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Tagliatelle al basilico con polpettine di ricotta

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Academic year: 2022

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Tagliatelle al basilico

con polpettine di ricotta

Volete sapere come sono nate le mie Tagliatelle al basilico con polpettine di ricotta? Ve lo racconto subito!

In balcone ho tipo mezza foresta di basilico, in dispensa dell’ottima farina biologica, in frigo la

ricotta non manca mai, della salsa… e soprattutto un po’

di pazzia… decisa a disboscare almeno un po’ il mio balcone ho unito un po’ di tutto ed ecco cosa mi sono inventata!

Una buonissima tagliatelle pomodoro e basilico, si ma a modo mio!

Per la pasta

30gr di fogli di basilico 1 uovo

40gr di acqua

150gr di farina – io usato Tipo 2 di Molino Profili Giuseppe biologica, acquistabile online sullo shop di @bottegadellatuscia

Per condire:

120gr di ricotta 1 tuorlo

1 cucchiaio di parmigiano grattugiato

1 cucchiaio di pangrattato aromatizzato alle erbe 1 cucchiaio di prezzemolo tritato

Sugo

Salsa di pomodoro 1 spicchio di aglio Olio

Sale

Per preparare le mie Tagliatelle al basilico con polpettine di ricotta parto dal preparare la pasta.

Trito finemente il basilico, in una ciotola aggiungo

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farina, l’uovo e l’acqua, il basilico ed impasto bene fino ad ottenere un effetto liscio ed elastico, lascio riposare per circa 30 minuti.

Intanto passo a preparare le polpettine, in una seconda ciotola schiaccio bene la ricotta insieme al tuorlo ed aggiungo man mano tutti gli ingredienti che amalgamo bene, quando sarà tutto ben incorporato inizio a fare delle polpettine non troppo grandi che metto in un piatto e copro.

In una padella faccio imbiondire uno spicchio di aglio con circa un cucchiaio di olio, aggiungo la salsa di pomodoro, aggiusto di sale e faccio andare, quando la salsa si è un po’ ridotta aggiungo le polpettine e faccio cuocere per 5 minuti. Spengo, salsa pronta.

Passata mezz’ora passo a stendere la pasta al basilico, faccio una sfoglia di uno spessore di 1-2 mm circa,

arrotolo e taglio le tagliatelle, infarino e le lascio riposare coperte da una tovaglia.

Metto a bollire l’acqua per la pasta, quando sarà a temperatura cuocio le tagliatelle per qualche minuto, scolo e condisco con il mio sugo e le polpettine,

pronta, servo con una foglia di basilico ed un giro di olio a crudo!

Buon appetito!

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Tagliatelle al basilico con polpettine di ricotta

Penne rigate integrali con broccoli, gamberi e noci

Penne rigate integrali con broccoli, gamberi e noci, un

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piatto salutare, ma devo dire molto, molto gustoso!

Il mio essere perennemente a dieta (anche se con scarsi risultati… ahimè) mi porta a pensare e sperimentare sempre nuovi piatti che siano si buoni, ma che

mantengano basso anche l’apporto calorico… e devo dire questa volta ci sono anche abbastanza riuscita.

Ovviamente già partire da una buona base, come l’alta qualità delle materie prime, mi ha dato una grande mano!

Oltre a dei buoni broccoli e degli ottimi gamberoni, ho utilizzato per la prima volta della pasta integrale, fatta con grano duro Senatore Cappelli. Conosco questa qualità antica di grano, l’ho spesso utilizzata per la panificazione, ma ancora mai provata per la pasta e devo dire che mi ha positivamente sorpresa! Si perchè le

Penne Rigate di Zara Cereali, ditta molisana attiva dal 1988, sono davvero buone, mantengono la cottura ed

essendo trafilate al bronzo con una lenta essiccazione raccolgono e mantengono perfettamente il condimento.

Zara Cereali, come dicevo, è una ditta molisana, della provincia di Campobasso, Mafalda per essere ancora più precisi. Producono e trasformano grani antichi e cereali per l’Italia e per l’estero. Tra le verdi terre

incontaminate molisane, l’aria buona, con attenzione

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all’innovazione ma senza mai distaccarsi troppo dalla tradizione Zara produce e lavora con qualità sempre controllata e garantita dalla filiera corta.

