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4.1 I ’ 4 S ’ ’

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Academic year: 2021

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(1)

4

S

TUDIO DELL

EFFETTO DELL

USO

DELL

IDROLIZZATO PROTEICO NELLA CONCIA

CON GLUTARALDEIDE

4.1

I

NTRODUZIONE

L’idea di utilizzare l’idrolizzato nella concia con glutaraldeide nasce dalle interazioni che avvengono tra di essi: posti a contatto tra loro danno infatti luogo ad una polimerizzazione molto rapida dovuta alla reazione dei due gruppi carbonilici della GTA con i gruppi amminici dei polipeptidi e degli amminoacidi liberi dell’idrolizzato. Il composto che si forma è peraltro assai stabile.

Si è quindi tentato di trovare un processo che permettesse di utilizzare l’idrolizzato come ausiliario nella concia alla glutaraldeide che permettesse di ottenere un cuoio dalle caratteristiche superiori o quantomeno paragonabili a quello conciato in maniera tradizionale.

La sperimentazione si è divisa in due fasi:

1. la prima fase è stata svolta su scala laboratorio con l’ausilio del giragiare ed è

servita per una preliminare individuazione dei migliori parametri di attuazione del processo attraverso il confronto delle temperature di contrazione;

2. la seconda fase, a livello semindustriale, è stata condotta nel bottalino con i

migliori parametri individuati nella fase di sperimentazione in giragiare ed ha permesso di fare un confronto dei risultati ottenibili in base a:

• Temperatura di contrazione; • Analisi al microscopio elettronico; • Analisi dei bagni di concia;

• Proprietà fisico-meccaniche del cuoio finale; • Proprietà merceologiche del cuoio finale.

(2)

4.2

P

ROVA PRELIMINARE CON

I

DROLIZZATO

P

ROTEICO

Si è in primo luogo condotta una prova in cui è stato utilizzato come uno ausiliario l’idrolizzato proteico.

La prova è stata condotta utilizzando un campione di pelle piclata introdotto in una “giara” con il 10% del suo peso di idrolizzato proteico ( a secco, ovvero senza l’aggiunta di un bagno ): dopo 4 ore di rotazione è stata valutata la variazione della Tg ed è stato prelevato un campione per poterne fare delle foto al SEM.

Al termine delle quattro ore di rotazione l’idrolizzato era completamente penetrato nel campione di pelle, che si presentava più “pieno” e di colore arancio pallido. La misura della Tg mostra che questa è aumentata di 5°C rispetto a quella iniziale, come mostrato in Fig. 4.2.1.1:

53 58 50 55 60 piclato idrolizzato

Fig. 4.2.1.1 : Incremento della Tg nella prova preliminare con solo idrolizzato

È anche stato prelevato un campione per poterne fare delle foto al SEM ed avere così un’ immagine a 200X del fiore e 2000 X della sezione:

(3)

Fiore Sezione

Fig. 4.2.1.2 : Immagini al SEM

Si può notare che le fibre del collagene in sezione hanno un buono spessore, a causa del carattere riempiente dell’idrolizzato proteico e che anche il fiore si presenta bene e non alterato negativamente dall’azione dell’idrolizzato.

Visti i buoni risultati ottenuti in questa prova si è proceduto con la sperimentazione sull’utilizzazione dell’idrolizzato proteico come ausiliario della concia.

4.3

P

ROVE

P

RELIMINARI IN

G

IRAGIARE

4.3.1

P

REPARAZIONE DEI CAMPIONI

La prima fase della sperimentazione è stata condotta tramite l’uso di campioni di pelle di dimensioni ridotte che sono stati conciati nelle “giare” descritte nel Cap.3. In questa prima fase il termine di confronto è stata la temperatura di contrazione. Le prove sono state condotte:

• Variando la sequenza di addizione della soluzione di glutaraldeide e

dell’idrolizzato;

• Diminuendo la quantità di conciante utilizzata;

• Aumentando la quantità di idrolizzato proteico utilizzato;

• Verificando le possibilità di effettuare l’ingrasso senza prima fare una riconcia.

I campioni utilizzati in queste prove preliminari, del peso di circa 200g ciascuno, provengono tutti da pelli piclate che hanno subito gli stessi trattamenti a monte della

(4)

concia in modo da poter confrontare i risultati ottenuti variando le condizioni in cui veniva condotta la concia.

Il bicarbonato di sodio serve per basificare il bagno regolandone il pH finale a 4 consentendo al contempo un miglior esaurimento dello stesso ed il fissaggio della glutaraldeide al collagene della pelle.

In ogni step di concia sono stati quindi misurati il pH del bagno e la temperatura di contrazione ( Tg ) della pelle che è un parametro molto significativo per la qualità di un processo di concia. Parametro Analizzato Numero Prova % glutaraldeide

in sol. al 50% % idrolizzato proteico

pH finale Prova in bianco 1 3 /// 4 2 3 10 , dopo conciante 4 3 3 10 , prima conciante 4 Sequenza di addizione 4 3 10 , contemporaneamente 4 5 1 /// 4 6 1 10 , dopo conciante 4 Diminuzione % conciante 7 1 10 , prima conciante 4 Aumento %

idrolizzato 8 3 20 , dopo conciante 4

9 Ingrasso Anionico

Prove di

Ingrasso 10 Ingrasso Cationico

Fig. 4.3.1 : Campioni di pelle conciati nei giragiare

4.3.2

P

ROVA IN BIANCO

(

P

ROVA

1

)

La prima prova eseguita consiste nella prova in bianco, ovvero nel conciare un campione nella maniera classica, che serve da punto di riferimento per valutare le altre.

(5)

pelle scarnata.

Avendo il prodotto utilizzato in questa sperimentazione una concentrazione di glutaraldeide del 50% la quantità di prodotto utilizzata è stata del 3% sul peso della pelle scarnata.

