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Roma, Casilina calcio (Juniores reg.), Del Monaco: La rosa è completa, sarà un campionato tosto

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Academic year: 2022

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Roma, Casilina calcio (Juniores reg.), Del Monaco:

“La rosa è completa, sarà un campionato tosto”

ROMA – L’anno scorso, subentrando in corsa, ha salvato la categoria regionale tramite i play out. Mister Sergio Del Monaco quest’anno potrà cominciare da inizio stagione il suo lavoro sulla panchina della Juniores regionale del Casilina e lo farà con un gruppo molto rinnovato per motivi anagrafici.

«Avremo molti ragazzi del 2000 in rosa, sono i giocatori che hanno vinto con mister Bernardi il campionato Allievi provinciali della passata stagione. Avremo sicuramente delle difficoltà per via dell’età media più bassa rispetto alle avversarie, ma credo che i ragazzi abbiano delle buone qualità e possano togliersi delle soddisfazioni. Aggiustamenti alla rosa? Abbiamo lavorato da luglio su questo organico e al momento non c’è bisogno di ulteriori interventi, tra l’altro i

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ragazzi stanno lavorando con costanza e impegno».

Del Monaco parla poi di un’altra difficoltà che la Juniores regionale del Casilina sarà costretta a fronteggiare. «Siamo stati inseriti in un girone complicato in cui ci sono diverse squadre con le prime squadre in Eccellenza e Promozione, ciò vuol dire che spesso ci ritroveremo di fronte ragazzi “fuori quota” che militano nei massimi tornei regionali. La salvezza?

Non ci vogliamo porre obiettivi prefissati, vedremo gara dopo gara cosa avrà meritato questo gruppo». L’esordio programmato per sabato primo ottobre avverrà tra le mura amiche proprio contro una formazione di spessore. «Giocheremo col Villalba che ha iniziato fortissimo nel campionato di Promozione. Sarà un bel test e mi auguro che la squadra possa arrivare abbastanza brillante a questo appuntamento». Il Casilina disputerà tra oggi (amichevole con la Juniores Elite della Pro Roma) e sabato (test interno con i pari grado del Frascati) gli ultimi test amichevoli prima dell’esordio in campionato.

«Forse nella settimana che precede il debutto faremo un test in famiglia con la nostra Prima categoria. Come condizione attualmente siamo ancora attorno al 40-50% e dobbiamo crescere, ma per la prima di campionato cercheremo di arrivare con le gambe meno pesanti».

Roma, Lirfl (rugby a 13):

venerdì a Messina un raduno

della Nazionale per gli

atleti del sud Italia

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ROMA – Il 2017 della Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl) aspetta il “botto finale”. Prima della fine dell’anno solare, infatti, la Nazionale di rugby a 13 disputerà una nuova amichevole come da annuncio del presidente Pierluigi Gentile (contro il Pakistan e forse anche un’altra avversaria). Per arrivare preparato all’appuntamento, lo staff azzurro sta organizzando una serie di raduni in giro per l’Italia: venerdì prossimo, a partire dalle ore 20,30, toccherà a Messina dove si ritroveranno gli atleti del sud. Ad ospitare l’evento sarà la società dei Cavalieri Messina del coach Roberto Lo Re che ha concesso il centro sportivo

“Sperone”. «D’altronde il movimento della Lirfl ha visto come grandi protagoniste due squadre del sud come Reggio due anni fa e i Crociati l’anno scorso, rispettivamente campione d’Italia e semifinalista nella corsa scudetto: segno che il rugby a 13 è molto ben sviluppato nei nostri territori» dice con orgoglio il referente del Comitato Calabria Luca Giglio, molto attivo nell’organizzazione di questo evento al quale presenzieranno il ct azzurro Pierpaolo Rotilio e il team manager Roberto Giuliana. «Chissà che qualcuno degli atleti

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presenti venerdì non possa ripercorrere le orme di giocatori come Lorenzo Imbalzano, giocatore calabrese divenuto nel tempo uno dei punti fermi della Nazionale» è l’augurio di Giglio.

Sarà un raduno con tanti giovani interessanti e anche elementi di spicco non solo del mondo del rugby a 13, ma anche del rugby union. E’ il caso di Marco Giorgi e Giorgio Blandini che saranno presenti all’allenamento e sono giocatori di spessore anche nel XV. «Il rugby a 13 mi è piaciuto sin dal primo momento che l’ho provato, è molto fisico e di contatto – dice Giorgi, giocatore di mischia classe 1990 che ha avuto anche un’esperienza a Recco nella serie A del rugby a 15 e che ha giocato per i Syrako nel campionato di rugby league appena messo alle spalle – Nel nord Italia, da cui provengo, è una disciplina che ha meno seguito, mentre al sud riscuote molto più interesse. Un pensiero alla Nazionale? Se parteciperò al raduno di venerdì è per provare a convincere lo staff azzurro». Anche Blandino, numero 8 classe 1980 che ha avuto esperienze anche nella B del rugby a 15 e che gioca coi Crociati nel rugby league, proverà a giocarsi le sue carte.

