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Academic year: 2022

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ARTICOLI DI S TUDIO:

4-10 aprile

Lo spirito santo all’opera nella creazione

PAGINA 6 CANTICI: 110, 112

11-17 aprile

L’approvazione di Dio significa vita eterna

PAGINA 13 CANTICI: 106, 51

18-24 aprile

Amate la giustizia con tutto il cuore

PAGINA 24 CANTICI: 22, 40

25 aprile – 1° maggio

Odiate l’illegalit ` a?

PAGINA 28 CANTICI: 61, 120

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15 FEBBRAIO 2011

E D I Z I O N E P E R LO S T U D I O

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15 FEBBRAIO 2011

SCOPO DEGLI ARTICOLI DI STUDIO ARTICOLO DI STUDIO 1PAGINE 6-10

Le informazioni presentate in questo articolo ci permetteranno di comprendere in maniera piu` profonda come Dio impiego il suo spirito santo` per creare i cieli e la terra. Questo studio inoltre rafforzer`

a la nostra convinzione che Geova ` e il nostro saggio e potente Creatore.

ARTICOLO DI STUDIO 2PAGINE 13-17

Le persone in generale si preoccupano princi- palmente della sicurezza materiale. La Bibbia per`

o mostra che dovremmo preoccuparci so- prattutto di ottenere l’approvazione di Dio.

Questo articolo sottolinea il bisogno di consoli- dare la nostra fiducia in Geova e spiega cosa dobbiamo fare per avere il suo favore.

ARTICOLI DI STUDIO 3, 4PAGINE 24-32

Riguardo a Gesu si legge: “Hai amato la giusti-` zia e hai odiato l’illegalita”. (Ebr. 1:9) Questi` articoli ci spiegano come possiamo imitarlo.

Indicano perche´ e importante che impariamo` ad amare la giustizia e a coltivare l’odio per l’il- legalit`

a.

IN QUESTO STESSO NUMERO 3 Insegnate ai vostri figli

a essere rispettosi

11 Ne vale veramente la pena!

12 Domande dai lettori

18 Considerate preziose le vostre benedizioni?

)

21 “Ubbidire

`e meglio del sacrificio”

)

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LO SCOPO DI QUESTA RIVISTA,La Torre di Guardia,e quello di onorare Geova Dio, il Supremo Sovrano` dell’universo. Come le torri di guardia dell’antichita permettevano di scrutare in lontananza, questa` rivista indica il significato degli avvenimenti mondiali alla luce delle profezie bibliche. Reca conforto con la buona notizia che presto il Regno di Dio, un vero e proprio governo in cielo, eliminer`

a tutta la malvagit`

a e trasformer`

a la terra in un paradiso. Incoraggia a riporre fede in Ges`

u Cristo, che mor` ı affinche potessimo ottenere la vita eterna e che ora governa come Re del Regno di Dio. Questa rivista´ viene pubblicata dai Testimoni di Geova ininterrottamente dal 1879 e non ha carattere politico. Si attiene strettamente alla Bibbia.

Questa pubblicazione none in vendita. Viene distribuita nell’ambito di un’opera mondiale di istruzione biblica sostenuta mediante contribuzioni volontarie.` Salvo diversa indicazione, la versione biblica usatae la` Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti.

La Torre di Guardiae un periodico quindicinale edito in Italia dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, Via della Bufalotta 1281, Roma. Direttore` responsabile: Romolo Dell’Elice. Reg. Trib. Roma n. 14289 - 10/1/1972. Stampata in Germania da: Wachtturm Bibel- und Traktat-Gesellschaft der Zeugen Jehovas, e. V., Selters/Taunus. Druck und Verlag: Wachtturm Bibel- und Traktat-Gesellschaft der Zeugen Jehovas, e. V., Selters/Taunus. Verantwortliche Redaktion:

Ramon Templeton, Selters/Taunus.5 2011 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania. Tutti i diritti sono riservati. Printed in Germany.

Vol. 132, n. 4 Semimonthly ITALIAN

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L A TORRE DI GUARDIA ˙ 15 FEBBRAIO 2011 3

U

N PROVERBIO tedesco afferma: “Chi tiene il cappello in manoe ben accet-` to ovunque vada”. In molte culture togliersi il cappello entrando in casa di altri o per salutare qualcuno era una forma di cortesia. Gli uomini che lo facevano si guadagna- vano a loro volta il rispetto altrui. Il significato di que- sto proverbio, dunque,e che` sie pi` u pronti a essere gen-`

tili e bendisposti verso chi ha buone maniere.

Fa davvero piacere vedere ragazzi benedu- cati! Un sorvegliante di circoscrizione del- l’Honduras che accompagna proclamatori di varie eta nell’opera di evangelizzazione di` casa in casa spiega: “Spesso ho riscontrato che i padroni di casa rimangono piu colpiti da un` bambino beneducato e rispettoso che dalle mie parole”.

In questi tempi in cui la mancanza di rispet- to `

e sempre pi`

u evidente, sapere come trattare gli altrie utile e proficuo. Ma cosa ancora pi` u` importante, le Scritture ci avvertono: “Com- portatevi in maniera degna della buona noti- zia del Cristo”. (Filip. 1:27; 2 Tim. 3:1-5) `

E es- senziale che insegniamo ai nostri bambini a rispettare il prossimo. Come si puo insegnare` loro non solo a usare modi garbati ma anche a nutrire sincero rispetto?1

1 Ovviamente i genitori devono aiutare i figli a capire la differenza tra il mostrare rispetto agli adulti e l’accon- sentire alle richieste di chi potrebbe essere malintenzio- nato. Vedi Svegliatevi! di ottobre 2007, pp. 3-11.

Insegnate le buone maniere dando l’esempio

I bambini imparano imitando l’esempio di chi gli sta intorno. Percio uno dei modi fonda-` mentali in cui i genitori possono insegnare la buona educazione ai figlie quello di essere i` primi a usare buone maniere. (Deut. 6:6, 7) Spiegare ai propri figli la buona educazione a parolee importante, ma questo da solo non` basta. Oltre alle parolee assolutamente indi-` spensabile il buon esempio.

Considerate l’esperienza di Paula,1 cresciuta in una famiglia cristiana con un solo genitore.

Mostrare rispetto agli altrie diventato parte in-` tegrante della sua personalit`

a. Come mai? “La mamma ci dava il buon esempio, per cui a noi figli veniva spontaneo essere rispettosi”, dice Paula. Un cristiano di nome Walter insegn`

o ai suoi bambini a rispettare la loro mamma, che non `

e Testimone. Egli spiega: “Ho cercato di insegnare ai miei figli il rispetto per la mamma

1 Alcuni nomi sono stati cambiati.

Insegnate ai vostri figli

a essere rispettosi

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4 L A TORRE DI GUARDIA ˙ 15 FEBBRAIO 2011

con l’esempio, non parlando mai male di mia moglie”.

Walter ha continuato a in- culcare nei suoi figli la Pa- rola di Dio e ha chiesto aiu- to in preghiera. Ora uno dei suoi ragazzi serve in una filiale dei testimoni di Geova e l’altro e pioniere.` Tutt’e due amano e rispettano entrambi i genitori.

La Bibbia afferma: “Dio none un`

Dio di disordine, ma di pace”. (1 Cor. 14:33) Geova fa tutto in modo ordinato. I cristiani dovrebbero sforzarsi di imitare questa qualita` di Dio e mantenere la casa in ordine. Alcuni genitori hanno insegnato ai loro bambini a ri- fare il letto ogni giorno prima di andare a scuola, a mettere a posto i vestiti e a dare una mano nelle faccende domestiche. Se in casa i bambini vedono ordine e pulizia,e pi` u probabile che` tengano in ordine sia la loro stanza che le loro cose.

Come considerano i vo- stri figli cio che imparano a` scuola? Esprimono apprez- zamento per cio che gli in-` segnanti fanno per loro? E voi genitori mostrate di ap- prezzarlo? Per quanto riguar- da i compiti e gli insegnanti i vostri figli tendono a riflettere lo stesso atteggiamento che mostrate voi.

Perche non li incoraggiate a prendere l’abitu-´ dine di ringraziare gli insegnanti? Esprimere gratitudine per cio che si riceve` e un modo ec-` cellente per mostrare rispetto a qualcuno, sia che si tratti di un insegnante, di un medico, di un negoziante o di chiunque altro. (Luca 17:

15,16) I giovani cristiani che si distinguono dai loro compagni di scuola per la buona educa- zione e la buona condotta meritano una lode.

Per quanto riguarda le buone maniere i compo- nenti della congregazio- ne dovrebbero dare un ottimo esempio. Come

`e bello vedere i ragaz- zi della congregazione che mostrano gentilezza usan- do espressioni come “per piacere” e “grazie”! Quando gli adulti mostrano rispetto per Geova prestando attenzione ai con- sigli che vengono dati alle adunanze, i giova- ni sono spinti a imitarli. I bambini possono imparare ad avere rispetto per il prossimo os- servando l’eccellente esempio di cortesia dei fratelli nella Sala del Regno. Per esempio An- drew, un bambino di quattro anni, ha gi`

a imparato a chiedere “permesso” quando

vuole passare davanti a un adulto.

