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LA RELAZIONE D AIUTO E L ESPERIENZA ALL ELAION

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Academic year: 2022

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LA RELAZIONE D’AIUTO E

L’ESPERIENZA ALL’ELAION

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LA RELAZIONE D’AIUTO PER ROGERS

Rogers nel 1951 ha definito la relazione d'aiuto come "una relazione in cui almeno uno dei due protagonisti ha lo scopo di promuovere nell'altro la crescita, lo sviluppo, la maturità ed il raggiungimento di un modo di agire più adeguato e integrato. L'altro può essere un individuo o ungruppo. In altre parole, una relazione di aiuto potrebbe essere definita come una situazione in cui uno dei partecipanti cerca di favorire in una o ambedue le parti, una valorizzazione maggiore delle risorse personali del soggetto ed una maggior possibilità di espressione". La specificità che la distingue dalle altre relazioni umane è l'aspetto metacognitivo: per competenza d'aiuto si intende infatti la capacità di dare vita ad una relazione umana in modo consapevole,controllato ed intenzionale, padroneggiando razionalmente abilità "che sono un tutt'uno con ciò che si è".

Elementi centrali della relazione d'aiuto:

- contatto psicologico, inteso come relazione interpersonale che si instaura affinché sia possibile il counseling;

- incongruenza, che consiste nella discrepanza tra l'esperienza reale e l'immagine di sé che l'individuo ha quando si rappresenta tale esperienza. Quando il soggetto non ha consapevolezza della sua incongruenza, allora si troverà in una condizione di vulnerabilità, mentre quando neè cosciente si genererà uno stato di tensione detto ansia. L'incongruenza caratterizza il cliente;

- congruenza, cioè la condizione sperimentata dal soggetto che consente di essere liberamente se stesso nel corso della relazione e del colloquio. Il counselor si trova in uno stato di congruenza;

- comprensione empatica, ossia la capacità di sentire il mondo del cliente come se fosse nostro, senza perdere mai di vista la condizione di "come se";

- accettazione positiva incondizionata: non vengono poste condizioni per l'accettazione dell'altro, la persona viene apprezzata senza essere valutata, in quanto individuo unico, specifico e distinto dagli altri. Essa implica l'assenza di qualunque giudizio e un sincero interesse per l'altro.

- comunicazione: fa riferimento al fatto che il cliente percepisca l'accettazione e l'empatia che il counselor manifesta nei suoi confronti. Serve però attenzione per il modo in cui tali sentimenti vengono comunicati e compresi.

Se queste condizioni sono presenti, allora secondo Rogers si verificherà una modificazione costruttiva della personalità del cliente; altri autori successivi hanno affermato che questi sei elementi sono necessari ma non sufficienti per la buona riuscita del counseling.

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CHE COS’È LA RELAZIONE D’AIUTO?

• La relazione d’aiuto interessa quei professionisti che in differenti modi s’impegnano nella cura del prossimo. Ciò è valido anche, e soprattutto, per psicologi e psicoterapeuti che realizzano nel rapporto donativo e curativo il perno del cambiamento e del risanamento. Quella con il proprio terapeuta è una relazione di sostegno e contenimento che offre spazio e tempo a temi da approfondire e a condotte o atteggiamenti disfunzionali da smontare e ricostruire.

• Chi è in grado di gestire le avversità della vita crea pensieri positivi, applica soluzioni vantaggiose, e guida la propria emotività senza farsi tiranneggiare dagli eventi. In queste occasioni, nonostante i dubbi e le incertezze, non si resta in una situazione di stallo ma si fa leva sulle proprie risorse per uscirne. Per fare tutto ciò è necessario possedere una mente forte e bilanciata che nei momenti di difficoltà aiuti a

sopportare eventi stressanti quali lutti, separazioni, malattie e altro ancora. Tuttavia, non sempre è

possibile contare sulle proprie forze di fronte a cambiamenti improvvisi e dolorosi. E’ proprio in queste

occasioni che l’intervento di un professionista può dirimere conflitti personali, di coppia e familiari,

sostenendo e contenendo le parti interessate e guidandole da uno stato di sofferenza a uno stato di

benessere. Aiutare è rendere più chiara la strada a chi non vede una via d’uscita. Poiché un equilibrio

psichico instabile fa cogliere anche i piccoli problemi come insuperabili, un punto di vista esterno è la

giusta soluzione per ritrovare serenità e appagamento quotidiano.

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A COSA SERVE L’EMPATIA NELLA RELAZIONE D’AIUTO?

