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ARCHIVIO GENERALE DI NEUROLOGIA PSICHIATRIA

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(1)

Anno 1921

ARCHIVIO GENERALE DI

NEUROLOGIA PSICHIATRIA

E PSICANALISI

FONDATO DA

M. LEVI BIANCHINI

(Noceto Inferiore)

E DIRETTO IN COLLABORAZIONE CON

G. Antonini

(

Milano

)

-

C. Colucci

(

Napoli

)

-

S. De Sanctis (Roma)

-

E. La Pegna

(

Aversa

) -

E. Medea

(

Milano

)

-

G. Mingazzini (Roma)

-

G. Modena (Ancona)

-

G, Volpi Ghirardini

(

Udine

) -

D. Ventra ( Nocera

Inferiore ) -

L. Zanon Dal Bo (Treviso).

Redattori

G.

Bonarelli Modena

- G.

Corberi

- F.

Del Greco

- C.

Frank

S.

Gatti

- A.

Tronconi

- E.

Weiss.

Fascicolo II e ultimo del Volane II pubblicato il 30 dicembre 1921.

NAPOLI

R. Stabilimento Tipografico Francesco Giannini

&

Figli

Via Cisternadell'Olio

1921

(2)
(3)

CESARE LOMBROSO

:

UN GRANDE INIZIATO

di

M. Levi Bianchini

(Nocera’Inferiore)

^ ^

distanza, quasi, nel

tempo,

dal trapasso mortale,

rnmm w

dlsc.°Perto al postcn, nel

settembre

del 1921,il simulacro

lammentatore

del

suo

piu

grande

figlio, del

mio maestro

dilettissimo

, ‘\la

n soltanto nella luce serena della bella piazza atesina avreb- bero

dovuto

legenerazioni degli

uomini

onorarlo in offerta di gloria:

ma

si nella Citta eterna, sul

sommo

delGianicolo,

ove un

altro Libe-

=rf n ^

C

°

C r,

^

lle>

addita

il sentiero della luce edella fede, nel conspettodei mortali, cui

sopravvive

in eterno.

rnm^R

60'

f°™

eL

Mosè. Come Ges

" (|i

Nazareth,

il dolce figlio divino,

come Benedetto

Spinoza,

il

matematico

della morale.

Come Marx,

il

(jesu

nuovo

del proletariato.

*

* *

rUlo

'ac

°a

figurazione

dinamica,

1’

essenza

reale del delitto èil

prodotto

linnn

°S

^

a

co

f,tituzio

n a

le

0

acquisita dell'

uomo

criminale (de-

lìipnilf u j’1?,

( oc.casione,

0

di passione, o per

conclamato morbo

ale) chedell

ambiente

in cui egli è

nato

e vissuto,

non

,

P ena che

la Società

-

giudice

supremo

- infligge al colpevole

«stani* ° n

lll r

1

ven

*.r

P*l|

commisurata

soltanto alla quantità, alla so-

n

£

f fi,

a a *orrna giuridica tradizionale del delitto:

ma va commisu-

ri ,

a

sonima

dei fattori ereditari, degenerativi, ambientali, estranei rlinn

°-

onta

suhbiettiva, per forzadei qualisiè

maturato

quel

morboso nusmo che ha

fatto esplodere

e

consumare

il delitto nella

sua

for-

ma

terminale.

Den^

^^pk^bilità

della

formula

classica

-

tale

il delitto, tale la

il Hf*liH

Va d

ls^rutta. L’assoluto teoricoèla

negazione

del relativo reale :

0 astrat *° c

una concezione

di

negazione come

lo è quella della

Pena immutata ed immutabile.

snrh

U?rno ^ figlio dei genitori, degli antenati, della società :

ne

as- pio

°

^ lnnoccnza

s* io tarcnefastedella miseria, della lue e dell’esem-

inH^

ni a

ln0S°

!

n

an

\e*a io clli

non

è

nè può

essere conscio di sè e

^

j

en<

;

en

^

gli influssi benefìci della dovizia

morale

e

mate-

n_c c

ovc P

ln generosi sian stati verso di lui il capriccio e la sorte del nascere

o

del divenire.

pi"

cas c

lu^n<^i

d

delitto dev’essere studiato,

condannato o letn^

f

*

ne ^

u

.

omo delinquente; non

nella propria ische- rlnff

a

,!

1

8

u r

a

.

zi

0

ne

g

i u ri

d

ica : e

va

considerato

come

il pro-

° niopatologico di fattori storici ed

umani,

individuali e collettivi,

(4)

no M.

Levi Bianchini

riconoscibili e classificabili con lo studio morfologico,psicologico, cli- nlC

°’Ou

e esta!Ta

e

iniziatiai concezione, rinnovatrice e sociale, del

gemo lombrosianò Ouesta

la

nuova formola

di interpretazione naturalistica

dd «E

e della

malvagità

:

che ha

distrutte per sempre, solo dopo centinaia di secoli, le

premesse mummificate

degli ius penali arcaici,

romàni^medi^valì,

canonici

ed ha

creato

un nuovo

diritto eugenico ed

eupra^ico

Ouesta,

pur

sfrondata dalle illazioni necessariamente esagerale

'

goffri

caposcuola e di ogni corrente nvoluzionana la dottrina più

umana,

più

santamente

cristiana, piu

"8™^

! 0 tificadella genesi e della

natura morbosa

del delitto, che aveva

ayuw

per precursori luminosi

Cesare Beccaria

e

Gaspare

Virgilio,italiani.

*

*

Quando Lombroso

creò la teoria positiva del delitto.pochi

me»

trovò a

sua

disposizione per

l’impresa enorme,

le

n«surMiom

del

corpo da

lui portate

ad un grado estremo

di.indagine: e:le

j

?^ mor

folo-

talia.

Ma

vi aggiunseil

suo gemo. Tanto

basto perfi..

P

raccojse logici del delinquente

sopra un

materiale

enorme.

