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La Dialectical Behaviour Therapy per la disregolazione dell umore dirompente

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Academic year: 2022

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(1)

La Dialectical

Behaviour Therapy per la disregolazione

dell’umore dirompente

Dott.ssa Stefania d’Angerio

Psicologa psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale Psicoterapeuta DBT ed EMDR

Insegnante Mindfulness

(2)

«L’emozione sorge laddove corpo e mente si incontrano»

Eckhart Tolle

(3)

Disturbo da disregolazione dell’umore dirompente

Il disturbo da disregolazione dell’umore dirompente (DMDD) è un disturbo psichico che troviamo nei bambini e negli adolescenti ed è caratterizzato da un umore persistente arrabbiato o irritabile.

E’ inoltre caratteristica del disturbo la frequenza di esplosioni di rabbia che sono sproporzionate rispetto alla situazione vissuta.

Inoltre queste manifestazioni sono significativamente più gravi rispetto alle reazioni dei coetanei.

Età di esordio prima dei 10 anni, la diagnosi non deve essere fatta prima dei 6 anni e dopo i 18 anni.

Gli scoppi di rabbia e l’umore irritabile sono presenti per 12

mesi , con un periodo di assenza dei sintomi di max 3 mesi

(4)

Disturbo da diseregolazione dell’umore dirompente

Questa diagnosi è stata introdotta con la quinta edizione del DSM V per dare un giusto spazio all’irritabilità cronica ed invalidante in età evolutiva.

Questa diagnosi è stata introdotta per cercare di differenziare i bambini che ricevevano una diagnosi di disturbo bipolare in età pediatrica.

La sovradiagnosi del disturbo bipolare nell’età evolutiva ha portato negli Stati uniti ad un aumento dell’uso degli antipsicotici atipici.

L’inserimento di questa nuova categoria diagnostica ha lo scopo di

differenziare il disturbo da ADHD , da quello oppositivo provocatorio e

da quello della condotta per la maggiore attenzione posta sull’umore

come sintomo nucleare e sulla rabbia cronica e che non hanno

familiarità con il disturbo bipolare.

(5)

Disturbo da disregolazione dell’umore

dirompente e Dialectical Behaviour Therapy (DBT)

 L’impulsività e l’irritabilità cronica sembrano alla base del problema. I bambini con DMDD hanno disfunzioni nelle funzioni attentive e di regolazione delle emozioni.

Al momento non ci sono linee guida ufficiali sul

trattamento, ma sulla disregolazione della rabbia alcuni autori hanno pensato di utilizzare la Dialectical

Behaviuor Therapy (D.B.T.).

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Ricerche sull’applicazione della DBT al DDUD

 Perepletchikova et altri (2017) hanno effettuato uno studio randomizzato nel quale hanno trattato 43 bambini dai 7 ai 12 anni, insieme ad i loro familiari, attraverso trattamenti individuali DBT. I risultati, confrontati con il gruppo di controllo, hanno mostrato una preliminare efficacia del trattamento della Linehan.

 Heliodoro et altri (2013) hanno utilizzato trattamenti DBT individuali

associati a gruppi di skills training in bambini con diagnosi di

Disturbo Oppositivo Provocatorio caratterizzato da rabbia e

disregolazione emotiva: anche in questo caso il trattamento è

risultato efficace nel regolare l’affettività, nel ridurre I

comportamenti autolesivi, il numero delle ospedalizzazioni e i

sintomi di rabbia. I dati mostrano inoltre un incremento delle

emozioni positive .

(7)

Manuale DBT per adolescenti

(8)

Studi di efficacia

 La DBT è ormai ampiamente conosciuta e diffusa grazie alle numerose prove di efficacia condotte negli ultimi vent’anni con studi RCT (Bohus et al., 2004; Linehan et al., 2006) che la collocano tra i trattamenti principali del disturbo Borderline di personalità (DBP) e di coloro che presentano problemi di disregolazione emotiva.

