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PRESSIONE E PERDITE IDRICHE PER UNA CONDOTTA IN PEadPOSATA IN CEMENTO CELLULARE

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Academic year: 2021

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(1)

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale (DICEA) Scuola Politecnica e delle Scienze di Base

RELATORE

Ch.mo Prof. Ing. Maurizio Giugni CO-RELATORE

Ch.mo Prof. Ing. Francesco De Paola

ANALISI SPERIMENTALE DELLA CORRELAZIONE TRA PRESSIONE E PERDITE IDRICHE PER UNA CONDOTTA

IN PEad POSATA IN CEMENTO CELLULARE TESI DI LAUREA TRIENNALE

IN INFRASTRUTTURE IDRAULICHE CORSO DI LAUREA IN

INGEGNERIA PER L’AMBIENTE E IL TERRITORIO

CANDIDATO Raffaele Laus Matr. N49/288

Anno Accademico: 2014/2015

(2)

Presentazione e scopo dell’elaborato di tesi

Sintesi dell’Elaborato di Tesi

Perdite idriche nei sistemi acquedottistici

Situazione in Italia Classificazione Perdite

Prove sperimentali

Regolazione del Cielo Piezometrico per la riduzione delle perdite

Cause Scatenanti e

Tipologie di Intervento

Installazione sperimentale

Conclusioni

Risultati e Confronti

(3)

Perdite idriche

Perdite Apparenti

Errori di misurazione

Errato funzionamento dei

contatori

Consumo non autorizzato

Furti sulla rete (allacciamenti

abusivi)

PerditeFisiche o Reali

Perdite di sottofondo

Volumi ridotti

Perdite da rotture segnalate

Volumi considerevoli (visibile sul p.c.)

Perdite da rotture non

segnalate

Volumi considerevoli (non visibili al

p.c.)

Il presente lavoro è incentrato su uno studio sperimentale circa l’analisi della

correlazione tra pressioni agenti in condotte e portate perse,

in condizioni di posa

con cemento cellulare.

(4)

Volume Disponibile Volume

Perso

Volume idrico totale annuo immesso in rete:

8.7 miliardi di 𝑚

3

Volume idrico utilizzabile annualmente Volume idrico perso annualmente

L’ingente mole di perdite idriche comporta un costo industriale annuo di 221 milioni di € e un mancato ricavo da parte complessivo di 3 miliardi di € annui.

Esempi di perdite fisiche reali

Si stima che, su circa 8.7 miliardi di m

3

immessi annualmente nel sistema idrico nazionale, si determinino volumi di perdita di circa 2.61 miliardi di m

3

, corrispondenti a circa il 30% di risorsa utilizzata.

(fonte Co.Vi.Ri. 2009)

(5)

La rottura di una condotta, con la conseguente perdita idrica, è attribuibile a diverse cause:

Cause

Vetustà

Diametro tubazione

Temperatura

Natura Terreno

Pressioni Carichi

dinamici

Carico del terreno

Controllo Attivo Azioni di monitoraggio in continuo, indirizzate alla regolazione del cielo piezometrico mediante criteri di Distrettualizzazione e di utilizzo di Valvole di Riduzione della Pressione PRVs

Controllo Passivo Esecuzione dell’intervento manutentivo a valle del rilievo visivo della perdita, per affioramento in superficie

Controllo Sistematico Controllo periodico e programmato dello stato

di usura delle condotte, con azioni indirizzate alla manutenzione ordinaria.

(6)

Legge di perdita

Dalla letteratura ingegneristica di settore, per l’efflusso da una luce a battente si suole utilizzare la Legge Torricelliana:

𝑄 = 𝜇 ∙ 𝐴 ∙ 2 ∙ 𝑔 ∙ ℎ1− ℎ𝑔𝑠

Da studi sperimentali è emerso come la suddetta relazione possa essere definita da una forma funzionale di tipo monomio:

𝑄 = 𝛼 · 𝑃𝛽 - µ coefficiente di efflusso

- h1 carico in una generica sezione a monte della luce [m]

- A sezione di efflusso [m2]

- g accelerazione gravitazionale [m/𝑠2]

- hgs quota baricentrica della sezione di efflusso [m]

- Q portata attribuita alle perdite (l/s);

- 𝛼 coefficiente della legge monomia noto in letteratura come Emitter Coefficient (l/s∙bar);

- P pressione in rete (bar);

- β esponente adimensionale della legge monomia, noto in letteratura come Leakage Exponent.

Dalla relazione è lecito ritenere che da una riduzione della pressione in rete si ottengano minori portate perse.