Prova in bianco ( 1 )

Descrizione %in peso Tempo di Rotazione pH

Bagno di Pickel 100 2.6

Glutaraldeide al 50% 3 4 ore 2.7-2.8

Bicarbonato di Sodio 0.3 40min

Bicarbonato di Sodio 0.3 40min 3.4

Bicarbonato di Sodio 0.3 40min 3.7

Bicarbonato di Sodio 0.3 240min 4

Fig. 4.3.2.1 : Esecuzione della prova in bianco ( Prova 1 )

È di seguito riportato l’andamento della Tg nelle varie fasi della concia. Il valore finale di 82°C è in linea con i valori attesi.

53 74 82 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90

piclato glutaraldeide basifica

T

g

(

°C

(6)

4.3.3

V

ARIAZIONE DELLA SEQUENZA DI ADDIZIONE

Dopo la prova in bianco si è passati alla valutazione delle proprietà dei campioni di pelle conciati con l’ausilio dell’idrolizzato proteico.

La quantità di idrolizzato proteico impiegata è del 10% sul peso scarnato mentre si utilizza ancora il 3% sul peso scarnato di soluzione al 50% in peso di glutaraldeide.

Prova 2

Descrizione %in peso Tempo di Rotazione pH

Bagno di Pickel 100 2.6

Glutaraldeide al 50% 3 4 ore 2.7-2.8

Idrolizzato Proteico 10 4ore 3.6

Bicarbonato di Sodio 0.3 40min

Bicarbonato di Sodio 0.3 40min 3.8

Bicarbonato di Sodio 0.3 240min 4

Fig. 4.3.3.1 : Esecuzione Prova 2

Fig. 4.3.3.2 : Incremento Tg prova 2 53 73 78 79 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90

piclato glutaraldeide idrolizzato basifica

Tg ( °C )

(7)

Prova 3

Nella seconda prova è stato aggiunto prima l’idrolizzato proteico senza bagno di pickel e si è atteso per 4 ore, al termine delle quali si è peraltro notato che l’idrolizzato proteico era stato assorbito dal campione di pelle. Si è a questo punto aggiunto il bagno di pickel e la soluzione di glutaraldeide.

Descrizione %in peso Tempo di Rotazione pH

Idrolizzato Proteico 10 4ore

Bagno di Pickel 100

Glutaraldeide al 50% 3 4 ore 3.1

Bicarbonato di Sodio 0.3 40min

Bicarbonato di Sodio 0.3 40min 3.6

Bicarbonato di Sodio 0.3 40min 3.7

Bicarbonato di Sodio 0.3 240min 4.0

Fig. 4.3.3.3 : Prova 3 53 58 74 77 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90

piclato idrolizzato glutaraldeide basifica

Tg ( °C )

(8)

Prova 4

Descrizione %in peso Tempo di Rotazione pH

Bagno di Pickel 100 2.6

Glutaraldeide al 50% Idrolizzato Proteico

3

10 4 ore 3.5-3.6

Bicarbonato di Sodio 40min 40min

Bicarbonato di Sodio 40min 40min 3.8

Bicarbonato di Sodio 240min 240min 4.0

Fig. 4.3.3.5 : Esecuzione Prova 3

53 71 74 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90

piclato glutaraldeide+idrolizzato basifica

T g ( ° C )

(9)

Al fine di rendere il quadro delle prove più chiaro si riporta una tabella con i valori della temperatura di contrazione alla fine della concia.

65 67 69 71 73 75 77 79 81 83 85 T em p er at u ra d i c o n tr az io n e ( °C ) Solo Glutaraldeide Prima Glutaraldeide poi Idrolizzato

Prima Idrolizzato poi Glutaraldeide

Glutaraldeide ed idrolizzato contemporaneamente

Fig. 4.3.3.7 : Tg raggiunta nelle varie prove

Fig. 4.3.3.8 : innalzamento della Tg nelle varie prove

Si nota innanzitutto che la prova che ha fornito la pelle con la Tg migliore è quella con sola glutaraldeide; una spiegazione a questo fenomeno può trovarsi andando ad analizzare le altre tre prove.

Prova Innalzamento Tg glutaraldeide ( °C ) Innalzamento Tg idrolizzato Proteico ( °C ) Innalzamento basifica ( °C ) Totale ( °C ) 1 21 /// 8 29 2 20 5 1 26 3 16 5 3 24 4 18 3 21

(10)

Dalle due prove in cui si varia la sequenza di addizione dell’idrolizzato proteico si può anzitutto vedere come successivamente all’aggiunta dell’idrolizzato la Tg subisca un innalzamento di ~5°C.

È interessante rilevare gli innalzamenti della temperatura di contrazione in seguito all’aggiunta del conciante:

1. Come si può vedere quando la glutaraldeide, nella prova in bianco, è utilizzata da

sola essa provoca un innalzamento della temperatura di contrazione di 21°C; l’aggiustamento del pH con bicarbonato di sodio causa poi un ulteriore innalzamento di 8°C per un innalzamento totale di 29°C.

2. Nella seconda prova, l’innalzamento dovuto al conciante è, in linea con la prima,

di 20°C. L’aggiunta dell’idrolizzato causa un innalzamento di 5°C mentre la basifica provoca un innalzamento di solo 1°C, per totali 26°C.

3. Nella terza prova l’aggiunta dell’idrolizzato ha permesso di innalzare la Tg di 5°C

come nella prova precedente; la successiva addizione di glutaraldeide porta stavolta ad un aumento della temperatura di contrazione di 18°C, inferiore dunque, seppur di poco, alle prove precedenti. La basifica consente un ulteriore innalzamento di 3°C per un totale di 24°C;

4. La quarta prova è quella che ha mostrato il risultato peggiore: l’innalzamento

totale conseguente all’aggiunta dell’idrolizzato e della glutaraldeide è di 18°C, inferiore quindi a quello ottenuto introducendo i due composti separatamente. Con la basifica si riesce ad innalzare ulteriormente la temperatura di contrazione di 3°C, ottenendo un risultato comunque inferiore a quello delle altre tre prove. Ciò può giustificarsi con l’elevata reattività tra i gruppi amminici dell’idrolizzato ed i gruppi carbonilici della GTA che comporta una diminuzione dei possibili siti di legame tra collagene e conciante.