Cos’altro possono fare i geni- tori per aiutare i figli a capire come dovrebbero compor- tarsi? I genitori possono e devono prendersi il tempo di considerare con i loro figli i molti esempi che si trovano nella Parola di Dio per trarne utili lezioni.

— Rom. 15:4.

Insegnate per mezzo degli esempi biblici Verosimilmente la mamma di Sa- muele aveva preparato il figlio a inchinarsi al cospetto del sommo sacerdote Eli. Quando la madre porto Samuele al tabernacolo, il bam-` bino probabilmente aveva solo tre o quattro anni. (1 Sam. 1:28) Potreste abituare i vostri bambini a dire “buon giorno”, “buona sera”

o altre espressioni simili quando incontrano qualcuno? Proprio come il piccolo Samuele, anche i vostri bambini possono ‘farsi sempre piu graditi sia dal punto di vista di Geova`

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L A TORRE DI GUARDIA ˙ 15 FEBBRAIO 2011 5 che da quello degli uomini’.

— 1 Sam. 2:26.

Perche non vi servite di´ racconti biblici per sot- tolineare la differenza tra il rispetto e la mancan- za di rispetto? Per esempio quando Acazia, infedele re di Israele, voleva incontrare il profeta Elia, invio “un capo di` cinquanta con i suoi cinquanta”

uomini a chiamarlo. L’ufficiale in- giunse al profeta di seguirlo, ma non era que- sto il modo di rivolgersi a un uomo che rap- presentava Dio. Come rispose Elia? Disse:

“Ebbene, se sono un uomo di Dio, scenda fuoco dai cieli e divori te e i tuoi cinquanta”. E questo `

e proprio ci`

o che accadde. “Fuoco scendeva dai cieli e divorava lui e i suoi cin- quanta”. — 2 Re 1:9, 10.

Quindi un secondo capo di 50 fu inviato a prendere Elia.

Anch’egli cerco di ordina-` re ad Elia di andare con lui. Ancora una volta fuo- co scese dai cieli. A que- sto punto un terzo capo di 50 venne da Elia. Que- st’uomo mostr`

o rispetto.

Invece di dare ad Elia un or- dine, si inginocchi`

o e implo- ro: “Uomo del vero Dio, ti pre-` go, sia la mia anima e l’anima di questi tuoi cinquanta servitori preziosa ai tuoi occhi. Ecco, il fuocoe sceso dai cieli e` ha divorato i due precedenti capi di cinquanta e i loro cinquanta, ma ora sia la mia anima preziosa ai tuoi occhi”. Il profeta di Dio avreb- be fatto scendere il fuoco su qualcuno che, bench´

e forse per timore, si era espresso con un tale rispetto? Era impensabile! L’angelo di Geova disse quindi ad Elia di accompagnare quell’ufficiale. (2 Re 1:11-15) Questo episodio

non sottolinea forse quanto sia importante mostrare ri-

spetto?

Nell’occasione in cui venne arrestato nel tempio dai soldati romani, l’apo- stolo Paolo non partı dal` presupposto di avere il dirit- to di parlare. Con rispetto domando al comandante mi-` litare: “Mie permesso dirti qual-` cosa?” Di conseguenza gli fu concesso di parlare in sua difesa. — Atti 21:37-40.

Mentre veniva processato Gesu fu schiaf-` feggiato. Sapeva, comunque, come fare le proprie rimostranze: “Se ho parlato male, rendi testimonianza del male; ma se bene, perche mi colpisci?” Nessuno pot´ e trovare´ da ridire su come si era espresso Gesu.`

— Giov. 18:22, 23.

La Parola di Dio inoltre forni- sce esempi di come possiamo reagire se veniamo corretti con severita e di come rico-` noscere col dovuto rispetto di aver commesso un’azio- ne sbagliata o una negli- genza. (Gen. 41:9-13; Atti 8:20-24) Per esempio Abi- gail si scuso per il modo in-` solente in cui il marito, Nabal, aveva trattato Davide. Oltre a porgere le sue scuse porto in dono` viveri in abbondanza. Davide rimase cosı colpito dal comportamento di Abigail` che, dopo la morte di Nabal, la prese in mo- glie. — 1 Sam. 25:23-41.

Insegniamo quindi ai nostri figli a essere ri- spettosi, sia che si tratti di mostrare rispetto in circostanze difficili o semplicemente di essere educati. Far ‘risplendere la nostra luce davanti agli uomini’ in questo modo ‘da gloria al Pa-` dre nostro chee nei cieli’. — Matt. 5:16.`

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6 L A TORRE DI GUARDIA ˙ 15 FEBBRAIO 2011

Q

UANDO nel 1905 pubblic`

o la sua teoria della relativita ristretta, Albert Einstein,` come del resto molti altri scienziati, credeva che l’universo consistesse di una sola galassia: la no- stra Via Lattea. Ma quanto era inadeguata que- sta valutazione delle dimensioni dell’universo!

Attualmente si pensa che nell’universo siano presenti pi`

u di 100 miliardi di galassie, alcune delle quali composte da miliardi di stelle. Man mano che telescopi sempre pi`

u potenti vengo- no installati qui sulla terra o messi in orbita in- torno ad essa, il numero delle galassie conosciu- te continua ad aumentare.

2Nel 1905 anche la conoscenza scientifica della terra era limitata cos`

ı come lo era quella dei cieli. Certo, chi era in vita un secolo fa sapeva molto di piu dei suoi predecessori. In ogni caso` oggi la nostra comprensione della bellezza e del- la complessit`

a della vita, nonch´

e dei sistemi che ne permettono la continuazione qui sulla terra,

`e molto pi`

u profonda di allora. E senza dubbio col passare degli anni impareremo ancora molto sul nostro pianeta e sull’universo. Ma una do- manda pi`

u che mai opportuna `

e: Come ha avu- to origine tutto questo? La risposta a questa do- manda si puo trovare solo perch` e il Creatore la´ rivela per mezzo delle Sacre Scritture.

Il miracolo della creazione

3Le parole iniziali della Bibbia ci spiegano come ha avuto origine l’universo: “In principio 1, 2. (a) In che modo col passare del tempoe au-` mentata la nostra conoscenza dei cieli e della terra?

(b) A quale domanda bisogna rispondere?

3, 4. In che modo Dio creo l’universo, e in che sen-` so le sue opere gli recano gloria?

Dio cre`

o i cieli e la terra”. (Gen. 1:1) Per creare i cieli fisici, la terra e ogni altra cosa presente nel- l’universo, Geova non part`

ı da materia preesi- stente; si servı del suo spirito santo, la sua po-` tente forza attiva. Mentre un artigiano umano per costruire i suoi oggetti usa le mani e gli at- trezzi, Dio per realizzare le sue grandi opere manda lo spirito santo.

4In senso figurato le Scritture si riferiscono allo spirito santo come al “dito” di Dio. (Luca 11:20; Matt. 12:28) E “l’opera delle sue mani”, ci`

o che Geova ha creato per mezzo del suo spiri- to santo, gli reca grande gloria. “I cieli dichiara- no la gloria di Dio”, cant`

o il salmista Davide, “e la distesa annuncia l’opera delle sue mani”.

(Sal. 19:1) In effetti la creazione materiale atte- sta la formidabile potenza dello spirito santo di Dio. (Rom. 1:20) In che modo?

L’illimitata potenza di Dio

5L’universo, inconcepibilmente vasto, dimo- stra che la potenza e l’energia di Geova sono ine- sauribili. (Leggi Isaia 40:26). La scienza mo- derna ha assodato che la materia pu`

o essere trasformata in energia e viceversa. Il nostro sole, chee una stella,` e un esempio di come la materia` viene convertita in energia. Ogni secondo il sole trasforma circa quattro milioni di tonnellate di materia in luce solare e altre forme di energia ra- diante. Anche se solo una piccola parte di questa energia ci raggiunge,e sufficiente ad assicurare la` continuazione della vita sulla terra. Ovviamente, per creare non solo il sole ma anche tutti gli altri miliardi di stelle, ci sono volute una potenza e 5. Illustrate la potenza creativa dello spirito santo di Geova.

L O SPIRITO SANTO

ALL’OPERA NELLA CREAZIONE

“Mediante la parola di Geova furono fatti gli stessi cieli, e mediante lo spirito della sua bocca tutto il loro esercito”.— SAL. 33:6.

(7)

L A TORRE DI GUARDIA ˙ 15 FEBBRAIO 2011 7 un’energia enormi. Geova possiede l’energia ne-

cessaria a far questo e molto altro.

