Italian Valley - News 5 aprile 2011
Dalla Sardegna la tv open source
SI CHIAMA CREATIVÙ E PERMETTE DI SFRUTTARE LA RETE PER CREARE UN PROPRIO CANALE TELEVISIVO.UNA NUOVA TAPPA DI WIRED.IT ATTRAVERSO I DISTRETTI TECNOLOGICI ITALIANI
Non solo l’aerospaziale a Roma o il biomedicale in Emilia Romagna. Le eccellenze si trovano anche in Sardegna. Il nostro viaggio tra i distretti tecnologici italiani questa settimana ci porta a Pula, in provincia di Cagliari, alla scoperta di una delle regioni più all’avanguardia del nostro Paese.
Una delle maggiori innovazioni nel campo della tv 2.0 viene dalla Sardegna. Nella terra che ha dato i natali al primo sito Internet italiano (www.crs4.it), al primo Internet service provider commerciale, Video On Line, e al primo quotidiano online, L’Unione Sarda, troviamo il Sardegna DistrICT.
Qui è nata CreaTiVù, un’applicazione open-source per la produzione collaborativa di programmi tv multi-piattaforma. Prima si scelgono i video tra quelli postati in Rete, anche su Youtube, poi si creano i programmi veri e propri e infine si distribuisce il palinsesto su WebTV, DVB, IPTV o mobile.
Ancora in fase di beta – l’ultima release è del 28 marzo scorso – l’applicazione permette anche di gestire il proprio canale trovando automaticamente i contenuti più adatti al nostro target.
Inserito all'interno del parco tecnologico Polaris di Pula, in provincia di Cagliari, il distretto riunisce 70 imprese e centri di ricerca, oltre 500 ricercatori e nove laboratori che si occupano di acquisizione, distribuzione e visualizzazione di modelli 3D complessi, ICT per la medicina, intelligenza d’ambiente, open media center, produzione di nuovi format di contenuti digitali, software open source, telemicroscopia industriale, GeoWeb and mobile user experience e ovviamente di produzione collaborativa di programmi TV. In questi nove luoghi le imprese e la ricerca si incontrano per sviluppare progetti all'avanguardia o nuove iniziative imprenditoriali.
Non è un caso se la Sardegna, così lontana dal continente, è una delle regioni più connesse d’Italia. Forse l’unico ponte contro l’isolamento corre sulla fibra ottica.
Alessio Lana