-

^

tutto,

guardò

tuttoetirò le

somme. Quando annunciò

eh

(U q

m

isu.

di date categorie si

poteva

riconoscere in

base aceri

comprese razione fisica, il

mondo

scientifico si ribello in densior . i

cste

n

0rc il

mondo

degli scienziati

- che

tale parte aritmetica e -

mcn0

so. della dottrina: la più tangibile

ed

attaccabile, e ver ,

b| e_ stanziale.

Non comprese

chela dottrina

non

era

comp

^ enur.

ma

di morfologia

umana, ma

in

una formola nuova,

fuosofiana-

memente

feconda, di etica sociale, di profilassi morale, di fi *

turahstica.

gcneroso maest

ro fu schernito, fu

^,^

11^6 con\fnuò temente, fudetto pazzo, sopratutto daifrancesi.

Non

si

nierari-

1’opera.

La

scuola italiana sorta dalla

sua

spinta diede

Michele gliosi prodotti

con

le

opere

di

Ferri, Garofalo,

a »

tanziali: gli stranieri finirono per accettare della dottrina le

p

i giuristi la

bevvero avidamente.

.

««wampnte

:

Nei

tribunali di tutto il

mondo Lombroso

trionfò subitam

non

nelle cattedre, spesso oscure

come

il

lume

di chi le o

Giustizia, società, nel cuore degli uomini, nella luce dei custodi e

vaZionc

La

perizia medicolegale dei delinquenti se

ne impadronì

-

troD0l0- di tanti colpevoli, in parte o in tutto innocenti: e lo stu

anti- gico-criminale dell’

uomo

delinquente sconvolse siffattame sj

quata

sanie filosofica del diritto penale classico, che oggi es

scomparsa.

. mUoneisnìO

Ma anche

la scienza

ha

fatto oggi

ammenda

del suo ~ jenza paradossale.

Ogni

innovatore -re dell'intuizione

-

trova n - costituita il

nemico

più formidabile: nella scienza

q^

ncl . esser gliosa dei suoi risultati

apparentemente

inoppugnabili, ri

divenuti questi verità

dogmatiche. Non

vuole, la^ scienza ,

^

venire

e divenire, cioè trasformarsi, siatutt’

uno

: e

che

1 essere sen

^ a

tratto voglia dirmorire.

Ma

tant’ è:

luce

verità si rivelano

e1’ iniziazione è rara prerogativa di pochi eletti.

eversioni

Oggi

noi

possediamo,

sulla genesidelle degenerazionie p . fisiche e morali, cioè sulle condizioni reali e necessarie delle

(5)

Cesare

Lombroso

:

Un

grande iniziato Ili

delle passioni delle nevrosi e quindi dei delitti,

conoscenze

infinita-

mente

piu esatte di cinquant’

anni

fa : e

ne scopriamo

alle volte,

con

e ambientali

rCZZa *

meccanismi

determinativi psicologici, fisiologici

*

* *

La

fisiologia

sperimentale

associata alla clinica,

ha

infatti scoperto recentemente (per

dare qualche esempio) che

la sede

anatomica ove

si

elaborano 1 primi stati

emozionali

bruti ,

sarebbe una

parte

bassa

del cervello (corpo talamico), già

molto lontana

dalla corteccia, sede del pensiero: e

che

le

emozioni sono ancora

condizionate

a

variazioni ner- vose, Specie di certi sistemi (simpatico e

autonomo)

dipendenti a lor volta dal disturbo

o prevalenza

funzionale di

determinate

secrezioni fisiologiche:

ven

fermenti del

sentimento

e dell'intelletto (tiroide, sur- renali)

come

la pepsina, la diastasi, le

enzimasi sono

i fermenti della alimentazione e della digestione, (dottrina

neuro-endocrina

delle

emo-

ziom).

Si sa

ancora che

le

malformazioni

del cervellopertare ereditarie, per

ìnhammazioni

infantili e

anche

tardive

sono

sufficienti per

dare

imbecillita,

V

idiozia, la

demenza,

la perversione

morale

e le reazioni criminali correlative: e

che

perfino

una malattia comune

interna (tu- bercolosi)

o

chirurgica,

può trasformare sostanzialmente

il carattere e la reattività

morale

dell’individuo.

Ricordo

a proposito

che

alcuni

anni

or

sono

fu presentato

ed ampia- mente

illustrato in

una

Società di Psichiatria di Parigi il caso di

un

ravo ragazzetto di

9

anni, il

quale

era

divenuto improvvisamente

10ento, crudele, perfido, feritore. Cerca, punisci e picchia, genitori 6

^ 0n privavano a

scoprire il

perchè

della

mutazione

strana.

Alcuni

mesi dopo

il ragazzetto

presentò

disturbi nella minzione:

u visitato

da un

chirurgo

che trovò un

calcolo in vescica. Il

bambino

u operato . ritornò

istantaneamente buono

e docile

com'

era

sempre

stato,

prima

della malattia.

Moltiautori, fra cui ilnostro

Agostini, hanno

descritti casi di

tumori

ere rali

con profonde

perversioni del carattere, dell'istinto sessuale,

tendenze criminali.

E

via di

questo

passo.

Ecco adunque Lombroso vendicato

e rivendicato.

Ecco

la luce

on

piu debole

della

nuova

Verità precorritrice

che rompe

le tènebre isoneiste ed illumina in trionfoil sentiero già designato dall’ Intuito immortale.

*

* *

_

iP

Ue,,

a ^

di gloria

spettano a Lombroso

: gli studisul genioe

quelli sulla pellagra. 6 5

1 teoria epilettica del

genio non

resiste

ad una

critica imparziale alle recenti acquisizioni sulla citoarchitettonica corticale:

ma ha

il

P Sodissimo

di

aver messe

in rilievo leinfinite

anomalie

dell’ uo-

tin’

£

eni0 *1

quale

tuttavia, e

indubbiamente, ha contato

fra i suoi

f•£?