6Tutto intorno a noi troviamo indicazioni del fatto che Dio ha usato il suo spirito santo in maniera molto ordinata. Facciamo un esempio:

immaginate di avere una scatola contenente delle palline di vari colori. Scuotete la scatola e mischiate bene le palline, dopo di che le rove- sciate a terra tutte in una volta. Vi aspettereste di vedere le palline cadere sul pavimento raggrup- pate per colore, le palline blu tutte da una parte, quelle gialle da un’altra e cos`

ı via? Certo che no! Le azioni non controllate tendono sempre a generare un grado di ordine minore, non maggiore. Questo fatto `

e accettato come una legge fondamentale della natura.1

7Eppure, cosa vediamo quando rivolgiamo lo sguardo al cielo o scrutiamo lo spazio con un te- lescopio? Notiamo un immenso sistema alta- mente ordinato, composto da galassie, stelle e pianeti che si muovono con grande precisione. `

E impossibile che questo sia il prodotto del caso o il

1 Vedi le pagine 24 e 25 del libro Esiste un Creatore che si interessa di noi?

6, 7. (a) Perche possiamo dire che Dio ha usato il´ suo spirito santo in maniera ordinata? (b) Cosa di- mostra che l’universo non ha avuto origine per caso?

risultato di un incidente cosmico casuale e non controllato. Allora dobbiamo chiederci: quale forza `

e stata impiegata in origine per produrre il nostro ordinato universo? Con il solo ausilio del- l’osservazione e della sperimentazione scientifi- ca gli esseri umani non sono in grado di identifi- care tale forza. La Bibbia, tuttavia, la individua nello spirito santo di Dio, la pi`

u potente forza del- l’universo. Il salmista cant`

o: “Mediante la parola di Geova furono fatti gli stessi cieli, e mediante lo spirito della sua bocca tutto il loro esercito”. (Sal.

33:6) E pensare che scrutando il cielo notturno ad occhio nudo possiamo vedere solo una picco- lissima parte di questo “esercito” di stelle!

Lo spirito santo e la terra

8Attualmente conosciamo solo una parte in- finitesimale di tutto quello che c’e da scoprire` sulla natura. La nostra modesta comprensione delle opere creative di Dio ci ricorda le parole del fedele Giobbe: “Ecco, questi sono i margini delle sue vie, e qual sussurro di una questione si `

e udi- to riguardo a lui!” (Giob. 26:14) Alcuni secoli dopo, il re Salomone, un acuto osservatore della creazione di Geova, dichiaro: “Ogni cosa [Dio]` ha fatto bella a suo tempo. Anche il tempo inde- finito ha posto nel loro cuore, affinch´

e il genere umano non trovi mai l’opera che il vero Dio ha fatto dall’inizio alla fine”. — Eccl. 3:11; 8:17.

9Geova ha comunque rivelato dei dettagli molto importanti circa le sue opere. Per esem- pio le Scritture ci spiegano che lo spirito di Dio era in azione sulla terra moltissimo tempo fa.

(Leggi Genesi 1:2). A quel tempo sulla superfi- cie del pianeta non c’erano terre emerse, ne´ luce, ne, a quanto pare, aria respirabile.´

10La Bibbia descrive poi ci`

o che Dio fece nel corso di una serie di giorni creativi. Non si tratt`

o di giorni di 24 ore, ma di epoche. Il primo gior- no creativo Geova fece sı che la luce cominciasse` 8. Fino a che punto conosciamo davvero le opere di Geova?

9, 10. Quale forza impiego Dio quando cre` o la ter-` ra, e quali sviluppi ci furono durante i primi tre gior- ni creativi?

Cosa impariamo circa la creazione dall’ordine evidente nell’universo?

Stelle:Anglo-AustralianObservatory/DavidMalinImages

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a raggiungere la superficie terrestre. Quel proces- so si sarebbe completato in seguito, quando il sole e la luna sarebbero divenuti visibili dalla ter- ra. (Gen. 1:3, 14) Il secondo giorno cominci`

o ad essere formata l’atmosfera. (Gen. 1:6) A quel punto il pianeta aveva acqua, luce e aria, ma non era ancora comparsa la terraferma. All’inizio del terzo giorno creativo Geova us`

o il suo spirito santo per produrre la terraferma, forse servendo- si di potenti forze geologiche per far emergere i continenti dai mari che avvolgevano il globo.

(Gen. 1:9) Ci sarebbero stati altri sviluppi strabi- lianti in quel terzo giorno e durante i periodi creativi successivi.

Lo spirito santo e le creature viventi

11Lo spirito di Dio produsse anche forme di vita altamente organizzate. Nel periodo com- 11. Cosa dimostrano la complessita, la simmetria e` la bellezza degli organismi viventi?

preso fra il terzo e il sesto giorno creativo, per mezzo del suo spirito santo Dio cre`

o una straor- dinaria variet`

a di piante e animali. (Gen. 1:11, 20-25) Fra gli organismi viventi troviamo dun- que innumerevoli esempi di complessit`

a, sim- metria e bellezza che rivelano un progetto di al- tissimo livello.

12Consideriamo il DNA, l’acido desossiribo- nucleico, una sostanza chimica che fa parte del meccanismo di trasmissione delle caratteristiche degli organismi da una generazione all’altra. Tut- te le creature viventi — siano esse microbi, erba, elefanti, balenottere azzurre o esseri umani — si riproducono per mezzo del DNA. Sebbene le creature che popolano la terra differiscano note- volmente, il codice che controlla molte del- le loro caratteristiche ereditarie `

e molto stabile e nel corso dei millenni ha permesso di mantene- re distinte le fondamentali specie viventi. In ar- 12. (a) Che funzione svolge il DNA? (b) Cosa impa- riamo dal fatto che il DNA ha continuato a svolgere la sua funzione nel tempo?

In che modo il DNA accomuna tutte queste forme di vita?

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L A TORRE DI GUARDIA ˙ 15 FEBBRAIO 2011 9 monia con il proposito di Geova, i vari organi-

smi presenti sulla terra continuano dunque a svolgere ciascuno il proprio ruolo all’interno della complessa rete della vita. (Sal. 139:16) L’alto livello di efficacia e ordine di questo meccani- smo dimostra ulteriormente che la creazione `

e opera del “dito” di Dio, lo spirito santo.

Il culmine della creazione terrena

13Moltissimo tempo dopo, quando Dio ave- va ormai prodotto innumerevoli opere animate e inanimate, la terra non era piu “informe e` vuota”. Ma Geova non aveva finito di usare il suo spirito per creare. Stava per produrre la sua massima creazione terrena. Verso la fine del se- sto giorno creativo, Dio cre`

o l’uomo. Come fece? Si serv`

ı del suo spirito santo e degli ele- menti presenti sulla terra. — Gen. 2:7.

14Genesi 1:27 afferma: “Dio creava l’uomo a sua immagine, lo cre`

o a immagine di Dio; li cre`

o maschio e femmina”. L’affermazione se- condo cui siamo fatti a immagine di Dio signifi- ca che Geova ci ha creato con la capacita di mo-` strare amore, di esercitare il libero arbitrio e persino di stabilire una relazione personale con il nostro Creatore. Il nostro cervello `

e dunque molto diverso da quello degli animali. In parti- colare, Geova ha ideato il cervello umano in maniera tale da permetterci di continuare a pro- vare gioia per l’eternita imparando sempre cose` nuove su di lui e sulle sue opere.

15Agli albori dell’umanit`

a Dio diede ad Ada- mo e a sua moglie, Eva, la terra con tutte le sue meraviglie perche potessero studiarla e trarne´ piacere. (Gen. 1:28) Geova forn`

ı loro cibo in ab- bondanza e una dimora paradisiaca. Essi aveva- no la possibilit`

a di vivere per sempre e diventare gli amati genitori di miliardi di esseri umani perfetti. Purtroppo, per`

o, le cose non andarono cosı.`

13. In che modo Dio creo l’uomo?`

14. Quale fondamentale differenza c’e fra gli esseri` umani e gli animali?

15. Che prospettiva fu posta davanti ad Adamo ed Eva?

Riconosciamo il ruolo dello spirito santo

16Invece di ubbidire con gratitudine al loro Creatore, Adamo ed Eva si ribellarono dimo- strando egoismo. Poich´

e tutti gli esseri umani imperfetti sono loro discendenti, ne hanno su- b`

ıto le dolorose conseguenze. La Bibbia, per` o, spiega in che modo Dio annuller`

a completa- mente il danno causato dalla condotta pecca- minosa dei nostri primogenitori. Le Scritture indicano anche che Geova adempir`

a il suo pro- posito originale. La terra diventer`

a un paradiso popolato da persone sane e felici che saranno state benedette con la vita eterna. (Gen. 3:15) Per conservare la fede in questa prospettiva rin- cuorante abbiamo bisogno dell’aiuto dello spi- rito santo di Dio.

17Dovremmo pregare Geova di concederci lo spirito santo. (Luca 11:13) Questo contribuir`

a a rafforzare la nostra convinzione che il creato `

e opera della mano di Dio. Oggi si assiste a una crescente ondata di propaganda a favore dell’a- teismo e dell’evoluzionismo che nasce da ragio- namenti distorti e privi di fondamento. Non dovremmo permettere che il dilagare di queste idee erronee ci turbi o ci intimidisca. Tutti i cri- stiani devono prepararsi a resistere a questo attacco e alle pressioni che ne conseguono.