 La sua applicazione sugli adolescenti si è rilevata efficace :

Per i comportamenti suicidari

Atti autolesivi

Comportamenti sessuali ad alto rischio

Uso di droghe ed alcool

Disturbi alimentari

Incapacità di gestire la rabbia (Linehan 1993 a)

(9)

La DBT e la disregolazione emotiva

La disregolazione emotiva viene definita come un’ elevata sensibilità alle emozioni che produce una rapida reattività ed un lento ritorno allo stato emotivo di base.

Una persona vulnerabile alle emozioni percepisce gli stimoli emotivi con maggiore intensità: ciò vale per tutte le emozioni, sia quelle positive che quelle negative, e determina una difficoltà nel regolarle e modularle.

 La conseguenza è una labilità che induce ad avere comportamenti impulsivi che vanno dagli scoppi di rabbia improvvisi a comportamenti autolesivi, fino a comportamenti disregolati che posso diventare promiscui o pericolosi

(10)

Vulnerabilità biologica alle emozioni

(11)

Ambiente invalidante

 L’ambiente invalidante è caratterizzato da persone (spesso ben

intenzionati, familiari, insegnanti, coetanei ecc) che hanno la tendenza a negare e/o rispondere in modo inadeguato ed improprio alle esperienze dell’individuo.

 Le esperienze interiori, soprattutto quelle emotive, spesso non vengono considerate risposte valide agli eventi.

 Le risposte della persona sono punite, banalizzate, ignorate, soffocate e/o attribuite caratteristiche socialmente inaccettabili come : l’ipereattività, l’incapacità di vedere le cose realisticamente, la mancanza di

motivazione

 Gli ambienti invalidanti sottolineano la necessità di controllare l’espressività emotiva, semplificano i problemi e sono generalmente intolleranti rispetto alla manifestazione di stati d’animo negativi

(12)

Teoria Biosociale DBT

VULNERABILITA’

BIOLOGICA AMBIENTE

INVALIDANTE

ATTEGGIAMENTO

DILATETTICO Un posizione terapeutica dialettica combina sempre l’accettazione ed il cambiamento, cercando una sintesi

(13)

TEORIA BIOSOCIALE DEL DIST.

BORDERLINE DI PERSONALITA’

Fattori Biologici: Vulnerabilità Emotiva

BPD è un disturbo pervasivo della regolazione emotiva

I pazienti Borderline hanno:

1. Alta sensibilità agli stimoli emotivi 2. Alta intensità/reattività emotiva

3. Lento ritorno al tono emotivo di base.

(14)

TEORIA BIOSOCIALE DEL DIST.

BORDERLINE DI PERSONALITA’

Fattori Sociali: Invalidazione Pervasiva

Ambiente familiare imprevedibile ed instabile

Le famiglie hanno percentuali maggiori di psicopatologia

Il 75% di persone con BPD sono bambini

vittime di trascuratezza/abbandono, abuso

fisico e/o sessuale

(15)

Trattamento DBT

dura qualche settimana, nella quale viene operata una valutazione del caso, si procede ad identificare gli obiettivi e si struttura un progetto terapeutico,

attraverso la “stipula” di un vero e proprio contratto.

Trattamento

individuale Skill Training

Fase di pretrattamento

Coaching telefonico

Team di terapeuti

(16)

Trattamento DBT

La terapia individuale è centrata su:

 aumentare la motivazione del paziente, per cui dirige l’andamento di tutto il trattamento.

 Assessment dei target comportamentali da risolvere

In prima seduta, il terapeuta dice al paziente: “Io sono il tuo terapeuta, ma sarai seguito da un team, che aiuterà me ad essere un buon terapeuta. Farai anche dei gruppi di skills training”.

All’interno di questa strutturazione, si perseguono gli obiettivi

personali del paziente.

(17)

Trattamento DBT

La DBT è una terapia fatta a stadi:

 nello Stadio 1: si lavora per ridurre i comportamenti lesivi per la vita;

 nello stadio 2: si elaborano traumi e lutti passati;

 nello stadio 3 :si affrontano i comuni problemi di infelicità ed i normali problemi della vita;

 nello stadio 4: si tratta di come raggiungere la

trascendenza e la gioia.

