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LA SCUOLA SPECCHIO DEL PAESE

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Academic year: 2022

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31-08-2020

IL"IATTINO 1+35

L'ANALISI/1

LA SCUOLA SPECCHIO DEL PAESE

Mauro Calise

S

tanno tutti affilando le ar- mi. Per il momento, della protesta. Genitori, alunni, in- segnanti, presidi, governato-

ri, tecnici sanitari e di arredi, conducenti di trasporti e bi- delli. E, ovviamente, i respon-

Segue dalla prima

LA SCUOLA SPECCHIO DEL PAESE

Mauro Calise

A

spettatevi di tutto di più. Ma cercate di tenere i nervi saldi. La scuola non è la vera sfida da cui dipende se ce la faremo o meno a superare l'esame del ri-Covid. La scuola è soltanto lo specchio del caos che stiamo affrontando, e da cui non riusciamo a uscire fuori. Solo che ci sono settori in cui le soluzioni si impongono, e sono - relativa- mente - semplici. In altri, accade il contra- rio. Troppe opzioni in campo, e troppi galli a cantare. Ecco, la scuola è l'emblema di un caso che ha le condizioni ottimali per tra- sformarsi in casino.

Facciamo prima l'esempio opposto. Di un settore, cioè, dove i costi di una chiusu- ra sono enormi, ma nessuno sembra inte- ressato a interessarsene. E tanto meno ad opporsi. Immagino lo abbiate intuito, mi ri- ferisco alla Pa. La pubblica amministrazio- ne è «in vacanza» - icastica definizione di Cassese - a tempo indeterminato. Per la gioia dei funzionari, che, con la formula dello smart-working, possono starsene a casa loro, e fare presenza in ufficio lo stret- tissimo indispensabile. E quella - ancora maggiore - dei politici, che eliminano dal bacino a rischio Covid una bella fetta di la- voratori, che lasciano anche un po' di spa- zio in più negli intasatissimi trasporti a norma di distanziamento sociale. Ovvia- mente, resterebbe da pagare il conto della

produttività del sistema. Ma avete sentito qualcuno che davvero se ne stia occupan- do?

Fatto bene, lo smart-working potrebbe essere una soluzione intelligente per rilan- ciare il grande malato cronico dell'appara- to produttivo italiano. Ma ci vorrebbero programmi giganteschi di riqualificazione e formazione, e una task-force impegnata a far nascere una Pa digitale. Se ce la mettes- sero tutta, tempi lunghi. Al momento, quin- di, il saldo economico del lock-down della Pa è salatissimo. Ma ha un enorme vantag- gio. Agli occhi dell'opinione pubblica, è in- visibile. Se ne accorgono gli imprenditori, con le pratiche ancora più lente e farragi- nose del solito. E i lavoratori che aspettano per mesi i soldi della cassa integrazione. E se ne accorgono i cittadini, con le file che si allungano, gli sportelli che spariscono e i telefoni che squillano a vuoto come nella canzone di Modugno. Ma la reazione diffu- sa è un misto di rabbia impotente e fatali- smo. Come prendersela con un muro di gomma.

Invece, la scuola è diversa. Anzi, l'oppo- sto. Per la scuola ogni genitore - giurateci - ha la ricetta pronta. Salvo che è diversa da quella di - quasi - tutti gli altri genitori.

Idem per gli insegnanti. E i presidi - tra l'in- cudine e il martello - fanno di tutto per rac- capezzarsi tra circolari in continua evolu- zione, banchi monoposto in arrivo - inevi-

sabih politici. La ministra in primissima fila, e poi gli altri, potenziali birilli da coinvolge- re nello show-down, con l'op- posizione prontissima a op- porsi qualunque cosa accada.

Continua a pag. 35

tabilmente - ritardato, mascherine si/no a giorni alterni. Per non parlare dei ragazzi, che sono il bene più prezioso ma anche - come vuole l'età - indisciplinato. Per fortu- na che, in questa confusione di idee, inte- ressi e indirizzi divergenti, ci sono le bac- chette magiche. Quella del Cts, cui si chiede di dire con assoluta chiarezza come risolve- re il milione e passa di crisi quotidiane che ci aspettano in ogni angolo del Paese. E, bacchetta delle bacchette, la ministra. Che si spera, nei giorni che restano, vada a le- zione di supereroina e metta tutto, ma pro- prio tutto, in ordine.

Altrimenti? Altrimenti ci sono gli ingre- dienti, e le scintille, perla tempesta perfet- ta. Perché esploda la crisi di nervi sul cui orlo il Paese sta danzando ormai da troppo tempo. Purtroppo, al punto in cui siamo, sembrerebbe proprio inevitabile. O forse, la potremmo evitare se ci guardassimo per un momento allo specchio. E ci dicessimo che i soli ad avere la soluzione in tasca sia- mo noi. La soluzione della moderazione.

Della gestione - umile e consapevole - della complessità. La scuola ce la farà. Con qual- che ritardo qua e là. Qualche emergenza, e parecchie chiusure. Ma ce la farà. In un Paese che funziona sempre peggio, la scuo- la resta un avamposto di grande professio- nalità e dignità. L'unica bacchetta magica, è quella nelle nostre mani.

® RI PRODUZIONE RISERVATA

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Scenario politico

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Quotidiano

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