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MUNICIPIO DELLA CITTA DEL VASTO Provincia di Chieti

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Academic year: 2022

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RICHIEDENTE: COMUNE DI VASTO – SETTORE III PROMOZIONE E SVILUPPO LOCALE- Servizio programmazione, progettazione ed esecuzione OO.PP.

Intervento: INTERVENTI NELLE AREE A SERVIZIO DELLA RISERVA DI PUNTA ASERCI.

Completamento piano di spesa regionale 2007-2009- LINEA FOGNARIA CASOTTI ZONA INDUSTRIALE E COMPLETAMENTO STACCIONATA.

Ubicazione: Zona industriale di Punta Penna. In catasto Fg. 7 part. 4001, Fg. 9 part. 3520.

Zonizzazione PRG vigente:

I lavori da realizzare ricadono nel PRG vigente, in parte in zona D1 – insediamenti industriali Piano ASI- ed in parte in zona V5 – riserva naturale ed aree protette.

Nel PRT del consorzio Industriale, le zone interessate sono: zona strade; Verde attrezzato.

Nel Piano di Assetto Naturalistico (PAN) della Riserva regionale naturale guidata Punta Aderci, i lavori da realizzare ricadono in zona B4- agricola di interesse paesaggistico all’interno della Riserva, zona B6 – area di rilevante interesse paesaggistico da riqualificare, e zona R2 – area industriale ricadente nella fascia di protezione.

Vincoli

L’area è sottoposta a vincolo di interesse archeologico di cui al decreto 22 maggio 1997 del Ministero per i beni culturali e ambientali (GU serie generale n. 194 del 21.08.1997).

La staccionata da realizzare è ubicata, infine, entro la fascia di mt 300 dal mare, di cui all’art. 142 c. 1 lettera a), del D.Lgs 42/2004.

Come stabilito dallo stesso decreto legislativo 42/2004, sono comunque di interesse paesaggistico i territori costieri (lettera a) e le zone di interesse archeologico, (lettera m). Occorre pertanto che, sia acquisita l’autorizzazione paesaggistica.

SIC: n. IT7140108 Punta Aderci – Punta della Penna.

VALUTAZIONE Premessa

In data 24.03.2020 prot. 16842, è stato inoltrato, dal Settore III comunale, Servizio programmazione, progettazione ed esecuzione OO.PP, il progetto definitivo/esecutivo dei lavori in oggetto, comprensivo della documentazione per l’avvio del procedimento di Valutazione di incidenza ambientale sul SIC Punta Aderci Punta della Penna (DPR 354/97 e ss.mm);

I lavori consistono nella realizzazione di una rete fognante di collegamento dei due casotti in legno esistenti, a servizio della Riserva regionale naturale guidata Punta Aderci, con la linea fognaria consortile, posta al disotto della strada asfaltata realizzata dall’ex Consorzio industriale COASIV, gestita dall’ARAP.

Prot. 35917 del 02.07.2020

VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE DPR 357/97 e ss.mm.

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Riguardano, inoltre il completamento della staccionata in legno del parcheggio esistente posto nella stessa zona, a monte della spiaggia di Punta Penna.

Con nota prot. 20324 del 08.04.2020, il Servizio programmazione, progettazione e realizzazione OO.PP. comunale, in merito ai vincoli esistenti, ha comunicato che l’intervento di completamento della staccionata era già compreso nell’autorizzazione paesaggistica rilasciata il 20.10.2017 prot. 55290, relativa alla realizzazione del parcheggio a servizio della Riserva di Punta Aderci. Ha comunicato inoltre che era in corso l’affidamento di apposito incarico archeologico.

Ubicazione

Gli interventi in progetto ricadono a margine della zona industriale, all’interno del SIC Punta Aderci- Punta della Penna.

Gli interventi di realizzazione della rete fognante sono localizzati nei pressi della viabilità consortile, di proprietà dell’ARAP.

La staccionata da completare sarà ubicata in una zona di relitto stradale derivante dall’esproprio per la realizzazione della strada consortile, in cui è stato recentemente realizzato un parcheggio a servizio della riserva, già sottoposto a valutazione di incidenza ambientale conclusa con esito positivo il 05.06.2018 prot. 30237. La zona di intervento è posta a monte della spiaggia di Punta Penna, sulla piana destinata all’insediamento industriale.

Intervento

Il progetto consiste nella realizzazione del collegamento alla rete fognante, dei servizi igienici esistenti all’interno della struttura in legno adibita a deposito bike, posta all’interno della riserva, all’ingresso della strada che porta al promontorio di Punta Aderci. Il collegamento avverrà in un pozzetto esistente posto a margine della strada consortile, adiacente la cunetta; la linea fognate attraverserà la strada bianca di ingresso alla Riserva, e costeggerà la strada asfaltata fino al pozzetto di allaccio. Lungo il percorso saranno collocati 4 pozzetti 60x60 in cls carrabili.