Ma ora basta chiacchiere vi lascio qui la mia ricetta, ma soprattutto vi lascio qui di seguito il codice sconto che Zara Cereali offre a tutte le mie lettrici ed a

tutti i miei lettori:

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-10% su tutti i prodotti Zara Cerali acquistabili sul loro sito!

Cosa aspettate, provate anche voi questi ottimi prodotti rigorosamente Made in Italy!

Ricetta:

350 gr PENNE RIGATE INTEGRALI DI GRANO DURO SENATORE CAPPELLI 1 LIMONE, SCORZA

300 gr BROCCOLI 8 GAMBERONI

1 PEPERONCINO ROSSO PICCANTE 4 cucchiai OLIO EVO

SALE q.b 8 NOCI

Parto con pulire e sbollentare il broccolo, giusto una stemperata e poi lo passo in acqua ghiacciata, in modo da mantenere il colore. In questa stessa acqua cucino le mie penne.

Lavo, sguscio e taglio a pezzettoni i gamberoni, li

metto da parte. Con i gusci preparo un fumetto che userà per mantecare la pasta.

In una padella verso l’olio, lo spicchio di aglio, il peperoncino (siccome non è periodo io uso quello secco) ed i miei broccoli, faccio insaporire.

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Scolo la pasta qualche minuto prima dei 10/12 indicati sulla confezione e la ripasso in padella insieme ai broccoli che stanno andando, verso anche un po’ del fumetto che mi aiuterà a mantecare ed insaporire, per ultimo aggiungo i gamberoni, faccio saltare bene il

tutto e spengo. Levo aglio e peperoncino e servo con una mangiata di noci spezzettate e la buccia di limone

grattugiata.

Pronta, buonissima e super sana!

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Pasta al pomodoro in

bianco

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Pasta al pomodoro in bianco – SerenaCucina

Oggi esperimento: preparo la pasta in bianco al pomodoro… si, mi cimento con l’acqua di pomodoro!

Avete presente un bel piatto di pasta pomodoro e

basilico? Certo che si, solo che tutti la immaginiamo di un bel colore rosso fiammante, un piatto pieno di pasta e tanta salsa di pomodoro rossa, rossissima… ecco io oggi la pasta al pomodoro la faccio in bianco!

Lo so, state pensando che non sia del tutto normale, come darvi torto del resto, ma questa volta vi stupirò con effetti nemmeno poi così speciali.

Dai seguitemi in questo esperimento, non è nemmeno poi così difficile, anzi, e sono sicura che se la proverete sarete sorpresi anche voi dall’esplosione di sapori che avrà il vostro palato.

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Ingredienti:

1 kg di pomodori succosi

350gr di pasta (io ho usato le penne) Olio Evo

Basilico o prezzemolo 1 spicchio di aglio sale

Per preparare la mia Pasta al pomodoro in bianco inizio dall’estrazione dell’acqua dai pomodori. Questo è un procedimento un po’ lungo, ma ne vale la pena.

Lavo e taglio a pezzi i pomodori e li dispongo in uno scolapasta ricoperto con un telo di cotone o lino e con sotto una ciotola per raccogliere il succo. Li schiaccio un po’ e li lascio così a scolare, questo passaggio va fatto per tempo perchè di tanto in tanto bisogna

schiacciare e strizzare i pomodori.

Quando l’acqua sarà pronta la metto metà in una padella e la porto ad ebollizione insieme all’olio e ad uno

spicco di aglio, e l’altra metà la metto a scaldare in un secondo pentolino. Nella padella con l’acqua condita

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calo la pasta e la lascio cuocere, aggiungendo di tanto in tanto un po’ dell’acqua messa a scaldare, aggiusto di sale e continuo così fino a cottura.

Servo con un filo d’olio ed una fogliolina di basilico o prezzemolo, a vostro gusto…

Ta daaaan, facile, vero? E credetemi, è davvero buona!

Spaghetti pomodori secchi

e colatura di alici

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Oggi vi propongo una ricetta dai sapori del Sud: Spaghetti pomodori secchi e colatura di alici!