Da questi dati si deduce che l’idrolizzato penetra effettivamente all’interno della pelle, dato comprovato anche da fatto che quando di aggiunge per primo l’idrolizzato, non si trovino tracce di esso all’interno del giragiare dopo la rotazione di 4 ore.

(11)

Una volta penetrati all’interno della pelle i polipeptidi hanno poi la possibilità di legarsi con il collagene della pelle causando una prima, seppur lieve, stabilizzazione. Si nota comunque come, seppur di poco, la Tg raggiunta dalla prova in cui è addizionato dapprima l’idrolizzato è lievemente inferiore a quella raggiunta nella prova in cui è stato invertito l’ordine di addizione dei reagenti.

Da ciò si può dedurre che la glutaraldeide presenta un’elevata affinità per i polipeptidi dell’idrolizzato, paragonabile se non leggermente superiore rispetto a quella del collagene della pelle con due conseguenze. Ciò comporta che:

• La Tg finale delle pelli conciate con l’ausilio dell’idrolizzato risulterà comunque

inferiore a quella delle pelli conciate con la sola glutaraldeide.

• Se si addiziona dapprima l’idrolizzato con la conseguenza che i suoi polipeptidi

hanno la possibilità di entrare nella pelle la glutaraldeide si legherà in misura maggiore con questi ultimi rispetto all’altra sequenza di addizione causando una diminuzione della Tg;

• Addizionando l’idrolizzato, che ha reazione basica, il pH del bagno aumenta,

favorendo un miglior esaurimento del bagno e la fissazione del conciante.

Il risultato di questa prima serie di prove permette di affermare che l’introduzione contemporanea dell’idrolizzato proteico e del conciante non fornisce un buon risultato e questo procedimento è stato così scartato.

(12)

4.3.4

D

IMINUZIONE DELLA

Q

UANTITÀ DI

G

LUTARALDEIDE

USATA NELLA

C

ONCIA

Visti i buoni risultati ottenuti nella fase di sperimentazione all’1.5% di glutaraldeide si è tentato di verificare la fattibilità di un processo che comportasse l’uso di una minor quantità di conciante; nella fattispecie si è provato a diminuirla fino allo 0.5%.

Prova 5

Descrizione %in peso Tempo di Rotazione pH

Bagno di Pickel 100 2.6

Glutaraldeide al 50% 1 4 ore 2.6-2.7

Bicarbonato di Sodio 0.3 40min

Bicarbonato di Sodio 0.3 40min 3.4

Bicarbonato di Sodio 0.3 40min 3.6-3.7

Bicarbonato di Sodio 0.3 240min 4

Fig. 4.3.4.1 : Esecuzione prova 5

53 68 76 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90

piclato glutaraldeide basifica

T g ( ° C )

(13)

Prova 6

Descrizione %in peso Tempo di Rotazione pH

Bagno di Pickel 100 2.6

Glutaraldeide al 50% 1 4 ore 2.6-2.7

Idrolizzato Proteico 10 4ore 3.5-3.6

Bicarbonato di Sodio 0.3 40min

Bicarbonato di Sodio 0.3 40min 3.8

Bicarbonato di Sodio 0.3 240min 4

Fig. 4.3.4.3 : Esecuzione prova 6

53 67 70 72 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90

piclato glutaraldeide idrolizzato basifica

T

g

(

°C

)

(14)

Prova 7

Descrizione %in peso Tempo di Rotazione pH

Idrolizzato Proteico 10 4ore

Bagno di Pickel 100

Glutaraldeide al 50% 1 4 ore 2.8

Bicarbonato di Sodio 0.3 40min

Bicarbonato di Sodio 0.3 40min 3.4

Bicarbonato di Sodio 0.3 40min 3.6-3.7

Bicarbonato di Sodio 0.3 240min 4

Fig. 4.3.4.5 : Esecuzione prova 7

53 57 64 65 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90

piclato idrolizzato glutaraldeide basifica

T g ( ° C )

(15)

58 60 62 64 66 68 70 72 74 76 78 T em p er at u ra d i c o n tr az io n e ( °C ) Solo Glutaraldeide Prima Glutaraldeide poi Idrolizzato

Prima Idrolizzato poi Glutaraldeide

Fig. 4.3.4.7 : Tg raggiunta nelle varie prove

Fig. 4.3.4.8 : Innalzamento della Tg nelle varie prove

Questa serie di prove ha evidenziato che l’idrolizzato proteico non rende possibile la diminuzione della quantità impiegata del conciante in quanto le pelli non risultano essere completamente conciate alla fine del processo.

Prova Innalzamento Tg glutaraldeide ( °C ) Innalzamento Tg idrolizzato Proteico ( °C ) Innalzamento basifica ( °C ) Totale ( °C ) 1 21 /// 8 29 5 15 /// 8 23 6 14 3 2 19 7 7 4 1 12

(16)

Anche la Tg ha raggiunto peraltro valori inferiori rispetto a quelli ottenuti nella precedente serie di prove.

Da ciò si deduce che pur stabilizzando leggermente la pelle, infatti l’addizione dell’idrolizzato porta ad un innalzamento della Tg ( in questo caso 3÷4°C ), esso non ha proprietà concianti.

Notevole risulta essere in questo caso la diminuzione della Tg riscontrabile nella prova in cui l’addizione dell’idrolizzato avviene prima di quella del conciante: ciò conferma la maggior reattività della GTA nei confronti dei polipeptidi e degli amminoacidi dell’idrolizzato proteico rispetto al collagene della pelle.

