ILLUSTRAZIONE
DI
UNA COLLANA EGIZIA
PER
TOMMASO SEMMOLA
edizione ampliataed a migliorformaridotta
NAPOLI
STAMPERIA
ECARTIEREDEL
FIDRENO Strada Trinità Maggiore N.® 261844
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PROEMIO
Gli
stiidjarcìieologicisono
ilconforto della storia,elaprova
delnostro essere infattod’in- tellettualeciviltà;una
pietra,un
sasso,un
ru- dere,un’avanzo
dimemoria
antica,manifesta-no
misterivenerandi
, cispingono a ragionar
co’ lontani trapassati,ehanno
eloquentissimauna
voce,che
cipersuade
allaimitazione delle virtù,eallosdegno contro
al vizio.Ed empia- mente
coluiliestemmiò che
disse l’archeologia essereun sogno,
e disognicontinuamente
pa- sciuta.La moderna
sapienza èfondata
sullean-
tiche virtù;ne’tempi andati ravvisiamo
la trac- ciaadditataalviver nostro,e
tantonoi sare-mo quanto avremo
studiatiipadri
nosti’i.Sottoa’piedi
che
noigraviam
sulsuolodor-mono immense
generazioniche
ciprecedevano e disparvero come nube
alvento.Molte
dies- senon
cilasciavanmemoria alcuna
diloroesi- stenza;quindi non sappiam
chi,quali,come, c quando
fossero.Una
pietrailcaso disseppel- lisceda’profondi d’un
abisso,e inquella pie-DigiiizedbyGoogle
IV
tra
leggiamo
scrittodie abbiam
noipiù
antica origine,
più
anticarebgione
,più
anticliiusie consuetudini
,più
anticasapienza,che noi non supponevamo
;e quella pietra èun
fastoimmortale
dellanosti'agrandezza.E che
il nostro suolocirechi delcontinuo
ditalitestimonianze irrefragrabili,ne abbiam
tutto diprove
negli scaviche
sivanno qui
equa alacremente compiendo.
Noi sapevam che molto
ciavevano ammae-
stratogliegig, emolto
di loroavevano
trasfu- sonei nostricostumi
;ma
ciònon era che
di condizione topica,o vogliam
diremeglio
,diqualche misero angolo
dellanostra terra natale.Non sono
moltianni che un
sarcofago disscpolto nellevicinanze di Pozzuoli,ciassicurava
pur
là esserestatiah immemorabile
epopolo ed uso
ecredenza
egizia.Un
privatorinveniva un
sepolcro, in cuiuno
scheletrofemineo
riposava.Dio
sada quanti
secoli!avente
alcuniornamenti,
de’ qualil’ar- cheologianon
cene avea
rilasciatimai
altret- tali.Questi
oggettivenuti
inpotere diun
cal-dissimo
nostroamico
epadrone, meritarono
tuttalanostra considerazione, e nell’operaMo- numenti
ineditiimpressa
inNapoli davamone una
illustrazione, la miglioreche per
noisipo-DigitizedbyGoogle
V
tesse,e jwscia in
separalo opuscolo
laripro-ducevamo, ed
era allorail1820.
IIpubblico favore
fecesìche
sene
esaurisse<^ni
copia.Oggi
lagentilezza dimoltiamici avendoci
fattaamorevole ed
assidua richiesta di quest' imiilenostro
lavoro,cisiam
propostiriprodurlo in
luce,eraccomandarlo
allaloroesperimentata
contesia.DigitizedbyGoogle
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I.
Descrizione della Collana.
IN^e’contorni di
Cuma
bendirado rinvengoosi in- tattiimonumenti
dellasuarinomataricchezzaedan- tichità. Ipubblici e privatiedifiziivetustisiricono- sconoagran pena,come
quelliche sonostatidistrut- tidallamano
divoratrice deltempo,dall’ingordigia de’coloni, e dallo esterminio delle guerre.Illuogo del sepolcretogreco-cumanoèbenconosciuto:ma
sic-come
sovralerovinediessoinnalzaronoancheilloro iRomani,
cosièben dacredersichecostoro l’avesse- rospogliato diquantoviritrovaronosotterratoco’mor-ti (1).
Nondimeno
essendogià (2)abbisognateadun possidentediquellacontradaalcunepietre di tufo, secondol’uso,levenne ricercandoin que’funebriedi- fìzìi,diquella qualità di pietra costrutti. Ivirinven- ne per buona ventura unsepolcroche trovà risparmia-DigilizedbyGoogle
8
lodalla voracità deltempoe degliuomini,enell’a- prirlovisivideunoscheletro
,cuid’intorno al collo giravalacollanaquiriprodotta.
