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IDRAULICA DEL PRANA 7

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Academic year: 2021

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IDRAULICA DEL PRANA - Kundalini e i suoi nodi

‘ Kundalini, l’arrotolata, la forza serpentina, l’energia nervosa e psichica che giace nel loto (chakra) alla base della colonna vertebrale (muladhara chakra) in una condizione di potenziale e pronta ad ergersi repentinamente, appunto come una serpe risvegliata.

Viene risvegliata attraverso lo yoga e porta ad ascendere lungo la sushumna in modo da attraversare i diversi chakra sino a ricongiungersi - in quanto energia sakti - con il principio Siva nel chakra alla sommità del capo, sahasrara. Rappresenta la consapevolezza dell’essere che attraversa i vari stati relativi di coscienza fino a realizzare lo stato supremo o assoluto (paramasiva). ‘ da ‘glossario di sanscrito’ - gr. Kevala

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Kundalini è una bellissima parola che richiama fenomini mistici e da sempre affascina e spesso diventa l’obiettivo della pratica pur restando un mistero.

Alcuni concetti sono comunque ripresi più volte nei testi antichi: ‘purificazione degli elementi’ , potenzialità inespresse, obiettivo dello yoga, energia femminile, stati di coscienza. Nello yoga non c’è scopo, ne attaccamento o identificazione con l’obiettivo. C’è la pratica, che permette di acquisire i pre-requisiti nel tempo, da qui semplicemente le cose succedono.

Rudra Granthi

Vishnu Granthi

Brahma Granthi

Kundalini (base)

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Senza controllo il rischio è quello di trovarsi in stati di coscienza inesplorati e non controllabili, trasformando un’esperienza di estasi in uno stato di schizofrenia ed orrore da cui sarebbe anche difficile tornare indietro. Tutta la mitologia narra di eroi in grado muoversi in luoghi inesplorati sconosciuti e pericolosi e, soprattutto, di tornare vincitori; eroi, appunto, di nascita o per addestramento. Addestrare la kundalini è un modo per definire lo yoga e la descrizione più autorevole, ovvero l’astanga yoga scritto da Patanjali rispecchia chiaramente questa pratica, che comprende il non attaccamento all’obiettivo e la non identificazione con gli stati raggiunti. Le descrizioni dei fenomeni provocati dalla risalita di kundalini sono talmente vari da non potere essere riassunti, come anche estremamente varie sono le tecniche specifiche utili per risvegliarla.

Vedi - The psichology of kundalini yoga di C.G.Jung e Kundalini tantra di Satyananda Saraswati Semplificando kundalini è bloccata, per evitare pericoli,

da tra nodi (in sanscrito granthi), assimilabili a dighe nel nostro esempio idraulico, che devono essere sciolti per permettere all’energia di muoversi. Una volta libera essa sale da mooladhara (e secondo alcuni scende anche da ajna) lungo la nadi centrale, sushumna, che prima era solo un canale vuoto, bruciando, ovvero purificando i vari chakra, ovvero i relativi elementi, andando anche a consumarne il karma residuo; kundalini è quindi anche uno strumento di liberazione. E’ un’energia femminile assimilabile al fuoco e necessita di una fornace attiva (atanor - manipura) per fare il proprio lavoro. E’

un’energia al contempo distruttiva e trasformativa, assimilabile quindi ad Udana (il prana trasformativo) e soprattutto a Sakti, è la parte dinamica dell’uno abbinata alla parte di pura coscienza, Siva, che risiede in sahasrara. Nella filosofia Samkhia corrisponde al binomio Purusha (Polo della coscienza pura) Prakriti (Polo attivo che permette la manifestazione del Purusha).

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I tre granthi sono blocchi di protezione alla libera circolazione dell’energia in Sushumna, allo stesso tempo sono blocchi allo sviluppo del potenziale e creano vari problemi / limiti sul piano fisico, mentale e psicologico. I tre granthi sono blocchi di protezione alla

libera circolazione dell’energia in Sushumna, allo stesso tempo sono blocchi allo sviluppo del potenziale e creano vari problemi / limiti sul piano fisico, mentale e psicologico. Sono dei limiti all’autoconsapevolezza, causa di malattie, tensioni, ansie, repressioni e conflitti irrisolti.

Brahma Granthi(il creatore), è alla base, in moolhadara ed è legato agli aspetti materiali, a partire dal corpo stesso. Le asana sono gli strumento base per scioglierlo. Addomestica il corpo.

Vishnu Granthi (il preservatore), è al centro del petto, legato ad anahata, ci riporta alla cura verso noi stessi e verso gli altri. Ci porta all’equilibrio fra i centri

inferiori (istintivi) e quelli superiori che è alla base di ogni relazione. Uno dei passaggi della sua integrazione è la trascendenza delle relazioni esterne con quelle interne (sciogliere ogni dualità, compresa quella sessuale). E’ intimamante connesso al sistema nervoso ed alle emozioni. Il pranayama è lo strumento principale per scioglierlo. Addomestica il cuore.

Siva (Rudra) Granthi (il distruttore), è collocato al terzo occhio e si relaziona con gli aspetti mentali e della comunicazione. Legato alla conoscenza del sè ed all’integrazione con il tutto implica concetti quali chiarezza e consapevolezza, essere in pace coi propri pensieri. Addomestica la mente.

Siva distrugge i pattern mentali preesistenti (genitori, scuola, società) per aprire a nuove possibilità, che necessitano del superamento del mentale. Lo strumento principale è la meditazione.

La mente è il migliore alleato ed il peggiore nemico è scritto nella Bhagavad Gita. Addomestica la mente.

Per Krishnamacharya lock (banhdas) e knot (granthi) erano due facce della stessa medaglia, due modi di vedere la stessa cosa. Da qui l’attenzione alla pratica consapevole dei bandha stessi.

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