E’ un po’ che sento parlare di “Colatura di alici”,

famosa quella di Cetara e anche presidio Slow Food ma se ne produce di buona anche in Calabria e Sicilia, e

quindi ho deciso di assaggiarla.

Comprata la mia preziosa boccettina l’assaggio: ha un sapore deciso di mare ed è molto sapida, infatti viene anche usata come condimento al posto del sale.

Ecco la ricetta che la vede protagonista:

Ingredienti

160 gr di spaghetti

3 cucchiai di colatura di alici 5-6 pomodori secchi

2 spicchi d’ aglio Capperi qb

peperoncino prezzemolo olio evo

pangrattato tostato

Preparazione:

Ok, all’opera, iniziamo a preparare questi Spaghetti con pomodori secchi e colatura di alici.

Per prima cosa metto a bollire l’acqua per gli spaghetti e mentre questi si cucinano, in una padella calda

faccio rosolare l’aglio nell’olio ed il peperoncino. A fuoco spento aggiungo i pomodori secchi tagliati a

pezzetti,(qui volendo si potrebbe aggiungere anche qualche cappero, io non l’avevo ;P)

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Scolo gli spaghetti bene al dente e li tuffo nella padella con tutti gli ingredienti e li faccio saltare bagnando con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta e finalmente la mia colatura di alici.

Quando è tutto ben amalgamato ed insaporito spengo il fuoco e servo con una spolverata di prezzemolo tritato e del pangrattato che ho passato in padella antiaderente con un filo d’olio.

P.S. il piatto dell’As Roma è per far contento mio marito… ;D

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Fusilli alla Maddalena in vellutata di melanzane

Oggi Fusilli alla Maddalena in vellutata di melanzane, pare quasi una roba seria e sapete che vi dico? Lo è!!!

Mi rifaccio viva dopo un breve periodo di pausa e lo faccio alla grande, cercando di farmi perdonare in effetti!

Bene, insomma, rieccomi di nuovo qui, pensavate mi fosse dimenticata di voi? Ma come potrei mai?! E’ stato un

periodo “focoso” di alti e di bassi… non sto qui ora ad ammorbarvi, lo farò con un post dedicato ;D

Oggi torno in gran spolvero con una ricetta suggeritami dal marito di una cara amica, la “Cheffa Maddalena”, come la chiama lui…

Non sto qui a perdermi in chiacchiere, vi racconto subito la ricetta di questi Fusilli alla Maddalena in vellutata di melanzane:

Ingredienti:

350gr di pasta tipo fusilli 1 melanzana grande

qualche fogliolina di basilico olio qp

parmigiano qb pepe nero

provola affumicata

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Preparazione:

Per preparare i Fusilli alla Maddalena in vellutata di melanzane, partiamo dalla melanzana: lavo ed asciugo bene la melanzana, e la dispongo su una teglia in forno a 180 gradi avvolta completamente nell’alluminio per 1 ora circa. Quando sarà cotta la lascio intiepidire e ne elimino il gambo. Intanto metto a scaldare la pentola con l’acqua per la pasta.

Passo quindi la melanzana nel mixer ad immersione insieme ad olio, tanto parmigiano, il basilico e il sale.

Lesso la pasta lasciandola leggermente al dente, la scolo e la passo in una padella dove la faccio saltare con la crema di melanzane a fuoco vivo, aggiungo ora la provola affumica tagliata a cubetti. Servo con una

spolverata di pepe nero, ancora parmigiano e basilico fresco.

Buon appetito e grazie Maddie e anche Luca!!!

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Una possibile variante potrebbe anche essere quella di passarlo in forno per farla un po’

gratinare… da provare!!!

Zuppa detox con

lenticchie, spinaci e patate

Che ne dite di una bella zuppa detox con lenticchie spinaci patate e curcuma?!

Gennaio è passato e ci ha lasciato in eredità, come sempre, i postumi delle feste, qualche chiletto in più, e soprattutto l’ansia da dieta.

Questo è il momento in cui tutti siamo alla ricerca di ricette e rimedi dimagranti, anti pancia, drenante, sgonfiante, depurativa, anticellulite o come ci piace dire adesso DETOX!

Bene, è lunedì, per la precisione il primo di febbraio… mese, San Valentino a parte, senza feste… ah no bugia c’è Carnevale… niente non se ne esce!!!

