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Piano Triennale dell Offerta formativa. Scuola dell Infanzia Preziosissimo Sangue Istituto San Gaspare. Paritaria D.D. 5/06/2001. a.s.

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(1)

Piano Triennale dell’Offerta formativa Scuola dell’Infanzia Preziosissimo Sangue

Istituto San Gaspare Paritaria D.D. 5/06/2001

a.s. 2022/2025

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Indice

1.

PREMESSA

2.

PROFILO STRUTTURALE

3.

ORGANI COLLEGIALI

4.

PROPOSTA EDUCATIVA:

PERCORSI DI ESPERIENZA

5.

ATTIVITÀ DI LABORATORIO

6.

PROGRAMMAZIONE E

DOCUMENTAZIONE: ATTENZIONE A CIASCUN BAMBINO E BAMBINA

7.

ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ

8.

RAPPORTO SCUOLA - FAMIGLIA

9.

RISORSE UMANE E PROFESSIONALI

10.

RISORSE STRUMENTALI

PTOF Piano Triennale dell’Offerta Formativa

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1. PREMESSA

Il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) “rivedibile annualmente […] è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. […] Riflette [inoltre] le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale ” (Dalla Legge 107/15, art. 1, comma 14). Con il PTOF la scuola si presenta alla società e dichiara le proprie intenzioni e le proprie caratteristiche e si impegna a svolgere nel miglior modo il suo lavoro. Alla sua stesura hanno collaborato il Collegio docenti e il Consiglio di Istituto, tenendo presente una pluralità di elementi tra di loro interconnessi:

alunni, docenti, territorio.

Nell’elaborare il PTOF la scuola ha tenuto conto altresì delle indicazioni del DM 179/99 della Direttiva 180/99 ed ha fatto propri i seguenti criteri suggeriti dalla LC 194/99 e dal rinnovato impulso dato dalla Legge 107/15

 Flessibilità: intesa come l’insieme delle scelte innovative per le attività didattiche. La piena realizzazione del curricolo non può infatti oggi prescindere da forme organizzative flessibili quali il potenziamento del tempo scolastico, l’integrazione fra discipline e in generale l’adozione di modalità di lavoro di tipo individualizzato e personalizzato

 Integrazione: intesa come rapportarsi con le realtà locali nel rispetto della coerenza progettuale della scuola. Fondamentale oggi infatti appare la necessità di un riferimento agli stakeholders (enti locali di tipo culturale, sociale, economico oltre alle famiglie)

 Responsabilità: intesa come assunzione di impegni per il conseguimento degli obiettivi previsti attraverso una puntuale verifica e valutazione degli esiti.

Il progetto educativo vuole sottolineare il valore aggiunto delle nostre scuole che hanno come punti fondamentali:

UNA SCUOLA COME LUOGO DI ESPERIENZA

La nostra scuola è un luogo in cui si vive e si propone un’esperienza.

Educare è introdurre ad un rapporto appassionato con la realtà per riconoscerne il significato.

La curiosità e lo stupore dell’alunno vengono sollecitati a un paragone critico con la propria esperienza.

La verifica dell’alunno è così più libera e l’alunno è introdotto alla conoscenza attraverso i diversi linguaggi della realtà: le discipline

SCUOLA E FAMIGLIA INSIEME

Gli insegnanti collaborano con la famiglia nell’accompagnare il bambino e il ragazzo nel cammino di crescita. Per questo la scuola è strumento pedagogico al servizio della famiglia, che sceglie con i propri figli una proposta formativa e didattica a cui aderisce e su cui si implica.

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IL SOGGETTO EDUCATIVO NELLA SCUOLA

La scuola è l’ambito educativo e culturale finalizzato alla formazione della persona: è una comunità educante nella quale le specifiche competenze vengono poste al servizio delle esigenze educative.

CAPACITÀ DI RISPOSTE ADEGUATE

Dal punto di vista didattico, la coerenza educativa si esprime nella capacità di comunicare risposte adeguate ai bisogni conoscitivi, creativi e umani del bambino, secondo le varie fasi della vita, evitando ripetizioni, frammentazioni e ingiustificate fughe in avanti, nell’ottica di una visione unitaria del percorso formativo.

IL PROGETTO EDUCATIVO È LEGATO ALLA FIGURA DELL’INSEGNANTE Il maestro è colui che ci indica la strada, cioè il metodo.

Il nostro compito, quindi, è quello di accompagnare il bambino nella sua naturale curiosità, creatività realtà.

L’adulto/maestro deve percepire il proprio compito non limitato «al ruolo di istruire e fornire informazioni», ma è chiamato a VIVERE l’avventura dell’incontro tra la propria esperienza e l’umanità di ogni singolo bambino.

Il PTOF come previsto dal DPR 275/99 sarà consegnato ai genitori dei bambini al momento dell’iscrizione e sarà messo a disposizione di tutti coloro che lo richiedono.

Il presente PTOF potrà essere modificato in relazione ad eventi o situazioni al momento non prevedibili.

PTOF Piano Triennale dell’Offerta Formativa

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2. PROFILO STRUTTURALE

L’Istituto San Gaspare è situato nella zona di Piazza Puccini, tuttavia gli alunni che chiedono di iscriversi provengono anche da ambiti territoriali diversi e da situazioni sociali differenziate. La programmazione dell'attività didattica è elaborata sulla base delle potenzialità di ciascun alunno. In particolare, alunni che si trovano in situazione di svantaggio, anche per motivi di ordine psicologico o sociale, trovano nell'ambito scolastico uno spazio di accoglienza umana che favorisce la loro crescita e la loro espressività, tramite di percorsi educativi che tengano presente le loro problematicità. Inoltre anche le famiglie che si trovano in situazione di difficoltà o di disagio possono trovare presso la scuola, per il clima positivo che si stabilisce con la Direzione o con i singoli insegnanti, un luogo accoglienza e di sostegno nel rapporto con i figli.

Le finalità educative e didattiche vengono conseguite anche mediante un rapporto di collaborazione con enti territoriali.

Per favorire l'organizzazione della scuola e la partecipazione delle varie componenti, esistono rapporti di collaborazione con le seguenti associazioni rappresentative del mondo della scuola:

FISM (Federazione Italiana Scuole Materne), FIDAE (Federazione Istituti di Attività Educative), CDO Opere Educative, AGESC (Associazione di genitori di scuola cattolica).

In collaborazione con altri organismi operanti sul territorio fiorentino vengono programmate iniziative per promuovere nei bambini la conoscenza della realtà circostante.