Essa,dellacuiforma niunsimile
monumento
han- noci Onorapresentatogliarcheologi,chiaramentesi scorgeesserperusodidonna; nellaquale opinione siam confermati daun
pajo di orecchini, daalcuni frammentidispecchio, e dall’^cus erinarius^cheter-mina
con unapiccola figurina.11Glo,detto da’Lati- ni linea (3),era roso daglianni,non chedallater- ra,laquale,benché poca,coprivaInttoilcadavere.1pezzicomponentilacollanasonovarii ,
ma simme-
tricamentedisposti;edil volerliquiaduno
aduno
descrivereapporterebbe queltedio,checolriguardar- nelafiguradileggierisievita.Inessivedesi quella molliplicità diforme,che rarevolteosservasi nelle collanerinvenutenegli antichimonumenti
(4): taluni sonogli o^Mj’Eocde’Greci, ossiaiglobuli de’Latini-(5), altripoisonodetticooeiSiìcioèovati,oghianderove- sciate,perservirmidell’espressione didue moderni autori (6).Sondessiconbell’ordineframezzatidaal- tripezzichehannolaformadiun
fictschelto,
di cui
nèiGrecinèiLatini
,perquantoio
mi
sappia, ci hanlasciatoledenominazioni.Ilmaggiorefra questi èd’avorio, siccomedellamedesima materiasiscorge ancoranella parteoppostaun pezzo quadrangolare, chemedianteun
bucolinoèsospeso al(ilodella colla- na(7).Ad
unglobellomaggiore, cheè inmezzo
al dettofilo,medianteun appiccagnolo,vièsospesauna statuettarappresentanteIsidesopraunpiedistallo,in
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9 lungaveste,laqualefiguramercè
un
fermaglinoèle- gataintornoa’rcni,edhalaDea
ilcapocovertocome
inaltrimonumenti
(8). Gli antiquariinon sannodefi- nireconcertezza,se in testa d’isidesiaquiilloto,oilfrutto della colocasia (9),dappoichésiè altrove os- servata Iside orcoll’una edorcoll’altrapianta indi- genadell’Egitto (10).
Sembra
chenelladestraabbiailtimone,solitosimbolod’Isidc(11) nongiàquel basto- ne, chetalvoltale sitrova nelle
mani
(12).Bisognaconsiderare,cheprimadigiungereallametà della collanasiosservaunfilominoreattaccato aduo parti equidistanti dalcentro,che venivagraziosamen- leascenderesulpetto (13). Essoèpur compostodi pezzi rotondi,traloroanche simmetricamentedispo- sti,oltreunasfingea sinistra,unterzuolo,ovvero sparviere, a destradichiosserva,edun Arpocratenel
mezzo,
appesituttie tre pe’ correlativi anelli.E
no- tevole nellaSfingeilvoltodisparviere, locheè di rarissimoesempio,come
loèilfrutto della colocasia intesta,eildettosparviereche pure hasulcapoun mi- sticovasetto (14).L’Appocrateènudoe giovanetto:colla sinistraimponesilenzio(15),c colla destra so- stieneilcornodell’abbondanza:staappoggiato ad un tronco nodoso, ed hasulcapo l’ornamentoIsiaco,né
mancano
somigliantiesempiidelnumeSigalione(16).Che
seancolo sivolesseintendere perilDiodelsi- lenzio,eglièduopo confermarsi nellacredenza che tuttalafavola delpaganesimofossecostituitasopra precetti di universalefilosofia.Questonume
aventeilcornucopia appressodiche ammaestrerebbe?Seegli
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IO
èilsilenzio,che afelicitàconduce piùlariservatezza e lameditazionechel’audaciae lo strepito;s’eglinon èilsilenzio,saràl’
emblema
dellaprudenza, a mani- festarcichecon questavirtùsiprocacciaognidovi- zia agliuomini edairegni.La
donna,dellaqualeabbiam
descrittoquigliorna- menti,rammentando
lagran sentenzadi Sofocle(17), che insegnavaesseredecorosoalbelsessoil tacere,
sembraessere statamoltodivotadiArpocrate.
Non
contentadiportarneTimmagine
sul petto,lavolle ri- petuta egualissimanegli orecchini.A me
paionoglisp- ftxr»d’Omero
(18),perchèattaccatipermezzo
diun
Ciò,ilquale,acciocchénonfosse sfuggitopelvul- nusauriutn(19),eraimpeditodaun
globettoben grande.Sirinvennerodistaccati traloroaltritrefregi,che ristessadonna,ornandosidellacollana e degliorec- chini,portavaellaforsead usodiamuleti,per
mezzo
diquei forami,che chiaramentevisiravvisano. 11 primoèiluxvòoLposde’Greci scarabeus de’Latini,e di disegno pocoperfetto,simileadaltrichecirilascia- ronoalcuni dotti archeologi(20);dallasuapartepiana evviuna
sCngesingolare,ma
neanche nuovatraimonumenti
Egizii:ilprimoè ,ilsecondo è^(ftyXu^ov,chesoleansidagliantichiriunire inun
solomonumento
(21). L’altro èun pezzodivetro si- mileal già descritto,quadrangolare,d’avorio,edan- cheforato.Mirasidipiùun
globoforatodiYiXexrpoy, 0sia diambra,
grande argomentodiosservazioneper gliantichi(22)emoderniOsici(23).Fa compimento
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11
allacollana Bnalmenteunastaluelladidonna
,se-
denteenuda, chenellacollana lascia lasuasignifica- zione inmoltaoscurità-.