«Se mi verrà data la possibilità di vestire l’azzurro, darò tutto me stesso. Ma la cosa fondamentale per me, che ho raggiunto una certa età dal punto di vista sportivo, è cercare di trasmettere la passione per questa disciplina a tanti validi giovani ragazzi che possono crescere e diventare punti di forza della Nazionale. In Sicilia e Calabria si è creato un bel movimento e poi la Lirfl permette a tutti gli atleti di rugby a 15 di partecipare a competizioni testanti nei periodi di pausa dei campionati di union: una maniera molto interessante di essere sempre in movimento».

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3T Frascati Sporting Village, l’annuncio di Pavia: “Tincani e Birri tecnici delle prime squadre”

FRASCATI (RM) – Il 3T Frascati Sporting Village è pronto per la più importante stagione della sua storia (almeno finora…).

Il club del presidente Massimiliano Pavia, con un grande sforzo, è riuscito a confermare la presenza delle due prime

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squadre nei campionati nazionali di competenza, la serie A2 femminile e la serie B maschile, e ora ne ufficializza i tecnici. «Per gli uomini abbiamo scelto Emanuele Tincani e per le donne Mauro Birri – annuncia Pavia – Il primo è stato giocatore della prima squadra e collaboratore di Massimiliano D’Antoni (responsabile tecnico del settore pallanuoto del 3T Frascati Sporting Village, ndr) già nel corso della scorsa stagione. Ha le qualità tecniche, ma anche gestionali e di personalità per gestire la prima squadra e siamo assolutamente convinti che farà bene. Per ciò che concerne Birri, è un tecnico esperto che avrà a disposizione un organico molto competitivo: quest’anno soprattutto nel femminile sono state le atlete a cercare noi e non viceversa. C’era una voglia forte di rifare la serie A2 e siamo riusciti a partire, tra l’altro stringendo un accordo di collaborazione con il Nautilus (di cui Birri è direttore tecnico, ndr). Siamo o r g o g l i o s i d e l l e c o n q u i s t e f a t t e i n q u e s t i a n n i e dell’attenzione che ci stanno riservando anche le istituzioni federali: d’altronde il 3T Frascati Sporting Village, pur rimanendo estremamente attento al lavoro sul settore giovanile, è tra le pochissime società d’Italia a poter contare su due prime squadre in altrettanti campionati nazionali, anzi ne avremo una terza che giocherà nella serie B femminile e che servirà per far disputare un campionato di

“grandi” a tante ragazze del nostro settore giovanile. Inoltre il nostro club ha settori agonistici di ben quattro discipline che rientrano sotto l’egida della Federnuoto vale a dire pallanuoto, nuoto, salvamento e da quest’anno pure nuoto sincronizzato. Di fatto ci mancano solo i tuffi…». Ovviamente carichi per la nuova avventura sia Tincani che Birri. «Sarà la mia esperienza da allenatore in una prima squadra dopo la parentesi giovanile al Time Out e la collaborazione con la Roma Nuoto – dice il primo – In estate ho partecipato a uno stage col campione olimpico Roberto Calcaterra e ho lavorato al villaggio olimpico di Lignano Sabbiadoro per un mese a luglio, sempre coi giovani: due esperienze molto importanti.

Ringrazio Pavia e D’Antoni per avermi concesso questa

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opportunità. Timori? Non ne ho: mi sono sempre piaciute le sfide difficili, cercheremo di salvarci con un gruppo che è quasi lo stesso dell’anno passato perché quei ragazzi ci hanno portato fino alla serie B e meritano di giocarsela». Arriva dall’esperienza di Taranto (dove ha guidato la C maschile e la B femminile) il neo tecnico della serie A2 femminile Mauro Birri. «Nella mia ultratrentennale carriera da allenatore ho avuto grandi soddisfazioni sia con gli uomini che con le donne, con cui sono stato vice-campione d’Italia al Racing. La collaborazione col Nautilus del presidente Massimiliano Bartolucci renderà ancora più solido il progetto tecnico della A2 del 3T Frascati Sporting Village. Le prospettive stagionali? E’ prematuro per dirlo, lavoriamo da poche ore assieme alle ragazze che comunque conoscevo per la maggior parte. Credo che il gruppo abbia le qualità giuste per fare bene, ma vedremo più avanti dove potremo arrivare».