— Leggi Colossesi 2:8.

18La fede nella Bibbia e in Dio stesso non pu`

o che uscire rafforzata da un onesto esame dei fatti a sostegno della creazione. Molti vor- rebbero cercare di spiegare l’origine dell’univer- so e dell’umanita escludendo l’influenza di` qualsiasi forza esterna al mondo fisico. Ma se partissimo da un presupposto del genere non staremmo soppesando tutti i fatti in maniera imparziale. Per giunta, ignoreremmo la palese esistenza di opere creative “senza numero” che 16. Che speranza abbiamo nonostante la ribellione dei primi esseri umani?

17. Da quale pensiero dobbiamo guardarci?

18. Perche cercare di spiegare l’origine dell’universo´ e dell’umanita escludendo l’esistenza di un Creatore` intelligente sarebbe una scelta miope?

(10)

10 L A TORRE DI GUARDIA ˙ 15 FEBBRAIO 2011

manifestano ordine e rivelano un preciso sco- po. (Giob. 9:10; Sal. 104:25) Come cristiani sia- mo certi che la forza attiva intervenuta nella creazione era lo spirito santo che operava sotto la guida intelligente di Geova.

Lo spirito santo e la nostra fede in Dio

19Non abbiamo bisogno di sapere tutto sul- la creazione per avere fede in Dio, amarlo e provare profonda riverenza nei suoi confron- ti. La fede in Geova, come l’amicizia che lega due esseri umani, si basa su qualcosa di pi`

u che aridi fatti. Proprio come il rapporto che unisce due amici si fa pi`

u stretto man mano che questi si conoscono meglio, anche la no- stra fede in Dio aumenta man mano che lo co- nosciamo pi`

u profondamente. In effetti, la sua esistenza ci `

e pi`

u che mai evidente quando egli esaudisce le nostre preghiere e quando notiamo come l’applicazione dei suoi princı-` pi sortisce un effetto positivo nella nostra vita.

Ci avviciniamo sempre di pi`

u a Geova quando riceviamo una dimostrazione dopo l’altra del fatto che egli dirige i nostri passi, ci protegge, 19. In che modo ognuno di noi riceve conferma dell’esistenza di Dio e dell’operato del suo spirito santo?

benedice i nostri sforzi per servirlo e ci provvede le cose di cui abbiamo biso- gno. Tutto ci`

o ci fornisce una vigorosa conferma dell’esistenza di Dio e del- l’operato del suo spirito santo.

20La Bibbia `

e un notevole esempio di come Geova usa la sua forza attiva, perche coloro che la scrissero “parlaro-´ no da parte di Dio mentre erano so- spinti dallo spirito santo”. (2 Piet. 1:21) Un attento studio delle Scritture pu`

o edificare la nostra fede nel fatto che fu Dio a creare tutte le cose. (Riv. 4:11) Geova divenne il Creatore per esprime- re quella toccante qualit`

a che ` e il suo amore. (1 Giov. 4:8) Facciamo dunque tutto ci`

o che possiamo per aiutare gli altri a co- noscere il nostro amorevole Padre e Amico cele- ste. Per quel che riguarda noi personalmente, continuando a farci guidare dallo spirito santo avremo l’onore di conoscere Dio sempre me- glio per tutta l’eternit`

a. (Gal. 5:16, 25) Ognuno di noi continui ad approfondire la propria co- noscenza di Geova e delle sue meravigliose ope- re e rifletta nella propria vita l’immenso amore che egli mostro allorch` e si serv´ ı del suo spirito` santo per creare i cieli, la terra e l’umanit`

a.

20. (a) Perche Dio cre´ o l’universo e l’uomo?` (b) Quale risultato conseguiremo continuando a se- guire la guida dello spirito santo di Dio?

Siete preparati a difendere la vostra fede?

Sapreste spiegare?

˙ Cosa rivela l’esistenza dei cieli e del- la terra riguardo all’uso che Dio ha fatto dello spirito santo?

˙ Essendo fatti a immagine di Dio, cosa siamo in grado di fare?

˙ Perch ´e `e necessario che esaminiamo i fatti a sostegno della creazione?

˙ In quali modi possiamo rendere pi`

u profonda la nostra relazione con Geova?

(11)

L’

ADORAZIONE in famiglia e lo studio della Bibbia sono fondamentali per aiutare i fi- gli a crescere “nella disciplina e nella norma mentale di Geova”. (Efes. 6:4) Se siete genitori, sapete pero che i bambini possono annoiarsi fa-` cilmente. Come potete mantenere viva la loro attenzione? Ecco cosa hanno fatto alcuni geni- tori.

“Quando i bambini erano pi`

u piccoli”, dice George, che vive in California, “io e mia moglie cercavamo di rendere lo studio vivace. A volte ci vestivamo tutti come personaggi biblici e insce- navamo un episodio che leggevamo daIl mio li- bro di racconti biblici. Preparavamo anche at- trezzi scenici: spade, scettri, ceste, ecc. Inoltre facevamo un gioco biblico che chiamavamo ‘In- dovina chi sono’ e ideammo un gioco da tavola che consisteva nel rispondere a domande bibli- che suddivise in vari livelli di difficolt`

a. Ci ven- nero anche altre idee: per esempio, costruimmo un modellino dell’arca di No`

e e creammo una tavola cronologica degli avvenimenti biblici. A volte facevamo disegni di personaggi o racconti biblici. Attualmente abbiamo in cantiere un di- segno dell’armatura spirituale descritta in Efesi- ni 6:11-17 e ognuno di noi dovr`

a spiegare cosa rappresenta un particolare elemento. Questi metodi ci hanno aiutato a rendere pi`

u piacevole lo studio familiare”.

Debi, una madre del Michigan, spiega:

“Quando nostra figlia aveva tre anni, io e mio marito facevamo fatica ad attirare la sua attenzione. Poi un giorno, mentre leggevamo ad alta voce la

storia di Isacco e Rebecca daIl mio libro di rac- conti biblici, presi due bambolotti e feci finta che fossero i due personaggi. Ora nostra figlia ascol- tava ogni parola! Nei mesi successivi quei bam- bolotti impersonarono molti altri personaggi bi- blici. Quando avevamo finito di leggere un racconto, nostra figlia girava per tutta la casa in cerca di giocattoli o altri oggetti da usare per una rappresentazione. Era come una caccia al tesoro! Una scatola per le scarpe e un nastro ros- so diventavano la casa di Raab con la corda di filo scarlatto. Un serpente di pezza di un metro e mezzo attorcigliato intorno a un manico di sco- pa andava bene per rappresentare il serpente di rame di cui si parla in Numeri 21:4-9. Teneva- mo tutti questi oggetti in una grande borsa di tela. Ci faceva piacere vedere la nostra bambi- na sedersi nel soggiorno e rovistare nella sua

‘borsa dei racconti biblici’. Che gioia poi vederla rappresentare i racconti a modo suo!”

Crescere i figli non `

e facile e non basta un’ora alla settimana per instillare in loro il desiderio di servire Geova. Ma l’adorazione in famiglia e lo studio della Bibbia possono essere un ottimo fondamento per impartire ulteriore istruzione spirituale. Senza ombra di dubbio, ne vale vera- mente la pena!

Ne vale veramente la pena!

11

(12)

Perch´ e Mos`

e si adir`

o con Eleazaro e Ita- mar, figli di Aaronne, dopo la morte dei loro fratelli Nadab e Abiu, e come fu placa- ta la sua ira? — Lev. 10:16-20.

Poco dopo l’insediamento del sacerdozio per il servizio del tabernacolo, Geova mise a morte Nadab e Abiu, figli di Aaronne, perch´

e avevano offerto fuoco illegittimo. (Lev. 10:1, 2) Mos`

e or- din`

o agli altri figli di Aaronne di non fare cordo- glio per la morte dei loro fratelli. Non molto dopo, Mos`

e si indign`

o con Eleazaro e Itamar perch´

e non avevano mangiato il capro dell’of- ferta per il peccato. (Lev. 9:3) Perch´

e Mos` e rea- g`

ı in quel modo?

Le leggi che Geova aveva dato a Mos` e speci- ficavano che i sacerdoti che offrivano offerte per il peccato dovevano mangiarne una parte nel cortile della tenda di adunanza. Si considerava che in questo modo i sacerdoti rispondessero dei peccati degli offerenti. Tuttavia se parte del sangue del sacrificio veniva portata nel Santo, il primo compartimento del santuario, l’offerta non doveva essere mangiata ma andava brucia- ta. — Lev. 6:24-26, 30.

Sembra che dopo i tragici avvenimenti di quel giorno Mos`

e avvertisse il bisogno di assi- curarsi che tutti i comandi di Geova fossero stati osservati. Quando scopr`

ı che il capro del- l’offerta per il peccato era sta-

to bruciato, si indign`

o e chie- se ad Eleazaro e Itamar perch´

e non l’avevano mangiato come prescritto, dal momento che il sangue non era stato presenta- to davanti a Geova nel Santo.