^

1U ra

PP

resentarivi,molti epilettici genuini, in tutte le epoche, an- ne e

moderne,

della storia universale.

La ^

ottr*na tossica della pellagra,invece,solo

ampliata

dalle

nuove CFv^

CenZeu

Slllle

Starninosi

(alimentazioni parziali,

che

nell'italiano tip

TAN

^?

hanno uno

dei più illustri studiosi) regge tuttora e si

man-

ne salda in

confronto

delle infinite e spesso

strampalate

dottrine

(6)

11 2

M.

Levi Bianchini

eziologiche inventate a spiegare l'ormai

scomparente

flagello (dottrine infettive, protozoariche, igriche, aspergillosiche ecc.).

Anche

in

questo campo, quando Lombroso

dimostrò arditamente

1’

avvelenamento

sperimentale

da mais guasto

nei polli e ne riprodusse la sindrome, si gridò all' eresia e lo si

accusò

di ciarlataneriae perfino di falsità.

Ciarlatano e falso :

quest'uomo

tutto

pervaso

dall'amordelVeroe

dalla fede nello

sperimento

:

che

fu

povero

di

danaro ma

riccodi gene- rosità tanto

che chiamava

maestri suoi i suoi scolari : che non volle esser nulla, se

non un

sacerdote del

Bene

:

che non

volle onori nè

gloria, dagli uomini,

ma che ebbe

dagli

uomini

e dalla Storia laconsa- crazione

immortale

del

Rinnovatore

e dell’ Iniziato.

Gli studi

moderni

nulla

adunque hanno

tolto a ciò che Lombroso scopersesulla patogenesi della pellagra.

E questa

ancora oggi un av-

velenamento da mais

e

da alimentazione

unilaterale in persone povere

mal

nutrite e incapaci di procurarsi cibi

chimicamente

più complessi epiù ricchi di

vitamine

: è

dunque una

malattia

da

carenza, unaspecie di scorbuto che si

combatte unicamente

col miglioramento, con 1 au-

mento

c sopratutto

con

la varietà della vittitazione. Malattia quindi

eminentemente

sociale e facilmente eliminabile.

*

* *

Universale e

supremamente morale

è stata la portata sociale della riforma lombrosiana.

La sua

dottrina biologica del delitto ha influito in

modo

incalcolabile e definitivo sulla valutazione del

bene

e del male,

ha

rovesciato per

sempre

la feroce implacabilità del dirittopenaleclas- sico ;

ha

proposti al

primo piano

dello studio sulla condotta umana

i

problemi

basali della profilassi

contro

1'ereditarietà morbosa, contro

il vizio, il contagio morale, il

pauperismo. Ha data una nuova

spinta vigorosa alla riforma della

pubertà

criminale

con

la prevenzione-non

con

la repressione

del delitto

ed

a quella delle dottrine carcerane:ea

ha accomunati

infine sulla

piattaforma

dell’ azione sociale ed eugenica,

il legislatore, l’economista, il

governante,

il medico,l'alienistainununi- ca

feconda concorrenza

di lavoro

per

il

risanamento

fisico e per 1 ele-

vazione morale

delgenere

umano.

,

La bontà

iniziatica e la

purezza

del

Maestro hanno

impresso a

movimento

riformatore la loro

stimma

divina : curare ed amare i

prossimo quand’

è in colpa, in miseria, in difetto :

non mai

condannaro solo perchèè in colpa.

Imperocché,

se

v'ha

spesso, nel delitto,

gran

colpa, y'ha

spe^

grande sventura

; e all’

una che

all’ altra

vanno

offerti dall uon

all

uomo

la catarsi della pietà e il

balsamo

della sanazione.

*

* *

Tale è la sostanza immodificabiledella dottrina di

Lombroso

. so stanza e parte di quelle

Luce

Essenziale

che

solo dall’ Intelletto -

premo promana

e deriva. . .

Epperò

al

grande

Iniziato,

che

fu tutto luce di

bontà

e di giustizia

va

ripetuto dagli

uomini

di

buona

volontà, in reverenza, orae senip tu

Duca,

tu Signore, tu Maestro.

Ottobre 1921.

(7)

LA

PSICOANALISI SELVAGGIA

DI

S.

FREUD.

del Dott. E.

Weiss

(TIUKSTK)

tifica 11

acrp

f

«A°

re-

LEVI ?J^ CH

JNI

\

fiducioso nella

sua

intuizione scien-

za

ì

SiT 3 imEXtT ^ ^

,dal I9I3> la

P

sicoanalisi

come

scien- za

sena ed importante

.

ebbe anche non poco

coraggio di mostrarcelo

rTsull7sTerismTT

nt

d

and0

alcuni

„concetti psicoanahtici nella

sua

opé- Utiri pll

h!

traducendo

nella nostra lingua varilavori psicoana- hHotér^

g

p h continuato

il

suo compito con

la

fondazione

della « Bi-

gì°sSio^T

allt1

^, taHana

Che indubbiamente metterà a

giorno

Senio

ì

td

,

lani

suU

essen

za

e sulle idee principali di

questa nuova

, a

quale conta

- si

può

dire-

non

più di

30 anni

di età

ed ha messo m

servizio della Psicoanalisi

anche questo

periodico intitolato

non lT 0

gCnerale di

Neurol °g

ia- Psichiatria e Psicanalisi

,

Parto di

Levi B^AKrmm

610

uT ando

, <Iuesto a

P

erto

atteggiamento

del prof,

analisi

ni

-

perchè

è

.

c

?

sa ben nota come venga

giudicata la psico-

geno

lo

m

n01 6 s

P?cialmente da

coloro

che

nel

campo

psichiatrico

Ti^np ^nrr^

a

^ lma

g^tfficatissima

per vari loro meriti.

nSS co ^l g

6 e

ccfion,

di «

moderati

» la più

parte espone

la psicoa- zione nro!^

Un P

r

°d°tt° balordo

di

menti

patologiche, di cui 1’applica-

moHo.