Va beh comunque è lunedì ed io comincio la dieta! ;D Quindi oggi ci becchiamo una bella zuppa detox!

Oltre ad essere ottima per questa grigia e fredda giornata piovosa si

vocifera faccia proprio dei miracoli: sgonfia la pancia, è antiossidante ed anche ricca di ferro, insomma saremo tutti “più sani e più belli” in un batter d’occhi.

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Comunque per i più scettici è anche buona, quindi in caso non fosse proprio miracolosa mangiarla non è un grosso sacrificio!

Ma bando alle ciance, ecco la ricetta…

Ingredienti:

4 patate bollite

300 gr di spinaci surgelati 250 gr di lenticchie

1 carota

1 coste di sedano 1,5 cipolla

pepe nero curcuma

olio di oliva 2 fette di pane brodo vegetale

Difficoltà: Facilissima Cottura: 15 minuti Preparazione: 5 minuti

Preparazione:

Bene, prepariamo la zuppa detox con lenticchie

spinaci patate e curcuma.

Di sicuro la prima cosa da fare è lessare le lenticchie (io ho usato quelle di Colfiorito, anche per sostenere l’economia post Terremoto), le metto quindi in

abbondante acqua insieme ad una carota, una costa di sedano e mezza cipolla.

Passo quindi a tagliare la cipolla e con un filo d’olio e un po’ di acqua la faccio stufare in padella.

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Unisco gli spinaci e lascio insaporire aggiungendo un mestolo di brodo, per evitare che soffriggano. Una volta cotti aggiungo patate e lenticchie e molto brodo,

condisco con sale, pepe e la curcuna e lascio cuocere ancora per

una decina di minuti.

Intanto in una seconda padella faccio tostare qualche crostino del mio pane, fatto questo con semi di lino.

Trascorsi i 10 minuti frullo bene la zuppa con un mixer ad immersione e servo la zuppa in ciotola con qualche crostino ed un fino d’olio a crudo.

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Ravioli Cacio e pepe con le cozze

Ravioli Cacio e pepe con le cozze… Oggi gioco con un paio di ricette e ne faccio una nuova…

La famosa Cacio e pepe è un gustoso piatto della

tradizione romana, dalla puglia, invece, ci insegnano che le cozze con il pecorino stanno davvero bene! Come unire queste 2 cose? Idea, vado oltre!

La pasta la faccio proprio cacio e pepe, nel senso che impasto farina, formaggio e pepe nero insieme per farne dei ravioli e le cozze le faccio diventare il ripieno.

Diamo a Cesare quel che è di Cesare, cacio e pepe nell’impasto l’ho assaggiata al ristorante del buon Renatone Salvatore, lo chef de “la Prova del Cuoco”

Il risultato mi sembra ottimo, un piatto ricco ma anche economico, pochi ingredienti ma ottimo risultato

Vi racconto la ricetta…

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Ingredienti:

Per la pasta fresca:

150gr di semola di grano duro rimacinata 100 gr di acqua

100 gr di pecorino romano grattugiato pepe nero qb

Per il ripieno dei ravioli:

100 gr di cozze fresche

100 gr di pomodorini datterini freschi prezzemolo

una spolverata di pangrattato 1 spicchio di aglio

olio EVO

Per il condimento:

500 gr cozze fresche

150 gr di pomodorini datterini Prezzemolo

Olio EVO

Pecorino romano grattugiato

Preparazione:

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Inizio a preparare la ricetta partendo dai ravioli.

Sulla spanatoia faccio la fontana di farina unendo anche il pecorino ed il pepe. Aggiungo pian piano l’acqua ed inizio ad impastare fino ad ottenere una bella

consiostenza dell’impasto liscia. Lascio riposare l’impasto per qualche minuto.

Intanto pulisco le cozze e le faccio aprire in padella con un po’ di olio ed uno spicchio di aglio. Man mano che queste si aprono le tolgo dalla padella e circa un 100 grammi le sguscio.

Con le coze sgusciate vado a preparae il ripieno dei ravioli.

In una ciotola unisco le cozze che spezzetto

grossolanamente, pochissimo pangrattato, un po’ di

prezzemolo tritato e circa 100 gr di pomodorini tritati grossolanamente.