Questa serie di prove conferma che l’idrolizzato porta ad un aumento della Tg di circa 4÷5°C e rende evidente che la sequenza di addizione migliore comporta l’aggiunta dell’idrolizzato proteico successivamente all’aggiunta del conciante.

(17)

4.3.5

A

UMENTO DELLA QUANTITÀ DI IDROLIZZATO

PROTEICO

Una volta individuata la migliore sequenza di addizione più propizia sono stati valutati gli effetti di un aumento dell’utilizzazione di idrolizzato proteico come ausiliario della concia con glutaraldeide.

Prova 8

Fig. 4.3.5.1 : Esecuzione prova 8

52 70 75 77 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90

piclato glutaraldeide idrolizzato basifica

T g ( ° C )

Fig. 4.3.5.2 : Incremento Tg prova 8

Descrizione %in peso Tempo di Rotazione pH

Bagno di Pickel 100 2.6

Glutaraldeide al 50% 3 4 ore 2.7-2.8

Idrolizzato Proteico 20 4ore 3.8

(18)

Questa prova ha mostrato che all’aumentare della quantità d’idrolizzato offerta aumenta anche la pienezza; inoltre l’incremento del pH dovuto all’addizione dell’idrolizzato ha permesso di usare una quantità minore di bicarbonato di sodio.

4.3.6

P

ROVE D

INGRASSO

Sono state effettuate anche due prove per verificare la fattibilità di un processo che comporti la fase di ingrasso subito dopo quella di concia, saltando la fase di riconcia. Per effettuare queste due prove sono stati utilizzati campioni di pelle conciati con:

• il 3% di glutaraldeide al 50% sul peso scarnato e successivamente il 10% o il 20%

di idrolizzato proteico secondo la sequenza ottimale individuata nelle prove precedenti;

• solo 3% di glutaraldeide.

L’ingrasso utilizzato è diverso nei due casi:

• Miscela di ingrassanti anionici; • Miscela di ingrassanti cationici.

La sequenza di addizione dei vari prodotti utilizzati e la loro quantità è la seguente:

Prova 9

Prodotto % in peso Tempo di Rotazione Note Acqua 200 40°C Bisolfito di Sodio 2

Sgrassante 0.5 40min Scolare,Lavare

Acqua 150 50°C

Ingrasso Anionico 8 40min

Acido Formico 1 15min Scolare,Lavare

(19)

Prova 10

Prodotto % in peso

Tempo di

Rotazione Note

Acqua 200 35°C

Bisolfito di Sodio 0.5 Scolare,Lavare

Sgrassante 0.5 40min Scolare,Lavare

Acqua 150 45°C

Ingrasso Cationico 6 60min Scolare,Lavare

Fig. 4.3.6.2 : Esecuzione prova 10

Alla fine dei rispettivi trattamenti si è visto che l’ingrasso non era penetrato in nessuno dei campioni di pelle, in quanto si presentavano molto “sporchi” a causa dell’ingrasso rimasto in superficie. Da questa prova si è capito che l’uso dell’idrolizzato proteico non consente di evitare la fase di riconcia.

4.3.7

C

ONCLUSIONI DELLA FASE DI SPERIMENTAZIONE IN

G

IRAGIARE

Da questa prima fase di sperimentazione in giragiare si può quindi dedurre che:

• L’idrolizzato proteico penetra all’interno della pelle;

• L’aggiunta di idrolizzato proteico provoca un innalzamento della Tg di circa

4÷5°C rispetto alla pelle piclata;

• Le pelli trattate con idrolizzato hanno sempre una Tg inferiore a quelle trattate

con sola glutaraldeide;

(20)

2. Addizione Idrolizzato Proteico;

3. Addizione Agente Basificante.

Tramite questa sequenza si ottiene un conciato con una Tg inferiore a quella del conciato con sola glutaraldeide di circa 4-5°C;

• L’idrolizzato proteico stesso può avere la funzione di basificante; • L’uso dell’idrolizzato non permette di evitare la fase di riconcia;

Nel grafico successivo sono riportati i risultati ottenuti nelle due prove migliori confrontati con la prova in bianco: per poter avere maggiori informazioni riguardo alla bontà di questi due processi si è passati alla sperimentazione nel bottalino.

65 67 69 71 73 75 77 79 81 83 85 T em p er at u ra d i c on tr az io n e fi n al e ( °C ) sola glutaraldeide glutaraldeide+10%idrolizzato glutaraldeide+20%idrolizzato

Fig. 4.3.7 : Temperatura massima di contrazione raggiunta nelle tre prove migliori

4.4

P

ROVE NEL BOTTALINO

4.4.1

I

NTRODUZIONE

Seguendo le migliori prove ottenute nel giaragiare , la seconda fase di sperimentazione è stata effettuata su scala semindustriale nel bottalino seguendo lo schema riportato in Fig.4.4.1 nella pagina successiva:

(21)

1/2vitello parte sinistra Concia tradizionale glutaraldeide 1/2vitello concia glutaraldeide idrolizzato Recupero mezzina sx in crust Recupero mezzina dx in crust

Tranciatura dei provini e

prove fisiche del cuoio. Tranciatura dei provini e prove fisiche del cuoio.

Paragone dei risultati delle prove fisiche

Ritaglio campioni per Tg ad

ogni step Ritaglio campioni per Tg ad ogni step

Ritaglio di alcune piccole porzioni di pelle per

l’analisi al SEM

Ritaglio di alcune piccole porzioni di pelle per

l’analisi al SEM

Paragone delle immagini al SEM

Prelievo e analisi dei bagni

ad ogni step Prelievo e analisi dei bagni ad ogni step

Paragone dei risultati delle

analisi

Pressatura

Rasatura Pressatura Rasatura

Riunione delle due mezzine in un unico bottale

(22)

Sono state eseguite due prove, una con il 10% di idrolizzato, l’altra con il 20%, utilizzando due pelli divisa ognuna in due metà ( le cosiddette mezzine ).