Riguarda inoltre la realizzazione della condotta fognate di collegamento ai bagni esistenti nell’altro casotto della Riserva, posto nei pressi della zona industriale, all’ingresso della gradinata che porta alla spiaggia di Punta Penna. La fognatura sarà allacciata ad un pozzetto esistente ai margini della zona industriale. Il tracciato parte dall’uscita dello scarico dell’edificio, attraversa la corte di pertinenza e poi devia verso il pozzetto di raccordo su un tratto in terra. Saranno collocati n. 2 pozzetti 60x60 in cls carrabili.

Riguarda, infine, il completamento della staccionata di recinzione del parcheggio a servizio della Riserva di Punta Aderci. La staccionata sarà in legno impregnato a croce di Sant’Andrea.

Pubblicazione

Lo studio è stato pubblicato all’Albo pretorio del Comune di Vasto e sul sito istituzionale dell’Ente per 15 giorni dal 03.04.2020 con avviso prot. 18966. La decorrenza dei termini di pubblicazione è stata prorogata dall’art. 103 del DL 18 del 17.03.2020, e successive modifiche, decorrenti dal 15 maggio, con scadenza 30 maggio. Allo scadere dei termini non è pervenuta alcuna osservazione Valutazione di Incidenza ambientale

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Nello studio di incidenza redatto dal Geom. Claudio Giancaterino, datato 07.01.2020, sono stati valutati i tempi di realizzazione e la cantierizzazione dei lavori, considerando le diverse tematiche ambientali, suddividendo la realizzazione delle opere in tre fasi: realizzazione, messa in esercizio e dismissione a fine vita. Ciascuna fase è stata suddivisa in sottofasi.

Nello studio si evidenzia che, “particolare attenzione va posta alla fase 2) relativa agli scavi che dovrà avvenire con escavatori di ridotte dimensioni, (si consiglia sotto i 50 ql), per limitare le emissioni inquinanti gassose e sonore.

La posa del misto stabilizzato, a protezione della tubazione, solitamente avviene per mezzo di betoniere. Particolare attenzione dovrà essere posta nella fase di pulizia della betoniera che non deve immettere in ambiente l’acqua di lavaggio dell’impastatrice. La fase di reinterro deve prevedere il riutilizzo del materiale di scavo con il livellamento del terreno senza apportare modifiche al profilo del terreno e senza lasciare cumuli di materiale. Qualora si dovesse procedere allo smaltimento di parte del materiale, questo deve seguire l’iter che prevede la norma con caratterizzazione del rifiuto e il trasporto in discariche autorizzate con mezzi idonei.”

Si evidenzia inoltre che, “la messa in esercizio non comporta particolari rischi per l’ambiente purché sia monitorata la linea per la verifica di eventuali danneggiamenti della stessa e/o occlusioni accidentali. Dal punto di vista ambientale la messa in esercizio delle 2 linee rappresenta una notevole riduzione del rischio di inquinamento per sversamenti accidentali perché le fosse a tenuta (sistema attualmente in uso) possono riempirsi e sversare parte del liquame o avere delle perdite sulle pareti interrate difficilmente individuabili nel breve periodo.”

Nello studio si sostiene che, per la realizzazione dell’opera non è previsto il consumo di risorse presenti nell’area SIC né la loro temporanea inaccessibilità, e che l’immissione di inquinanti nell’ambiente è da considerarsi trascurabile. Non potendo escludere il rischio di incidenti o guasti ai mezzi meccanici si raccomanda di utilizzare “mezzi meccanici e attrezzature che dovranno essere attentamente revisionati e controllati al fine di scongiurare incendi, perdite di carburante o di olio lubrificante delle parti meccaniche. Si raccomanda inoltre di disporre di dispositivi antincendio durante la fase di cantiere e dell’eventuale dismissione. In tal caso e con le accortezze sopra riportate il pericolo di incidenti è da considerarsi basso.”

Lo studio evidenzia inoltre che, “la destinazione d’uso dell’opera, che insiste prevalentemente su suoli che hanno la medesima destinazione iniziale, e la sua tipologia di realizzazione non compromette la continuità paesaggistica ed ambientale esistente. Non si prevede il taglio o l’asportazione di vegetazione arborea. La tipologia costruttiva non è in contrasto con quanto previsto dalla normativa ambientale vigente nell’area”.

Si propongono le seguenti misure di mitigazione, prescrizioni ed indicazioni:

1) particolare attenzione va posta alla fase 2) relativa agli scavi che dovrà avvenire con escavatori di ridotte dimensioni, (si consiglia sotto i 50 ql), per limitare le emissioni inquinanti gassose e sonore;

2) la posa del misto stabilizzato, a protezione della tubazione, solitamente avviene per mezzo di betoniere. Particolare attenzione dovrà essere posta nella fase di pulizia della betoniera che non deve immettere in ambiente l’acqua di lavaggio dell’impastatrice.