(18)

Contratto Terapeutico

La terapia DBT si caratterizza per la stipulazione ad inizio del percorso di cura di un vero e proprio contratto

terapeutico, che si stipula con l’adolescente e con la famiglia in cu vengono esplicitati:

 Gli obiettivi

 Le modalità di cura: sia da parte del terapeuta che del paziente

 Le regole dei vari setting

 Piano di gestione della crisi

(19)

Strategie di trattamento DBT

La DBT utilizza cinque tipi di strategie per affrontare gli obiettivi del trattamento:

 Strategie dialettiche

 Strategie di validazione

strategie nucleari DBT

 Strategie di Problem Solving

(rinforzo positivo, negativo, shaping estinzione, punizione)

 Strategie di stile di comunicazione

 Strategie di gestione del caso

(20)

Strategia dialettica

 Il modello che utilizza la DBT è quello dialettico: la realtà non è ferma, ma continua, dinamica, olistica, fatta di un contunuum ai cui estremi vi sono le polarità. La verità dialettica emerge dalla sintesi delle posizioni contrapposte.

 Questo è il cuore del modulo skills “Il sentiero di mezzo”

dove si lavora per trovare una sintesi dialettica che sia

includente della posizione dei figli e dei genitori, non

cercando chi ha ragione o torto, ma ricercando la

sintesi delle diverse posizioni, riconoscendo la validità di

entrambe le opinioni.

(21)

Catena di invalidazione

Studente ansioso per la

scuola

Papà «ma che paura hai di andare a

scuola»

Invalidazione

Arriva in ritardo

Insegnante gli mette una

nota

Compagni di classe lo prendono in

giro per la nota

Prova vergogna

«sei uno sfigato»

invalidazione

Scoppio di rabbia e lancia il

cellulare Non regola

l’emozione

Si sente stupido ad avere queste

paure

(22)

Validazione

«L’aspetto essenziale di un intervento di validazione consiste nel comunicare al paziente che le sue reazioni hanno un senso e che possono essere comprese se si tiene conto della sua condizione attuale, dei fattori ambientali e delle diverse situazioni che concorrono « (Linhean 1993)

Livello 1: Ascoltare e osservare in modo imparziale, ascoltare ed osservare con interesse

Livello 2: Rispecchiare, mostrando di aver compreso, attraverso una parafrasi, la comunicazione dell’altro

Livello 3: Leggere la mente dell’altro, intuendone i pensieri o gli stati d’animo attraverso l’espressione del viso ed il linguaggio del corpo e formulare

verbalmente quanto l’altro non ha direttamente espresso con le parole

Livello 4: Riconoscere che quello che l’altro prova ha senso tenuto conto delle sue passate esperienze

Livello 5: Comunicare che il comportamento dell’altro ha senso dato il contesto attuale

Livello 6: Essere autenticamente sinceri, parlare mettendosi sullo stesso piano dell’altro e comunicandogli il proprio feedback diretto ed onesto

(23)

Esempio di validazione

Adolescente si mette a piangere skill

training

Livello 3

Vedo che in questo momento ti senti triste e ti

è difficile parlare

Livello 5

Posso capire che hai difficoltà a

rimanere

concentrato visto che hai molte

distrazioni sul tavolo

Livello 6

«autenticità radicale»

Mi sento triste quando senti che ti sto giudicando, non

era questa la mia intenzione

(24)

Chain analysis

 L’analisi della catena è una descrizione dettagliata di tutti gli eventi, pensieri e sentimenti che portano al comportamento bersaglio, così come alle conseguenze del comportamento stesso. Deve essere piuttosto precisa e focalizzarsi sull’esatta sequenza di eventi così come si sono verificati in quei momenti.

 Questo metodo ricerca, da un lato, le concatenazioni di causa ed effetto, prendendo in considerazione tutte le componenti che concorrono a generare la relazione tra eventi scatenanti e comportamenti disfunzionali, e dall’altro l'utilizzo di ipotesi non basate sui fatti e sulle loro connessioni, ma su interpretazioni dei fatti, o su speculazioni relative a essi, discussi con il paziente stesso.

(25)

Analisi della catena comportamentale

Vulnerabilità

Evento Scatenante

Legami Comportamento

problematico

Conseguenze

Qual’è esattamente il COMPORTAMENTO PLEBLEMATICO che sto analizzando?

