Universit` a degli Studi di Udine, Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Esami di FISICA I (9 CFU) e Fisica Generale 1 (12 CFU)
A.A. 2019/2020, Sessione di Giugno/Luglio, Secondo Appello, 14 Luglio 2020, Prova scritta
TESTI E SOLUZIONI DEI PROBLEMI PROBLEMA 1
Un satellite di massa m s = 1000 kg ruota intorno alla Terra in un’orbita circolare di raggio r 1 = 1.5 · 10 4 km (vedi figura). Per il satellite, determinare:
A. modulo v 0 della sua velocit` a e modulo, direzione e verso (li si specifichi rispetto alla figura) del suo momento angolare ~ℓ~ℓ~ℓ 0 rispetto al centro della Terra.
m a
m s
~v
~v
~v a
~v
~v
~v 0
r 1
M Ad un certo istante un’asteroide, di massa m a = 200 kg, che si muove
nel piano dell’orbita del satellite, lo colpisce in direzione parallela alla sua velocit` a (come mostrato in figura). Al momento dell’impatto con il satellite l’asteroide ha una velocit` a v a = 10 · v 0 . Sapendo che la collisione tra i due `e istantanea e perfettamente anelastica, determinare:
B. la velocit` a v del corpo (satellite + asteroide) subito dopo la collisione e l’energia che viene dissipata nell’urto.
Infine, pensando al moto del corpo (satellite + asteroide) dopo la collisione:
C. stabilire (giustificando la risposta) quale tipo di traiettoria (chiusa o aperta) esso seguir`a.
[Massa della Terra e costante gravitazionale sono M = 5.974 · 10 24 kg e G = 6.67259 · 10 − 11 Nm 2 /kg 2 .]
Soluzione Finch´e il satellite `e nell’orbita circolare di raggio r 1 deve essere
m s
v 0 2
r 1
= G M m s
r 1 2
⇒ v 0 = r GM
r 1
= 5.15 · 10 3 m/s = 1.85 · 10 4 km/h.
Essendo ~r~r~r 1 e ~v~v~v 0 mutuamente perpendicolari, il modulo del momento angolare `e ℓ 0 = r 1 m s v 0 = 7.72 · 10 13 kg · m 2 /s.
La direzione di ~ℓ~ ℓ~ ℓ 0 `e perpendicolare al piano dell’orbita e il suo verso `e (guardando la figura) entrante.
L’urto `e perfettamente anelastico e quindi si conserva solo la quantit` a di moto. Pertanto, lungo la direttrice di moto dei due posiiamo scrivere
m a v a + m s v 0 = (m a + m s )v ⇒ v = m a v a + m s v 0
m a + m s = 10m a + m s
m a + m s v 0 = 2.50 · v 0 = 1.29 · 10 4 m/s.
L’energia persa nella collisione tra asteroide e satellite `e W = K i − K f = 1
2 m a v 2 a + 1
2 m s v 0 2 − 1
2 (m a + m s )v 2 = 1 2
81m a m s
m a + m s
v 2 0 = 1.79 · 10 11 J.
Ci` o che determina il tipo di traiettoria che seguir`a il corpo che viene a formarsi nella collisione `e il segno della sua energia meccanica. Calcolandone il valore otteniamo
E mecc = 1
2 (m a + m s )v 2 − G M (m a + m s ) r 1
= 9.9846 · 10 10 J − 3.18896 · 10 10 J = 6.79 · 10 10 J > 0.
Il segno positivo di E mecc , ci dice che il corpo non `e pi` u legato alla Terra: esso seguir`a una traiettoria aperta
che quindi sar` a di tipo iperbolico.
In alternativa si poteva considerare il valore della velocit` a a distanza r 1 dal centro della terra, pari a v f uga = r 2GM
r 1
= 7.29 · 10 3 m/s,
e notare che la velocit` a v del corpo che si forma nell’urto `e maggiore di questa.
PROBLEMA 2
Un cilindro omogeneo, di massa M = 20.0 kg e raggio R = 20.0 cm `e appoggiato su un piano orizzontale perfettamente liscio. Al suo centro di massa `e agganciata una corda ideale al cui altro estremo `e appeso (tramite una puleggia ideale) un corpo di massa m 1 = 6.00 kg. Intorno al cilindro `e avvolta una seconda corda ideale al cui altro estremo `e appeso (tramite una seconda puleggia ideale) un corpo di massa m 2 . Si noti che, assendo il piano d’appoggio perfettamente liscio, il cilindro scivoler` a su di esso e quindi seguir`a un moto roto–traslatorio.