La collaborazione con le ASL è finalizzata soprattutto a consulenze con equipe medico- psicologiche, per bambini in situazioni di svantaggio o portatori di handicap per i quali è regolarmente predisposto un piano educativo individualizzato.

La scuola ha stabili rapporti con le altre realtà educative del territorio per:

 la comunicazione e il confronto di criteri educativi e didattici generali;

 la programmazione e la realizzazione comune di attività educative, culturali, sportive.

A tal fine ha costituito accordi di rete per il conseguimento delle finalità istituzionali o la promozione di progetti comuni. Statuto degli accordi di rete e progetti realizzati sono depositati in Segreteria.

La nostra scuola appartiene alla rete Liberi di Educare, che riunisce realtà educative di vari ordini e gradi del territorio nazionale ed europeo. “Liberi di educare per educare alla libertà” è l’ipotesi culturale che unisce scuole nate dalla tradizione cristiana e attente alle innovazioni pedagogiche e didattiche. La rete favorisce la collaborazione tra docenti e dirigenti, che sono impegnati in un lavoro di équipe per una costante ricerca e confronto su contenuti e valori.

Le rete Liberidieducare, costituita ai sensi dell’art. 7 del DPR 275/99, a partire dal 2002, promuove esperienze dirette di formazione e aggiornamento per dirigenti e iniziative di riflessione su contenuti e metodi propri della didattica.

3. ORGANI COLLEGIALI

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È composto da tutti gli insegnanti della scuola dell’infanzia. Si riunisce almeno una volta al mese per elaborare la programmazione didattica ed educativa. Elabora inoltre il Piano dell'Offerta Formativa. Possono essere invitati a farne parte insegnanti o specialisti di attività promosse occasionalmente o stabilmente nell'ambito delle attività della scuola.

Consiglio di istituto

È composto dal Legale rappresentante dell'Ente gestore e dal Coordinatore della scuola dell’infanzia (membri di diritto), da 2 rappresentanti dei docenti della scuola, 1 rappresentante del personale non docente e da 4 genitori eletti all'inizio dell'anno scolastico. Si riunisce almeno due volte durante l'anno scolastico. Dura in carica un anno scolastico. E' lo strumento che garantisce la partecipazione democratica al processo di attuazione dell'autonomia e all'elaborazione del Piano dell'offerta formativa.

Assemblea dei genitori

È formata da tutti i genitori degli alunni iscritti all’intero Istituto. Si riunisce per discutere l'andamento della scuola, per fornire indicazioni per l'elaborazione del Piano dell'offerta formativa, per suggerire iniziative extracurricolari

Nel nostro Istituto è presente anche una scuola primaria, per garantire una continuità educativa sono previsti momenti di confronto collettivo delle persone che compongono la struttura.

Organi collegiali in raccordo con gli altri ORDINI del plesso scolastico:

Consiglio di plesso

(Organo di collegamento verticale, relativo all’intero Istituto).

È composto dal Legale rappresentante dell'Ente gestore, dal Direttore dell’Istituto, dal Coordinatore della scuola dell’infanzia, dal Coordinatore della scuola primaria (membri di diritto), 10 rappresentanti dei genitori della scuola primaria, 4 rappresentanti della scuola dell’infanzia, 2 insegnanti della scuola primaria, 2 insegnanti della scuola dell’infanzia, 1 rappresentante del personale non-docente, eletti all'inizio dell'anno scolastico. Dura in carica un anno scolastico.

Coordina la gestione degli spazi comuni, approva le iniziative extracurricolari proposte dalla scuola, favorisce le iniziative di continuità verticale.

PTOF Piano Triennale dell’Offerta Formativa

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4. PROPOSTA EDUCATIVA: I PERCORSI DI ESPERIENZA

Il percorso di esperienza è la modalità di proposta dell'adulto al gruppo dei bambini. Questa modalità parte dalla consapevolezza che dentro un'esperienza globale avviene, per il bambino, un reale passo di crescita e di conoscenza. Vivere un'esperienza insieme al bambino allontana il rischio di pensare la programmazione come momento di addestramento.

C'è addestramento quando l'adulto si pone nei confronti del bambino come trasmettitore di informazioni e nozioni.

C'è reale apprendimento quando l'adulto accompagna il bambino nella scoperta della realtà suscitando un interesse, generando curiosità, facendo emergere delle domande. I percorsi di un’

esperienza possono avere un tema. Il tema è scelto a partire da bisogni o curiosità che si intravedono nei bambini, o dal desiderio che gli adulti hanno di affrontare insieme qualcosa di particolare.

L'esperienza ha insegnato che uno dei desideri più grandi dei bambini è quello di sentire narrare delle "storie". Ascoltare storie piace, perché ricorda ai bambini la loro storia; infatti in ogni fiaba si ritrovano aspetti e caratteristiche della vita di ognuno.

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Percorso di Arte ed Educazione al gesto grafico

La bellezza dell’arte per educare al sentire estetico e alla bellezza.

La produzione artistica coinvolge tutti i sensi del bambino e ne rafforza le competenze cognitive, socio-emozionali e multisensoriali.

Durante la crescita dell’individuo, essa continua ad influenzare lo sviluppo del cervello, le abilità, la creatività e l’autostima, favorendo l’interazione con il mondo esterno e fornendo tutta una serie di abilità che agevolano l’espressione di sé e la comunicazione. I bambini sono portati ad esprimere con immaginazione e creatività le loro emozioni e i loro pensieri: l’arte orienta questa propensione, educa al sentire estetico e alla bellezza. La scelta dei materiali, di immaginare, di creare sono atteggiamenti che si manifestano nelle prime esperienze artistiche e che possono estendersi e appassionare ad altri apprendimenti.

L’incontro dei bambini con l’arte è l’occasione per osservare con occhi diversi il mondo che ci circonda. I diversi materiali esplorati con tutti i sensi, le tecniche sperimentate ed esercitate, le osservazioni di quadri e sculture aiuteranno loro a migliorare la capacità di osservare, coltivare il piacere della fruizione oltre che rafforzare le competenze cognitive e multisensoriali attraverso la produzione artistica e avvicinare alla cultura e al patrimonio artistico.

Attraverso questi lavori, il bambino, iniziando con semplici e naturali giochi di manualità, raggiungerà nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia degli importanti obiettivi che saranno necessari prerequisiti per il grafismo alla scuola primaria. Il bambino diventa ancor più competente e sicuro di sé e delle proprie capacità affrontando i nuovi apprendimenti in modo naturale e motivato, senza ansia. Con il pregrafismo nel bambino si stimola la specializzazione dell’emisfero sinistro del cervello migliorando la capacità di concentrazione e promuovendo l’autostima e la motivazione. L’obiettivo generale di questo progetto è quello di far sperimentare al bambino strumenti e modi per produrre segni e tracce diverse, imparando ad orientarsi nello spazio del foglio dopo essersi orientato in attività motorie.