II.
Delle materiecomponentilaCollana^egli altri oggetti, chevedonei nellaTavola quiannessa.
Le
materie,ondeè fatta lacoHanae
glialtriogget-tisono,
come abbiamo
giàveduto,cinque: ilbronzo^Vavorio,l'ambra,ilvetro e la pastiglia vitrea.
1.Riguardoalbronzo
,
essendo frequentissimo ad incontrarsi inogni generedi vetusti
monumenti,
ba- sterànotare,dienoicredeanogliantichi,come
og- gidì,indegnodicomparirefragliornamentidonne- schi. Imperciocchéalloraconsideravasicome
sacro agliDei,e capacedi scacciaregiispettri(24).Quin- dinon
solamenteimaghi
sene servivano perfelice-mente
compiereiloro incantesimi(25),ma
benancheiSacerdoti,adoprandodibronzoecoltelli,e scori ,
epatere,e simpovii,ed ognialtracosa
nece^ria
al colto (26).Ovidiofasapercicheivasi ditalmateria servivano controallelarve(27),e di essacomponeansi gliamuleti (28).Comunque
ciò sia,certacosa èche
non mancano
esempiidiorecchini (29), diarmil- le,(30)e dialtrifregi dibronzo.£
se liceindagarelaragionefilosofica ,percoi gli antichi,specialmenteegiziani,pensavano cheilbron- zovalessea fugareglispettri,cgli spiritimali, ellacDigitizedbyCoogle
1-2
nei principi!fìsici
,appunto perchéinferminelleco- noscenzemorali,lededucevanodallefìsiche.Ilbron- zoè quel metallo,secondarioenonprimitivo,ilpiù robustoaresistereallepercosse per fargli
mandar
suo-no
,equesto suono giugnoa prodigiose distanze.Per questo suono spaventavansiglispettri,iqualifuggi- vanoaldilàdelpunto,incuigiugnesseilsuono suddetto.Ecco perchèilbronzo divennesacro,chela causa,per cui dal servirseneperpercuoterlopassò ad usarsene perpiccoliamuletièagevole a compren- dersi dalladifficoltàedisagio di recarsempreseco eovunqueun
oggetto dibronzoditalemole da po- tersipercuotere esuonare.II.
Sembran
poi preziosissimi quiipezzi d’avorto, nonper l’estrema rarità,chetalunohavolutoattri- buire a questamateria (31),ma
percheciassicura- no semprepiù di essere essa stataimpiegata afregiar collane,ed amuleti (32),oltreaglialtriusichefacil- mentes’incontrano ne’Greci e Latini scrittori (33).Se ne servivanodipiùperformareidoli(34),come
qui sivede,ctutt’altrocheallareligiones’appartenesse.Purenonèdaescludersidall’origine delpregio,la ragione ond’erastimata questa sostanza.
E
ragionevole chelecosepiù rare e prelibatesidieno,prima che agliuomini,a Dio.Visiunivalabianchezzadella materia,eilcolorebiancoebbe sempre ogni preferen- zane’ sacri utensili.III. Evviun pezzodiambranellanostra collana, cci
rammenta
egualmentelasuararità,cdilpregio, incuila siteneva(35). Seledonne spezialmente ne
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i5 facevano unoggetto di delizia(36),e sepureserviva allelorocollane(37),nonèmaraviglial’averlatro- valavicinoalleossa diuna defunta,insiemecolsuo monile. Volendopoiravvisarsempre piùnel nostro
monumento
oggetti,chemetteansiperamuleti,av- vertiamo,cheanchel’ambra
atalusofudestina- ta(38),eche però soventealcollo de’fanciulliveni- vasospesa(39) .Qualesial’originefavolosa(40)equa- le laveradiquestamateria (41), dovesiasiformatala piùperfetta(42), quantolaricercavaillusso deiRo-mani
(43),ed in quanti usi venisseadoperata (44),la- sciamo adaltril’esporlocome
troppolontano dal nostro argomento.Egliè certoperò che daquellaforzadi elettricismoche manifesta l’ambra, ne deducesserogli antichi poter’ellatrarne a seglispiritibenigni epro- tettori,cquindi fuggirnegl’infesti.Le
fanciulle,e di ciònerimanetuttoraqualchereliquiane’nostri pregiudizj,ne faceano grand’ uso credendoattrarre conessaa lorogliamanti.Questeragioni,ilbelco- lore, elasuararitàl’introdussero nel cultosuper- stizioso.IV.Ilvetro poi, della cui scovertaantichissima(45) secondoalcuni vuoisiautoreilcaso(46),esecondoal- triun fenomenostranoinnatura (47),s’osservain grancopia nella nostra collana:nèciòdeerecar
me-