3) La fase di reinterro deve prevedere il riutilizzo del materiale di scavo con il livellamento del terreno senza apportare modifiche al profilo del terreno e senza lasciare cumuli di materiale. Qualora si dovesse procedere allo smaltimento di parte del materiale, questo deve seguire l’iter che prevede la norma con caratterizzazione del rifiuto e il trasporto in discariche autorizzate con mezzi idonei.

(4)

Lo studio conclude affermando che i lavori non determineranno perdita di habitat censiti nel formulario istitutivo del SIC Punta Aderci Punta della Penna, e che, con l’applicazione delle misure prescrittive e delle indicazioni l’intervento può essere considerato sostenibile, in quanto non determina una discontinuità paesaggistica, non genera interferenze con la fauna selvatica e non incide sullo stato di conservazione dell’ambiente circostante.

CONCLUSIONI

Per tutto quanto sopra indicato, dallo studio di incidenza emerge che le azioni previste dal progetto per la realizzazione della rete fognante di collegamento dei due casotti in legno esistenti, e per il completamento della staccionata del parcheggio a servizio della Riserva Regionale naturale Punta Aderci, hanno potenzialmente, direttamente ed indirettamente, prevalente effetto di neutralità/indifferenza sulle specie e habitat presenti nel sito dove l’intervento sarà realizzato, ed in riferimento all’area vasta del SIC IT7140108, e pertanto non precludono lo stato di conservazione attuale di specie ed habitat di importanza comunitaria.

Per tutto quanto premesso e considerato;

Visto il DPR 8.09.1997 n. 357 come modificato ed integrato dal DPR 12.03.2003 n. 120 e ss.mm.;

Considerato che la competenza della V.Inc.A è stata trasferita ai Comuni con l’entrata in vigore della LR 28 agosto 2012 n. 46, che ha modificato le competenze in materia paesaggistica previste dall’Art. 1 della LR 13 febbraio 2003 n. 2, delegando ai Comuni la valutazione di incidenza dei progetti e programmi di competenza comunale;

Richiamata la circolare della Regione Abruzzo prot. 7378 del 02.10.2012 inerente prime modalità applicative della LR 46/2012;

Vista la DGR Abruzzo n. 930 del 30.12.2016 “Criteri per l’esercizio e il coordinamento delle funzioni amministrative in materia di procedure ambientali e di valutazioni di incidenza”;

Vista la deliberazione della Giunta Comunale n. 19 del 30.01.2013 “Procedimenti in materia ambientale - atto di indirizzo”, come modificata con deliberazione di GC n. 44 del 16.02.2018, che attribuisce al Dirigente la facoltà di stabilire in quali casi acquisire consulenze specialistiche, in base alla complessità degli interventi;

Ritenuto lo studio di incidenza ambientale presentato, esaustivo e non occorrendo ulteriori approfondimenti, anche in considerazione dell’ubicazione dell’intervento, posto a margine della viabilità consortile esistente,

Vista la DGR 497/2017 “Approvazione misure di conservazione sito-specifiche per la tutela dei siti della Rete Natura 2000 della Regione Abruzzo per i SIC: IT7140108 Punta Aderci Punta della Penna …”;

il Dirigente

in qualità di Autorità competente

esprime parere favorevole in merito alla valutazione di incidenza del progetto “Realizzazione della rete fognante di collegamento dei due casotti in legno esistenti, e per il completamento della staccionata del parcheggio a servizio della Riserva Regionale naturale Punta Aderci”, che riguarda gli interventi descritti in narrativa, poiché gli stessi non hanno impatto significativo

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sul SIC IT7140108 Punta Aderci – Punta della Penna, con le seguenti prescrizioni e mitigazioni:

1) particolare attenzione va posta alla fase 2) relativa agli scavi che dovrà avvenire con escavatori di ridotte dimensioni, (si consiglia sotto i 50 ql), per limitare le emissioni inquinanti gassose e sonore;

2) la posa del misto stabilizzato, a protezione della tubazione, solitamente avviene per mezzo di betoniere. Particolare attenzione dovrà essere posta nella fase di pulizia della betoniera che non deve immettere in ambiente l’acqua di lavaggio dell’impastatrice.

3) La fase di reinterro deve prevedere il riutilizzo del materiale di scavo con il livellamento del terreno senza apportare modifiche al profilo del terreno e senza lasciare cumuli di materiale. Qualora si dovesse procedere allo smaltimento di parte del materiale, questo deve seguire l’iter che prevede la norma con caratterizzazione del rifiuto e il trasporto in discariche autorizzate con mezzi idonei.

Vasto, 02.07.2020

La RPO Servizio ambiente Arch. La Palombara Gisella

IL DIRIGENTE

Monteferrante Dott. Stefano

Firmato digitalmente da:Stefano Monteferrante

Data:02/07/2020 11:11:53

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