di progetto ma
subiscono azioni
antropiche o ambientali.
Svergolamento.
LG fail-safe e transparente Limite trasparenza: 55–60 mm Spessori lastre di vetro +
intercalari < 60 mm
A parte il vetro colorato e gli elementi che non devono
essere trasparenti.
Strato di vetro sacrificale
3 mm; > 1/5 di Smax 4 mm Spessore dell’intercalare
0.38 3.04 mm / interstrato
Sistema che porta i carichi
60 – 0.382 – 41 < 55.2 mm ( 55)
60 – 0.383 – 42 < 50.86 mm ( 50)
Strati di vetro portanti
252 = 50 mm; 192 = 38 mm 193 = 57 mm;
Strati di vetro portanti: 2 3
> 2: più laminazioni del necessario Spessore totale massimo realistico:
192 + 8 + 1.522 = 49.0 mm
192 + 8 + 8 + 1.523 = 58.6 mm 193 + 1.522 = 60.0 mm SLE SLU: 192 + 1.52 = 39.52 mm
192 + 12 + 1.522 = 53.0 mm
Strati di vetro portanti: 2 3
> 2: più laminazioni del necessario Spessore totale massimo realistico:
192 + 8 + 1.522 = 49.0 mm
192 + 8 + 8 + 1.523 = 58.6 mm 193 + 1.522 = 60.0 mm SLE SLU: 192 + 1.52 = 39.52 mm
192 + 12 + 1.522 = 53.0 mm
Elementi mono- e bi-
dimensionali caricati
ortogonalmente o nel-
piano dell’intercalare.
Una riduzione del numero di strati (di uno) è possibile solo dopo aver verificato che le specifiche conseguenze
della rottura da fratture indotte siano accettabili.
Copertura: (tri-)
Facciata: (quadri-; tri) Parapetti: interni (tri-) esterni (quadri-; tri-)
Pinne: (bi-; quadri-) Gradini: (tri- quadri-) Travi: (bi-; quadri-)
Colonne: (quadri-; bi-)
II condizione fail-safe:
schegge piccole e stondate
Strati esterni al sistema LG (in applicazioni dove le fuoriuscite possono coinvolgere persone o cose): vetro temperato.
interstrato vetro indurito
o ricotto
interstrato
strato di vetro sacrificale:
temperato
vetro temperato interstrato
strato di vetro superiore
strato di vetro centrale strato di vetro inferiore
p
interstrato
Quindi vetro temperato anche per lo strato non-sacrificale
interstrato qualsiasi tipo
di vetro
interstrato
vetro
temperato interstrato
strato di vetro sacrificale sistema portante
sistema portante
p
p
strato di vetro sacrificale
vetro indurito o ricotto
vetro temperato
interstrato qualsiasi tipo
di vetro
interstrato
vetro
temperato interstrato
strato di vetro sacrificale sistema portante
sistema portante
p
p
strato di vetro sacrificale
vetro indurito o ricotto
vetro temperato
Strati confinati
Il vetro esterno è temperato per due ragioni: strato
sacrificale e modo di crisi.
Elementi caricati nel- piano dell’intercalare:
stesso sistema.
III condizione fail-safe:
prolungare la post-rottura Almeno uno strato di vetro
deve fratturarsi in pezzi grandi, che l’intercalare (e il vetro rotto degli altri strati) fa rimanere in sede, imbottiti e connessi.
Strato confinato in vetro indurito o ricotto.
interstrato vetro indurito
o ricotto
interstrato
strato di vetro sacrificale:
temperato
vetro temperato interstrato
strato di vetro superiore
strato di vetro centrale strato di vetro inferiore
p
interstrato
interstrato vetro indurito
o ricotto
interstrato
strato di vetro sacrificale:
temperato
vetro temperato interstrato
strato di vetro superiore
strato di vetro centrale strato di vetro inferiore
p
interstrato
Sistema caricato su 1 faccia.
Sistema portante
interstrato qualsiasi tipo
di vetro
interstrato
vetro
temperato interstrato
strato di vetro sacrificale sistema portante
sistema portante
p
p
strato di vetro sacrificale
vetro indurito o ricotto
vetro temperato
Sistema portante
interstrato qualsiasi tipo
di vetro
interstrato
vetro
temperato interstrato
strato di vetro sacrificale sistema portante
sistema portante
p
p
strato di vetro sacrificale
vetro indurito o ricotto
vetro temperato
Sistema caricato su 2 facce.