• L'’empatia, all’interno della relazione d’aiuto così come nella vita relazionale quotidiana, è un elemento indispensabile per comprendere le emozioni e lo stato d’animo dell’altro. Essa rappresenta la via principale per stabilire un’autentica comunicazione interpersonale che fa identificare l’osservatore/ascoltatore in ciò che prova l’altra persona. L’empatia che sperimenta il professionista non si limita alla semplice identificazione con l’altro ma è una dinamica più articolata che prevede al suo interno manovre specifiche che guidano il paziente nel suo percorso. È un processo personalizzato che oltre all’aiuto in senso stretto offre soluzioni pratiche e nuove strategie. La sofferenza è accolta e contenuta, i processi mentali sono stimolati e, per questo,

desiderati. Entrare all’interno di una relazione d’aiuto è, sia per il professionista sia per chi chiede il suo intervento, un’opportunità di arricchimento emotivo e mentale. Offrire aiuto così come riceverlo, fa sentire riconosciuti nella propria individualità, aumenta l’autostima e la pro-socialità.

• La relazione d’aiuto è, quindi, un vero e proprio percorso di cambiamento per entrambi i protagonisti!

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CHE COS’È L’ELAION?

Il centro di riabilitazione nuovo elaion, localizzato in contrada Tavoliello

Eboli,nacque nel lontano 1967 per volontà della nobildonna Falco Contardi, che volle destinare una parte della collina a residenza di quanti abbiano bisogno di cure e/o non autosufficienti, e si avvolse nella progettazione e nella realizzazione, della consulenza del professor Giovanni Bollea, padre

della neuropsichiatria italiana. Si era in un’epoca in cui l’utenza era costituita da elementi della media ed alta borghesia ed il trattamento, a pagamento, prevedeva prevalentemente il residenziale. Rilevato in fitto del 1977, il centro fu acquistato dalla cooperativa sanatrix nel 1990 con destinazione a pubblica utilità per erogare servizi sanitari, socio-sanitari e, riabilitativi, e assistenziali

rivolti alle persone portatrici di handicap e alle loro famiglie. Fin dalla sua

costituzione il numero è Lion ha ottenuto la denominazione di centro medico psico pedagogico convenzionato da primo con gli enti locali,

successivamente con il SSR e il SSN

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• A partire dal marzo del 1984 il nuovo elaion è diventato Centro di riabilitazione ai sensi della LR 15 marzo 1984 n 11 e si è arricchito di ulteriori servizi convenzionati, allargando la propria sfera di attività a regimi di trattamento diversificati, quali:

• Residenziali.

• Semiresidenziali.

• Ambulatoriale.

• Domiciliare.

• Sulla base della triennale esperienza, il nuova elaion opera nel campo della sanità e, in particolare, nel settore della riabilitazione fisica, psico-fisica .sensoriale erogata ai cittadini portatori di handicap. L’elevato livello professionale del personale ha

consentito al nuovo elaion di fornire sempre più un servizio di qualità con notevole

soddisfazione da parte degli utenti della struttura regionale

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FINALITÀ

• Il nuovo elaion, in armonia con i principi del proprio statuto, si impegna costantemente a:

• Promuovere a tutelare i diritti delle persone affette da qualsiasi disabilità,

• Operare per garantire i principi delle pari opportunità e della non discriminazione dei disabili,

• Favorisce concreti processi di integrazione sociale e culturale contrastando

ogni forma di esclusione di emarginazione.

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UTENTI

La presa in carico dell’utente avviene attraverso l’approccio affettivo-relazionale che, favorisce la costruzione di un rapporto empatico e di fiducia tra operatori, assiste i familiari, consente di

fronteggiare sensazioni di isolamento, migliora l’autostima, sostengono le motivazioni che contribuiscono alla stabilità emotiva. Il nuovo elaion garantisce la continuità e l’unitarietà

dell’intervento mediante un approccio multidisciplinare, la predisposizione ed attuazione di un progetto riabilitativo personalizzato, al fine di consentire all’utente il massimo livello di autonomia fisica psichica e sensoriale. La presa in carico riabilitativa assistenziale dell’utente inizia con la valutazione funzionale, che va tracciata indipendentemente dalla patologia e dalla gravità della menomazione e attraverso ogni epoca della vita, modulando dinamicamente l’intensità degli

interventi socio-sanitari. La presa in carico implica l’attivazione di un percorso con varie tipologie di intervento in cui si articolano competenze professionali diverse e una continua integrazione tra

interventi di medicina riabilitativa e di riabilitazione sociale. Il percorso prevede diverse fasi:

• Accoglienza,

• Elaborazione del progetto ,

• attività motorie ludico-motoria e sportiva motoria,

• Assistenza medico generica,

• assistenza infermieristica,

• Assistenza tutelare è socio assistenziale.

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PERSONALE

• La riabilitazione è un’attività complessa che deve agire sulla persona nella sua totalità, medici specialisti, psicologi, educatori, terapisti della riabilitazione, assistente sociale, infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici addetti all’assistenza, ausiliari, costituiscono le parti di una squadra al servizio dell’utente in ogni momento della giornata.

• Medici, l’équipe multidisciplinare assiste e cura gli utenti occupandosi di tuttigli aspetti fin dal momento della presa in carico globale degli stessi.

• Psicologi, seguono l’utente quotidianamente,verificano in modo permanente le condizioni psicologiche e le esigenze, sia nell’ambito della struttura sia nei rapporti con la famiglia e il territorio. Operano in stretta correlazione con le altre figure professionali.

