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CITTÀ E ARCHITETTURE A MODENA NEL NOVECENTO

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Academic year: 2022

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BANDO DI SELEZIONE DI IDEE E PROGETTI PER LA REALIZZAZIONE DI UN VIDEO SUL TEMA

CITTÀ E ARCHITETTURE A MODENA NEL NOVECENTO

1. INTRODUZIONE

1.1. Il progetto di ricerca

Il presente bando, redatto a cura dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Modena, è inserito nell’ambito di “Città e Architetture a Modena nel Novecento”, progetto di ricerca e divulgazione sulla storia della città nel secolo scorso, ideato e promosso dall’Ufficio Ricerche e Documentazione sulla Storia urbana dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Modena, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, degli Assessorati alla Programmazione e Gestione del territorio e ai Lavori Pubblici del Comune di Modena, la collaborazione e il contributo dell’Ordine degli Architetti della provincia di Modena, di ACER, ANCE, CME, Abitcoop e Gruppo HERA.

1.2. Contenuti del progetto

Incentrato sulla relazione fra architetture e spazi urbani, è teso a sottolineare la dimensione culturale e storica delle trasformazioni urbane nel quadro delle relazioni tra aspetti urbanistici, architettonici, sociali ed economici.

La complessità dei processi della storia urbana del Novecento spinge la ricerca oltre l’analisi formale dei singoli edifici: non la storia di pochi capolavori, ma la storia delle forme della città, declinata sul tema centrale della conoscenza e dell’informazione ai cittadini.

L’iniziativa, sin qui articolata in un ciclo di lezioni magistrali, in un convegno e in un forum, si completerà con la pubblicazione di un volume, la costruzione di itinerari urbani e la realizzazione dell’audiovisivo di cui alla presente selezione.

Il binomio città-architetture nel corso del Novecento viene sviluppato secondo alcune aree tematiche che caratterizzano Modena: città dei diritti, relazione fra pianificazione e forme della città, architetture, progettisti, città pubblica, casa sociale, mercato e impresa.

1.3. Cronologia

Sono state individuate cinque fasi temporali, sia sulla base di passaggi storici di rilevanza nazionale o locale, sia dell’emanazione di nuove normative edilizie, ovvero dell’avvento di un nuovo corso nella pianificazione.

In questo modo, la partizione presenta fasi omogenee anche dal punto di vista dei linguaggi architettonici impiegati e permette di evidenziare un’alternanza di ruolo del centro e della periferia, tra pulsioni centripete e centrifughe.

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1903-1922: Liberty. Dall’emanazione del Regolamento Comunale di Igiene (1903) alla fine del processo di abbattimento delle mura della Cittadella.

1922-1945: tra Razionalismo e Fascismo. Dal Piano strategico del 1923-25 alla fine della guerra.

1945-1965: la Ricostruzione. Dal consolidamento dei quartieri residenziali precedenti, che assumono nuovi caratteri, agli interventi di sostituzione dei tessuti a seguito di sventramenti o bombardamenti.

1965-1989: il Boom Economico. Dal PRG del 1965 a quello del 1989, passando attraverso la variante del 1975: trasformazioni inerenti il tema dei servizi e lo sviluppo delle aree residenziali secondo nuovi criteri e ad opera di nuovi operatori; sviluppo economico e demografico.

1989-2000: Contemporaneo e Terziarizzazione. Crescita della città in un ambito territoriale più vasto.

2001-2011: Le nuove tendenze. Mantenendo l'attenzione ai tematismi più sotto specificati, si vuole presentare, anche se in forma sintetica e ancora provvisoria, il modo in cui i progettisti e la città rispondono ai mutamenti del primo decennio del millennio.

1.4. Macroaree tematiche

Le macroaree tematiche – che definiscono anche l'organizzazione della schedatura delle architetture e dell'Atlante – scaturendo dal tema della città dei diritti che caratterizza e costituisce il cardine del progetto, permettono di cogliere la relazione fra trasformazioni della città e architetture,.

La città pubblica, declinata nella città dei servizi sociali, educativi, sanitari, ambientali, comprende la rete dei servizi pubblici che hanno consentito l'applicazione di politiche riformiste e l'attuarsi di una cultura dei diritti, dando significato al tessuto urbano e contribuendo a costruire una cultura della città. Asili nido, scuole materne, scuole elementari, edifici per la sanità, strutture sportive, verde e spazi pubblici, assumono un ruolo strategico che permette di raccontarne le evoluzioni durante il corso del Novecento: dalla concezione del diritto alla salute e all'istruzione propria dei governi socialisti nel primo periodo, alla politica pubblica del regime fascista, fino alle politiche riformiste del secondo dopoguerra, che aprono ai più complessi diritti di cittadinanza.