Sistema portante
III condizione fail-safe:
prolungare la post-rottura La ricerca e la ‘professione
avanzata’ hanno investigato e sperimentato soluzioni
innovative e alternative.
Intercalare relativamente rigido: IP.
Intercalare in IP
Vetro ricotto/indurito /temperato
Intercalare in IP
Strato di vetro sacrificale:
temperato
Vetro temperato Intercalare
in IP
strato di vetro superiore
strato di vetro centrale strato di vetro inferiore
Intercalare p
in IP
Intercalare in IP
Vetro ricotto/indurito /temperato
Vetro
temperato
strato di vetro sacrificale sistema portante
sistema portante
p
p
strato di vetro sacrificale
Vetro temperato
Vetro ricotto/indurito /temperato
Intercalare in IP
Intercalare in IP
▪ Forza imposta: capacità post- rottura = 0. Collasso rallentato
▪ Deformata imposta: softening
▪ Portanza per carichi indi-
pendenti dall’azione che ha causato la rottura: capacità residua per una frazione dei
carichi di progetto.
▪ Forza imposta: capacità post- rottura = 0. Collasso rallentato
▪ Deformata imposta: softening
▪ Portanza per carichi indi-
pendenti dall’azione che ha causato la rottura: capacità residua per una frazione dei
carichi di progetto.
In LG con interstrati “forti” e strati “deboli”, il meccanismo resistente alternativo che si
forma può essere più resistente del meccanismo originale.
z
z’’
z’
0’
0
0’’
middle plane of the upper layer
middle plane of the lower layer
middle plane
x
lower surface of the upper layer: upper interface
upper surface of the lower layer: lower interface
i = – 0.1912 ‰
i = – 0.4780 N/mm2
16.0 16.0 54 54
Max = 0.5108 ‰
Max = 1.2769 N/mm2
= 0.1912 ‰
= 0.4780 N/mm2
= – 0.5108 ‰
= – 1.2769 N/mm2
X = L/2; y = B/2 X = L/2; y = B/2
cross-section at the center of the sandwich plate
Strati: Eulero-Bernoulli Interstrato: ()
Ente resistente: sia lontano sia vicino ai bordi.
z
z’’
z’
0’
0
0’’
middle plane of the upper layer
middle plane of the lower layer
middle plane
x
lower surface of the upper layer: upper interface
upper surface of the lower layer: lower interface
i = – 0.1912 ‰
i = – 0.4780 N/mm2
16.0 16.0 54 54
Max = 0.5108 ‰
Max = 1.2769 N/mm2
= 0.1912 ‰
= 0.4780 N/mm2
= – 0.5108 ‰
= – 1.2769 N/mm2
X = L/2; y = B/2 X = L/2; y = B/2
cross-section at the center of the sandwich plate
Strati: Eulero-Bernoulli Interstrato: ()
Ente resistente: sia lontano sia vicino ai bordi.
Elementi mono- e bi- dimensionali caricati ortogonalmente al
piano dell’intercalare.
II fase: uno o più strati rotti, ma almeno uno strato intatto.
La portanza della fase II è
assicurata dallo strato integro.
II fase: uno o più strati rotti, ma almeno uno strato intatto.
La portanza della fase II è
assicurata dallo strato integro.
Distanza fra due fessure non
piccola: l’intercalare trasferisce tagli longitudinali dai pezzi in
tensione dello strato rotto.
La portanza della fase II è
assicurata dallo strato integro.
Distanza fra due fessure picco- la: lastra rotta inerte; interca- lare che un po’ irrigidisce.
III fase: tutti gli strati rotti
III fase: tutti gli strati rotti La portanza della fase III è ini- zialmente data dall’intercalare e dalla sezione integra di vetro.
Progressione della rottura:
la portanza richiede la richiusura delle fratture
III condizione fail-safe:
vetro indurito o ricotto confinato: garantisce la
trasmissione delle
compressioni.
Rigidezza in condizione fratturata:
▪ vetri ricotti
induriti termicamente.
▪ vetri temperati termicamente
¼ dei vetri ricotti.
▪ vetri temperati chimicamente:
75% dei vetri ricotti.
Portanza: elevata resistenza a compressione.