raviglia,dacchéilBuonarrotihaosservatocheanche nelle altrecollanesogliono ditalemanieravedersi for- matipezzi ovali e rotondi (48). In veritàgliantichi se neposero volentieriaddossomolti pezzi,tostochcco- nobberolamanieradi colorarlo ed’intagliarlo:cne
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14
adornavaDOlecollane,e<]ivezzi,edaltrecose disi>
luilfatta (49).Idifferentilavori,chesifacevanodi unatalmateria,possono apprendersidaPlinio(50), edaaltriautori(51).11vetroebbeunperiodo, in cui tenevasi inpregiosiccome
gemma
preziosa.Gl’impe- ratori,tenutepersonesacre,ne usavano anco persi- gilli,edera sacrilegio toccarlicon
mano
profana.Più graziosapoièlacosidettapasta di vetro,di cuivediamo formatoilnostroScarabeo.Di questa
ma-
teriaeran principalmentecompostelegemme
vitree(52) chiamatetalorasemplicementegemme
(53),lequaH
simulavanolosplendoredelcarbonchio,dell’diaspro, e dell’opale.11volgoseneserviva pe’suoi anelli(54) non potendo spender moltoacomperarelepietrepre- ziose;edinorientegliuominisuperstiziosissimi
ne
formavano consomma
industriailoroamuleti (55).III.
Spiegazionedegli oggetti,eragione dacrederli egiziani.
La
prima immaginetta,chesiravvisanelnostro monile,come abbiam
giàveduto,è d’Iside, e’Itimo- ne,chetiene nella destra,lafacredereIsidePela- giàovvero Faria (56).Trattenersia ragionare intorno all’origine,al
nome,
a’simboli,edalculto diquesta Divinità,parchesiavanacosadopoledottrine diPlu- tarco(57),clericerche delJablooski (58),delSaint- Croix (59)e dialtri(60). Soltantocouviencavvertire.DigitizedbyCoogle
i5 chelesuepiccolestatncUefurono adoperate per 90- Xx)trY)pi«(61)osiaper amuleti, volendosi indicare,clic laforza dellanatura simboleggiatadaIside sia vale- voleadespellerel’efficaciadelfascino (62).
Fu
devotol’Egitto diArpocratc (63),ene adoperòipicciolisimulacriper amuleti;suquestoargomento ragionanoilCupero (64), edilJablonski(65): e frale
gemme
Basilidiane raccolte dalMacarionon neman-
canoesempli.Nè
furonocontentigliantichi dipor- tare alcolloqueste statuette dinumi
stranieri: an- chenegli anelliamavano
tenerlecome
salutari,e pre- ferivanoallealtrequellediArpocrate,dio del silenzio e deliaprudenza che daessoderiva,(66):quindiladonna
sepolta inCuma
ne avea pur anchegliorec- chini.L’usodiquestoornamento,come
può cono- scersidavarii autori,è antichissimo(67).Quanto
ame
circa agliorecchiniaccenneròsoltantotrecose,che sembranofare all’uopo nostro;laprima, chein essiso- lcanogliantichiporrequalcheeffigieamuletica,cd anche senzadiquestaessidaper lorostessivenivano riguardaticome
amuleti (68);laseconda,che sovente siritrovanoorecchini dibronzo (69),laterza,cheledonne
solcanofarlichiuderene’lorosepolcri(70).E
fu sempre costumedituttiipopoli farsi seppellirecon quegliornamenti chein vitaavessero tenuto carissimi.Continuando ad osservarenellanostracollana in- dizi! dicostumanze Egizie,fa dimestieri considerare attentamentelo Sparviere.Siaperchè questo animale dinotasseOsiride0ilsole(71),omcglio perchèfosse
un
simbolodell’anno,oppure perchècoll’acuta suavi-DigitizedbyCoogle
i6
siaesprimessel’attenzione,eranlivcdimento (72),o finalmenteperchèfosseun animale nemicode’serpen-
ti(73),lequali opinionisondavariiautori alla volta loro sostenute; certacosaè,chelosparviereebbeun luogoassai considerevole traisimboli di quel popolo.
Perlochèsiritrovasovente negli obelischi (74); esimi- ranoisacerdoti,ediserpentiaverlatestadiquell’a- nimale (75),altriuomini averneilnaso (76),eparec- chie Divinità,specialmenteOsirideedIside(77), non essereprive di cotesto simbolo.Riguardopoi alvaso,
chetienesulcapo,echeappellavasi ,erasenza dubbioun simbolodiabbondanza,
rammentando
la misura dell’inondazionedelNilo,che procacciava a quelle terrela fertilità(78).E
nellefeste,e nellepro- cessioni,e neimisterid’Isidesempre doveaesservi r{(Irta,
reputatalacosalapiù sacradiluttoquel cul- to.