Per poter confrontare tra loro le due mezzine:

• Il lavoro è stato svolto in parallelo, per ottenere dei dati sperimentali

direttamente confrontabili tra loro. Il cuoio, infatti, non è un materiale omogeneo: la sua composizione e le sue qualità non cambiano soltanto tra animale e animale, ma anche tra le varie parti del corpo della stessa bestia. Dunque, per ottenere dei risultati direttamente confrontabili tra loro, si è preferito effettuare i due tipi di concia ( tradizionale e con ausilio dell’idrolizzato ) su mezzine appartenenti alla stessa pelle.

• Le mezzine sono state sottoposte al medesimo processo conciario, ad eccezione

della fase di concia; dopo essere state pressate e rasate, le mezzine sono state successivamente riunite in un unico bagno, dove insieme hanno subito il processo di riconcia, tintura e ingrasso.

• In ogni prova , la concia tradizionale non ha subito alcuna modifica. • In ogni prova sono stati rilevati gli andamenti della Tg.

• Dalle mezzine conciate sono state ricavate delle piccole porzioni di pelle, che

sono state analizzate al microscopio elettronico a scansione (SEM).

• I reflui di concia sono stati sottoposti all’analisi del secco e delle ceneri.

• Da ogni mezzina in crust sono stati tranciati 4 provini per la prova a scoppio e 8

provini per la prova a strappo. I quattro provini sono stati ricavati lungo il filo schiena, uno in prossimità della testa, uno a metà fianco della pelle, uno in culatta ed uno sul fianco.

• In ogni prova, è stata effettuata una valutazione delle qualità organolettiche delle

mezzine conciate in maniera tradizionale e di quelle conciate con l’ausilio dell’idrolizzato.

(23)

Si riportano le ricette seguite:

Ricetta N°1 : Concia

Percentuale sul peso scarnato

Mezzina 1 : Concia con 3% di glutaraldeide al 50%

Mezzina 2 : Concia con 3% di glutaraldeide al 50% e 10% di idrolizzato

%

PRODOTTO

Rotaz. Operazioni e controlli

fine pickel tradizionale pH=2,7 Tg 52°C Prelievo bagno

Mezzina 1

100 Bagno Pickel

3 Glutaraldeide al 50% 4 ore Automatico notte

Al mattino gira 10 min. pH 2,7 Tg 75°C Prelievo bagno

0,3 Bicarbonato di sodio 40 min.

0,3 Bicarbonato di sodio 40 min. pH=3,7-3,8

0,3 Bicarbonato di sodio 4 ore pH 3,9-4 Tg 83°C Prelievo bagno

Mezzina 2

100 Bagno Pickel

3 Glutaraldeide al 50% 4 ore pH=2,8 Tg= 71°C Prelievo bagno

10 Idrolizzato proteico 4 ore Automatico Notte

Al mattino gira 10 min. pH=3,4 Tg 75°C Prelievo bagno

0,3 Bicarbonato di sodio 40 min.

ph=3,7

0,3 Bicarbonato di sodio 4 ore pH 4 Tg 78°C Prelievo bagno

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(24)

4.4.2.1

V

ALUTAZIONE DELLA TEMPERATURA DI CONTRAZIONE

Si riporta l’andamento della temperatura di contrazione:

52 75 83 52 71 75 78 50 55 60 65 70 75 80 85 1 2 3 4 Mezzina 1 Mezzina 2

Fig. 4.4.2.1: Andamento della Tg

Come si può vedere gli andamenti ed i valori finali raggiunti rispecchiano quelli già ottenuti nelle prove con il giragiare:

• In seguito all’addizione dell’idrolizzato si ha un incremento della Tg di 4°C; • La Tg finale della mezzina conciata con l’ausilio dell’idrolizzato proteico è di

5°C inferiore a quella della mezzina conciata in maniera tradizionale.

4.4.2.2

A

NALISI AL

M

ICROSCOPIO A

S

CANSIONE

(

SEM

)

Per descrivere l’effetto, a livello di interazioni interfibrillari, delle varie aggiunte di prodotti effettuate durante la concia, sono state effettuate analisi al SEM su campioni precedentemente sottoposti a rottura fragile per immersione in azoto liquido e successiva metallizzazione. Le fotografie sono state eseguite con un ingrandimento 2000X in modo da poter valutare con maggiore chiarezza sia la grandezza delle fibre sia la distribuzione degli spazi interstiziali.

(25)

utilizzati.

Prova con sola glutaraldeide:

Sezione finale della mezzina conciata in maniera tradizionale

Prova con glutaraldeide e 10% di idrolizzato proteico:

Sezione dopo idrolizzato Sezione dopo basifica con bicarbonato

Dal confronto delle fotografie sopra riportate possiamo notare che le fibre in sezione non mostrano significativi cambiamenti al variare del processo utilizzato.

La presenza dei cristalli bianchi visibili nelle prime foto è dovuta al bicarbonato che si è attaccato alla pelle.