— Lev. 10:17, 18.

Fu Aaronne a rispondere alla domanda di Mos`

e, perch´ e evi-

dentemente i sacerdoti superstiti avevano agito con la sua approvazione. Dopo l’esecuzione capitale di due suoi figli, `

e possibile che Aaron- ne si chiedesse se quel giorno qualcuno dei sa- cerdoti potesse in coscienza mangiare parte dell’offerta per il peccato. Forse pensava che Geova non avrebbe gradito che ne mangiasse- ro, anche se non avevano alcuna responsabilit`

a diretta per l’errore di Nadab e Abiu. — Lev.

10:19.

In particolare, Aaronne potrebbe aver pen- sato che il giorno in cui i componenti della sua famiglia assolvevanoper la prima volta le responsabilit`

a sacerdotali, avrebbero dovuto esercitare la massima attenzione per piacere a Dio anche nei minimi particolari. Tuttavia, il nome di Geova era stato profanato da Nadab e Abiu, e l’ira di Dio era divampata contro di loro. Perci`

o `

e verosimile che Aaronne abbia pensato che i componenti di una famiglia sa- cerdotale all’interno della quale si era trovato questo peccato non dovessero mangiare parte di un’offerta santa.

A quanto pare Mos`

e accett`

o la risposta di suo fratello, poich´

e il brano si conclude con queste parole: “Quando Mos`

e ud` ı que- sto, risult`

o soddisfacente agli occhi suoi”. (Lev.

10:20) Evidentemente anche Geova fu soddi- sfatto della risposta di Aaronne.

Domande dai lettori

12

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L

A DONNA e suo figlio avevano fame, al pari del profeta di Dio. Mentre questa ve- dova della citt`

a di Zarefat si accingeva ad ac- cendere il fuoco per cucinare, il profeta Elia le chiese di dargli un po’ di pane e un po’ d’ac- qua. Lei era pronta a dargli da bere, ma da mangiare non aveva altro che “un pugno di farina nella giara grande e un po’ d’olio nella giara piccola”. Pensava di non avere abba- stanza cibo da poterne offrire al profeta, e glielo disse. — 1 Re 17:8-12.

2“Fammi prima una piccola focaccia ro- tonda da ci`

o che ` e l`

ı”, insist´

e Elia, “e me la devi portare, e per te stessa e per tuo figlio po- trai fare qualcosa dopo. Poich´

e Geova l’Id- dio d’Israele ha detto questo: ‘La stessa gia- ra grande della farina non si esaurir`

a e la stessa giara piccola dell’olio

non verr`

a meno’ ”. — 1 Re 17:

13, 14.

3Per la vedova non si tratta- va semplicemente di decidere cosa fare con il poco cibo che le era rimasto; la questione era pi`

u complessa. Avrebbe confi- dato nella capacit`

a di Geova 1, 2. Quale richiesta fece Elia alla vedova di Zarefat, e cosa le assi- curo?`

3. Quale importante questione ci si presenta?

di salvare lei e suo figlio o avrebbe dato pi` u importanza ai propri bisogni materiali che al- l’approvazione e all’amicizia di Dio? Lo stes- so dilemma si presenta anche a noi. Ci preoc- cuperemo pi`

u di ottenere l’approvazione di Geova o di ricercare la sicurezza materiale?

Abbiamo ogni motivo per confidare in Dio e servirlo. E possiamo agire concretamente per ricercare e ottenere la sua approvazione.

Geova merita di essere adorato

4Geova ha il diritto di esigere che gli esseri umani lo servano nella maniera a lui gradita.

Un gruppo di suoi servitori celesti conferm` o questo fatto dicendo all’unisono: “Degno sei, Geova, Dio nostro, di ricevere la gloria e 4. Perche Geova merita di essere adorato?´

L’ APPROVAZIONE DI D IO SIGNIFICA VITA ETERNA

“Tu stesso benedirai ogni giusto, o Geova; come con un grande scudo, li circonderai di approvazione”.— SAL. 5:12.

Il profeta di Dio mise una madre bisognosa davanti a quale importante scelta?

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14 L A TORRE DI GUARDIA ˙ 15 FEBBRAIO 2011

l’onore e la potenza, perch´

e tu creasti tutte le cose, e a causa della tua volonta esse esistero-` no e furono create”. (Riv. 4:11) Geova merita di essere adorato perch´

e `

e il Creatore.

5Un’altra ragione che dovrebbe spingerci a servire Geova `

e l’amore senza uguali che nu- tre per noi. “Dio creava l’uomo a sua immagi- ne”, dichiara la Bibbia, “lo creo a immagine` di Dio; li cre`

o maschio e femmina”. (Gen.

1:27) L’uomo `

e un essere dotato di libero arbi- trio; Dio gli ha concesso la facolt`

a di pensare e prendere decisioni. Dando la vita all’uomo Geova divenne il Padre del genere umano.

(Luca 3:38) Come ogni buon padre, egli ha fatto tutto il necessario per provvedere ai suoi figli e alle sue figlie ci`

o di cui hanno bisogno per vivere bene. “Fa sorgere il suo sole” e “fa piovere” affinch´

e la terra produca cibo in ab- bondanza per tutti noi e sia un luogo incante- vole in cui vivere. — Matt. 5:45.

6Geova inoltre ci ha liberato dalle terribi- li conseguenze del peccato. Quando pecc`

o, Adamo divenne come un giocatore d’azzardo che si appropria del denaro della famiglia per giocarselo. Ribellandosi contro Geova, Ada- mo priv`

o i suoi figli del loro futuro: la felicit` a eterna. Il suo egoismo rese l’umanit`

a schiava di un padrone crudele, l’imperfezione. Tutti gli esseri umani sono dunque destinati ad ammalarsi, soffrire e infine morire. Per libera- re uno schiavo `

e necessario pagare un prezzo, e Geova ha effettuato il pagamento che pu`

o salvarci da queste spaventose conseguenze.

(Leggi Romani 5:21). Comportandosi in ar- monia con la volont`

a del Padre, Ges` u Cristo diede “la sua anima come riscatto in cambio di molti”. (Matt. 20:28) Presto chi ha l’appro- vazione di Dio ricevera i benef` ıci del riscat-` to in maniera completa.

5. Perche l’amore che Dio nutre per noi dovrebbe´ spingerci a servirlo?

6, 7. (a) Quale danno arreco Adamo a tutti i suoi` discendenti? (b) Quali benefıci produrr` a il sacrificio` di Cristo per chi ricerca l’approvazione di Dio?

7Il nostro Creatore, Geova, ha fatto pi` u di chiunque altro per darci una vita felice e de- gna di essere vissuta. Avendo la sua approva- zione potremo vedere come annuller`

a tutti i danni che il genere umano ha sub`

ıto. Geova continuer`

a a mostrare a ciascuno di noi indi- vidualmente come diviene “il rimuneratore di quelli che premurosamente lo cercano”.

— Ebr. 11:6.

“Il tuo popolo si offrir` a volenterosamente”

8Se vogliamo ottenere l’approvazione di Dio dobbiamo esercitare il libero arbitrio in maniera corretta. Geova infatti non costringe nessuno a servirlo. Ai giorni di Isaia, Dio chie- se: “Chi mander`

o, e chi andr`

a per noi?” Rico- noscendo al profeta il diritto di decidere Geo- va gli mostr`

o onore. Immaginate con quale soddisfazione Isaia rispose: “Eccomi! Manda me”. — Isa. 6:8.

9Gli esseri umani sono liberi di servire Dio o di non farlo. Geova vuole che lo serviamo volontariamente. (Leggi Giosu`e 24:15). Chi adora Dio malvolentieri non pu`

o ottenere il suo favore; allo stesso modo, Dio non accetta il servizio di coloro il cui vero intento `

e solo quello di compiacere altri uomini. (Col. 3:22) Se rendessimo sacro servizio “con esitazione”

permettendo agli interessi secolari di intral- ciare la nostra adorazione non avremmo l’ap- provazione di Dio. (Eso. 22:29) Geova sa che servirlo con tutta l’anima `

e per il nostro bene.

Mos` e esort`

o gli israeliti a scegliere la vita

‘amando Geova loro Dio, ascoltando la sua voce e tenendosi stretti a lui’. — Deut. 30:

19, 20.

10Davide, re dell’antico Israele, cant` o a Geova: “Il tuo popolo si offrir`

a volenterosa- 8. Cosa impariamo dall’esperienza di Isaia in quan- to al servire Dio?

9, 10. (a) Con quale atteggiamento dovremmo servire Dio? (b) Perche´ e giusto che serviamo Geova` con tutta l’anima?

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mente nel giorno delle tue forze militari. Ne- gli splendori della santit`

a, dal seno dell’auro- ra, hai la tua compagnia di giovani proprio come le gocce di rugiada”. (Sal. 110:3) Oggi molti vivono per la sicurezza economica e i divertimenti. Ma per coloro che amano Geo- va il sacro servizio viene prima di ogni altra cosa. Lo zelo che manifestano nel predicare la buona notizia dimostra a cosa danno la prio- rit`

a. Hanno piena fiducia nella capacit` a di Geova di soddisfare i loro bisogni quotidiani.