Un
vasopieno d’acquaesuggellatomoltevolle rappresentavala dea,ederaneilsimulacro.Similmente simboloegizio èlaSfinge,poichéquella nazioneladipingevaelascolpivada pertutto(79): delchevarie ragionipossonoriscontrarsinegli scrit- tori(80). Fraletante varietà, colle quali soleaeffigiarsi quest’animale (81),laformarappresentata nellano- stra collana,cioè colbeccodisparviere,èlapiù ca- raa’medesimiEgizii
,e losiveda a Torinonellace- lebre tavolahiaca.
Che
perciònonèmeravigliadive- dersinuovamente quest'animaleespressoqui neldor- so dello scarabeo;poicebèanzicirammenta
ilcostu-me
de’mentovatipopolididipingereappuntosulla superficiepianadi questegemme
qualcheNume
o sim-DigitizedbyCoogle
17 bolicaeffigie(82).Intornopoi allo scarabeoconvien considerarenonesservi stato pressogliantichi
unamn-
letopiùsacro(83),nè,principalmentepressogliEgi- zii,unafigura piùconsiderevole (84): seneinsigniva-no
infattiisacerdoti(85), edisoldati(86);esida- vatalvoltaperpremioai vincitori(87),e senefor-mavano
ancoradell’intere collane (88).11piùfrequen- teusoperòera di metterli in sugli anelli(89),o permezzo
diun filosospenderliaddosso (90)come
siè fattoappuntodel nostro.Sull’origine dicolestesu- perstiziose usanze possonoconsultarsiilKircker,ilCasalio,ed Oro-Apollo.
Ma
checchessia di tutto ciò, gliEgiziisiguardavano attentamente dischiacciare questoanimaleel’avevano perdivinità(91).Né
ciò facciameraviglia,dappoiché nonvi fupopolo più superstiziosoestravagante dell’egiziano, il quale adorò ogni animale,equasi ogni frutto della terra.E
memorevolecontroquesto popoloèlasatira diGio- venaleO
sanclas gentes^quibushaecnaseunturin ortislumina.
Lischernisce,dicendo adessicheiloroDei nasconocomodamente
loro negliortie ne’campi.Se peròallevoltelolavoravano sopra ogni genere di pietre preziose(92),quinonéchedipasta dive- tro
,
come
abbiamodisopra accennato;mentredive- troabbiamo veduto ancoralamaggiorparte de’ pezzi dellanostra collana. Per avventura neancheciò ci allontana dal ravvisare nel nostro
monumento un
la- voroegiziano,poichésappiamo che nonsolonella Feniciaebberoorigine,ederanofrequentileofficine divetro(93),echelepiù celebri vctricrefuronoinDigitizedbyGoogle
i8
Sidone,in Diospoli,edinAlessandria;
ma
chenel- l’Egitlo vi eraunacertaarenavitraria,senzalaquale nonsiavrebberopotute eseguire tanteopereprege- volie di varii colori (94).
Ma
chesarà poi quella statuetta?11vedersiquinu- da,edinquella attitudine,non può richiamarciin pensiero altrocheilnume
chiamatoIIopSYidaiGreci eCrepilusdai Latini.La
suafigura,eh’èstataben riconosciuta eillustratadalMillingen (95) nonera ignotaalMonlfaucon (96),eadaltriiconologisti,che sepoiquièmuliebre,mentresuolealtrove essere virile,nè ancheciò è cosastranaachiconosceilge- nerediquesto
nome
pressolelingue orientali, equan- to facilmentesisiascambiatodagli antichiilsesso delle loro divinità, delcheipiù accuratiarcheologi cfilolo- gihannofantasticatomoltealtreragioni.L’ esser poi questonume
pur tropporidicolobencombinacoll’idea diamuleto;giacchéfrequentissimamenteridicoleera- nolecosechecostituivanogliamuleti (97)come
capaci dieccitareilriso,checredevasi allontanatore del fa- scinosiccome ogni segnodiallegriaconducevaalme-
desima scopo (98).£
a’tempinostripurecredesipo- tere stornare la cosi detta jettatura,
conattiridevoli c sconcissimi. Quest’usoè antica eredità.
