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Che cosa è la moda? Moda e arte

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Academic year: 2022

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(1)

Sociologia dei beni culturali Sociologia dei beni culturali

Che cosa è la moda?

Moda e arte

(2)

Georg Simmel La moda

Simmel G., La moda,

Oscar Mondadori, Milano (o altre edizioni).

Selezione di alcuni brani (il numero di pagina si

riferisce all’edizione sopra indicata).

(3)

Georg Simmel La moda

«La moda è imitazione di un modello dato e appaga il bisogno di appoggio sociale […]. Nondimeno appaga il

bisogno di diversità, la tendenza alla differenziazione, al cambiamento, al distinguersi» (p. 15).

(4)

Georg Simmel La moda

«[…] le mode sono sempre mode di

classe, le mode della classe più elevata si distinguono da quelle della classe

inferiore e vengono abbandonate nel momento in cui quest’ultima comincia a farle proprie» (p. 16).

(5)

Georg Simmel La moda

«[…] la moda non è altro che una delle tante forme di vita con le quali la

tendenza all’eguaglianza sociale e quella alla differenziazione individuale e alla variazione si congiungono in un fare

unitario» (p. 16).

(6)

Georg Simmel La moda

«[…] la moda significa da un lato coesione di quanti si trovano allo stesso livello sociale, unità di una

cerchia sociale da essa caratterizzata, dall’altro chiusura di questo gruppo nei confronti dei gradi

sociali inferiori e loro caratterizzazione mediante la non appartenenza a esso. Separare e collegare sono le due funzioni fondamentali che qui si uniscono

indissolubilmente» (p. 17).

(7)

Georg Simmel La moda

«[…] fra i Boscimani, dove non si sono formate classi sociali, non è stata

creata nessuna moda, non si è

affermato cioè nessun interesse per il cambiamento di abiti e di ornamenti»

(p. 26).

(8)

Georg Simmel La moda

«A volte sono di moda cose così brutte e sgradevoli che sembra che la moda

voglia dimostrare il suo potere

facendoci portare quanto c’è di più detestabile […]» (p. 18).

(9)

Georg Simmel La moda

La moda «ha il fascino caratteristico di un confine, di un inizio e di una fine

contemporanei, il fascino della novità e contemporaneamente quello della

caducità» (p. 30).

(10)

Georg Simmel La moda

«[…] se essere alla moda significa imitare

questo esempio, non esserlo intenzionalmente significa la stessa imitazione con segno

opposto e testimonia nella stessa misura il potere delle tendenze sociali di renderci

dipendenti da sé in modo positivo o negativo»

(p. 37).

(11)

Georg Simmel La moda

«[…] le grandi città in contrasto con

tutti i milieux più ristretti diventano il terreno di crescita della moda»

(p. 57).

(12)

Georg Simmel La moda

«[…] quanto più rapidamente cambia la moda, tanto più gli oggetti devono

diventare economici, e quanto più gli oggetti diventano economici, tanto più invitano i consumatori e costringono i produttori ad un rapido cambiamento della moda» (p. 58).

(13)

Georg Simmel La moda

«Per la moda conta soprattutto il

cambiamento, ma come ogni forma essa

tende soprattutto al risparmio delle forze, cerca di raggiungere i suoi fini nel massimo grado, ma con i mezzi relativamente più

economici. Per questo ritorna sempre a forme precedenti […]» (p. 60).

(14)

Georg Simmel La moda

«[…] per riassumere tutto il discorso, il vero fascino, stimolante e piccante,

della moda sta nel contrasto fra la sua diffusione ampia e onnicomprensiva e la sua rapida, fondamentale caducità, nel diritto all’infedeltà nei suoi confronti»

(pp. 64-65).

(15)

Georg Simmel La moda

Moda e arte classica

«È relativamente lontano ed estraneo alla forma della moda tutto ciò che può essere definito

classico, anche se qualche volta non riesce a sottrarsi a essa. […] La scultura classica è

caratterizzata dal convergere delle parti, dal

dominio assoluto che l’interno esercita sull’insieme […]. È per questo che si parla della ‘serenità classica’

dell’arte greca» (p. 62).

(16)

Georg Simmel La moda

Moda e barocco

«Al contrario, tutto ciò che è barocco,

privo di misura, estremo,

è intimamente rivolto alla moda» (p. 63).

(17)

Georg Simmel La moda

Moda e barocco

«Le figure barocche, perlomeno molte di esse, hanno già in sé l’inquietudine, il

carattere di casualità, la soggezione

all’impulso momentaneo che la moda realizza come forma della vita sociale» (p. 63).

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