PratlCa SC

n0n PUÒ

reCare

van

taggio,

può

bensì

danneggiare

di

sanoUn a ha

studiat0la psicoanalisi

non

sa

che

questi giudizisi ba-

macina

nh

1

^no ^ nz ?

assoluta delle dottrine psicoanalitiche,

non im-

trin? * +

e questi critici

non hanno

esposto

che

contraffazioni didot- dute

rh/

CniC

^f P

sl?

oa

nalitiche,

ed hanno

affibbiato alla psicoanalisive- critiri

n™^

UeSta ?clenza

n °n insegna

e

che

persino

combatte.

Questi

neanrhr

n i

SOno ^ grado

di controllare le asserzioni psicoanalitiche

rerrnlp * e

C ,f

50

u

se

.

m

Plice

non avendo

essi la più pallida idea delle

anprtam

C

?

1C

*

^a

cl

ononostante

si

compiacciono

di manifestarsi

apertamente m

proposito.

Dsicoanìi;^ lì ^

uesto,

periodico ci

impegna

di trattarvi

anche

temi Italia

u

1C1*

^ a P

er chi

sarebbero

destinati questi temi, visto

che

in

lisi A

nn P

slc

? anah

s

J è così

poco

e così

male

conosciuta?

La

psicoana- aDDrpnHor*i

S<

;

lenza difficilissima

; ci

vuole

dell'applicazione di anni per ed alla «

a

lavora

con

concetti del tutto estranei alla psichiatria Dotrphh*

^

r°l°gla» estranei perfino alla usuale psicologia,

con

la quale

T

*jndersi arricchendola

immensamente. Ma questa

fusione per

quanto

desiderabile,

non

è

ancora

effettuata.

ed

Ampn

UStria

Gea

>.

Ungheria,

Svizzera,

Olanda,

Inghilterra nalisi 1Tr|

Ca V1

n ° P

er*odici dedicati

esclusivamente

alla psicoa- auakinci

n

,

neurol

?g° od un

psichiatra

non

psicoanalista

che

leggesse

un

predica T?

rano

dl onesti periodici, si

troverebbe come un

turco alla

eppure non siamo

lontani dal giorno in cui

non

si

potrà

più

(8)

Dott. E.

Weiss

1

114

immaginarsi uno

studio serio di psichiatria senza previa acquisizione di

profonde

cognizioni psicoanalitiche, altrettanto

come

oggigiorno

uno

studio proficuo di morfologia

deve

presupporre

una

salda prepara- zione in istologia.

,

Io

sono dunque

d’avviso

che

oggi in questo periodico non sipuò trattare di psicoanalisi altrimenti

che

soltanto

esponendo

ab ovo in varie riprese i concetti più elementari di questa disciplina.

E

ora

notiamo una

circostanza

che ha

di

molto

discreditata la

psicoanalisi. Se

un medico o

preteso

medico

qualunque, asserendo di intervenire

conforme

le prescrizioni della

sua

scienza, espone al vento

ed

al freddo

un malato

di polmonite, a

nessuno

verrà in mentedi in- criminare la scienza

medica

di

aver

ucciso

ammalati

per mezzodiap- plicazioni

che

essa insegna.

Purtroppo

così

non

si giudica trattandosi di interventi psicoanalitici; poiché i nostri critici in

un

caso analogo dicono: «

Ecco quanto

insegna la psicoanalisi! ».

Colgo

quindi 1’ occasione per riprodurre

un

articolettodi F reua

comparso

la

prima

volta nel « Zentralblatt fùr Psychoanalyse, \d .

I. 1919), intitolato «

U

e

b

er

w

i1

d

e

Psychoanalyse

» (cae

vorrebbe

dire «

p

sico a n a1isi

selvaggia

») e che 1 illustre

Caposcuola mi ha cortesemente

autorizzato di tradurre.

PsiCO ANALISI

«

SELVAGGIA

»

« Nella

mia

ora di consultazione si presentò pochi giorni or sono

una

signora piuttosto

attempata

in

compagnia

di

un’amica

: si lagnava

di stati d’ angoscia.

Una donna

nella

seconda metà

della quarantina,

abbastanza bene

conservata,

che manifestamente non

aveva ancora

messe da

parte le sue esigenze di

femmina. La

causa di questo sa

morboso

era laseparazione dal

suo ultimo marito

;

ma

secondoleiI ai

goscia era

aumentata

in

modo

rilevante

dopoché aveva

consulta0 u

medico giovane

della propria città. Questi le

aveva

spiegato eSbere suo bisognosessualela

causa

dell’ angoscia;

certamente

essanonavre be

potuto

fare a

meno

dei rapporti sessuali

con

1'

uomo

e perciònon

^

resterebbero

che

tre

mezzi

per riacquistare la salute : o dovrei) e

^

tornare presso

suo marito

o prendersi

un amante

o soddisfarsi -•

Da

quell’ istante in poi essa è persuasa di essere inguaribilepolene vuole far ritorno presso

suo marito

e gli altri

due

espedienti con rab

no

con la sua

morale

e religiosità. Ella è

venuta

però

da

ine a

^

^ en

il

medico

detto essere

mio

merito1'

aver

acquistate questenuovec scenze nel

campo

delle neurosi : la consigliò

ancora

di venireda

me averne

la

conferma

e per convincersi

che

le cose stavano cosi e

^

altrimenti. L’amica,

una

signora più vecchia, dall’aspetto aPPas*

malsano mi

scongiurò poi digarantire alla paziente cheil medico va

^ errato.. « ciò

non può

essere vero; ellastessa è

da

molti anni ve

si è

comportata

irreprensibilmente,

senza

soffrire d

angos^

3-- "

_

Non

voglio

occuparmi

della situazione difficile, nella quale .

ciato

da

questa visita,

ma

voglio illuminare la condotta del c che

m’

inviò questa paziente.

Ma

forse, o sperabilmente,nonsara 1*^

fluoanzitutto di tener

conto

di

un

certo

atteggiamento

contro 1 q

^

voglio

premunirmi.