Meritanounaparticolareconsiderazione quei
due
pezzetti diavoriol’uno, e divetrol’altro
,che
non
sembrano acasosospesi in
mezzo
allacollana,ma
qualche cosadipiùsublime par che vengano asigni- ficarci.Gliantichiche da pertuttoritrovavanodi- vinità,nontralasciaronodiriconoscerneunasotto
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19 r informefigura dipiramidetroncata(99).Variifu- ronoisuoi
nomi
,giacchéfu dettaoraDusari,ondeipopolichelarispettavanofurono chiamatiDusare- nij(100) oraUrotalt(iOl),c cosìvennericonosciuta dai Siri, dagliArabi,eda’Nabatei (102),
E
sottol’em- blemadiuna piramidetroncata,volevanointendere, a parernostro,gliantichilaDea
dellaFortezza,cheilatinichiamavanoLapisqmdrangularis.Ritrovassi infattiaPozzuoliunvestigio diquestoculto(103);cioè
una
pietrache orasiconservanelReaiMuseo
colla latinaiscrizioneDusari sacrum.Sembra
plausibilecioc- ché Pausania (104),eClemente Alessandrino insegna- rono,essere cioè piùanticoilculto delleinformipie- tre,chedelle statue,poiché questopotèformarsisol- tantone’tempidell’adulta scultura,eciòda parec- chicscmpiinella storiagrecavienconfermato(105).Che
ilcultodelledivinitàEgiziesiasisparsoper quasituttalaterra é veritànotaagliArcheologi;ma
non senza lunghediscussionipotrebbedefinirsiinqual tempoessocominciòacomparireinCuma
;come
an- coraegualmentedifficile ame
sembraassicurare semai
siastatalanostra collana(106) un ornamentodi qualcheIsiaraSacerdotessa, osemplicementedi altra donna chene’misteri diquestadivinitàera iniziata,
c volcamostrarsenedivota.Tuttociòsilasciaall’in- daginedi scrittoripiùprofondie versati in tale
ma-
teria.
È
certoperò chenelregnodiNapoliilcultoegi- zianoprofessavasiquasiuniversalmente.InPozzuoli mostralolacollana dicheabbiam
tenuto discorso; inDigitizedbyGopgle
<20
Napoliabantico v’ era tenuta la religione egiziana: ilvicoche ora chiamasiDisi dicevasi intempodiPa- IcpoliAlessandrino,poichéviabitavanoque’ d’Ales- sandria,lastatua del Nilo,dettaora CorpodiNapoli veneravasidagli egizj,eNerone peressere statoda essiapplauditointeatro
,promise ched’Alessandria quà nevenisse un’ altrobuon numero. In Sicilia fra
r
altreprove,nella città di Polizzisiè trovatauna
statuaatre teste,singolarissima,echegliarcheologi diconod’Iside.Citiam questofattoper mostrarel’o- pinionealtruicircaquestocolto,sebbennoiteniam perfermopiuttostoessere altrocheIsidequelsimu- lacro, einfatticheha chefareilvolto diun
barbato vecchio conlebellezze diquestaDea?Non
potrebb’es- sereDiana che Orazio chiamatriforme nelcarmese- colare?(107)DigitizedbyGoogl
NOTE
(i) Vedi de Jorio.GuidadiPozzuoli e contorni:art.SepolcretoCumano.
()Questamemoriafudata in lucelaprima volta per le stampe nel- l’anno i8io.
(5)Ulpiano L.53siquis^ sedsiDD.L.4.y.TU.2. defurtis ,
e nel- laL. 27.5sicutmaritusDD.L.q.Tit.3 adlegem jlquiliam. Scevola nellaL. 26.DD.L. 35.TU.3 adlegemFalcidiam
,
e nellaL. 42.§ mulier dedecensDD.L. 34Tit.d. de auro et argento legatis.
(4) ViscontiMuseoPio-Clementino,Tom.
L
tav. Vili. CaylusRe- cueUdesmonumens Romains.Parisi-jSz.PI. 85.2.p.211.(5)Teofrastolib. III. c.12.PlinioItisi.Nat.lib.XXXllI.cap.3.
()Buonarroti. Osservazioni sopra alcuniframmentidi vasi antichi divetro,pag. 221,tav.XXIXfig.2.Firenze 1716. Millin.Monum.ined.
ounovell.expl.tom.
L
p. 2g5.Laforma de’ pezzidiquesta materiasi ritrovaancheinmultialtrimonumenti.LeC.en Willemin Choixde costumes,tom.L
p.52.ib 23o.Monum.Egypt. tom.L
PI. 79. et tom.II. pi.5o.
(7) Bochart.Geograph.Sacr.column.111.Un.l5.Seldeno deDiis Syris
,
p. 228.
(8)Monum.Egypt.tom.
L
pi.io,ettom.II. pi.54.(g)Mémoiresdes inscriptions etbelles IcttresdeVxlcadémieRidale deParis:aParis 1746 tom.III,p. 1C9.Examendes diversMonuments surlesquelsilyades plantes quelesxlntiquairesconfondent presque toujours avecLotusd'Egyple.
(10) Plinio. Nat. Hist.lib.XXI,cap.i5,elib.XXII,cap.21.Mo- num.Egypt. tom.