PTOF Piano Triennale dell’Offerta Formativa

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Percorso di educazione alimentare “Tutto il gusto di crescere”

Il viaggio delle emozioni: dalla tavola all’orto.

La scuola dell’infanzia deve permettere al bambino di fare nuove esperienze conoscendo e sperimentando nuovi percorsi attraverso la relazione e la socialità. Questo vale anche per il momento del pranzo, dello snack time, della merenda pomeridiana. L’alimentazione infatti è strettamente connessa alle emozioni. Mangiando si impara a conoscere noi stessi, ad acquisire una serie di routine. Nutrirsi significa entrare in relazione ed instaurare un rapporto disteso e giocoso con gli altri. Al fine di sostenere tali finalità le insegnanti proporranno osservazioni e riflessioni di gruppo durante le attività didattiche, sulle proprietà e sull’efficacia dei cibi, laboratori di cucina o uscite didattiche (in fattorie, agriturismi, caseifici, pastifici, aziende agricole). Le attività gastronomiche di manipolazione, preparazione, cottura e consumo entusiasmano i bambini e fanno scorgere loro, senza forzature, il rapporto tra il cibo e la nostra cultura. Il percorso terrà contro di fondamentali aspetti legati all’alimentazione quali:

aspetto biologico: fornire adeguati contenuti in base all’età di crescita di carattere nutrizionale collegati al vissuto concreto del bambino (i fabbisogni, la nutrizione, importanza delle vitamine, proteine, zuccheri presenti nei cibi e loro funzioni, cibi poco sani, come preparare una merenda nutriente);

aspetto relazionale: valorizzare il rapporto personale del bambino con il cibo (accettazione, rifiuto, selettività, abitudini e gusti personali) attraverso esperienze ludico sensoriali manipolative e l’assaggio diretto;

aspetto cognitivo: favorire un approccio positivo con il cibo attraverso esperienze ludiche, manipolative e di approfondimento utili a fornire conoscenze e corrette abitudini alimentari.

Gli obiettivi saranno: favorire l’acquisizione di corrette abitudini alimentari ed igienicosanitarie, l’acquisizione di norme, sensibilizzare la conoscenza delle proprietà nutrizionali e dei vari alimenti, rendere consapevoli i genitori dell’importanza di una sana alimentazione e sensibilizzare bambini, insegnanti, genitori ad un consumo sano e sostenibile. Le attività proposte saranno esperienziali e sensoriali come la manipolazioni di alimenti e laboratori di cucina.

L’orto: l’attività del piccolo orto all’interno dello spazio esterno della scuola dell’infanzia, premette ai bambini di sperimentare, osservare, formulare ipotesi e vivere un rapporto diretto con la natura: l’esperienza della semina, della cura e della raccolta, avviano un processo di conoscenza del cibo della vita vegetale, del rispetto dell’ambiente e delle sue trasformazioni nel tempo.

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Percorso di formazione musicale “Far musica alla scuola dell’infanzia”

La musica come generatore di emozioni e di processi cognitivi.

Nella scuola dell’infanzia la musica è occasione per conoscersi, per socializzare, per poter sviluppare le proprie capacità espressive. Le dimensioni maggiormente coinvolte sono la dimensione “dell’espressione del sé” e la dimensione “dell’esperienza”. Far musica a scuola è utile per accompagnare il bambino alla conquista di un atteggiamento positivo verso l’attività musicale che gli permetta di conoscere meglio le proprie sensazioni, emozioni e bisogni. Il percorso è centrato sulle scoperte spontanee del bambino che vive fin da piccolo circondato dai suoni;

inizialmente quelli prodotti da e con il proprio corpo, successivamente quelli degli oggetti e dell’ambiente in cui vive, che impara pian piano a conoscere, a collegare logicamente e a utilizzare.

L’educazione musicale inoltre tende a promuovere e realizzare attività motorie, d’ascolto, d’invenzione e interpretazione sonora che sviluppano nel bambino il senso dell’armonia, del ritmo, della bellezza, del timbro, avviandolo ad esperienze individuali e di gruppo estremamente significative per la crescita.

Educare alla musica per promuovere l’ascolto, per esplorare, per sviluppare capacità espressive con la musica è un’attività formativa completa, che permette di sviluppare molte competenze comuni a tutti gli ambiti di esperienza e di favorire il gusto estetico, il coordinamento, e lo sviluppo di una vera e propria sensibilità musicale

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Percorso di potenziamento della lingua straniera “English for life”

Bilinguismo

Imparare l’inglese attraverso l’esperienza: fare, ascoltare, ripetere, parlare.

L’inglese è la lingua considerata necessaria per ogni ampia relazione culturale e la più richiesta in ambito lavorativo: è quindi indispensabile conoscerla. Se cominciamo a sentire, apprezzare e conoscere questa lingua fin da piccoli la impariamo senza dubbio con minori difficoltà. All’inizio la parola è un insieme di suoni senza significato, pian piano si lega al contesto in cui l’adulto la pronuncia. Gradualmente, dopo molte ripetizioni, la parola si stacca dal contesto, e diventa un simbolo che rappresenta un oggetto o una situazione. Il bambino ha capito il significato della parola ed ha imparato effettivamente a parlare.

Allo scopo di attivare questo processo naturale di apprendimento, la nostra scuola adotta una metodologia di insegnamento basata su un approccio pienamente comunicativo che promuove e incoraggia la partecipazione attiva dei bambini. I bambini ascoltano la lingua inglese sin dal primo giorno e vengono costantemente incoraggiati ad esprimersi il più possibile.

L’inglese nella nostra scuola dell’infanzia non vuole essere insegnamento precoce, quanto piuttosto una sensibilizzazione del bambino a una lingua diversa da quella parlata in famiglia. Secondo le più recenti indicazioni il nostro insegnamento non utilizza più solo un metodo bensì una varietà di approcci e metodologie, scegliendo le tecniche che considera più efficaci, applicandole in base agli obiettivi e al contesto; in poche parole, utilizza un approccio eclettico o misto. Tenendo conto della naturale curiosità di ogni singolo bambino, educatrici e insegnanti stimolano a conoscere le parole straniere associando i suoni agli oggetti e rendendo naturale e privo di timori il tentativo di espressione dei bambini in un linguaggio diverso. Nelle attività di tutti i giorni, i bambini sono introdotti alla conoscenza delle prime parole, come i saluti, i comandi facili – good morning, hello, come on, lets go, sit down e così via – in modo da stimolare la comunicazione e il lavoro di gruppo.