L’esperienza di molti anni

mi ha

insegna°\

^

avrebbe potuto

insegnarlo a qualsiasi altro, di

non

accettare a chiusi per vero quello che pazienti, e sopratutto pazienti ncrN

.^

nt jn

contano

del loro

medico.

Il

medico

dei nervi

non

diventa sol a

(9)

La

« psicoanalisi selvaggia» di S.

Fieud

Tl 5

ogni

forma

di

cura da

lui applicata, facilmente

Y

oggetto, sul

quale

si concentrano diverse ostilità del paziente; egli

deve qualche

volta as- soggettarsialfatto di

prender su

disè,per colpadi

una

speciedi« proie- zione», la responsabilità dei secreti desideri respinti dalla

persona

ner- vosa nel

fondo

della

sua

coscienza.

Che

in

questo

caso tali reazioni di vendetta affettiva,diròcosì,

non

trovino in

nessun

luogo più facilmente fede che presso altri medici, è

un

fatto triste

ma vero

e caratteristico.

Ho

perciò il diritto di sperare

che

la signora nel

mio ambulatorio mi

abbia fornita

una

relazione

tendenziosamente

contraffatta di

quanto veramente

disse il

suo medico

: e forse farei a lui ,

che mi

è personal-

mente

sconosciuto,

un

torto, se collegassi le

mie

osservazioni sulla psicoanalisi « selvaggia » giusto

a questo

caso.

Ma,

forse,

con

ciò

mi

riuscirà di trattenere altri dal fare dei torti ai loro malati.

Ammettiamo dunque che

il

medico abbia

proprio parlato così

come

la paziente

mi ha

riferito .

Ognuno potrà

poi, criticando, dire senz’ altro,

che

è

dovere

di un medico,

ove

ritenga necessario di discutere

con una

signora sul te-

ma

della sessualità, di farlo col

maggior

tatto e col

maggior

riguardo possibile.

Queste

pretese

coincidono però con

1*

osservanza

di certe pre- scrizioni

tecniche

della psicoanalisi; inoltre l’

avere

il nostro

medico misconosciuto o

stracapito

una

serie di

dottrine

scientifi- che della psicoanalisi,

dimostra quanto poco

egli sia progredito nel-

l'intelligenza della loro

essenza

e delle loro intenzioni.

Principiamo

cogli ultimi,

con

gli erroriscientifici. I consigli del

me-

dico lasciano

chiaramente

riconoscere in

che

senso egli interpetri la

« vita sessuale ».

Proprio

nel

senso

popolare,

ove

per bisogni sessuali non si

intendono

altro

che

il

bisogno

del coito

oppure manovre che

de- terminano

r orgasmo

e la eiaculazione delle sostanze genitali.

Non può

esserperò

rimasto

ignotoal

medico, che

si suole

muover

alla psicoana-

lisi il rimprovero, di

estender

il

concetto

di « sessuale » di

gran lunga

all’infuori dei confini usuali.

La

fattispecie è esatta; se

però

essa

può

esser

impugnata a

titolo di critica,

non

è qui il

momento

per metterla

in discussione.

Dirò

solo

che

il

concetto

di « sessuale »

abbraccia

nella psicoanalisi

molto

di più ; in giù

ed

in su

varca

di

molto

i confini del concetto popolare.

Questo allargamento

si giustifica

con

lo studio della sua genesi biologica.

Noi computiamo

alla « vita sessuale»

anche

lo

adempimento

di

gran numero

di sentimenti delicati,

che sono

scaturiti dalla fonte delle primitive passioni sessuali,

anche

nel caso

che

queste passioni

abbiano

subito un' inibizione dalla loro finalità sessuale ori- ginaria

oppure

nel

caso

in cui

abbiano commutata questa

finalità

con

un'altra,

che non

più è sessuale.

Per questo motivo

noi

parliamo anche

piuttosto di

psico

-

sessualità

e

teniamo

a

non

far dimenti- care il fattore psichico

ed a non

farlo tenere in

poco

conto.

Noi usiamo

la voce « sessualità » nel

medesimo

senso lato

come

il linguaggio co-

mune

usa la parola «

amare

».

Sappiamo anche da un

pezzo,

che una mancanza

di soddisfazione psichica

con

tutte le sue

conseguenze può

sussistere

anche

ove non manchi un rapporto

sessuale

normale

;

come

pure, in

base

alla nostra esperienza,

sappiamo che

spessocolcoito cd altri atti sessuali

non

si arrivaa neutralizzare

che

soltanto

una

pic- cola parte delle aspirazioni sessuali

non

soddisfatte,lecui soddisfazioni sostitutive,

che

si

presentano appunto

in

forma

di

sintomi

nervosi,

dobbiamo combattere

e guarire.

Chi

non condivide questa concezione

della psicosessualita,

non ha

diritto di richiamarsi alle

norme

insegnate dalla psicoanalisi, nella

(10)

Dott. E.

Weiss

quale si tratta

precisamente

dell'

importanza

eziologicadellasessualità.

Certo, clic chi

accentua esclusivamente

il fattore somatico nel campo sessuale semplifica

molto

il

problema

;

ma dovrà

però sopportare da solo tutta la responsabilità del

suo modo

di procedere.

Osservando

i consigli dati dal

medico

alla signora, emergeancora

una seconda

cosa stracapita, di

non minor

importanza.

È

esattociò

che

la psicoanalisisostiene; esserela

mancata

soddisfa- zione sessualela

causa

di sofferenze nervose.

Ma non

dice essaforsean- cora

qualche

cosa di più? Si vuole forse

mettere

in disparte, qualeco-

sa

troppo

complicata, il fatto sostanziale

che

essa insegna; cioè che 1 sintomi nervosi scaturiscono

da un

conflitto fra

due

potenze; fraun i1-

b

i

d

o » (di solito diventata

immensamente

grande) »ed

un

«

rifiu-

to» troppo

severo della sessualità

oppure una

«

rimozione?

