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MUNICIPIO DELLA CITTA DEL VASTO Provincia di Chieti

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Academic year: 2022

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RICHIEDENTE: IL PIOPPETO – CAMPING E RESIDENCE Sede: SS 16 KM 521 - VASTO

Intervento: Interventi edilizi riguardanti fabbricati e aree contenuti all’interno del camping IL PIOPPETO.

Ubicazione: Vasto Marina - 66054 VASTO (CH)

Zonizzazione PRG vigente: “D4” Zona per insediamenti turistici.

SIC: n. IT7140109 Marina di Vasto.

VALUTAZIONE

Premessa

con nota prot. 5914 del 30.01.2020, nell’ambito del procedimento dello SUAP Trigno Sinello n.

89285 / CE 162-2019, è pervenuto lo studio di incidenza ambientale redatto dal Dott. Agr. Nicola Ranalli, inerente interventi edilizi da realizzare nelle aree del Camping “Il Pioppeto”, confinanti con il SIC in oggetto;

Lo studio di incidenza riguarda anche i lavori di demolizione e ricostruzione di altri manufatti esistenti condonati, di cui alla prat. SUAP 90351/CE 194-2019, e la realizzazione di una piscina con sistemazioni esterne (prat. SUAP 90358 – inserita nel portale dello Suap Trigno Sinello in bozza, non ancora trasmessa al Comune di Vasto).

Gli interventi da realizzare all’interno dell’area destinata a residence e campeggio, prevedono la ristrutturazione del fabbricato principale, la demolizione e ricostruzione di alcuni mini- appartamenti, e la realizzazione di una piscina parzialmente interrata, i cui lavori potrebbero comportare impatti sulla flora e sulla fauna tutelate.

Ubicazione

Gli interventi sono localizzati nell’area posta in confine con il SIC Marina di Vasto, all’interno del campeggio/residence “Il Pioppeto”, all’esterno dell’area tutelata.

L’intervento, nel PRG vigente, ricade in zona “D4” Zona per insediamenti turistici (Art. 107 NTA).

Nella Micro zonazione Sismica l’area è classificata: MOPS “Unità geologiche continentali – Depositi di spiaggia”.

La zona è sottoposta, al vincolo Paesaggistico di cui al DM 02.02.1970 e, nel Piano Regionale Paesistico - PRP, ricade in Zona “D” (Trasformazione a regime condizionata). E’ ubicata, inoltre, entro i mt 300 dalla battigia di cui all’art. 142 c. 1 lettera a), del D.Lgs 42/04.

Intervento

L’intervento riguarda la ristrutturazione edilizia di edifici esistenti con ampliamenti.

Prot. 29176 del 01.06.2020

VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE DPR 357/97 e ss.mm.

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In particolare la pratica CE 162-2019/SUAP 89285 prevede la ristrutturazione del fabbricato denominato A con ampliamento. Si tratta dell’edificio di maggiori dimensioni esistente nella struttura turistica, destinato a residenze stagionali, che nel progetto sarà trasformato in una struttura alberghiera. L’intervento prevede la demolizione e ricostruzione parziale del corpo di fabbrica con ampliamento del 10% ai sensi della L.R. 49/2012, riconfigurazione del tetto, dei prospetti, rifacimento degli impianti, riorganizzazione generale degli spazi interni che comporterà la realizzazione di n. 16 camere d’albergo (di cui 10 al piano Terra rialzato, e n. 6 al Piano Primo), uno spazio comune con una hall d’ingresso, una reception ed una sala colazione con i relativi ambienti di servizio.

Le attuali coperture, costituite da tetti a falda, verranno sostituite da coperture piane di cui alcune da adibire a terrazza.

La pratica CE 194-2019/ SUAP 90351 riguarda la demolizione e ricostruzione dei fabbricati denominati B, C, D, F, H, G.

L’intervento inciderà in modo sostanziale sulla demolizione e ricostruzione di tali fabbricati, per i quali si prevede un ampliamento del 10% ai sensi della L.R. 49/2012, che avverrà mantenendo sagome e volumi originari. La ricostruzione dei suddetti fabbricati sarà delocalizzata, all’interno del Camping, sulla stessa particella 69, in nuove allocazioni, modificando l’area di sedime.

I fabbricati manterranno tutti la destinazione di mini appartamenti per turisti, ad eccezione del fabbricato “H” che accoglierà un punto informativo a servizio della struttura.

Lo studio riguarda, inoltre, i lavori di realizzazione di una piscina, locale tecnico e pavimentazione esterna, oggetto di richiesta con la pratica SUAP 90358 (in bozza sul portale Suap trigno Sinello – non inviata al comune), che sarà parzialmente interrata, e che comporterà la rimozione di alberi esistenti, scavo di sbancamento, realizzazione di opere edili ed impiantistiche.