I bambini imparano a riconoscere i colori, le figure e i numeri, a identificare alcuni animali, i momenti della giornata, le principali parti del corpo, le stagioni, i cibi e le bevande; canzoncine e filastrocche aiutano nel processo di memorizzazione giocosa. Anche brevi recite e l’ascolto di canzoni sono utilizzati nel coinvolgimento dei bambini. Il libro che ogni anno viene curato e pubblicato espressamente per le nostre scuole è pensato e realizzato in due lingue, italiano e inglese:

un ulteriore sostegno all’apprendimento della lingua straniera di ciascun bambino. Per rendere i bambini cittadini del mondo durante l’anno vengono celebrate ricorrenze tipiche del mondo anglosassone come il Thanksgiving, il Columbus Day, Halloween, St. Patrick. In queste occasioni vengono proposti ai bambini anche piatti tipici legati alla festa.

Ogni anno è possibile, per chi lo desidera, il soggiorno per un week end presso il St. Joseph Foundation a Londra, dove genitori e bambini, accompagnati dalle insegnanti, potranno partecipare ad una vera full immersion.

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Percorso di attività motoria “Crescere in movimento”

Esplorare, sperimentare ed approfondire attraverso il movimento.

Il movimento consente di scoprire ed insieme percepire il mondo ed entrare in relazione con gli altri.

L’attività motoria consente di mettere in moto contemporaneamente corpo, emozioni e pensieri in maniera fluida. Grazie alle attività giocose proposte il bambino è posto nella condizione di sviluppare una consapevolezza del proprio corpo in relazione all’altro e all’uso degli oggetti. Sono sviluppate le competenze linguistica, comunicativa e sociale. L’obiettivo è di permettere ai bambini di esplorare, sperimentare e approfondire la propria relazione con lo spazio che lo circonda nella direzione di uno sviluppo psicofisico armonioso. Per fare questo esistono esercizi appositi, esercizi che comprendono la percezione globale del corpo, della sua unità, della sua posizione nello spazio, ma anche del movimento dei singoli arti in relazione di ciò che lo circonda e all’obiettivo da raggiungere.

L’attività motoria nella scuola dell’infanzia, costituisce una grande risorsa che, oltre a favorire lo sviluppo fisico e mentale del bambino, lo aiuta ad approfondire, attraverso il movimento, alcuni apprendimenti quali il rispetto delle regole, il miglioramento delle capacità di concentrazione, la capacità di assumere responsabilità e diventare più sicuro, il confronto con gli altri, la collaborazione, il tollerare una sconfitta senza drammatizzare.

Questa proposta educativa vuole essere un contributo allo sviluppo armonico dei bambini, perché l’esperienza del gioco con il proprio corpo, con l’attrezzatura specifica, con il ritmo e la musica possono agevolare nel bambino la presa di coscienza delle proprie possibilità e capacità. Inoltre vi sono alcuni elementi valoriali dell’attività motoria, cioè l’educazione alla bellezza, l’attesa e l’interazione con l’altro, che aiutano il bambino a crescere e superare paure e insicurezze.

Non si tratta infatti di “avviamento allo sport” ma di attività educative che, oltre a favorire l’evoluzione di abilità motorie quali correre, saltare, rotolare, lanciare, concorrono al percorso di acquisizione dell’autostima e dell’autonomia e promuovono quindi la presa di coscienza del valore di sé e del proprio corpo.

Giocando lo sport…

Ogni anno tutti i bambini e le bambine delle scuole dell’infanzia della rete Liberidieducare, si cimenteranno in giochi motori presso lo stadio Zatopek di Campi Bisenzio. Questa manifestazione sarà l’occasione per i bambini di divertirsi insieme ai coetanei delle scuole partecipanti, affrontando batterie di giochi divertenti guidati, dalle loro maestre e dagli istruttori dell’Associazione Atletica Campi Universo Sport.

PTOF Piano Triennale dell’Offerta Formativa

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Percorso di “Intelligenza Numerica e Coding”

INTELLIGENZA NUMERICA

La ricerca scientifica dimostra come la capacità di comprendere e operare sugli aspetti quantitativi della realtà, di distinguere la numerosità e di stimarla, sia una potenzialità innata nei bambini.

Questi processi, però, non vanno lasciati, come spesso accade, al solo sviluppo spontaneo ma richiedono strategie educative e interventi adatti a potenziarli.

Nasciamo predisposti all’intelligenza numerica parimenti all’intelligenza verbale. L’intelligenza numerica è da ritenersi necessaria quanto lo studio della lingua. E poiché quest’ultima è un campo che coinvolge il bambino nei suoi primi giorni di vita, verso i 3-4 anni gli si comincia ad insegnare un po’ di linguaggio matematico. L’intento è di sollecitare il bambino all’apprendimento.

Lo strumento didattico con il quale la scuola dell’infanzia può agire è sempre il GIOCO legato all’ESPERIENZA. Il bambino della scuola dell’infanzia si trova in una fase di transizione da un’intelligenza di tipo pratico a un’intelligenza di tipo rappresentativo, cioè da una conoscenza basata sull’azione diretta in presenza delle cose ad una conoscenza mediante segni e significati in assenza delle cose. Questo passaggio dall’azione alla rappresentazione dell’azione è un momento in cui il bambino va sostenuto e aiutato a riflettere su quello che sta facendo.

CODING & UNPLUGGED

Il “pensiero computazionale”, non serve solo per far funzionare i computer, ma anche per “leggere”

la realtà e risolverne i problemi. Il modo più semplice e divertente di sviluppare il pensiero computazionale è attraverso la programmazione (coding) in un contesto di gioco. La codifica dei diversi linguaggi è alla base dell’azione educativa. L’utilizzo dei primi simboli permette ai bambini un approccio logico alla realtà.

L’obiettivo è educare i più piccoli al pensiero computazionale, che è la capacità di risolvere problemi applicando la logica, ragionando passo passo sulla strategia migliore per arrivare alla soluzione.

Nella nostra scuola dell’infanzia il Coding comincia con attività di psicomotricità e successivamente con l’uso di Bee bot, un simpatico robot a forma di ape in grado di memorizzare una serie di comandi base e muoversi su un percorso in base ai comandi registrati dai bambini.

Questo strumento permette di apprendere le posizioni del corpo nello spazio, riconoscere la destra dalla sinistra, imparando a seguire indicazioni verbali relative al movimento da compiere per poi trasporle, in un momento successivo, alla Bee bot che si muove seguendo i comandi le vengono digitati sulla schiena.

