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7. 150 fa nasceva Guido Castelnuovo

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150 anni fa nasceva Guido Castelnuovo

Antonio Salmeri

I 150 anni della nascita di un personaggio illustre come Guido Castelnuovo sono stati commemorati da insigni storici e importanti Istituzioni.

Qui non vogliamo emulare quanto già fatto da altri, ma desideriamo invece rie-vocare qualche episodio della sua vita poco noto.

Dopo la fondazione dell’Associazione Mathesis, avvenuta in Roma nel 1895, in varie città si formarono Sezioni frequentate da studiosi di matematica con lo scopo di discutere sui problemi dell’insegnamento e sui libri di testo.

A Roma alcuni professori decisero di riunirsi presso la Direzione della Regia Scuola Tecnica “Pietro della Valle” in Via Manzoni; i più assidui frequentatori furono (in ordine alfabetico) Giulio Bisconcini, Guido Castelnuovo, Luigi Certo, Umberto Crudeli, P. Andrea Fontebasso, Giulio Pittarelli, Cornelia Pressi Tonni-Bazza, Elcia Sadun. A questi si aggiunse in un secondo tempo, proveniente da Bologna dove frequentava la Sezione Emiliana, il fiorentino Alberto Conti che propose di eleggere un presidente così come era avvenuto in altre sezioni d’Italia nelle quali erano stati eletti presidenti: Luigi Berzolari (Sezione Pavese), Rodolfo Bettazzi (Sez. Torinese), Gino Loria (Sez. Ligure), Enrico Nannei (Sez. Pugliese), Ernesto Pascal (Sez. Napoletana), Giuseppe Veronese (Sezione Vene-ta). A seguito di questa proposta vi fu un’animata discussione fra i matematici preenti che venne conclusa da Guido Castelnuovo il quale affermò che per e-leggere un presidente era opportuno attendere che il gruppo fosse più nume-roso.

Ma fra i frequentatori della Sezione chi poteva aspirare a tale carica? In realtà tutti erano all’altezza di ricoprire questo incarico, ma fra questi ve ne erano due che per motivi diversi vi potevano aspirare.

- Il prof. Giulio Pittarelli di anni 68 era il più anziano del gruppo ed aveva un grande carisma; la prestigiosa cattedra che ricopriva presso l’Università di Roma era stata creata apposta per lui dal prof. Luigi Cremona. La sua casa era diventata il luogo di riunione dei matematici residenti a Roma. Oltre ad essere un insigne matematico, il Pittarelli era uno storico di fama, un valente musicista ed un eccezionale pittore.

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- Il prof. Giulio Castelnuovo di anni 45 già godeva di fama internazionale per i suoi studi condotti unitamente a Federigo Enriques e successivamente a Francesco Severi che portarono l’Italia a primeggiare in questo campo nel mondo. Basti pensare che nel 1896 la Società Italiana delle Scienze, detta dei XL, gli conferì la Medaglia d’Oro per la scoperta delle condizioni di razionalità d’una superficie algebrica e nel 1905 l’Accademia Nazionale dei Lincei gli confe-rì il Premio Reale per la Matematica.

Prof. Guido Castelnuovo Prof. Giulio Pittarelli

Castelnuovo si rendeva conto che nelle votazioni a presidente della Sezione Romana i colleghi avrebbero votato per lui, mentre era convinto che per le sue caratteristiche Giulio Pittarelli sarebbe stato il presidente ideale e per tale mo-tivo indugiava a indire le elezioni in attesa di un qualche evento.

Qualche mese dopo il Presidente Nazionale della Mathesis, Francesco Severi, dette le dimissioni e le elezioni, indette nel dicembre 1910, fornirono il nome del nuovo presidente nazionale: Guido Castelnuovo che entrò in carica il 10 febbraio dell’anno successivo, lo stesso giorno egli invitò i membri della Sezione Romana a scegliere il presidente della sezione che senza alcuna formalità e per acclamazione elessero Giulio Pittarelli che rimase in carica sino alla pensione salvo un brevissimo periodo nel quale fu sostituito da Guido Castelnuovo.

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La cattedra di Geometria Descrittiva creata da Luigi Cremona proprio per Pitta-relli che la tenne per oltre quarant’anni era considerata di grande prestigio, tanto che fu molto contesa.

Grazie all’intelligente azione di Castelnuovo che in una seduta della Facoltà di Scienze, di fronte al tentativo dei chimici di appropriarsi della cattedra di Geo-metria Descrittiva lasciata libera da Pittarelli, aveva saputo riunire i matematici romani sul nome di Enrico Bompiani e conservare così la cattedra. Bompiani era stato allievo sia di Pittarelli che di Castelnuovo, e suo assistente per molti anni, e dopo un percorso accademico che lo aveva visto docente a Milano e Bo-logna era rientrato a Roma nel 1927. In questa occasione Volterra aveva ripro-posto invano il nome di Leonida Tonelli, accademico dei Lincei, mentre Levi Ci-vita, d’accordo con Enriques e Severi, avrebbe preferito Guido Fubini, anch’egli accademico dei Lincei.

Lo stesso Bompiani si era dato molto da fare per quella cattedra a Roma che considerava ottimo trampolino di lancio per la sua personale scalata al potere matematico e l’azione di Castelnuovo fu decisiva.

Roma – Istituto Matematico “Guido Castelnuovo”

Ma una volta raggiunti gli insperati obiettivi è facile dimenticare come si sono ottenuti. Basta tenere presente che in una intervista concessa da Elba Pacciotti, moglie di Tullio Viola, così descriveva la situazione romana all’indomani delle leggi razziali:”Bompiani non andò mai a trovare Castelnuovo, che pure era stato suo maestro e che tanto lo aveva aiutato. Poi se ne vergognò dicendo che ave-va agito per paura … ”.

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Appena caduto il fascismo, sorse spontanea l’idea di restituire, nelle forme consentite dalla legge, il nome del prof. Castelnuovo nel novero dei Maestri dell’Università di Roma. Perciò come primo atto della Facoltà il Preside reputò di buon auspicio il rendersi interprete di questo unanime desiderio dei colleghi, e invitò il prof. Bompiani di redigere l’odg per la proposta di nomina del prof. Castelnuovo a Professore Emerito. E, alla morte del ritrovato “Maestro” sarà ancora Bompiani a tenere in Facoltà l’8 maggio 1952 il discorso commemorati-vo proponendo, fra l’altro di intitolare a Guido Castelnuocommemorati-vo l’Istituto Matemati-co di Roma.

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