Universit`a degli Studi di Udine, Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica
Esami di FISICA I (9 CFU) e Fisica Generale 1 (12 CFU)
A.A. 2019/2020, Sessione di Giugno/Luglio, Primo Appello, 24 Giugno 2020, Prova scritta
TESTI E SOLUZIONI DEI PROBLEMI
PROBLEMA 1 Un corpo di massa m = 2.50 kg `e appoggiato su un cuneo ed `e mantenuto in posizione tramite una corda ideale (inestensibile e di massa trascurabile) con l’altro estremo fissato al cuneo stesso (vedi figura). Il cuneo, la cui superficie piana superiore `e inclinata di un angolo θ = 30
◦rispetto all’orizzontale, pu` o scivolare senza attrito sul piano sottostante.
Supponendo che il cuneo si muova di moto uniformemente accelerato verso destra (come indicato in figura) con accelerazione a, determinare:
A) le ampiezze della reazione normale ~ N N N agente sul corpo di massa m e della tensione T della corda, nel ~ ~ caso di a = g;
B) il minimo valore di a, a
min, al di sopra del quale il corpo di massa m si stacca dal cuneo;
C) l’angolo α (rispetto all’orizzontale) che la corda avrebbe nel caso di a =
54· a
min, dove a
min`e quello calcolato al punto B).
θ
m ~a ~a ~a
Soluzione Finch´e il corpo di massa m poggia sul cuneo, oltre alla forza di gravit`a m~g~g~g esso risentir` a della reazione normale ~ N N N (da parte del cuneo) e della forza ~ ~ ~ T~ T~ T diretta verso il punto di ancoraggio della corda e di modulo pari alla tensione della corda stessa. Dato che il corpo si muove solidalmente con il cuneo dovr`a essere
m~a ~a ~a = m~g~g~g + ~ N N N + ~ ~ ~ T~ T~ T .
Proiettando tale relazione vettoriale lungo un asse x orizzontale verso destra e un asse y verticale verso l’alto otteniamo le seguenti
ma = −N sin θ + T cos θ 0 = −mg + N cos θ + T sin θ Conseguentemente, dalla prima ricaviamo la seguente
T = ma + N sin θ cos θ , che inserita nella seconda ci permette di ottenere
(ma + N sin θ) sin θ
cos θ + N cos θ − mg = 0 ⇒ ma sin θ + N (sin
2θ + cos
2θ) = mg cos θ, e quindi
N = mg cos θ − ma sin θ; T = ma cos θ + mg sin θ.
Nel caso di a = g abbiamo
N = mg cos θ − mg sin θ = mg(cos θ − sin θ) = mg
√ 3 2 − 1
2
!
= 8.98 N;
e
T = mg cos θ + mg sin θ = mg(cos θ + sin θ) = mg
√ 3 2 + 1
2
!
= 33.5 N.
Quando il corpo si staccher` a dal cuneo la reazione normale si annuller` a. Quindi, per a
minabbiamo N = 0 ⇒ g cos θ = a sin θ ⇒ a = a
min= g
tan θ = √
3 · g = 17.0 m/s
2.
Per accelerazioni del cuneo maggiori di a
min, il corpo si stacca dal cuneo e la corda sar` a inclinata (rispetto all’orizzontale) di un angolo α < θ. In tal caso, data l’assenza di ~ N N N , dovr`a essere m~a ~ ~ ~a ~a = m~g~g~g + ~ T~ T~ T e quindi
ma = T cos α
0 = −mg + T sin α ⇒ T = ma
cos α → ma sin α cos α = mg e quindi
tan α = g
a ⇒ α = arctan g a
= arctan g
5 4
· a
min!
= arctan
4 5 √
3
= 24.8
◦.
PROBLEMA 2 Un cilindro omogeneo, di massa M = 15.0 kg e raggio R = 20.0 cm `e appoggiato su un piano orizzontale. Al suo centro di massa `e agganciata una corda ideale al cui altro estremo `e appeso (anche tramite una puleggia ideale) un corpo di massa m
1= 5.00 kg. Intorno al cilindro `e avvolta una seconda corda ideale al cui altro estremo `e appeso (tramite una seconda puleggia ideale) un corpo di massa m
2. Supponendo che la corda avvolta intorno al cilindro non scivoli rispetto alla sua superficie e che il cilindro stesso non scivoli mai sul piano di appoggio, determinare:
A) la massa che deve avere il corpo 2, m
2,eq, affinch´e l’intero sistema sia in equilibrio statico, nonch´e il modulo e la direzione della forza di attrito statico agente sul punto del cilindro in contatto con il piano di appoggio;
B) l’accelerazione del centro di massa del cilindro quando `e m
2= 2 · m
2,eq.
C) il minimo valore che deve avere il coefficiente di attrito statico, µ
s,min, affinch`e il cilindro possa effetti- vamente muoversi come nel punto B) senza scivolare sul piano.
m
1m
2R
M
Soluzione Le forze che agiscono sul cilindro sono quelle indicate nella figura a fianco cove ~ T~ T~ T
1e ~ T~ T~ T
2sono le forze determinate dalle due corde, mentre ~ f~ f~ f
s`e la forza di attrito statico che, per scelta personale, abbiamo supposto diretta verso destra.
R
M~g~g~g
f~ f~ f ~
sT~ ~ T~ T
2T~ ~ T~ T
1N ~ ~
N N ~
Pertanto, applicando la seconda legge della dinamica nelle forme lineare e angolare al cilindro possiamo scrivere le seguenti (asse x orizzontale verso destra e asse y verticale verso l’alto):
0 = T
1− m
1g 0 = T
2− m
2g 0 = T
2− T
1+ f
s0 = N − Mg 0 = RT
2− Rf
sQuindi, si ottengono immediatamente m
2= m
2,eq= 1
2 m
1= 2.50 kg; f
s= T
2= m
2g = 1
2 m
1g = 24.5 N.
Se la massa del corpo 2 `e pari a 2 · m
2,eq= m
1il sistema non sar` a pi` u in equilibrio: il corpo 2 scender`a, il corpo 1 salir` a mentre il cilindro rotoler` a verso destra. Ora, l’uso della seconda legge (nelle due forme) ci porta alle seguenti
m
1a
1= T
1− m
1g m
1a
2= m
1g − T
2M a
cm= T
2− T
1+ f
s0 = N − Mg I
cmα = RT
2− Rf
s(∗)
dove le prime due riguardano i corpi 1 e 2 e per essi si sono scelti due assi verticali orientati concordemente al loro moto. a
cme α sono le accelerazioni lineare (del centro di massa) e angolare del cilindro e I
cm=
12M R
2il suo momento d’inerzia rispetto all’asse per il suo c.d.m.
Se il cilindro non slitta, il suo moto `e di puro rotolamento: quindi α = a
cmR . Inoltre `e a
1= a
cm; a
2= 2a
cm.
Utilizzando tali relazioni, estraendo T
1e T
2dalle prime due equazioni delle (∗) e sostituendole nella terza e la quinta sempre delle (∗), e sostituendo l’espressione di I
cm, si ottengono le seguenti
(M + 3m
1) a
cm= f
s1
2