Pubblicazione

Questo Settore ha provveduto alla pubblicazione della documentazione di V.Inc.A. sul sito istituzionale dell’Ente, in ossequio al principio generale di cui all’art. 5, comma 8, del DP.R. n.

357/1997, come modificato ed integrato dal DPR 12.03.2003 n. 120 e ss.mm., nonché in esecuzione di quanto previsto dalla DGR Abruzzo n. 930 del 30.12.2016 “Criteri per l’esercizio e il coordinamento delle funzioni amministrative in materia di procedure ambientali e di valutazione di incidenza”.

L’avviso, prot. 6866, è stato pubblicato dal 04-02-2020 al 19-02-2020.

Nel periodo di pubblicazione è pervenuta una sola osservazione, il 19.02.2020 prot. 10598, depositata dall’associazione WWF zona frentana e costa teatina onlus.

Studio di Incidenza ambientale

Lo studio di incidenza riguarda la “fase 1- Verifica (screening)” di cui alla direttiva comunitaria n.

92/43/CEE, art. 6. Nello studio, oltre alla descrizione delle opere e del contesto in cui le stesse si inseriscono, è riportato il cronoprogramma dei lavori con indicazione del numero di giorni per ciascuna operazione.

Si descrive la produzione di rifiuti prevista con stima delle quantità, e si indicano i disturbi ambientali attesi e l’uso delle risorse naturali, sostenendo che non si rilevano criticità e disturbi ambientali di una certa importanza rispetto alle componenti biologiche presenti nell’adiacente SIC, poiché le attività che comporteranno una certa emissione di sostanze inquinanti (polveri

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gas di scarico) e rumori sono limitate alla fase di cantiere e non saranno comunque significativamente rilevanti.

Per quanto attiene agli effetti sul suolo, sulla fauna e sulla flora, si sostiene che gli stessi non sono significativi poiché i lavori non intercettano acque sotterranee (suolo), e all’interno del camping non risultano presenti habitat di interesse comunitario, ma soltanto alcune specie arboree ed arbustive con funzione ombreggiante ed ornamentale (flora). Per quanto riguarda le specie faunistiche protette, si sostiene che le stesse non frequentano la zona del campeggio proprio per l’assenza degli habitat prima richiamati e pertanto che, le perturbazioni minime previste consistenti in emissione di polveri e rumore, si verificheranno soltanto nella fase di cantiere, per un periodo stimato di 40 giorni lavorativi.

In merito all’uso delle risorse naturali, nello studio si evidenzia che saranno sottratti circa 1200 mq di aree naturali che consistono attualmente in superfici di terreno ricoperte, in parte, di vegetazione di nessun interesse naturalistico.

Per quanto attiene alle interferenze del progetto sulle componenti abiotiche, le varie fasi lavorative, non intercettando zone umide e falde acquifere sotterranee, non interferiscono con la stabilità idrogeologica dell’area, con impatto nullo sull’idrografia.

Anche l’interferenza sulle componenti biotiche è ritenuta pressochè nulla e di impatto trascurabile, poiché legata alla sola fase di cantiere, pertanto lo studio conclude ritenendo che le modalità realizzative previste, e le non elevate dimensioni delle opere da realizzare, fanno si che l’attuale stato di conservazione dell’adiacente sito Natura 2000, nella sua interezza, non avrà cambiamenti negativi, perdita di qualità ambientale o aumento della vulnerabilità.

Si propongono quali misure di mitigazione/precauzioni: l’adozione di un sistema di gestione del cantiere che riduca la dispersione pulviscolare; bagnare le aree di transito ed i cumuli di materie e terreno temporaneamente stoccati per limitare il propagarsi delle polveri nell’aria in fase di cantiere; utilizzare macchinari omologati alle normative vigenti; ricoprire con teli i cumuli di materie ed utilizzare autocarri dotati di cassoni chiusi o di teloni per evitare la dispersione di pulviscolo durante il trasporto; evitare di eseguire interventi nel periodo di riproduzione della fauna; istallazione di bat box, all’interno del camping, per favorire il rifugio dei chirotteri.

Parere componente CCVA

In esecuzione della deliberazione della G.C. N. 44 del 16.02.2018 “procedimenti in materia ambientale – istituzione commissione di valutazione ambientale – atto di indirizzo”, con cui si è stabilito di istituire la Commissione di Valutazione Ambientale, che attribuisce al Dirigente la facoltà di stabilire in quali casi acquisire consulenze specialistiche, in base alla complessità degli interventi, ed in quali interessare la commissione, e tenuto conto che l’evento è localizzato in area esterna al SIC Marina di Vasto, è stato affidato incarico al componente della commissione Dott.