Amalgamo bene il tutto.

Le restanti cozze che ho fatto aprire in padella, le metto da parte. Mi serviranno in seguito per preparare il condimento dei miei ravioli.

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Passo ora a stendere la mia pasta con il mattarello, ben riposata. Stendo la sfoglia fino ad arrivare ad uno

spessore di circa 2 mm e con lo stampino da ravioli inizio a ritagliare i quadratini.

Sulla metà di questi metto un po’ di ripieno e richiudo bene i ravioli stando però attenta a che non rimanga aria all’interno del raviolo.

Nella padella dove ho fatto aprire le cozze faccio

saltare i pomodorini tagliati a metà con olio e aglio.

Intanto metto a scaldare l’acqua per cuocere i ravioli, non la salo perchè tra il pecorino e le cozze questo piatto è già molto sapido. L’acqua bolle, tuffo in

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pentola i miei ravioli ed a metà cottura circa li scolo e li passo in padella con i pomodorini.

Termino la cottura in padella, aggiungo le cozze un paio di minuti prima di spegnere e faccio insaporine bene il tutto.

Servo con una spolverata ancora di pecorino ed un po’ di prezzemolo tritato fresco.

Buonissima!!!

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Fusilli con cavolo nero su crema verde di formaggi

fusi

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Oggi cavolo nero, o meglio oggi ricetta Fusilli con cavolo nero su crema verde di formaggi fusi…

Sono passata dall’orto biologico de “il Melograno 2013”

e ho visto una meravigliosa distesa di cavoli neri… Non ho saputo resistere, sono tornata a casa con un fascio gigantesco di queste bellissime foglie verdi!

Il cavolo nero è molto usato soprattutto in toscana, ci si fa la buonissima ribollita, è ricco di mille

proprietà

benefiche: è depurativo, antivirale, antiossidante,

antinfiammatorio, antitumorale ed essendo ricco anche di sali minerali e vitamine è ottimo contro virus da

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freddate e dolori da contratture e infiammazioni…

insomma tocca mangiarlo per forzaa!!!!

E comunque è anche buono!!!

Io ho l’ho sperimentato in un primo piatto ed è venuto veramente buono, vi racconto la ricetta…

Ingredienti:

250g Cavolo nero

40g Olio extravergine d’oliva 1 Spicchio d’aglio

320 g di pasta, io ho usato dei fusilli di Gragnano Peperoncino qb

150 gr Formaggio spalmabile 1 cucchiaio di Ricotta Parmigiano grattugiato

Coste di cavolo nero lessate e frullate

Si parte dalla verdura, mondo le foglie di cavolo tirando via la parte della foglia dallo stelo centrale e separo le due parti, metto a lessare le due cose in 2 pentole separate.

Una volta cotte le foglie le scolo

dall’acqua senza però gettarla via, in questa farò cuocere la pasta.

Cotte anche le tolgo dal’acqua, le passo in una ciotola e le frullo molto bene con un mixer ad immersione. Passo ora alla crema di formaggio, per non appesantire troppo

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il piatto uso dei formaggi più leggeri e delicati come la crema spalmabile e la risotta e poi aggiungo sapore con il parmigiano. In un pentolino, quindi, li scaldo e li unisco alle coste frullate.

In una padella antiaderente faccio saltare poi, le

foglie di cavolo, tagliate un po’ grossolane, con oglio olio e peperoncino, intanto cucino anche la pasta. A cottura bene al dente scolo i fusilli e li passo nella padella insieme alle foglie, li faccio saltare ed

insaporire bene.

Tutto pronto rimane da impiattare! Sulla base del piatto metto un po’ di crema di formaggio e sopra la mia pasta saltata con il cavolo, a piacere una spolverata di formaggio ancora e via in tavola!!!

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Pasta palamita pesto di pistacchi e pomodorini

Oggi mi cimento in un nuovo esperimento: Pasta palamita pesto di pistacchi e

pomodorini.

Ho comprato una bellissima palamita, un pescione della famiglia dei pesci azzurri simile al tonno, ma ritenuto meno nobile e questo in realtà è per noi un vantaggio, infatti costa molto meno di un trancio di tonno e la carne è ugualmente molto buona, soda e compatta e ci si possono fare davvero molte cose sfiziose!