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Percorso di “Continuità Educativa: Nido d’infanzia, scuola dell’infanzia, scuola primaria”

Il significato etimologico di “Continuità” che indica il “tenere insieme”, sottolinea il valore pedagogico che questo assume nei percorsi di crescita e di formazione, non soltanto dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze, ma anche di tutti gli adulti che vi sono coinvolti. La continuità educativa e didattica tra i diversi ordini di scuola è un requisito essenziale per un’azione educativa attenta ai bisogni dei bambini; essa promuove un’attitudine a sapersi integrare, a fare connessioni, a costruire significati, a trovare senso e relazioni di coerenza nelle cose della vita e del mondo. Gli educatori che partecipano alla realizzazione del percorso di continuità sostengono bambini e bambine nella loro crescita affinché possano costruire la propria conoscenza e imparino ad affrontare ciò che per loro è incerto. Continuità significa considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo progressivo che valorizzi le competenze acquisite riconoscendo la specificità di ciascuno. L’ “Istituto San Gaspare”, avendo al suo interno una scuola dell’infanzia e una scuola primaria e in una sede vicina i nidi d’infanzia L’Aquilone, Nido dei Bimbi e Nido sul Melo, offre la possibilità di attuare forme di continuità verticale in cui si trovino coinvolti bambini, ragazzi, insegnanti e genitori nella qualificazione e nella valorizzazione di un percorso unitario che possa favorire il passaggio da un ordine scolastico all’altro.

La continuità educativa favorisce uno sviluppo coerente con le caratteristiche e le inclinazioni del bambino, valorizza le competenze già acquisite e garantisce un percorso formativo organico e completo.

La coerenza di una “azione educativa” si esprime nella capacità di comunicare risposte adeguate ai bisogni conoscitivi, creativi e umani del bambino e della bambina, a seconda delle varie fasi della sua vita personale, e nell’assicurare la continuità del processo educativo, evitando ripetizioni e frammentazioni.

Consapevoli dell’importanza di quanto sopra trattato sono previsti i seguenti percorsi di continuità ed esperienze condivise:

Dal Nido alla scuola dell’infanzia:

coinvolge in primo luogo gli insegnanti e le famiglie Dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria

progetto in cui la maestra di quinta primaria svolge attività con i bambini dell’ultimo della scuola dell’infanzia.

PTOF Piano Triennale dell’Offerta Formativa

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Percorso “Preschool per i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia”

Il percorso per i bambini della scuola dell’infanzia ha come obiettivo generale l’approfondimento degli apprendimenti avvenuti durante i primi anni; questi riguardano i concetti di logica e di quantità nonché gli aspetti linguistici per avviare il bambino ai processi di simbolizzazione e formalizzazione. Si vogliono fornire al bambino gli stimoli e gli strumenti adatti per esercitarsi e per acquisire le competenze più opportune al proprio percorso di crescita.

Le attività operative proposte si sviluppano in un percorso graduale e giocoso che porta il bambino ad affinare la coordinazione oculo-manuale e la motricità fine non solo all’interno di uno spazio delimitato (il foglio) ma anche attraverso giochi psicomotori che aiutano il bambino ad orientarsi nello spazio, prerequisito necessario per l’acquisizione dell’intelligenza numerica e del calcolo attraverso la decodifica dei numeri e della rispettiva quantità.

Saranno proposte attività specifiche che permetteranno di acquisire l’aumento graduale dell’attenzione, la corretta postura e la gestione del proprio astuccio in previsione della scuola primaria.

Attraverso attività mirate, diversificate per ciascun bambino e graduali, le insegnanti accompagneranno il bambino alla progressiva maturazione delle proprie capacità globali affinché possa approdare alla scuola primaria in modo sereno e consapevole.

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5. Attività di laboratorio

Laboratorio di drammatizzazione

Durante i mesi di novembre/dicembre e aprile/maggio, per tutte le fasce di età, è attivato un laboratorio che ha lo scopo di potenziare la capacità di drammatizzare, avendo cura dell’affronto della gestualità del proprio corpo, di una minima capacità mnemonica, di una attenzione ai propri e agli altrui gesti e interventi. I laboratori hanno termine con una breve rappresentazione natalizia e piccole rappresentazioni di fine anno.

Laboratorio di continuità

Nei mesi di novembre/gennaio sono pensati percorsi didattici che vedono coinvolti i bambini di 5 anni e gli alunni della prima primaria mentre con scansione settimanale, durante tutto l’arco dell’anno scolastico, sono pensati percorsi didattici che vedono coinvolti i bambini di 5 anni, le insegnanti di riferimento della scuola dell’infanzia e le insegnanti della futura classe I primaria.

Laboratorio con i genitori

I laboratori con i genitori sono stati pensati per favorire lo scambio tra servizio educativo e famiglia.

La scuola vuole essere un supporto all’educazione della famiglia e ritiene quindi che sia fondamentale “lavorare insieme” in un clima partecipativo. Inoltre, proponiamo tali laboratori per far sperimentare ai genitori quello che i figli conoscono per capirli e supportarli ancora di più, magari per costruire del “materiale educativo”, come scenografie, libri, scatole dell’attenzione e immergersi, per poche ore, nella dimensione ludico-educativa dei loro figli.

Un genitore alla scuola dell’infanzia

I genitori saranno invitati nelle sezioni di riferimento dei propri bambini per presentare delle attività da loro scelte: biscotti, pizza, decorazioni, canti ecc…

Il Prestalibro

Lo scambio tra servizio educativo e famiglia è anche condivisione di proposte. Il servizio Prestalibro nasce dall’idea che il bambino, se si è entusiasmato per una storia letta dall’insegnante, possa decidere insieme al genitore di portare a casa il libro e leggerlo ancora insieme; oppure insieme al genitore può scegliere dalla ricca biblioteca scolastica un libro che ancora non conosce.

La lettura condivisa, infatti, e la possibilità di scegliere le prime letture aiuta il bambino a percepire la lettura come una proposta interessante e coinvolgente, primo passo perché possa essere affrontata positivamente anche nel momento dell’inizio dell’apprendimento della letto-scrittura alla scuola primaria.

PTOF Piano Triennale dell’Offerta Formativa

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6. PROGRAMMAZIONE E DOCUMENTAZIONE:

ATTENZIONE A CIASCUN BAMBINO E BAMBINA

La scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza.