III fase avanzata della norma.
IV fase: tutti gli strati rotti, con fessure passanti, ampie, aperte
La portanza della IV fase è
data dall’intercalare in regime di pseudo-membrana.
III fase avanzata della norma.
IV fase: tutti gli strati rotti, con fessure passanti, ampie, aperte
La portanza della IV fase è
data dall’intercalare in regime di pseudo-membrana.
In funzione dei tipi di vetro, il LG rotto si compor- ta o come una membrana tesa (vetro temperati termicamente) o come un sistema formato da cerniere in corrispondenza delle linee di rottura, collegate dalle zone ancora integre del LG (vetri ricotti, induriti e temperati chimicamente).
Funzionamento membranale
dell’intercalare (visco-plastico),
irrigidito dal vetro attaccato. Crisi per lacerazione dell’intercalare.
La portanza residua dipende dalla dimensioni dei pezzi di vetro che si formano (e anche dalla posizio- ne e dal tipo di linea di rottura).
La portanza integra può essere maggiore della
portanza fessurata:
rottura catastrofica.
Però l’azione di crisi è di
natura diversa dalle azioni
che devono essere portate.
Elementi caricati nel- piano dell’intercalare:
il comportamento è analogo o affine:
ottenibile dagli stessi
princìpi e comportamenti.
Fase IV: polimero in condizione di pseudo-membrana.
Post-rottura del LG: dipende, oltre che dalla composizione, anche dal tipo di vincolo (e dal rapporto di forma).
Sistemi a fissaggio puntuale con fori svasati: tipo di rotule (singola ghiera di fissaggio; doppia, che fissa la lastra
interna separatamente dalla lastra esterna). Il foro in questo caso è cilindrico-conico e la lastra interna è sfalsata rispetto a quella esterna dello stratificato.
La scelta del tipo di vetro da utilizzare dipende ovviamente in maniera sostanziale anche dal tipo di aggancio.
I vetri che utilizzano rotules con foratura passante possono essere singoli, stratificati e vetrocamera.
Ci deve essere sempre almeno un vetro temperato con successivo trattamento HST (Heat Soaked Thermally toughened safety glass). Infatti essendo forati i vetri
devono resistere alle elevate concentrazioni di tensioni che si formano in prossimità dei fori dove alloggiano le rotules.
I vetri per rotules con foratura non passante possono essere singoli, stratificati e vetrocamera.
NL geometrica
NL geometrica
Assenza di borchie
Vetro ricotto: eccessiva
concentrazione tensionale
La III condizione fail-safe è soddisfatta da un
pacchetto che includa, meglio se confinato, un vetro indurito
(termicamente) o ricotto.
La III condizione fail-safe può alternativamente
essere soddisfatta da
uno vetro stratificato con
intercalari IP.
interstrato vetro indurito
o ricotto
interstrato
strato di vetro sacrificale:
temperato
vetro temperato interstrato
strato di vetro superiore
strato di vetro centrale strato di vetro inferiore
p
interstrato
Sistema complessivo caricato su 1 faccia.
Sistema portante
interstrato qualsiasi tipo
di vetro
interstrato
vetro
temperato interstrato
strato di vetro sacrificale sistema portante
sistema portante
p
p
strato di vetro sacrificale
vetro indurito o ricotto
vetro temperato
Sistema complessivo caricato su 2 facce.
Sistema portante
Intercalare in IP
Vetro ricotto/indurito /temperato
Intercalare in IP
Strato di vetro sacrificale:
temperato
Vetro temperato Intercalare
in IP
strato di vetro superiore
strato di vetro centrale strato di vetro inferiore
Intercalare p
in IP
Intercalare in IP
Vetro ricotto/indurito /temperato
Vetro
temperato
strato di vetro sacrificale sistema portante
sistema portante
p
p
strato di vetro sacrificale
Vetro temperato
Vetro ricotto/indurito /temperato
Intercalare in IP
Intercalare in IP
Trasparenza + fail-safe:
tri-laminato o quadri-laminato.
Verifica di portanza e freccia: due
strati; azioni ortogonali: intercalare.
Tale sistema non è automaticamente fail-safe: tipi di vetro appropriati.
Spessore lastre e intercalare:
interessano solo le verifiche di portanza e di freccia.
Tipo di intercalare: interessa sia le verifiche sia la post-rottura.