Quale EVENTO SCATENANTE nell’ambiente ha dato inizio, all’interno della catena, al comportamento problematico?

Cosa in me stesso e nel mio ambiente mi ha reso VULNERABILE?

(26)

Catena di Daniele

Daniele parte quest’estate da solo, per una vacanza itinerante, seguendo le tappe di un videogioco.

Visita parecchio la Toscana, Lucca e poi si dirige verso Venezia dove ha un’ideazione suicidaria.

Fattori di vulnerabilità: è senza computer, per cui più irritabile ; solitudine; fuori dal suo contesto.

Evento scatenante: a Lucca conosce la proprietaria di un bed and breakfast che gli piace; lei tenta un approccio, lui non coglie l’occasione e pur potendo, invece di rimanere altri giorni, parte per Venezia.

In macchina:

Sensazioni somatiche: agitazione somatica, peso sullo stomaco.

Emozioni: ansia, tristezza, rabbia

Pensieri: sono un cretino; tutti stanno in coppia tranne me. Ho perso un’altra occasione.

Arriva a Venezia, dove trova tutte coppie mentre lui è solo.

Azioni: si chiude in camera, ascolta la sua musica triste e malinconica.

Emozioni: disperazione, angoscia

Pensieri: senso di fallimento; non ho spiccicato una parola; non avrò mai nessuno accanto. Ho perso un’altra occasione. La faccio finita.

Azioni: inizia a scrivere le sue memorie e i momenti felici della sua vita.

Pensieri: sono pochissimi i momenti felici, che vita schifosa ho.

Emozioni: vuoto, rabbia, dolore, stanchezza

Comportamento target: pensa di tagliarsi le vene con il coltellino da campeggio.

Passa un’ora e mezza col coltello in mano ma non ci riesce. Pensa di non riuscirci e al dolore che darebbe ai suoi genitori.

Conseguenze immediate: regolazione emotiva: si calma.

Conseguenze a lungo termine: non sono stato capace nemmeno di uccidermi: sono veramente un fallito.

Soluzioni: portare con sé il computer che lo distrae; stoppare i pensieri tristi in tempo; chiedere aiuto.

(27)

«Per trattare un adolescente

occorre ascoltarlo finché non ci si sente esattamente come lui»

(Swenson, 2015).

(28)

Gruppi Multifamiliari di skills Training

La DBT con gli adolescenti (Rathus, Miller, 2014) parte dal presupposto che per promuovere il cambiamento nell’adolescente sia necessario cambiare anche l’interazione adolescente-famiglia.

La DBT raccomanda come trattamento per gli adolescenti il gruppo Multifamiliare: genitori e ragazzi imparano lo stesso contenuto didattico, questo migliora le interazioni e la vicinanza.

Mettere insieme più famiglie consente di offrire una rete di sostegno interna, fornisce modelli di coping, permette di aumentare la motivazione e la messa in pratica delle abilità anche semplicemente osservando ed ascoltando le esperienze degli altri.

(29)

Abilità DBT

 Abilità nucleari di Mindfulness

 Abilità di tolleranza della sofferenza

 Abilità del percorrere il sentiero di mezzo

 Abilità di regolazione emotiva

 Abilità di efficacia interpersonale

(30)

Formato delle sedute di skills training multifamiliari

Seduta di orientamento 50-55 minuti

• Presentazione dei partecipanti

• Presentazione degli obiettivi del trattamento

• Teoria Bio-psico-sociale

• Sottoscrizione accordo trattamento Pausa (10-15 minuti)

50-60 minuti

• Presentazione materiale didattico Mindfulness

• Assegnazione dei compiti a casa

• Esercizio di rilassamento Tutte le altre sedute

50-55 minuti

• Esercizio di mindfulness

• Comunicazione e panoramica dei contenuti delle sedute

• Correzione dei compiti a casa Pausa (10 minuti)

50-60 minuti

• Presentazione materiale didattico nuova abilità

• Assegnazione compiti a casa

• Esercizio di rilassamento

(31)