Roma, V. Divino Amore calcio (I cat.), Randò: “Poker di Coppa? Bell’esordio, ma piedi per terra”

ROMA – La “prima” della nuova Prima categoria della Virtus Divino Amore ha sfiorato la perfezione. La squadra di mister Mario Di Marco ha sconfitto con un netto 4-0 il Real Rocca di Papa grazie alle reti di Valente, Salveta, Procopio e Francesco D’Auria. «Un esordio col botto, non ce lo aspettavamo nemmeno noi così – sorride il vice presidente Sergio Randò – Tra l’altro avevamo anche qualche ragazzo

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indisponibile e di fronte c’era un avversario tradizionalmente tosto e preparato. Ma i ragazzi hanno giocato davvero un buon calcio: faccio i complimenti al mister sia per questo che per il fatto di aver utilizzato tutti i cinque cambi a disposizione. In ogni caso è solo la prima partita e dobbiamo tenere ben saldi i piedi a terra». Il risultato pone la Virtus Divino Amore in una buona posizione all’interno del girone che comprende anche il Valle Martella: proprio a Zagarolo, domenica prossima, la squadra capitolina si giocherà il passaggio del turno. «Andremo lì dopo aver maturato una buona differenza reti oltre alla vittoria, vedremo come andrà a finire». Randò è stato uno dei pochi “superstiti” della rivoluzione societaria e tecnica che ha investito la Virtus Divino Amore in estate e, anche per questo motivo, il club gli ha affidato la delicata carica di vice presidente. «Mi hanno dato questo incarico per “anzianità” – sorride – In ogni caso l’ho accettato con entusiasmo e sto cercando di impegnarmi al massimo per portarlo avanti. Ma quando si lavora tutti nella stessa direzione, anche le eventuali difficoltà si superano in maniera più agevole». Randò si dice soddisfatto dei primi passi gestionali della Virtus Divino Amore 2017-18. «Non va mai dimenticato che poco più di un mese fa questa società è stata ad un passo dal chiudere le proprie attività. Dal momento in cui la proprietà ha trovato la giusta quadratura del cerchio abbiamo fatto passi da gigante: al di là delle sensazioni positive trasmesse dalla prima squadra, abbiamo già riavviato il settore della Scuola calcio e stiamo completando le selezioni giovanili agonistiche per disputare campionati di buon livello» conclude il vice presidente.

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Pozzuoli, Solfatara: lo shock

dopo la tragedia

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POZZUOLI (NA) – Nell’antichità la Solfatara di Pozzuoli era considerata la porta dell’Inferno, i Pink Floyd la scelsero come location per il film-concerto-documentario dal nome:

“Live at Pompei”, diretto da Adriano Maben e persino Toto girò due film “Totò all’inferno”; e “47 morto che parla”, De Sade paragonò le persone passionali all’attività

tellurica flegrea.

Lo scenario è sempre lo stesso, lunare con i segni dello zolfo vicino le rocce dove si trovano le fumarole di colore verdastro, i sentimenti contrastastanti, di attrazione e di paura che si prova verso questo luogo quando lo si visita è lo stesso da sempre, come testimoniano le opere letterarie e pittoriche, persino Dante la menziona, attorno ad essa c’è una fitta vegetazione come a voler nascondere da lontano quello che è capace di fare la natura. Era consuetudine dipingere Gouaghes nell’Ottocento avendo come

soggetto la solfatara, venne definita dal presidente Charles de Brosses la “marmitta di vulcano”, Goethe la mensiona suo libro “Viaggio in Italia” durante il Grand Tour.

Il cancello nei giorni dopo la tragedia si apriva solo per i campeggiatori, fuori al bar vicino all’entrata non si parla dell’altro, i puteolani che vivono nelle vicinanze della Solfatara hanno tutti il volto sotto shock dell’incubo che ha vissuto quasi un’intera famiglia del nord in gita e in cerca di spensieratezza ma, invece hanno trovato la morte. Eppure è successo lì e li ha inghiotti senza pietà, come un mostro, facendo ricordare a noi persone contemporanee che la natura è bella, ma anche crudele, che decide lei quando e come andarla a trovare. Il confine che unisce la vita e la morte e talmente sottile che non tradisce l'etimologia del significato dei Campi flegrei dal greco FLègo, dal significato “Brucio, Ardo”.