Daniele Galassi, individuato con determinazione dirigenziale n. 110 del 04.07.2018, per l’espressione di un parere sulla documentazione presentata (lettera di incarico prot. 22493 del 23.04.2020).

Il Dott. Galassi ha trasmesso il parere richiesto il giorno 11.05.2020, acquisito al protocollo comunale n. 25438 (All.A). Con nota prot. 27549 del 22.05.2020 (All.B) il parere è stato completato

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con le valutazioni sull’osservazione pervenuta , inviata al professionista dall’ufficio il 21.05.2020 prot. 27314.

Valutazione

Il parere espresso dal consulente ambientale Dott. Daniele Galassi, prende atto dell’assenza di habitat nel campeggio oggetto di intervento, e dell’esistenza unicamente di un verde costruito, ordinato, funzionale all’ombreggiamento e all’estetica, ritenendo che “l’assenza di habitat idonei porta ad escludere la presenza di specie faunistiche protette, con l’unica eccezione del pipistrello albolimbato che potrebbe cercare rifugio negli edifici del campeggio”.

Nel parere si evidenzia che ” I lavori previsti non intercettano, in alcun caso, specie floristiche di interesse ne habitat dove si riproducono le specie faunistiche tutelate”, e che “l’unico impatto che si può manifestare è individuato nella fase di cantiere” riconducibile ad “-emissioni di polveri diffuse durante le operazioni di demolizione, scavo e movimenti di terra; -emissioni di gas di scarico da parte dei mezzi d’opera; -rumore”.

Nel parere si stima che, in base al cronoprogramma dei lavori presentato, le perturbazioni previste (emissioni di polveri e rumore) si verificheranno in un arco temporale compreso tra i 40 e i 70 giorni lavorativi, ritenendo pertanto che le interferenze attese risultano di carattere temporaneo e reversibile.

Nelle conclusioni si riferisce che, “al fine di minimizzare le interferenze sull’ambiente naturale si ritiene di proporre le seguenti misure di mitigazione:

 Ridurre al minimo il tempo di deposito temporaneo del materiale derivante dalle demolizioni e dagli scavi;

 Deve essere garantita la bagnatura delle aree di transito e dei cumuli di materiale polverulento temporaneamente stoccati;

 Utilizzare un sistema di bagnatura durante le operazioni di demolizione e di scavo, come normalmente previsto nei piani di demolizione (art. 153, comma 5, DLgs 81/2008);

Al fine di limitare il disturbo sulle specie faunistiche potenzialmente interessate, il periodo di svolgimento del cantiere deve essere compreso tra settembre e febbraio;

E che, “considerando che il progetto è situato al di fuori del SIC, in un area priva di emergenze naturalistiche di pregio, tenendo conto dell’attuazione delle misure di mitigazione prescritte, si può concludere che gli interventi edilizi proposti non incidono potenzialmente sugli obiettivi di conservazione e tutela del SIC “Marina di Vasto”. L'intervento non comporta la perdita di habitat censiti nel formulario istitutivo e nel Piano di Gestione del SIC IT7140109 “Marina di Vasto”, e non incide sullo stato di conservazione dell’ambiente circostante. L’incidenza generata dal coinvolgimento potenziale di specie ed habitat nella fase di cantierizzazione può essere considerata non significativa, tenendo conto dell’attuazione delle misure di mitigazione proposte.”

Nella nota integrativa (All. B) di valutazione dell’osservazione pervenuta, il dott. Galassi ritiene che tale osservazione costituisce un contributo costruttivo per l’attuazione delle misure di mitigazione e pertanto “concorda con l’opportunità di provvedere alla ripiantumazione, anche in altri luoghi non interessati direttamente dall’intervento, di un numero pari o superiore di alberi e/o arbusti rimossi di origine autoctona, privilegiando piante tipiche della vegetazione potenziale del Sito Natura 2000. Tale sostituzione delle specie vegetali alloctone con specie autoctone potrebbe riguardare l’intera area del camping in maniera graduale, anche dopo la conclusione dei lavori in

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progetto. La localizzazione delle bat-boxes, si suggerisce correttamente che debba essere fatta in relazione alla funzione della vegetazione perimetrale, in modo tale da permetterne l'effettivo utilizzo da parte della specie, monitorandone l’efficacia, in collaborazione con la Riserva Regionale”.

CONCLUSIONI

Per tutto quanto sopra indicato, si ritiene accettabile la verifica degli impatti ambientali rispetto agli obbiettivi di conservazione del SIC IT7140109, poiché le azioni previste dal progetto di ristrutturazione del camping/residence “Il Pioppeto”, non confliggono con i sopra richiamati obbiettivi, come emerge dalla documentazione presentata.

Dallo studio di incidenza si rileva, difatti, che gli interventi da realizzare non producono impatti significativi sul SIC IT7140109 Marina di Vasto.