Progetto del sistema
portante per azioni nel-piano Lo SLE non detta il progetto.
SLU: portanza massima trazione sollecitante < fg;d
Portanza:
tipo e spessore del vetro Rigidezza:
spessore del vetro (non governa) Progetto e analisi strutturale:
lastra monolitica assoggettata a
una frazione del carico totale, che determina N e T nel-piano.
Criterio:
Limitare la massima
Progetto del sistema portante per azioni ortogonali
SLU: portanza massima trazione sollecitante < fg;d
SLE: rigidezza freccia < limite Spesso governa la freccia.
interstrato vetro indurito
o ricotto
interstrato
strato di vetro sacrificale:
temperato
vetro temperato interstrato
strato di vetro superiore
strato di vetro centrale strato di vetro inferiore
p
interstrato
interstrato vetro indurito
o ricotto
interstrato
strato di vetro sacrificale:
temperato
vetro temperato interstrato
strato di vetro superiore
strato di vetro centrale strato di vetro inferiore
p
interstrato
Progetto del sistema portante Spessore dello strato centrale e inferiore (vetro); rigidezza
interstrato (intercalare):
soddisfare lo SL più severo.
Si considera il sandwich in orizzontale, con carico estradossale: la maggiore trazione è nello strato inferiore.
Quando il sandwich è verticale (facciata, parapetto) lo schema va ri-orientato.
Progetto del sistema portante Spessore dello strato centrale e inferiore (vetro); rigidezza
interstrato (intercalare):
soddisfare lo SL più severo.
Si considera il sandwich in orizzontale, con carico estradossale: la maggiore trazione è nello strato inferiore.
Quando il sandwich è verticale (facciata, parapetto) lo schema va ri-orientato.
Portanza
In linea teorica, tipo e spessore del vetro.
Rigidezza
Spessore del vetro; tipo e spessore dell’intercalare.
Progetto ottimo
domanda = a uno SL < all’altro SL.
fg;d: dipende dal tipo di vetro e dalla durata del carico, oltre
che dalle Classi di Conseguen- za, dalla distanza dal bordo e dall’area di massima .
N.B.: Anche la tensione solleci- tante del LG dipende dalla
durata del carico (intercalare).
Intervalli di valori di fg;d Permanenti:
Ricotto 5.5 N/mm2
Indurito 20.0 N/mm2
Temperato 60.0 N/mm2
Indurito chimicamente 80.0 N/mm2 Vento di breve azione
Ricotto 19.0 N/mm2 Indurito 40.0 N/mm2
Temperato 80.0 N/mm2
Indurito chimicamente 105.0 N/mm2
Strato sacrificale: Vetro temperato
▪ Elevate trazione prodotte delle azioni di contatto (I condizione fail-safe).
Pre-sollecitazione: lo strato ha la massima resistenza a trazione.
▪ II condizione fail-safe.
La tempera determina una rottura per disintegrazione: pezzi piccoli e stondati.
Non potrebbe contribuire a sod- disfare la III condizione fail-safe
La I e la II condizione fail-safe sono soddisfatte solo se tale vetro è assunto I- non-portante II- ed è temperato.
Diversamente, il sistema può essere
applicato solo là dove tali condizioni non debbano essere rispettate integralmente.
Spessore dello strato sacrificale Adeguato all’azione di protezione
(schermo). Non deve essere correlato alla portanza.
Rigidezza: possibili entrambe le posizioni.
Sistema portante = intero sistema – lo strato (gli strati) sacrificale –
(gli) l’intercalare compreso.
1 strato sacrificale: strato centrale + interstrato + strato inferiore.
interstrato qualsiasi tipo
di vetro
interstrato
vetro temperato interstrato
strato di vetro sacrificale sistema portante
sistema portante
p
p
strato di vetro sacrificale
vetro indurito o ricotto
vetro temperato
interstrato vetro indurito
o ricotto
interstrato
strato di vetro sacrificale:
temperato
vetro temperato interstrato
strato di vetro superiore
strato di vetro centrale strato di vetro inferiore
p
interstrato
Sistema portante ‘ottimale’
strato centrale e strato inferiore:
= spessore; anche per azioni su una sola faccia (tri-laminato).
Condizioni fail-safe
Vetri diversi tra loro: soddisfa la portanza e ottimizza la post-
rottura; non influenza la rigidezza.