Essendo poi un pesce azzurro è ricca di Omega 3 e quindi fa anche bene, mi sembra fantastico, no?!

Avevo preso, qualche giorno fa ad una fiera di prodotti gastronomici, un vasetto di pesto di pistacchi di

Bronte, era un po’ che pensavo ad un uso un po’ più creativo che buttarlo semplicemente sulla pasta. Ecco l’occasione l’abbino al pesciolino e vidirò, è venuto fuori un possibile piatto della cucina sicilina, non male!

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Vi racconto come ho fatto…

Ingredienti:

1 palamita

Casarecce di Gragnano

1 vasetto di pesto di pistacchi di Bronte 300 gr di pomodorini datterini

10/15 gr di uvetta 320 gr di pasta olio Evo

1 spicchio d’aglio Sale

Procedimento:

Bene, mettiamoci a lavoro… iniziamo a preparare la mia pasta con palamita, pesto di pistacchi e pomodorini!

La prima cosa che faccio è pulire e sfilettare la palamita, ne ho poi ricavato dei cubetti di polpa.

In una ciotolina metto a mollo l’uvetta con dell’acqua tiepida, intanto passo a pulire e tagliare a metà i pomodorini.

Prima di passare alla cottura del condimento, metto a scaldare l’acqua

della pasta e appena arriva a bollore la calo, io ho scelto delle casarecce di Gragnano.

In una padella faccio saltare lo spicchio d’aglio con l’olio e quando si è imbiondito lo tolgo e butto in padella i pomodorini che faccio andare per un paio di

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minuti. Aggiungo anche la palamita e per ultimo l’uvetta che ho precedentemente strizzato bene, aggiusto di

sale. Faccio saltare il tutto per qualche minuto, giusto il tempo che la palamita diventi bianca e spengo.

Scolo la pasta leggermente indietro di cottura e la tuffo in padella insieme al condimento, faccio saltare ed insaporire bene per gli ultimi 2 minuti di cottura della pasta.

A fuoco spento aggiungo il pesto, amalgamo bene e servo.

Mio marito ha approvato!

Pasta patate e fagioli

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Oggi ricetta del cuore!

Questo è un piatto che spesso preparava la mia cara nonna Rosina.

E’ un piatto contadino, povero, ma che mi riempie il cuore. Ricordo che da piccola quando andavo a trovarla lei lo preparava spesso e con tanto amore, perchè sapeva che mi piaceva molto.

Che poi la cosa è strana visto che e a me non piacciono molto le taccole, infatti io da furba facevo 2 cose, cercavo di prendere soprattutto pasta e patate e poi andavo alla ricerca dei fagioli che erano usciti dal baccello, quelli si che erano buoni!

In realtà queste cose le faccio ancora adesso, ma non ditelo a mio marito visto che gli toccano tutti i

fagiolini!!!! hihihi XD

Insomma si questo piatto mi fa tornare bambina, ve lo racconto…

Ingredienti:

160 gr di pasta

200 gr di fagioli a taccole 2 patate

200 gr di pomodorini olio Evo qb

parmigiano grattugiato sale

1 cipolla peperoncino prezzemolo

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Procedimento:

La prima cosa che faccio è pulire e tagliare a pezzetti le taccole le lesso in acqua salata. Stessa cosa per le patate, le pelo, le taglio a pezzzetti e le lesso.

Passo poi a preparare il sugo, in una casseruola

faccio imbiondire con un po’ di olio una cipolla che ho precedentemente mondato e tritato grossolanamente.

Unisco i pomodori e lascio cuocere per circa 10 minuti, aggiusto di sale. Una volta cotto il pomodoro spengo ed aggiungo il basilico spezzettandolo con le mani.

Nel frattempo cuocio la pasta in abbondante acqua

bollente e leggermente salata. La scolo molto al dente e la butto in padella insieme alla salsa di pomodoro, le taccole, e le patate, Faccio saltare ed insaporire bene.

Servo con un filo d’olio a crudo, una spolverata di parmigiano e una foglia di basilico.

Buona… ah i fagiolini fuori dal baccello sono i miei!!!!

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