Si può comunque notare che per quanto riguarda lo spessore e l’orientamento delle fibre la prova che ha fornito il risultato migliore è quella con sola glutaraldeide. Questo comportamento può dipendere dal fatto che in effetti l’idrolizzato proteico

(26)

prove in giragiare, una parte del conciante interagisca e si leghi ai polipeptidi dell’idrolizzato portando ad una certa disorganizzazione nell’orientazione delle fibre

4.4.2.3

A

NALISI DEI BAGNI DI CONCIA

Si riportano i risultati ottenuti :

Prova in Bianco ( Mezzina 1 )

Fase Secco ( % in peso ) Ceneri ( % in peso )

Pickel 7.5 6.9

Dopo Glutaraldeide 7.5 6.6

Dopo Bicarbonato 6.6 6.2

Prova con il 10% di Idrolizzato Proteico ( Mezzina 2 )

Fase Secco ( % in peso ) Ceneri ( % in peso )

Pickel 7.5 6.9

Dopo Glutaraldeide 7.4 6.6

Dopo Idrolizzato 8.5 7.1

Dopo Bicarbonato 8.3 7.0

Fig. 4.4.2.3 : Analisi dei bagni di concia

Come si può vedere dai dati in tabella in seguito all’offerta dell’idrolizzato proteico si ha un aumento del secco e delle ceneri: l’aumento del secco è di circa 1.36% mentre quello delle ceneri è di circa 0.45%. Tenendo conto che il secco dell’idrolizzato proteico è costituito sia dal suo contenuto proteico che da quello salino mentre nelle ceneri si ritrova solo la parte salina, questo risultato mostra che una parte del contenuto proteico dell’idrolizzato è rimasto nel bagno, ma questa frazione non è comunque molto elevata. Il contenuto proteico introdotto nella pelle può essere valutato in circa il 4.4% del peso scarnato, corrispondente all’80% circa del contenuto proteico dell’idrolizzato introdotto.

(27)

Sul prodotto finito sono state effettuate le prove fisiche di resistenza allo strappo ( I.U.P.8 ) e di resistenza allo scoppio ( I.U.P.9 ).

Queste prove forniscono un termine di paragone molto importante per poter confrontare le prove tra loro e valutare il processo proposto.

Dai dati contenuti nelle tabelle successive si vede che l’utilizzazione dell’idrolizzato non comporta una grande variazione delle proprietà fisico-meccaniche della pelle: rimane infatti praticamente inalterata la distensione alla screpolatura mentre si ha un leggero aumento della resistenza allo strappo nella mezzina conciata con l’idrolizzato.

Resistenza alla Scoppio ( I.U.P. 9 - UNI ISO 3379 )

Mezzina n°1 conciata con glutaraldeide in maniera tradizionale; Mezzina n°2 conciata con glutaraldeide e 10% di idrolizzato proteico Provino Spessore medio Allungamento alla

screpolatura

Carico alla

screpolatura Allungamento allo scoppio Carico allo scoppio

n°1 mm mm Kg N mm Kg N testa 1,26 7,72 56,45 553,81 8,55 71,09 697,43 fianco 1,37 7,88 15,40 151,09 10,16 38,85 381,09 filo schiena 1,55 8,26 32,93 323,00 10,24 59,43 583,02 culatta 1,61 7,50 26,07 255,78 10,36 66,70 654,37

Media 1,45

7,84

32,71 320,92

9,83

59,02

578,98

Provino Spessore medio Allungamento alla screpolatura

Carico alla

screpolatura Allungamento allo scoppio Carico allo scoppio

n°2 mm mm Kg N mm Kg N testa 1,42 7,89 49,33 483,90 9,34 79,90 783,86 fianco 0,95 6,56 30,34 297,62 7,87 49,28 483,42 filo schiena 1,53 8,31 31,27 306,72 10,45 58,60 574,88 culatta 1,60 6,96 25,87 253,81 9,27 53,20 521,86

Media 1,38

7,43

34,20 335,51

9,23

60,25

591,01

(28)

Resistenza allo Strappo (I.U.P. 8 - ISO 3377)

Mezzina n°1 conciata con glutaraldeide in maniera tradizionale; Mezzina n°2 conciata con glutaraldeide e 10% di idrolizzato proteico

Provino Spes.Medio Allung.Rott. Carico massimo Carico Max/Spess.

n°1 mm mm Kg N Kg/mm N/mm testa orizzontale 1,31 40,61 7,40 72,57 5,65 55,40 testa verticale 1,30 40,09 7,15 70,12 5,50 53,94 fianco orizzontale 1,39 57,81 7,75 76,00 5,57 54,68 fianco verticale 1,30 44,17 6,55 64,23 5,04 49,41 filo schiena orizzontale 1,49 44,51 6,35 62,27 4,26 41,79 filo schiena verticale 1,55 42,22 4,95 48,54 3,19 31,32 culatta oriz. 1,45 37,44 6,50 63,74 4,48 43,96 culatta verticale 1,51 38,57 6,55 64,23 4,34 42,54

Media

1,41

43,18

6,65 65,21

4,75

46,63

Provino Spes.Medio Allung.Rott. Carico massimo Carico Max/Spess.

n°2 mm mm Kg N Kg/mm N/mm testa orizzontale 1,50 42,50 11,00 107,87 7,33 71,91 testa verticale 1,60 41,91 9,34 91,65 5,84 57,28 fianco orizzontale 1,12 43,22 6,80 66,68 6,07 59,54 fianco verticale 1,09 40,78 6,90 67,66 6,33 62,07 filo schiena orizzontale 1,60 45,64 7,60 74,53 4,75 46,58 filo schiena verticale 1,55 41,91 5,60 54,92 3,61 35,43 culatta oriz. 1,59 40,28 7,15 70,12 4,50 44,10 culatta verticale 1,57 41,60 6,85 67,17 4,36 42,78

Media

1,45

42,23

7,65 75,08

5,35

52,46

(29)

L’ultimo parametro usato per la valutazione delle prove è rappresentato dalle propriètà organolettiche del cuoio finale ottenuto.

Proprietà Merceologiche

Proprietà Mezzina tradizionale Mezzina con idrolizzato

Uniformità del colore 4 4/5

Resa del colore 3/4 4/5

Rotondità 4/5 4/5

Pienezza 4 4/5

Mano 4 4/5

Soffiatura 3 3

Morbidezza 4/5 4

Fig. 4.4.2.5: Proprietà merceologiche

La mezzina trattata con idrolizzato risulta più piena e con una mano migliore.