Orientamento al gruppo multifamiliare

Cinque aree problematiche secondo la DBT

 Ridotta consapevolezza e focalizzazione, confusione riguardo sé Abilità di Mindfulness

 Disregolazione emotiva Abilità regolazione emotiva

 Impulsività Tolleranza della sofferenza

 Problemi interpersonali Efficacia Interpersonale

 Problemi tra l’adolescente e la famiglia Sentiero di mezzo

I cinque moduli dello Skills training insegnano

abilità per superare queste aree problematiche con comportamenti più efficaci

(32)

Abilità di mindfulness

Le abilità di mindfulness insegnano ai partecipanti ad aumentare la consapevolezza non giudicante dell’esperienza presente e a migliorare il controllo dell’attenzione, imparando a partecipare pienamente al momento presente senza cercare di cambiarlo.

Le abilità di Mindfulness costituiscono il fondamento di tutte le altre abilità, per questo il modulo viene ripetuto prima all’inizio degli altri moduli delle abilità

(33)

I tre stati della Mente

Mente Razionale Mente Saggia Mente Emotiva

(34)

Mindfulness Abilità del «cosa»

 Osservare

Osservazione priva di parole

Osserva te stesso internamente e d esternamente attraverso i cinque sensi

Rendi la tua mente «teflon» lasciando che le esperienze scivolino via

 Descrivere

Traduci l’esperienza in parole, etichetta ciò che osservi

Descrivi ciò che osservi senza darne un’interpretazione

 Partecipare

Immergiti completamente nel momento presente, cerca di non preoccuparti di ciò che accadrà domani e di ciò che è accaduto ieri

Diventa tutt’uno con quello che stai facendo

(35)

Mindfulness Abilità del «Come»

 Non Giudicare

Osserva senza giudicare se è buono o cattivo, attieniti ai fatti ed a ciò che è rilevato dai tuoi sensi

Prova a sostituire un giudizio con un ‘osservazione per es «e’un cretino» con «Se n’è andato senza salutarmi»

 Rimanere concentrati

Fare una cosa per volta, Rallenta e portala a termine

La mente non è multitasking

 Fare ciò che funziona

Sii efficace e concentrati su ciò che funziona per raggiungere l’obiettivo

Non lasciare che le emozioni controllino il tuo comportamento

Agisci nel modo più abile per raggiungere gli obiettivi

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Abilità di tolleranza della sofferenza

Le abilità di tolleranza della sofferenza aiutano i clienti a tollerare le situazioni difficili e il dolore emotivo quando i problemi non possono essere risolti

immediatamente

1. Abilità di sopravvivenza alla crisi

Si cerca attraverso queste abilità di non peggiorare la situazione, ribaltando la chimica del proprio corpo per ridurre rapidamente un estrema attivazione

emotiva

2. Abilità di accettazione della realtà

Aiutano ad accettare pienamente le circostanze dolorose che non possono essere modificate, invece di evitarle o ribellarsi con modalità che aumentano solo la sofferenza

(37)

Abilità di sopravvivenza alla crisi

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Modi per praticare l’accettazione della realtà

1. Accettare la realtà così come è richiede un atto di scelta

2. Respira in modo mindful per «essere» nel momento presente ed aiutarti a sviluppare un atteggiamento mentale più accettante.

3. Accetta la realtà anche con la tua espressione: abbozza un sorriso.

4. Prova mentalmente che dovresti fare se davvero accettassi la realtà così come è

5. Pratica l’accettazione

6. Ricorda di orientare la mente, rivolgendola verso la strada dell’accettazione della realtà

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Percorrere il sentiero di mezzo

E’ un modulo specifico di questo percorso per gli adolescenti e le loro famiglie.