— Matt. 6:33, 34.

Sacrifici che Dio approva

11Sotto il patto della Legge, i servitori di Dio gli offrivano sacrifici accettevoli per otte- nere il suo favore. Levitico 19:5 afferma: “Nel caso che sacrifichiate un sacrificio di comu- nione a Geova, lo dovete sacrificare per otte- nere l’approvazione per voi stessi”. Nello stesso libro biblico leggiamo: “Nel caso che sacrifichiate un sacrificio di rendimento di grazie a Geova, lo dovete sacrificare per otte- nere l’approvazione per voi”. (Lev. 22:29) Quando gli israeliti offrivano sacrifici anima- li appropriati sull’altare di Geova, il fumo che ascendeva era per il vero Dio come un “odo- re riposante”. (Lev. 1:9, 13) Tali

espressioni di amore da parte dei suoi servitori avevano su Geova un effetto “lenitivo” e ristoratore.

(Gen. 8:21, nt.) Questi aspetti del- la Legge contengono un principio valido anche oggi: chi offre a Geo- va sacrifici a lui graditi riceve la sua approvazione. Ma quali sono i sacrifici che egli accetta? Conside- 11. Quale beneficio cercavano di ot- tenere gli israeliti offrendo sacrifici a Geova?

riamo due campi: le nostre azioni e le nostre parole.

12Nella sua lettera ai Romani, l’apostolo Paolo scrisse: ‘Presentate i vostri corpi in sa- crificio vivente, santo, accettevole a Dio, sa- cro servizio con la vostra facolt`

a di ragionare’.

(Rom. 12:1) Per avere l’approvazione di Dio una persona deve mantenere il proprio corpo in uno stato a lui accetto. Se si contaminasse facendo uso di tabacco o droga, masticando betel oppure abusando di bevande alcoli- che, il suo sacrificio sarebbe privo di valore.

(2 Cor. 7:1) Inoltre, poich´

e “chi pratica la for- nicazione pecca contro il proprio corpo”, l’immoralit`

a sessuale in ogni sua forma ren- derebbe tale sacrificio offensivo agli occhi di Geova. (1 Cor. 6:18) Per piacere a Dio la per- sona deve essere ‘santa in tutta la sua condot- ta’. — 1 Piet. 1:14-16.

13Un altro sacrificio di cui Geova si com- piace ha relazione con il dono della paro- la. Coloro che amano Geova hanno sem- pre parlato bene di lui sia in pubblico che 12. Quali pratiche renderebbero il ‘presentare il proprio corpo in sacrificio’ offensivo agli occhi di Dio?

13. Perche´ e giusto che lodiamo Geova?`

Quali benefıci riceviamo` offrendo un sacrificio di lode a Geova?

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16 L A TORRE DI GUARDIA ˙ 15 FEBBRAIO 2011

nell’intimit`

a della propria casa. (Leggi Salmo 34:1-3). Leggete i Salmi 148-150 e notate con quale frequenza questi tre salmi ci esortano a lodare Geova. Davvero, “la lode si addice ai retti”. (Sal. 33:1) Inoltre Ges`

u, il nostro Esem- pio, sottoline`

o l’importanza di lodare Dio predicando la buona notizia. — Luca 4:18, 43, 44.

14Predicando con zelo diamo prova del no- stro amore per Geova e del nostro desiderio di avere la sua approvazione. Pensiamo per esempio all’esortazione che il profeta Osea ri- volse agli israeliti che avevano abbracciato la falsa adorazione, perdendo cos`

ı il favore di Dio. (Osea 13:1-3) Osea disse loro di supplica- re Geova con queste parole: “Voglia tu perdo- nare l’errore; e accetta cio che` e buono, e cer-` tamente offriremo in cambio i giovani tori delle nostre labbra”. — Osea 14:1, 2.

15Il toro era l’animale pi`

u costoso che un israelita potesse offrire a Geova. Perci`

o l’e- spressione “i giovani tori delle nostre labbra”

si riferiva a parole di lode per il vero Dio sin- cere e ben ponderate. Come consider`

o Geova coloro che fecero tali sacrifici? Egli disse: “Li amer`

o di mio proprio libero arbitrio”. (Osea 14:4) Geova concesse loro il suo perdono, la sua approvazione e la sua amicizia.

14, 15. Quale tipo di sacrifici Osea esorto gli israeli-` ti a offrire, e cosa ne penso Geova?`

16Lodare Geova pubblicamente `

e sempre stato un aspetto importante della vera adora- zione. Glorificare il vero Dio era cos`

ı impor- tante per il salmista da spingerlo a supplicare:

“Ti prego, compiaciti delle offerte volontarie della mia bocca, o Geova”. (Sal. 119:108) Che dire di oggi? Parlando di una grande folla di persone che sarebbe stata in vita nei nostri giorni, Dio predisse tramite Isaia: “Annunce- ranno le lodi di Geova. . . . Con approvazione [i loro doni] saliranno sul mio altare”. (Isa.

60:6, 7) In adempimento di questa profezia milioni di persone offrono a Dio “un sacrifi- cio di lode, cio`

e il frutto di labbra che fanno pubblica dichiarazione del suo nome”. — Ebr.

13:15.

17E voi? State offrendo a Dio sacrifici a lui graditi? Se la risposta `

e negativa, farete i cam- biamenti necessari e comincerete a lodare Geova pubblicamente? Quando la fede vi spinger`

a a iniziare a predicare la buona noti- zia, la vostra offerta “sar`

a per Geova anche pi`

u piacevole di un toro”. (Leggi Salmo 69:

30, 31). Potete essere certi che l’“odore ripo- sante” del vostro sacrificio di lode arriver`

a a Geova ed egli vi conceder`

a la sua approvazio- ne. (Ezec. 20:41) Allora proverete una gioia che non ha paragoni.

‘Geova stesso benedira ogni giusto’`

18Oggi molti traggono la stessa conclusio- ne di alcuni contemporanei di Malachia: “`

E inutile servire Dio: che vantaggio abbiamo ri- cevuto dall’aver osservato i suoi comanda- menti?” (Mal. 3:14, CEI ) Mossi da desideri materialistici, costoro ritengono che il propo- sito di Dio sia irrealizzabile e che le sue leggi non siano al passo coi tempi. Per loro la predi- 16, 17. Quando una persona predica la buona noti- zia spinta dalla fede in Dio, come accoglie questi la sua lode?

18, 19. (a) Nei nostri giorni, come considerano molti l’idea di servire Dio? (b) A cosa porta la perdi- ta del favore di Dio?

Ricordate?

˙ Perch ´e Geova merita che lo adoriamo con tutta l’anima?

˙ Nei nostri giorni quali sacrifici accetta Geova?

˙ A cosa si riferisce l’espressione

“i giovani tori delle nostre labbra”, e perch´

e dovremmo fare questo tipo di offerta a Geova?

˙ Perch ´e dobbiamo ricercare l’approva- zione di Dio?

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L A TORRE DI GUARDIA ˙ 15 FEBBRAIO 2011 17 cazione della buona notizia `

e una perdita di tempo e un fa- stidio.

19Queste idee ebbero ori- gine nel giardino di Eden.

Fu Satana a persuadere Eva a non tener conto del vero valo- re della vita meravigliosa che Geova le aveva dato e a di- sprezzare l’approvazione divi- na. Oggi Satana spinge le per- sone a credere che compiere la volont`

a di Dio non com- porti nessun vantaggio. Tutta-

via Eva e suo marito scoprirono che perdere il favore di Dio significa perdere la vita. Presto chi segue il loro cattivo esempio dovr`

a giun- gere alla stessa amara conclusione. — Gen. 3:

1-7, 17-19.

20Avendo in mente la triste fine di Adamo ed Eva, pensate ora all’epilogo della vicenda di Elia e della vedova di Zarefat, menzionata all’inizio. Dopo aver ascoltato le rincuoranti parole di Elia, la donna cosse del pane e ne diede prima al profeta. A questo punto Geova ademp`

ı la promessa che aveva fatto per mez- zo di Elia. Il racconto rivela che la donna

“continu`

o a mangiare, lei insieme a lui e alla casa di lei, per giorni. La stessa giara grande della farina non si esaur`

ı e la stessa giara pic- cola dell’olio non venne meno, secondo la parola di Geova che egli aveva pronunciato per mezzo di Elia”. — 1 Re 17:15, 16.