Per tutto quanto premesso e considerato;

Visto il DPR 8.09.1997 n. 357 come modificato ed integrato dal DPR 12.03.2003 n. 120 e ss.mm.;

Considerato che la competenza della V.Inc.A è stata trasferita ai Comuni con l’entrata in vigore della LR 28 agosto 2012 n. 46, che ha modificato le competenze in materia paesaggistica previste dall’art. 1 della LR 13 febbraio 2003 n. 2, delegando ai Comuni la valutazione di incidenza dei progetti e programmi di competenza comunale;

Richiamata la circolare della Regione Abruzzo prot. 7378 del 02.10.2012 inerente prime modalità applicative della LR 46/2012;

Vista la DGR Abruzzo n. 930 del 30.12.2016 “Criteri per l’esercizio e il coordinamento delle funzioni amministrative in materia di procedure ambientali e di valutazioni di incidenza”;

Vista la DGR Abruzzo n. 494 del 15.09.2017 con cui sono state approvate le misure di conservazione sito-specifiche per la tutela dei siti della Rete Natura 2000 della Regione Abruzzo, inerente anche il SIC IT7140109 Marina di Vasto;

Vista la deliberazione della Giunta Comunale n. 19 del 30.01.2013 “Procedimenti in materia ambientale - atto di indirizzo”, come modificata con deliberazione di GC n. 44 del 16.02.2018, che attribuisce al Dirigente la facoltà di stabilire in quali casi acquisire consulenze specialistiche, in base alla complessità degli interventi;

Ritenuto lo studio di screening dell’incidenza ambientale presentato esaustivo, e che la valutazione non necessiti delle successive fasi di approfondimento indicate dalle linee guida comunitarie di interpretazione dalla direttiva habitat n. 92/43/CEE, del 21.11.2018;

il Dirigente

in qualità di Autorità competente

esprime parere favorevole in merito alla valutazione di incidenza degli interventi da realizzare all’interno dell’area destinata a residence/campeggio “Il Pioppeto”, che prevedono la ristrutturazione del fabbricato principale, la demolizione e ricostruzione di alcuni mini-appartamenti, e la realizzazione di una piscina parzialmente interrata, poiché gli stessi non hanno impatto significativo sul SIC IT7140109 Marina di Vasto, con le mitigazioni indicate dal proponente e quelle proposte dal consulente ambientale, che di seguito si riportano.

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Mitigazioni

1. Ridurre al minimo il tempo di deposito temporaneo del materiale derivante dalle demolizioni e dagli scavi;

2. Deve essere garantita la bagnatura delle aree di transito e dei cumuli di materiale polverulento temporaneamente depositati;

3. Utilizzare un sistema di bagnatura durante le operazioni di demolizione e di scavo, come normalmente previsto nei piani di demolizione (art. 153, comma 5, DLgs 81/2008);

4. ricoprire con teli i cumuli di materie ed utilizzare autocarri dotati di cassoni chiusi o di teloni per evitare la dispersione di pulviscolo durante il trasporto;

5. Al fine di limitare il disturbo sulle specie faunistiche potenzialmente interessate, il periodo di svolgimento del cantiere deve essere compreso tra settembre e febbraio;

6. provvedere alla ripiantumazione, anche in altri luoghi non interessati direttamente dall’intervento, di un numero pari o superiore di alberi e/o arbusti rimossi di origine autoctona, privilegiando piante tipiche della vegetazione potenziale del Sito Natura 2000, come da allegato elenco (All.C);

7. Qualora si renderà necessario sostituire nel campeggio alcune specie vegetali alloctone, si prescrive l’utilizzo di specie autoctone di cui all’elenco All.C;

8. Istallare bat boxes, all’interno del camping, per favorire il rifugio dei chirotteri la cui localizzazione deve essere fatta in relazione alla funzione della vegetazione perimetrale, in modo tale da permetterne l'effettivo utilizzo da parte della specie, monitorandone l’efficacia, in collaborazione con le associazioni ambientaliste incaricate della gestione tecnico operativa della riserva regionale Marina di Vasto, con deliberazione di G.C. n. 479 del 21.12.2017 (WWF Abruzzo, Legambiente Abruzzo, Istituto abruzzese per le aree protette IAAP).

Per tutto quanto non esplicitamente descritto e precisato, si rimanda allo studio di incidenza ambientale presentato, ed al parere tecnico espresso dal dott. Daniele Galassi (All. A e B), da considerare quale parte integrante e sostanziale del presente atto.

La RPO Servizio ambiente Arch. La Palombara Gisella

IL DIRIGENTE

Monteferrante Dott. Stefano

Firmato digitalmente da:Stefano Monteferrante

Data:01/06/2020 11:58:04

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