In questo senso, è sempre più diffuso l’uso di valvole

regolatrici della pressione (Pressure Reducing Valves, PRVs)

(7)

Installazione Sperimentale

(8)

PROPRIETA’

Isolamento termico Isolamento acustico Leggerezza

Materiale eco-compatibile

Meno resistente cemento tradizionale

Deformazioni maggiori con sollecitazioni meccaniche costanti

Adattabilità tubo alla configurazione del terreno

Resistenza all’attacco di correnti vaganti

Resistenza alla corrosione chimica

Ridotta celerità di propagazione perturbazioni Ridotta scabrezza tubazioni

Pressioni di esercizio minori o uguali a 16 atm

PROPRIETA’

(9)

Acquisizione dati

Calibrazione LabView

Scheda di acquisizione

Trasduttori Elettronici di

Pressione Misuratori

Elettromagnetici di Portata

Portata [l/s]

Pressione [bar]

𝑄𝑚 = 951.78𝑥 − 3.8674 𝑄𝑣 = 952.68𝑥 − 3.8622

0.00 2.00 4.00 6.00 8.00

0 0.005 0.01 0.015 0.02

Pressione P [bar]

Intensità corrente I [mA]

Pressione (P)

x=i [mA]

(10)

Le prove statiche sono state condotte fissando il grado di apertura della valvola a fuso di valle e regolando il carico piezometrico tramite la parziale o totale apertura della valvola a cuneo gommato di monte.

Sono state eseguite 5 Prove Statiche con grado di apertura della valvola di valle pari al 50% alle pressioni di 1bar, 2 bar, 3 bar, 4 bar, 5.5 bar.

La durata delle prove è risultata variabile da 800s per la prova ad 1 bar a 150 s per la prova a 5.5 bar.

0.00 1.00 2.00 3.00 4.00 5.00 6.00 7.00 8.00 9.00 10.00

0.00 2.00 4.00 6.00 8.00 10.00 12.00 14.00 16.00 18.00

0 50 100 150

Pressione (bar)

Portata (l/s)

Tempo (s)

Q monte Q valle Q persa Pressione

Le prove statiche sono riproduttive delle

condizioni di esercizio tipiche delle fasce orarie a minor richiesta dell’utenza

Sono state inoltre eseguite 2 Prove Statiche con grado di apertura della valvola a fuso di valle pari al 25% alla pressione di 1 bar e 2 bar.

0.00 0.10 0.20 0.30 0.40 0.50 0.60 0.70 0.80 0.90 1.00

0 100 200 300 400 500

Portata (l/s)

Tempo (s)

Q monte Q valle Q persa

È evidente in questa tipologia di prove la difficolta nella rilevazione dei dati, probabilmente dovuta all’instaurazione di transitori

0.00 1.00 2.00 3.00

0.00 1.00 2.00 3.00 4.00 5.00 6.00 7.00

0 200 400 600 800

Pressione (bar)

Portata (l/s)

Tempo (s)

Q monte Q valle Q persa Pressione

Prova ad 1 bar

Prova a 5.5 bar Ciascuna prova è

caratterizzata da una fase transitoria iniziale e finale dovuta alla movimentazione della valvola di monte

Prova a 1 bar

(11)

È stato possibile eseguire un confronto tra pressioni e portate perse per le prove di tipo statico con grado di apertura del 50%.

0.00 0.10 0.20 0.30 0.40 0.50 0.60 0.70 0.80 0.90 1.00

100 110 120 130 140

Portata Persa (l/s)

Tempo (s)

3 bar 4 bar 5,5 bar 2 bar 1 bar

Si può notare come all’aumentare della pressione aumentino le portate perse

Prova 1

Prova 2

Prova 3

Prova 4

Prova 5

0.00 0.10 0.20 0.30 0.40 0.50 0.60 0.70 0.80

0.00 1.00 2.00 3.00 4.00 5.00 6.00

Portata persa [l/s]

Pressione [bar]

Eseguendo l’interpolazione dei dati di pressione media e portata persa desunti, è stato possibile utilizzare una forma funzionale di tipo potenza, che restituisce i valori numerici dei coefficienti α e β della Legge monomia, anche detta Legge di Perdita.

Qp = 0.2475x0.6049

Q    P

Legge di Perdita

α = 0.2475 β = 0.6049

(12)

Le prove dinamiche sono state eseguite mediante la regolazione, in corso di sperimentazione, della valvola di valle.

Sono state condotte 9 Prove Sperimentali Dinamiche.