21La vedova di Zarefat fece qualcosa che oggi pochi, tra i miliardi di abitanti del nostro pianeta, sono disposti a fare. Ripose completa fiducia nell’Iddio di salvezza, il quale non 20, 21. (a) Cosa fece la vedova di Zarefat, e come andarono a finire le cose? (b) In che modo dovrem- mo imitare la vedova di Zarefat, e perche?´

l’abbandon`

o. Questi e altri episodi riportati nella Bibbia confermano che Geova merita la nostra fiducia. (Leggi Giosu`e 21:43-45;

23:14). E le esperienze di vita dei testimoni di Geova dei nostri giorni dimostrano ulterior- mente che egli non abbandoner`

a mai chi ha la sua approvazione. — Sal. 34:6, 7, 17-19.1

22Il giorno del giudizio di Dio “su tutti quelli che abitano sulla faccia di tutta la ter- ra” `

e imminente. (Luca 21:34, 35) `

E inelutta- bile. N´

e le ricchezze n´

e gli agi possono essere paragonati neppure lontanamente all’inesti- mabile privilegio di sentirsi dire dal Giudice nominato da Dio: “Venite, voi che siete stati benedetti dal Padre mio, ereditate il regno preparato per voi dalla fondazione del mon- do”. (Matt. 25:34) Non c’`

e dubbio: ‘Geova stesso benedir`

a ogni giusto; come con un grande scudo, li circonder`

a di approvazione’.

(Sal. 5:12) Non dovremmo quindi ricercare l’approvazione di Dio?

1 Vedi La Torre di Guardia del 15 marzo 2005, p. 13, par. 15, e del 1° agosto 1997, pp. 20-25.

22. Perche´ e essenziale ricercare senza indugio l’ap-` provazione di Dio?

Chi ripone davvero fiducia in Geova non sara mai deluso`

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18

S

UBITO dopo essere stati miracolosamen- te liberati dalla schiavit`

u egiziana, i figli d’Israele erano felici di essere liberi di adora- re Geova. (Eso. 14:29–15:1, 20, 21) Poco dopo, per`

o, il loro atteggiamento cambi` o.

Iniziarono a lamentarsi della loro condizio- ne. Perch´

e? Perch´

e invece di concentrarsi su ci`

o che Geova aveva fatto per loro, si concen- trarono sui disagi della vita nel deserto. Dis- sero a Mos`

e: “Perch´

e ci avete fatti salire dal- l’Egitto per farci morire nel deserto? Poich´

e non c’`

e pane e non c’`

e acqua, e la nostra ani- ma ha preso ad aborrire il pane spregevole”, la manna. — Num. 21:5.

Secoli dopo, Davide, re dell’antico Israele, cant`

o: “In quanto a me, ho confidato nella tua amorevole benignit`

a; gioisca il mio cuo- re nella tua salvezza. Certamente canter`

o a Geova, poich´

e mi ha trattato in maniera da compensarmi”. (Sal. 13:5, 6) Davide non di-

mentic`

o gli atti di amorevole benignit` a che Geova aveva compiuto a suo favore. Anzi vi rifletteva sopra regolarmente. (Sal. 103:2) Geova ha trattato anche noi in maniera da compensarci, e siamo saggi se non diamo per scontato ci`

o che ha fatto per noi. Esaminia- mo quindi alcune benedizioni di Dio di cui godiamo oggi.

“L’intimita con Geova”` Il salmista cant`

o: “L’intimit`

a con Geova appartiene a quelli che lo temono”. (Sal.

25:14) Che onore `

e per gli esseri umani im- perfetti avere una stretta relazione con Geo- va! Che dire pero se siamo cos` ı presi dalle` faccende di ogni giorno che finiamo per de- dicare meno tempo alla preghiera? Dovrem- mo pensare a come questo si ripercuoter`

a sulla buona relazione che abbiamo con Geo- va. Essendo nostro Amico, Geova si aspetta che abbiamo fiducia in lui e gli apriamo il

Considerate preziose le vostre benedizioni?

Il sostegno spirituale che riceviamo nei momenti difficili `

e una vera benedizione

(19)

L A TORRE DI GUARDIA ˙ 15 FEBBRAIO 2011 19 nostro cuore in preghiera, espri-

mendogli i nostri timori, desi- deri e ansie. (Prov. 3:5, 6; Filip.

4:6, 7) Non dovremmo quindi preoccuparci della qualit`

a delle nostre preghiere?

Quando Paul, un giovane Testi- mone, riflett´

e sul contenuto del- le sue preghiere, si rese conto che doveva migliorare.1 Disse:

“Quando pregavo Geova, avevo preso l’abitudine di usare sempre le stesse parole”. Paul fece ricer- che su questo argomento nell’In- dice delle pubblicazioni Watch To- wer e scopr`

ı che nella Bibbia sono riportate circa 180 preghiere. In tali preghiere i servi- tori di Geova del passato espressero i loro sentimenti pi`

u profondi. Paul ammise: “Ri- flettendo su questi esempi tratti dalle Scrittu- re ho imparato a essere specifico quando pre- go. Ci`

o mi ha aiutato a esprimere a Geova i miei sentimenti piu profondi. Ora avvicinar-` mi a Geova in preghiera mi d`

a grande gioia”.

“Cibo a suo tempo”

Geova ci ha anche benedetto elargendoci una grande quantit`

a di verit`

a scritturali.

Mentre ci saziamo del cibo spirituale che ri- ceviamo in abbondanza, abbiamo motivo di

‘gridare di gioia a causa della buona condi- zione del cuore’. (Isa. 65:13, 14) Dobbiamo comunque stare in guardia e non permettere che influenze malsane ci facciano perdere l’entusiasmo per la verit`

a. Per esempio pre- stare attenzione alla propaganda apostata pu`

o offuscare il nostro modo di ragionare e non farci pi`

u apprezzare il valore del ‘cibo spirituale a suo tempo’ che Geova ci provve- de tramite “lo schiavo fedele e discreto”.

— Matt. 24:45-47.

Andr´

e, che serviva Geova da diversi anni, fece l’amara esperienza di lasciarsi sviare dal

1 I nomi sono stati cambiati.

pensiero apostata. Pens`

o che non sarebbe stato pericoloso dare una rapida occhiata a un sito apostata. Ricorda: “In un primo mo- mento fui attratto dalle cosiddette verit`

a di cui parlano gli apostati. Pi`

u esaminavo ci` o che dicevano, pi`

u mi convincevo che avrei fatto bene a lasciare l’organizzazione di Geo- va. Ma poi, facendo ricerche sugli argomenti che gli apostati usavano per attaccare i testi- moni di Geova, mi resi conto di quanto fos- sero astuti quei falsi insegnanti. I loro cavalli di battaglia contro di noi erano informazio- ni estrapolate dal contesto. Cos`

ı decisi di ri- cominciare a leggere le nostre pubblicazioni e a frequentare le adunanze. Ben presto mi resi conto di quello che avevo perso”. Fortu- natamente Andr´

e fece ritorno nella congre- gazione.

“L’intera associazione dei fratelli”

Un’altra benedizione di Geova `

e la nostra fratellanza amorevole e unita. (Sal. 133:1) A ragione l’apostolo Pietro scrisse: “Abbiate amore per l’intera associazione dei fratelli”.

(1 Piet. 2:17) Facendo parte della fratellanza cristiana godiamo dell’affetto e del sostegno di padri, madri, fratelli e sorelle spirituali che condividono la nostra stessa fede. — Mar.

10:29, 30.

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20 L A TORRE DI GUARDIA ˙ 15 FEBBRAIO 2011

Nondimeno varie circostanze della vita possono a volte sottoporre a tensione i rap- porti tra fratelli. Per esempio, `

e facile essere infastiditi dai difetti di qualcuno e adottare un atteggiamento critico nei suoi confronti.

Se dovesse capitare, non faremmo bene a ri- cordare che Geova ama i suoi servitori nono- stante i loro difetti? Inoltre, “se facciamo la dichiarazione: ‘Non abbiamo nessun pecca- to’, sviamo noi stessi e la verit`

a non `

e in noi”.

(1 Giov. 1:8) Non dovremmo sforzarci di

‘continuare a sopportarci gli uni gli altri e a perdonarci liberalmente gli uni gli altri’?

— Col. 3:13.

Una ragazza di nome Ann ha imparato a sue spese quanto `

e preziosa la fratellanza cri- stiana. Comportandosi un po’ come il figlio prodigo della parabola di Ges`

u, si allontan` o dalla congregazione. Successivamente rinsa- vı e ritorn` o nella verit` a. (Luca 15:11-24) Cosa` ha imparato Ann dalla sua esperienza? Rac- conta: “Ora che ho fatto ritorno nell’orga- nizzazione di Geova, stimo tutti i fratelli e le sorelle nonostante i loro difetti. Nel passato ero sempre pronta a criticarli, ma ora sono decisa a non permettere che niente mi privi delle benedizioni di cui godo stando con i fratelli. Ho capito che non vale la pena ab- bandonare il paradiso spirituale per nessuna cosa al mondo”.

Siate sempre grati delle vostre benedizioni

La speranza che riponiamo nel Regno di Dio come soluzione di tutti i problemi dell’u- manit`

a `

e un tesoro d’inestimabile valore.

Quando abbiamo fatto nostra questa speran- za, il nostro cuore ha davvero traboccato di gratitudine. Ci siamo sentiti proprio come il commerciante della parabola di Gesu che`

“vendette prontamente tutte le cose che ave- va” per comprare “una perla di alto valore”.