Si ha inoltre un aumento della resa in colore, che dipende proprio dalla presenza dei polipeptidi e degli amminoacidi dell’idrolizzato che portano ad avere un aumento dei siti attivi per la colorazione ed un conseguente miglior esaurimento della tintura.

(30)

4.4.3

P

ROVA CON IL

20%

DI IDROLIZZATO PROTEICO

Si riportano le ricette seguite:

Ricetta N°2 : Concia

Percentuale sul peso scarnato

Mezzina 3 : Concia con 3% glutaraldeide al 50%;

Mezzina 4 : Concia con 3% glutaraldeide al 50% e 20% idrolizzato proteico

%

PRODOTTO

Rotaz. Operazioni e controlli

Fine pickel tradizionale pH=3,1 Tg 53°C Prelievo bagno

Mezzina 3

100 Bagno Pickel

3 Glutaraldeide al 50% 4 hr Automatico notte

Al mattino gira 10 min. pH 3,3 Tg 75°C Prelievo bagno

0,3 Bicarbonato di sodio 40’

0,3 Bicarbonato di sodio 4’ pH=3,7-3,8

0,3 Bicarbonato di sodio 4 hr pH =4 Tg 83°C Prelievo bagno

Scolare e scaricare

Mezzina 4

100 Bagno Pickel

3 Glutaraldeide al 50% 4 hr pH=3,3 Tg= 74°C Prelievo bagno

10 Idrolizzato proteico 4 hr Automatico Notte

10 Idrolizzato proteico 4 hr pH=4 , Sez.Verde al vbc , Tg 78°C , Prelievo bagno

Scolare e scaricare

Il bicarbonato di sodio è sempre sciolto in 10 parti d’acqua Fig. 4.4.3 : Ricetta n°2

(31)

4.4.3.1

V

ALUTAZIONE DELLA TEMPERATURA DI CONTRAZIONE

Si riportano sullo stesso grafico gli andamenti della Temperatura di contrazione:

53 74 78 53 75 83 50 55 60 65 70 75 80 85 Mezzina 3 Mezzina 4

Fig. 4.4.3.1: Andamento della Tg

La temperatura raggiunta in questa prova con l’idrolizzato è sempre di 78°C, come nelle prove in giragiare e nella prova con 10% di idrolizzato proteico. Questo dato conferma che l’aumento della quantità di idrolizzato proteico dal 10% al 20% non influisce sulla Tg finale raggiunta.

(32)

4.4.3.2

A

NALISI AL

M

ICROSCOPIO A

S

CANSIONE

(

SEM

)

Si riportano le foto dei vari campioni in seguito all’aggiunta dei vari ausiliari utilizzati.

Prova con sola glutaraldeide:

Sezione finale della pelle conciata in maniera tradizionale

Prova con glutaraldeide e 20% di idrolizzato proteico:

Sezione dopo Glutaraldeide Sezione dopo idrolizzato

Come nella prova precedente si vede che non vi è una grande differenza tra la mezzina conciata in maniera tradizionale e quella con l’idrolizzato proteico.

Rispetto alla prova condotta con il 10% di idrolizzato proteico, le fibre della pelle per la quale se ne è utilizzato il 20% risultano migliori sia per spessore che per orientazione.

(33)

4.4.3.3

A

NALISI DEI BAGNI DI CONCIA

Si riportano i risultati ottenuti:

Prova in Bianco ( Mezzina 3 )

Fase Secco ( % in peso ) Ceneri ( % in peso )

Pickel 8.8 7.8

Dopo Glutaraldeide 8.0 7.6

Dopo Bicarbonato 7.6 6.2

Prova con il 20% di Idrolizzato Proteico ( Mezzina 4 )

Fase Secco ( % in peso ) Ceneri ( % in peso )

Pickel 8.8 7.8

Dopo Glutaraldeide 8.3 7.7

Dopo Idrolizzato 13.1 9.1

Fig. 4.4.3.3: Analisi dei bagni di concia

Si possono fare le stesse considerazioni fatte per il caso della prova precedente con il 10% di idrolizzato proteico; tuttavia si nota che in questa prova l’aumento del secco dovuto all’introduzione dell’idrolizzato è più pronunciato e si vede che una maggior quantità del contenuto proteico dell’idrolizzato rimane nel bagno. La percentuale di tale contenuto introdotto nelle pelli può comunque valutarsi intorno all’8.2% del peso scarnato ( quindi quasi doppio rispetto alla prova precedente ), corrispondente al 60% circa del contenuto proteico dell’idrolizzato introdotto. Si vede comunque che non è conveniente incrementare l’addizione di idrolizzato proteico oltre il 20% in quanto tale pratica sarebbe non conveniente perché una parte troppo importante di contenuto proteico rimarrebbe nei bagni ed inoltre si rischierebbe di introdurre nelle pelli una quantità eccessiva di sali che potrebbero peggiorare le caratteristiche organolettiche del prodotto.

(34)

4.4.3.4

P

ROPRIETÀ

F

ISICHE

Sul prodotto finito sono state effettuate le prove fisiche di resistenza allo strappo ( I.U.P.8 ) e di resistenza allo scoppio ( I.U.P.9 ).

Si nota che anche in questo caso non vi sono significativi cambiamenti delle proprietà meccaniche; l’uso dell’idrolizzato ha comportato un lieve incremento delle proprietà meccaniche della pelle, che sono comunque comparabili.