Nell’ipotesi che la corda avvolta intorno al cilindro non scivoli mai rispetto alla sua superficie:
A. scrivere le equazioni del moto dei corpi 1 e 2 e del cilindro.
Quindi, determinare:
B. la massa che deve avere il corpo 2 affinch´e il centro di massa del cilindro rimanga in quiete;
C. i corrispondenti valori delle accelerazioni lineari a 1 e a 2 dei corpi 1 e 2 e angolare α del cilindro.
m 1 m 2
R
M
Soluzione Le forze che agiscono sul cilindro sono quelle indicate nella figura a fianco dove ~ T~ T~ T 1 e ~ T~ T~ T 2 sono le forze determinate dalle due corde, mentre ~ N N N `e la reazione normale del piano di appoggio e M~g~g~g la forza ~ ~ gravitazionale.
R
M~g~g~g
T~ ~ T~ T 2
T~ ~ T~ T 1
N ~ ~ N N ~
Per scrivere le equazioni del moto dei corpi 1 e 2 prendiamo degli assi verticali diretti uno verso l’alto e l’altro verso il basso; per il centro di massa del cilindro consideriamo un asse orizzontale verso destra. L’applicazione della seconda legge (nelle forme lineare e angolare) porta al seguente sistema di equazioni
m 1 a 1 = T 1 − m 1 g m 2 a 2 = m 2 g − T 2
M a cm = T 2 − T 1
I cm α = RT 2
(∗)
dove le prime due riguardano i corpi 1 e 2 e per esse si sono scelti due assi verticali orientati concordemente al
loro moto. a cm e α sono le accelerazioni lineare (del centro di massa) e angolare del cilindro e I cm = 1 2 M R 2
il suo momento d’inerzia rispetto all’asse per il suo c.d.m. Si noti che alle quattro equazioni (∗) si potrebbe aggiungere anche la seguente
0 = N − M g ⇒ N = M g, ininfluente per la dinamica del sistema!
Essendo nullo l’attrito tra cilindro e piano di appoggio, il cilindro seguir`a un moto roto–traslatorio e, in generale, a seconda delle masse dei corpi 1 e 2 il suo centro di massa potrebbe muoversi sia verso destra che verso sinistra. Invece la sua rotazione non pu` o essere che oraria. Conseguentemente, se v cm `e la velocit` a istantanea del centro di massa del cilindro (positiva se verso destra) e ω `e la sua la velocit` a angolare istantanea, allora la velocit` a istantanea di un punto alla sommit`a del cilindro, v s , sar` a pari a
v s = v cm + Rω.
Derivando rispetto al tempo ambo i membri otteniamo quindi
a s = a cm + Rα ⇒ a 2 = a 1 + Rα , dove abbiamo anche tenuto conto del fatto che `e a 1 = a cm e a s = a 2 . Inserendo l’ultima relazione, le equazioni (∗) diventano
m 1 a 1 = T 1 − m 1 g
m 2 (a 1 + Rα) = m 2 g − T 2
M a 1 = T 2 − T 1 1
2 M R 2 α = RT 2
(∗∗)
Ora, se il centro di massa del cilindro rimane in quiete, allora `e a 1 = a cm = 0 . Conseguentemente, le equazioni (∗∗) diventano
0 = T 1 − m 1 g m 2 Rα = m 2 g − T 2
0 = T 2 − T 1 1
2 M Rα = T 2
(∗ ∗ ∗)
Estraendo T 1 e T 2 dalle prime due equazioni e inserendole nella terza dalle quali si ottiene subito T 2 = T 1 ⇒ (m 2 − m 1 )g = m 2 Rα ⇒ α = m 2 − m 1
m 2
· g R Inserendo questa nella quarta equazione delle (∗ ∗ ∗) otteniamo
M Rα = 2T 2 = 2m 1 g ⇒ M (m 2 − m 1 )
m 2 = 2m 1 ⇒ m 2 = M m 1
M − 2m 1 = 15.0 kg.
Sostituendo questa nelle precedenti, abbiamo α = 2m 1
M g
R = 29.4 rad/s 2 a 2 = Rα = 2m 1
M g = 5.89 m/s 2 . PROBLEMA 3
Un gas ideale biatomico (n = 10.0 mol), segue il ciclo schematizzato in figura dove la trasformazioni 1 → 2
e 2 → 3 sono rispettivamente un’isobara e un’isocora entrambe reversibili; invece la trasformazione
3 → 1 `e un’adiabatica irreversibile. I volumi degli stati 1 e 2 sono rispettivamente V 1 = 125 dm 3 e
V 2 = 3 · V 1 ; la pressione degli stati 1 e 2 `e pari a p 1 = 2.00 atm. La temperatura dello stato 3 `e T 3 .
bb
b