Ogni anno le insegnanti stilano una programmazione diversificata per fasce d’età 3/4/5 anni. La programmazione si esplica durante tutto l’anno scolastico nella storia a sfondo integratore. Per garantire un lavoro significativo e in linea con i nostri principi educativi, è stata realizzata una specifica collana editoriale pensata da docenti e coordinatori della rete di scuole Liberi di Educare per i bambini dai tre ai sei anni: brevi racconti dall’intreccio semplice, proposti in corsivo come se fossero scritti a mano sul quaderno dei ricordi e degli affetti personali.

a.s.: 2010/2011 Giovanni Canu, Re Arcobaleno Giovanni Sef a.s.: 2011/2012 Benedetta Fagni, Lino il Pesciolino, Sef

a.s.: 2012/2013 Leonardo Salerno, Ugolino, Il Gigante piccino, Sef a.s.: 2013/2014 Chiara Sarno, Re Girasole e Bla Bla, Sef

a.s.: 2014/2015 Francesca Bernocchi-Chiara Sarno, Pepè e la luna, Sef a.s.: 2015/2016 Francesca Bernocchi, Codi e la scatola d’oro, Sef a.s.: 2016/2017 Elena Vitali, L’avventura di Pitti, Sef

a.s.: 2017/2018 Claudia Ceccon-Chiara Sarno, Irma la quercia, Sef a.s.: 2018/2019 Chiara Sarno, Rudy e Owl, Sef

a.s.: 2019/2020 Andrea Ambrosino, I tre uragani, Sef a.s.: 2020/2021 Chiara Sarno, Silvano e Lucia, Sef a.s. 2021/22 Chiara Bastianelli, Carletto l’orsetto, Sef

Le insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo attraverso cinque “campi di esperienza” – ambiti del fare e dell’agire del bambino, dove egli è protagonista attivo e competente.

La documentazione rappresenta un contributo importante perché restituisce ai genitori la specificità di ogni singolo bambino facendo emergere la vita della comunità scuola, perché qualifica la professionalità dell’educatore riflessivo che grazie ad essa ha modo di rielaborare il proprio operato e quello dei colleghi, per innovare poggiando sulla “memoria” del lavoro fin qui svolto.

Grazie all’osservazione e alla documentazione, intrinsecamente collegati, e il costante e grande lavoro di condivisione in equipe, emerge l’enorme potenziale dei bambini e delle bambine che hanno un ruolo attivo nella propria crescita.

La documentazione anche su piattaforma Classroom consente alle insegnanti di comunicare il percorso di crescita che i bambini fanno attraverso le loro esperienze.

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riflettere a posteriori e valutare sia l’efficacia dell’intervento sia l’efficienza, cioè il dispendio necessario a manifestare a ciascun bambino le proprie abilità e il suo modo di essere.

Gli strumenti della documentazione sono:

i cartelloni e i pannelli informativi presenti all’interno della scuola

 il diario di bordo cartaceo e digitale che “racconta” la storia individuale di ciascun bambino facendo emergere la sua peculiarità, dal momento in cui arriva nella scuola fino al momento in cui avverrà il passaggio al livello superiore. Il diario di bordo è il frutto del lavoro di osservazione e di documentazione che le insegnanti (in team) fanno nel corso del tempo;

contiene fotografie di momenti particolarmente significativi e resoconti delle attività didattiche.

 la programmazione annuale che permette una riflessione sull’andamento degli ambientamenti alla luce di un’attenta osservazione del gruppo e rivede, e/o modifica gli obiettivi e i percorsi di esperienze per esplicitarli alle famiglie nelle varie riunioni di inizio, metà e fine anno. Si tratta di un progetto “flessibile”, le cui esperienze derivano dall’osservazione dei bisogni e dei desideri dei singoli bambini all’interno dell’ambiente gruppo;

 cartella personale del bambino, che raccoglie in modo ordinato le osservazioni e testimonianze delle esperienze del bambino.

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7. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ

La giornata scolastica è ordinata intorno a tre nuclei fondamentali:

1. ATTIVITÀ RICORRENTI DI VITA QUOTIDIANA. Rivestono un ruolo di grande rilievo dal momento che il bambino, attraverso comportamenti usuali ed azioni consuete, sviluppa la sua autonomia e potenzia la sua abilità.

2. MOMENTO DELLA CONSEGNA. Attività programmata dall’insegnante attraverso la quale il bambino raggiunge competenze specifiche rapportate alle età e in conformità alle indicazioni per il curricolo.

3. TEMPO DEL GIOCO LIBERO. Consente al bambino di trasformare la realtà secondo le sue esigenze, di realizzare le sue potenzialità e di rivelarsi a sé e agli altri per quello che è realmente.

L’organizzazione delle attività è così strutturata:

 IL TEMPO: Il tempo alla scuola dell’infanzia è costituito dalla successione di più momenti, tutti importanti e significativi. Per questo l’adulto è attento a valorizzare ogni circostanza e istante e a rispettare i tempi di ciascun bambino.

 L’ACCOGLIENZA: è il tempo necessario per accogliere sia i bambini che i genitori; È un momento importante e delicato in cui il bambino deve percepire che qualcuno lo attende e lo introduce nell'incontro con i compagni e l'ambiente. Durante questo tempo i bambini possono giocare liberamente nei vari angoli-gioco.

 CI SONO: il gioco libero viene interrotto per riunirci in gruppo, contarci, compilare il cartellone del “CI SONO” per dare inizio alla giornata. È il momento in cui i bambini sono aiutati a riconoscersi parte di un gruppo.

 LE ATTIVITÀ DIFFERENZIATA PER FASCE D'ETÀ: questo è il momento in cui l'adulto chiede al bambino di agire, di formulare ipotesi, di sperimentare, di verificare. Questa proposta è all'interno di un percorso di programmazione flessibile che lascia spazio all'imprevisto per dar voce ai bisogni di ciascun bambino.

 L’IGIENE PERSONALE: è il momento in cui i bambini, aiutati dall'adulto, si prendono cura di sé. È un momento molto importante per la conquista dell'autonomia e la maturazione dell'identità.

 IL PRANZO: mangiare per un bambino di quest’età significa scoprire. Il pasto è un momento di comunicazione e di scambio affettivo ed emotivo, è un'esperienza di socializzazione, di conoscenza e apprendimento. Una sana e corretta alimentazione aiuta i nostri bambini a crescere bene: quando il momento del pasto è accompagnato da occasioni di gioco e apprendimento, nel rispetto di piccole ma essenziali regole, l’alimentazione diventa anche uno strumento pedagogico, ed indica ai bambini un gusto e una bellezza che vanno al di là della buona tavola.

Il dopo pranzo è il momento del gioco spontaneo in sezione o in giardino.

 LE ATTIVITÀ POMERIDIANE: le attività del pomeriggio sono caratterizzate da momenti ludico-didattici articolati in gruppi eterogenei.