L
pi.4. et 2L.{1ijLuciano in dialog. lovis etMecur.
(12)Monum.Égypt.tom.
L
PI. 41,ettom. II ,pi.41.(i5)PietroMosellano nelle noteadAuloGelilodice,chelacollana est colliomamentumetsommipectoris. Virgiliolib.V.jEneid. vers.558.
e 55g UpectoresommoFlexilischtortiper collum circulus auri.
I i4jAgostini.Gemmefigurate pag. 52.Roma1696.
( i5)Ovìà.iaMetamoiph.Quiquepermit vocem,digitoquesilentiasuadet.
Apulejo/i5.f.Marziano,/i5 .f.Giraldo de DiisGentiumSyntag.I.f.56. f 16)Ausonio in Epistola 25.ad Paulinum ....
xiuttua Sigalion jEgypticus oscula signet.
(17) Sofocle xijax Flagell. ver.2g5.
(i8)OmeroII.
3
vers. 182. Odyss.^
vers.2g0.I grecifuronosoliti d’appellaregliorecchini con varialtrinomichesipossono vedere inPoi- luce, sezione 92,lib.V.cap. liL Bustazio Jliad.XIV.DigitizedbyGoogle
22
(i())S.Cipriano de habit. Virgin. Pliniolib.XII.Nat.Ilist.sub ini- tium.
(10)Cori3fu.ieumEtruscum.tom.
L
Tab.CXCVIII.Florentiae 1733.(11)Gori Mas.Etrus.tom.II.pag.43i.
(12) Aristotele Meteorolog.l\b.III.cap.m.Plin.lib.XIII. cap.18.
Solino rap. 8.
(13)Giorgio Agricoladellagenerazione e natura delle cose,lib.IV.
pag.235.Vinegiai55o.Formeysur la forination de l'ambre.M. Geof- froyde la matière medicale tom.
L
MalhanSendclio,Ilist.succinorum corporaaliena involventium.(24)Scoliaste diTeocrito.Idyl.II.vers.36.
(25)VirgiliojEneid.IV. Ters. 5i3.Ovidio A/rfant.VII. vers. 228.
deMedea.
(26) Rosini Antiq.Rom.p.i3o.Amstelodami1747. Servio injE- neid.
L
(27) Fastor.lib.V.vers. 441.
(28)Quaranta,Dissertaz. sopraunbronzo antico.Atti della Società Fontaniana,tom.III.
(29)LorenzoPignorio.Comment.deservis.OvidioMetam.lib.X.
vers.118.
(30) Bartolino de armillis veterump.33.Amstelodami1676.
(31)Encyclop.method. art.Ivoire.
(3i) Strabono Geograpfi.lib.IV.
(33)OmeroII.Ev.583.Odiss.
0
vers. 404. ed altrove. Dionigid’A- ìicavnassoAntiq.Rom.lib.III.p.i87.1in.25,elib.IV.j).257.lin.2g. Svetonio Tranquillo invit.Tib.Neron. cap. 2, vers. (L Kobierzyk deluxur.Rom.lib. II.cap.7.
(34) Vossio de Idol. III. So.
(35)PandroliResmemorabiles
,etdeperditae,comment.ILSal- multf pag. 232.
^
^T..(36)PlinioNat.Ilist. lib.XXXVlI.cap.5.0Wtf.lib.II.A7etam.vers.2C4.
(37)OmeroOdyss.^v. y3.Isidorolib.LXXVI.Orig. cap.8. (38)PlinioNat.Ilist. lib.XXXVII.cap. ll» seg. 12.
(3g) CaylusRecueilIII. p. igi.
(40) IginoFabula174. Ovid.Metam.lib.II.dalprimoverso,fino al verso366.IdemAmorumlib. III.£leg.12.v.l.
(41) ApollonioRodiolib.IV.Argon,vers.5o6 Strabenelib.IV. p.
202.Ebanolib.IV.Ilist.animai, cap.yy.Marbodeode lapidibus pret.
c.4i.
(42) Tacito de moribitsGermanorump.i38.OlaoMagnolib.XII.hisf.
cap.8.p. 55o.
DigitizedbyGoogle
20
(43)Sretonio//I cap.li.Druso Nerone ineplgram.ad Pop- paeam.lampriJio. inAlexand.Sevcr. cap. 44.
(44) MattioliinDioscorid.lib.Lcap.9.3.
(45)Giobbecap.XXVIIl.ver.17.
(4C) Isidorolib.XVI.Orig. cap. li.PlinioNat.Ilist.lib.XXXVI.
cap.65.p.j 58.
(47)Giuseppe EbreoBelliludaicilib. II.cap. 9. Tacitolib.V.Ilisi.
(48)
Tavol.XXIX.fig.2. pag.an.
(49) Buonarroti luog.cit.