Fig. 4.4.3.4.1: Resistenza allo scoppio

Resistenza alla Scoppio ( I.U.P. 9 - UNI ISO 3379 )

Mezzina n°3 conciata con glutaraldeide in maniera tradizionale; Mezzina n°4 conciata con glutaraldeide e 20% di idrolizzato proteico Provino Spessore medio Allungamento alla

screpolatura

Carico alla

screpolatura Allungamento allo scoppio Carico allo scoppio

n°3 mm mm Kg N mm Kg N testa 1,30 7,44 37,42 367,06 8,97 62,75 615,58 fianco 1,55 8,56 36,93 362,27 10,22 61,87 606,96 filo schiena 1,52 9,02 37,51 368,02 10,84 66,99 657,20 culatta 1,40 9,22 48,11 471,93 9,89 56,38 553,09

Media 1,44

8,56

39,99 392,32

9,98

62,00

608,21

Provino Spessore medio Allungamento alla screpolatura

Carico alla

screpolatura Allungamento allo scoppio Carico allo scoppio

n°4 mm mm Kg N mm Kg N testa 1,10 9,97 61,68 605,05 9,06 69,95 686,22 fianco 1,45 8,53 43,66 428,35 9,78 77,97 764,93 filo schiena 1,34 9,26 56,80 557,16 10,12 72,76 713,75 culatta 1,40 8,97 40,69 399,14 9,89 52,08 510,95

Media 1,32

9,18

50,71 497,43

9,71

68,19

668,96

(35)

Resistenza allo Strappo (I.U.P. 8 - ISO 3377)

Mezzina n°3 conciata con glutaraldeide in maniera tradizionale; Mezzina n°4 conciata con glutaraldeide e 20% di idrolizzato proteico

Provino Spes.Medio Allung.Rott. Carico massimo Carico Max/Spess.

n°3 mm mm Kg N Kg/mm N/mm testa orizzontale 1,27 47,27 11,10 108,65 8,74 55,40 testa verticale 1,40 40,91 9,00 88,26 6,43 53,94 fianco orizzontale 1,33 45,60 9,60 94,14 7,22 54,68 fianco verticale 1,30 40,68 6,80 66,68 5,23 49,41 filo schiena orizzontale 1,50 49,04 9,20 90,22 6,13 41,79 filo schiena verticale 1,52 41,68 7,60 74,53 5,00 31,32 culatta oriz. 1,33 37,77 6,20 60,80 4,66 45,71 culatta verticale 1,40 43,08 6,15 60,31 4,39 43,08

Media

1,38

43,25

8,20 80,47

5,97

58,60

Provino Spes.Medio Allung.Rott. Carico massimo Carico Max/Spess.

n°4 mm mm Kg N Kg/mm N/mm testa orizzontale 1,25 50,73 11,00 107,87 8,80 86,30 testa verticale 1,25 42,30 7,50 73,55 6,00 58,84 fianco orizzontale 1,46 43,47 10,05 98,56 6,88 67,51 fianco verticale 1,40 40,75 7,85 76,98 5,61 54,99 filo schiena orizzontale 1,30 47,77 8,30 81,39 6,38 62,61 filo schiena verticale 1,40 41,36 7,85 76,98 5,61 54,99 culatta oriz. 1,43 44,87 7,20 70,61 5,03 49,38 culatta verticale 1,43 42,47 7,25 71,10 5,07 49,72

Media

1,37

44,22

8,37 82,13

6,17

60,54

(36)

4.4.3.5

P

ROPRIETÀ

M

ERCEOLOGICHE

L’ultimo parametro usato per la valutazione delle prove è rappresentato dalle propriètà organolettiche del cuoio finale ottenuto.

Proprietà Merceologiche

Proprietà Mezzina tradizionale Mezzina con idrolizzato

Uniformità del colore 4 4/5

Resa del colore 3 5

Rotondità 4/5 5

Pienezza 4/5 5

Mano 4 4/5

Soffiatura 3 3

Morbidezza 5 4/5

Fig. 4.4.3.5: Proprietà merceologiche

Le proprietà organolettiche della mezzina conciata con idrolizzata proteico risultano in questo caso superiori a quelle della mezzina conciata in maniera tradizionale a parte la morbidezza.

Risulta particolarmente migliorata la qualità della tintura, andando a confermare la miglior tangibilità delle mezzine trattate con idrolizzato proteico; il colore si presenta infatti più uniforme e decisamente più intenso e brillante.

(37)

4.5

V

ALUTAZIONE DEI

R

ISULTATI

Alla fine di questa prima fase della sperimentazione si può dire che l’utilizzazione dell’idrolizzato proteico nella concia con glutaraldeide consente di ottenere dei buoni risultati.

È stato determinato che la sequenza migliore risulta essere quella in cui si addiziona l’idrolizzato dopo il conciante. In questo modo:

• Si ottiene la massima Tg ottenibile mediante l’uso dell’idrolizzato, che si attesta

comunque a valori inferiori di ~5°C rispetto a quelli ottenibili con una mezzina tradizionale;

• Si può innalzare il pH del bagno ( favorendo così il fissaggio e l’esaurimento del

conciante ) utilizzando una minor quantità di agente basificante o addirittura utilizzando unicamente l’idrolizzato proteico.

Si nota inoltre che la resistenza allo strappo e l’allungamento alla screpolatura delle mezzine trattate con idrolizzato proteico risultano paragonabili a quelli delle mezzine conciate in maniera tradizionale.

Per quanto riguarda le proprietà merceologiche si può dire che le mezzine trattate con idrolizzato proteico presentano delle caratteristiche sicuramente competitive.

Risulta migliorata in particolare la qualità della tintura, più uniforme e più brillante. Considerando tutti questi elementi, si può dire infine che i risultati migliori si sono ottenuti utilizzando idrolizzato proteico in una quantità del 20% sul peso della pelle.

Figura

Fig. 4.2.1.1 : Incremento della Tg nella prova preliminare con solo idrolizzato
Fig. 4.3.1 : Campioni di pelle conciati nei giragiare
Fig. 4.3.2.1 : Esecuzione della prova in bianco ( Prova 1 )
Fig. 4.3.3.1 : Esecuzione Prova 2
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