»

Chi

non dimentica questo secondo

fattore, al quale proprio non fuas- segnatoil

secondo

rango,

non potrà mai

credere, essere la soddisfazione sessuale per sè stessa

un

rimedio

comunemente

fidato e sicuro contro lesofferenze dei nervosi.

Una buona

parte di questi individui nonè ca-

pace

di ottenere

una

soddisfazione sotto le condizioni date oppure in generale

non possono

ottenerla affatto.

Se

a ciò fossero atti, se non avessero le loro resistenze interne, la forza dello stimolo indicherebbe loro la via allasoddisfazione,

anche

se il

medico non

li consigliasse a farlo.

Che

significa

dunque un

tal consiglio,

come

quello datogratuita-

mente

dal

medico

a quella signora? >

Anche

nel caso

che

esso fosse scientificamente giustificato, esso c

per lei ineseguibile.

Se

la signora

non

avesse delle forti resistenze interne contro la

masturbazione

o contro

una

relazione amorosa, essa sarebbe già

da lungo tempo

ricorsa a

uno

di questi

due

espedienti. Op- pure èil

medico

d’avviso che

una

signoradipiù di40 anni non sappia farsi

un amante,

o forse

apprezza

egli la propriainfluenza morale in

un modo

così esagerato,

da

credere,

che

ella senza approvazioneme(ica

non

possa

mai

risolversi a

un

tal passo?

Tutto

ciò

sembra molto

chiaro;

pure

bisogna confessare che un certa circostanza ostacola spesso

un

nostro esatto giudizio. Alcun degli stati nervosi, le cosiddette neuròsi attuali,

come

la neurastenia tipica e la

pura

neurosi d’ angoscia,

dipendono

manifestamente fattore

somatico

della vita sessuale,

mentre non

ci

siamo

ancora a

una

rappresentazione esatta della parte

che ha

per loro il fattore ps chico e larimozione. In tali casi il

meglio da

farsiper ilmedico e 1 correre

dapprima ad una

terapia attuale, consigliare cioè un

cam mento

nel

modo

di

adempiere

le funzioni sessuali somatiche, cioè c egli

può

fare

con

piendiritto, sela

sua

diagnosiè esatta.

La

signorac consultò il

giovane medico,

si

lamentò

anzitutto dei suoi eccessi goscia : il che

probabilmente

lo indusse a credere, trattarsi di unan rosi d'angoscia

; a a ritenersi autorizzato a

raccomandarle una

ter p somatica.

, .

,

Di

bel

nuovo un modo comodo

di

prendere una

cosa per 1 Chi soffre d’angoscia

non ha necessariamente una neurosi

d

goscia; non

si

può

far derivare

questa

diagnosi dal suo

nom

^

deyono

conoscere i

fenomeni che

ci autorizzano di parlare diuna rosi d’ angoscia e si

deve

poter distinguerla

da

altri stati morbosi si

manifestano anche con

angoscia.

La

signora di cui si trattaso

secondo

il

mio

parere di

un isterismo d'angoscia

ed 1

lorointero,

ma anche

del tutto bastevoleditalidifferenziazioninosog

(11)

La

« psicoanalisi selvaggia » di S.

Freud ”7

S^

ta

A nC10

Che t

SSC

indicano una

eziologia diversa

ed una

diversa

terapia. Chi avesse ritenuto possibile nella detta signora tale isterismo

fattori°n^’hfr, C

“|

U1

i,

n0 " sarebbe mai venuto

in

mrate

di trascurare i

fatton psichici

d che invece pare

sia

avvenuto, giudicando

dai consi-

gh

crei diversi dati dal

medico

alla paziente in questione.

abbastaaza strano

in verità

che

in

questa

alternativa terapeutica

elpresunto psicoanahsta,

non

ci sia

un

po’di

posto

perla psicoanalisi

facSdo ° nWnn dovrebbe

ter.guarire dalla

sua

angoscia, soltanto

k "tomo

presso

suo manto o

soddisfacendosi per

mezzo

della

il

trattamento anair 0" an

]

ante

-

E

a

qual punto dovrebbe

subentrare cipde

^r lott^

*

0

°;

nC

.

qUale

, n01

vediamo

proprio il

mezzo

prin-

cipale per lottare

contro

le malattie di

angoscia

>

sciamo

vwnn?i

S,a

.

m ° a e

,i

,

errori di indole tecnica,

che

ricono-

2“ ay

i

Ha

nd procedere d

el

medico

incriminato.

È un modo

di ride au^llo

d rhe

ritP

6220 ^^

'

lndonato P erchè

.

eccessivamente

superfi-

hmoran™

,ntlel]?

cbe

\

ammalato

soffre in seguito

ad una

specie UlurnìnanHol

'

Che Cg

1

g7ansce

se

questa ignoranza

gli viene tolta,

lUuminandolo sm

rapporti causali della

sua

malattia

con

la

sua

vita

mancato

VVemme "

tl

d

,

eUa Sua

infanzia e così via.

Non

è infatti

questo

sapersi » il

movente patogenetico

del

morbo, ma

è la di- {Jl

^

a,i-

9

uest0.

mancato

« sapersi »

da resistenze inter-

noì’p r>r!L

3

*

da PP nma hanno dato

origine a

questo non

sapere e

che

en,en

l

e ai?

cora

mantengono. Nel combattere

queste re- zionTdlrii

7 p P7 nto

*1

compito

della terapia analitica.

La comunica-

to a ,

ChC am,

?lal

.

ato

n

°n

sa,

per

averloegli «

rimosso

ȏsoltan-

de.n add,epr

I

paraz,0nl necessarie alla terapia: infatti se il« sapere » credp

d °

VeSS

? essere

per l’ammalato tanto importante come

lo te

ncr^nH

1 C n011 ^ es

P

erto nella psicoanalisi,

dovrebbe

essersufficien- renJp n i*«

nerS1

j}

n

.

a ^ u ^^ one

> c

^e l’ammalato

ascoltasse delle

con

fe-

to™^ tanf^

SS

o

dei

lbn

. sull'argomento. Questi

provvedimenti

invece dicarestia

f sintomi

nervosi

come

lo

ha durante un tempo

Che

nnn

a dlstnbuzione

di tesseredicarta

per

ottenere deglialimenti sun

nnmn P 0 ^

0110.procurare. Il

confronto

èanzi valido

anche dopo

il

conse^ienva

11

!?'