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Durante l’anno scolastico le vacanze seguiranno il calendario scolastico regionale La scuola organizza un servizio educativo-assistenziale concernente:

PRE scuola dalle ore 7:45 alle ore 8.00

Prolungamento orario “Macinagiochi” fino alle ore 18.30

7.1 Piano scolastico per la didattica digitale integrata

Come previsto dal Decreto 89 del 7 agosto 2020 recante “Adozione delle Linee Guida sulla Didattica digitale integrata, di cui al Decreto del Ministro dell’Istruzione 26 giugno 2020 n.39” la nostra scuola ha proceduto a dotarsi di un Piano scolastico per la didattica digitale integrata da adottare “qualora emergessero necessità di contenimento del contagio, nonché qualora si rendesse necessario sospendere nuovamente le attività didattiche in presenza a causa delle condizioni epidemiologiche contingenti”.

Tale Piano prevede che, in caso di necessità, sia immediatamente attivato un calendario di brevi video collegamenti finalizzati a mantenere il rapporto dei bambini con gli insegnanti e i compagni.

A queste attività in modalità sincrona verranno affiancate, valutando l’età dei bambini, alcune proposte in maniera asincrona sulla piattaforma Gsuite, quali brevi esperienze, canzoni, letture di libri.

7.2 Educazione civica

Nella nostra scuola dell’infanzia la promozione dell’educazione alla cittadinanza si svolge nella quotidianità della vita scolastica a partire:

- dalla predisposizione degli ambienti di apprendimento atti a valorizzare la relazione educativa e l’inclusione di ciascun allievo,

- dall’adozione di comportamenti consoni, la promozione di buone pratiche e la valorizzazione delle migliori esperienze, che contribuiscono a sviluppare la capacità di agire da cittadini responsabili e di partecipare pienamente e consapevolmente alla vita civica, culturale e sociale della comunità.

Le regole, i comportamenti, le relazioni che si instaurano all’interno della comunità educante sono elementi imprescindibili per la maturazione del senso di cittadinanza che sono presenti nella programmazione annuale elaborata in riferimento alle Competenze in chiave europea:

- Comunicazione nelle lingue straniere

- Competenza matematica e competenze base in campo scientifico e tecnologico, - Competenza digitale,

- Imparare ad imparare, - Competenze sociali e civiche,

- Consapevolezza ed espressione culturale, - Senso di iniziativa ed imprenditorialità

Nella scuola dell’infanzia si pongono le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva attraverso una didattica che, finalizzata all’acquisizione di competenze di “cittadino”, presuppone il coinvolgimento di tutti i bambini in esperienze che suddividiamo, come nella definizione delle Linee Guida per l’insegnamento dell’educazione civica, contenute nel DM n 35 del 22 giugno 2020 in applicazione della Legge 92/2019, in tre nuclei concettuali:

- Costituzione

- Sviluppo sostenibile

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- Cittadinanza digitale Costituzione :

Conoscere per esperienza: partendo dalla consapevolezza che è piacevole prendersi cura di sé stessi e degli altri acquisendo comportamenti rispettosi e responsabili. E’ importante avere rispetto dell’ambiente che ci circonda e saper cooperare ed essere solidali verso gli altri. E’ fondamentale comprendere l’importanza dei valori sanciti dalla costituzione riconoscendo i primi diritti e doveri di ogni cittadino, includendo anche chi è diverso da noi e contribuendo in modo corretto alla qualità della vita

Sviluppo sostenibile: Il bambino comprende atteggiamenti e comportamenti etici rispettosi della diversità,

delle cose di tutti e della natura. Impara a conoscere l’ambiente e i comportamenti sostenibili.

Conosce il senso della responsabilità imparando a scegliere e ad agire in modo consapevole elaborando idee e formulare semplici opinioni anche in attività cooperative.

Cittadinanza digitale: Il bambino impara a padroneggiare le prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.

I tre nuclei fondamentali si esplicano sin dalla prima relazione instaurata con la famiglia in un percorso “Star bene a scuola” che parte preambientamento, fino all’ambientamento e il ritorno a scuola dei bambini e famiglie frequentanti fino alla conclusione dell’anno scolastico.

Ogni progetto presente nella programmazione annuale ha in sé tematiche relative all’educazione alla cittadinanza che trovano espressione nelle esperienze dei vari progetti:

- Tutto il gusto di Crescere (alimentazione e orto) - Crescere in movimento (psicomotricità)

- Intelligenza Numerica e Coding - Far musica

- English For Life

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8. RAPPORTO SCUOLA - FAMIGLIA

All’ingresso nella scuola dell’infanzia il bambino ha già una sua storia personale. È un soggetto attivo, curioso, interessato a conoscere e capire, capace di interagire con coetanei e adulti anche al di fuori dei legami parentali. La scuola dell’infanzia si pone quindi come aiuto sistematico alla responsabilità educativa della famiglia. Per questo sono curati in modo particolare sia il momento dell’ambientamento sia il rapporto con i genitori come fonte d’identità.

Nello svolgere l'azione educativa, la scuola collabora con la famiglia e con la comunità sociale; è inoltre aperta a confrontarsi con tutte le presenze che costituiscano la realtà formativa del bambino.

Muovendo da questa consapevolezza, gli insegnanti impostano un dialogo costante, sincero ed aperto con le famiglie, garantendo un'informazione esauriente, globale e dettagliata sulle funzioni della scuola e delle attività didattiche, mediante incontri individuali durante il corso dell’anno scolastico e, su richiesta, secondo particolari necessità.

È prevista una riunione prima dell'inizio delle attività didattiche per i genitori dei bambini in ingresso, per conoscere le fasi della programmazione educativa e didattica ed un colloquio nel mese di settembre. Sono previsti inoltre riunioni e colloqui durante l’anno scolastico.

I genitori sono inoltre invitati alla partecipazione attiva alla vita scolastica, soprattutto per arricchirla delle loro esperienze e prospettive in ambito culturale, sociale, educativo e ricreativo, secondo la disponibilità e gli strumenti di ciascuno.

Sono previsti momenti di convivialità con le famiglie durante l’anno scolastico.

Comunicazioni:

 una bacheca dove vengono affisse le comunicazioni a tutta l’utenza;

 una bacheca mensa dove verranno comunicati i pasti dei bambini

 pannelli con le comunicazioni scuola famiglia.

 portale www.sangaspare.edu.it con descrizione dettagliata di ogni scuola e fotografie

 pagina facebook, profilo twitter e newsletter a cadenza mensile.