0.00 1.00 2.00 3.00 4.00 5.00 6.00 7.00 8.00

0.00 2.00 4.00 6.00 8.00 10.00 12.00 14.00 16.00

0.00 50.00 100.00 150.00 200.00 250.00

Pressione (bar)

Portata (l/s)

Tempo (s)

Q monte Q valle Q persa Pressione

I Gradi di Apertura della valvola di valle sono variati

nel range 25% - 70%

Prova 6 – Grado di Apertura 40%_50%

0.00 1.00 2.00 3.00 4.00 5.00 6.00 7.00 8.00

0.00 2.00 4.00 6.00 8.00 10.00 12.00 14.00 16.00

0.00 50.00 100.00 150.00 200.00 250.00 300.00

Pressione (bar)

Portata (l/s)

Tempo (s)

Q monte Q valle Q persa Pressione

0.00 1.00 2.00 3.00 4.00 5.00 6.00 7.00 8.00

0.00 1.00 2.00 3.00 4.00 5.00 6.00 7.00 8.00 9.00 10.00

0.00 50.00 100.00 150.00 200.00 250.00 300.00

Pressione (bar)

Portata(l/s)

Tempo (s)

Q monte Q valle Q persa Pressione

Prova 7 – Grado di Apertura 50%_30%

Prova 8 – Grado di Apertura 50%_30%

Le prove dinamiche eseguite tendono a simulare differenti configurazioni del pattern di

consumi.

(13)

0.00 1.00 2.00 3.00 4.00 5.00 6.00 7.00 8.00

0.00 0.20 0.40 0.60 0.80 1.00 1.20 1.40 1.60 1.80 2.00

0.00 50.00 100.00 150.00 200.00 250.00

Pressione (bar)

Portata Persa (l/s)

Tempo (s)

Q persa

Q perse con coef. parziali Q persa con coef. Totali Pressione

La dispersione dei dati delle prove dinamiche, non consente una semplice calibrazione dei coefficienti α e β della Legge di Perdita mediante l’individuazione della funzione potenza di regressione, come eseguito per le prove di tipo statico.

Nel caso di prove dinamiche infatti è stato

possibile estrapolare i suddetti coefficienti mediante l’applicazione

di un software agli Algoritmi Genetici

Prova 6 con Algoritmo Genetico

0.00 1.00 2.00 3.00 4.00 5.00 6.00 7.00 8.00

0.00 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50 3.00 3.50 4.00 4.50 5.00

0.00 50.00 100.00 150.00 200.00 250.00 300.00

Pressione (bar)

Portata Persa (l/s)

Tempo (s)

Q persa

Q persa con coef. Totali

Prova 7 con Algoritmo Genetico In tale caso operativo, sono stati ricercati i valori dei coefficienti α e β tali da minimizzare la funzione di Fitness, corrispondente con la sommatoria degli scarti quadratici relativi tra la correlazione sperimentale pressione-portata e quella analitica

Dal confronto tra i grafici ottenuti sperimentalmente mediante l’utilizzo dei coefficienti α e β, parziali e totali, ricavati tramite l’Algoritmo Genetico, si conferma la validità della calibrazione eseguita, definendo un andamento corrispondente dei trend di portata dispersa nel tempo.

Coefficienti α e β mediati per le 9 prove eseguite

α = 0.36 β = 0.43

(14)

Il presente elaborato di tesi è incentrato sull’analisi della problematica relativa alle perdite fisiche nei sistemi acquedottistici in pressione, valutando la correlazione esistente tra Pressioni e Portate Perse.

Nello specifico, mediante un approccio sperimentale, sono stati valutati i parametri della Legge di Perdita di tipo monomio, relativamente all’efflusso da un foro circolare di 5mm per una condotta in PEad caratterizzata da rinterro in Cemento Cellulare.

Prove Statiche

0.00 0.10 0.20 0.30 0.40 0.50 0.60 0.70 0.80 0.90 1.00

0.00 2.00 4.00 6.00

Portata Persa [l/s]

Pressione [bar]

ARIA

CEMENTO CELLULARE

Confrontando i risultati ottenuti con quanto definito attraverso il medesimo modello, ma in differenti condizioni di posa, si riscontra come l’utilizzo del Cemento Cellulare comporti una riduzione delle portate disperse, rispetto all’efflusso libero, mediamente del 20%.

Per le prove dinamiche è stato possibile il confronto relativamente ad altre sperimentazioni precedentemente effettuate:

α = 0.35 β = 0.45 Coefficienti

sperimentali per Tubazione in PEad

a contato con aria

Coefficienti sperimentali per Tubazione in PEad interrata con Cemento

Cellulare

α = 0.36 β = 0.43

Dal confronto tra coefficienti desunti per Prove Statiche e Dinamiche, si ottiene il seguente andamento:

0.00 0.10 0.20 0.30 0.40 0.50 0.60 0.70 0.80 0.90

0.0 1.0 2.0 3.0 4.0 5.0 6.0 7.0

Portata Persa (l/s)

Pressione (bar)

Prove Statiche Prove Dinamiche

Da tale comparazione risulta:

Non perfetta integrità del cemento cellulare Parziale saturazione del terreno nel cassone Portate perse maggiori per le prove dinamiche

Possibili Cause

Prove Dinamiche

(15)

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