(Matt. 13:45, 46) Ges`

u non disse che in segui- to il mercante smettesse di apprezzare quella perla. In modo analogo non vogliamo mai

perdere l’apprezzamento per la nostra mera- vigliosa speranza. — 1 Tess. 5:8; Ebr. 6:19.

Pensiamo a Jean, una sorella che serve Geova da pi`

u di 60 anni. Spiega: “Ci`

o che mi ha aiutato a tenere sempre presente il Regno di Dio `

e parlarne con altri. Quando vedo i loro occhi illuminarsi perch´

e hanno capito cos’`

e il Regno, questo ha un effetto positivo su di me. Vedere come la verit`

a del Regno in- fluisce sulla vita di chi studia la Bibbia mi fa riflettere su quanto siano meravigliose le ve- rit`

a che trasmetto agli altri”.

Abbiamo valide ragioni per essere gra- ti delle molte benedizioni spirituali di cui godiamo. Anche se forse siamo angosciati da prove come opposizione, malattie, vec- chiaia, depressione, morte di una persona cara e difficolta economiche, sappiamo che` questi problemi sono temporanei. Sotto il Regno di Dio oltre alle benedizioni spirituali avremo anche benedizioni in senso fisico.

Nel nuovo sistema di cose tutte le sofferenze che patiamo ora saranno eliminate. — Riv.

21:4.

Nel frattempo consideriamo preziose le nostre benedizioni spirituali e mostriamo un apprezzamento simile a quello del salmi- sta che cant`

o: “Tu stesso hai fatto molte cose, o Geova mio Dio, anche le tue opere meravi- gliose e i tuoi pensieri verso di noi; nessunoe` paragonabile a te. Se io fossi incline ad an- nunciarli e a parlarne, sono divenuti pi`

u nu- merosi di quanto io possa raccontare”. — Sal.

40:5.

(21)

L A TORRE DI GUARDIA ˙ 15 FEBBRAIO 2011 21

S

AUL fu il primo re dell’antico Israele. Ben- che fosse stato scelto dal vero Dio, col´ tempo divenne disubbidiente.

Quali errori commise Saul? Avrebbe potu- to evitarli? Quali lezioni possiamo trarne?

Geova fa sapere chi ha scelto come re Prima che Saul diventasse re, il profeta Sa- muele prestava servizio quale rappresentan- te di Dio in Israele. Ormai Samuele era vec- chio e i suoi figli erano infedeli. In quel periodo la nazione era minacciata dai nemi- ci. Quando gli anziani di Israele chiesero a Samuele di costituire su di loro un re che po- tesse giudicarli e guidarli in battaglia, Geova comando al profeta di ungere Saul come` condottiero e disse: “Dovra salvare il mio po-` polo dalla mano dei filistei”. — 1 Sam. 8:

4-7, 20; 9:16.

Saul era “giovane e bello”. Oltre all’aspet- to, pero, si distingueva anche per le sue qua-` lita. Era umile. Per esempio Saul chiese a Sa-` muele: “Non sono io un beniaminita della piu piccola delle trib` u d’Israele, e la mia fa-` miglia la piu insignificante di tutte le fami-` glie della trib`

u di Beniamino? Perch´ e dun- que mi hai proferito una cosa come questa?”

Saul aveva un’opinione modesta di se e della´ sua famiglia, sebbene suo padre, Chis, fosse

“potente per ricchezza”. — 1 Sam. 9:1, 2, 21.

Pensate inoltre a cosa fece Saul quando Sa- muele annuncio pubblicamente chi era co-` lui che Geova aveva scelto come re di Israele.

Samuele aveva gia unto Saul in privato e gli` aveva detto: “Fa per te stesso cio che la tua` mano trova possibile, perche il vero Dio´ e`

con te”. Quindi il profeta raduno il popolo` per rendere nota la scelta di Geova. Quando fu designato Saul, non si riusciva a trovarlo:

si era nascosto per la timidezza. Geova indico` dov’era e Saul fu proclamato re. — 1 Sam. 10:

7, 20-24.

Sul campo di battaglia

Saul fece subito ricredere chi poteva aver dubitato della sua idoneita. Quando gli am-` moniti minacciarono una citta di Israele, “lo` spirito di Dio divenne operante su Saul”.

Con autorita chiam` o a raccolta i soldati della` nazione, li organizzo e li condusse alla vitto-` ria. Comunque Saul attribuı il suo trionfo a` Dio, dicendo: “Oggi Geova ha operato la sal- vezza in Israele”. — 1 Sam. 11:1-13.

Ubbidire `

e meglio

del sacrificio”

Inizialmente Saul era umile

(22)

22 L A TORRE DI GUARDIA ˙ 15 FEBBRAIO 2011

Saul aveva buone qualita e la benedizione` di Dio. Inoltre riconosceva di aver riportato la vittoria grazie alla potenza di Geova. Tutta- via, per continuare ad avere successo, gli israeliti e il loro re dovevano tenere conto di un fattore estremamente importante. Sa- muele disse al popolo di Israele: “Se temere- te Geova e realmente lo servirete e ubbidire- te alla sua voce, e non vi ribellerete contro l’ordine di Geova, sia voi che il re che dovra` regnare su di voi certamente mostrerete d’essere seguaci di Geova vostro Dio”. Di cosa potevano essere certi gli israeliti se ri- manevano fedeli a Dio? “Geova non abban- donera il suo popolo per amore del suo gran-` de nome”, disse Samuele, “perche Geova si´ e` assunto l’impegno di farvi suo popolo”.

— 1 Sam. 12:14, 22.

L’ubbidienza era il fattore fondamentale per avere l’approvazione di Dio, e loe tutto-` ra. Quando i servitori di Geova ubbidiscono ai suoi comandi, egli li benedice. Ma che ac- cade se gli disubbidiscono?

“Hai agito stoltamente”

La successiva azione bellica di Saul, questa volta contro i filistei, provoco una forte rea-` zione da parte loro. Un esercito “come i gra- nelli di sabbia che sono sulla spiaggia del mare per moltitudine” mosse contro Saul.

“Gli stessi uomini d’Israele videro che erano in grave angustia, perche il popolo era pro-´ prio alle strette; e il popolo si nascondeva nelle caverne e nelle buche e nelle rupi e nel- le cripte e nelle cisterne”. (1 Sam. 13:5, 6) Cosa avrebbe fatto Saul?

Samuele aveva detto a Saul di aspettarlo a Ghilgal, dove il profeta avrebbe offerto sacri- fici. Saul aspetto, ma Samuele tardava ad ar-` rivare e l’esercito di Saul si stava disperden- do. Cosı Saul decise di offrire lui stesso i` sacrifici. Aveva appena finito di offrire l’olo- causto quando Samuele arrivo. Dopo aver` udito ci`

o che Saul aveva fatto, Samuele gli

disse: “Hai agito stoltamente. Non hai osser- vato il comandamento di Geova tuo Dio che egli ti aveva comandato, perche, se tu l’aves-´ si osservato, Geova avrebbe reso fermo il tuo regno su Israele a tempo indefinito. Ed ora il tuo regno non durera. Geova certamente si` trovera un uomo secondo il suo cuore; e` Geova gli dara incarico come condottiero sul` suo popolo, perche tu non hai osservato ci´ o` che Geova ti ha comandato”. — 1 Sam. 10:8;

13:8, 13, 14.

Mancando di fede, Saul aveva presuntuo- samente deciso di disubbidire al comando di Dio di aspettare che Samuele arrivasse e of- frisse il sacrificio. La condotta di Saul fu ben diversa da quella di Gedeone, un precedente comandante dell’esercito di Israele. Geova aveva ordinato a Gedeone di ridurre il suo esercito da 32.000 a 300 unita, e Gedeone` aveva ubbidito. Perche? Perch´ e aveva fede in´ Geova. Con l’aiuto di Dio sconfisse 135.000 invasori. (Giud. 7:1-7, 17-22; 8:10) Geova avrebbe aiutato anche Saul. Ma a causa della sua disubbidienza, i filistei saccheggiarono Israele. — 1 Sam. 13:17, 18.

Quando ci troviamo davanti a situazioni difficili, che decisioni prendiamo? Dal punto di vista di chi non ha fede, potrebbe sembra- re pratico ignorare i princıpi divini. Dato che` Samuele non arrivava, probabilmente Saul penso di aver preso una decisione ragionevo-` le. Ma chie deciso ad avere l’approvazione di` Dio riconosce che seguire i princıpi scrittura-` li pertinentie l’unica cosa saggia da fare.`

Geova rigetta Saul

Durante una campagna contro gli amale- chiti, Saul commise un altro grave errore. Dio aveva condannato gli amalechiti a causa del loro attacco ingiustificato contro gli israeliti dopo l’esodo dall’Egitto. (Eso. 17:8; Deut. 25:

17, 18) Per di piu, al tempo dei Giudici gli` amalechiti si erano alleati con altri popoli per aggredire di nuovo il popolo eletto di Dio.

Riferimenti

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