P

01

^ d comunicare

l’inconscio

aH’ammalato ha

per flitto^m « . .

1 re£°l

a un

effetto del tutto

opposto

: e cioè

che

il con-

Nnn f

1

^ cmsce

,

e

che

Je

sue

sofferenze

aumentano,

essa

nreci^

Cn

u

P

erb ^

a

psicoanalisi rinunciare

a una

tale

metodica, ademnintJ^

6 C j.^.ues.ta

n

.

on deve avvenire prima che non

siano

discordi nrn

UC

condlzloni-

Primo,

sino

a che Y ammalato

in seguito

a

costena

^L; P t

ra

Ì 0n

*

n °n

s*a stato ricondotto in prossimità di quelle affeziona

t

n

ba nmosse

j

e secondo, sino a

che

egli

non

sia

talmente

che i

rannnre medico.

(traslazione, transfert affettivo,

Uebertragung)

,

le

una

s

^

n

ri

me nto che

lo

legano a

lui gli

rendano

impossibi-

scer^ì

)

i°r

ap

^ ena ad^ m

piute

queste

condizioni, ci è possibile diricono- doci in

cbe P rovocar ono

la

rimozione

e l’ignoranza,

mette»

- dunniio

aa°

1 su

P

erarie.

Un

intervento psicoanalitico

presuppone medi™

rr.

0 ^?

1 CaSO

Un

.

c

? n

^

a ^°

più

lungo

e delicato fra

ammalato

e comiiniro«^

en ru

tentatiyi di

sorprendere Y ammalato

all’

improvviso

il

merli™

k

1

br

5

scaf

nen

te

durante

la

prima

visita i suoi secreti,

che mente

Kioo-

a

°

c

^de

di

aver

indovinati di

primo

acchito,

sono

tecnica-

la

viva™ ™

eyo]h e si castigano

per

lo più

da

soli attirandosul

medico

inimicizia dell’

ammalato

e

troncando

ogni ulteriore bendi-

(12)

118 Doti. E.

Weiss

ca influenza.

E

ciò ancora,

senza

tener

conto

del fatto,che quantosi

indovina

può

talvolta essere errato e

che non

è

mai

possibile di indovi-

nare tutto.

Con

queste così semplici

ma

precise

norme

tecniche lapsi-

coanalisi costituisce quel « tatto del

medico

», che è

una

dotecosìsin-

golare e rara,

ma assolutamente

indispensabile specie peril medicodei

nervosi. .

Non

è perciò sufficiente

che

il

medico conosca

alcuni risultati della psicoanalisi ; egli

deve

essersi famigliarizzato

con

la tecnica, se vuole che il proprio agire

da medico

sia ispirato

da modi

di vedere psicoana- litici.

Questa

tecnica per oggi

non

si

può ancora

apprendere dai librie

certamente non

si

può

arrivare

ad

essa che soltanto con grandisacrifìci di

tempo

e di fatica e

con

rinuncia a facilisuccessi.

La

si impara, come del resto tutte le altretecniche

mediche,

solo

da

quelli che nesono padroni. Certo, per

esprimer un

giudizio su questo caso, al quale no collegate queste

mie

osservazioni, dovrei conoscere meglio, il medico che

imprudentemente ha dato

tali consigli, la signora, alla quale ho

dato

soltanto brevi consigli del caso.

Certo

a

me nè

ai miei amicie collaboratori

può

esserecosagrata di

monopolizzare

il diritto d’esercizio di

una

tecnica medica. Conside- rati però, i pericoli

che

scaturiscono dall’esercizio di

una

psicoanalisi

« selvaggia »,

da

parte di medici ignoranti sia per gli ammalati cheper la

causa

stessa della psicoanalisi,

non

ci rimase altra via di scampoche di fare il passo

seguente

: Nella

primavera

del 1910

abbiamo

fondato

una Associazione Psicoanalitica Interna zi- nale,

i cui

membri, rendendo pubblico

il loro

nome,

dichiaranoade-

rirvi

come

soci ; ciò per poter separare

nettamente

la responsabi1a propria

da

tutti quelli,

che non essendo

soci,

ma

credendosi competen1 in psicoanalisi,

chiamano

arbitrariamente il loro procedere medicoe terapeutico col

nome

della «Psicoanalisi ». In verità tali analitici se vaggi

danneggiano molto

piùla

causa

nostra che

non un

singolo

amma

ci-

to.

Eppure, con

tutto ciò,

ho avuto

spesso V occasione di osservare,c

un modo

di procedere così inetto, se

anche dapprima

ebbe per con

seguenza un peggioramento

nello stato dell’

ammalato,

gli servl a

fine

pure

in prò della

sua

salute. Questi infatti ,

dopo

aver impreca per

un tempo abbastanza lungo

contro del

medico

e

quando

ere

va

sufficientemente lontano dalla

sua

influenza, s’accorse che 1?J

nt0« si affievolivano .oppure egli si decise

ad un

passo, che stava già su via della guarigione. Il

miglioramento

finale

venne

poi « da se P.

pure

venne

ascritto

ad una cura

del tutto indifferente di un

me

ic quale in seguito era ricorso.

Osservando

il casodella signora, laful

.

cusa contro il

medico

noi

abbiamo

udito, vorrei essere dell °Pml avere quel psicoanalista selvaggio

pur

fatto di più per la sua Paz te che qualsiasi autorità di

grande

riputazione, che le avesse la a diagnosi

pomposa

di « neurosi

vasomotoria

». Egli

ha

diretto la attenzione verso la

causa

reale delle sue sofferenze oppure 1 ha

p

nella

prossima

vicinanza di

questa

;

questo

intervento

non

sara sto di certo senza effetti favorevoli,

ad onta

di tutta la recala della paziente.