Incontri:

Incontri assembleari per:

 condivisione del progetto educativo

 momenti educativi psico-pedagogici

 preparazione e condivisione di momenti di festa Incontri di sezione per:

 presentazione delle attività educative, descrizione della giornata scolastica Incontri individuali per:

 colloqui personali con le insegnanti per i bimbi nuovi iscritti

 colloqui personali con le insegnanti per i bimbi alla fine del ciclo

 colloqui da concordare a richiesta dell’insegnante o del genitore Ciclo di incontri dedicati alla genitorialità:

il progetto nasce dalla consapevolezza che per noi essere scuola significa essere una comunità. Un luogo dove trovarsi, sentirsi accolti, far parte di un gruppo di persone che si sostengono a vicenda, che condividono il cammino di crescita dei propri figli.

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Per questo abbiamo pensato di proporre degli incontri a tema: vogliamo provare a riflettere assieme sugli argomenti che ci sono più cari, quelli cioè legati al benessere dei bambini e delle famiglie. Un modo per condividere esperienze e aspettative tra genitori.

Per ogni altra informazione relativa al funzionamento del servizio scolastico, si rimanda al Regolamento interno, distribuito all’atto d’iscrizione

Altri appuntamenti Incontri con l’extra scuola

incontri con le A.S.L. per le collaborazioni previste dalle norme vigenti incontri con Enti locali e Agenzie educative del territorio

Open Day

L’Open Day o Scuola Aperta non è solo un’opportunità per i genitori che stanno cercando una scuola per i propri figli. Visitare la nostra struttura, incontrare la coordinatrice, le insegnanti e tutto il team, conoscere la storia della scuola e il nostro piano dell’offerta formativa è anche l’occasione per i nostri bambini e i loro genitori di incontrarsi, festeggiare insieme con gioia la propria appartenenza alla scuola, svolgere laboratori creativi e divertenti che riguardano tutti i percorsi svolti durante l’anno scolastico.

Festa di Natale

Le nostre scuole di ispirazione cattolica nell’avvenimento del Natale sottolineano la nascita di Gesù attraverso la rappresentazione di semplici racconti.

Eventi a tema

Le feste offrono al bambino l’opportunità di comprendere e vivere avvenimenti legati alle tradizioni, di scoprire il senso dei simboli più significativi della nostra cultura, rafforzare il sentimento di appartenenza, di consolidare le relazioni interpersonali ed evidenziare l’identità di ciascuno. In particolare le feste diventano occasioni per condividere esperienze di gioia, di serenità, di divertimento tra i bambini, e tra bambini e adulti.

Nella nostra scuola dell’infanzia gli eventi ricorrenti sono:

Festa dei Nonni Festa di Carnevale Festa di Primavera Festa di fine anno

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9. RISORSE UMANE E PROFESSIONALI

La comunità educativa è composta dai bambini, grande risorsa della scuola, dai genitori, dai docenti e dal personale ausiliario.

Ai BAMBINI è chiesto di essere protagonisti per maturare la propria identità, per conquistare l’autonomia e sviluppare competenze.

Ai GENITORI, primi responsabili dell’educazione dei figli, si chiede il sostegno e la condivisione dei valori, collaborazione per realizzare un’azione educativa coerente ed adeguata ai bisogni dei bambini.

Ai DOCENTI si richiede collaborazione e dialogo, competenza professionale di tipo culturale, didattico ed organizzativo con attenzione alla programmazione personale e collegiale. Inoltre coinvolgimento sereno e profondo.

Anche il PERSONALE NON DOCENTE è chiamato a precisi doveri quali competenza organizzativa per un ambiente funzionale e consapevolezza che anche il più piccolo e semplice gesto ha valore educativo.

All’interno della nostra scuola operano:

il collegio docenti, composto dalla coordinatrice e dagli insegnanti

il personale non docente, composto da ausiliarie, volontari e dalla segretaria

altre figure professionali. Insegnanti attività integrative.

La scuola propone, INCONTRI FRA LE INSEGNANTI attraverso

Collegio docenti e riunioni di programmazione didattica (mensilmente a partire dall’inizio dell’anno) in cui

 si compie l’elaborazione del progetto educativo. In queste riunioni avviene la scelta dello sfondo, delle relative finalità, contenuti e metodologie e le principali tappe di svolgimento e verifiche;

 elaborazione dei percorsi che prevedono l'individuazione di finalità ed obiettivi, delle esperienze necessarie al raggiungimento degli stessi, di indicazioni metodologiche e di lineamenti di verifica.

 riflessione sulla qualità del servizio offerto e sulla congruenza tra le scelte progettuali, organizzative-didattiche compiute, le risorse impiegate e gli esiti finali raggiunti.

Corsi di aggiornamento e/o iniziative di formazione

La progettualità suddetta si esplica nella capacità di dare senso e intenzionalità all’intreccio di spazi tempi routine e attività promuovendo un coerente contesto educativo che si ispira ai cinque punti della nostra proposta educativa.

La professionalità docente si arricchisce attraverso il lavoro collaborativo, la formazione continua anche congiunta tra Scuola dell’infanzia e Scuola Primaria, la riflessione sulla pratica didattica, il rapporto dell’adulto con i saperi e la cultura e questo permette di motivare le insegnanti, renderle attente alle specificità dei bambini, e dei gruppi di cui si prendono cura. Tenere delle iniziative di formazione è un indispensabile fattore di qualità per la costruzione di un ambiente educativo accogliente sicuro e ben organizzato.

Lo stile educativo delle insegnanti si ispira a criteri di ascolto, accompagnamento, interazione partecipata, di mediazione comunicativa con una continua capacità di osservazione del bambino, delle sue scoperte e dell’evoluzione dei suoi apprendimenti, tutti argomenti che sono ripesi e approfonditi nelle diverse riunioni di formazione e aggiornamento tenute dal coordinamento pedagogico.

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Nella nostra scuola i bambini sono suddivisi in gruppi, dove i bambini stessi possono allargare le proprie esperienze ed ampliare le opportunità di scambio e di arricchimento, senza tuttavia che sia tralasciata l’attenzione e la cura per l’apprendimento individuale.

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10. RISORSE STRUMENTALI

La scuola dispone di:

SUSSIDI. Libri per insegnanti e per bambini. Materiale ludico e strutturato per la sperimentazione, l’osservazione, la ricerca, le operazioni logico-matematiche, la pittura, le attività manipolative, i travestimenti, i burattini. Strumenti musicali, impianto stereofonico con CD, fotocopiatrice, videoproiettore, macchina fotografica.

ATTREZZATURE. Attrezzi e strumenti vari per l’attività psicomotoria: canestri, spalliere, tappeti per esercizi a terra.

Attrezzi e strumenti vari per l’attività ludica all’aperto nel cortile interno

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