• Assistenti sociali,Hanno il compito fondamentale delle relazioni con le famiglie degli utenti,agevolandole nel rapporto con il Servizio Sanitario Nazionale(SSN). Curano i rapporti tra il centro il territorio.

• Terapisti della riabilitazione,svolgono attività di prevenzione delle malattie e su indicazioni dell’equipe multidisciplinare curano le attività di riabilitazione motoria, neuromotoria, psicofisica, e sensoriale, individuali o di gruppo. Nell’ambito dei terapisti della riabilitazione ci sono diverse figure specialistiche, ad esempio quella dei logopedisti che si occupa nel trattamento delle patologie del linguaggio e della comunicazione.

• Educatori, svolgono interventi riabilitativi ed educativi, utilizzando tutte le varie attività al fine di mirare ad obiettivi educativo relazionale in contesti di partecipazione recupero dalla vita quotidiana.

• Oss, operatori tecnici dell’assistenza e ausiliari,sono responsabili nell’ambito delle proprie competenze di tutte le attività in materia di igiene, sicurezza ambientale, servizi per tutta la vita quotidiana del centro. Il loro lavoro è svolto con

particolare attenzione alle esigenze di riabilitazione coinvolgimento degli utenti.

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ÉQUIPE

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ATTIVITÀ SVOLTE

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ATTIVITÀ SVOLTE

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QUEST'ESPERIENZA ALL’ELAION

L'esperienza all'Elaion ha cambiato la prospettiva del nostro futuro.Alcuni di noi avevano delle perplessità,molti di noi si chiedevano:

«Sono in grado di svolgere questo lavoro?»,

"Sono forte psicologicamente e se non ci riuscissi?»

Abbiamo studiato per due anni ciò che un giorno sarebbe stato il nostro compitoe la scuola ci ha permesso quest'anno di togliere i dubbi e riflettere su come sarebbe stato il nostro lavoro e se fossimo in grado di svolgerlo a pieno delle nostre competenze

.L'esperienza all'Elaion per noi è stata una scoperta continua,abbiamo imparato un motto:

«Aiutiamoci senza secondi fini".

Abbiamo imparato ad aiutare lasciando il nostro egoismo e anche il nostro orgoglio.All'interno dell'Elaoin con i vari laborat ori,siamo stati a stretto contatto con persone che avevano bisogno di una mano e con dei professionisti che ci hanno insegnato e mostrato come sarebbe il lavoro qualora scegliessimo di lavorare in una struttura come l'Elaion.Ci portiamo dietro un bagaglio di conoscenze e un po' più di fiducia in noi ,in quest'esperienza abbiamo mostrato ciò che avevamo imparato tra i banchi di scuola e abbiamo ricevuto altre nozioni

importanti.Sottovalutavamo quanto fosse importante aiutare il prossimo e quanta gratificazione poteva darci un semplice gesto.Abbiamo riso e cantano con loro quando avevano i loro momenti "no".Abbiamo ascoltato i loro problemi ,senza giudicarli,e le loro storie prima di esser inserirti all'interno della struttura.All’interno dell’Elaion lavorano varie figure professionali che ci hanno insegnato molt e cose utili per il nostro

"domani".Gestire una persona con determinate problematiche non è facile,ma è bello quando ti rendi conto che aiutando quella persona essa ricambia quello che tu fai per aiutarla,in gesti di affetto. Ci hanno insegnato a cucire e cucinare e noi facendo questo abbiamo fatto compagnia e abbiamo fatto distrarre quelle persone problematiche strappandole un sorriso .All'interno dell'Elaion abbiamo svolto diverse attività. Eravamo molto negativi al principio,forse per paura poi però con il trascorrere dei giorni abbiamo capito che quel ambiente per noi nuovo si è rivelato un po' come "casa" ,abbiamo interagito con persone nuove facendo con loro cose molto interessanti come: rapportarci con i diversamente abili,con loro abbiamo scherzato,giocato, cucinato ecc.. tutto coinvolgendoli.Abbiamo cucito con le signore della sartoria e creato oggetti di ceramica nel laboratorio.In quest'esperienza ci siamo divertiti in tutti e tre i settori e per noi è stat a un'esperienza alquanto unica e indimenticabili infine vorremmo dire che le persone che abbiamo conosciuto erano davvero persone speciali di cuore unico.Abbiamo compreso che è bello fare quel tipo di lavoro perché quando riesci a farli divertire e allo stesso tempo imparano qualcosa t i sentì realizzata e felice.

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QUEST'ESPERIENZA PER NOI ALL’ELAION

• Il nostro motto

• «Aiutiamoci senza secondi fini,diamo una mano a chi ne ha bisogno»

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COMPITO DI PSICOLOGIA REALIZZATO DALLA 3 A ALDO MORO

• A cura di :Del Fiore,Iula,Mirra,Prosapio e

Reale

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