Ma

egli

ha danneggiato

sè stessoe aiutato adaurne

i pregiudizi e preconcetti

che

in seguito a resistenze affettive» prensibili negli

ammalati,

si

formano

a

danno

di ciò che fa u P- nalista.

E questo può

e

deve

essere evitato ».

(13)

La

« psicoanalisi selvaggia « di S.

Freud

11tj

Da quanto esposto

risulta

con evidenza quanto

sia giustificata la fondazione della

Associazione psicoanalitica in- ternazionale. Dal iqio

in poi la lista dei soci è

andata

rapida-

mente aumentando ed

è

ancora

in crescere.

Sono

state

formate

delle

filiali che risiedono nei paesi in cui 1'analisi

ha

preso radice, cioè nei paesi tedeschi, anglosassoni, nell’

Olanda

e nell’

Ungheria. La

proficua collaborazione dei soci

ha

spinto

questa nuova

scienza a

uno

sviluppo

mai

sperato

ed ha aumentato

di

molto

leprevisioni peril futuro.

Finora hanno avuto luogo

già sei

Congressi psicoanalitici in- ternazionali,

dei quali

V ultimo

fu

tenuto dopo

la

guerra

nel set-

tembre

del

1920

all'Aia.

A

guerra finita fu versato nelle

mani

di

due

personaggi, dei quali

uno

è rimasto ignoto e

Y

altro era il

borgomastro

di

Budapest, una

in- gente

somma

di

danaro che rappresentava una

parte dei

guadagni

fatti

da

un'

impresa

industriale.

Questa somma doveva

esser dedicata

« ascopi di coltura » e

stava

ai

due personaggi

di sceglierne l’impiego.

Fu unanimemente

deciso di

devolvere

l’intero

importo

alla diffusione della Psicoanalisi e

a questo scopo

fu creato

un fondo che venne

battez- zato col

nome

del geniale creatore della

nuova

scienza S.

Freud

e

d'accordo con

lui

venne

istituita la

Casa editrice psicoanalitica internazionale- Vienna.

Inoltre dagli interessi del capitale

vengono

pagati

annualmente due premi

ai migliori lavori su

argomento

psicoa- nalitico.

L'Internationaler Psychoanaly tischer Verlag

pubblica

ancora due

periodicidestinatialladiffusione della

nuova

dot- trina: la «

InternationaleZeitschrift fiirxPsycho-

n a1

y se

» destinata

a

lavori di

fondo

: e la « I

mago

» più particolar-

mente

dedicata alla psicoanalisi applicata.

Trieste, ottobre 1921.

(14)

DAL LABORATORIO ANATOMOPATOLOGICO

della R. Clinica Neuropatologica di

Roma

diletta dal Prof. G.

Mingazzini

ULTERIORI STUDII SOPRA

I

DUE NUOVI NUCLEI

NEL MESENCEFALO DELL’ UOMO

(con

due Tavole)

del Prof. Dott.

Casimiro Frank

libero docenteed aiuto volontario

Dapoichè

i

due nuovi

nuclei cioè il n.

subfascicularis

ediln. in-

tracommisuralis

nel

mesencefalo dell'uomo

furono

da me

notatiper la

prima

volta (i) in

un

caso di taboparalisi (2) fu necessarioeseguire ulteriori indagini per meglio studiare

Y anatomia

dei nucleistessi inun cervello normale.

A

tale

scopo

fu prescelto il cervello di un bambino dell’ età di 2 anni. L'autopsia è stata eseguita 2 ore

dopo

la morte.

Ilcervello fu fissato inalcool assoluto

ed

i preparati coloraticolmetodo di Nissl (circa 150 tagli in serie).Infatti il presentestudioistopatologico,

come vedremo meglio

inseguito,

ha permesso

dimeglioprecisarelaforma

ed

ildecorsodei

due

nuclei mesencefalici in parola.

Comincio

la descrizione

con

il . ,

1.

Nucleus subfascicularis

(v.

Tav.

1 e 2, n. 1", 2"e1) giusta

quanto abbiamo

già esposto nellavoro precedente questo nucleoineo

mincia

all'altezza del nucleo del

IV

pajo (incorrispondenza dellirnie superiore della

commessura

di

Wernekinck ed

è situato ai duelati e al disotto del

fasciculus longitudinalis pos ter

1or

(pars

1atera1is),

ed

al disotto del nucleo posteriore del rae

(pars mediali

s) dal quale

ultimo

è

nettamente

separatodallen r dello stesso fascicolo (qualche cellula sparsa si trova anche fralen re del detto fascicolo). Nelle sezioni anteriori ilnucleo in parola ha ufi

forma

a ferro di cavallo,

dimodoché

il nucleo stesso

può

esseredivis

in

due

parti, cioè in

una pars

1a ter

a

1is

ed una media

1

(v. sopra). Nelle sezioni posteriori, il nucleo diminuisce divolume,a

ssume una forma

allungata quasi ovale;

ed

è situato quasi esc us

vamente

sulla linea

mediana sempre

al disotto del

nucleus

ra

pheos posterio

r.

coi All’

immersione

ilnucleo

appare formato da

cellule(intutto circa 5 j polimorfe, globosedi cuialcune piramidali,poligonali di

forma

un

lungata e di varia grandezza, alcune

con

3-4 prolungamenti. In ai

1) C.

Frank

-

Sopra due

nuovinuclei nelmesencefalo dell’

uomo

«Qua

dernidi Ps. »

Anno VII

1920 N. 1-2. , nbek

2)

idem Ueber

die Lokalisationin

den Augenmusk.

u.zweinoc 11

Kernein

Mittelhd.

Menschen

«Journal f Ps. u. Neur.» Bd. 26,192^

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