La città della formazione e della conoscenza: comprende scuole superiori e poli universitari. L'edilizia che accoglie questi usi contribuisce a delineare in modo decisivo la città contemporanea, anche con edifici a grande scala, come l'Istituto Tecnico “Fermo Corni”, l'Istituto Tecnico “Enrico Fermi”, il Policlinico

universitario. La formazione superiore, la formazione tecnico-scientifica, la formazione universitaria, assumono nel secondo dopoguerra un valore specifico grazie alla costituzione di istituti e poli di eccellenza.

La città della partecipazione: considera polisportive e parrocchie. Le polisportive, infatti, sono il prodotto tipico della coesione, del senso di appartenenza alla comunità e alla socialità modenese. Questo insieme di edifici e spazi si integra con gli edifici di culto e le strutture proprie, ricreative e culturali, delle parrocchie.

La casa per tutti: la città si organizza per fornire una risposta a istanze provenienti da classi sociali diverse.

L’area tematica si articola in:

La casa sociale, che contempla la casa pubblica, popolare, economica. Nel corso del secolo, con concezioni diverse, le politiche pubbliche nazionali e, soprattutto, locali, si organizzano per fornire una

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risposta alla domanda di abitazioni (si veda IACP poi ACER, forme associative di tipo cooperativo, Piani INA Casa, politiche relative ai PEEP).

La casa privata, ovvero ville, lottizzazioni con villini, case a schiera e condomini realizzati da privati.

Anche per l'abitazione privata è di interesse la politica pubblica, con i piani e l'intermediazione del Comune attraverso l'organizzazione del mercato (tema della rendita fondiaria).

Le architetture e gli spazi pubblici del Novecento nella città storica. Questo tema si collega agli altri precedentemente elencati, ma richiede un approfondimento per la valenza culturale della relazione fra la città storica e le opere del Novecento, i cui valori non sono ancora pienamente percepiti. La città storica è sostanzialmente interessata dagli sventramenti e dai diradamenti, con significativi ma limitati inserimenti del moderno, che, anche in questo caso, sottolineano una diversità rispetto ad altre città della Regione. Il complesso INA in piazza Matteotti, il cinema “Principe”, la nuova sede della Cassa di Risparmio in piazza Grande di Giò Ponti, sono i principali e tuttora controversi inserimenti.

Il progetto considera inoltre, anche se solo parzialmente (vista la complessità delle implicazioni ad esse legate), altre aree tematiche che contribuiscono a completare il quadro delle trasformazioni.

La città della cultura, ovvero biblioteche, musei, teatri, cinema, ecc. Le funzioni culturali vengono a volte collocate in edifici dei secoli precedenti, oppure sono ospitate in edifici specialistici (cinema). Spesso si tratta di centri polivalenti, realizzati come servizi complessi, che ospitano biblioteche o centri culturali.

La città del terziario e delle infrastrutture. Il tema consente di inserire ulteriori tipologie di edifici significativi per la trasformazione della città, comprendendo servizi alla produzione, per la mobilità, a forte caratterizzazione pubblica (ad esempio Stazione Ferrovie Provinciali, Stazione Autocorriere, Mercato bestiame) e privata (banche, centri direzionali, ecc.).

2. SELEZIONE

2.1. Oggetto del concorso

L’attività richiesta consiste nella realizzazione del progetto di un audiovisivo, una sorta di story-board (o sceneggiatura con immagini) propedeutica alla realizzazione del video. Sono richieste, in particolare: la coerenza al progetto generale, all’arco temporale oggetto d’indagine e alle tematiche individuate.

2.2. Materiale richiesto

I candidati saranno liberi di adottare le tecniche e le forme comunicative che riterranno più opportune (disegni, fotografie, filmati, animazioni, dialoghi, interviste, voci fuori campo, ecc.), considerando una lunghezza del video compresa tra i 20 e i 30 minuti.

Qualunque sia la tecnica scelta, dovrà essere prodotta una copia in formato digitale. Il progetto dovrà essere contraddistinto da un titolo da riportare sulla scheda di iscrizione.

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2.3. Condizioni di partecipazione

La partecipazione al concorso è aperta a tutti gli iscritti, in forma singola o in gruppo, all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Modena (sezioni A e B, settori Architettura, Pianificazione territoriale, Paesaggistica, Conservazione dei beni architettonici ed ambientali) che abbiano soddisfatti entrambi i seguenti requisiti:

- pagamenti in regola della quota di iscrizione;

- assenza di provvedimenti disciplinari o di procedimenti disciplinari in corso.