Giuseppina Ercole

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Milano, narcotraffico:

sgominata organizzazione criminale di albanesi

MILANO – I Carabinieri del Comando Provinciale di Milano hanno dato esecuzione, nel legnanese e nelle province di Varese e Torino, ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Busto Arstizio (VA) nei confronti di 10 persone (9 cittadini albanesi ed un italiano), di età compresa tra i 22 ed i 54 anni, ritenute responsabili, a vario titolo, di traffico e detenzione illecita di stupefacenti del tipo cocaina, marijuana ed eroina.

Gli arresti giungono al termine di una complessa attività di indagine condotta dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Legnano (MI) su due famiglie, operanti a Villa Cortese (MI), San Giorgio di Legnano (MI) e Legnano, dedite allo spaccio di ingenti quantitativi di stupefacenti. Durante l’indagine, protrattasi per circa 8 mesi, è stato sequestrato anche un “libro mastro”, sul quale era riportata la contabilità di uno dei “fornitori” di stupefacente. L’analisi del documento rinvenuto e i successivi riscontri effettuati dai carabinieri hanno consentito di accertare che la droga movimentata aveva fruttato, durante il periodo di svolgimento dell’intera indagine, la somma di oltre

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due milioni di euro.

Terremoto in Messico: 150 vittime. Crolla una scuola e muoiono 22 bambini

MESSICO – Una capitale, e un intero Paese, sotto shock. Nella prima notte dopo il fortissimo terremoto di ieri, Città del M e s s i c o c o n t a i m o r t i , m e n t r e i s o c c o r s i c e r c a n o disperatamente di salvare chi è rimasto sotto le macerie. Ma non c’è stato niente da fare per otto bambini e una maestra rimasti intrappolati dentro una scuola. Il bilancio della mega-scossa di magnitudo 7.1 è tragico e nel corso della notte non ha mai smesso di aggravarsi. Di ora in ora, gli aggiornamenti sono state costanti: l’ultimo è di 149 morti, gran parte dei quali nello stato di Morelas e a Città del Messico, oltre che a Puebla e negli stati del Messico e di Guererro. Sui tanti fronti dell’emergenza, l’aspetto centrale è quello di salvare chi è rimasto sotto i detriti dei tanti

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crolli in città: una quarantina, ha precisato il presidente Enrique Pena Nieto, tra i quali quello nella scuola ‘Enrique Rebasamen’ dove sono rimasti intrappolati anche dei bambini.

Otto di loro sono morti insieme ad una maestra del collegio dal quale, riferiscono i media locali, una piccola di sei anni ancora intrappolata è riuscita a entrare in contatto via Whatsapp con i soccorritori. A sottolineare la lotta contro il tempo per scavare tra i detriti alla ricerca dei sopravvissuti è stato tra gli altri il sindaco Miguel Angel Mancera, che ha disposto lo ‘stato d’emergenza’ in tutta la città. Oltre agli uomini delle forze di sicurezza – tra i quali 3 mila miliari – tantissimi volontari hanno preso parte alle operazioni di soccorso fin da subito dopo la mega-scossa di ieri alle 13,14 (ore locali). La megalopoli-capitale, dove 49 persone che hanno perso la vita, è rimasta profondamente ferita dal terremoto. Il rientro a casa di migliaia e migliaia di persone si è svolto in mezzo a numerose difficoltà e un clima caotico, tra l’altro per le fughe di gas e strade chiuse, molte delle quali senza semafori a causa dei black out, soprattutto nell’area del centro e del sud della capitale: in totale, circa 3,8 milioni di persone sono rimaste senza elettricità, 2 milioni a Città del Messico.

“@angelomangiante: Vetri completamente spaccati dal terremoto

#Messico pic.twitter.com/iFvo3wWG1I“

— ⚽ 1927AsRoma2017⚽ (@Ma29Ma7) 19 settembre 2017

“Ero in un bar prendendo un caffè nella zona di Prados de Coyoacan, è arrivata la scossa e sono stato letteralmente scaraventato fuori. In genere sono io a mantenere i nervi saldi, ma questa volta ho avuto tanta paura, sono stato confortato da chi mi stava vicino per strada”, racconta all’ANSA Marcos Martinez. I commenti di tutti in città sono soprattutto due e mettono in luce i tratti fondamentali della

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scossa: ieri, la terra ha tremato in modo ancora più violento sia del devastante sisma del 1985 (10 mila morti, anche questo un 19 settembre) sia di quello dello scorso 7 settembre, che ha avuto un’intensità maggiore (8,2) e nel quale hanno perso la vita 100 persone.

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