Affronta diversi problemi che si hanno con le famiglie degli adolescenti disregolati:

1. Pensare per estremi

2. Modelli comportamentali rigidi

La descrizione del sentiero di mezzo nella genitorialità parte dal lavoro di

Baumrind (1991) che descrive i genitori autorevoli come un’importante fattore per la sana regolazione dei figli

Essere genitori autorevoli significa stabilire una disciplina ferma , con regole e conseguenze chiare, avere uno stile democratico e flessibile in base al quale sono ammessi, entro limiti ragionevoli, la discussione ed il negoziato

(40)

Conflitto con i figli

Spesso quando si hanno conflitti con i figli si tende a polarizzarsi sugli estremi:

alzando i toni o gettando la spugna:

In questo modulo vengono insegnate le seguenti abilità:

Dialettiche: si lavora per trovare una sintesi dialettica che sia includente l’opinione dei figli e dei genitori, non cercando chi ha ragione o torto, ma ricercando la sintesi delle diverse posizioni, riconoscendo la validità di

entrambi i pensieri

Validazione: si comunica ad un’altra persone che in una particolare

situazione i suoi stati d’animo, i suoi pensieri e le sue azioni hanno senso e che puoi comprenderli

Cambiamento: Strategie utilizzate per incrementare i comportamenti che desideriamo e ridurre quelli che non desideriamo

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Dilemma di un adolescente

Un adolescente vuole tornare alle 2 di notte mentre il genitore anticipa l’orario ed insiste sulle 22 a causa delle recenti preoccupazioni per il comportamneto dell’adolescente

Dobbiamo cercare una sintesi

Si chiede ai genitori: «Quali sono i nuclei di verità dal punto di vista di vostro figlio che vuole rimanere fuori fino alle 2?»

Si chiede al figlio: «Quali sono i nuclei di verità dal punto di vista dei vostri genitori che vogliono che ritorniate alle 22?»

Discussione

Adolescente

«voglio tornare alle 2»

Genitore

«Devi tornare alle 22»

Sintesi dialettica

(42)

Dilemmi dialettici

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Abilità di regolazione emotiva

Queste abilità insegnano ai partecipanti come ridurre al minimo la

vulnerabilità e le reattività emozionale e a riprendersi più rapidamente dagli stati d’animo estremi.

Queste abilità consistono nel riconoscere e comprendere le emozioni, ridurre la vulnerabilità alla mente emotiva, creare emozioni più positive, prevenire quelle negative e abbassare l’intensità delle emozioni negative che sono già divampate

Queste abilità derivano da intereventi evidence based sulla depressione, sull’ansia e per le altre emozioni dolorose che vengono evitate (azione opposta)

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Regolazione delle emozioni

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Regolazione delle emozioni

(46)

Regolazione delle emozioni

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Panoramica delle abilità ABC PLEASE

Come incrementare le emozioni positive e

ridurre la vulnerabilità della mente emotiva

Accumula esperienze positive Diventa Bravo nella mastery

Gestisci in anticipo le situazioni emotive

Prenditi cura del corpo Cibo equilibrato

Evita le sostanze Sonno equilibrato Esercizio fisico

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Esercizio di Mindfulness: abilità Onda

(49)

Controlla i fatti

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Problem solving o azione opposta

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Abilità di efficacia interpersonale

Questo modulo si concentra sulle abilità necessarie per costruire e mantenere relazioni positive.

L’insieme di queste abilità permettono di raggiungere tre importanti obiettivi interpersonali:

1) Costruire relazioni positive e ridurre l’escalation dei conflitti (abilità GIVE) 2) Chiedere ciò che si vuole o dire di no alla richiesta di un’altra persona in

modo efficace (DEAR MAN)

3) Mantenere il rispetto di se (FAST)

(52)

Obiettivi efficacia interpersonali

Questo modulo ha tre obiettivi principali ed offre una serie di abilità per realizzare ciascuno di essi:

 Costruire e conservare dei buoni rapporti (GIVE)

 Ottenere che qualcuno faccia ciò che desiderate o dire di no (DEAR MAN)

 Mantenere il rispetto di voi stessi (FAST)

(53)

La DBT è un isola collegata alla

terraferma da quattro ponti: il primo

rappresenta la biologia delle emozioni, il secondo è costituito dalla Terapia

Cognitivo-Comportamentale, il terzo

permette di utilizzare la mindfulness per incontrare il corpo e vivere nel presente, il quarto include l’elaborazione delle

esperienze traumatiche.

Swenson

(54)

Per informazioni scrivere a :

stefania.dangerio@gmail.com

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