Non possono partecipare al concorso:

- i membri della Giuria, i loro coniugi e i loro parenti ed affini fino al 1° grado compreso;

- i datori di lavoro o coloro che abbiano qualsiasi rapporto di lavoro o collaborazione continuata e nota con i membri della Giuria;

2.4. Invio del materiale

Il materiale di cui al punto 2.2, corredato della scheda di iscrizione debitamente compilata, dovrà pervenire improrogabilmente entro le ore 13 del 15 dicembre 2011 all’indirizzo:

Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Modena via Leopoldo Nobili 91/L, 41126 Modena.

In alternativa, materiale e scheda di iscrizione potranno essere inviate, entro il medesimo termine, a mezzo posta elettronica certificata (dimensione massima del messaggio e allegati 50 MB) all’indirizzo:

oappc.modena@archiworldpec.it

3. LAVORI DELLA GIURIA ED ESITO DEL CONCORSO

3.1. Composizione e lavori della giuria

La Giuria, sarà nominata dagli enti e dalle istituzioni promotrici del concorso e sarà costituita da sette membri:

- Responsabile del Progetto, in qualità di rappresentante del Comune di Modena;

- n. 1 rappresentante del Comitato scientifico del Progetto;

- n. 2 rappresentanti del Consiglio dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Modena;

- n. 1 rappresentante della Commissione Cultura dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Modena;

- n. 1 rappresentante della Commissione Città e Territorio dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Modena;

- n. 1 esperto in comunicazione multimediale.

Le riunioni della Giuria sono valide con la presenza di almeno 5 membri.

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La Giuria, il cui giudizio è inappellabile e insindacabile, stilerà una graduatoria che terrà conto dei seguenti criteri:

- coerenza al progetto generale;

- coerenza all’arco temporale oggetto d’indagine;

- coerenza alle tematiche individuate;

- originalità della proposta e della tecnica adottata;

- fattibilità economica della successiva realizzazione,

- valutazioni della Giuria a seguito di eventuale colloquio individuale con i candidati.

La proposta prima classificata, previo accertamento della regolarità e del rispetto delle norme del presente bando, sarà proclamata vincitrice.

Le scelte della giuria saranno motivate e illustrate nel verbale di seduta.

Non sono previsti vincitori ex-aequo; potranno essere individuate proposte meritevoli di menzione.

La graduatoria definitiva, l’elenco di tutti i partecipanti e il verbale della Giuria saranno divulgati entro e non oltre 15 giorni dalla proclamazione del vincitore a cura dell’organo competente.

3.2. Premio

All’autore del progetto selezionato sarà corrisposto un rimborso spese di € 1.500,00 (euro millecinquecento/00), al netto degli oneri previdenziali e dell’IVA.

Il nome dell’autore del progetto sarà adeguatamente reso visibile sia nell’ambito del progetto generale sia nel video.

Con la corresponsione del premio in denaro, la proposta progettuale diverrà proprietà dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Modena, e il regista del video avrà facoltà di utilizzarla liberamente, in tutto o in parte.

All’autore del progetto selezionato sarà richiesta la fattiva collaborazione con i componenti del Comitato scientifico rappresentanti dell’Ordine e con chi assumerà l’incarico della produzione del video.

3.3. Protezione dei dati personali

Conformemente al Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196, tutti i dati personali forniti per il concorso o ad esso correlati, sono trattati da parte degli organizzatori al solo scopo dello svolgimento, della gestione e del controllo del concorso e della diffusione dei suoi esiti finali.

3.4. Pubblicazione del bando e informazioni

Il presente bando è pubblicato sui siti web dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e

Conservatori della provincia di Modena www.arnetplus.it e del progetto Le Città Sostenibili del Comune di Modena www.cittasostenibile.it .

Tutte le informazioni relative al bando potranno essere richieste al seguente indirizzo e-mail:

architettimodena@awn.it

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SCHEDA DI ISCRIZIONE

(in caso di numero di partecipanti superiore a 3, compilare ulteriori schede)

partecipanti

nome cognome n. d’iscrizione all’Ordine indirizzo

e-mail tel./cell.

nome cognome n. d’iscrizione all’Ordine indirizzo

e-mail tel./cell.

nome cognome n. d’iscrizione all’Ordine indirizzo

e-mail tel./cell.

progetto

titolo del progetto

dichiarazioni

Il sottoscritto dichiara/i sottoscritti dichiarano, sotto la propria responsabilità, di:

- essere in regola con i pagamenti della quota di iscrizione;

- di non avere provvedimenti disciplinari o procedimenti disciplinari in corso.

Dichiara/dichiarano inoltre che il referente principale del gruppo a cui inviare le comunicazioni relative al concorso è:

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