(50) PlinioLcit.
(51)Winckelmann.HUt.de Vari.lib. II.Claudiano.E^gramm.in sphaeramArchimedis.ClementeAlessandrinolib.VII. recognitionum.
(Sa) Plin.Nat. Hist.lib.XXXVI.
(53)Isidorolib.XVI.Orig. cap.li
(54)Pliniotom.II.p. 688. vers. 24.
(55)Prisciauo in Periegesi p.584.
(56)GiraldoSynt. Deor. XII.p.58.3.GrevioThaauru-t Antiquit- Rom.tom.VI. pag. 414. C.
(67)
DeIsid.etOsir.
(58)PantheonAìgypt.t.II. p.i5g.
(5g) Recherches surlehfysiiredaPaganismep.5a.et seqq.
(60)^mbolthundhfytholvgie der alter Votker besondersder Cric- chen.
(61) Dioscoridelib.V.
(62) Satura.
L
cap. ao. e ai.(63)Plutarcode Iside et Osiridep.577. B.
(64)DeimaguHculaHarpocrat.
(65)P. LII.cap. 6,
(66) Plinio Natur. Hist.lib.XXXIII.cap.3.
(67) Genesi cap.XXIV,v.22. 3o. 47. Dassovio de inauribus Ilehraco- rumdissert.ann. 1696.adtitulumCelim de vasis$. II..69.Clemente Alessandrinolib.III.cap. ll.
(68)S.Agostino Quaest. in genes.lib.Lcap. 111.
(69) Bartolino de inauribusveter.p.67,Amstelodami1676.
(70) Anrianolib.VI.
(71) Pietro Valerianolib.XXI.hieroglyph.c. l.
(72) Oro-Apollo hierogly.m.
(73)Monum.jEgypt. tom.1. pi.41.
(74)Monum.ABgypt. tom.
L
pi. L«et seqq.(75) Baiiier Mitologia tom.
L
part. 2.lib. II.tav. 74.(76)Monum.jEigypt. tom.
L
pi.69.(77)Monum.Mgypt-tom.
L
pi.70. e tom.2. pi.4.DigitizedbyGoogle
24
(78) AgostiniGemmeantichefiguraie p. 5i.Monum.^gypt.tom.II, pi.3i.
(79) KirckerOEdìp.yEgypt.Theat. hieroglyph tom.III.p. 460.
(80) BegeroThesaurus Brund.tom.III.p. 46- e 441. Casalio de ve- ter.JEgypt.ritibusp. 33.
(8j) Belloriolib.de admirabil. Antlq.rerumpraestant. cap.a.
(82)CoriMuseumEtruscumtom.II.p.43i.Elorentiae 1733.
(83)1.1 .cit.
(84) Casalio de profanis^gypt.lib. I.p.35. (85)Gori1 .c.
(86) Elianolib.X.Hist.Animai,cap.i5.Valer,lib.Vili.Hiero^y- ph. cap. 20.
(87) Casilio part.II.cap.to,de Vrb. etImp,Rom.
(88) Casalio devet.jEgypt.ritibuspag. 61.
(89)AmmianoMarcellinolib.17.
(90)Gori1.cit.
(91) Porfirio de abstinentiaabanimatis. Eusebio Cesariensc deprae- parationeEvangelicalib.III.cap. 4.
(92) Pignorio inTabulaIsiaca p. 22. Gori1 .c.
(93) PlinioNat.Hist.lib.V.cap.19.
(94) Strabonolib.XVI.p.758.
(95) VetustaMonumenta,orArchoeologia voi.19.
(96) Antiquités expliquéeslib. I.Banier Mitologia e favole spiegate colla storiatom.III. lib. III.cap. 7.
(97) MiddletonMonum.antiq.pag. 5o.Lendini\ DelaChaus- sclegemmefiguratetav.CLXXXIIIeCLXXXIV.MillingenPeintures des vases Grecs de la colleetion desirlohn Barthp. 14.
(98) PlutarcoSympor.lib.V.cap. 87. elib.VII. cap. 25. •
(99) Suida in esudapris.
(100) Plinio Nat. Hist.lib.XII. cap. 61.
(lot)Erodotolib.HI.8.
(102)MassimoTirioSerm.38.TertullianoApolog. cap. 24.Clemente Alessandrino in Protreptico.11costume di adorarelepietrequadrango- lariesisteanche oggi pressogl’Arabi.VediRoderico Toletano. Historiae Arabumcap.2.Chardin vcyagede Perse,tom.II.p.43i*Tacito Hist.
lib,II.Spencerlib.II.cap. 7.LejEgypt. altaribus.
(103)Martorelli
,lib.II.cap.6.part.3,de Fratriis.
(104) Lib. VII.
(10 5)Strom. Lib.I.
(106)Museode Jorio.
(107)V.l’olioramanum.28annoottavo.
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